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[Khitan][C.H.S.W.] L'oceano di Stelle


Ospite

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Kayn

«Eh si... 20 giorni sono tanti, per i tempi che occorrono a noi...» commento al seguito delle parole di Eoldred sui tempi che ci sono stati dati per incontrare il nostro contatto.

Nel frattempo continuiamo a muoverci, e chiediamo informazioni su le nostre prossime mete.
Informazioni che reperiamo facilmente.

«Beh, direi che possiamo andare al Maiale Verde, e poi alla mia Gilda, che sta ben più su... senza fare troppi avanti e indietro...» quindi guardo il paladino «E non temere... finché ci sarà possibile, cercheremo di cercare un qualche lavoretto onesto...» gli faccio con un sorriso.

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Se dirigersi al porto ed alle sedi dei due casati è stato semplice, raggiungere il Maiale Verde - che scoprite essere comunque molto conosciuto in cittá - risulta leggermente più ostico. Più si scende di livello più Sharn sembra perdere il lustro e l'atmosfera da grande metropoli: le mura degli edifici si fanno scrostate, con graffiti e murales di dubbio gusto, ai lati delle strade iniziano ad accumularsi sporcizia e mendicanti ed i trasporti - elevatori magici e passerelle semoventi - cessano di funzionare o sono lasciati a se stessi, privi di manutenzione, costringendovi sempre più spesso a prendere scale o a trovare metodi di fortuna per scendere. La situazione si fa particolarmente complicata soprattutto per Eoldred ed il suo destriero che non solo è troppo massiccio per muoversi facilmente in molti dei vicoli ma inizia ad attirare sguardi indiscreti tra la gente.

Ed è proprio la gente che vi circonda a farvi capire meglio come anche la struttura sociale sia divisa per livelli in verticale. Mendicanti, loschi figuri, mercanti con bancarelle semispoglie e cadenti, sguardi torvi e volti per nulla rassicuranti vi seguono finché scendete. 

Quando finalmente arrivate alla vostra meta l'ora di pranzo è appena passata.

Il Maiale Verde è una taverna sicuramente più piccola di quanto vi sareste immaginati vista la sua fama, incastrata tra due edifici abbandonati, con una porta piccola e rovinata e due ogre dall'aspetto truce come buttafuori che si limitano a lanciarvi un'occhiata ed un grugnito minaccioso mentre e entrate. L'interno è leggermente più curato - per lo meno è quasi pulito. La stanza non è eccessivamente grande, con un bancone che occupa buona parte della parete di fronte all'entrata ed una decina di tavoli rotondi sparsi per il locale. Sul lato destro un camino spento e visibilmente in disuso mentre al centro della stanza, su un piedistallo in legno, troneggia un maiale impagliato, seduto su un trono di ferro arrugginito, con la pelle di un malsano colorito verdastro. Ai tavoli sono sedute una decina di persone, perlopiù umani anche se riuscite a riconoscere un paio di gnolled un nano. Dietro al bancone un omone più largo che alto è intento a pulire bicchieri con uno straccio che forse - qualche anno fa - era  stato pulito.

Al vostro entrare tutti gli sguardi, escluso quello dell'oste, si rivolgono verso di voi e potete notare un paio di tavoli che iniziano a parlottare tra loro. 

La cucina sta per chiudere quindi se volete mangiare ordinate in fretta! vi riprende l'oste senza troppa grazia e senza alzare lo sguardo verso di voi ed indicandovi un paio di tavoli liberi in fondo alla stanza.

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Eoldred Leofa

 

Si scusò più e più volte durante gli spostamenti di causare problemi per la cavalcatura, in realtà non era così preziosa come gli sguardi altrui sembravano far intendere. Se ne curò ben poco, se non appunto per la lentezza con la quale furono costretti a procedere.
Da sempre aveva poca ammirazione per la città, tuttavia ne subiva anche il fascino e accompagnato da quelle emozioni contrastanti che muovevano i suoi pensieri e anche il suo sguardo raggiunse assieme agli altri la taverna.

Ancora una volta la loro presenza attirò l'attenzione altrui, questa volta però non per colpa del cavallo da guerra. Si guardò attorno cercando di cogliere i pensieri dei presenti soprattutto quelli che iniziarono a parlottare dopo averli visti. Non temette di tenere fermo lo sguardo su di loro per alcuni istanti, d'altronde stava solo rendendo quasi pan per focaccia. Linguaggio che in quei posti poteva risultare sì un'offesa ma anche un chiaro segnale di considerazione.
Infine distolse lo sguardo e si rivolse ai due compagni "Che dite? Proviamo la cucina di questo posto prima di cercare quel che ci serve?"
Quasi senza nemmeno attendere la risposta alzò la mano per dire che desideravano mangiare.

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Kayn

«Certo... dobbiamo pur mangiare, no? E a forza di camminare abbiamo pure sforato l'orario...»
Quindi guardo l'oste e gli faccio «La fame non ci manca: portaci quel che vi è rimasto, purché sia mangiabile...» gli dico.
Nel frattempo vado verso uno dei tavoli indicati dall'oste, e quando siamo tutti seduti aggiungo agli altri.
«Nulla ci vieta di chiedere informazioni MENTRE mangiamo, no?»

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Alla richiesta di Kayn, con un grugnito, l'oste lascia il bicchiere che stava oziosamente pulendo e sparisce dietro una porta seminascosta dietro al banco. Passano diversi minuti, durante i quali l'attenzione rivolta verso di voi sembra svanire e gli avventori sembrano a tornare a farsi gli affari propri. 

Finalmente l'oste riappare con un ampio vassoio metallico in mano, accompagnato da un goblin che velocemente apparecchia il vostro tavolo senza una parola. Il servizio non è certamente di porcellana raffinata ma perlomeno è abbastanza pulito. Mentre il cameriere sgambetta via l'omone lascia il vassoio in mezzo al tavolo e potete vedere che il vostro pranzo consiste in una serie di salumi vari, alcune fette di formaggio e tre grosse fette di carne arrostita. 

Foste arrivati prima avremmo avuto più scelta. Si limita a dire osservandovi. Da bere abbiamo birra, vino della casa, acqua e più o meno ogni tipo di super alcolico vi possa interessare. Il cibo sono 6 monete di rame.

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Eoldred Leofa

 

Quando gli sguardi degli altri avventori tornarono al posto dovuto l'attenzione del palafino si volse tutta sull'oste e il cibo.

"È molto ppiù di quanto mi attendessi. Ottimo!"

Fece cenno all'oste di avvicinarsi. Avevano un paio di domande da fare.

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  • 2 settimane dopo...

Kayn

«Una birra per me, grazie... ma leggera se possibile...» chiedo all'oste mentre tiro fuori le 6 monete di rame per pagare il cibo e gliele porgo «E non si preoccupi, andrà più che bene quello che ci ha portato... siamo consci di essere arrivati quasi fuori orario...»

Poi Eoldred fa cenno all'oste di avvicinarsi, così ne approfitto e vado al sodo «Cerchiamo qualche lavoretto veloce, brav'uomo... abbiamo bisogno di soldi per salpare tra 2/3 giorni, per cui ci servirebbe un qualcosa da fare per guadagnarceli... un lavoro adatto al poco tempo che abbiamo, e che paghi bene...» gli spiego, a bassa voce, per poi concludere «Hai sentito qualcosa che può fare al caso nostro? Puoi pensarci mentre ci porti da bere se serve...»

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Grot! Una birra al tavolo! E vedi di non bertene metà mentre la spilli piccolo verme schifoso! Grida l'uomo verso il goblin che vi ha apparecchiato il tavolo mentre prende le monete ce gli porge Kayn. Vai a fidarti di un goblin come cameriere! Commenta appoggiandosi con una mano allo schienale della sedia di Yebb. Se non fosse per suo padre l'avrei già cacciato a calci da tempo. Sbuffa osservando Grot mentre tenta goffamente di raggiungere un boccale in uno scaffale troppo alto per lui, ignorando completamente quelli al bancone alla sua portata. 

Mi state dando poche informazioni ragazzo. Continua quindi rivolgendosi nuovamente verso di voi. Lavori a Sharn se ne trovano a centinaia, di ogni genere e gusto. Ma se non mi dite quanto denaro vi serve e cosa sapete fare non so come aiutarvi. Soprattutto mi servirebbe sapere cosa siete disposti a fare. Si stringe nelle spalle guardandosi attorno e dando un'occhiata alla clientela prima di aggiungere: anche se, essendo venuti in questa parte della città a cercarne suppongo che non abbiate troppe remore a sporcarvi le mani. Conclude mantenendo lo stesso tono di voce basso usato da Kayn. 

Io sono solamente un locandiere e non mi occupo di altro se non di birra e cibo ma vedete a quel tavolo? Vi indica un tavolo d'angolo, dall'altra parte del locale. Attorno ad esso sono seduti cinque figuri. Tre sono umani, con armature in cuoio, volti scalfiti da cicatrici e dal tempo ed una buona dose di pugnali malamente celati sulla propria persona. Uno è un nano dalla folta barba nera, intento a trangugiare birra, con accanto alla sedia una lunga lancia ricurva. Il quinto è difficile da individuare, con il volto coperto da un cappuccio nero, mollemente adagiato allo schienale della sedia, l'unico che non sta mangiando ne bevendo. Sono Fantasmi, un'organizzazione che negli ultimi tempi sta facendo valere il proprio nome... se sapete cosa intendo. Strizza l'occhio con fare complice verso Yebb, ridacchiando. I due gnoll seduti vicino all'entrata continua indicando le due creature, una dal manto grigio e maculato, una sul marroncino, entrambe sporche e curve su se stesse, intente a parlottare a bassa voce sono due bulli di strada, criminali di mezza tacca con sogni di gloria e cervelli da gallina. In quanto ai tre damerini vicino a Grumpis conclude indicando l'ultimo tavolo occupato, vicino al maiale impagliato, a cui potete vedere un signorotto vestito elegantemente, decisamente fuori luogo nell'atmosfera della taverna, con un caschetto di capelli neri perfettamente curati, un paio di sottili baffi rivolti all'insù, un panciotto rosso su blusa blu ed un fazzoletto ricamato in mano, accompagnato da due ragazzi giovani, non più di quattordicenni, con lo stesso caschetto dell'uomo, vestiti uguali con abiti di seta verdi e rossi e l'aria avvilita di chi è costretto a stare in compagnia di gente che non sopporta. Non ho la più pallida idea di chi siano, non sono clienti abituali, ma sono seduti a quel tavolo da più di due ore ed hanno ordinato solo vino finora. Si stringe nelle spalle tornando ad osservarvi. Se cercate lavoro potete provare a chiedere a qualcuno di loro. Non è raro che la mia locanda sia usata come punto di ritrovo per organizzare operazioni e reclutare giovani per le varie organizzazioni dei bassifondi. Conclude allungando la mano aperta verso di voi.

E sono due monete di rame per la birra ed una d'argento per le informazioni.

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Kayn

DM:

Puoi farmi un check per vedere se ho già sentito nominare o so qualcosa di questi "Fantasmi"?

Ascolto con attenzione tutto ciò che ci dice l'oste, buttando via via l'occhio sui vari clienti che ci vengono nominati.
Finito tutto tiro fuori altre 2 monete di rame e 2 d'argento.

«Tutto chiaro...» gli dico «E la moneta in più è per la cortesia...»

«Riguardo quello che ci hai chiesto: ci servono tra le 600 e le 900 monete d'oro... l'idea era di pagarci un viaggio con i Lyrandar... un viaggio sicuro, quindi... sulle nostre capacità, beh, siamo affiatati e abbastanza eterogenei... siamo abili ad adattarci ai compiti più vari... sul cosa siamo disposti a fare... beh, preferiremmo rimanere almeno ai limiti della legalità, se possibile... non vogliamo avere problemi con l'urgenza di partire che abbiamo...» nel pronunciare l'ultima parte del discorso fisso evidentemente Eoldred, come a chiedergli se ho fatto bene a dire così, dato che sono conscio del fatto che difficilmente lui accetterà lavori illegali o troppo sospetti.

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Eoldred Leofa

 

Il paladino si guardò attorno senza farsi troppi problemi mano a mano che l'oste indicava gli avventori della locanda. Kayn gli concesse troppo facilmente quelle monete d'argento, in realtà non aveva dato loro chissà quali informazioni, ma solo suggerito a quali tra i tizi in taverna chiedere informazioni. "Eviterei gli gnoll." disse incrociando lo sguardo del Cercatore. Nel frattempo masticava abbastanza vistosamente la carne arrostita, poi tornò a guarda l'oste "Ma perché il padre di Grot non è un goblin come lui?" e questa volta trangugiò una bella sorsata di birra e come se nulla fosse cambiò di nuovo argomento tornando allo scopo per il quale erano là "Io inizierei da quelli ben vestiti."

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Ai limiti della legalità? Chiede il corpulento oste prendendo avidamente le monete e scoppiando in una grassa e divertita risata. Hahaha, mi sa che avete sbagliato sezione della città amico! La legge ha paura di scendere così in basso ed i damerini dei piani alti si accontentano di guardarci con disprezzo e rinforzare i confini! Mentre ancora ride il piccolo goblin, che nel frattempo è in qualche modo riuscito ad ottenere il boccale e riempirlo di birra, arriva al tavolo incespicando e versandone parte a terra, appoggiando il rimanente di fronte a voi prima di trotterellare via verso il bancone. L'oste lo osserva scuotendo la testa mentre si riprende dalle risa prima di rivolgersi a Eoldred. E chi ha mai detto che non fosse un goblin? Era un furfante di mezza tacca ma con un coltello in mano era un vero artista. Non ci si poteva fidare di lui, era un maledettissimo goblin in fondo, ed aveva una mente maligna come pochi altri. Ma era un buon diavolo se sapevi come prenderlo e mi ha salvato le chiappe in più di un'occasione. Quando quel maledetto minotauro se l'è portato via mi è sembrato il minimo occuparsi di suo figlio Si stringe nelle spalle tornando ad osservare voi. Comunque sia, se avete bisogno di altro sono al bancone. He... qualcosa di legale... continua a ridacchiare tornando a "pulire" bicchieri.

 

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Eoldred Leofa

 

Questa volta il ragazzone di campagna lasciò che l'oste parlasse a brontolasse per conto proprio, lo guardava mentre si dilettava in quella specie di monologo ma non disse più nulla e lo lasciò andare via resistendo all'idea di fargli morire in gola la risata. Poi alzò le spalle rivolgendosi ai suoi due compagni
"A stomaco pieno mi verrà in mente qualche cosa. Spero."

Mangiò in silenzio, giusto ogni tanto guardò l'oste e poi il goblin come a voler trovare una scusa per riattaccare bottone. Ma non ne trovò, così concluse in fretta. Finì la birra e disse agli altri "Bene, andiamo. Al limite vedremo se le richieste varcheranno i confini che mi impongo."
Si alzò dirigendosi al tavolo dei damerini "Salute a Voi." disse rivolgendosi a quelli che sembravano i signorini ed evitando lo sguardo dei paggetti probabilmente. Non era di estrazione nobile ma durante il suo addestramento aveva certamente appreso qualche trucchetto riguardo all'etichetta "E' evidente che persone a modo come voi si spingono fin quaggiù esclusivamente per trovare... manovalanza. Uomini affidabili cui assegnare qualche mansione o lavoro. Correggetemi se sbaglio e toglieremo il disturbo."

 

dm

ovviamente diplomazia a manetta: Persuasion +6

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  • 2 settimane dopo...

Al vostro avvicinarsi i due paggi vi guardano senza mostrare particolari emozioni, escluso l'avvilimento che li ha contraddistinti fino a quel momento. Il signorotto invece vi squadra con evidente disgusto negli occhi, soprattutto osservando Kayn e Yebb. Quando però Eoldred gli rivolge la parola lo sguardo cambia, facendosi più interessato. 

Manovalanza... commenta tra sé e sé con tono quasi divertito. La voce è effemminata, acuta e chiaramente abituata a parlare con tono di superiorità e disprezzo. Qualcosa del genere, sì. Continua squadrando Eoldred da capo a piedi. Ma come posso essere sicuro che siate persone affidabili? Sto cercando persone di un certo tipo, come potrete capire vista la bettola in cui mi trovo. Sospira guardandosi attorno disgustato. Nemmeno un bicchiere decentemente pulito... Aggiunge assicurandosi che l'oste possa sentirlo. L'omone dal canto suo lo ignora bellamente. Tornando a rivolgere l'attenzione su di voi vi squadra ancora per qualche secondo, tirando quindi un sospiro sconsolato. Loro due mi sembrano quello che sto cercando indica Kayn e Yebb ma su di te, ragazzo mio, ho qualche dubbio. D'altronde non sareste in questo buco senza Dio se foste persone perbene no? Sospira nuovamente sorseggiando il proprio bicchiere di vino. I paggi rimangono in silenzio, a testa bassa. 

Il mio nome è... Sir Roderick du'Montfort, della nobile casa dei Montfort è chiaro a tutti e tre che sta mentendo sul nome e mi serve gente per un lavoro... delicato. La paga è buona e la discrezione è un fattore di massima importanza. Quali garanzie mi date di essere in grado di portare a termine un lavoro irto di pericoli e che non tradirete la mia fiducia appena usciti da questa porta? Sono una persona importante, più importante di quanto villici come voi possano immaginare, e se una parola di quello che vi dirò se vi dimostrerete affidabili dovesse uscire da qui passerei guai molto seri. Esita quindi un altro secondo osservandovi per l'ennesima volta. Certo, voi ne passereste di ben peggiori, il denaro può comprare tutto in questa città e fidatevi, ne ho abbastanza da rendere il resto delle vostre vite un inferno!

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Eoldred Leofa

 

"Oh!" il paladino si prodigò in un inchino "Onorato Sir Montfort." si voltò a guardare i suoi compagni "Vedete... finché non sapremo di cosa si tratta non potremo giudicare. Per quanto Voi siate venuto a cercare gente da queste parti, dubito una persona degna come Voi sia pronta a chissà quale nefandezza, anche come mandante." fece una breve pausa "Siamo persone perbene, ma abbiamo bisogno di 1000 monete d'oro. Ecco tutto."

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