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Quattro gabbiani in cerca di Atlantide


Watershaman

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Goldsmith vi sorride fiero: "Qui a Endless non ci dobbiamo fare mancare niente per servire i clienti. Capita spesso che la gente riparta da Venezia in nave, per cui è quasi un obbligo informarci. Per quanto riguardo l'orario... Sono le nove meno un quarto." Ha appurato l'informazione controllando il suo orologio da polso.

Dominick

Non ti sfugge un particolare: l'orologio ha al suo interno un simbolo uguale a quello presente sui vestiti che hai esaminato nel carretto dei dolciumi vicino al teatro.

 

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Non mi ritengo soddisfatto, perciò decido d'incalzare ancora un poco Goldsmith:

Davvero? Perdonate la domanda, ma per caso avete altri parenti a Venezia, qualcuno che lavora come commerciante, magari?.. Qualcuno che sia rimasto coinvolto nell'incidente a teatro, magari?..

Nel porgere l'ultima domanda rallento la pronuncia delle parole in modo persuasivo.

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Il tono dell'oste non mi impressiona minimamente, e più che il timore di urtare la sua sensibilità mi trattiene dal fargli altre domande l'impressione che probabilmente non riuscirei a tirargli fuori altre informazioni. Al che non gli rivolgo più la parola e mi concentro sulla mia colazione, ansioso di lasciare finalmente questo posto... Tuttavia non dimenticherò il dettaglio dell'orologio, in futuro.

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Sorseggio il tè, mordicchiando ogni tanto i biscotti che ho ordinato. "Potremmo passare prima dalla Grecia e poi andare ad Alessandria. Io farò così. Se ci sbrighiamo possiamo prendere la nave oggi stesso, in modo da lasciare questo luogo il prima possibile. Non voglio restare ancora a Venezia."

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"Bene, ora se mi volete scusare..." Goldsmith si alza dal tavolo con un'espressione seria. L'allegria che gli avevate visto prima è sparita. Mentre preparate la vostre cose per partire, sentite uno strano rumore molto forte provenire da fuori la locanda. A seguire sentite una voce molto forte, probabilmente amplificata da un megafono. "Agli avventori della locanda... Sono Ootsuki, capo dei cacciatori di streghe incaricati del disastro di Venezia. Vi ordino di fermare qualsiasi cosa stiate facendo." A quel nome un brivido corre per la schiena di Dominick e Bruzzack. Un nome del genere non gli è certamente ignoto: il più famoso cacciatore di streghe dell'Asia, proveniente dal Giappone e richiesto in tutto il mondo. Dominick conosce molte delle sue imprese. Un uomo famoso per la sua crudele passione per lo svelare ogni inganno e distruggere tutto ciò che riguarda la stregoneria. Anni fa ha fondato una compagnia chiamata Witch Hunt finanziata da quasi tutto il mondo che si occupa di indagare i casi in cui sono coinvolti altri cacciatori.
Intanto la taverna è piombata nel silenzio. Persino i membri dello staff di Endless si sono fermati dove erano. L'uomo riprende a parlare: "Abbiamo notizie sicure che ben sette delle persone coinvolte nei fatti del teatro di Venezia abbiano passato la notte in questa locanda. In quanto incaricati del caso, abbiamo il diritto di ispezionare la locanda. In più vi ordino di consegnarci tali clienti, di certo non vi saranno passati inosservati."
Mentre state ancora assimilando quanto accaduto, Goldsmith vi raggiunge con una velocità che non vi sareste aspettati da un uomo della sua età. Posa le mani sulle spalle di Bruzzack e Crisso. Ad Astria e Dominck, che gli stanno di fronte, non sfugge un sorriso di puro divertimento sul suo volto. Con un'aria molto compiaciuta, lo sentite esclamare: "Beelzebub, vieni qua per i nostri quattro avventori. Dopo occupati degli altri due nelle stanze 1998 e 2 Gohda, fai partire le manovre di difesa di Endless. Mi preoccuperò io di badare agli altri avventori." Vedete Gohda scattare sul posto e recarsi dietro al bancone mentre Beelzebub si affretta verso di voi mentre dà gli ultimi bocconi a un cono gelato. Il resto dell'attenzione della locanda è concentrato su Goldsmith.

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Per i sacri crismi!.. C'era da aspettarselo, adesso tutto prende stranamente il senso che avrebbe già dovuto avere diverse ore fa; era solo questione di tempo ormai... Ma nientemeno che Ootsuki e i Witch Hunters! Tutto potevo aspettarmi, ma non questo; trovo ironico che abbiano deciso di sguinzagliarci contro il loro mastino più feroce, solo per questo inutile ubriacone e questi altri tre stravaganti individui. A questo punto, l'unica cosa da fare è smontare le tende e svignarcela a gambe levate. Ma prima... cos'ha in mente questo locandiere?

Ebbene, Goldsmith?

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Mi ero quasi illusa di poter lasciare la città prima che potessero trovarci, ma adesso non ho intenzione di aspettare che i gentili signori vengano a farci compagnia. Dunque termino un biscotto e mi preparo al peggio, guardando intanto il nostro locandiere con aria interrogativa.

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Do un'altro morso alla mia mela prima di posarla sul tavolo. Mantengo la calma sia fuori che dentro, rivolgo quindi a Goldsmith qualche parola: "Potrebbe, cortesemente, togliermi le mani di dosso Sig. Goldsmith? A Kyoto non apprezziamo il contatto fisico. Ci vuole consegnare? Anche questo rientra tra i servizi che Endless offre ai suoi clienti o possiamo illuderci per un finale migliore?"

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Goldsmith allontana velocemente le mani da Bruzzack e Crisso. "Scusatemi signori, non volevo spaventarvi. Ovviamente non abbiamo alcuna intenzione di consegnarvi. Abbiamo la prerogativa di proteggere i nostri clienti. Inoltre la nostra locanda segue delle regole e i modi di Ootsuki non rientrano nei nostri canoni di cortesia. No no, non si fa così." Fa un passo indietro mentre vi raggiunge una Beelzebub che fa un inchino di saluto a Goldsmith. L'uomo risponde: "Beelzebub, li lascio a te. Il porto, no? Era là che volete andare. Suppongo tu sappia la strada."
Beelzebub sorride con una certa malizia: "Ma certo signore. Fare arrivare i nostri ospiti là sarà facile come rubare le caramelle a un bambino. Vi prego di seguirmi." Dette quelle parole, accenna a farvi strada attraverso il corridoio del piano terra. Nel mentre vedete che Goldsmith è passato a rassicurare gli atri avventori che non hanno nulla da temere se ritorneranno nelle loro stanze.

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Andare verso i cattivoni o seguire la ragazza? Preferirei evitare uno scontro adesso, e comunque qualcosa nella voce del locandiere mi ha rassicurato. Decido di seguirla, ma in quel momento mi ricordo della mia topolina. "Ho lasciato una cosa davvero importante in stanza, una topolina che non posso abbandonare, devo riprenderla."  Cerco di comunicare mentalmente a Suzy di cercare una piccola fessura e raggiungerci sotto, ma non credo abbia molte possibilità di riuscirci. 

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Mi alzo dal tavolo per seguire la fanciulla della locanda. Prima che sia troppo tardi eseguo piccolo inchino in direzione del locandiere " ごめんなさい . Perdoni la mia diffidenza e schiettezza, Goldsmith. La ringrazio per tutto." 

Quindi faccio un cenno con il capo a Beelzebub per indicarle che sono pronto ad andare via.

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Astria

Suzy riesce a passare nella fessura sotto la porta. È un po' sperduta ma riesce a orientarsi grazie al profumo di cibo. Ti viene in mente che un topolino sta riuscendo a orientarsi meglio di quanto non abbiate fatto voi la sera prima. Dopo non molto tempo vi raggiunge destando lo stupore di alcuni avventori. Ma non ci vuole molto prima che sia riconosciuta come un famiglio.

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Non posso nascondere una certa sorpresa, questo Goldsmith e le sue ragazze sono persone particolari: in un altro tempo sarei rimasto con loro ad opporre resistenza per semplice spirito di riconoscenza, ma al diavolo se adesso resto a combattere un minuto di più! Finisco velocemente la colazione e mi appresto a seguire Beelzebub, ma non prima di aver lasciato un ultimo commento a Goldsmith:

Non comprendo le vostre ragioni, locandiere, ma non ha senso gettare la vostra vita contro i Witch Hunters: vi conviene fuggire, non è una battaglia che potete vincere.

Intanto mi collego mentalmente con Jorah, il quale immagino stia sorvolando la locanda dall'alto: in tal caso, sfrutto la sua vista per comprendere l'entità della minaccia che ci attende fuori.

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