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Capitolo I - I confini del mondo - Ciò che l'erba alta nasconde (Parte 2)


OcramGandish

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All'esterno, Aenea si concede un po' di meritato riposo dopo aver abbattuto la grossa bestia. Avindel si avvicina incuriosito allo stagno centrale, dalle chiare origini artificiali. L'acqua al suo interno è innaturalmente pulita ora, non si nota nemmeno la più piccola impurità. Il fondo dello stagno è di un candore straordinario.
Jonathan afferra le briglie di Zampa e Vento, conducendoli verso l'interno. Raend non pare intenzionato a dargli un aiuto, distratto da altro.
 

All'interno, Draine e Jormand si accorgono subito di essere i primi esseri umani che rimettono piede in questo luogo da molto, molto tempo. La sala interna ha forma semicircolare, con cinque grandi nicchie che si aprono lungo la parete. Due di esse sono crollate, invase dai detriti. Il pavimento è ricoperto da uno spesso strato di terra, polvere e i resti dei pasti. Al centro della sala un antico altare in condizioni precarie, anche se il grande pianale rituale è ancora intatto: su di esso, campeggia lo scheletro di un enorme animal, certamente un carnivoro a giudicare dai denti acuminati.
Nelle tre nicchie laterali vengono recuperati alcuni ritrovamenti interessanti: una di esse era adibita ad alloggio, un giaciglio fatto a brandelli è ancora visibile, così come un armadio in condizioni penose e privo di un'anta, un piccolo comodino e un baule; una seconda nicchia era evidentemente usata come deposito e vengono ritrovati diversi strumenti celebrativi ed alcuni orpelli ecclesiali, alcuni dei quali potrebbero avere un discreto valore; la terza nicchia è vuota.

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Draine

Incuriosito osservo lo scheletro dell'enorme predatore fischiando colpito. Poi devo chiedere agli altri se sanno cosa sia quella bestia. mi scappa incuriosito dallo scheletro esplorando le nicchie. Eh, due sono crollate. Credo valga la pena mettersi a lavorare spostando i detriti per vedere che ci siamo persi e se riusciamo a ricavarci qualcosa. commento indicandole mentre indaghiamo nelle nicchie. In quella che sembra un alloggio do' una pacca sulla spalla a Jormand. Vedi se c'è qualcosa di utile nei cassetti, armadio o baule. gli lascio il compito.

Raggiungo l'entrata per avvisare chi ancora è fuori. Ragazzi, dentro è sicuro. Finite di fare quello che state facendo e venite dentro quando potete. Dobbiamo organizzare i lavori.  dico andando ad esaminare con la punta della spada il terreno ricoperto di terra, polvere e ossa. 

 

Attesi i compagni che siano arrivati, riprendo a parlare a tutti studiando le macerie.
Dobbiamo pulire almeno sommariamente il pavimento: sotto potrebbe esserci una botola da qualche parte e col cavolo che pure una divinità stessa potrebbe accorgersene. Inoltre non so' voi, ma trovo agghiacciante dormire fra le ossa. Tre stanze sono recuperabili, due... non so', forse sì proseguo studiando i detriti e i muri, dando le spalle agli uomini. 
Devo ancora vedere COSA modificare e come, ma anzitutto ci servirà legna e per oggi ci arrangiamo come possiamo. Voglio che lavoriate sempre in coppia quando fuori dal tempio, mai da soli e mai troppo lontani se possibile. Abbiamo due seghe, quindi direi che due coppie fuori che recuperano legna e controllano che non succeda nulla: fate a turno in modo da non stancarvi e essere sempre vigili.
Io cerchero' di ricavare qualcosa da questi detriti per ricavare nuove stanze mentre un nobile volontario si armera' di otre d'acqua, una scopa improvvisata e dara' una pulita sommaria per cercare se la terra ci sta' nascondendo qualcosa da qualche parte. 

Tutto chiaro? Dimentico nulla? 
Approposito... che bestiaccia è quella? 
chiedo indicando lo scheletro sull'altare.

Dm

Spoiler

Prova di Knowledge Engineering o di Dungeoneering  (+6 entrambi) per sapere se recuperare le stanze togliendo i detriti renderebbe la struttura piu' instabile. 

 

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Jonathan

Entro nel tempio per la prima volta, guardandomi intorno incuriosito e anche un po schifato dal copioso marciume << ..chissà a quale divinità è stato innalzato questo tempio... Beh, se non altro non deve essergli piaciuto molto, viste le condizioni!.. >> Ascolto pazientemente Draine, anche se l'idea di di dovermi dedicare alle pulizie di primavera non mi entusiasma particolarmente. E sia esorto alla fine del discorso adesso è il momento di mettersi al lavoro! Bene, chi viene con me la fuori a far vedere a quegl' alberi di cosa siamo capaci? Dico con un entusiasmo anche fin troppo esasperato. Poi mi avvicino a Zampa e Vento per prendere tutto l'occorrente per segare gli alberi, sbuffando più volte di noia durante il tragitto << ..Sarà una lunga giornata... >>

DM:

Spoiler

Faccio un test di conoscenza (religioni) per vedere se da alcuni tratti caratteristici del tempio riesco a risalire alla divinità a cui è stato dedicato.

 

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Jormand

Silenzioso ed efficiente mi occupo di controllare tutti i cassetti e i bauli, censendo con attenzione il contenuto. Al termine, attendo gli ordini di Draine e, vedendo l'atteggiamento di Jonathan decido di occuparmi io delle pulizie, portando fuori tutto ciò che è troppo pesante per essere scopato via. Per farlo, mi tolgo la spada e una delle due faretre, e chiedo se si può portare dentro anche il mio stallone. Mentre ci passo davanti, cerco di capire se l'altare potrebbe essere in qualche modo riutilizzabile.

 

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Avindel si accuccia sullo stagno, raccoglie dell'acqua con le mani a coppa e ne beve. E' straordinariamente fresca e pura, tanto da invogliarlo a berne in abbondanza e con soddisfazione. Jonathan conduce i muli verso l'ingresso alla struttura. Passando accando al colonnato e all'ingresso, alcune scritte e raffigurazioni che richiamano la sua attenzione, pur rovinate dal tempo gli suggeriscono che questo santuario era dedicato a Salik, Dio della Legge e della fertilità.

All'interno Draine e Jormand si danno da fare. Quest'ultimo si cura di esaminare a fondo quella che sembrava essere una stanza privata. Al suo interno vari ritrovamenti interessanti. Nell'armadio, in mezzo a vestiti civili che paramenti religiosi, viene rinvenuto un simbolo sacro a Salik di straordinaria fattura, di sicuro valore simbolico, storico e, perché no, anche monetario. Il baule è zeppo di effetti personali, ma il tempo ne ha rovinato gran parte. Viene ritrovata una sacca contenente delle monete; il tessuto cede al tempo e il contenuto si sparge in giro, ma il paladino può contare una ventina di pezzi d'oro e una trentina di pezzi di platino. Stranamente, non pare un conio comune, anzi. Effigi e scritte sono pressoché sconosciute, se non la chiara indicazione dell'impero Lormyrita. Che Jormand sappia, Lormyr è una nazione decadente ad occidente rispetto a Filkhar. Sempre nel baule viene rinvenuto anche un diario, appartenuto plausibilmente all'abitante della cella. Ritrovamento ben più controverso è un secondo tomo, questo invece celato sotto il giaciglio. "Sofferenza: sfuggirla o accoglierla?" sembra recitare il titolo. Ma quel che è peggio, il simbolo del Caos vi campeggia sulla copertina.

Draine dal canto suo passeggia per la sala naso all'insù, osservando muri e volta. Per quanto il collasso abbia reso inutilizzabili due delle cinque sale, con un bel po' di lavoro manuale potrebbe essere possibile rimetterle in sesto senza troppi problemi. A conti fatti, serviranno non meno di tre giorni per ripulire il posto, di più se solo una parte del gruppo vi si dedica.

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Senza alcun dubbio, Avindel vi spiega che quello scheletro apparteneva ad un orso simile a quello che avete combattuto. Ad un esame più vicino, la creatura sembra sia stata vincolata all'altare con delle catene. Vicino allo scheletro viene ritrovato anche un lungo pugnale di pregiata fattura.

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Aenea

Dopo un po' mi rialzo e mi addentro anche io. Osservo le sale ridotte male, ma non mi dispero

" ... c'e' del lavoro, ma i muri sembrano solidi ... "

Appoggio le mie armi e l'armatura e mi rivolgo a Draine

c'e' del lavoro da fare e non poco ... su cominciamo ad organizzarsi per cominciare a ripulire questo posto...

E osservo Draine in attesa di ordini...

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Jonathan

La fantasia galoppa mentre, completamente sovrappensiero, prendo gli utensili per tagliare gli alberi << ..Tempio di Salik, sacerdote di Salik... Mmmmmmhh... Le cose iniziano a collegarsi... >> Lascio quindi le armi, l'armatura e lo zaino sulle scale del tempio, giusto per non affaticare i muscoli durante il lavoro e potermi concentrare interamente sulla manovalanza. Avindel, quando hai finito di esaminare quella carcassa, puoi aiutarmi per favore? Non sono molto pratico di boschi, e non vorrei fare casini tagliando alberi a caso in giro per la foresta! Esclamo dall'esterno del tempio, già pronto con tutto l' occorrente per radere al suolo l' intera foresta, se necessario.

Spoiler

E legna sia, le mazzate che non ho dato all'orso le sfogo sugli alberi!

 

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Draine

Bene, fine pausa allora. Mettiamoci sotto. 

Draine, Aenea e Jormand a pulire dentro. Ripuliamo almeno solo una delle due stanzette dai detriti e rendiamo anche solo lontanamente ''civile'' questo pavimento. 
Jonathan e Avindel a tagliar legna.
Raend, tu stai fuori e dai un occhio a quei due fuori.

Forza, prima finiamo prima ce ne stiamo tranquilli stasera. 

 

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Jormand

Non commento, lasciando che sia il mio lavoro a parlare per me. Sono ancora scosso per la forte presenza caotica che c'era in questo luogo, e di tanto in tanto mi si sente mormorare: "Vedrai Goldar... questo luogo tornerà ad essere un baluardo per i bianchi signori... un luogo di pura luce... Ah... Se potesse vedermi Ordan..."

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La giornata viene quindi impegnata per dei duri lavori manuali. All'esterno, Avindel e Jonathan abbattono tre alberi prima di cominciare a lavorarli. La ramaglia viene accantonata ed i tronchi trascinati fino al cortile accanto allo stagno, dove vengono scortecciati e si incomincia a ricavarne delle parti utili alla costruzione.
All'interno, prima si procede a liberare il pavimento, che rivela un'infinità di preziosi mosaici dei quali purtroppo molte aree risultano danneggiate.
Anche la prima cappella viene liberata dalle macerie, sotto le quali vengono ritrovati i resti di alcune scaffalature e le custodie di decine di pergamene, la maggior parte delle quali totalmente illeggibili a causa del tempo trascorso, dell'umidità e dei danneggiamenti.

Giunge la sera, i muscoli sono doloranti, la pelle coperta di sudore a cui si è appiccicata polvere e segatura. Non è difficile recuperare della legna per accendere un fuoco, bisogna decidere come disporre l'accampamento e prepararsi alla notte.

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  • Supermoderatore

Avindel

Con la schiena dolorante mi rialzo dal lavoro di taglio mentre il sole sta calando. La stanchezza è grande, ma è una stanchezza conosciuta e antica, che mi riporta alla mente tempi migliori quindi un piccolo sorriso mi increspa le labbra mentre mi sciolgo i muscoli e uso l'acqua dello stagno per darmi una risciacquata.

Potremmo metterci all'interno della grotta dico studiando per vedere se c'è un'uscita per il fumo barricando l'entrata con un pò di pezzi d'albero, sassi e altre cianfrusaglie.

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