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Legale buono: perché è diversamente fortunato


Zaorn

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Quanti master in difficoltà scrivono in cerca di aiuto, quanti non scelgono il paladino od il legale buono...

Eppure è un ruolo come un altro.

Eppure gli eroi che ci hanno cresciuto erano legali buoni.

Addirittura c'è chi definisce il codice di condotta una palla al piede!

 

Premessa: definisco normale una situazione dove i giocatori non hanno scelto gli allineamenti e gli scopi del personaggio a caso e senza consultarsi tra loro, ma il party è stato creato sulle proposte del master pertinenti all'avventura. Definisco incoerente buttare per 20 livelli pg totalmente opposti ed incompatibili in allineamento, background, condotta, codici morali se non per scelta soprattutto se poi alcuni di essi cozzano con l'avventura.

 

A me sembra tanto semplice la situazione, non è che forse tanti vogliono fare i neutrali o caotici neutrali perchè pensano che tanto fanno quello che vogliono, al di là del ruolo che dovrebbero interpretare? Non è un atteggiamento da giocatori di bassa lega?

Perchè spesso non si spende qualche minuto in più ad inizio dell'avventura per definire come essa stessa sarà o per quali pg è portata?

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Avviso già preventivamente chi parteciperà a questa discussione di andarci coi piedi di piombo, sappiamo bene o male tutti come siano rischiose queste discussioni su allineamenti ed interpretazione

@Zaorn Mi sono permesso di modificare il titolo per renderlo meno "aggressivo" (sia come terminologia che come uso ingiustificato delle maiuscole) proprio per evitare di partire con il piede sbagliato.

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2 minuti fa, Alonewolf87 ha scritto:

Avviso già preventivamente chi parteciperà a questa discussione di andarci coi piedi di piombo, sappiamo bene o male tutti come siano rischiose queste discussioni su allineamenti ed interpretazione

@Zaorn Mi sono permesso di modificare il titolo per renderlo meno "aggressivo" (sia come terminologia che come uso ingiustificato delle maiuscole) proprio per evitare di partire con il piede sbagliato.

Io l'ho rimesso giù in maniera ironica, tuttavia, per la verità, spero che la gente si scanni!!! :innocent:

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Bel punto di osservazione, sebbene temo moltissimo che sfocierà in una guerra sugli allineamenti come se ne sono viste moltissime sui forum di GdR.

La mia opinione è che si tenda a prendere troppo alla lettera "la pappa pronta" (definizione dell'allineamento LB) fornitaci dal manuale o i dati aggiuntivi (codice di condotta cavalleresco ad esempio) dimenticandosi di caratterizzare il nostro personaggio, risultando nel crearne uno da cliché, il solito paladino sempre uguale, preconfezionato e LB da manuale.

Bisognerebbe, come ha detto @Zaorn parlarne prima col gruppo, ma ancor più importante e prioritario, caratterizzare il proprio personaggio a dovere, creargli un codice di condotta, definirne l'allineamento "a misura di personaggio" (non esiste un LB od un CB, ognuno è diverso e sfumato) e comunque tener presente che errare è "umano"(e in un mondo fantasy non mi riferisco solo alla razza umana) ed anche i buoni errano, intraprendono azioni contro il proprio allineamento, volontariamente o non, cambiano nel corso della storia, trovano una nuova strada o si redimono, etc.

 

8 minuti fa, Alonewolf87 ha scritto:

Avviso già preventivamente chi parteciperà a questa discussione di andarci coi piedi di piombo, sappiamo bene o male tutti come siano rischiose queste discussioni su allineamenti ed interpretazione

@Zaorn Mi sono permesso di modificare il titolo per renderlo meno "aggressivo" (sia come terminologia che come uso ingiustificato delle maiuscole) proprio per evitare di partire con il piede sbagliato.

Lo aggiungo al mio messaggio, sia mai che qualcuno fraintenda o si perda il messaggio "premessa" di questa discussione ^-^.

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1 minuto fa, Rusalka ha scritto:

Bel punto di osservazione, sebbene temo moltissimo che sfocierà in una guerra sugli allineamenti come se ne sono viste moltissime sui forum di GdR.

La mia opinione è che si tenda a prendere troppo alla lettera "la pappa pronta" (definizione dell'allineamento LB) fornitaci dal manuale o i dati aggiuntivi (codice di condotta cavalleresco ad esempio) dimenticandosi di caratterizzare il nostro personaggio, risultando nel crearne uno da cliché, il solito paladino sempre uguale, preconfezionato e LB da manuale.

Bisognerebbe, come ha detto @Zaorn parlarne prima col gruppo, ma ancor più importante e prioritario, caratterizzare il proprio personaggio a dovere, creargli un codice di condotta, definirne l'allineamento "a misura di personaggio" (non esiste un LB od un CB, ognuno è diverso e sfumato) e comunque tener presente che errare è "umano"(e in un mondo fantasy non mi riferisco solo alla razza umana) ed anche i buoni errano, intraprendono azioni contro il proprio allineamento, volontariamente o non, cambiano nel corso della storia, trovano una nuova strada o si redimono, etc.

 

Giustissimo, è ottimo lo spunto del pregiudizio e della standardizzazione degli allineamenti secondo una morale preconfezionata.

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Se il paladino avesse un codice di condotta preciso all'interno di un sistema sensato non ci sarebbero problemi. Non ci sarebbe bisogno di aprire milioni di topic, ognuno con centinaia di interpretazioni diverse per lo stesso identico fatto. Il paladino ha fatto bene? Ha fatto male? Ha fatto neutrale? Deve perdere i poteri, deve espiare, deve prendere una medaglia?

Il meglio del meglio sono i paladini di Wee Jas che non sanno mai se sia meglio perdere i poteri perché non hanno ucciso i colleghi malvagi in sala mensa, o se farseli togliere dalla dea perché hanno ucciso i colleghi malvagi in sala mensa.

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Innanzitutto noto come si faccia riferimento a una mia frase "il codice di condotta è una palla al piede". Cerco subito di spiegare perché per me lo è, in modo da rimuovere da questa discussione un residuo inutile e fuorviante dovuto al fatto che è nata come Off Topic in sezione D&D 3.5.
La prima specifica necessaria è che il codice di condotta e l'allineamento legale buono NON sono la stessa cosa. Il codice fa riferimento ANCHE all'allineamento legale buono, ma non dice solo "sii legale buono"; il codice di condotta 3.5 è al tempo stesso molto più stringente e molto più fumoso, perché introduce regole ulteriori, tutte egualmente monche. Innanzitutto, obbliga a giocare in un certo modo, punendo chi non lo fa (non è letteralmente un obbligo, ma è formulato in modo da esserlo, dato che la punizione è di rendere il proprio personaggio ingiocabile e sottoporsi a un'espiazione per tornare a un livello di gioco normale), diversamente dall'allineamento. Trasforma quindi una classificazione in un obbligo.
Secondariamente, i limiti del codice sono completamente in mano all'arbitrio del DM. Le azioni non sono codificate chiaramente dal manuale (perfino la regola più chiara, "non mentire", è sottoposta a stress notevoli in caso di omissioni) e lascia spazio a una scala di grigi in cui il DM si trova spesso in difficoltà, dato che le conseguenze sono pesanti e non è cosa da prendere alla leggera. La cosa non è risolvibile nemmeno cercando di codificare una morale assoluta, o meglio, è risolvibile, ma porta a parossismi etici per cui il fine non giustifica mai i mezzi tranne quando lo fa, tornando nell'arbitrio o cavandone fuori una morale bizzarra. Tutto questo porta a una situazione di frustrazione da parte del giocatore che potrebbe trovarsi in situazioni dubbie in cui deve indovinare il pensiero del Master e il Master a non dover mai proporre queste situazioni (limitando le possibilità di gioco) oppure a dover fare da giudice e boia contemporaneamente.

Per quanto riguarda la parte restante della discussione, trovo che gli allineamenti siano un sistema superato che crea più problemi di quanti ne risolva, quindi non ritengo sia utile avere l'ennesima discussione su di essi.

Modificato da Drimos
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2 minuti fa, Drimos ha scritto:

Innanzitutto noto come si faccia riferimento a una mia frase "il codice di condotta è una palla al piede". Cerco subito di spiegare perché per me lo è, in modo da rimuovere da questa discussione un residuo inutile e fuorviante dovuto al fatto che è nata come Off Topic in sezione D&D 3.5.
La prima specifica necessaria è che il codice di condotta e l'allineamento legale buono NON sono la stessa cosa. Il codice fa riferimento ANCHE all'allineamento legale buono, ma non dice solo "sii legale buono"; il codice di condotta 3.5 è al tempo stesso molto più stringente e molto più fumoso, perché introduce regole ulteriori. Innanzitutto, obbliga a giocare in un certo modo, punendo chi non lo fa (non è letteralmente un obbligo, ma è formulato in modo da esserlo, dato che la punizione è di rendere il proprio personaggio ingiocabile e sottoporsi a un'espiazione per tornare a un livello di gioco normale), cosa che l'allineamento di solito non fa. Trasforma quindi una classificazione in un obbligo.
Secondariamente, i limiti del codice sono completamente in mano all'arbitrio del DM. Le azioni non sono codificate chiaramente dal manuale (perfino la regola più chiara, "non mentire", è sottoposta a stress notevoli in caso di omissioni) e lascia spazio a una scala di grigi in cui il DM si trova spesso in difficoltà, dato che le conseguenze sono pesanti e non è cosa da prendere alla leggera. La cosa non è risolvibile nemmeno cercando di codificare una morale assoluta, o meglio, è risolvibile, ma porta a parossismi etici per cui il fine non giustifica mai i mezzi tranne quando lo fa, tornando nell'arbitrio o cavandone fuori una morale bizzarra. Tutto questo porta a una situazione di frustrazione da parte del giocatore che potrebbe trovarsi in situazioni dubbie in cui deve indovinare il pensiero del Master e il Master a non dover mai proporre queste situazioni (limitando le possibilità di gioco) oppure a dover fare da giudice e boia contemporaneamente.

Per quanto riguarda la parte restante della discussione, trovo che gli allineamenti siano un sistema superato che crea più problemi di quanti ne risolva, quindi non ritengo sia utile avere l'ennesima discussione su di essi.

Tutto si può vedere come un vincolo se te lo devi giocare. Oppure lo si può vedere come uno stimolo a divertirsi ed un'opportunità. Posso avere un pg che appena vede un orco lo deve picchiare per forza, perchè ce l'ha con loro, posso avere un paladino col codice di condotta e allora?

Se devo dire la verità la dico e si giocherà di conseguenza.

Quindi? E' un peso?

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In questo momento, Zaorn ha scritto:

Tutto si può vedere come un vincolo se te lo devi giocare. Oppure lo si può vedere come uno stimolo a divertirsi ed un'opportunità. Posso avere un pg che appena vede un orco lo deve picchiare per forza, perchè ce l'ha con loro, posso avere un paladino col codice di condotta e allora?

Se devo dire la verità la dico e si giocherà di conseguenza.

Quindi? E' un peso?

Il fatto che io possa voler giocare così non vuol dire che lo voglia sempre. Magari voglio il codice di condotta, voglio non mentire mai, voglio sempre sempre sempre essere buonissimo. Magari invece non voglio, ma vorrei comunque giocare un paladino. Magari vorrei farmi domande su cosa sia giusto e sbagliato, trovarmi in situazioni difficili che mettano alla prova la mia fede senza trovarmi un guerriero scarso quando c'è da menare le mani (e probabilmente morire). Come faccio? In 3.5 semplicemente non posso.

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In questo momento, Drimos ha scritto:

Il fatto che io possa voler giocare così non vuol dire che lo voglia sempre. Magari voglio il codice di condotta, voglio non mentire mai, voglio sempre sempre sempre essere buonissimo. Magari invece non voglio, ma vorrei comunque giocare un paladino. Magari vorrei farmi domande su cosa sia giusto e sbagliato, trovarmi in situazioni difficili che mettano alla prova la mia fede senza trovarmi un guerriero scarso quando c'è da menare le mani (e probabilmente morire). Come faccio? In 3.5 semplicemente non posso.

La premessa, se la hai letta, era in sostanza che ovviamente l'avventura ed il party fossero compatibili col paladino, ovvio che se faccio il padellino e sto con dei malvagi nel party non è una cosa normale.

Detto questo, se ci sono i presupposti di giocabilità minimi come in ogni gruppo di ogni allineamento, il resto è gioco. Tutti i pg sono vincolati ad un modus operandi, il paladino semplicemente non la può fare sporca.

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47 minuti fa, Zaorn ha scritto:

Quanti master in difficoltà scrivono in cerca di aiuto, quanti non scelgono il paladino od il legale buono...

Eppure è un ruolo come un altro.

Eppure gli eroi che ci hanno cresciuto erano legali buoni.

Addirittura c'è chi definisce il codice di condotta una palla al piede!

In teoria si. Nella pratica il problema è che gli allineamenti dovrebbero essere usati come etichette, che si appiccicano al personaggio in base a come si comporta ma lasciandolo generalmente libero di fare quello che vuole. Invece vengono utilizzati come gabbie, modellando il personaggio in base all'idea che si ha di questi.

Se io voglio giocare il paladino tutto onore, onestà, bontà, scintillosità eccetera, dovrei poterlo fare sia che uso un guerriero che uso un paladino o un samurai (o anche un barbaro, volendo, perchè niente impedisce al barbaro di essere onesto, onorevole, buono e scintilloso). La classe non deve inficiare sulla scelta e non dovrebbe nemmeno farlo l'allineamento. Se sono buono, giusto, onorevole ecc ecc, allora sono LB. 

Nella maggior parte dei casi invece sembra che la gente dica "voglio essere LB" e improvvisamente il personaggio DEVE assumere un certo tipo di comportamento. Non è così che funziona nella vita e nemmeno per quei personaggi immaginari che hanno un minimo di vera personalità. Un buono non è sempre buono. Un malvagio non è sempre malvagio. Le uniche creature che sono assolute sono gli esterni nati in un determinato piano e i personaggi fatti di cartonato.

Questo porta al problema del codice di condotta. Il codice di condotta non è, di per se un problema. Lo è però se IMPONE al giocatore di giocare in una certa maniera, pena la perdita dei poteri. Questa cosa succede più che altro nella 3.X a causa degli allineamenti che hanno un impatto regolistico (individuazione del male, punire il male e simili), e alle stupide regole sulla perdita dei poteri a causa del cambio di allineamento. Nella quarta e quinta edizione gli allineamenti non hanno più impatto sulle regole e infatti puoi benissimo agire come meglio credi. I paladini della 5E hanno addirittura i codici di condotta, ma siccome non sta scritto che se non li seguono alla lettera perdono i poteri e alcuni sembrano più caotici che legali, nessuno si fa il problema di seguirli in maniera maniacale.

Cita

A me sembra tanto semplice la situazione, non è che forse tanti vogliono fare i neutrali o caotici neutrali perchè pensano che tanto fanno quello che vogliono, al di là del ruolo che dovrebbero interpretare? Non è un atteggiamento da giocatori di bassa lega?

No, se il sistema incoraggia i giocatori a farlo. In un mondo in cui se non agisci in una certa maniera perdi metà delle tue capacità di classe e in cui essere allineati vuol dire che i tuoi nemici riescono più facilmente a ucciderti, essere neutrale al conflitto garantisce una serie notevoli di vantaggi, meccanici (cosa stupida, vedi sopra) e di ruolo.

Nello specifico, essere neutrale o caotico neutrale vuol dire che io posso ruolare il mio personaggio come voglio. Posso per esempio essere genericamente buono ma avere qualcosa per il quale divento cattivo. Per esempio, mettiamo che io voglia fare un pg donna che come background è stata vittima di uno stupro in tenera età. Decide quindi di diventare una guerriera per proteggere le altre donne da questo destino e punire i responsabili. Come sopra, potrei farla guerriero o paladina, ma siccome siamo nella 3.X e le regole sugli allineamenti sono stupide, non posso farla paladina (non potrei mentire, non potrei dare di matto se colgo qualcuno mentre stupra una innocente e decapitarlo senza tutti i miei poteri che fanno ciao ciao, eccetera). Potrei farla guerriera, ma magari mi piaceva l'idea di avere un potere sacro che mi guidava. Eccetera.

Cita

Tutto si può vedere come un vincolo se te lo devi giocare. Oppure lo si può vedere come uno stimolo a divertirsi ed un'opportunità. Posso avere un pg che appena vede un orco lo deve picchiare per forza, perchè ce l'ha con loro, posso avere un paladino col codice di condotta e allora?

Il problema è che il tizio che mena orchi a vista scegli di ruolarlo tu, il codice di condotta non solo ti viene imposto, ma è anche una sorta di trappola esplosiva attaccata al collo: appena fai un passo falso ti esplode e ti trovi senza testa. E fare un passo falso è estremamente semplice perchè il codice è sia estremamente restrittivo che estremamente vago (come ha già spiegato Drimos), risultando quindi nelle famose infinite discussioni. 

Cita

Se devo dire la verità la dico e si giocherà di conseguenza.

Quindi? E' un peso?

Si, se mi viene imposta questa condizione per giocare un qualcosa che è completamente slegato. E se io volessi giocare un guerriero dotato di poteri divini che venera una divinità dell'Inganno? Devo per forza fare chierico? Ma io non voglio fare il chierico (tolto che il chierico in 3.X è un guerriero migliore del paladino con i giusti incantesimi, ma vabbè). E il paladino (a meno di varianti strane) è solo LB e non può mentire. Bel guerriero sacro del dio degli inganni che sono, senza poteri divini o senza essere un guerriero.

Modificato da Shape
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In 4 febbraio 2016 at 14:09 , Zaorn ha scritto:

La premessa, se la hai letta, era in sostanza che ovviamente l'avventura ed il party fossero compatibili col paladino, ovvio che se faccio il padellino e sto con dei malvagi nel party non è una cosa normale.

Detto questo, se ci sono i presupposti di giocabilità minimi come in ogni gruppo di ogni allineamento, il resto è gioco. Tutti i pg sono vincolati ad un modus operandi, il paladino semplicemente non la può fare sporca.

Non sto parlando di un paladino in gruppo con un pazzo omicida. Sto parlando di decidere il male minore in una situazione in cui il mio nemico ha un ostaggio e devo decidere di chi devo sacrificare la vita, sto parlando di situazioni in cui chiedermi se sia etico uccidere una persona buona controllata mentalmente quando non c'è altro modo per fermarla, sto parlando di momenti in cui un'omissione o una bugia potrebbero salvare una vita. Sto parlando di situazioni realistiche e sentite che non sono utilizzabili senza fare un torto al paladino.

Tutti personaggi possono avere limitazioni di azioni, questo sì. Ma nessun personaggio tranne il paladino, di base, viene punito in una maniera simile per aver forzato queste limitazioni.

Modificato da Drimos
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Non credo che sia un peso, bensì un aiuto ad interpretare il proprio personaggio.

Fa parte del background che TI SCEGLI, quindi quando ci si trova a fare i PG sai già a cosa andrai incontro.

Per esperienza personale può capitare che non venga interpretato da qualcuno l'allineamento del proprio PG, sta poi al master riportare il tutto sui binari scelti.

Questo a meno che non si manifesti la volontà di cambiare allineamento, cosa fattibile per tutte le classi (pena la perdita di poteri per alcune).

Ci saranno sempre delle "zone grigie" nel gioco, angoli che il regolamento non copre al 100%, ed è anche per questo che esiste il DM. Ho perso troppe ore di gioco per discussioni infinite sull'interpretazione di regole, PNG e/o poteri, con annesse verifiche su manuali in inglese, urla e risse.

Per quanto brutto possa sembrare a qualcuno, ogni tanto il DM deve fare "la voce grossa" e chiudere la discussione con una sentenza, pena il perdere intere sessioni in discussioni che comunque non convinceranno le varie parti.

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@Shape

Se non fai il paladino e vuoi comunque un campione del dio degli inganni, ovvio che fai inquisitore, cavaliere, warpriest o semplicemente guerriero, se è di una divinità malvagia fai l'antipaladino.

Tutti i pg hanno un loro modus operandi, background e carattere, e tutti non devono andare fuori dal loro carattere, seno facile cambiare bandiera all'occorrenza, ma per tutti!

@Drimos

Scusa, ma i casi limite rimangono tali e non sono puniti, perché finiscono male in ogni caso...

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2 minuti fa, Zaorn ha scritto:

Scusa, ma i casi limite rimangono tali e non sono puniti, perché finiscono male in ogni caso...

Non sono casi limite. Un ostaggio è la cosa più semplice del mondo. Perché un nemico con un minimo di cervello non dovrebbe usarlo?

Inoltre, non vengono puniti se finiscono male in ogni caso? Davvero? Puoi citarmi la parte del manuale che lo dice? Non lo trovi strano, tra l'altro? Più una situazione è difficile, quindi, meglio è. Le conseguenze sono meno pesanti.

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3 minuti fa, Drimos ha scritto:

Non sono casi limite. Un ostaggio è la cosa più semplice del mondo. Perché un nemico con un minimo di cervello non dovrebbe usarlo?

Inoltre, non vengono puniti se finiscono male in ogni caso? Davvero? Puoi citarmi la parte del manuale che lo dice? Non lo trovi strano, tra l'altro? Più una situazione è difficile, quindi, meglio è. Le conseguenze sono meno pesanti.

Di grazia allora, scusa la mia ignoranza, che dovrebbe fare un paladino? Che farebbe un angelo carino e coccoloso in quei casi? Si mette a piangere o decide per il male minore?

Il bicchiere è mezzo vuoto o mezzo pieno?

Non so che manuale stai consultando, lettera per lettera come fosse una scrittura sacra, ma di grazia, non ci arrivo.

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1 minuto fa, Zaorn ha scritto:

@Shape

Se non fai il paladino e vuoi comunque un campione del dio degli inganni, ovvio che fai inquisitore, cavaliere, warpriest o semplicemente guerriero, se è di una divinità malvagia fai l'antipaladino.

Tutti i pg hanno un loro modus operandi, background e carattere, e tutti non devono andare fuori dal loro carattere, seno facile cambiare bandiera all'occorrenza, ma per tutti!

Non hai capito il discorso che volevo fare. Io voglio essere un campione divino di una divinità. Ho detto il Dio degli Inganni giusto per fare un esempio semplice, ma potrei anche voler fare un campione devoto a un dio degli elfi (caotico buono). Il punto è che io posso anche fare il divino mazzuolatore con tutto quello che hai detto tu, ma io voglio usare il paladino. Non per il suo codice di condotta, ma per altre cose, nello specifico per le meccaniche del paladino. Come Grazia Divina, il castare su Carisma (se usiamo quello di Pathfinder), Imposizione della Mani, Punire. Tutte cose che le altre classi non hanno o hanno in maniera limitata.

Perchè io devo necessariamente usare una classe che NON si adatta a quello che voglio fare a causa di un codice di condotta fumoso e castrante, nonchè impostomi? Se voglio fare il paladino giustissimo, buonissimo e scintillosissimo lo posso fare anche senza codice di condotta, o anche senza la classe. Non vedo perchè il modo in cui voglio ruolare il personaggio dovrebbe limitare le mie opzioni meccaniche. E' stupido, soprattutto nel caso del paladino che oltre ad avere una limitazione di allineamento ha pure il problema della perdita di poteri, rendendo il codice una bomba pronta a esplodere. 

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1 minuto fa, Zaorn ha scritto:

Non so che manuale stai consultando, lettera per lettera come fosse una scrittura sacra, ma di grazia, non ci arrivo.

Manuale del Giocatore 3.5, unico riferimento possibile. Se scegli il male minore, hai comunque scelto il male, ergo perdi i poteri. È una strada senza uscita.

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7 minuti fa, Shape ha scritto:

Non hai capito il discorso che volevo fare. Io voglio essere un campione divino di una divinità. Ho detto il Dio degli Inganni giusto per fare un esempio semplice, ma potrei anche voler fare un campione devoto a un dio degli elfi (caotico buono). Il punto è che io posso anche fare il divino mazzuolatore con tutto quello che hai detto tu, ma io voglio usare il paladino. Non per il suo codice di condotta, ma per altre cose, nello specifico per le meccaniche del paladino. Come Grazia Divina, il castare su Carisma (se usiamo quello di Pathfinder), Imposizione della Mani, Punire. Tutte cose che le altre classi non hanno o hanno in maniera limitata.

Perchè io devo necessariamente usare una classe che NON si adatta a quello che voglio fare a causa di un codice di condotta fumoso e castrante, nonchè impostomi? Se voglio fare il paladino giustissimo, buonissimo e scintillosissimo lo posso fare anche senza codice di condotta, o anche senza la classe. Non vedo perchè il modo in cui voglio ruolare il personaggio dovrebbe limitare le mie opzioni meccaniche. E' stupido, soprattutto nel caso del paladino che oltre ad avere una limitazione di allineamento ha pure il problema della perdita di poteri, rendendo il codice una bomba pronta a esplodere. 

Scusa, volevo fare il druido, ma vorrei bruciare tutte le foreste del mondo e uccidere gratuitamente tutti gli animali, come faccio? Il master non me lo consente... :dissapointed_relieved:

@Drimos, scusa, ma non ce l'ho, dice che se devi scegliere tra due mali minori perdi i poteri? Io comunque ti consiglio di giocare o a Pathfinder o a ded 5, sono edizioni più innovative. Quindi cosa deve fare il paladino quando è indeciso tra due mali senza perdere i poteri? Fare harakiri?

Inoltre a volte bisogna avere un filo di flessibilità, il manuale in certi casi non si esprime bene oppure ci sono piccoli problemi che dovrebbe risolvere il master.

Modificato da Zaorn
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Paladino, Druido e pochi altri si portano dietro delle "pietre" che in parte vanno ad equilibrare poteri e caratteristiche OP (CAR sui TS, Forma selvaggia, Dito della morte, etc...).

Se non vuoi fare il paladino scintillante puoi fare l'Antipaladino, ma la via di mezzo non esiste! Si passa direttamente dal non pestare le formiche ad uccidere un PNG e tutta la sua stirpe perchè non ti abbassa di 1 mo il prezzo del pernotto nella sua locanda.

Per il duido è una storia diversa, o lo fai Neutrale-Neutrale come è scritto o ciccia.

Mi sembra che non ci sia molto margine di trattativa su questo...

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