dnd 3e Verso la propria strada

[Shevrar Servo dell'Ira]

Uller

Mi posiziono su un lato della sala, lontano da Yarwick e compagni. Appoggiato ad una colonna, rimugino sulle parole di mia sorella, e il mio viso è cupo e lo sguardo basso e torvo.

Scruto con aria annoiata quel che sta facendo Rolb. Sbuffo con disapprovazione, quasi stesse facendo un torto direttamente a me, Cosa diavolo ha in mano?

[Akatosh]

Lagertha

Sovrappensiero, pensando sempre a mille cose, facendo le mie solite ipotesi su cosa potrebbe succedere e cosa no, varco la porta della sala, ma continuo  camminare in modo simile al girovagare senza meta. Solo dopo un po' di tempo realizzo di essere effettivamente arrivata a destinazione. Con finta disinvoltura e un po' di imbarazzo, convinta di essere stata vista da tutti mentre camminavo senza cognizione dello spazio, mi getto sulla sedia libera più vicina. Devo smetterla di fare figure da persona goffa e impacciata... non fa una buona impressione, soprattutto a chi ci dovrà giudicare durante il torneo.

Nel frattempo, controllo di avere tutto il necessario nella mia borsa. Ricontrollare non fa mai male.

[Drakan]

Cammino per la sala scrutando attentamente chi mi circonda facendo particolare attenzione a chi potrebbe essere un problema.

Non mi aspettavo si sarebbero presentati  in così pochi.. Che codardi! Meglio così! Yarwick è li paonazzo, ma gli farò abbassare la cresta! Certo.... potrebbe essere un valido alleato se non fosse cosi stolto!!

[Grunt]

Approfittando della confusione generale, Rolb si avvicina ancora di qualche passo al gruppo di Yarwick, ancora intento a deridere il giovane sfortunato. Hey grassone, un regalo adatto a te! urla il ragazzetto prima di lanciare una palla di fango sul grugno del grasso prepotente.
Ahhhhh! Figlio di una cagna, come hai osato? Non ti è bastata la lezione di questa notte? Le urla furiose ammutoliscono i presenti in sala Ora mi hai stufato, farò rimpiangere a tua madre di averti schizzato fuori. Forza ragazzi, diamo una lezione a quel bast*ardo. L'atmosfera diventa tesa in un battito di ciclia, eppure nessuno sembra essere intenzionato ad intervenire.

Che nessuno si azzardi a muovere un solo muscolo! Potente e autoritaria rusona la voce dell'anziano uomo con la lunga barba grigia. Ecco, bene. Ora tornate tutti ai vostri posti e calmatevi...tzk, bambocci capricciosi come cani bastonati, Rolb e il gruppo di Yarwick obbediscono all'invito seccato dell'uomo. Nessuno più osa proferire parola e l'imbarazzo tinteggia i volti dei più.

Ehm..scusate per l'attesa. Sarà meglio iniziare interviene Suljio qualche istante dopo rompendo il silenzio. Mi spiace vedere come in così tanti abbiano rinunciato all'opportunità propostavi in effetti, dei 37 iscritti annunciati la sera precedente, solamente in 20 si sono presentati oggi. Ora, uno alla volta, verrete chiamati dinanzi all'anfora che potete vedere al centro della sala e pescare uno dei dadi colorati che si trovano all'interno. Alla fine dell'operazione coloro che avranno pescato un dado dello stesso colore formerà squadra. Ci sono 5 dadi per ognuno dei 4 colori, per un totale di 20 dadi.

Come vi avevo già annunciato, ogni squadra sarà guidata da una figura di spicco che la rappresenterà. Grazie alle abili doti trattative del nostro signore l'araldo si rivolge a Rymar, il quale seduto come al solito sul suo scranno beve del vino direttamente da una bottiglia siamo riusciti a portare sull'isola tre rispettabilissime autorità provenienti direttamente da Stengard.

Vi presento Fargus Silverskin, erudito di fama reale. L'anziano barbuto saluto con un movimento del capo appena accennato. Chi estrarrà i dadi blu avrà l'onore di apprendere dalla sua sconfinata saggezza.
Chi invece estrarrà i dadi rossi avrà il privilegio di essere guidato dal prode Elgardar Murch, anche conosciuto come l'Ammazzagiganti. L'uomo fa un passo in avanti e, dopo aver dato prova di una sopraffina cura dentale, compie un profondo inchino Sarà un onore per me guidare i futuri difensori del regno esordice subito dopo con forse eccessivo carisma.
I dadi gialli rappresentano la carissima Talyssa Calsalder, rinomata tesoriera e giudice la donna allarga le pesanti braccia melliflue in segno di saluto allineandole prima con le spalle, poi abbassandole elegantemente verso il ventre ricongiungendo le mani e accompagnando il tutto con un inchino.
Ma anche una nostra stimatissima conoscenza è stata scelta per guidarvi. Chi estrarrà i dadi verdi, infatti, potrà apprendere dall'esperienza di Gletya l'Alchimista la donna sbuca dal nulla rossa in volto e con il fiatone, segno di una corsa conclusa da poco. Con fare goffo saluta i presenti, strappando qualche risata.

L'estrazione procede ordinatamente e con entusiasmo per poco meno di un'ora. Al termine le squadre risultano essere le seguenti

Squadra Blu - Fargus Silverskin
Componenti: Jumo, Toddor, Bilfur, Silmion, Halma

Squadra Rossa - Elgardar Murch
Componenti: Uller, Lagertha, Drakan Maul, Gaw, Vlasempa.

Squadra Gialla - Talyssa Calsalder
Componenti: Gaek, Caralda, Elmorn, Carya, Reyt

Squadra Verde - Gletya l'Alchimista
Componenti: Rolb, Kara, Pulm, Yarwick, Volddor

Bene, ora che tutti avete pescato avvicinatevi e formate le squadre. Fra poco andremo avanti con le spiegazioni esclama Suljio

Elgardar, perfetto sia nel vestiario che nell'aspetto fisico, sorride bonariamente vedendovi arrivare Non abbiate rimore, avvicinatevi. Sono sicuro che apprenderete molto stando con me.

 

[Drakan]

Mi avvicino in maniera sicura e porgo ossequi a tutti porgendo un inchino col busto e la mano sul petto.

Porgo i miei omaggi a tutti voi. Drakan Perseval Maül al vostro servizio.

E' per me, inoltre, un grande onore poter fruire delle vostre conoscenze messer Elgardar.

 

[Shevrar Servo dell'Ira]

Uller

Drakan, Lagertha e Vlasempa.. Bè, poteva andarmi decisamente peggio.. - Osservo, soddisfatto - peccato per Gaw. Fastidioso e stro*nzo. Uff.

Raggiungo gli altri, che già si stanno presentando al nostro tutore. Quando è il mio turno, mi presento, stringendogli la mano e osservandolo da capo a piedi. Uller, signore.

Non riesco a nascondere una certa eccitazione, unita ad una buona dose di soddisfazione per avere avuto in sorte quello che sembra un grande guerriero e non piuttosto un vecchio decrepito incartapecorito. O una donna più larga che alta.