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Scoprire un Warlock


Kalym

Messaggio consigliato

Buonasera a tutti, sono passato da poco alla nuova edizione e ho dei dubbi su alcune situazioni che si stanno creando all'interno del nostro gruppo. Purtroppo non sono riuscito a trovare risposte nei manuali.

Io ho un mago e un mio amico ha un warlock.

Per prima cosa sono rimasto stupito vedendogli lanciare l'incantesimo "raggio rovente", che guardando sul manuale è solo da mago/stregone. Forse mi sono perso una qualche feature che gli permette di imparare un incantesimo di un'altra classe come fa con il Patto del Tomo per i trucchetti?

L'altro dubbio riguarda l'interpretazione.

Quando ho visto il warlock per la prima volta, io ho pensato di interpretare il mio mago in modo schivo nei suoi confronti nel momento in cui avessi scoperto la sua "classe", allo stesso modo di come un mago potrebbe comportarsi nei confronti di uno stregone, se non peggio. Questo sapendo che, di norma, non scorre buon sangue tra maghi e stregoni. Al che il master mi ha detto che non c'è questo mal vedersi né tra maghi e stregoni né tra maghi e warlock. Secondo me però si sbaglia..

Inoltre vedendogli lanciare incantesimi vari, ho cercato di capire che genere di incantatore fosse, ma lui è stato abbastanza criptico, dicendo che anch'egli ha "studiato". Questo riferendosi agli studi che il suo PG ha fatto per ottenere il patto col demone. Diciamo che ci può stare.. Purtroppo il master non è stato però in grado di farmi capire in che modo io potessi scoprire che fosse un warlock. Io pensavo dalla natura della sua magia o da alcuni incantesimi che il mago non ha come per esempio Eldrich Blast che lui usa in continuazione.

Al momento sembriamo degli amiconi... un mago adulto e un warlock di 15 anni... ma sinceramente mi sembra quasi una buffonata...

Spero di essere stato chiaro. :)

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Il patto infernale conferisce l'incantesimo Raggio Rovente al Warlock.

Quanto alla questione di inimicizia tra maghi/warlock/stregoni... è una questione puramente di flavour e ambientazione. Non sta scritto da nessuna parte che siano nemici. Possono anche essere amiconi. Certo, magari il tuo mago può avercela con lui perchè mentre lui si è dovuto fare un mazzo tanto per imparare i suoi incantesimi a lui basta fare un patto con un'entità random. Ma non esiste l'inamicizia tra incantatori arcani "perchè si".

Quanto al modo per capire se è un warlock... beh, non c'è modo. Tramite Arcano forse potresti anche riuscire a capire che non è un mago, ma non puoi sapere che cosa sia di preciso. L'unico sistema è andargli a dire "so che non sei un mago, come fai ad avere questi poteri?" e sperare che ti risponda.

E tra parentesi, non c'è alcun motivo per cui un mago adulto e un warlock minorenne non possano essere amici. Potreste diventare una sorta di coppia maestro-apprendista, tu una figura paterna o un punto di riferimento per il giovane. Se invece volete giocarvela in un'altro modo... fate vobis.

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La caratterizzazione delle classi e il rapporto dell'una con l'altra sono determinati dall'ambientazione, e l'ambientazione è decisa dal master, che, a riguardo, non "si sbaglia".

Se lui dice che, di default, non ci sono problemi fra maghi, stregoni e warlock, non ce ne sono, a meno che il tuo mago non abbia ragione per averne.

Questo ignorando il fatto che è prassi generale che i PG non conoscano l'esistenza delle classi, né tanto meno possono leggere i manuali per sapere chi lancia cosa: per te quello dovrebbe essere "un tizio che lancia raggi roventi e deflagrazioni mistiche", punto.

Finché non bara (e verificare che non lo faccia è compito del DM, non tuo), non vedo che problema c'è.

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Innanzi tutto grazie per le risposte.

L'ambientazione è Forgotten Realms e per quanto ne sappia io gli stregoni non sono ben visti dai maghi. Riporto comunque una topic su stregoni e warlock di questo stesso forum.

http://www.dragonslair.it/forum/content/250-Stregoni-e-Warlock

Per quanto riguarda la scoperta della classe c'è un motivo per cui ho scritto "classe" era sottinteso che non esiste una vera e propria classe, ma che la classe è solo una discretizzazione dei diversi tipi di occupazioni che un pg può avere. Ma è anche vero che maghi stregoni e warlock ottengono ed utilizzano la magia in modi differenti, e rappresentano diverse diramazioni degli utilizzi della magia stessa. Per cui un mago potrebbe anche sapere in qualche modo che esistono individui che acquistano poteri arcani stringendo un patto con un demone, oppure che esistono altri che hanno la magia innata.

Ringrazio Shape per l'informazione sull'incantesimo.

Il fatto che il master non "si sbaglia", sono d'accordo con te, è vero, è lui che decide e spetta a lui l'ultima decisione. Sono anche io un master e lo so bene. Il problema è che forse sono troppo legato all'interpretazione, che purtroppo nel mio gruppo è quasi assente, ahimè. Ed è molto trascurata anche dal Master. Mi sforzo in ogni modo per creare un minimo di narrazione, ma le sessioni si limitano a sequenze di combattimenti. Ecco perché magari mi viene voglia di approfondire determinati aspetti del gioco all'interno del gruppo.

The Story ti ricordo che come da titolo del post, ho scritto per avere dei chiarimenti sul warlock, non per avere il tuo giudizio sul mio modo di fare nel gruppo.

Se ho scritto determinate cose avrò avuto i miei motivi, che non mi sembra il caso di venire a dire qui. Abbi più tatto. Non puoi giudicare gli altri da due righe che hanno scritto. Altrimenti per le due righe che hai scritto tu dovrei dire che "non sai moderare un forum" non ti pare?

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a livello puramente meccanico non credo che il tuo personaggio abbia modo di capire che il suo compagno sia un warlock. a livello interpretativo però il tuo mago potrebbe scoprire il compagno che comunica in qualche maniera col suo patrono (sempre ammesso che il giocatore giochi un warlock che resta in contatto con il patrono da cui trae i poteri) e, a seguito di ciò, potrebbe arrivare a dedurre che i suoi poteri derivano da un patto con un demone... o credere che sia semplicemente un mago malvagio che venera i demoni, non so che allineamento tenete come gruppo quindi tutte le ipotesi restano valide.

ora però un paio di curiosità mie:

che allineamento siete nel tuo gruppo? se poi, come me, non usate allineamenti che tendenze avete?

perché vuoi che il tuo personaggio sappia da cosa derivano i poteri del compagno? questa cosa non la capisco neanche a livello interpretativo: io mago vedo un compagno lanciare un incantesimo arcano e ne deduco che è un incantatore arcano.. perché un mago dovrebbe mettersi a indagare con più veemenza su una cosa che tutto sommato è abbastanza normale nei reami?

ma più che altro: se il tuo master dice che tra maghi e stregoni non corre cattivo sangue perché la cosa non ti va bene?

sinceramente: non voglio criticare o flammare ma solo avere un punto di vista diverso su come interpretare determinati personaggi

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a livello puramente meccanico non credo che il tuo personaggio abbia modo di capire che il suo compagno sia un warlock. a livello interpretativo però il tuo mago potrebbe scoprire il compagno che comunica in qualche maniera col suo patrono (sempre ammesso che il giocatore giochi un warlock che resta in contatto con il patrono da cui trae i poteri) e, a seguito di ciò, potrebbe arrivare a dedurre che i suoi poteri derivano da un patto con un demone... o credere che sia semplicemente un mago malvagio che venera i demoni, non so che allineamento tenete come gruppo quindi tutte le ipotesi restano valide.

ora però un paio di curiosità mie:

che allineamento siete nel tuo gruppo? se poi, come me, non usate allineamenti che tendenze avete?

perché vuoi che il tuo personaggio sappia da cosa derivano i poteri del compagno? questa cosa non la capisco neanche a livello interpretativo: io mago vedo un compagno lanciare un incantesimo arcano e ne deduco che è un incantatore arcano.. perché un mago dovrebbe mettersi a indagare con più veemenza su una cosa che tutto sommato è abbastanza normale nei reami?

ma più che altro: se il tuo master dice che tra maghi e stregoni non corre cattivo sangue perché la cosa non ti va bene?

sinceramente: non voglio criticare o flammare ma solo avere un punto di vista diverso su come interpretare determinati personaggi

Ma infatti sono pienamente d'accordo con te. Il mio mago è LN, il suo pg credo che sia malvagio. Il resto del gruppo non lo so a parte un paladino LN. Gli altri sono druido mezzo-drago e ladro halfling.

Per chè sono curioso di sapere se è davvero un mago? perchè vuole che gli scriva un incantesimo sul suo libro. Non poteva semplicemente chiedermi una pergamena di quell'incantesimo? :) Io da mago non farei mai scrivere qualcuno sul mio libro. Ovviamente è un modo che ha escogitato il giocatore per avere il famiglio. Io gli darò una bella pergamena. Tanto se è un "mago" se la può trascrivere lui no? mi sembra più che logico

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Nella 5 edizione i maghi non possono scrivere pergamene magiche alla stessa maniera in cui non possono creare oggetti magici senza una formula, quindi quello che farai non è altro che dargli un foglio con su scritto un incantesimo. Che lui copierà senza problemi. A questo punto però mi viene il dubbio che abbia il talento Incantatore Rituale, altrimenti non avrebbe senso fare una cosa del genere.

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Nella 5 edizione i maghi non possono scrivere pergamene magiche alla stessa maniera in cui non possono creare oggetti magici senza una formula, quindi quello che farai non è altro che dargli un foglio con su scritto un incantesimo. Che lui copierà senza problemi. A questo punto però mi viene il dubbio che abbia il talento Incantatore Rituale, altrimenti non avrebbe senso fare una cosa del genere.

Per garantire al PG Warlock un libro degli incantesimi rituali, al giocatore gli basta aver scelto il "Pact of the Tome" e avergli assegnato l'Invocazione "Book of Ancient Secrets". Non c'è bisogno di alcun Talento. ;-)

Come dice Shape, comunque, per creare un Oggetto magico (tra cui le pergamene) è necessario spendere giorni e risorse durante l'Attività di Downtime "Crafting Magica Items", descritta a pagina 129 della Guida del DM".

Il fatto che il master non "si sbaglia", sono d'accordo con te, è vero, è lui che decide e spetta a lui l'ultima decisione. Sono anche io un master e lo so bene. Il problema è che forse sono troppo legato all'interpretazione, che purtroppo nel mio gruppo è quasi assente, ahimè. Ed è molto trascurata anche dal Master. Mi sforzo in ogni modo per creare un minimo di narrazione, ma le sessioni si limitano a sequenze di combattimenti. Ecco perché magari mi viene voglia di approfondire determinati aspetti del gioco all'interno del gruppo.

Posso capirti in pieno, visto che mi è capitato di giocare per lungo tempo in un gruppo dove l'unico interessato veramente a ruolare ero io (gli altri, compreso il DM, erano per lo più concentrati sul combattimento). Se c'è una cosa che ho imparato da quell'esperienza, è che è molto difficile riuscire a spingere un gruppo intero verso il roleplaying se tu sei l'unico interessato. Questa è la dura verità.

Con questo, non ti sto consigliando di arrenderti e di non provarci. Il mio consiglio è, semplicemente, quello di cercare di non rimanere deluso se non riesci nell'impresa e non prendertela se gli altri non ti seguono nel tentativo. ;-)

Ogni giocatore si diverte con cose diverse durante il Gdr. Se la maggioranza dei tuoi amici si diverte solo con il combattimento e ha poco interesse nell'interpretazione, non puoi obbligarli ad interpretare (ancora di più se, appunto, loro sono la maggioranza) e introdurre conflitti allo scopo di forzarli a reagire può solo portare a creare frustrazione fra voi giocatori. In generale, perchè queste cose funzionino al meglio, la cosa migliore è poter contare sull'aiuto del DM.

Il mio consiglio è di parlarne con i tuoi amici fuori dal gioco, mettere in campo onestamente le tue esigenze suggerendo al gruppo di cercare di mischiare un po' i tipi di giochi così che tutti possano divertirsi. La soluzione migliore, infatti, sarebbe che vi accordaste in modo tale che, anche se la campagna fosse in generale dominata dalle sfide di combattimento, almeno i vari giocatori debbano sforzarsi un minimo di ruolare e di pensare anche a creare una storia.

Se vi chiarite pacificamente fuori dal gioco, diventa più facile per ognuno rendersi conto dei gusti e delle esigenze del singolo giocatore, dunque diventa più facile organizzare la gestione della campagna in modo da cercare di dare a tutti un po' di soddisfazione.

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Non ricordavo quell'invocazione. Mistero risolto.

Comunque il punto è che non è possibile semplicemente capire se un warlock è un warlock. In effetti, con quell'invocazione, potrebbe benissimo passare per uno stregone con il talento di prima. Bisognerebbe beccarlo mentre parla con il patrono, o qualcosa di simile.

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Annusagli la veste, se puzza di zolfo... comunque stai attento che non ti vedano farlo, qualcuno potrebbe fraintendere, è pure un minorenne...

Scherzi a parte, hai detto che per te è logico che maghi e stregoni si disprezzino (come accadeva in Neverwinter) però sarei curiosa di sapere perché la vedi così, e comunque, anche se da ambientazione ciò non avvenisse, niente vieta al TUO personaggio di farlo, per motivi suoi, e di agire di conseguenza. Certo se al tuo gruppo non interessa molto ruolare, questo dettaglio rimarrà un orpello, però prima di tutto ti consiglio di parlarne con il DM, che potrebbe trovare il modo di accontentarti almeno in parte... dopotutto anche tu sei un giocatore a quel tavolo, penso che tu abbia diritto di avere la tua parte di soddisfazione, ovviamente senza pretendere troppo o cercare di forzare gli altri. Purtroppo c'è chi non è interessato o non è capace a interpretare, e spesso cercare di coinvolgerli è controproducente, poi ci sono quelli che non sono capaci ma sono interessati e lì l'effetto è disastroso. Disastroso.

(E te dirai, ma che giochiamo a fare alla 5E se non vogliamo interpretare? XD)

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Annusagli la veste, se puzza di zolfo... comunque stai attento che non ti vedano farlo, qualcuno potrebbe fraintendere, è pure un minorenne...

AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!!! :D

Mitica... ti ho già dato PE per la battuta.

EDIT: come non detto, niente PE... prima ne devo dare un pò in giro. :sorry:

Scherzi a parte, hai detto che per te è logico che maghi e stregoni si disprezzino (come accadeva in Neverwinter) però sarei curiosa di sapere perché la vedi così, e comunque, anche se da ambientazione ciò non avvenisse, niente vieta al TUO personaggio di farlo, per motivi suoi, e di agire di conseguenza. Certo se al tuo gruppo non interessa molto ruolare, questo dettaglio rimarrà un orpello, però prima di tutto ti consiglio di parlarne con il DM, che potrebbe trovare il modo di accontentarti almeno in parte... dopotutto anche tu sei un giocatore a quel tavolo, penso che tu abbia diritto di avere la tua parte di soddisfazione, ovviamente senza pretendere troppo o cercare di forzare gli altri. Purtroppo c'è chi non è interessato o non è capace a interpretare, e spesso cercare di coinvolgerli è controproducente, poi ci sono quelli che non sono capaci ma sono interessati e lì l'effetto è disastroso. Disastroso.

Anche se il pg di Kalym avesse i suoi motivi per odiare gli warlock, non è detto che non cambi idea riguardo all'altro pg.

Nel primo post infatti scrive "Al momento sembriamo degli amiconi... un mago adulto e un warlock di 15 anni"; quindi il pg di Kalym potrebbe decidere di aiutare l'altro pg ad evitare di diventare schiavo del suo patrono, per esempio.

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Mi sembra che la discussione si articoli su molti problemi diversi, grossomodo riassumibili in:

1. come fa il warlock fare quello che fa

2. come scoprire il warlock

3. perché scoprire il warlock

1. Da risolvere a livello di regole. Il problema è che esistono diversi modi in cui il warlock potrebbe fare quello che fa, principalmente il talento Ritual Caster o il Patto del Tomo. In teoria, potrebbe esserci di mezzo del materiale homebrew, se il vostro master lo concede, e addirittura il warlock potrebbe non essere un warlock, ma qualcos'altro che ha avuto accesso a Eldritch Blast (a meno che le classi non siano dichiarate fra giocatori).

2. La principale caratteristica di un warlock è quella di lanciare pochi incantesimi molto potenti e di ricaricarli con frequenza. Se il tuo compagno utilizza incantesimi legati al terrore, all'oscurità, eccetera, usandone pochi per battaglia, ma non sembra essere mai stanco, è un buon indizio (per il tuo mago) che non lancia incantesimi come te. Il discorso pergamena, invece, è meno utile a riguardo, innanzitutto perché di base tu non puoi creare pergamene (per creare oggetti magici serve una "ricetta" e una serie di requisiti determinati dal DM), e poi perché copiare gli incantesimi a quel modo è possibile per maghi, warlock con il patto del Tomo e chiunque abbia Ritual Caster.

3. In gioco, immagino che tu voglia scoprire il warlock perché il personaggio (per qualche ragione sua, visto che l'ambientazione non lo prevede) non apprezza chi non lancia gli incantesimi come fa lui (fra cui, immagino, i bardi), e dunque non vuole dargli la pergamena o quello che è. In realtà, se il tuo PG non sa che il PG del tuo amico è un warlock, non vedo perché non dovrebbe dargliela, mentre se non gliela dà semplicemente perché non lancia incantesimi come lui, non vedo perché gli serva scoprire che è precisamente un warlock.

Al di là di questo, mi sembra che la vera ragione dietro queste macchinazioni sia spingere il gruppo a interpretare: può starci, ma probabilmente vale la pena di parlarne direttamente fra giocatori, che se gli altri non sono interessati, c'è poco da fare. A quel punto potrebbe essere più semplice godersi le botte e l'avventura e magari interpretare in un'altra sede (chessò, una campagna parallela, magari masterata da te agli stessi giocatori), piuttosto che tentare di forzare una cosa che al gruppo non piace.

Detto questo:

The Story ti ricordo che come da titolo del post, ho scritto per avere dei chiarimenti sul warlock, non per avere il tuo giudizio sul mio modo di fare nel gruppo.

Se ho scritto determinate cose avrò avuto i miei motivi, che non mi sembra il caso di venire a dire qui. Abbi più tatto. Non puoi giudicare gli altri da due righe che hanno scritto. Altrimenti per le due righe che hai scritto tu dovrei dire che "non sai moderare un forum" non ti pare?

Non mi sembra di aver giudicato te o il tuo modo di giocare. Semplicemente, ragionare "per classi" è considerato generalmente un errore, così come opporsi a quello che il DM dice riguardo la sua ambientazione (entrambi punti a riguardo dei quali ci siamo chiariti).

Non ho detto che non sai giocare o che sei una brutta persona, ho detto che quelle cose erano sbagliate. Se poi hai motivazioni a monte, buon per te, ma io non posso saperlo, se non lo scrivi. È come se giocassi in una campagna con l'hr per cui gli hp sono massimizzati e, presentando una scheda del PG, non lo specificassi: non posso prendermela se la gente mi dice che ho calcolato male gli hp.

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Nella 5 edizione i maghi non possono scrivere pergamene magiche alla stessa maniera in cui non possono creare oggetti magici senza una formula, quindi quello che farai non è altro che dargli un foglio con su scritto un incantesimo. Che lui copierà senza problemi. A questo punto però mi viene il dubbio che abbia il talento Incantatore Rituale, altrimenti non avrebbe senso fare una cosa del genere.

Scusa eh, ma un foglio con scritto un incantesimo non è altro che un pergamena -.-

Comunque sia era ovvio che gliel'avrei dovuto scrivere durante il downtime, questo lo sapevo.

Non ricordo se ha preso la dote Incantatore Rituale. Mi vuoi dire che solo con quello può ricopiare un incantesimo rituale sul suo Tomo? Non basta il Patto del Tomo con Libro degli Antichi Segreti?

Posso capirti in pieno, visto che mi è capitato di giocare per lungo tempo in un gruppo dove l'unico interessato veramente a ruolare ero io (gli altri, compreso il DM, erano per lo più concentrati sul combattimento). Se c'è una cosa che ho imparato da quell'esperienza, è che è molto difficile riuscire a spingere un gruppo intero verso il roleplaying se tu sei l'unico interessato. Questa è la dura verità.

Con questo, non ti sto consigliando di arrenderti e di non provarci. Il mio consiglio è, semplicemente, quello di cercare di non rimanere deluso se non riesci nell'impresa e non prendertela se gli altri non ti seguono nel tentativo. ;-)

Ogni giocatore si diverte con cose diverse durante il Gdr. Se la maggioranza dei tuoi amici si diverte solo con il combattimento e ha poco interesse nell'interpretazione, non puoi obbligarli ad interpretare (ancora di più se, appunto, loro sono la maggioranza) e introdurre conflitti allo scopo di forzarli a reagire può solo portare a creare frustrazione fra voi giocatori. In generale, perchè queste cose funzionino al meglio, la cosa migliore è poter contare sull'aiuto del DM.

Il mio consiglio è di parlarne con i tuoi amici fuori dal gioco, mettere in campo onestamente le tue esigenze suggerendo al gruppo di cercare di mischiare un po' i tipi di giochi così che tutti possano divertirsi. La soluzione migliore, infatti, sarebbe che vi accordaste in modo tale che, anche se la campagna fosse in generale dominata dalle sfide di combattimento, almeno i vari giocatori debbano sforzarsi un minimo di ruolare e di pensare anche a creare una storia.

Se vi chiarite pacificamente fuori dal gioco, diventa più facile per ognuno rendersi conto dei gusti e delle esigenze del singolo giocatore, dunque diventa più facile organizzare la gestione della campagna in modo da cercare di dare a tutti un po' di soddisfazione.

Macchè non c'è speranza... classico gruppo di bambinoni power-player che giocano a D&D come se stessero giocando a Descent.

Non durerà molto da parte mia, prima o poi dirò basta. :D Purtroppo non è il gruppo adatto al quale masterare, visto che dovrei proporre loro di giocare a Call of Cthulhu che preferisco a D&D, che dopo 15 anni mi ha un po' stancato. E non è indicato CoC per giocatori di D&D che amano solo i combattimenti...

Discuterne fuori? provato, ma si finisce per "litigare".

Quando ho detto amiconi era un modo di dire, perchè tanto non c'è interpretazione. Per non parlare del fatto che ho scoperto che il suo pg ha 15 anni dopo 3 sessioni :cry: dopo averlo trattato da persona adulta e seria, vabbè.

Dimenticavo una cosa..il mio è un mago divinatore, che non ha incantesimi d'attacco a parte dardo incantato e il trucchetto fire blast.. vedete un po' voi come posso sentirmi a giocare una sessione di 4 ore in cui abbiamo fatto 4 combattimenti di fila senza un minimo di interazione. La vedo una cosa estremamente puerile. Piuttosto vado a giocare al pc a Neverwinter se devo solo combattere o a Wow!

Avevo creato un mago particolare, un saggio che cerca di scoprire in ogni modo i segreti delle arti magiche allo scopo di manipolare il tempo senza dover ricorrere all'aiuto di entità superiori ultraterrene. Un mago che è consapevole dei rischi che si possono avere utilizzando la magia. E' per questo che una possibile scoperta del modo in cui il warlock ha ottenuto la sua magia potrebbe indurlo a preoccuparsi per le possibili conseguenze dovute al patto, che lui non accetterebbe mai. Diciamo che secondo il mio mago bisogna conoscere la magia a fondo per esserne degni del suo utilizzo. Questo anche se non è d'ambientazione, è comunque il parere del mio mago.

Per darvi un'idea, io sono uno che quando mastera ti crea anche i video multimediali.. solo allo scopo di abbellire la narrazione. Tra l'altro sto cercando giocatori da mesi per far partire la campagna Orrore sull'Orient Express di CoC.. E non è per loro, o almeno non per tutto il gruppo.

Comunque grazie a tutti per i vari chiarimenti/suggerimenti.

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Scusa eh, ma un foglio con scritto un incantesimo non è altro che un pergamena -.-

La pergamena può essere usata per lanciare l'incantesimo ed è un oggetto magico, dunque sono richieste specifiche condizioni per crearla, mentre il foglio serve praticamente solo a ricopiare l'incantesimo su un libro o a prepararlo, se si è maghi o se si lanciano rituali, e per crearlo servono solo inchiostro e penna.

Detto questo, ognuno preferisce un certo stile di gioco: anche se a te quello dei tuoi compagni non piace (e mi sembra ci siano stati anche problemi di comunicazione, visto il PG che hai portato a una campagna di quel tipo), questo non li rende dei "bambinoni power player".

Non mi pare che sia questo il caso, ma non sarebbe la prima volta che scoppiano flame perché qualcuno (quasi sempre un "interpretatore") tratta con poco tatto lo stile di gioco di qualcun altro (generalmente un ottimizzatore), per cui facciamo attenzione ai termini.

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Non ricordavo quell'invocazione. Mistero risolto.

Comunque il punto è che non è possibile semplicemente capire se un warlock è un warlock. In effetti, con quell'invocazione, potrebbe benissimo passare per uno stregone con il talento di prima. Bisognerebbe beccarlo mentre parla con il patrono, o qualcosa di simile.

Scusa mi era saltato... Beccarlo mentre parla col suo patrono? per il mio DM lui è un foglio con delle statistiche...

La pergamena può essere usata per lanciare l'incantesimo ed è un oggetto magico, dunque sono richieste specifiche condizioni per crearla, mentre il foglio serve praticamente solo a ricopiare l'incantesimo su un libro o a prepararlo, se si è maghi o se si lanciano rituali, e per crearlo servono solo inchiostro e penna.

Ad esserti sincero non ho ancora capito la storia del foglio scritto con l'incantesimo. E' quello che risulta dalle azioni del downtime? e ovviamente il warlock può ricopiarlo nel Tomo se ha il Patto del Tomo o sbaglio?

Detto questo, ognuno preferisce un certo stile di gioco: anche se a te quello dei tuoi compagni non piace (e mi sembra ci siano stati anche problemi di comunicazione, visto il PG che hai portato a una campagna di quel tipo), questo non li rende dei "bambinoni power player".

Non mi pare che sia questo il caso, ma non sarebbe la prima volta che scoppiano flame perché qualcuno (quasi sempre un "interpretatore") tratta con poco tatto lo stile di gioco di qualcun altro (generalmente un ottimizzatore), per cui facciamo attenzione ai termini.

Non sono per niente d'accordo con te, ho amici estremamente power-player che comunque interpretano curando molti aspetti e dettagli della storia.

Se hanno scritto manuali su manuali di ambientazione di Forgotten, e un capitolo di combattimento ci sarà un motivo. Se una grandissima parte di incantesimi non sono d'attacco ci sarà un motivo.

O solo perché sei anche tu un power-player vuoi essere invece chiamato "ottimizzatore"? Cambia il termine ma non il risultato.

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Ad esserti sincero non ho ancora capito la storia del foglio scritto con l'incantesimo. E' quello che risulta dalle azioni del downtime? e ovviamente il warlock può ricopiarlo nel Tomo se ha il Patto del Tomo o sbaglio?

Per farla semplice: hai presente come il tuo mago può copiare un incantesimo dal libro di un altro mago?

Un warlock con il Tomo e l'Invocation Book of the Ancient Secrets o un qualsiasi personaggio con Ritual Caster può fare la stessa cosa, copiando incantesimi rituali nel proprio libro per lanciarli in seguito (sempre come rituali).

Il foglio con su scritto l'incantesimo gli serve per quello, per copiarselo nel tomo e poi lanciarlo. Per crearlo, immagino dovresti fare come faresti per aggiungere un nuovo incantesimo al tuo libro. La pergamena invece è un'altra roba, che si crea con regole abbastanza precise e richiede downtime. Anche la pergamena può essere ricopiata, ma siccome è un oggetto magico è più difficile da creare.

Non sono per niente d'accordo con te, ho amici estremamente power-player che comunque interpretano curando molti aspetti e dettagli della storia.

Se hanno scritto manuali su manuali di ambientazione di Forgotten, e un capitolo di combattimento ci sarà un motivo. Se una grandissima parte di incantesimi non sono d'attacco ci sarà un motivo.

O solo perché sei anche tu un power-player vuoi essere invece chiamato "ottimizzatore"? Cambia il termine ma non il risultato.

Ottimizzare e fare powerplay sono due cose diverse, dove "ottimizzare" significa "usare le regole per rendere il proprio PG più vicino all'idea che si ha" (che può significare "renderlo forte", ma anche "renderlo simile a quel personaggio là" o "renderlo un grande saggio e divinatore"), mentre "powerplay" significa giocare a creare il PG più forte possibile, generalmente a scapito dell'equilibrio di gioco e del resto del gruppo. Un termine è neutro se non positivo, l'altro è negativo.

A prescindere da questo, io non sono né l'uno, né l'altro, per cui non è per difendere una certa categoria che sono intervenuto.

Se sono intervenuto, è perché hai sostenuto che giocare per il combattimento più che per l'interpretazione sia un comportamento immaturo o in qualche modo inferiore, cosa che non è: a te non piace, e non piace nemmeno a me, se è per questo, ma termini come "bambinoni" sono da evitare, visti i precedenti. Tanto più che circa il 50% del materiale uscito per questa edizione è relativo al combattimento e che delle due edizioni precedenti del gioco, una era incentrata sul combattimento e l'altra sulla costruzione del personaggio.

Poi questi stili possono non piacere (ripeto: a me non piacciono), ma sono parte integrante e legittima del gioco.

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Per farla semplice: hai presente come il tuo mago può copiare un incantesimo dal libro di un altro mago?

Un warlock con il Tomo e l'Invocation Book of the Ancient Secrets o un qualsiasi personaggio con Ritual Caster può fare la stessa cosa, copiando incantesimi rituali nel proprio libro per lanciarli in seguito (sempre come rituali).

Il foglio con su scritto l'incantesimo gli serve per quello, per copiarselo nel tomo e poi lanciarlo. Per crearlo, immagino dovresti fare come faresti per aggiungere un nuovo incantesimo al tuo libro. La pergamena invece è un'altra roba, che si crea con regole abbastanza precise e richiede downtime. Anche la pergamena può essere ricopiata, ma siccome è un oggetto magico è più difficile da creare.

Ok sembra un po' più chiaro, grazie. Ma quindi con questo ragionamento, nel corso dell'avventura per esempio il warlock potrebbe scrivere raggio rovente su un foglio in modo che io possa trascrivermelo sul mio libro? E a che prezzo?

Ottimizzare e fare powerplay sono due cose diverse, dove "ottimizzare" significa "usare le regole per rendere il proprio PG più vicino all'idea che si ha" (che può significare "renderlo forte", ma anche "renderlo simile a quel personaggio là" o "renderlo un grande saggio e divinatore"), mentre "powerplay" significa giocare a creare il PG più forte possibile, generalmente a scapito dell'equilibrio di gioco e del resto del gruppo. Un termine è neutro se non positivo, l'altro è negativo.

A prescindere da questo, io non sono né l'uno, né l'altro, per cui non è per difendere una certa categoria che sono intervenuto.

Se sono intervenuto, è perché hai sostenuto che giocare per il combattimento più che per l'interpretazione sia un comportamento immaturo o in qualche modo inferiore, cosa che non è: a te non piace, e non piace nemmeno a me, se è per questo, ma termini come "bambinoni" sono da evitare, visti i precedenti. Tanto più che circa il 505 del materiale uscito per questa edizione è relativo al combattimento e che delle due edizioni precedenti del gioco, una era incentrata sul combattimento e l'altra sulla costruzione del personaggio.

Poi questi stili possono non piacere (ripeto: a me non piacciono), ma sono parte integrante e legittima del gioco.

Bene allora se il 50% di quello che è scritto nei manuali della nuova edizione è combattimento, mi piace ancora meno. Inizio a pentirmi di essere tornato a giocare a D&D :cry:

"ottimizzatore" e "powerplayer" hanno molte sfumature in comune. Resta il fatto che loro non sono ottimizzatori, ma powerplayer.

Per il termine "bambinoni", permettimi ma non c'è nulla di sbagliato nell'usarlo quando rende bene l'idea. Dovresti guardare una sessione di gioco nostra per capirlo...

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Ok sembra un po' più chiaro, grazie. Ma quindi con questo ragionamento, nel corso dell'avventura per esempio il warlock potrebbe scrivere raggio rovente su un foglio in modo che io possa trascrivermelo sul mio libro? E a che prezzo?

Non credo, perché raggio rovente non ha la tag "rituale", e il warlock può avere sul libro unicamente incantesimi di quel tipo.

Bene allora se il 50% di quello che è scritto nei manuali della nuova edizione è combattimento, mi piace ancora meno. Inizio a pentirmi di essere tornato a giocare a D&D

Be', non è che il gioco sia incentrato su quello o si possa usare solo per quello.

Parlo proprio per numero di pagine stampate, poi le percentuali di tipo di gioco sono diverse a seconda del tavolo. Per dire, finora ho avuto due campagne, una delle quali era composta di combattimenti per circa l'80% del tempo, l'altra per meno del 20%, entrambe con le regole base del gioco, ed entrambe divertenti.

"ottimizzatore" e "powerplayer" hanno molte sfumature in comune. Resta il fatto che loro non sono ottimizzatori, ma powerplayer.

Per il termine "bambinoni", permettimi ma non c'è nulla di sbagliato nell'usarlo quando rende bene l'idea. Dovresti guardare una sessione di gioco nostra per capirlo...

Certo, i powerplayer in genere sfruttano gli strumenti dell'ottimizzazione per essere realmente fastidiosi, anche se non è obbligatorio.

Per "bambinoni", finché è riferito al tuo gruppo non ho problemi a crederci, l'importante è che non fosse rivolto a tutta la parte di community che preferisce creare build che personaggi, visto che il gioco si rivolge anche a loro (la 5e no, ma altre edizioni sì).

Comunque direi che ci siamo chiariti, per cui peace.

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Bene allora se il 50% di quello che è scritto nei manuali della nuova edizione è combattimento, mi piace ancora meno. Inizio a pentirmi di essere tornato a giocare a D&D :cry:

"ottimizzatore" e "powerplayer" hanno molte sfumature in comune. Resta il fatto che loro non sono ottimizzatori, ma powerplayer.

Per il termine "bambinoni", permettimi ma non c'è nulla di sbagliato nell'usarlo quando rende bene l'idea. Dovresti guardare una sessione di gioco nostra per capirlo...

Non è esatto.

IN D&d 5a ci sono molte regole per il combattimento, è vero, perchè di fatto D&D non può rinnegare la sua tradizione. Ma se cerchi un D&D che riporti l'interpretazione e la storia in gioco, beh, questa è proprio la 5a Edizione. Se c'è qualcosa che la 5a edizione scoraggia è usare il combattiomento solo per il combattimento fine a sè stesso o la progettazione dei PG solo come una fredda somma di statistiche fine a sè stesse. La 5a edizione è appositamente farcita di esempi di storie, di gesta di eroi, descrizioni di personaggi, descrizioni delle ambientazioni, ecc. La 5a edziione ha appositamente creato una meccanica, quella dei Background, il cui scopo è legare i personaggi al mondo di gioco (non è un caso se i background non forniscono regole che potenziano ancora di più il PG nel combattimento, ma capacità che gli danno un posto nel mondo).

Se i tuoi amici hanno deciso di usare D&D 5a solo per combattere, hanno fatto una scelta. Questo non significa che D&D 5a sia stato pensato per spingere unicamente a quella scelta.

Anzi, D&D 5a è stato pensato e creato proprio per spingere i giocatori a tornare a ruolare. ;-)

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TheStory uso il termine bambinoni allo stesso modo in cui lo uso per definire gli americani che amano esplosioni ovunque. Tu lo vedi come un'offesa, ma poiché considero il gioco centrato solo sul combattimento un gioco molto puerile, considero chi gioca in questo modo un bambinone ;) (sindrome di peter pan)

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