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I Cavalieri Frantumati


lorex92

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"Questa storia ha inizio nella notte dei tempi quando l’esercito oscuro e quello del bene combattevano in ogni dove e senza regole. Oggi sono ormai passati 900 anni dalla fine di questa tremenda guerra e il popolo  demoniaco è stato esiliato nel suo piano. L’esercito vincitore che ormai non è altro che un’ombra rispetto al glorioso passato, ora viene chiamato  “Cavalieri di Seridan” nome del comandante che vinse la guerra. Il compito di quest’ordine, nonostante il passato pericolo, è quello di tenersi pronti a fronteggiare un eventuale attacco del Caos; il test per poter entrare nell’ordine è quasi inesistente ma l’allenamento di sei mesi obbligatorio è quasi impossibile da sopportare o peggio, uscirne vivi. Molti ambiscono a entrare nei “Cavalieri di Seridan”, e per chi ci riesce la fama è molta e le possibilità di ricchezze ampie, nonostante tutta la struttura gerarchica e i luoghi dove sono situate le fortezze restino segreti."

Il Folle

Vi siete svegliati, ognuno in un posto diverso di una città sconosciuta, senza ricordi tranne quello di essere entrati nell'ordine e poi nulla. Iniziate a correre tra la neve che cade e le case spente, fino quando venite attratti da una locanda senza alcuna motivazione logica; all'interno trovate i vostri compagni non ricordate come vi siete conosciuti ma li conoscete come voi stessi...

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Rogar

Per Torag e Irori...mi alzo, appoggiandomi al bastone per rialzarmi.  Inconsciamente mi dirigo verso la locanda del paese ritrovando gli altri. Qualcuno sa cosa è successo?
Chiedo massaggiandomi la pelata.

 

 

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Laefal

Non appena mi risveglio mi guardo attorno "Dove mi trovo?"
Come prima cosa controllo tutto che tutte le cose in mio possesso siano al loro posto, poi mi alzo, mi arrangio i vestiti e tento di pettinarmi i capelli meglio che posso "Non posso farmi vedere in giro in questo stato!"

Prima ancora di avviarmi in qualunque direzione risistemo il mio cappello magico e pronunciando alcune parole faccio sì che esso muti il mio aspetto, come sono solita fare prima di qualunque altra cosa, per non destare diffidenza in chi mi riconosce come una elfa del sottosuolo. Assumo l'aspetto di una giovane ragazza umana, fisionomia molto simile alla mia, pelle chiara, capelli biondi e stessi abiti che sto indossando: di solito se non è necessario mantengo un aspetto il più possibile al mio, in modo che le illusioni così create abbiano un'accuratezza molto maggiore e risultino ben celate anche in seguito ad un contatto fisico. Il mio cambiare spesso aspetto è noto a tutti coloro che hanno viaggiato un po' con me e queste trasformazioni superficiali sebbene possano a volte stupirli non li traggono quasi mai in inganno.

Comincio a camminare con una certa sicurezza per le vie della città sconosciuta, non so dove andare, ma il vagabondare è stata la mia vita per numerosi anni e non mi infastidisce più di tanto. Noto che per le vie non c'è nessuno, ma per precauzione decido di mantenere attiva la magia che cela il mio aspetto. Pian piano comincio a correre in mezzo ai bianchi fiocchi che scendono dal cielo "Sono davvero rimasta sola in questo luogo abbandonato? Una povera fanciulla persa in un paese sconosciuto, chissà che non sia l'inizio di qualche romanzo gotico!" penso scherzando.

Finalmente raggiungo l'unico luogo che sembra distinguersi dal resto: una locanda "E quale posto migliore per cominciare qualcosa se non una locanda?" e dette tra me e me queste parole entro nel locale con un sorriso.

Mi guardo attorno e vedo i miei compagni, mi stringo nel mantello e mi scrollo di dosso la neve che sta iniziando ad imbiancarmi anche gli abiti: "Ehi, anche voi qua?" poi subito per abitudine mi guardo attorno per accertarmi che non ci sia nulla di sospetto, oltre al fatto che mi sono appena svegliata in un luogo sconosciuto.

 

Laefal Vari - Descrizione

Spoiler

 

Laefal è una drow, più bassa e snella della media e anche più giovane, dal momento che è fuggita dalla sua terra natale quando ancora non era adulta. Porta quasi sempre addosso degli abiti raffinati e anche la sua armatura, più che mirata ad essere vera forma di protezione, non è altro che una leggera armatura cerimoniale, sebbene rafforzata con un po' di magia.

Per l'immagine scusatemi, volevo provare a disegnarla io, ma ho avuto dei problemi a farlo e, sebbene non mi soddisfi più di tanto ho deciso di lasciarla com'è per il momento, piuttosto se riesco a farne una copia migliorata ne caricherò un'altra. ^^
Spero possiate capire la mi inesperienza e il mio desiderio comunque di proporre qualcosa di mio...

 

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San-Raal

Lentamente riapro gli occhi: sono confuso e non riesco a ricordare gli ultimi eventi, mi trovo in una città che non conosco.. Controllo i miei possedimenti e noto con piacere che ho sempre addosso il mio equipaggiamento

Inizio a correre nella neve e vengo attratto da una locanda.. Non so perchè ma devo andare li..

Entro e trovo delle persone che conosco anche se non so come..

Io.. Come siamo finiti qui? chiedo agli altri un pò impacciato

Descrizione

Spoiler

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Zaldar

Mi sveglio in un posto che non riconosco. Mi guardo intorno, come prima cosa, per accertarmi che tutte le mie cose siano al loro posto. Sarebbe veramente il colmo che rubassero al ladro... Sorridendo, nonostabte la situazione, mi alzo in piedi, sistemo la mia ropa e esco all'aperto. Fa un freddo cane e non c'e' un'anima viva. Cosa ci faccio qui?  Dovrei essere in qualche caserma dell'Ordine, no? Un modo facile per fare soldi e accumulare potere...questo dev'essere. Non girare in una fottuta citta' deserta e sotto la neve. Mi incammino per le vie, fino a quando il mio sguardo viene attratto da una strana locanda. Strana si...meglio andare a dare un'occhiata...forse ci trovo qualcuno...

Mi avvicino alla porta, la controllo come e' mia abitudine e dopo la apro. Dentro ci trovo i compagni con i quali sono entrato nell'ordine. Con un sorriso furbo dipindo sul volto mi avvicino a loro a lunghe falcate: Anche voi in questa amena cittadina? Niente male direi...se non consideriamo l'assenza di gente oltre a noi e la maledetta neve! Qualcuno sa perche' siamo finiti qui?

Descrizione:

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il buio fuori è fitto e non lascia intravedere nulla oltre il vetro della finestra, la locanda e ben illuminata ma non c'è nessun ospite tranne voi. Da dietro il bancone un piccolo gnomo spunta e chiede a voi cosa ci facciate in quel luogo dato che il coprifuoco è ormai scattato da qualche ora e vi incita a tornare a casa se non vogliate incappare nell'ira dell'ordine dei cavalieri.

Lo gnomo è è molto anziano con capelli radi e vestiti sporchi di cucina, la faccia rugosa con un grosso naso a punta sembra nasconda un passato non molto onesto...

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Zaldar

Lo gnomo mi sta subito simpatico. Mi ci avvicino, con fare tracotante: Coprifuoco gnomo? E' da quando sono bambino che non ne rispetto uno! ahah! Ma dimmi invece...che posto e' mai questo? E perche' c'e' in atto un coprifuoco? E gia' che ci sei, servimi qualcosa da bere, un vino andrebbe benissimo!

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Laefal

Il mio sguardo si fissa sullo gnomo per un istante, poi vedendo Zaldar avvicinarsi a lui lo seguo: "Temo di non possedere più una casa da un po' di tempo... Magari avresti qualcosa anche per me? Qualcosa di caldo possibilmente, un tè? Fuori fa maledettamente freddo! Magari con l'aggiunta di qualche informazione." concludo la frase con un mezzo sorriso e mi fermo davanti al nostro interlocutore con i gomiti appoggiati al bancone per stare più comoda.

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