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Capitolo 2 - The Eye of Traladara


AndreaP

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Presi da Xeno i 12 reali, Anton li mise in borsa. “Andiamo dunque” disse lapidario aggiungendo a Jinxy "A me non interessa ciò che dici. Sbrighiamoci però"

La compagnia lasciò sotto una pioggia battente Verge lasciando subito la strada per imboccare un sentiero fra le colline. La fitta acqua impediva una vista in lontananza, lasciando solo intravvedere verso sud i boschi di Radleb.

A nord le Black Mountains erano imponenti.

La compagni proseguì per tutto il giorno senza fermarsi neanche per mangiare, Anton in testa e Michail in coda.

Il due fratelli non parlarono mai neanche per lamentarsi.

Quando la luce del giorno che diminuiva annunciò che il tramonto era vicino la loro guida affrettò il passo. Finalmente in lontananza comparve quella che sembrava essere una costruzione in pietra.

Due pareti di quella che poteva un tempo esser una casa erano rimaste in piedi formando una elle. L’interno era deserto e del tetto rimanevano un paio di travi.

Giunti li Anton, mentre il fratello si occupava dei cavalli, disse “Ci fermiamo qui per la notte. Mettetevi al riparo delle pareti. Niente fuoco.”

Poi aggiunse “Dobbiamo organizzare i turni di guardia. Tre turni da due persone”

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Principali partecipanti

La giornata trascorsa a cavallo, unita alla pioggia battente, mi ha reso dolorante e decisamente di pessimo umore quindi, quando ci fermiamo per riposare, non posso che esserne contento; lentamente smonto da callo e faccio qualche movimento per cercare, invano, di lenire i dolori

Io non sono molto bravo in questo genere di attività ma, se è necessario, posso fare la mia parte

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Xeno

Mi volto verso Illius scuotendo il capo.

Tu e' meglio se riposi, Io Jinxy e Idrui potremmo affiancare Anton, suo fratello e il fratello di Anya nei turni, che ne dite? Copriremo in modo perfetto tre turni da due persone.

E poi comincio a sistemare il giaciglio dove mi ha indicato Anton

Anton, faccio il primo turno con te, che ne dici?

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No io lo farò con Rolf” disse fredda la ragazza a Jinxy.

“Va bene, decido io” disse Anton “Qui siamo tutti nella stesa barca e tutti facciamo i turni. Primo turno Michail e il monaco. Secondo i fratelli. Terzo il guerriero e l’avventuriero, il quarto io e il mago.”

Per quanto riguarda la luce, dovremo accontentarci di quella che c’è. Ora prepariamoci alla notte." concluse

Le due guide iniziarono a montare una tenda cercando riparo con i resti del muro, e a mangiare carne secca.

@all

Spoiler:  
Se non volete fare cose particolari o dialogare con qualcuno dei png io passo alla notte.
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Jinxy:

Staremo in viaggio per diversi giorni insieme. Credo che sia meglio se ci conosciamo. Cosi in caso di necessità sapremo meglio come organizzarci. Ne parleremo domani comunque. Oggi non ho voglia di discutere.

Dopo la cena mi preparo ai turni di guardia secondo l'ordine che hanno deciso le guide.

@Master

Spoiler:  

Quando dormo mi cerco di sistemare in modo da non rischiare di essere derubato da qualcuno. Soprattutto nel turno dei fratelli in cui non c'è uno dei miei compagni a vegliare sul gruppo.

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Idruin

Spoiler:  
Quando non ci sono altri compagni di squadra svegli di guardia, faccio solo finta di dormire. Inoltre dormo abbracciato alle mie armi e per quanto possibile allo scudo, dato che non avrò indosso l'armatura e lo scudo è l'unica difesa che mi resta
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La notte prepotente avanzò con il suo freddo. La terra zuppa d’acqua era profondamente umida.

La pioggia continuava a cadere copiosa andando a generare un’effetto nebbia nei campi circostanti

Il primo turno di guardia passò senza problemi. Michail stette silenzioso senza sbiascicar parola, per andare a stendersi appena svegliati i compagni.

Durante il secondo turno, chi era sveglio, vide i fratelli continuare a bisbigliare fra di loro andando di tanto in tanto a lanciare occhiate agli altri componenti della spedizione.

Non andò così liscia durante il terzo turno di guardia. Era passato poco tempo da quando Jinxy e Idruin avevano iniziato il loro quarto di notte quando in lontananza, in direzione dei boschi di Radleb, delle luci comparvero.

Dalla loro posizione non era chiaro chi o che cosa fosse a generare il bagliore, tuttavia era chiramente in movimento, parallelo alla direzione che avevano intenzione di percorrere loro, anch’esso verso ovest.

@all

Spoiler:  
Non so se è chiaro

Voi vi state muovendo da est a ovest, a nord avete le black mountains, a sud i radleb woods

La luce è più a sud di voi, tra voi e i radleb woods. E si muove verso ovest.

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Mentre la marcia delle luci continuava tutta la compagnia si svegliò

Anton e Michail osservavano da lontano

“Goblin probabilmente” disse il primo “ce ne sono molti in questa regione”

Poi acuì lo sguardo “Strano che si muovano con delle luci e si allontanino dai boschi verso le colline. Quello è territorio hobgoblin.”

Poi si scambiò un cenno di intesa col fratello.

“Potrebbero aver mandato in giro degli esploratori. Dobbiamo stare attenti”

Le sue parole furono improvvisamente interrotte da una freccia che lo colpì di striscio allo zigomo, seguita da altre tre che caddero nel buio.

Su una collina affianco a loro, non più distante di poche decine di metri, quattro esploratori goblin armati di arco li stavano guardando. Visto il fallimento del loro attacco, i pellebruna si lanciarono in una fuga veloce.

“Maledizione” disse Anton “ci hanno visti”

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Idruin

"Uno scontro mi pare improponibile, dobbiamo far perdere le nostre tracce. Ci sono fiumi nelle vicinanze? "

Con già l'armatura indosso, poiché era il mio turno di guardia, veloce prendo lo zaino da terra e mi avvicino a dove erano legati i cavalli.

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I goblin si stavano dileguando nell’oscurità

Anton guardò il fratello. Esitavano, sembravano indecisi sul da farsi.

La freccia di Jinxy intanto volò veloce verso uno di questi conficcandosi nella sua schiena ed abbattendolo.

Idruin, non ottenendo risposta dalle loro guide si guardò intorno. Avevano incontrato il giorno precedenti alcuni torrenti che scendevano dalle montagne, ricchi d’acqua data la stagione primaverile. Probabilmente ce ne sarebbero stati altri anche proseguendo, tuttavia l’oscurità e la pioggia per ora li celava.

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