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[Dalamar78] Frammenti di Paura (reload) I


dalamar78

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DM

Prologo
E' un tranquillo venerdì di maggio del 1930 quando Julius viene contattato da Rose MacAdams, una sua "vecchia" conoscenza fin dai tempi della scuola di polizia. Anche Rose aspirava a diventare un poliziotto ma non riuscì a superare il corso d'addestramento; tra i due però si era creato un legame, sfociato anche in una storia burrascosa finita male ma che però li ha sempre tenuti uniti in qualche modo. Rose ha finito per diventare l'assistente di un investigatore privato e contatta Julius quando il suo capo non le fa avere sue notizie da oltre tre giorni, cosa per lui assolutamente insolita, che ha fatto scattare un campanello d'allarme nella testa della sua assistente che, non sapendo se rivolgersi prima alla polizia, ha preferito fare un tentativo con l'unica persona che conosce e che potrebbe darle una mano: Julius. Il giovane ha accettato di aiutare la sua ex-fiamma, vi ha radunati e siete partiti alla volta di Salem, la cittadina in cui vive la ragazza ed in cui ha sede l'agenzia investigativa per cui lavora.

Salem, lunedì 12 Maggio 1930
E' primo pomeriggio quando raggiungete la cittadina di Salem a bordo dell'auto di Julius e, chiedendo qualche indicazione, riuscite a raggiungere in poco tempo l'edificio in cui si trova la sede dell'agenzia investigativa per la quale lavora Rose. Si tratta di una costruzione ad un solo piano escluso il piano terra, di recente costruzione; senza indugiare, scendete dall'auto ed entrate nell'edificio, salite al primo piano, bussate ed entrate. Ad accogliervi arriva subito Rose, una bella ragazza di indubbie origini irlandesi: capelli rossi, occhi verdi ed una spruzzata di efelidi sul viso

Julius! Grazie per essere venuto! esordisce la ragazza Non sapevo proprio a chi rivolgermi.. I tuoi amici chi sono?

@ Rose MacAdams

Spoiler:  
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Principali partecipanti

Romolo

Il viaggio verso Salem scorre tranquillo, condito dai mille racconti coloriti di Julius e dai suoi vaghi ma non troppo accenni al rapporto di amicizia profondo con la ragazza che stiamo per conoscere.

Appena si spalanca la porta dell'ufficio, comprendo al volo tutti i vaghi accenni di Julius e un flebile sorriso guizza per un momento sul mio viso.

Il mio nome è Romolo Della Casa, signorina, umile servo dell'Altissimo e "assistente" di Julius. Almeno in questa occasione...

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Juliet

Ho sempre amato viaggiare, eppure talvolta capitavano dei viaggi la cui meta mi era del tutto sconosciuta. Quel vecchio barbagianni del professor Mils si è sempre divertito a darmi vaghe indicazioni quando aveva bisogno che andassi fuori Londra per le sue ricerche e, non troppo di rado, pure Moore, nella fretta derivata dall'eccitazione della scoperta, a volte risultava vago. Tuttavia, in ogni caso, sapevo sempre, bene o male, quali sarebbero stati i miei compiti ed i miei obbiettivi ... questa volta però fu diverso.

Prima di tutto a chiamarmi fu Julius e non qualche collega o qualche accademico. Ciò che mi disse mi suonò abbastanza strano: aveva bisogno del mio aiuto per ritrovare il datore di lavoro di una sua vecchia amica misteriosamente scomparso.

In primo luogo non capii effettivamente come sarei potuta essere d'aiuto, ma quando Julius sottolineò il ''misteriosamente'' seppi subito che la faccenda sarebbe potuta risultare estremamente interessante.

Sapeva benissimo quanto amassi situazioni simili, indi feci i bagagli in fretta e furia per raggiungere Salem.

Non ero l'unica ed essere stata chiamata: Julius infatti aveva contattato persone che conoscevo già da tempo ... e soprattutto il coinvolgimento di Della Casa in quella situazione fu un ulteriore incentivo per far scattare la molla della mia tanto dibattuta curiosità. Un sacerdote ed un'esperta di occultismo ... sicuramente Julius sospettava qualcosa, ne ero estremamente sicura.

Quando arrivammo all'abitazione della ragazza ci accolse lei stessa, salutando Julius e chiedendo a noialtri chi fossimo.

-''Mi chiamo Juliet, Juliet Lewis ... lei deve essere Rose, giusto?''- Risposi laconica ma cortese, dandole del lei quasi per abitudine del formale.

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Francis

Salem, eh? Mi sembra di avere già sentito questo nome... e la presenza di queste altre persone non preannuncia nulla di buono.

Durante il viaggio in macchina sono pensieroso, raramente contribuisco alle chiacchiere e ai racconti di Julius.

Arriviamo all'agenzia investigativa, dove veniamo accolti da quella graziosa ragazza irlandese.

Professor Francis Clark, signorina... Rose, immagino.

Mi presento a quella che per me è poco più di una ragazzina.

I miei modi sono cortesi, l'accento lievemente britannico.

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Julius Fink

quel giorno non mi sarei mai aspettato di ricevere una chiamata da Rose, mi fa sempre piacere risentirla, ma stavolta non aveva buone notizie, avrei fatto di tutto per aiutarla, ma questo significava lasciare New York, così ho pensato che per questo caso così delicato avrei avuto bisogno di avere al fianco miei collaboratori e amici. li contattai e fortunatamente accettarono di investigare sul caso con me.

è stato piacevole viaggiare con persone di cui potermi fidare, anche se avrei evitato di buon grado di rispondere a parecchie domande su Rose e del nostro passato.

Rose! lo sai che puoi sempre contare su di me! queste persone qui sono dei miei stimati collaboratori non ché amici fidati, mi daranno una mano a risolvere il caso. Ho pensato che per un caso così delicato avrei avuto bisogno di loro. Tu come stai?

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DM

Si, esatto, sono Rose MacAdams risponde la giovane alle vostre domande Lieta di fare la vostra conoscenza

La giovane riporta poi la sua attenzione su Julius Io sto bene.. Almeno fino a quando non è scomparso Edward, il mio capo.. O, almeno credo che sia scomparso.. Di certo c'è che non ho più sue notizie da oltre tre giorni e questa è una cosa assolutamente insolita da parte sua

Rose aggira la scrivania e prende un block notes Io ero via per un breve viaggio e, quando sono tornata, non ho più trovato tracce del mio capo eccetto questo e vi mostra il blocchetto che ha in mano, in cui è riportato, con una grafia decisamente maschile, un breve appunto di un appuntamento con due persone, tali Patrick Hily e Benjamin Root, che dovrebbe avere luogo domani qui nel suo ufficio

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Juliet

''Signorina, è possibile che che questi due clienti sappiano dove possa trovarsi il vostro datore? Magari stava seguendo una pista di cui loro erano a conoscenza'' -

Azzardai tale ipotesi. Incrociai le braccia al petto e lasciai vagare lo sguardo sul taccuino che la ragazza teneva in mano. Due nomi ed un caso di sparizione ... che l'ispettore fosse stato coinvolto in qualcosa di ... grosso? Ero a conoscenza di numerose sette pseudo occulte che si dilettavano a rapire e a torturare gente a caso per i loro fini. Dopotutto era risaputo, per quanto discutibile fosse il sangue era vita per chi si dilettava in certi rituali di dubbio gusto e sfortunatamente molti gruppi simili ne facevano uso ... ovvio, non potevo essere certa se si trattasse o no di una di queste sette. Oltretutto molte di esse erano solo bande di sbarbatelli senza arte né parte.

-''Sa per caso dirci in cosa consisteva il caso che mister Edward stava seguendo? In caso contrario credo che sia proprio il caso di contattare il signor Hily e il signor Root''-

Cercai di far ricorso a tutta la mia capacità di analisi, ben tenendo a mente che dietro quella faccenda poteva nascondersi tutto e niente. L'unica cosa certa era che l'ispettore sparito stesse seguendo un caso commissionatogli da due uomini.

Molte poche prove per ora, nevvero?

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Romolo

Osservo la stanza con curiosità mentre ascolto gli altri parlare, poi mi schiarisco la gola per attirare l'attenzione della donna. La guardo dritta negli occhi parlando in tono calmo e rassicurante.

Forse si sta preoccupando eccessivamente signorina? Lei era in viaggio e il suo capo magari non voleva disturbare con comunicazioni di lavoro... Parliamo di tre giorni in fondo, ci possono essere mille motivi, non necessariamente funesti.

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Custode

La giovane ascolto prima Juliet e poi Padre Romolo

Il mio capo è una persone estremamente precisa, quasi maniacale direi, se anche fosse stato impegnato in una ricerca mi avrebbe lasciato un messaggio per informarmi in tal proposito replica all'argomentazione del sacerdote Quanto a parlare con i due clienti purtroppo dobbiamo aspettare domani.. A meno che non vogliate fare un viaggio a Boston per poi tornare qui..

Si sofferma un attimo, come se stesso valutando una cosa

Se volete, Edward ha una copia delle chiavi di casa qui in ufficio.. Magari nella sua abitazione potete trovare qualcosa di utile..

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Juliet

-''Bene, credo che sia il caso aspettare domani per parlare con suddetti clienti''- Scrollai le spalle, arricciando appena le labbra

-''Nel frattempo penso che sia proprio il caso di dare una controllata alla casa del suo datore, signorina''- Proposi io agli altri e alla ragazza quando quella ci avvertì che avrebbe potuto darci le chiavi dell'abitazione di Edward -''Dopotutto, come dice lei, essendo un tipo maniacale ed estremamente meticoloso, sono certa che abbia lasciato sicuramente qualche appunto riguardo il caso che stava seguendo''- Azzarda un'ulteriore ipotesi, confidando che avremmo potuto trovare qualcosa di più concreto e chiarificatore tra gli effetti personali dell'ispettore.

-''Direi di andare a dare una controllata ... e magari, signorina, potrebbe venire anche lei. Sicuramente conosce meglio di noi la casa di mister Edward e di conseguenza potrebbe darci una mano nello scoprire dove potrebbe tenere delle ipotetiche annotazioni sul caso''-

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Julius Fink

Stavo proprio riflettendo se fosse il caso di andare a controllare nell'abitazione privata del tuo capo Rose, mi hai anticipato. Qualcun'altro sapeva, oltre a te, che lui teneva una copia delle chiavi di casa qui in ufficio?

chi sa se Rose ha già usato queste chiavi per controllare l'abitazione, ma non vorrei che fraintendesse la mia domanda, meglio rimandare.

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Custode

La giovane scrolla le spalle alla domanda di Julius Non credo che nessuno sapesse che Edward tiene una copia dellechiavi di casa sua qui in ufficio, apparte me intendo.. sorride Ma non posso venire con voi, devo restare qui in ufficio, nel caso Edward si faccia vivo per telefono magari.. O arrivi un nuovo cliente..

La giovane si avvicina alla scrivania del suo datore di lavoro e apre uno dei cassetti sulla destra, estraendo una chiave Ecco qua vi dice porgendovela Edward vive in Rice Road al numero 16

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Custode

La giovane vi fornisce le indicazioni per raggiungere la casa del suo datore di lavore quindi la salutate e vi incamminate; impiegate circa quindici minuti a piedi per raggiungere la zona in cui si trova la casa di Edward: si tratta di una piccola villetta coloniale di recente costruzione. Senza indugiare, imboccate il vialetto d'accesso, inserite la chiave che vi ha fornito Rose ed entrate: la porta si pare su un breve corridoio, con a destra un soggiorno che funge anche da tinello e, a sinistra, la cucina; più avanti altre tre porte, due su entrambi i lati ed una di fronte a voi.

Ad un primo sguardo sembra tutto in ordine ma sugli scaffali e sui mobili notate uno strato di polvere, segno evidente che qui dentro non c'è stato più nessuno da ben più di tre giorni..

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Mi sembra ovvio che il signor Edward manchi da ben più di tre giorni...

Ma dopotutto, non sappiamo da quanto è dietro al suo caso attuale.

Dico guardando la casa.

Come procediamo per l'ispezione? Immagino che prima dovremo compiere una osservazione veloce della casa,e se non c'è nulla che va subito all'occhio farne una più approfondita stanza per stanza.

Ma l'esperto sei tu, Julius...

Così dicendo mi avvicino alla porta di sinistra, la apro e guardo dentro.

Una porta vale l'altra, dopotutto.

Custode:

Spoiler:  
Può essere una prova di individuare (45%) ?
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Julius Fink

Quanta polvere! immagino che neanche la donna delle pulizie veda molto spesso Edward ultimamente. dico ironicamente scrutando il primo mobile che incontro coperto di polvere

prima di tutto, cerchiamo di capire se qualcuno è entrato prima di noi di recente, potrebbe aver lasciato qualche segno. poi assicuriamoci che il padrone di casa non sia ancora qui dentro impossibilitato a muoversi... non so se mi spiego...

con la mia esperienza non si può escludere nessuna ipotesi all'inizio di un indagine, dalla più buffa alla più tragica, osservo la polvere sui mobili e sul pavimento.

Spoiler:  
osservo la polvere e il pavimento per capire se qualcuno è entrato prima di noi di recente. non so bene se sia corretto in questo modo ma potrebbe servire Individuare 60% e un eventuale seguire tracce 30%
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Juliet

Ascoltai in silenzio le spiegazioni di Julius riguardo al come poter procedere nell'ispezionare l'abitazione. La polvere comunque fu già un chiarissimo indizio del fatto che mister Edward non mettesse più piede in casa sua da giorni. Strano ... davvero molto strano, anzi, quella faccenda iniziò a turbarmi un pochetto.

Scrollai via un po' di polvere dai pantaloni, ma rimasi infastidita dalla sensazione che i granuli mi lasciarono sulle mani.

-''Mentre voi cercate in giro dei possibili segni d'effrazione mi piacerebbe dare un'occhiata alla libreria e alla scrivania dell'ispettore. Sono certa che se trovassimo qualcosa che riguardi il caso su cui era al lavoro potremmo certamente avere la pallida ombra di una pista''-

Mi piaceva prendere decisioni da sola, quando già in tanti si preoccupavano di un qualcosa ero sempre solita ad interessarmi ad altro. Sicuramente l'esperienza di Julius nel rilevare lasciti di impronte o di passaggi da parte di estranei era superiore alla mia; quindi decisi di dare un'occhiata alla libreria dell'ispettore, alla ricerca magari di un taccuino o un qualche appunto che avrebbe magari potuto esserci d'aiuto. E sapevo con certezza che nessuna pila di libri e la loro disposizione mi avrebbe impedito di destreggiarmi a dovere.

Spoiler:  
Penso servano Biblioteconomia (75%) e Individuare (25%)
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