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[TdG] Il male minore


Eru Iluvatar

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Pratoverde, 1316 DR

 

Era una umida e grigia mattina a Reth. Le mura della piccola città stato non erano imponenti o minacciose, eppure ben pochi osavano avvicinarsi con intenzioni bellicose. La fama della milizia perfettamente addestrata, il flusso costante di armi e armature prodotte dalle fucine, i continui tornei di gladiatori che facevano accorrere i migliori combattenti del Faerun nelle cinque arene della città, rendevano Reth un boccone poco appetitoso e molto indigesto. Pochi anni prima un contingente di orchi e giganti era sceso dai vicini picchi Anaka in cerca di cibo e schiavi ma il progettato assedio durò lo spazio di poche ore. Un’armata di 1200 soldati, guidati da Sir Reddik, il primo cittadino di Reth, non attese al coperto delle mura i nemici: le porte si spalancarono di colpo e i nemici furono travolti da una marea di ferro compatta e spietata. Il giorno dopo, parecchi dei cadaveri furono impalati e sparsi nelle campagne circostanti, come monito per tutti coloro che avessero qualche mira di conquista.

 

Uno strano gruppo di quattro persone stava percorrendo a cavallo la strada per Reth. Il solo era sorto da un paio d’ore e la città era finalmente in vista. Il viaggio era stato lungo ma non particolarmente faticoso, l’uomo mascherato non aveva posto loro particolarmente fretta.

 

Passarono in un tratto di strada dove erano allineati una decina di pali con sopra legati alcuni scheletri. Dalla conformazione delle ossa si trattava probabilmente di orchi; le storie che si raccontavano sulla piccola città stato erano vere.

 

Nessuno dei quattro fu particolarmente impressionato dallo spettacolo ma una cosa era certa: Reth era un città di confine e di mercenari ma la legge, per quanto poco restrittiva, era applicata in modo brutale e rapido.

 

Nessuno parlava, tutti erano immersi nei loro pensieri. L’uomo mascherato che li aveva ingaggiati aveva detto loro di recarsi prima di tutto presso Il Circo, una delle cinque arene della città, e di cercare nei pressi una fucina gestita da un nano di nome Kort, un suo emissario. La consegna di un sacchetto pieno di monete d’oro e con una particolare pietra rossa di forma quadrata avrebbe fatto capire al nano per chi lavorassero.

 

I cavalli continuarono ad avanzare e dopo una ventina di minuti i quattro cavalieri furono al cospetto delle porte di Reth. Una leggera brezza portava con se l’odore del mare vicino mentre alcuni gabbiani volteggiavano in ampi cerchi nel cielo. Alcune guardie sulle mura avvisarono del loro arrivo e uno sportello di legno borchiato strisciò rumorosamente di lato rivelando una piccola apertura nella grande porta. Un volto abbronzato e ricoperto da una folta barba nera si affacciò per studiare i nuovi venuti.

 

Mercanti o gladiatori? Chiese senza mezzi termini. Il tono era sbrigativo ma non c’era traccia di astio.

 

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Aleksi de'LaRouge

Per buona parte del viaggio Aleksi non aveva chiuso bocca: tra il raccontare di avventure passate, di conquiste galanti, di fatti di gossip o semplicemente canticchiando o fischiando, raramente si era preso il tempo per respirare. Non quella mattina però. Non per motivi particolari, non per preoccupazione o per timore di fronte agli scheletri impalati (che trovava seriamente di cattivo gusto, molto poco eleganti): semplicemente perché avevano deciso di svegliarsi troppo presto per le sue abitudini ed era ancora mezzo rincretinito dal sonno. Solitamente a quest'ora vado a letto... aveva commentato quando gli altri lo avevano svegliato, con la voce impastata ed il tono infastidito. E solitamente non lo faccio da solo. Aveva concluso con un mezzo sorriso sornione. 

Ma piano piano si stava svegliando, aveva studiato i propri incantesimi, aveva fatto un po' di ginnastica mattutina ed ora, dopo alcune ore di viaggio, finalmente il mondo stava ricominciando a prendere colore. A breve avrebbe probabilmente ricominciato a sproloquiare.

Arrivati di fronte alle mura della città l'aveva osservata con attenzione. Non era mai stato a Reth e sinceramente, da quello che sapeva della città, non gli interessava nemmeno rimanerci troppo a lungo. Non gli sembrava propriamente il suo tipo di posto, ma era ancora troppo rincoglionito per ricordarsi bene ciò che sapeva. Speriamo ci sia qualche bisca o qualche locanda decente. Aveva commentato rivolgendosi verso Urghor, che ormai era diventato suo compagno e discepolo di bevute e gozzovigliamento. Altrimenti sia chiaro: facciamo quello per cui verremo pagati e ci leviamo di torno il più in fretta possibile!

Quando poi l'uomo barbuto chiese loro, con molta malagrazia e decisamente poca eleganza, se fossero mercanti o gladiatori, fu il più veloce a rispondere. Se non fossimo ne l'uno ne l'altro sarebbe un problema? No, non era decisamente in grado di rispondere come una persona normale. Se fossimo semplici turisti in cerca di un buon posto dove divertirsi un po', rilassarsi e passare una meritata vacanza in pace? Il tono, ancora impastato dal sonno, era gioviale, seppur forse un poco provocatorio.

@tutti: descrizione

 

Spoiler

Aleksi è stato sicuramente baciato dalla dea bendata se si parla di aspetto. Ha ottenuto il meglio di entrambe le razze: la grazia, l'eleganza e quell'aura fatata dalla parte elfica, mischiate a quelle piccole imperfezioni tipiche degli umani, quelle che rendono una persona effettivamente bella.Occhi grandi e verdi, capelli castano rossicci tenuti corti e perfettamente curati, labbra sottili e zigomi leggermente pronunciati. Un naso dritto ed affusolato ed orecchie leggermente a punta completano un volto spruzzato da un sottile velo di lentiggini, con un sorriso perennemente stampato sulle labbra. Il fisico è affusolato, forse un po' basso per la sua età, tonico e dalla pelle candida. Indossa sempre abiti eleganti, di ottima fattura, solitamente sui toni del rosso, del blu o del viola, con in testa un cappello a tesa larga con una piuma bianca svettante. Nonostante raramente li utilizzi porta alla cintola un elegante stocco argentato ed una balestra a mano. In mano il suo inseparabile mazzo di carte.

 

@DM

 

Spoiler

Cosa so su Reth? Conoscenze tutte +8 tranne storia che è +10. Inoltre, se serve, persuasion +7 per sembrare gioviale e scherzoso, in modo da rendermi un po' simpatico al tizio

 

Modificato da Aleksi
Sbagliato il nome di Urghor^^ Modificato per rimetterlo giusto
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Avadal

descrizione

Spoiler

Avadal indossa vesti scure e povere che lo fanno sembrare uno qualunque quando vaga per le terre civili. Il suo volto, spesso infossato nel cappuccio, rivela un'infelicità persistente, dai suoi occhi luminosi, risaltati dai corti capelli neri come la notte, la gioa sembra essere stata strappata via.
Quando è in compagnia, nasconde a stento smorfie di disprezzo per i comportamenti tipici delle persone che lo circondano.
Gira spesso con un lungo bastone di legno nero con incisioni in draconico. 

cavalco in silenzio verso la destinazione, mentre marcio rimugino sulla situazione futura e cerco di immaginare cosa potrà accadere e faccio supposizioni sull'uomo misterioso che ci ha ingaggiati.

Appena giungiamo davanti alle porte di Reth guardo con poca sorpresa i pali con gli scheletri un metodo piuttosto primitivo per spaventare i nemici, ma ancora efficiente contro popolazioni poco intelligenti come gli orchi penso tra me ridendo degli sciocchi superficiali che si fermano solo all'apparenza delle cose senza mai andare a capirne le ragioni.

Resto immobile sentendo che Aleksi rispondo di tono alla guardia, come al suo solito dimostra di non sapersi contenere ma non mi preoccupo, attendo invece che la cosa si risolva tra di loro. Certamente non sono necessario in queste cose.

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Urghor

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Alto, mucoloso, la pelle olivastra, i capelli neri raccolti in treccine, le zanne leggermente sporgenti e il gigantesco martello che porta sulla schiena non lo rendono esattamente quel che si dice una visione rassicurante. Se aggiungiamo i numerosi tatuaggi e le ancor più numerose cicatrici, si capisce facilmente perché spesso non viene considerato l'invitato ottimale per una cena galante. Per merito del suo nuovo compagno di avventure, per lo meno, ha cominciato a pulire armi e armatura dal sangue dopo i combattimenti.

Come mio solito riesco a passare dal sonno più profondo alla veglia in poco più di un secondo, merito delle ancestrali abitudini della foresta. La cavalcata fino a Reth mi lascia indifferente, l'ambiente non è certo fra i più belli e gli scheletri, più che spaventare, imbruttiscono. D'altra parte, se gli abitanti si divertono così...

Giunti davanti alle porte cittadine, alla domanda della guardia sollevo un sopracciglio, voltandomi verso i miei compagni con espressione comicamente perplessa mentre chiedo: E noi cosa siamo di quelli che ha detto? Fortunatamente, la risposta di Aleksi mi tira fuori dagli impicci, perciò mi volto tutto fiero verso la guardia, indicando il mio compagno di viaggio con il pollice e esclamando gioviale: Già!

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Daedhelon Nailo

Finalmente la la città di Reth appare all'orizzonte. La levataccia, sembra aver ammutolito il nostro compagno di viaggio dando un po' di tregua alle nostre orecchie.
Il paesaggio che ci circonda non è dei più rassicuranti, ma nulla di così strano o sconvolgente.

Come arriviamo alle porte della città, da una piccola finestrella nel grande portone un uomo ci chiede se siamo mercanti o gladiatori.
Subito Aleksi, che fino a quel momento era rimasto stranamente in silenzio, sembra tornare in sè e comincia a parlare a vanvera.

"...certo che basta proprio poco per farlo tornare attivo e logorroico.."
"...sicuramente non siamo credibili come mercanti e visto che dobbiamo raggiungere una delle arene, forse meglio dire che siamo gladiatori.."

Gladiatori -intervengo secco, cercando di dare un freno alle parole del mio compagno di viaggio- siamo gladiatori diretti al Circo.
Non dia retta a questi due, gli piace fin troppo parlare.

@descrizione

Spoiler

Alto e slanciato, con un fisico scolpito, anche se non troppo muscoloso. Vestito totalmente di nero, da sotto il cappuccio si estendono dei lunghi capelli neri e si intravvedono due occhi verde smeraldo, che sembrano brillare di una luce sinistra; la pelle olivastra è più chiara di quanto normalmente non sia per quelli della sua specie.

Spoiler

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Ah degli spiritosi rispose la guardia senza scomporsi più di tanto Molti gladiatori fanno gli spacconi o i simpatici prima di entrare nelle arene, è un modo per esorcizzare la paura e darsi la carica. Ma qui a Reth conta solo essere più forti, date retta a uno che scommette sulle esibizioni da vent'anni concluse ridacchiando.

Un rumore sordo seguito da un pesante strisciare preannunciò l'apertura delle porte. La strada proseguiva all'interno della città, circondata da una fila uniforme di palazzi di quattro piani realizzati in pietra e dipinti di colori sgargianti. L'insieme dava l'impressione di un'enorme fortino. Una folla di persone si affaccendava tra le bancarelle e i negozi.

Seguite quella strada a destra disse la guardia indicando un via che affondava nel cuore di Reth sempre dritto non potete sbagliare. Poco prima di arrivare troverete l'Orco Nero, una locanda decente a prezzi modici. I letti non hanno le pulci e lo stufato non torna su il mattino dopo. Ricordate che le risse sono consentite solo nelle arene, non tolleriamo trasgressori.

La guardia aveva parlato in tono neutro, non c'era minaccia nella sua voce, solo la costatazione di un dato di fatto.

@Aleksi

Spoiler

Reth è una città stato che ha conquistato l'indipendenza dal Chondath con la forza delle armi. E' famosa per le sue cinque arene dove lottano i migliori gladiatori del Faerun e per la sua milizia ottimamente armata e addestrata. La sue economia si basa sull'esportazione di armi e armature, sulle scommesse nelle arene e nelle scuole di addestramento militare. Gli abitanti di Reth sono molto fieri della loro indipendenza e reagiscono in maniera estremamente violenta contro chiunque minacci la loro libertà. Per il resto la città ha fama di essere un posto tranquillo e ospitale, soprattutto per chi è abile nel combattimento. Ci sono varie storie di persone che dal nulla hanno scalato le vette delle classifiche delle arene diventando ricche e famose. La persona al comando di Reth, sir Reddik, è uno di questi.

 

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Daedhelon Nailo

Grazie per le informazioni -rispondo all'uomo e senza aggiungere altro mi incammino nella direzione da lui indicata.
"...arrivati alla locanda sarà meglio chiedere per la fucina...meno stiamo in questa città, meglio è...troppo rigidi per i miei gusti.."

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Avadal

senza degnare di uno sguardo in più la guardia procedo verso la città, studiandone la disposizione degli edifici; appena ci siamo allontanati dai soldati alle porte, fermo momentaneamente il cavallo e mi volto verso i miei compagni di viaggio, dicendo le prime parole dopo ore di silenzio credo che dovremo stare qui per un po', consiglio quindi di dirigerci immediatamente verso la locanda l'Orco Nero e subito dopo cercare questo Kort, senza perdere troppo tempo a girare per la città, per il momento non ci servirebbe a nulla. mentre parlo mi guardo intorno per accertarmi che nessuno senta, non per paura che qualcuno possa interessarsi, ma per prevenire qualunque testimonianza contro di noi in caso le cose andassero male.

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Aleksi de'LaRouge

Quando Daedhelon mi interrompe, tagliando corto il mio divertimento, roteo gli occhi sbuffando platealmente. Io sono un turista… commento incrociando le braccia ed alzando il mento. Un turista in cerca di buoni posti dove scialacquare denaro continuo facendo un occhiolino alla guardia se capisci cosa intendo. Ridacchio un attimo prima di concludere. Qualche consiglio su dove andare per finire sul lastrico? Non ho realmente bisogno della guardia per trovare posti dove dare sfogo al mio bisogno di azzardo e donne ma avere informazioni dirette è sicuramente più comodo che andare a cercarsele.

 

Dopo aver ringraziato con un cenno del capo l'uomo seguo il resto del gruppo, guardandomi attorno affascinato. Non sono mai stato a Reth e visitare posti nuovi mi è sempre piaciuto un sacco. Cose nuove da imparare, persone nuove da fregare, esperienze nuove da provare… sono quasi tentato di provare la fortuna nelle arene addirittura. 

Ascolto distrattamente le parole di Avadal, impegnato ad assaporare al meglio questo primo incontro con la città (ed ammettiamolo: anche a svegliarmi del tutto). 

Voi due dovete imparare a divertirvi di più commento dopo aver lasciato Avadal finire di parlare. La vita non è solo missioni, scortesia e facce allungate. Domani un drago potrebbe arrivare e divorarci tutti…Sbaglio Urghor? Mi stringo nelle palle guardandomi attorno. 

Sono d'accordo sull'andare subito in locanda, dopo un viaggio del genere ho decisamente bisogno di una bella lavata e di una rimessa a posto. E voi non siete messi meglio. Ma non so quanto dovremo aver fretta. Oltre al fatto che il tizio misterioso non ci ha dato alcun tempo limite, conoscere meglio la città prima di imbarcarci nel nostro compito è la mossa intelligente. Conoscere il campo di battaglia prima dello scontro è il metodo migliore per assicurarsi un vantaggio no?

 

Mentre parlo sprono il cavallo, riprendendo la marcia fermata da Avadal, seguendo le indicazioni della guardia verso l'Orco Nero. E giusto per informazione sappiate che nonostante il ferreo rispetto per le leggi e la brutalità con cui esse vengono fatte seguire, Reth è una città abbastanza aperta e gioviale quindi, se veramente non volete dare nell'occhio, evitate quell'atteggiamento da "mi hanno rubato le caramelle ed ora sono incazzato con il mondo". Mi volto verso il resto del gruppo sorridendo allegro. Un sorriso ogni tanto non ha mai ucciso nessuno sapete?

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Gioco d'azzardo poco e niente rispose la guardia ad Aleksi le scommesse nelle arene sono il passatempo nazionale di Reth. Quanto al resto, ti consiglio una capatina all'Oca d'oro, nel quartiere dell'arena "La fossa". Un po' cara ma vale ogni singola moneta che gli lasci.

Lasciata la porta alle loro spalle, il gruppo seguì la strada principale senza deviare nel dedalo di vicoli del quartiere e in pochi minuti arrivarono nei pressi di una grande costruzione in legno. L'arena spiccava per i grandi teli colorati appesi a intervalli irregolari sulle pareti, che facevano somigliare la struttura a una grande coperta rattoppata. Nonostante fossero le prime ore del mattino, alcune grida di incitamento uscivano dal Circo, segno che alcuni gladiatori erano già intenti a dare spettacolo. Una piccola folla era raccolta davanti all'entrata dell'arena, intenta a discutere le battaglie della sera precedente; la discussione procedeva con toni accesi e sembrava ci fossero due fazioni distinte che si stavano fronteggiando, ciascuna intenta a glorificare il proprio campione.

La locanda dell'Orco Nero era ben visibile a un tiro di sasso dal Circo. Era una costruzione a tre piani piuttosto ampia e ben tenuta. Accanto si trovava un stalla per i cavalli e i muli. Gli avventurieri si diressero verso il ricovero per le loro cavalcature quando un nano uscì dalla locanda e si fermò a guardarli. Indossava una robusta cotta di maglia e portava al fianco un pesante martello da guerra con la testa riccamente intarsiata. La folta barba scura incorniciava un viso grinzoso e due occhi chiari e indagatori. Il suo sguardo si posò su Urghor.

Ragazzo, sei un nuovo arrivato vero? Sei qui per misurarti nel Circo? il nano osservò gli altri per un breve attimo come per valutarli, poi tornò a fissare il mezzorco Ti serve un agente? Certo, tutti hanno bisogno di un buon agente e il Barone è quello che fa per te. Fammi un cenno e ti faccio entrare nell'arena prima di mezzogiorno.

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Urghor

Rimango in silenzio allo scambio di battute con la guardia, non cogliendo l'eventuale battuta. Dopo qualche minuto di cavalcata sempre in silenzio intervallato da un "Eh già" ogni tanto in risposta agli sproloqui di Aleksi, raggiungiamo finalmente l'Orco nero, dove un nano mi propone di andare a combattere all'arena. Lo guardo perplesso per un attimo, prima di rispondere in tono fiero: "Urghor non combatte all'arena se la volete ancora intera dopo AHAHAHAH!!" e voltandomi verso Aleksi come in cerca di approvazione per la mia battuta. 

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Aleksi de'LaRouge

Alla battuta di Urghor sorrido facendogli un'occhiolino ed annuendo con il capo per incoraggiarlo. Certo, non la battuta più elegante del mondo, na forse la più divertente, ma il ragazzone ci prova ed un buon incoraggiamento non può che fargli bene. Il grande Urghor Spezzacostole, campione della Costa della Spada, Signore delle Arene ha già un agente mastro nano. Rispondo al nuovo arrivato sempre con il sorriso sulle labbra. E si tratta del sottoscritto. Loro son il reto dell'entourage. Continuo indicando gli altri compagni mentre parlo. E visto che sembrate saperne molto di come funzionano le cose qui a Reth vi dispiacerebbe illuminarmi? In ogni regione in cui ci spostiamo le regole ed i metodi di iscrizione alle arene sono differenti e non vogliamo certo essere squalificati prima di poter mostrare il suo valore per qualche errore burocratico. Lo so, non siamo qui per diventare famosi nelle arene, ma Urghor sa il effettivamente il fatto suo quando si tratta di menare le mani e, se è vero che combattendo nelle arene in città si può guadagnare denaro, fama e potere, non vedo perché dovremmo rinunciare a quest'occasione. 

Anche perché l'Oca d'Oro consigliatami dalla guardia sembra costare cara e prima di andarmene da qui un salto voglio sicuramente farcelo.

E se poteste dirmi anche dove andare a guardare per gli incontri già stabiliti, giusto per conoscere un po' la concorrenza. Un esperto delle arene come voi saprà sicuramente l'importanza di conoscere i propri avversari!

Come al solito persuasion +7 per rendermelo amichevole. Inoltre, visto che spesso dirò piccole bugie come in questo caso, se serve Deception +7

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Il nano incrociò le braccia sul petto, facendo sferragliare gli anelli della sua cotta di maglia.

Per essere l'agente di un gladiatore, sono parecchie le cose che non sai, mezzelfo. Per avere successo nelle arene e ambire ad arrivare alla Grande Arena ci vuole di più che un sorriso simpatico e una battuta da sbruffone. Sappi ragazzo disse poi rivolgendosi al barbaro che alcune esibizioni coinvolgono anche ogre ed ettin, e come vedi non ci sono crolli in giro. L'arena è una cosa seria, se siete venuti pensando di essere i più tosti potreste ricredervi molto presto!

Lo sguardo del nano si era fatto via via più accigliato e imbronciato. Pareva genuinamente offeso e non sembrava per nulla intenzionato a rispondere alle domande di Aleksi. 

In quel momento, un boato di voci salì dal Circo, seguito da uno scroscio di applausi e fischi. Subito l'espressione del Barone mutò, e un largo sorriso soddisfatto si dipinse sul suo volto.

Uno dei miei ragazzi disse gonfiando il petto.

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Daedhelon Nailo

Neanche il tempo di arrivare alla locanda che Aleksi ci ha già sommerso di parole. "...un sorriso da spaccone nel momento sbagliato sì.." Mi trattengo dal rispondere ad Aleksi.
Arrivati alla locanda lasciamo giù i cavalli e subito ci si avvicina un nano, armato di tutto punto, per proporsi come agente di Urghor nell'arena, ma come prevedibile il nostro compagno dalla facile parlantina si intromette. Lasciando che i due se la sbrighino da soli col nano, mi rivolgo a Avadal.

Entriamo a prender le stanze e poi vediamo di trovare Kort. 

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Avadal

faccio un cenno col capo quando Aleksi finisce di spiegare perché vuole visitare la città secondo me era meglio farlo dopo aver chiarito il nostro compito, e poi è ovvio che questo maghetto non voglia veramente esplorare la zona, quando spassarsela come al suo solito! penso fra me mentre riprendo il passo accettando senza rispondere.

Giunti alla locanda Urghor comincia a discutere con il nano, ovviamente Aleksi si pavoneggia e irrita il suo interlocutore; me ne resto in disparte finché Daedhelon mi propone di proseguire hai ragione, tutte queste chiacchiere a vuoto sono noiose mi limito a sussurrargli.

Poi alzo la voce per farmi udire anche dagli altri presenti penso che sia meglio portare i cavalli subito a riparo, li vedo stanchi e hanno bisogno di riposare. quindi scendo dall'animale e mi dirigo verso la stalla trascinandolo per le briglie.

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Aleksi de'LaRouge

Alla reazione ed alle parole del nano allargo le braccia, in segno di non belligeranza. Non volevo offendere ne indispettire nessuno messer Barone! Chino leggermente la testa con fare contrito mentre modulo la voce perché sembri genuinamente dispiaciuta. Dalle nostre parti senza un certo atteggiamento ed una buona dose di sbruffoneria non si viene nemmeno considerati ma qui effettivamente siamo a Reth, patria delle arene e dei più grandi gladiatori del Faerun, avrei dovuto capire che le cose funzionano diversamente... Quando Avadal suggerisce, senza troppo tatto, di portare i cavalli e lasciare il nano respiro profondamente. Non riescono proprio a capire l'importanza di un po' di sana diplomazia. Le possibilità che ci potrebbe dare una bella vittoria nell'arena, dopo aver capito il nostro compito, potrebbero aprirci le porte della città! Scendo quindi da cavallo con un unico elegante movimento e porgo le briglie verso Avadal e Daedhelon. Potreste essere così gentili? Vorrei continuare la conversazione con il Barone. In fondo siamo qui per l'arena no? Chiedo loro, strizzando un occhio verso Avadal, prima di riportare la mia attenzione sul nano.

Come vi dicevo veniamo dalla Costa della Spada, dove le arene sono sicuramente meno professionali e rinomate di queste. Per questo motivo ci siamo avventurati fino a Reth, per provare le nostre... le sue indico Urghor capacità nel mondo professionistico vero, per uscire dagli incontri con dilettanti e provare ad assurgere al rango di veri gladiatori, veri campioni! Mentre parlo cerco di assumere un tono più umile, seppur fatico non poco, e realmente interessato alle parole del nano. Non ho intenzione di perderci troppo tempo, se proprio questo Barone non si rivelasse una buona fonte di informazioni ed un buon aggancio non ho dubbi che riuscirò a trovarne altri più... malleabili. Ecco perché chiedevo informazioni a voi, che sembrate decisamente esperto in materia. Su un palcoscenico come Reth, dove la sfida è vera, dove, come avete giustamente detto, le spacconerie e la presenza scenica contano meno di zero, volevamo semplicemente essere preparati. Si tratta di una realtà molto più seria di quella a cui siamo abituati.

Concludo così, lanciando uno sguardo ad Urghor perché mi dia manforte, anche se conoscendo le sue doti di parlatore, non mi aspetto troppo aiuto. 

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Mentre Avadal e Daedhelon si occupavano di sistemare i cavalli, Aleksi e Urghor rimasero in compagnia del nano che continuava a sorridere sentendo le urla di giubilo che provenivano dall'arena. La piccola folla che si era riunita davanti all'ingresso aveva smesso di discutere e si preparava ad entrare per il prossimo spettacolo; tutti avevano messo mane alle scarselle per preparare le monete da scommettere.

L'hai detto, mezzelfo sbuffò infine il Barone le arene della Costa della Spada sono come i prati dove giocano i bambini al cospetto delle nostre! Il tuo amico ha del potenziale, lo vedo bene, me ne intendo io, ma la trafila per i nuovi arrivati è lunga. Io ho una ventina di ragazzi che si esibiscono nelle cinque arene disse senza fare nulla per celare l'orgoglio che sembrava fallo galleggiare in aria e tutti ben classificati! Entrate nella famosa squadra del Barone e non ve ne pentirete, posso organizzare il primo spettacolo nel Circo entro sera!

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Urghor

Come al solito, i discorsi di Aleksi mi fanno girare la testa, con tutte quelle parole. Alla fine, però, il nano riesce a raggiungere una conclusione ma come ha fatto a capirlo? e quindi prima che il mio amico possa sommergerci di nuovo di parole, scendo da cavallo e allungo una mano, chiedendo prima di stringerla: La paga? Qualunque numero dica, in ogni caso, gli afferro la mano: non ho la minima idea di cosa sia una paga buona o no, ma sento che Aleksi lo chiede sempre, perciò deve essere importante!

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Avadal
sorrido a Daedhelon poi rispondo sotto tutta la sua parlantina credo sia ancora capace di riconoscere quando parla troppo almeno spero e finora, nelle occasioni difficili, ha dimotrato di sapersela cavare.

Poi lo seguo alla locanda dando un'ultima occhiata prima di entrare ad i nostri compagni rimasti a parlare col nano

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