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Briciole di creatività


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(ps. anche la tua idea è carina: dopo la morte, c'è un "piccolo" periodo di transizione in cui gli eletti diventano dei semidei, per poi diventare di nuovo anime normali; immagina es. che nell'attuale corte del dio del male ci sono i più grandi pezzi di m* del mondo morti negli ultimi es. 5 anni!)

 

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10 ore fa, Lord Karsus ha scritto:

Matt ma è pericoloso! (oltre che antiestetico). Non farlo Matt, ti prego. È per il tuo bene. Chiama me quando sei in difficoltà! XD

Ma no, tranquillo, di solito lo faccio solo per i nomi dei pg (o di alcune località secondarie).
Giusto per dirne una: nel pbf di Dungeon World a cui ho partecipato tempo fà, ho usato una dozzina di nomi presi da "La spada di Shannara"... credo che non se ne sia accorto nessuno! 🤣

P.S.: la gif nello spoiler mi ha fatto morire. 😉

 

EDIT: Mi stavo dimenticando dell'idea che mie era venuta!

Allora... ieri mi sono imbattuto in questre immagini (1, 2, 3, 4) su DA, riguardo a dei "draghetti domestici".
E mi è venuto da pensare: e se, oltre ai draghetti, ci fossero tutti (o quasi) i mostri di D&D in versione mini, da usare come animaletti domestici e/o aiutanti sul lavoro?

Modificato da MattoMatteo
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Idea avuta poco fa leggendo un indovinello. Ammetto che funzionerebbe molto meglio per giocatori inglesi.

La magia si basa su un semplice assunto: il potere della parola. Di per sé la cosa non è così innovativa, il trick sta in come viene inteso questo potere. 

In pratica i maghi piegano il senso di frasi e parole utilizzando sinonimi, giochi di parole, assonanze per alterare la realtà. Questo ha effetti sulla materia e sull'energia, ma si traduce in effetti abbastanza particolari. Per esempio, ecco l'indovinello che mi ha ispirato:

Indovinello: There are three men on a boat with a pack of cigarettes and no matches. How did they manage to smoke?
Risposta: They threw a cigarette overboard, and made the boat a cigarette lighter

Per i non anglofoni, si basa su un gioco di parole per cui light è sia un aggettivo, "leggero", che un verbo "accendere". Perciò a cigarette lighter può significare contemporaneamente "più leggero di una sigaretta" (inteso "con una sigaretta di meno a gravare sul peso della barca") e "accendino". 

Un mago con questo potere potrebbe trasformare una barca in un accendino fisicamente, oppure solo semanticamente e usarla comunque per accendersi la sigaretta, sneza cambiarle forma...anche se qualcuno potrebbe dire che la barca, ora accendino, affonderebbe sotto il peso dei tre uomini.

Di per sé sembra una sciocchezza, ma in realtà è un sistema difficile da gestire, a volte limitato, ma incredibilmente potente e abbastanza intrigante.
Richiede anche una eccellente presa sul linguaggio utilizzato, cosa che a sua volta richiede un gruppo di persone/entità che decidono il significato delle parole ed evitano abusi dettati dalla fame di potere. Ho già letto molte volte di sistemi di magia basati sulle Parole di Potere, ma secondo me sono sempre stati un po' limitati dal fatto di basarsi solo sulle parole in sé: usare Fuoco per accendere un fiammifero o scagliare una palla di fuoco, ma in realtà una vera Parola di Potere: Fuoco dovrebbe permettere anche di sparare con un cannone, di rendere nitida un'immagine e ogni altra azione che sia contestualizzabile.
Da qui, il Contesto della Parola, il vero strumento del mago, la vera formula magica. Cambiando lievemente il contesto o rendendolo volontariamente vago e impreciso, è possibile indirizzare il potere delle parole in base al proprio volere. 

Difficilmente è possibile utilizzare un sistema del genere in un gioco di ruolo (troppo difficile da fare sui due piedi, forse si adatterebbe bene solo a certi sistemi molto freeform). Però è incredibilmente interessane per tutti gli sviluppi che può avere.

Nota a margine: prima di accendere una forte discussione in questo ambito, ho detto che si presta meglio in lingua inglese perché questa, al contrario della nostra, è molto più adatta ai cosiddetti pun, o giochi di parole. Ce ne sono tanti anche in italiano, ma non della medesima efficacia. I pun inglesi invece si basano proprio sull'ambiguità della parola e del contesto per creare l'elemento umoristico. 

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Seconda pensata della giornata!

E se ogni coppia potesse avere...solo un figlio?
Ovvero, un mondo in cui una coppia umana può generare un singolo, unico discendente. É possibile per un uomo o per una donna avere altri figli, ciascuno da un altro partner diverso da quelli precedenti. In pratica non ci sono fratelli, ma solo fratellastri e sorellastre. 
Questo genera non pochi punti interessanti.

  1. La struttura della famigliaCambia notevolmente, perdendo necessariamente ogni componente monogamica. Ma lo stesso concetto di famiglia nucleare perde il suo senso. Se non posso avere altri figli con una compagna, difficilmente mi posso sentire legato a lei (e dimentichiamo per un attimo il concetto di amore e affetto, che possono vivere benissimo al di fuori della famiglia). La famiglia come unità sociale nasce dalla necessità di proteggere e tutelare la prole, ed è supportata da filosofie e religioni come centro di procreazione della specie umana. Ma una volta venuto meno questo elemento, diventa difficile giustificare una famiglia statica. Probabilmente si intraprendono relazioni cicliche e temporanee, dettate comunque dalla necessità di evitare l'estinzione della specie.
    Ma restano altri problemi, non strettamente biologici. A chi darò i miei averi in eredità? Considerato il punto seguente, non è detto che i miei figli abitino tutti vicino a me. Alcuni potrebbero addirittura essere nati in terre molto lontane. Chi si occuperà di loro? Diventa molto più importante la figura della donna. Senza nulla togliere alla parità dei sessi, da un punto di vista puramente biologico è più pratico e sicuro che siano gli uomini a viaggiare e cercare nuove compagne per generare nuova prole. Le donne invece restano a casa, gestendo la famiglia e soprattutto i figli. Diventano quindi delle reggenti, perché ciascuna deve gestire l'eredità che ogni figlio dovrà ricevere dal proprio padre. Ma come? Non è per nulla semplice! Alcuni figli rischiano di risultare diseredati, specialmente quelli più distanti. E le madri rischiano di ritrovarsi con un carico di pargoli superiore alle loro forze economiche. Come risolvere questo sistema? Probabilmente sempre con l'abbandono della famiglia nucleare; le donne formano delle unità sociali di mutuo soccorso che si basano sul condividere risorse per i propri figli. Alla fine la situazione diventa paradossalmente molto simile allo stile di vita degli elefanti: gruppi di femmine e maschi solitari! Ma come si ripercuote il tutto nell'economia? 
  2. La società è più aperta ai viaggi. La stagnazione genetica è sconsigliabile in ogni situazione, ma nella storia umana è presente in ogni luogo e ogni tempo. Molte persone (facendo un semplice esempio) che vissero nell'Europa medievale non viaggiarono mai per lunghe distanze e finirono invariabilmente per sposare parenti o vicini di casa. Ci sono molte motivazioni dietro a questo comportamento, prima di tutto la gestione della terra di famiglia e la volontà di non frammentarla. Ma se posso avere un singolo figlio da una sola donna (e vado incontro ai soliti problemi di morti bianche dovute a malattie, cattiva igiene, fame...), è necessario per me tessere una tela piuttosto complessa di relazioni, tela che deve uscire dagli stretti confini della mia comunità, altrimenti il processo di inbreeding diventa un processo a cascata. Per vincere questo problema la soluzione migliore è una forma di semi-nomadismo che comporta uno scambio costante di geni (o "sangue" in caso di civiltà di stampo pre-contemporaneo).
  3. La gestione del potere cambia. L'ereditarietà delle cariche diventa complessa da gestire. Diventa anche complesso stabilire effettivamente chi possa essere il primogenito di tal persona, se questi ha più relazioni contemporaneamente. Inoltre i matrimoni di interesse tra famiglie che gestiscono il potere diventano una materia bizzarra...che senso ha sposare il membro di un'altra famiglia nobiliare, se posso avere un unico erede da esso? E se l'erede dovesse morire, l'alleanza non avrebbe motivo di sussistere ancora. Probabilmente per superare questo ostacolo l'opzione migliore è eliminare il diritto di primogenitura maschile, e accettare il primo figlio in ordine di nascita come erede. In caso di morte dell'erede che succederebbe? La soluzione migliore consiste nello stilare una gerarchia di matrimoni e unioni. Ma anche qui la situazione si fa complessa, perché si crea una fittissima rete di gerarchie interconnesse.

    Esempio: la Donna A ha tre figli, dall'Uomo 1, Uomo 2 e Uomo 3.
    Figlio A1 è il suo erede diretto, e se dovesse morire in ordine ci sarebbero Figlia A2 e Figlio A3. 
    Figlio A3 però potrebbe benissimo essere l'erede principale di Uomo 3 e Donna B. Che succederebbe in questo caso?

    Diventa vitale evitare che una persona per grazia delle varie unioni dei suoi genitori non riceva un carico di titoli troppo vasto, in stile Carlo V. E ovviamente diventa vitale per ciascuna famiglia nobile (se pure una costruzione sociale del genere possa nascere da questa situazione) cercare di raggiungere proprio questo scopo: l'Erede Maximo, in grado di riunire su di sé un gran numero di ascendenze.

 

E chissà quanti sviluppi si possono trarre da questa idea!

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@Pippomaster92:

14 ore fa, Pippomaster92 ha scritto:

La società è più aperta ai viaggi.

Solo per i maschi; le donne, dovendo gestire i figli e i soldi, sono stanziali.

14 ore fa, Pippomaster92 ha scritto:

La gestione del potere cambia.

Come sopra, il potere (e probabilmente il denaro) rimane in mano alle donne; la società diventa (o, meglio, rimane) matriarcale invece che patriarcale.

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2 minuti fa, MattoMatteo ha scritto:

@Pippomaster92:

 

Come sopra, il potere (e probabilmente il denaro) rimane in mano alle donne; la società diventa (o, meglio, rimane) matriarcale invece che patriarcale.

Si, mi è venuto in mente poi sotto la doccia (il bagno, stanza da corpo e da pensiero) che probabilmente la nobiltà sarebbe matrilineare e prescinde la famiglia del padre. La primogenitura è necessariamente calcolata sulla madre, non sui figli del padre. E probabilmente avremmo una primogenitura femminile, a questo punto. Che senso ha avere un maschio se poi va in giro e non si occupa delle faccende di casa? 

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Bellissima la magia sui giochi di parole! 

 

L'idea di solo un figlio è interessante, sarebbe però da indicare qual è il vantaggio evoluzionistico di una tale strategia.

Penso ci sarebbero degli altri tratti istintivi che faciliterebbero lo spostamento dei maschi (es. dromomania), magari questo avrebbe prodotto una evoluzione differente dell'intera storia sin dai primi insediamenti, somehow. 

Strainteressante!

 

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On 8/17/2018 at 1:21 PM, Pippomaster92 said:

Idea avuta poco fa leggendo un indovinello. Ammetto che funzionerebbe molto meglio per giocatori inglesi.

La magia si basa su un semplice assunto: il potere della parola. Di per sé la cosa non è così innovativa, il trick sta in come viene inteso questo potere. 

In pratica i maghi piegano il senso di frasi e parole utilizzando sinonimi, giochi di parole, assonanze per alterare la realtà. Questo ha effetti sulla materia e sull'energia, ma si traduce in effetti abbastanza particolari. Per esempio, ecco l'indovinello che mi ha ispirato:

Indovinello: There are three men on a boat with a pack of cigarettes and no matches. How did they manage to smoke?
Risposta: They threw a cigarette overboard, and made the boat a cigarette lighter

Per i non anglofoni, si basa su un gioco di parole per cui light è sia un aggettivo, "leggero", che un verbo "accendere". Perciò a cigarette lighter può significare contemporaneamente "più leggero di una sigaretta" (inteso "con una sigaretta di meno a gravare sul peso della barca") e "accendino". 

Un mago con questo potere potrebbe trasformare una barca in un accendino fisicamente, oppure solo semanticamente e usarla comunque per accendersi la sigaretta, sneza cambiarle forma...anche se qualcuno potrebbe dire che la barca, ora accendino, affonderebbe sotto il peso dei tre uomini.

Di per sé sembra una sciocchezza, ma in realtà è un sistema difficile da gestire, a volte limitato, ma incredibilmente potente e abbastanza intrigante.
Richiede anche una eccellente presa sul linguaggio utilizzato, cosa che a sua volta richiede un gruppo di persone/entità che decidono il significato delle parole ed evitano abusi dettati dalla fame di potere. Ho già letto molte volte di sistemi di magia basati sulle Parole di Potere, ma secondo me sono sempre stati un po' limitati dal fatto di basarsi solo sulle parole in sé: usare Fuoco per accendere un fiammifero o scagliare una palla di fuoco, ma in realtà una vera Parola di Potere: Fuoco dovrebbe permettere anche di sparare con un cannone, di rendere nitida un'immagine e ogni altra azione che sia contestualizzabile.
Da qui, il Contesto della Parola, il vero strumento del mago, la vera formula magica. Cambiando lievemente il contesto o rendendolo volontariamente vago e impreciso, è possibile indirizzare il potere delle parole in base al proprio volere. 

Difficilmente è possibile utilizzare un sistema del genere in un gioco di ruolo (troppo difficile da fare sui due piedi, forse si adatterebbe bene solo a certi sistemi molto freeform). Però è incredibilmente interessane per tutti gli sviluppi che può avere.

Nota a margine: prima di accendere una forte discussione in questo ambito, ho detto che si presta meglio in lingua inglese perché questa, al contrario della nostra, è molto più adatta ai cosiddetti pun, o giochi di parole. Ce ne sono tanti anche in italiano, ma non della medesima efficacia. I pun inglesi invece si basano proprio sull'ambiguità della parola e del contesto per creare l'elemento umoristico. 

Il mago più temibile della storia:

5ea3dc2a0aaffad516bd305179a3ab7e.jpg

Modificato da korgul
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2 ore fa, Lord Karsus ha scritto:

Bellissima la magia sui giochi di parole! 

 

L'idea di solo un figlio è interessante, sarebbe però da indicare qual è il vantaggio evoluzionistico di una tale strategia.

Penso ci sarebbero degli altri tratti istintivi che faciliterebbero lo spostamento dei maschi (es. dromomania), magari questo avrebbe prodotto una evoluzione differente dell'intera storia sin dai primi insediamenti, somehow. 

Strainteressante!

 

Io pensavo più che altro ad una maledizione o l'effetto secondario di qualche magia-rituale. Esempio: grazie ad un patto con X entità tutti gli umani sono fertili, MA (vedi sopra tutta la tirata sui figli)

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Ho un senso dell'orientamento che fà pena... al mio confronto, Ryoga Hibiki di "Ramna 1/2" è un grande esploratore! 🤣
Questo si riflette nel fatto che, ogni tanto, mi capita di fare un sogno in cui mi aggiro per dei luoghi da cui non riesco ad uscire in nessun modo... posti con una geometria così bizzarra e caotica che, al confronto, R'lyeh è complicata come un'aeroplanino di carta!.
Fortunatamente non sono sogni paurosi, più che altro provo fastidio a non riuscire a orientarmi (vi è mai capitato di frugare casa alla ricerca di qualcosa senza trovarlo e, 10 minuti dopo esservi arresi, trovarlo... in un posto dove avevevate già guardato senza successo? Ecco, la sensazione è quella!).
E, d'altro canto, spesso si tratta di luoghi dotati di un loro fascino, misterioso e alieno.
Prendendo spunto dal sogno che ho fatto stanotte (e che ho espanso parecchio), ecco a voi:

 

L'isola misteriosa
(ambientazione fantasy classico, urban fantasy, o horror)

L'isola di Cycladea è poco conosciuta al grande pubblico; quei pochi che la conoscono non amano parlarne, per un motivo o per un'altro.
Gli abitanti dell'isola (e dei villaggi limitrofi, sulla terraferma) non amano la pubblicità, ma non sono apertamente ostili; quelli che l'hanno visitata solitamente non vogliono spartire il segreto (di solito finiscono per diventare residenti a tempo pieno... cosa molto utile per immettere "sangue nuovo" in una comunità così piccola), oppure temono di essere presi per pazzi... o cercano disperatamente di dimenticare quello che hanno visto, arrivando a addirittura negare che l'isola esista. Persino quei pochi al governo che conoscono la verità, fanno tutto il possibile per limitare le fughe di notizie, per paura della reazione della gente comune.

Cycladea è difficile da raggiungere, dalla terraferma; non che il viaggio sia lungo o pericoloso, è solo che pochi sanno dov'è (non è riportata sulle mappe), e la maggior parte di quelli che lo sanno difficilmente sono disposti a condividere quest'informazione; l'isola è molto autosufficente, dal punto di vista del cibo, per cui l'unica nave che la collega alla terraferma, per vendere merci (principalmente pesce, fresco o conservato, e prodotti di artigianato) e comprare rifornimenti, fà il viaggio solo una volta ogni tanto, in modo molto casuale (ma, stranamente, sempre un numero primo di giorni; una volta uno studioso di numerologia asserì che la sequenza forse corrispondevano all'interazione e sovrapposizione di più cicli matematici... tentò per anni di scoprire quali, finendo per impazzire).
Il capitano della nave (lui e i marinai, ovviamente, sono tutti dell'isola), se ci sono turisti interessati a visitare il luogo, è ben felice di accontentarli (dietro pagamento di una modesta tariffa), e di dispensare consigli sulla sicurezza... consigli così strani che pochi li prendono sul serio, col risultato che molti non fanno ritorno!

Cycladea è un'isola molto piccola, praticamente solo uno scoglio di pochi km quadrati (circa 4-5), pressochè circolare (a parte la piccola sporgenza adibita a molo principale); l'intero perimetro dell'isola è composto da moli, in pietra e legno, senza nessuna spiaggia; l'intera superficie è occupata da case a 2 o 3 piani, molte di più di quante ne servano per l'esigua popolazione (10.000 edifici per 500 persone; tenendo presente che ogni famiglia conta in media 2-3 persone, significa che sono usati solo un paio di centinaia di edifici, mentre il restante 98% è disabitato), addossate le une alle altre; sono però presenti numerosi giardini e cortili interni, usati come campi (e dotati di pozzi che forniscono acqua potabile, in quantità più che sufficente per le necessità della popolazione); le strade sono strette (1-2 metri) e tortuose, con numerosi salite e discese che seguono la superficie irregolare della roccia sottostante; esistono anche parecchi ponti, sotto cui passano, però, non fiumi, ma altre strade (in alcuni casi, questi ponti sono formati addirittura da una strada che si ripiega, incrociandosi con se stessa); non esistono grandi industrie, ma alcune case sono adibite a botteghe artigiane (fabbro, falegname, eccetera).
L'unica strada di una certa larghezza (5-6 metri) è quella che porta dal molo principale al castello al centro dell'isola, ma anche questa è piena di curve; il castello, posto sulla sommità dell'isola ("sommità" per modo di dire... i moli sono a circa 1 m sul livello del mare, mentre la base del castello, il punto più alto dell'isola, probabilmente non arriva a 10 metri; un dislivello massimo di 9 metri o meno, su un su un raggio di circa 1.100-1.300 metri, corrisponde ad una pendenza complessiva inferiore a mezzo grado, nonostante la superficie irregolare dell'isola!), è chiuso e disabitato da secoli.
Una curiosità del castello è il suo fossato; largo 5-6 metri e di profondità sconosciuta (il fossato è pieno di acqua perfettamente limpida, ma non si riesce comunque a distinguere il fondo, e nessuno scandaglio è riuscito ad arrivare a toccare), esso è circondato, esternamente, da un muro alto 3 m e spesso 1, fatto di grossi mattoni di pietra; il muro si interrompe solo all'altezza del ponte che collega il portone del castello con la strada principale (che, arrivata la ponte, si allarga girando tutto attorno al castello); il ponte è fisso, di pietra, e largo circa 3 metri, rendendo muro e fossato assolutamente inutili come sistema difensivo.

E ora veniamo alla parte più assurda di tutta l'isola: la sua "geometria anomala"! Semplificando al massimo, per andare dal punto A al punto B, il percorso scelto è molto importante.
Per fare l'esempio più semplice: se due persone, partendo dal molo principale, facessero il periplo dell'isola in direzione opposta, finirebbero per reincontrarsi... al molo centrale! Per quanto sembri assurdo, non si incontrerebbero prima dall'altro lato dell'isola, pur avendo fatto lo stesso identico percorso.
Allo stesso modo, se in una piazza ci sono più ingressi, persone entrate da strade diverse sarebbero (in tutto o in parte) reciprocamente invisibili ed intangibili. Peggio ancora, si potrebbe avere una situazione in cui, di tre persone, una vede e tocca le altre due, ma le altre due possono vedere e toccare solo la prima; quest'ultima si troverebbe nell'assurda situazione di vedere due persone che non solo non si vedono l'un l'altra, ma che addirittura si passano attraverso come se fossero fantasmi, anche se per lui sono entrambe perfettamente tangibili!
La struttura stessa delle vie sembra cambiare, a seconda del percorso fatto, col rischio di perdersi per ore o giorni (o anni! Ogni tanto capita, di imbattersi in cadaveri di gente morta prima di ritrovare la via del ritorno... alcuni sono così vecchi da essere ridotti a mummie o scheletri!) in quello che sembra diventato un labirinto senza uscita... a meno di non ripercorrere al contrario l'esatto identico percorso fatto all'andata; memorizzare perfettamente non solo le vie, ma anche i percorsi giusti, è una cosa che tutti gli abitanti devono imparare a fare fin da bambini, se vogliono sopravvivere... cosa che li rende ottimi marinai. Persino passare dai tetti non assicura il successo, anche perchè sono molto ripidi e strucciolevoli; l'unico punto che pare avere una certa coerenza è il molo principale.
Un'altra cosa molto insidiosa sono le "porte sincronizzate": porte di case, che si aprono su ambienti differenti a seconda dell'ora del giorno, o del giorno dell'anno; le più pericolose sono quelle che si aprono su uno specifico ambiente solo per pochi minuti (o addirittura solo per pochi secondi) una volta ogni alcuni anni! I più fortunati sono quelli che si limitano a trovarsi trasportati in un'altra parte dell'isola... i meno fortunati si ritrovano bloccati (per ore, giorni, o addirittura anni) in una stanza da cui è impossibile uscire!

Un discorso a parte merita il castello.
Per prima cosa il suo aspetto è strano, tanto che alle volte non si capisce se le sue mura siano verticali o piegate all'indietro o in avanti, dritte, concave o convesse (e tutti i muri sembrano diversi); persino il numero di lati e di torri non sembra costante (girandogli attorno due volte di seguito, anche nello stesso senso, si ottengono comunque due valori diversi... persino due persone che si muovano fianco a fianco, ottengono raramente lo stesso risultato!); inoltre nessuna delle finestre è rettangolare, ma ha almeno un lato sbilenco, e non ce ne sono due uguali.
Per seconda cosa ci sono 7 porte nel lato esterno del muro che circonda il fossato; 7 porte prive di serrature, e che non hanno corrispettivo sul lato interno del muro... visto che si aprono su un mondo che non dovrebbe esistere!

Ognuna delle porte conduce ad una diversa zona di un'isola, che non è Cycladea: molto più grande (un centinaio di km quadrati) ed irregolare (approssimativamente un triangolo rettangolo, con i lati concavi e molto frastagliati, lunghi sui 15/20/25 km); priva di costruzioni (a parte le porte, affisse sul lato di 7 cubi di pietra di 3 metri di lato, sparsi per l'isola), le colline scoscese di cui è composta sono coperte di boschi e fiumiciattoli. Dalle porte escono dei sentieri lastricati (2-3 metri), che si biforcano ed intersecano, arrivando fino alle spiagge di sabbia rosa; .
Le anomalie del posto sono le seguenti:

  • Cielo: il sole, la lune e le stelle non hanno nessuna somiglianza con quelle che si vedono sulla Terra, e il giorno non dura 24 ore.
  • Mare: il mare non è salato, ma leggermente dolciastro (non è comunque potabile, berne anche poco fà star male); vicino alla costa è di color verde che poi diventa, azzurro, blu, viola, e infine porpora all'orizzonte; quando cala la notte, diventa leggermente fosforescente.
  • Piante: inizialmente non ci si fà caso, ma osservandole da vicino si possono cominciare a notare differenze più o meno sottili, tra le piante dell'isola e quelle della Terra; la differenza più importante è che nessuna è commestibile.
  • Animali: le differenze, di aspetto e comportamento, tra gli animali dell'isola e quelli della Terra, sono ancora più marcati che nel caso delle piante; soprattutto, sono molto più aggressivi nei confronti degli umani che visitano l'isola; per fortuna sembrano non amare avvicinarsi ai sentieri e alla spiaggia (quindi, tra l'altro, non passano mai dalle porte), quindi fintanto che non ci si inoltra nei boschi (o non si nuota troppo a largo) non si rischia nulla.

Gli abitanti di Cycladea non amano venire quì, pensano che il luogo porti sfortuna; la cosa ha un fondo di verità, perchè chi ci passa molto tempo comincia a non voler più tornare nel mondo normale, per poi iniziare ad avere comportamenti aggressivi e animaleschi; alla fine si "scompare"... che sia perchè si viene mangiati dagli animali, o perchè si diventi quegli animali, non lo sà nessuno. Piante e animali, portati nel nostro mondo, si disgregano in pochi secondi in una specie di cenere.

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7 ore fa, MattoMatteo ha scritto:

Cycladea è un'isola molto piccola, praticamente solo uno scoglio di pochi km quadrati (circa 4-5), pressoch "Be' oh com'è andata?" "Guarda ce l'aveva lunga 4,40 cm e profonda 18,23 cm, color rosa codice FFBCD9..." insomma info importanti ma non sostanziali XD

 

7 ore fa, MattoMatteo ha scritto:

Per fare l'esempio più semplice : se due persone, partendo dal molo principale, facessero il periplo dell'isola in direzione opposta, finirebbero per reincontrarsi... al molo centrale! Per quanto sembri assurdo, non si incontrerebbero prima dall'altro lato dell'isola, pur avendo fatto lo stesso identico percorso.   Figata


Allo stesso modo, se in una piazza ci sono più ingressi, persone entrate da strade diverse sarebbero (in tutto o in parte) reciprocamente invisibili ed intangibili. Peggio ancora, si potrebbe avere una situazione in cui, di tre persone, una vede e tocca le altre due, ma le altre due possono vedere e toccare solo la prima; quest'ultima si troverebbe nell'assurda situazione di vedere due persone che non solo non si vedono l'un l'altra, ma che addirittura si passano attraverso come se fossero fantasmi, anche se per lui sono entrambe perfettamente tangibili! Questa è proprio una figata incredibile... no comment, shut up and take my money. E' proprio roba certificata fresca e profumata al 100%


La struttura stessa delle vie sembra cambiare, a seconda del percorso fatto, col rischio di perdersi per ore o giorni (o anni! Ogni tanto capita, di imbattersi in cadaveri di gente morta prima di ritrovare la via del ritorno... alcuni sono così vecchi da essere ridotti a mummie o scheletri!) in quello che sembra diventato un labirinto senza uscita... a meno di non ripercorrere al contrario l'esatto identico percorso fatto all'andata; (bellissimo!!*) memorizzare perfettamente non solo le vie, ma anche i percorsi giusti, è una cosa che tutti gli abitanti devono imparare a fare fin da bambini, se vogliono sopravvivere... cosa che li rende ottimi marinai. Persino passare dai tetti non assicura il successo, anche perchè sono molto ripidi e strucciolevoli; l'unico punto che pare avere una certa coerenza è il molo principale.
Un'altra cosa molto insidiosa sono le "porte sincronizzate": porte di case, che si aprono su ambienti differenti a seconda dell'ora del giorno, o del giorno dell'anno; le più pericolose sono quelle che si aprono su uno specifico ambiente solo per pochi minuti (o addirittura solo per pochi secondi) una volta ogni alcuni anni! I più fortunati sono quelli che si limitano a trovarsi trasportati in un'altra parte dell'isola... i meno fortunati si ritrovano bloccati (per ore, giorni, o addirittura anni) in una stanza da cui è impossibile uscire! 

Un discorso a parte merita il castello.
Per prima cosa il suo aspetto è strano, tanto che alle volte non si capisce se le sue mura siano verticali o piegate all'indietro o in avanti, dritte, concave o convesse (e tutti i muri sembrano diversi); persino il numero di lati e di torri non sembra costante (girandogli attorno due volte di seguito, anche nello stesso senso, si ottengono comunque due valori diversi... persino due persone che si muovano fianco a fianco, ottengono raramente lo stesso risultato!); inoltre nessuna delle finestre è rettangolare, ma ha almeno un lato sbilenco, e non ce ne sono due uguali.
Per seconda cosa ci sono 7 porte nel lato esterno del muro che circonda il fossato; 7 porte prive di serrature, e che non hanno corrispettivo sul lato interno del muro... visto che si aprono su un mondo che non dovrebbe esistere!

Veramente bellissimo... sono arrabbiato perché volevo fregarti l'idea degli oggetti in 4D del video che postati, complimenti mi hai anticipato XD... veramente suggestivo imao *Tra l'altro anche la strada da rifare uguale o cambia tutto, è praticamente la stessa roba del 4D associata ad un labirinto: anziché doversi ricordare la strada per tornare indietro... (ok continuo giù che il rosso da fastidio lol)

...perché sennò ci si dimentica, ci si deve ricordare la strada perché sennò cambia tutto! (ps. ma se sbagliando a rifare la strada e la strada cambia, se rifaccio la strada errata al contrario essa ritorna come prima dell'errore permettendomi di riprovare la strada del livello precedente, giusto?) 

Per il resto bastava sostituire con un "ed entrano in un ambiente alieno"

 

Ad ogni modo, andrebbero buttate giù delle piccole leggi (se vuoi che risulti onirico, basta renderle molto complicate o (soprattutto) inserire delle componenti randomiche... per definizione niente non è governato da una legge, anche i disegni di Escher mi pare che obbediscano a delle leggi (fittizie) molto semplici che i matematici hanno buttato giù.

Se proprio ti devo fare una critica, la gestione delle conseguenze psicologiche è abbastanza standard, vedi per esempio Nolan, a cui piacciono 'ste cose, un pochino di flavor umano, pur zoppicando, riesce a metterlo. Esempio la questione delle Inceptions nel subconsio è a prova di psicologo (quindi probabilmente è falsa XD), ci butta dentro la fantasia umana dell'architetto, etc. Insomma dico di non trascurare il lato umano durante queste creazioni...

Btw Mattux, io ho un libro per te: "Godel, Escher, Bach: un'eterna ghirlanda brillante"; se non l'hai mai letto, leggilo

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Cosa ottieni se mischi la Xenobiologia con l'Industria del Porno?

 

Semplice! Un mondo che è una grandissima, cicloscopica, incommensurabile e immane e immensa Vagina.

Ok, non ha la forma di una vulva. Ma ogni creatura, dai batteri alle forme più complesse, compie continuamente degli atti sessuali con il terreno e con le altre creature. Il terreno è coperto da una sostanza organica, un po' tipo la stessa distribuzione delle piante (ovviamente rosa carne e gommoso per esigenze sceniche, un po' tipo la sostanza di cui è fatto Majin Bu). E' con questa sostanza che si riproducono le creature (in sostanza facendo degli atti sessuali con il terreno) che sono alla base del processo evolutivo, mentre quelle via via più complesse si riproducono con quelle meno complesse.

"Make love not war" dicevano nei lontani anni '60 dei cari amici di Dragons Lair: in questo mondo ogni creatura di base fa del sesso con le specie meno evolute. Il rapporto chiaramente non è perfetto, per cui alcune creature hanno dei rapporti sessuali con specie molto meno evolute (anche col terreno), altre con quelle appena meno evolute. Alcune specie meno evolute possono accoppiarsi con quelle più evolute. Le combinazioni sono tantissime. Insomma è tipo una festa da primo anno nei College americani.

E' tipo il mondo di Avatar, ma volendo fare un parallelo dove Avatar interpreta la teoria filosofica di Gea (tutti gli esseri viventi sono interconnessi), questo ripesca quella birichina della teoria pseudoscientifica dell'Orgone (esiste una forza sessuale che plasma tutta vita).

Se qualcuno se ne intende di biologia mi contatti in privato (no, non per quello che pensate)

 

Questo è un canovaccio ovviamente, un'immagine di un mondo in cui ogni essere vivente si può accoppiare con un altro. Come disegnarlo di preciso è chiaro che richiede competenze che vanno oltre me...

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12 ore fa, Lord Karsus ha scritto:
20 ore fa, MattoMatteo ha scritto:

Cycladea è un'isola molto piccola, praticamente solo uno scoglio di pochi km quadrati (circa 4-5), pressoch

 "Be' oh com'è andata?" "Guarda ce l'aveva lunga 4,40 cm e profonda 18,23 cm, color rosa codice FFBCD9..." insomma info importanti ma non sostanziali XD

Si, lo so... alle volte vengo preso da attacchi di "pignoleria acuta", per cui devo dettagliare tutto al millimetro. 🤣
E' un difetto che ho fin da piccolo, ma stò cercando di farmelo passare. 😉

 

12 ore fa, Lord Karsus ha scritto:
20 ore fa, MattoMatteo ha scritto:

Tra l'altro anche la strada da rifare uguale o cambia tutto, è praticamente la stessa roba del 4D associata ad un labirinto: anziché doversi ricordare la strada per tornare indietro... (ok continuo giù che il rosso da fastidio lol)

...perché sennò ci si dimentica, ci si deve ricordare la strada perché sennò cambia tutto! (ps. ma se sbagliando a rifare la strada e la strada cambia, se rifaccio la strada errata al contrario essa ritorna come prima dell'errore permettendomi di riprovare la strada del livello precedente, giusto?)

Ovvio che, se al ritorno sbaglio la strada ma poi torno all'ultimo errore, alla fine riesco a tornare indietro sano e salvo... il problema è riuscire a rimanere calmi e non farsi prendere dal panico o impazzire, altrimenti sei fregato! E, soprattutto, hai bisogno di buona memoria... io per esempio, in una situazione del genere, anche se rimanessi calmo e sano di mente, probabilmente non riuscirei a tornare indietro, proprio perchè ho un pessimo senso sell'orientamento (che si basa, in parte, anche sulla capacità di ricordare la strada percorsa).

 

12 ore fa, Lord Karsus ha scritto:

Per il resto bastava sostituire con un "ed entrano in un ambiente alieno"

Il concetto di "alieno", in questo caso, è largamente soggettivo.
Ti faccio un'esempio banale: la narrativa di Lovecraft... è piena di cose "indescrivibili", ma i mostri per io trovo più affascinanti sono invece quelli che vengono descritti più nel dettaglio. Quando descrive R'lyeh, all'inizio usa una frase come "sembrava basata su una geometria aliena"... ok, bello... ma cosa diamine significa? Invece è quando dice "non si capiva se la porta fosse orizzontale o verticale" che (almeno per me) rende davvero l'idea di questa "geometria aliena"!
Un minimo di descrizione ci vuole, per rendere l'idea... pensa al concetto "show, don't tell" della scrittura: se tu scrivi che il personaggio è arrabbiato è una cosa, ma mostrare i segni di questa rabbia (denti digriganti, mani strette a pugno, sopracciglia aggrottate, voce tesa, eccetera) rende il tutto più realistico e coinvolgente.

 

12 ore fa, Lord Karsus ha scritto:

Se proprio ti devo fare una critica, la gestione delle conseguenze psicologiche è abbastanza standard, vedi per esempio Nolan, a cui piacciono 'ste cose, un pochino di flavor umano, pur zoppicando, riesce a metterlo. Esempio la questione delle Inceptions nel subconsio è a prova di psicologo (quindi probabilmente è falsa XD), ci butta dentro la fantasia umana dell'architetto, etc. Insomma dico di non trascurare il lato umano durante queste creazioni...

Non sono molto portato per le questioni psicologiche (irl: spesso non capisco quando la gente scherza, o quando la gente sott'intende qualcosa... se dovessi farmi una rozza auto-diagnosi, probabilmente direi che soffro di una forma leggera di Asperger) quindi ho lasciato il tutto abbastanza vago, in modo che ognuno possa gestirsi la cosa come preferisce.
Inoltre ho messo, come possibile ambientazione, anche il fantasy classico, che spesso non ha regole per gestire la follia (in D&D, per esempio, è opzionale).

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  • 2 settimane dopo...
Spoiler
Il 27/8/2018 alle 01:56, Lord Karsus ha scritto:

Cosa ottieni se mischi la Xenobiologia con l'Industria del Porno?

 

Semplice! Un mondo che è una grandissima, cicloscopica, incommensurabile e immane e immensa Vagina.

Ok, non ha la forma di una vulva. Ma ogni creatura, dai batteri alle forme più complesse, compie continuamente degli atti sessuali con il terreno e con le altre creature. Il terreno è coperto da una sostanza organica, un po' tipo la stessa distribuzione delle piante (ovviamente rosa carne e gommoso per esigenze sceniche, un po' tipo la sostanza di cui è fatto Majin Bu). E' con questa sostanza che si riproducono le creature (in sostanza facendo degli atti sessuali con il terreno) che sono alla base del processo evolutivo, mentre quelle via via più complesse si riproducono con quelle meno complesse.

"Make love not war" dicevano nei lontani anni '60 dei cari amici di Dragons Lair: in questo mondo ogni creatura di base fa del sesso con le specie meno evolute. Il rapporto chiaramente non è perfetto, per cui alcune creature hanno dei rapporti sessuali con specie molto meno evolute (anche col terreno), altre con quelle appena meno evolute. Alcune specie meno evolute possono accoppiarsi con quelle più evolute. Le combinazioni sono tantissime. Insomma è tipo una festa da primo anno nei College americani.

E' tipo il mondo di Avatar, ma volendo fare un parallelo dove Avatar interpreta la teoria filosofica di Gea (tutti gli esseri viventi sono interconnessi), questo ripesca quella birichina della teoria pseudoscientifica dell'Orgone (esiste una forza sessuale che plasma tutta vita).

Se qualcuno se ne intende di biologia mi contatti in privato (no, non per quello che pensate)

 

Questo è un canovaccio ovviamente, un'immagine di un mondo in cui ogni essere vivente si può accoppiare con un altro. Come disegnarlo di preciso è chiaro che richiede competenze che vanno oltre me...

 

Ispirato dal post di Lord Karsus, ma anche da un paio di letture più "serie" (il mondo di Xnian di Lovercraft, e la serie "Man after man" di Douglas Dixon), ecco a voi... rullo di tamburi... il "mondo degli umani"!
Stupefatti, eh?
No no, aspettate! Mettete via torce e forconi, e lasciatemi spiegare!

Nel racconto di Lovecraft, una razza (pseudo)umana che vive nel sottosuolo, usa come bestie da soma e fonte di cibo una specie di "cavallo"... che però ha alcuni tratti umani, perchè è effettivamente il discendente degenerato (anche grazie all'ingegneria genetica) di creature semi-umane!
E nel libro di Dixon, dopo milioni di anni alcuni discendenti degli umani sono degenerati al livello animale.

Perchè quindi non immaginare un mondo fantasy, in cui non solo le razze fantasy siano varianti degli umani (anche se non incrociabili), ma anche TUTTE le specie animali (mostri compresi) siano discendenti più o meno degenerati degli umani?
Ma via, non siamo tirchi, e aggiungiamoci anche le piante!
Ebbene si, signori e signore, avede udito bene... anche le "piante" sono, almeno parzialmente, discendenti degli umani!
Ovviamente non saranno (pienamente) senzienti, nè capaci di sopravvivere senza radici, ma sono dotate comunque di un certo grado di intelligenza e mobilità (oltre che di aculeri/denti/artigli), che le aiuta a combattere contro gli erbivori. Quindi anche questi ultimi sono molto pericolosi, per difendersi dalle piante.
Alcune specie vegetali sono "addomesticate", e si lasciano amputare alcune parti in cambio delle cure che ricevono, e che garantiscono loro magigori possibilità di sopravvivenza.

Modificato da MattoMatteo
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Il 4/9/2018 alle 22:31, MattoMatteo ha scritto:
  Rivela contenuti nascosti

 

più "serie" 

Bah, che qualcosa che contiene ironia non sia "serio", se con serio intendi di qualità, è un pregiudizio... poteva essere più o meno vero prima delle Avanguardie (e manco tanto, basti citare lo stesso sentimento goliardico contro la serietà della chiesa medioevale che ha prodotto Boccaccio e Rabelais), sicuramente alcune delle opere più "serie" nel novecento (specie seconda metà) è roba "postmoderna" fatta in spirito ironico... basti citare Frank Zappa o Captain Beefhearth che sono forse gli unici musicisti Rock considerati dai critici di musica Jazz e Classica (nonostante Frank Zappa scrivesse 'sta roba), nella letteratura Bulgakov, o Pynchon...

Un esempio spero lampante: lo scrittore fantasy più serio, cioè quello che può competere con la letteratura seria, ovviamente, è proprio Terry Pratchett... 

Per quanto riguarda la pornografia, è esteticamente poco inflazionata per ovvie ragioni, tanto che uno dei film più apprezzati dalla critica specializzata in avanguardie di tutti i 2000 è proprio Love Exposure, una sorta di commedia (e ribadisco il discorso di prima sull'ironia) che gioca sul contrasto tra pornografia e interpretazione letterale dell'amore romantico e del cristianesimo (ancora una volta dopo Eva questo strano rapporto tra avanguardie giapponesi e cristianesimo) tutto in salva B movie d'azione hollywoodiano

https://www.youtube.com/watch?v=5Fxa5NuVrqU

 

edit: questi sono i commenti al film, non selezionati, sono i primi... un film sulla pornografia soft (e da notare che non è un kolossal pieno di pubblicità come quelle mezze caz_zate che scrive Nolan)

Spoiler

commenti.thumb.png.4fc400ad263c7c04b815467acf4aa98d.png

 

Il 4/9/2018 alle 22:31, MattoMatteo ha scritto:
  Rivela contenuti nascosti

 

Perchè quindi non immaginare un mondo fantasy, in cui non solo le razze fantasy siano varianti degli umani (anche se non incrociabili), ma anche TUTTE le specie animali (mostri compresi) siano discendenti più o meno degenerati degli umani?
Ma via, non siamo tirchi, e aggiungiamoci anche le piante!

Maronn che strano XD Cioè bellissimo ma fa senso! E' quasi più disgustoso del worldbuilding del mio post, secondo me ha un potenziale horror... la personificazione è una cosa che attira l'attenzione, scuote (anche in senso inverso imo: depersonificare una divinità in un meccanismo "fisico" tipo i computer ha del potenziale horror perché scuote)... farlo a livello planetario non è male...

Recentemente ho rivisto La Sirenetta, devo dire che questa roba qua: 

Spoiler

piante.jpg.cc3698a0d8e9e93cc0b4736c03025841.jpg

Le piante in cui viene trasformata la gente dal nemico, era una delle scene più memorabili del film!

Modificato da Lord Karsus
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L'idea degli umani da cui nascono tutte le altre specie ha molto senso in chiave sci-fi: un'astronave coloniale precipitata su un pianeta "giovane", in cui il dna umano si è mescolato con l'ambiente fino a generare nuove specie. 
Ricorda in parte I figli del Tempo, libro letto di recente, in cui accade una cosa simile...ma non con gli umani. Qui si giustifica il tutto con un virus coltivato dagli umani per favorire la fase successiva alla terraformazione, una specie di codice parassita del dna che permette di "velocizzare l'evoluzione" in poche generazioni. Pensato per creare uomini "infettando" delle scimmie e creare quindi un esperimento sociale-evoluzionistico-genetico, ovviamente va tutto in malora e crea qualcosa di ben diverso. 

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Bello "codice parassita del DNA" suona figo XD io vidi un film con 'na roba simile, una commedia americana del 2001 in cui cadeva un asteroide con dei batteri che si evolvevano centinaia di miliardi di volte più velocemente che quelli sulla terra:

https://www.youtube.com/watch?v=bPObKScR8Fo

 

Ma perché i sovietici che negli anni '20 cercavano di creare ibridi uomini scimmia da mandare in guerra? 😂

https://www.cambridge.org/core/journals/science-in-context/article/beyond-species-ilya-ivanov-and-his-experiments-on-crossbreeding-humans-with-anthropoid-apes/D3E0E117E953A0038D63984AD92F4B80

Commento cancellato per evitare i soliti problemi legati alla politica e ai partiti. 

Modificato da Pippomaster92
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7 ore fa, Lord Karsus ha scritto:

Bah, che qualcosa che contiene ironia non sia "serio", se con serio intendi di qualità, è un pregiudizio

Ho messo "serio" tra parentesi perchè si capisse che lo dicevo in tono scherzoso... e, soprattutto, non volevo che tu pensassi che io ritenevo la TUA idea poco seria.

7 ore fa, Lord Karsus ha scritto:

Maronn che strano XD Cioè bellissimo ma fa senso! E' quasi più disgustoso del worldbuilding del mio post, secondo me ha un potenziale horror... la personificazione è una cosa che attira l'attenzione, scuote (anche in senso inverso imo: depersonificare una divinità in un meccanismo "fisico" tipo i computer ha del potenziale horror perché scuote)... farlo a livello planetario non è male...

Grazie, era proprio quello l'effetto che volevo realizzare... se ci pensi bene, in un mondo come l'ho immaginato io, qualunque cosa mangi alla fine è una specie di cannibalismo! 😱

 

7 ore fa, Pippomaster92 ha scritto:

Ricorda in parte I figli del Tempo, libro letto di recente, in cui accade una cosa simile...ma non con gli umani. Qui si giustifica il tutto con un virus coltivato dagli umani per favorire la fase successiva alla terraformazione, una specie di codice parassita del dna che permette di "velocizzare l'evoluzione" in poche generazioni. Pensato per creare uomini "infettando" delle scimmie e creare quindi un esperimento sociale-evoluzionistico-genetico, ovviamente va tutto in malora e crea qualcosa di ben diverso.

Mò mi hai incuriosito...
Autore, numero di pagine, leggibilità, giudizio complessivo?

 

7 ore fa, Lord Karsus ha scritto:

Bello "codice parassita del DNA" suona figo XD io vidi un film con 'na roba simile, una commedia americana del 2001 in cui cadeva un asteroide con dei batteri che si evolvevano centinaia di miliardi di volte più velocemente che quelli sulla terra:

https://www.youtube.com/watch?v=bPObKScR8Fo

Evolution, mito di film! 🤣

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6 ore fa, MattoMatteo ha scritto:

 

Mò mi hai incuriosito...

Autore, numero di pagine, leggibilità, giudizio complessivo?

 

Adrian Tchaikowsky, 500 pagine leggere, leggibilissimo e scorrevole, secondo me non un capolavoro assoluto ma comunque molto interessante. Ben scritto, usa buoni artifici narrativi. 

  • Grazie 2
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