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[TdG] La guerra dei Lord


Eru Iluvatar

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Pratoverde, 1316 DR

Quando Lucian uscì dalla costruzione adiacente all’imponente tempio di Tyr, il sole aveva da poco iniziato a illuminare le tegole dei tetti di Waterdeep. La giornata si prospettava mite e una leggera brezza distribuiva il profumo del mare tra le mille vie della città. Il mezzelfo si guardò attorno, notando che l’austera casa del Dio della Giustizia era stata ingentilita nottetempo con decorazioni floreali di vario tipo. Per contrasto, il viso degli accoliti di guardia al portone sembravano non cogliere quella sensazione di pace che solo Pratoverde riusciva a dare. I loro sguardi seri si fecero arcigni alla vista dello stregone e del suo compagno dalle piume nere. Era stato loro ordinato di fare entrare Lucian dopo il sorgere del sole e così fecero, anche se borbottando e con lo sguardo rivolto altrove.

L’interno del tempio era ampio e luminoso, grazie ad alte vetrate colorate impreziosite da disegni che riprendevano la mitologia di Tyr e dei suoi dettami. In un angolo erano già presenti Geralt e Halbarad, intenti a parlare sottovoce. Geralt, massiccio e intimidatorio come sempre, era in piedi appoggiato a una colonna, con la sua fidata arma appoggiata al suo fianco e tenuta ferma con il braccio piegato. La posizione sembrava rilassata eppure minacciosa. I suoi occhi bordati di nero raccontavano la storia di una notte passata per lo più sveglio. Halbarad sedeva su una sedia, perfettamente a suo agio e con un grande tomo aperto appoggiato sulle ginocchia. Anche il suo viso era stanco, eppure continuava a leggere mentre sosteneva con apparente semplicità anche la conversazione con Geralt.

Lucian si avvicinò senza fretta e i due notarono come anche il mezzelfo portasse i segni di una notta poco ristoratrice. Gli fecero un breve cenno di saluto con la testa ma prima che qualcuno potesse aprire bocca, una porta laterale di spalancò e Alianorah fece il suo ingresso nella grande sala del tempio.

La donna era letteralmente una furia. Indossava una semplice tunica bianca da accolito, legata in vita da una corda dorata. I capelli biondi erano stati pettinati in fretta e raccolti in una semplice coda che lasciava bene in vista il marchio della stella a dodici punte. Nessuna colorazione particolare era presente, nessun Lord o suo stretto collaboratore erano nelle vicinanze. E da circa quattro giorni era così. Nessun contatto, si era creata attorno alla paladina uno spazio che veniva accuratamente evitato da tutti coloro che potevano essere identificati. Questo fatto e la mancata udienza con i Lord al completo, avevano contribuito a rendere Alianorah intrattabile.

I suoi occhi celesti saettarono per la grande sala e quando individuarono Lucian si strinsero un due fessure, sottili come le lame di una spada. Attraversò lo spazio che li separava con ampi passi e si piazzò davanti alla stregone. Per un attimo il mezzelfo ebbe l’impressione che lo stesse caricando un toro inferocito.

Tu… cercò di articolare la donna tentando di riprendere il controllo.

Per qualche secondo Alianorah lottò con la sua rabbia, poi, incapace di formulare una frase coerente, si limitò a incrociare le braccia e a fissare Lucian con sguardo accusatorio.

 

Modificato da HITmonkey
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Halbarad

Presagi, allucinazioni da stanchezza? Questa stella a 12 punte mi perseguiterà fino alla morte. La possibilità di non trovare una risposta mi tormenta ormai da anni. Ma ci penserò domani, ora devo riposare o collasserò.
Al mattino mi sveglio con il solito pensiero fisso. Mi preparo fisicamente e mentalmente con esercizi di meditazione. Non appena pronto raggiungo la sala dell'incontro con il resto del gruppo e Alianorah. Sarà sicuramento adirata. Porto con me qualche volume che ho recuperato dalla biblioteca del mio tempio. Nella sala vedo già il guerriero in attesa e la paladina sul piede di guerra. Saluto i presenti con un cenno del capo, e mi siedo poggiando uno dei tomi sulle mie ginocchia. Mentre sono intento a scambiare convenevoli con il guerriero percepisco la nervosità di Alianorah. Allora, queste dodici punte vediamo se compaiono in qualche culto strano.

@DM

Non so se ha senso fare già ora un tiro di conoscenze, però se ha senso lo farei su Religione e come scritto voglio capire se il marchio è riconducibile a qualche simbolo di culti dimenticati o minori. Religione è una delle abilità data dal dominio e raddoppio il bonus di proficiency. Quindi +9

 Ah ecco Lucian, è una buona cosa per noi. Posso dedicarmi ancora qualche attimo alle mie ricerche.

 

@‌Descrizione

Halbarad è un umano alto circa 1.70, i capelli li porta molto corti e i suoi occhi grigi sono penetranti come due lame. I lineamenti sono duri, tipici degli uomini del nord. Indossa vesti umili e sopra di essi una cappa blu di ottima fattura, magica. Al collo si può notare la catena argentata con all'estremità una piccola pergamena non raffigurante nulla, anch'essa argentata. Il simbolo di Oghma. L'avete già visto combattere con il suo bastone, un'arma magica dono del suo vecchio maestro, e non disdegna l'uso di altre armi come spade corte leggere. Ma di solito preferisce invocare l'intervento divino per abbagliare i suoi nemici con la luce divina.

Modificato da Karsh
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Geralt di Mirabar

 

Scambiò alcune parole con Halbarad, nulla di particolarmente cruciale. Il seguace di Oghma sembrava più distratto dalle sue ricerche mentre consultava e sfogliava il suo tomo senza tregua, quasi consumandone le pagine. Il guerriero dal canto suo sembrava masticare il vuoto, la bocca era ancora impastata, a causa del sonno certamente... che sembrava essere mancato quasi a tutti loro.

Sarebbe stata una mattinata come le ultime, non fosse stato per la notte quasi in bianco. I passi di Alianorah si udivano già da quella distanza, Geralt accennò un saluto verso Lucian osservando ogni suo passo come avesse intenzione di calcolare le sue mosse in anticipo. Fu però la furia della paladina a sorprenderlo, bella come sempre anche se scapigliata e irata, irradiava luce e... rabbia. E come sempre quando la ragazza era di cattivo umore, il bestione ammorbidiva i suoi toni... quasi fosse un riflesso incondizionato.
Si rizzò sulle spalle scostandosi dal muro e facendo alcuni passi in direzione dei due. Lucian Che casualità! sembrava essere la causa o quantomeno non rappresentava certo la provvidenza, tutt'altro.
Il pomello dell'asta del falcione scandì il passo di Geralt scuotendo il marmo del pavimento e rimbombando nella sala ma soprattutto segnalandone l'avvicinamento, come i rintocchi delle campane a morte. Tuttavia non si fece più vicino del necessario, consapevole che Alianorah sapeva ben gestire certe situazioni senza l'aiuto di nessuno.
L'importante però era sottolineare anche la sua presenza. Con maggiore delicatezza... poiché lei era irata.

Tutti, descrizione

Non che fosse un adone ma di certo l'ustione ha reso il suo aspetto piuttosto spaventoso. Alto, muscoloso, imponente. Tutto questo nel complesso ne fanno una figura ben poco carismatica ma certamente intimidatoria. La cicatrice copre gran parte del lato destro del volto ma alcuni di voi sanno che anche parte del corpo ne è afflitto. Gli occhi sono scuri, penetranti e duri e la bocca spesso assume smorfie rabbiose.
 
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Modificato da Landar
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Lucian Talvathar

Gentili come sempre, l'avevo detto a quella testarda di non dire nulla.
Uff, non credo mi abituerò mai ai paladini.

 

Superate le guardie del portone mi addentro nella maestosa cattedrale di Tyr. Fiori ed ornamenti addobbano ogni angolo della maestosa costruzione per quanto proprio non riesca a ricordarmi che giorno di festa potrebbe mai essere.

Halbarad -saluto calorosamente- e Geralt. A guardarvi mi risparmio un "buongiorno."
Anche loro non sembrano aver dormito molto. Cos'hai in mente questa volta, maledetto?
Dai vostri sguardi sembra che qualcuno abbia fatto baldoria ieri sera. Spero di non essermi perso nulla di divertente. aggiungo con falso tono triste.
Un grugno mi comunica la risposta del guerriero.

Mancano Raven e..
La voce della paladina erompe alle mie spalle e non è difficile intuire su chi vorrebbe riversare la sua ira.

Mia signora. con un movimento della mano così naturale da renderlo quasi invisibile, estraggo un sottilissimo filo di lana dalla tunica lasciandolo nell'aria. Pochi rapidissimi gesti, merito della metà elfica, e mazzi di fiori dello stesso tipo di quelli che adornano la cattedrale "esplodono" improvvisamente a mezz'aria lungo il passaggio della ragazza.
Persino da arruffata siete meravigliosa. Lo è davvero, mi trovo a pensare.

I capelli dorati come la corda che porta in vita, gli occhi di un azzurro celestiale e la semplice vestaglia bianca capace di rivelarne le forme ad ogni passo farebbero impazzire la maggior parte degli uomini. Eppure ben conosco il carattere che pervade quel delicato corpo. La furia di cui è capace traspare persino ora dai suoi occhi di gelido cristallo.
Rabbrividisco al solo pensiero di una vita di coppia con lei.

Sembrate contrariata. Ho per caso colpa in questo affronto?
So bene non basterà qualche parola delicata a placarne la furia ma, d'altronde, provare non costa nulla.

@Tutti - Desrizione

Premessa: per i trucchetti del post uso il cantrip "Minor Illusion"

Lucian è un mezzelfo di circa 1,75m per quasi 62Kg.

In lui sono chiare entrambe le discendenze razziali. Più snello di un uomo ma meno di un elfo, un naso "umano" e labbra carnose ma orecchie a punta e occhi come due pozze di oro puro.
Sempre curato e pulito porta sottilissimi capelli biondi lunghi poco oltre le spalle.

Indossa un'elaborata veste da mago con due bisacce in vita. Una lunga staffa (quarterstaff) è legata sulla schiena mentre sapete portare anche una bacchetta ed un paio di pugnali celati sotto gli strati del vestito.
Ai piedi, due meravigliosi stivali raffiguranti dei grifoni intenti a risalire lungo la gamba. Dopo più di un anno passato assieme ben conoscete le meraviglie in grado di concedere allo stregone di librarsi in aria come un uccello. Una lunga collana terminante con un meraviglioso cristallo di evidente fattura elfica (spesso tenuto nascosto dalla veste per non attirare troppe attenzioni) completa l'aspetto di Lucian.

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Modificato da Marcows
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Pratoverde, 1316 DR - Tempio di Tyr, Waterdeep

Alianorah rimase in silenzio ancora qualche secondo prima di riprendere a parlare.

Risparmiami i tuoi salamelecchi, sangue di drago, non è giornata. Sono quattro giorni che attendo risultati, ma i Lord sono evidentemente troppo anche per te.

La paladina fissò Lucian dritto negli occhi, poi abbassò lo sguardo strofinandosi le tempie con le mani con aria stanca.

No, perdonami, sono stata ingiusta. Hai fatto il possibile ma non si possono forzare i Lord di Waterdeep a palesarsi se non vogliono.

Sospirò come se fosse rassegnata e iniziò a camminare avanti e indietro con le mani dietro la schiena, fissando un punto indefinito tra le vetrate luminose. Sembrava inerme, senza corazza, senza scudo e senza la fedele spada al suo fianco; e soprattutto sembrava stanca, molto stanca.

Poi, di colpo, il suo sguardo rimise a fuoco i suoi compagni di viaggio, tornando limpido e determinato come sempre. Raddrizzò la schiena e si piazzò davanti a Halbarad.

Andremo a Candlekeep disse. Il tono era chiaro, era un ordine, non una richiesta.

Riprese a camminare e a parlare senza lasciare agli altri possibilità di replicare o commentare.

Ultimamente l'accesso alle Torri della Saggezza è più ristretto che mai, ma parlando con un accolito ho scoperto che un suo parente è uno scriba che vive laggiù. Secondo le sue informazioni, questo scriba, tale Varn, un umano, si è recato a Neverwinter per recuperare un certo numero di pergamene. Oggi dovrebbe attraccare al porto di Waterdeep su una nave mercantile, la Tortuga, per proseguire il viaggio via terra. Voglio che intercettiate questo Varn e lo convinciate ad aiutarci ad accedere a Candlekeep. Promettetegli di fargli da scorta, oro e accesso alla libreria del tempio di Tyr. Mi aspetto di partire entro domattina all'alba. Io vi attenderò qui, devo conferire con l'Alto Prelato per concordare le prossime mosse.

Terminato il fiume di parole, si arrestò davanti a loro.

Domande? chiese.

 

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Lucian Talvathar

Lady non si tratta di chi possa o non possa raggiungere, ma di chi dovrebbero incontrare. Il vostro nome ormai riscuote diffida e timore tra i Lord.
Il temperamento di Alianorah sfuma in fretta. In fin dei conti non si addice ad una serva di Tyr sfogarsi sugli innocenti. Un'arma a doppio taglio.

Mentre i mazzi di fiori lentamente svaniscono, osservo paladina combattere contro lo sconforto alla ricerca di un bagliore di luce in questo tunnel oscuro.

Candlekeep?
Se non ricordo male -rispondo- per l'accesso alla fortezza è richiesto un dono. Almeno un tomo dal valore inestimabile.
A meno che...non vogliate che usiamo dei mezzi "non ortodossi" per farci introdurre dallo scriba.

Lo sguardo spazia nella sala. Non sarebbe saggio sfidare quello della ragazza.

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Pratoverde, 1316 DR - Tempio di Tyr, Waterdeep

L'accesso alla libreria del Tempio è parte del "miele" che dovrete usare per convincerlo, potrà portare con se alcune pergamene. Anche di questo devo discutere con l'Alto Prelato, ma non penso di incontrare grosse difficoltà. Per ora cerchiamo di mantenerci urbani... poi si vedrà.

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Geralt di Mirabar

 

La bocca gli si piegò in una smorfia di stizza, avrebbe strangolato volentieri lo stregone. La mano invero trovò sfogo attorno all'asta dell'arma, più la donna si calmava più la stretta era vigorosa. Quei codardi avevano tutti la coscienza sporca o si sarebbero presentati. Esternò il suo pensiero in maniera semplice, con la consueta rudezza, senza aver timore del luogo in cui stava per pronunciarlo. Le mura certamente avevano orecchie, ma le orecchie servivano a poco senza lingua.
"Lady Alianorah, se quei senza palle non intendono presentarsi non significa rimarranno con le mani in mano. Manderanno loro servi, sicari, mercenari a tentare di zittirvi per sempre. Ci hanno già provato. O faranno tutto il possibile per screditarvi. Facciamolo noi per primi, sono loro che stanno evitando un giudizio insindacabile, è un'ammissione di colpevolezza." per questo il suo pensiero tornò al proprio dovere "Io non posso lasciarvi sola, il mio compito è starvi accanto. Non intendo correre rischi, loro sapranno cavarsela e io non sono un diplomatico né sono abile a trattare." alzò leggermente il falcione per poi batterlo ancora sonoramente a terra "Se non con questo."

Modificato da Landar
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Pratoverde, 1316 DR - Tempio di Tyr, Waterdeep

La paladine sorrise a Geralt, un sorriso sincero e brillante come il sole che si stava alzando nel cielo.

Hai certamente ragione, ma non tutti sono come Lord Piergerion. Questa città ha scelto di avere dei Lord mascherati e, per ora, non posso farci niente. Non mi è possibile stanarli ma il mio viaggio a Candlekeep non è casuale. Sono sicura che il buon Halbarad potrà fare passi da gigante nelle sue richerche con a disposizione tutti quei tomi. Ho bisogno di conoscere la verità su questo marchio, ho bisogno di sapere come usarlo al meglio.

Squadrò il guerriero dall'alto verso il basso e il sorriso divenne quello di un cacciatore che segue le tracce della sua preda.

Inoltre le tue arti... diplomatiche potrebbero essere utili. Non preaccuparti, ti prometto che rimarrò dentro al tempio e in compagnia dell'Alto Prelato. Ho bisogno della collaborazione di tutti voi per continuare il mio cammino, sento che devo fare presto. Non deludermi.

 

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Geralt di Mirabar

 

Il raggiante sorriso della paladina scosse solo l'animo del guerriero, e lo fece fino in fondo, ma non l'espressione. Era impassibile, saldo sulle sue gambe nonostante la notte insonne. "Va bene." si limitò a dire senza aggiungere altro e per nulla convinto. Tuttavia non era possibile dire di no e se davvero quella era la maggiore necessità avrebbe ubbidito "Non mi fido affatto di nessun luogo o persona in questa città." dopo aver espresso ancora una volta quel che pensava si girò verso gli altri.
"Muoviamoci. Procuriamoci quel che ci serve e andiamo al porto. Quel tizio non ci aspetterà."

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Halbarad

8 punte Mystra, 4 Selune. Entrambe hanno a che fare con un grande sapere magico. Sono gli stessi simboli che guardo da anni, ma è possibile che il nesso sia nullo o troppo sottile.

Il flusso di pensieri si interrompe bruscamente. Ascolto con attenzione le parole di Alianorah.

Candelkeep. Ecco un buona notizia, ed era anche ora che si prendesse la decisione di studiare più a fondo il problema, piuttosto che affrontarlo alla cieca. Forse riuscirò a farci uscire da questa situazione di stallo.

Attendo che il guerriero finisca di parlare per prendere parola.

Mia signora, con l’aiuto di Oghma sono certo che riuscirò a cavar qualcosa di buono da quella biblioteca. In questi anni sono riuscito a trarre delle conclusioni, ma il mio lavoro è rimasto sempre incompiuto. Rivolgendomi poi con lo sguardo verso gli altri continuo. Prima di percorrere il prossimo viaggio vi metterò tutti al corrente, cercando parole semplici, delle mie ricerche. Se dovessi soccombere senza avervi passato la mia conoscenza rimarreste ciechi.

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Pratoverde, 1316 DR - Tempio di Tyr, Waterdeep

Alianorah osservò ancora per qualche istante i suoi compagni di avventura e non vedendo arrivare nuove domande, annuì soddisfatta.

Hawke è già al porto, l'ho mandata in avanscoperta ieri sera nel caso la nave arrivasse con qualche ora di anticipo. La troverete presso la locanda dell'Orso Gufo. La Tortuga dovrebbe attraccare in uno dei moli lì vicino. Buona fortuna, vi attenderò qui con ansia. Non vedo l'ora di rimettermi in marcia.

Con queste ultime parole, la paladina si voltò e scomparve in una navata laterale del tempio. Rimasti soli, i tre raccolsero in fretta i prorpi averi e si misero in cammino.

Per arrivare al porto c'era una mezz'ora buona di camminata. Il tragitto fu allietato dalla visione e dai profumi della città che si stava svegliando per un giorno di festa. I balconi e le finestre erano addobbati con fiori di mille forme e colori, l'aria era densa di odori delle cucine che iniziavano a sformare pane e dolci per la giornata.Alcuni negozi avevano già aperto i battenti, mettendo in bella mostra la propra merce. Cibi, spezie, tessuti e artigianato di ogni tipo andavano a sottolineare la ricchezza e la prosperità della Città degli Splendori.

Un ladruncolo di quartiere cercò di avvicinarsi alla borsa di Halbarad ma un'occhiataccia di Geralt fu sufficiente a farlo fuggire a gambe levate. Una guardia cittadina di ronda per le strada osservò la scena con una risatna e strizzò l'occhio al truce guerriero.

Nel frattempo qualcuno apostrofò Lucian.

Hey messer Mezzelfo! Tu, col corvo!

Lo stregone si voltò e vide uno dei mercanti già in affati che richiamava la sua attanzione con ampi gesti delle mani. Era basso e tozzo, con la pelle piuttosco scura, occhi neri e una grande cranio rasato di fresco. Indossava un'ampia tunica rossa con intricati ricami arabescati color oro. Davanti a se aveva un grande tavolo ingombro di decine di piccole scatole di legno di varia foggia e fattura. Un pungente odore di spezie piccanti proveniva dalla sua direzione. Quando vide di avere ottenuto l'attenzione di un potenziale cliente, l'uomo sfoggiò un grande sorriso mostrando una dentatura robusta e di un bianco perlaceo.

Guarda qua! Spezie, incensi, parti di animali  essiccate! Persino un paio di pergamene! Tutto originale del Thay, la terra dei grandi maghi! Rimarrò in città solo per oggi, approfittane!

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Lucian Talvathar
 
Protettivo come al solito. Non ho ancora capito se vuole adottarla o portarsela a letto.
Annuisco rispettosamente alle indicazioni della paladina avviandomi quindi verso l'uscita del tempio.
 
Prima di metterci al corrente sulle tue scoperte ti prego di..meditare profondamente sul significato di "parole semplici" e "breve". rivolgo un sorriso al chierico.
Tre ore per una digressione sulla storia della stipula dei patti tra entità di interplanari...
Mi torna la nausea solo al pensiero.
 
Il tragitto verso il porto si rivela meno noioso di quanto prospettato grazie alle preparazioni per la giornata. Giovani ragazze vestite a festa corrono lungo le strade apponendo addobbi floreali qua e là mentre l'odore del pane appena sfornato, frutta e dolci s'insinuano prepotentemente nelle nostre narici.
Mi trovo a chiedermi quale follia mi convinse a seguire quest'impresa.
 
Il richiamo di un mercante mi distrae dai pensieri attirandomi verso un tavolo ricco di componenti alchemiche di varia natura.
Addirittura dal Thay, rispondo con sarcasmo allora immagino avrai anche qualcosa di valore oltre a queste semplici componenti.
 
Il primo cliente della giornata merita un trattamento speciale dopotutto. ammicco all'uomo sperando possa spezzare questa monotonia con qualche inutile stranezza.
 
@GM
Nel caso servisse, prova di persuasione (+9) per accedere alle "merci rare".
Modificato da Marcows
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Halbarad

Lancio un'occhiata perplessa allo stregone. Ci sono argomenti che richiedono molto tempo per essere spiegati per bene. E se vi rivolgete tutti a me è perché non vi bastano le risposte consolatorie di un qualunque ciarlatano. Dico in un tono pacato e non canzonatorio, prima di uscire rivolgendo un rispettoso inchino ad Alianorah.

Percorro le strade della città splendente con il cappuccio blu della cappa che mi copre gran parte del viso, per evitare sguardi e altre distrazioni. Infatti mi ritrovo a riflettere circa la nottata precedente. Dovrei saper leggere presagi di questo tipo, eppure il significato mi sfugge. Un ladruncolo mi si avvicina ma pur avvertendo la sua presenza evito di reagire. Al mastino basta un'occhiata.

Thay. Mi avvicino allo stregone e al mercante, annuendo alle parole del primo. A proposito di ciarlatani, vediamo cosa ha da offrire.

Modificato da Karsh
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Geralt di Mirabar

 

Allo scambio di parole dei due reagì con un grugnito "Scrivile e basta. Dovesse accadere il peggio troveremo chi potrà capirlo... è pieno di ciarlatani ma non sei l'unico esperto in materia, altrimenti non avremmo avuto così tante grane." concluse lapidario.

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La passeggiata era densa di odori di ogni genere, e non sembrava fosse piacevole per Geralt. Si voltò verso un fornaio facendo capire forse che quello era l'unico odore che gradiva realmente. Quando tornò a guardare avanti fece giusto in tempo a notare il ladruncolo tentare di ficcare le mani nella saccoccia di Halbarad. Scomparse da dove era venuto alla velocità con la quale si era avvicinato.
Quando il mercante li fermò Geralt fece subito qualche passo dietro a Lucian fino ad accostarsi a lui e guardare il mercante bene in faccia, mostrando anche la propria ovviamente.
"Non abbiamo tempo da perdere." disse con tono basso a duro.

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Pratoverde, 1316 DR - Snail Street, Waterdeep

Il mercante sorrise con ancora maggiore entusiasmo vedendo il pubblico della sua merce aumentare. Calò lo sguardo sul tavolo e con un rapido e sicuro gesto afferrò una piccola scatola di legno chiaro a forma di cubo.

Questa, mio signore disse a Geralt con aria compiaciuta è la migliore pomata contro i danni da fuoco che possiate desiderare. Credetemi, noi del Thay ce ne intendiamo di ustioni e bruciature! Solo 4 monete d'oro! Non ne troverete altre così se non viaggiando fino alla mia terra lontana!

Appoggiò con cura la scatola in un angolo libero del tavolo in modo che rimanesse in bella vista.

In quanto a te, messer Mezzelfo, ho subito capito che sei un intenditore. Fece una breve pausa per scrutare Lucian con aria indagatrice, poi sorrise soddisfatto. Un mago giusto? Questa eleganza nel portamento, il corvo sulla spalla... non dire niente, ho capito tutto! Per te niente spezie o aromi, ha qui un incenso che va a ruba presso i Maghi Rossi!

Mentre parlava in tono concitato, il mercante si chinò sotto il tavolo sollevando una sacca di cuoio legata da un robusto laccio. Sciolse i nodi quasi con reverenza e prelevò una scatola di ebano, poco più grande del palmo di una mano, riccamente decorata con strane rune intarsiate. La aprì per mostrare il contenuto, una decina di piccoli cubi, grandi come zollette di zucchero, di un curioso colore violaceo.

Questo incenso è utilizzato dai potenti maghi del Thay durante le loro meditazioni. Si dice che aiutino a raggiungere la Trama in maniera più profonda, più intima... si interruppe osservando la scatola con aria dubbiosa. Non ho idea di cosa tutto ciò voglia dire, ma sono certo che un mago della tua statura saprà apprezzare queste meraviglie. 10 monete d'oro al pezzo, prezzo di favore per il primo cliente della giornata! concluse trionfante.

@Halbarad

La merce esposta è composta per lo più da spezie e unguenti profumati, qualche pietra di scarso valore come quarzo o agata.

Noto anche qualche componente alchemico abbastanza inusuale, potrebbero essere la base per qualche pozione ma avresti bisogno di tempo per analizzarli e recuperare alcune informazioni su certi libri.

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Halbarad

Scrivile...sono 10 anni che riempio libri con le mie annotazioni, ma ho preso delle precauzioni. Diciamo solo che per tradurle ci vorrebbero diversi esperti e molto tempo a disposizione. Per le grane, invece, non credo ci vogliano esperti, bastano buoni spioni e pedine sacrificabili. Quello che posso fare è farvi un riassunto verbale, ci vuole sicuramente meno tempo e non si rischia di lasciare appunti scritti nella lingua comune, che sarebbero alla mercé di qualsiasi ladro o spia. Geralt, tu hai il tuo ramo di competenza, io il mio. Lascia che le cose restino tali. Dico al guerriero una volta usciti dal tempio di Tyr.

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Dal mercante:

ci sarebbe qualcosa di interessante per preparare delle buone pozioni. Credo dovrò comprare alla cieca o lasciar perdere, visto il nostro impegno. Prenderò un pezzo di quello strano incenso, per analizzarlo e basta. Se ci sarà tempo tornerò.

Mercante ecco a te per un pezzo di quell'incenso violaceo - dico porgendo 10 monete - mi hai incuriosito abbastanza. Però svelto che abbiamo urgenza di andare.

 

 

 

Modificato da Karsh
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Geralt di Mirabar

 

Per nulla interessato a quei prodotti né tantomeno all'unguento per le ustioni il guerriero si allontanò dal bancone anche piuttosto stizzito, avendo raccolto quell'offerta come un'offesa. Iniziò però a girarsi attorno per controllare ci fossero armerie degne di nota, quelle si che gli sarebbero state utili, si sarebbe anche accontentato di empori esotici.

 

DM

bene bene, roba che vende armi, armature o manufatti uncommon ci sono?

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Lucian Talvathar

Oh Dei, riparte con l'antifona.
Certamente, non vogliamo perderci informazioni importanti o lasciarle alla mercé dei nostri nemici. Sono sicuro troverai il modo migliore comunicarcele nel modo più celere e semplice possibile amico mio. Poggio una mano in un gesto amichevole sulla spalla del chierico sperando di esser riuscito ad evitare una catastrofe.

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Osservo l'incenso violaceo cercando di capirne l'utilità mentre Halbarad si lancia prontamente nell'acquisto.
Senza neanche contrattare? O è uno sprovveduto o ha visto qualcosa in quell'incenso.

Dieci monete d'oro? Andiamo, il Thay è lontano ma a Waterdeep ogni nazione è vicina.

Afferro un pezzo d'incenso scrutandolo con sufficienza.
Si, è utile agli inesperti per rilassare i sensi e mantenere la concentrazione -mi sfioro il capo con disinvoltura arricchendo le mie parole di un intrinseco potere magico- ma non è nulla più che un trucchetto per principianti.
Lenti movimenti delle dita sembrano giocare distrattamente con i capelli nascondendone il reale valore arcano.

Poggio con disinteresse l'oggetto sul tavolo prima di alzare un occhio dubbioso verso il mercante.
Tuttavia potrei farne dono all'accademia di Adbar..
..cinque monete. Dopotutto, ne abbiamo già comprato uno a prezzo pieno.

@GM

Osservando l'incenso riesco a riconoscerne le proprietà? Di cosa si tratta?

Cantrip "guidance"
Prova di inganno (+9 +1d4) per convincerlo dalla dubbia utilità.
Prova di diplomazia (+9) per abbassare il prezzo.

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Pratoverde, 1316 DR - Snail Street, Waterdeep

@ Geralt

 

Intravedi poco più avanti una bella ragazza dai capelli rossi intenta ad addobbare un tavolo con ampolle di vario tipo, probabilmente un'alchimista. Di armerie non ne vedi in zona

 

Il mercante si mostra offeso alle parole di Lucian.

Signore! Queste meraviglie hanno fatto centinaia di miglia di viaggio per giungere qui e voi vorreste sminuirle comprandole a metà prezzo? E' un affronto che posso tollerare nei riguardi della mia amata patria! Meno di 7 non è possibile!

@ Lucian

 

Ti sovviene una vaga memoria di un incenso del Thay capace di ampliare le facoltà intellettive per un certo periodo. Non ricordi precisamente l'effetto ma sei quasi sicuro che un uso continuato porti a pesante dipendenza

 

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