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Trulls Hadun - Il Cacciatore


Tayan Chingachgook

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Principali partecipanti

L'uomo sorride con aria famelica.

Io posso sempre aiutare...

Con gesto cerimonioso e l'abilità di un prestigiatore, Akmed abbassa una mano e la alza immediatamente giocherellando con quella che vedi essere la collana di tua moglie.

Il monile striscia sulla scrivania e si ferma accanto alla tua mano.

Conosco i nomi che cerchi.

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Sorrido ma non di gioia...... Più un sorriso crudele come di un cacciatore che sta per uccidere la sua preda, è la mia sono uomini........

Gli rispondo in tono cordiale

Ti darò 300 €/$........ 100 per la collana 100 per il primo uomo e 100 per il secondo...... Ah dimenticavo anch'io conosco Dimitri e Nicolaj solo che non so dove li posso trovare.

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Inizio impercettibilmente a perdere la pazienza, nella mia testa riaffiorano ricordi ormai sepolti negli angoli bui del mio inconscio ma i recenti avvenimenti stanno sempre più alimentando il demone....... Mi vengono in mente i momenti passati ad interrogare i ribelli in Afghanistan e questo omuncolo qui davanti mi ricorda tanto uno di loro.....

Amico mio 400 e ti tieni la collana eh magari facciamo altri affari in futuro

Gli dico sorridendo

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L'uomo ti sorride ancora, con aria famelica, e prende i soldi.

Nicolaj e Dimitri non hanno un cognome.

O almeno nessuno lo conosce.

Sono ucraini, li chiamano i Fratelli inchiostro per via della quantità di tatuaggi.

Il terzo è Ron Gafferty, gli sbirri lo hanno ucciso un paio di settimane fa.

I fratelli li trovi sempre al Matrioska, un bar da solitari eurasiatici giù al Molo 16.

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Perfetto...... Molto gentile.......... Spero di poter fare altri affari con te in futuro, eh se ti serve un soldato questo è il mio numero di telefono

Lo saluto stringendogli la mano come si usa nei paesi arabi e gli lascio il mio numero di cellulare appuntato su di un foglietto di carta.

Esco dal appartamento in direzione del Matrioska

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Mi avvio mani in tasca alla stazione della metro più vicina, sono in vista delle mie prede, la mia eccitazione è quasi palpabile ....... sorrido tra me e me ma il mio cervello entra in modalità lavoro ed inizio ad analizzare e pianificare il dafarsi.

Salgo sul primo treno in direzione del molo 16 avvolto dai miei pensieri.

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Il treno si fa sempre meno affollato mano a mano che lasci lo sprawl.

Alla fine nello scomodo vagone rimanete solo in quattro.

Di fronte a te siede un tale magrolino, pelato e coperto di tatuaggi, chiaramente un dorfer dall'aria nervosa, forse è in astinenza.

Al tuo fianco siede un tipo con tutta l'aria di essere un solitario. Professione denunciata dalle sue due braccia cromate, che spuntano da uno smanicato in Jeans sotto al quale è evidente il rigonfiamento della pistola.

In fondo al vagone siede una giovane donna dai capelli rossi, gli occhi nascosti da un paio di occhiali neri a specchio ed il corpo occultato da uno spolverino anch'esso nero, che non riesce a nascondere del tutto il procace seno.

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La sera incalza ormai fuori del vagone e distrattamente osservo i miei compagni di viaggio per notare qualsiasi anomalia, il vagone è veramente una merd-a mi sa che il capolinea sicuramente non è un posto da scolarette ...... Fisso fuori e non vedo l'ora di arrivare a destinazione ed ottenere qualche ***** di informazione per riuscire voltare pagina in questa mia personale storia del orrore.

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Noti che la donna sposta il busto i modo da dissimulare il fatto che sta tenendo d'occhio l'intero vagone.

Infine senti la voce preregistrata comunicare l'arrivo alla fermata del Molo 16.

La stazione è esattamente come te la immaginavi, un'area di carico scarico merci; il 90% dei convogli che passano di qua sono treni merci.

Pile di containers sembrano formare una città con tanto di palazzi e grattacieli, mentre il traffico è costituito da monumentali gru ruotate per il carico scarico, a guida computerizzata.

L'aria del tardo pomeriggio è fresca ed i versi dei gabbiani riempiono l'aria puzzolente del porto, un misto di cooh, immondizia e salsedine.

Il tipo in giubbotto di Jeans, anche lui sceso come la donna, si avvia a passo sicuro tra i containers, mentre lei non si mmuove.

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