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Il Gioco dei Draghi


Messaggio consigliato

Pensavo di fare "entrare" i mie pg in questa ambientazione non appena ne ho la possibilità, visto che finora hanno solo fatto robe slegate dal mondo di gioco (molto dungeoun crawler), ma prima ho bisogno di qualche suggerimento.

L'ambientazione sarebbe una generica ambientazione fantasy alla D&D (5 edizione), con tutte le razze, sottorazze, classi e mostri, con una differenza. Il problema è che questa singola differenza porta a cambiamenti mostruosi e ho bisogno di aiuti per sviscerare tutte le complicazioni possibili e immaginabili.

In questa ambientazione, i draghi (qualche miglialio di anni fa) hanno fatto più o meno questo pensiero: "A me piace pure stare nella mia grotta, dormire sul mio tesoro e svegliarmi ogni tanto per fare quello che mi pare, però mi da fastidio che ogni tanto arrivino avventurieri che cercano di rubarmi il tesoro. E' noioso, irritante e finisce sempre che parte del mio oro sparisce in qualche anfratto dove non posso andare. Forse sarebbe meglio se avessi qualche servitore che mi aiuta a tenerli lontani. Magari, tanti servitori. Magari avventurieri."

Invece di starsene per i fatti loro aspettando che arrivi il prossimo gruppo formato da mago-ladro-chierico-guerriero, decidono di prendere l'iniziativa.

Detto fatto, i draghi, soprattutto quelli antichi e potenti, cominciano ad assoldare gente (hanno provato a schiavizzarli, ma si sono resi conto che quando un gruppo di avventurieri arriva gli schiavi tendono a rivoltarsi nella speranza di liberarsi), possibilmente avventurieri (perchè si sa, per catturare un ladro serve un ladro), per difendere al meglio la tana. La cosa con il tempo si trasforma in un vero e proprio legame di lavoro. Il drago, che non vuole pagare SEMPRE con il suo tesoro (ci mancherebbe, va bene un piccolo investimento iniziale ma poi basta), comincia a pensare di sfruttare i suoi sottoposti per guadagnare oro, che in parte finirà nel suo tesoro e in parte nelle tasche dei servitori. Quindi il drago diventa un boss, amministra i suoi sottoposti per guadagnare più oro, in modo da guadagnare più servitori. Che richiedono più oro e così via.

In breve, si forma un'economia attorno ai draghi, un'economia non basata sul rubare il loro oro, ma sul fatto che i draghi hanno servitori che hanno bisogno di servizi e oro da spendere. Per i draghi più solitari, significa che viene costruita una città nelle vicinanze della sua tana, ma non abbastanza da infastidirlo. I più socievoli (o vanitosi) potrebbero invece stabilirsi nella città, o far costruire la città intorno alla loro tana.

In breve le città dei draghi diventano famose e potenti, perchè quale regno sarebbe così stupido da attaccare una città governata da un grosso drago? Il potere si espande finchè non si arrivano ai giorni moderni, in cui OGNI regno/impero/staterello del Piano Materiale è governato da un drago. I grandi imperi sono governati da un capo supremo a cui fanno riferimento vari signori minori... tutti draghi. In sostanza, il mondo è stato spartito tra le dieci grandi famiglie di draghi, che governano varie regioni. 

Ci sono delle grosse implicazioni in tutto questo:

  • i draghi potrebbero non essere più tutti buoni o tutti malvagi. Le ragioni di governo e la vicinanza con gli umanoidi potrebbero aver portato, nei milllenni, a una varietà maggiore di allineamenti.
  • ci sarebbero molti più ibridi uomo-drago in giro. Magari sono esperimenti volti ad avere eserciti più potenti, altri potrebbero essere semplicemente mezzodraghi. Inoltre sarebbe pieno di stregoni draconici.
  • visto che siamo nella 5E e i draghi hanno una tana con poteri particolari, non sarebbe strano che la tana dei draghi diventi un'intero regno, con tutto quello che ne deriva.
  • ci sarebbero molti meno rischi di un'invasione extraplanari, perchè i draghi di un determinato regno farebbero gruppo e prenderebbero a calci gli invasori.
  • potrebbero esserci strane alleanze, come un regno di draghi d'argento che è alleato con uno di draghi blu. Visti gli allineamenti più variabili, non potresti mai sapere se è il caso di fidarti di un drago d'oro.
  • se i cuccioli di drago venissero in parte allevati da "balie" umane, non sarebbe strano che molti cominciassero a sviluppare interessi nell'apprendere gli strani "trucchi" dei loro servitori (aka ottenere livelli di classe).
  • gli umanoidi potrebbero iniziare ad adorare i loro "protettori" draconici, cosa che alla lunga potrebbe conferire loro poteri pseudo-divini.

Questo è quello a cui ho pensato. Quali potrebbero essere le altre conseguenze?

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L'ho letto, ma quello è proprio un "gioco" che fanno i draghi per passare il tempo. Io ho chiamato l'ambientazione Il Gioco dei Draghi per fare un riferimento al Gioco del Trono. Che, purtroppo per quelli che ci partecipano, non è un gioco.

 

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l'idea è carina, anche se Tutti i regni governati da draghi mi sembra un po' troppo, forse se fossero una minoranza potrebbe essere più interessante.

sicuramente ci sarebbero guerre per tesori/territori degli altri draghi; ci potrebbero essere lotte tra draghi cromatici e metallici, ma non molto più di quanto non lo facciano già.

l'importante è che i vari regni saranno diversi in base al drago che li governa: uno di un drago blu sarà molto organizzato, mentre un drago bianco non si interesserà molto di burocrazia, i draghi metallici saranno propensi a fare leggi democratiche e egualitarie, ecc..

Cambierà anche l'approccio delle persone ai draghi: non più bestie feroci e spaventose, ma quasi divinità in terra, come molto spesso accade per esseri molto potenti che fanno pesare tutti il loro potere nel mondo

per adesso non mi viene in mente più nulla

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Molto bella come idea, e credo tu abbia comunque considerato molti aspetti che portano a caratterizzare l'ambientazione.

Di nuovo rispetto a quello che hai elencato mi viene in mente solo la possibile aggiunta di una sorta di Resistenza: un gruppo/società magari organizzato a cellule stile terroristiche che si oppone alla situazione attuale e vuole rivoltare il regime creatosi sterminando i draghi e riportando gli umani al governo. Ovviamente non ne hanno la forza e magari sono proprio loro che cercano l'ingerenza di entità extra-planari per aiutarli a perseguire l'obiettivo.

Per quanto riguarda quello che invece hai già pensato, ti dò alcune mie opinioni:

  • Allineamento dei draghi. io lo manterrei com'è: sono gli umani che si sono adattati al drago e non viceversa. Di conseguenza, come anche suggerito da Athanatos, ogni Regno avrà uno stile di governo affine all'allineamento e alla natura del drago che lo governa, non mi ricordo se in AD&D o nella 3ed c'erano esempi di governi per ogni combinazione di allineamento. Altrimenti non ci metti molto a inventarle tu.
  • Tana del drago e città: in uno o 2 casi, magari quelli più caratteristici, o che ti ispirano di più puoi anche inventarti che l'intera città subisce i Lair Effects e genera le Lair Actions, tuttavia tieni presente che oltre quelle ci sono anche i "Regional Effects" che hanno effetto su tutta una regione influenzata da un drago, e non la rendono necessariamente tutta la sua Tana.
  • Draghi adorati come divinità: sicuramente caratteristico dell'ambientazione e molto carino. In effetti ti basterebbe associare ai vari draghi diverse combinazioni di sfere di influenza e puoi inventarti i chierici del drago blu o del drago d'argento :) . Però mi viene più facile pensare ai draghi come Patroni dei Warlock della tua ambientazione. Anche lì un drago rosso o un altro sputafuoco potrebbe essere equiparato a un Fiend, e altri, a seconda dell'allineamento o della tipologia, all'ArchFey o al Great Old One.

Queste mie idee sono più che altro per evitare una grossa mole di lavoro di adattamento, poi ovviamente puoi decidere che i Draghi verdi nella tua ambientazione sono i protettori della Natura e danno i poteri ai druidi :)

Bella pure l'integrazione delle classi: nella guida del DM ci sono le informazioni su come creare e trattare questo genere di combinazioni, ovviamente dipende dal tempo che hai per creare tutto ciò.

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Riguardo l'incrocio fra draghi e umani: una cosa molto banale è che ci siano dei Draghi conservatori che vogliono mantenere la razza pura emanando leggi che danno ordine di cacciare e uccidere gli ibridi dal proprio regno. Magari organizzano squadre di cerca per le varie città e vere e proprie guerre contro quei regni che hanno ormai reso normale la pratica degli incroci. Si possono così definire diverse alleanze fra città anche in base a ciò e, in generale, i rapporti fra i Signori Dragoni.

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l'idea è carina, anche se Tutti i regni governati da draghi mi sembra un po' troppo, forse se fossero una minoranza potrebbe essere più interessante.

sicuramente ci sarebbero guerre per tesori/territori degli altri draghi; ci potrebbero essere lotte tra draghi cromatici e metallici, ma non molto più di quanto non lo facciano già.

l'importante è che i vari regni saranno diversi in base al drago che li governa: uno di un drago blu sarà molto organizzato, mentre un drago bianco non si interesserà molto di burocrazia, i draghi metallici saranno propensi a fare leggi democratiche e egualitarie, ecc..

Cambierà anche l'approccio delle persone ai draghi: non più bestie feroci e spaventose, ma quasi divinità in terra, come molto spesso accade per esseri molto potenti che fanno pesare tutti il loro potere nel mondo

per adesso non mi viene in mente più nulla

In realtà, pensavo che alla fine più che le differenze tra draghi cromatici e metallici conteranno gli interessi dei regni. Il fulcro dell'ambientazione è che i draghi non sono più solitari ammassatori di tesori, ma potentissimi governanti. Due draghi potrebbero non combattersi perchè farlo implicherebbe scatenare una guerra a tutto tondo tra due regni. E allo stesso modo, due draghi potrebbero scontrarsi perchè le loro nazioni sono ai ferri corti, anche se magari di per se non sarebbero nemici.

Molto bella come idea, e credo tu abbia comunque considerato molti aspetti che portano a caratterizzare l'ambientazione.

Di nuovo rispetto a quello che hai elencato mi viene in mente solo la possibile aggiunta di una sorta di Resistenza: un gruppo/società magari organizzato a cellule stile terroristiche che si oppone alla situazione attuale e vuole rivoltare il regime creatosi sterminando i draghi e riportando gli umani al governo. Ovviamente non ne hanno la forza e magari sono proprio loro che cercano l'ingerenza di entità extra-planari per aiutarli a perseguire l'obiettivo.

Per quanto riguarda quello che invece hai già pensato, ti dò alcune mie opinioni:

  • Allineamento dei draghi. io lo manterrei com'è: sono gli umani che si sono adattati al drago e non viceversa. Di conseguenza, come anche suggerito da Athanatos, ogni Regno avrà uno stile di governo affine all'allineamento e alla natura del drago che lo governa, non mi ricordo se in AD&D o nella 3ed c'erano esempi di governi per ogni combinazione di allineamento. Altrimenti non ci metti molto a inventarle tu.
  • Tana del drago e città: in uno o 2 casi, magari quelli più caratteristici, o che ti ispirano di più puoi anche inventarti che l'intera città subisce i Lair Effects e genera le Lair Actions, tuttavia tieni presente che oltre quelle ci sono anche i "Regional Effects" che hanno effetto su tutta una regione influenzata da un drago, e non la rendono necessariamente tutta la sua Tana.
  • Draghi adorati come divinità: sicuramente caratteristico dell'ambientazione e molto carino. In effetti ti basterebbe associare ai vari draghi diverse combinazioni di sfere di influenza e puoi inventarti i chierici del drago blu o del drago d'argento :) . Però mi viene più facile pensare ai draghi come Patroni dei Warlock della tua ambientazione. Anche lì un drago rosso o un altro sputafuoco potrebbe essere equiparato a un Fiend, e altri, a seconda dell'allineamento o della tipologia, all'ArchFey o al Great Old One.

Queste mie idee sono più che altro per evitare una grossa mole di lavoro di adattamento, poi ovviamente puoi decidere che i Draghi verdi nella tua ambientazione sono i protettori della Natura e danno i poteri ai druidi :)

Bella pure l'integrazione delle classi: nella guida del DM ci sono le informazioni su come creare e trattare questo genere di combinazioni, ovviamente dipende dal tempo che hai per creare tutto ciò.

Sono ottime idee, però:

  • Allineamento dei Draghi. Non ho mai capito perchè i draghi cromatici devono essere malvagi e quelli metallici buoni. Non sono esterni o creature rese folli da qualche tipo di influenza (derro, duergar, altri). Inoltre, non vedo perchè una creatura immensamente intelligente e saggia non possa cambiare allineamento. Dopo millenni passati a governare gli umanoidi, mi sembra improbabile che TUTTI i draghi malvagi siano rimasti malvagi e TUTTI i draghi buoni siano rimasti buoni. Un drago d'oro potrebbe aver ceduto alla superbia e, credendo che le sue decisioni fossero le più giuste, aver cominciato a imporre le sue leggi in maniera sempre più dura, fino a diventare un tiranno. Allo stesso modo, un drago rosso potrebbe essersi affezionato a quei cosini deboli che sono gli umanoidi, un po' come se fossero gattini, e quindi li tratta tutto sommato bene e li protegge se qualcuno prova a fare del male ai suoi "animaletti". E' improbabile in un ambientazione standard, ma non vedo perchè non possa essere possibile. Ovviamente un regno di draghi rossi avrà comunque una percentuale maggiore di draghi malvagi rispetto a draghi buoni, ma è possibilissimo che la maggioranza sarà neutrale. Non credo abbia nessuna influenza nel gioco vero. L'allineamento è una di quelle regole che, tendenzialmente, ignoro.
  • Tana del drago e città. Ovviamente ho sbagliato a parlare. L'intero regno viene influenzato dagli effetti REGIONALI del drago, e solo le città dove risiedono i draghi più importanti funzionano da Lair. Questo significa che il suddetto regno dei draghi rossi assomiglierà a una terra vulcanica, e che le città potrebbero avere fiumi di lava in superficie, magari sfruttati come fonte di energia.
  • Draghi adorati come divinità. Qui hai capito male. Gli umanoidi adorerebbero di draghi e questo garantirebbe ai DRAGHI poteri pseudo divini. Ricordiamo che uno dei modi per ascendere a divinità, in D&D, è avere abbastanza adoratori. Con il tempo, non è improbabile che l'adorazione dei mortali comincia ad avere strani effetti sui draghi, come per esempio allungare la loro (già considerevole) aspettativa di vita, poteri rigenerativi, capacità magiche aggiuntive e, nei casi più estremi, la capacità di garantire incantesimi divini. Ma questo sarebbe solo l'ultimo passo e potrebbe applicarsi a un drago su un milione, perchè a quel punto è praticamente un semidio. I servitori probabilmente sarebbero chierici di una divinità dei draghi che considerano il drago un avatar divino (lo stesso drago potrebbe volerlo far credere) e che quindi pregano il drago in manirea indiretta, oppure stregone draconici o (appunto) Warlock. L'avevo addirittura creato, quel patrono. Si chiamava Arcidrago, i warlock venivano chiamati Sacerdoti del Drago (l'idea di base era ricreare questi ultimi da Skyrim), il problema è che era spaventosamente simile allo stregone draconico, quindi lo cestinai. Ma potrei farlo ricicciare fuori con le giuste modifiche.

Riguardo l'incrocio fra draghi e umani: una cosa molto banale è che ci siano dei Draghi conservatori che vogliono mantenere la razza pura emanando leggi che danno ordine di cacciare e uccidere gli ibridi dal proprio regno. Magari organizzano squadre di cerca per le varie città e vere e proprie guerre contro quei regni che hanno ormai reso normale la pratica degli incroci. Si possono così definire diverse alleanze fra città anche in base a ciò e, in generale, i rapporti fra i Signori Dragoni.

Potrebbe essere un'idea, ma questo varrebbe solo per i mezzodraghi naturali. E' molto più probabile che i servitori più fidati e alcune delle creature da guerra vengano infuse del potere del drago, con effetti del tutto simili all'essere mezzodraghi, ma nei fatti risultato di un rituale arcano. Inoltre, non posso rinunciare all'idea di un regno di draghi nelle regioni tropicali che usa T-Rex mezzodraghi come cavalcature d'elitè per l'esercito. Troppa figaggine per essere scartata..

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Draghi adorati come divinità: sicuramente caratteristico dell'ambientazione e molto carino. In effetti ti basterebbe associare ai vari draghi diverse combinazioni di sfere di influenza e puoi inventarti i chierici del drago blu o del drago d'argento :) . Però mi viene più facile pensare ai draghi come Patroni dei Warlock della tua ambientazione. Anche lì un drago rosso o un altro sputafuoco potrebbe essere equiparato a un Fiend, e altri, a seconda dell'allineamento o della tipologia, all'ArchFey o al Great Old One.

Draghi adorati come divinità. Qui hai capito male. Gli umanoidi adorerebbero di draghi e questo garantirebbe ai DRAGHI poteri pseudo divini. Ricordiamo che uno dei modi per ascendere a divinità, in D&D, è avere abbastanza adoratori. Con il tempo, non è improbabile che l'adorazione dei mortali comincia ad avere strani effetti sui draghi, come per esempio allungare la loro (già considerevole) aspettativa di vita, poteri rigenerativi, capacità magiche aggiuntive e, nei casi più estremi, la capacità di garantire incantesimi divini. Ma questo sarebbe solo l'ultimo passo e potrebbe applicarsi a un drago su un milione, perchè a quel punto è praticamente un semidio. I servitori probabilmente sarebbero chierici di una divinità dei draghi che considerano il drago un avatar divino (lo stesso drago potrebbe volerlo far credere) e che quindi pregano il drago in manirea indiretta, oppure stregone draconici o (appunto) Warlock. L'avevo addirittura creato, quel patrono. Si chiamava Arcidrago, i warlock venivano chiamati Sacerdoti del Drago (l'idea di base era ricreare questi ultimi da Skyrim), il problema è che era spaventosamente simile allo stregone draconico, quindi lo cestinai. Ma potrei farlo ricicciare fuori con le giuste modifiche.

Nel file del warlock sul sito della Editori Folli (anche se li è chiamto "fattucchiere") c'è l'opzione per usare un drago come patrono.

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Nel file del warlock sul sito della Editori Folli (anche se li è chiamto "fattucchiere") c'è l'opzione per usare un drago come patrono.

Ecco, quello è esattamente il motivo per cui cestinai il patrono dell'arcidrago. E' un warlock con i privilegi di uno stregone draconico. Mi spiace ma, se devo giocare un warlock, preferisco avere un patrono che non sia la copia sputata della sottoclasse dello Stregone.

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