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Film Brutti: The Room (Tommy Wiseau)


Ospite Aurelio90

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Ospite Aurelio90

No ragazzi, qui stiamo scherzando.

Cioè... giusto un'oretta fa, girando in rete un pò annoiato, sono incappato in questa... cosa, di cui ne ignoravo l'esistenza finché non ho visto la recensione di Nostalgic Critic. E poi mi sono visto parte del film intero. Piango caccole acide nel ripensarci. Come terzo appuntamento dei Film Brutti non può non mancare....

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Oddio, mi sento male a ripensarci. Giuro.

Tommy Wiseau ha svilupatto questo film nel 2003. Come regista, soggetto, sceneggiatura, produttore esecutivo. E protagonista principale. In origine voleva farci una rappresentazione teatrale, ma nessuno accettava il suo copione da 500 e passa pagine e così ha avuto l'idea di farci un film di 6 milioni di dollari.

La trama, come si immaginava il regista: The Room è un film romantico-drammatico. Jonnhy vive a San Francisco, è felicemente fidanzato, ha un lavoro e sogna grandi progetti per il suo futuro. Tutti lo amano, ma il destino sa essere infido fino al midollo, e gli riserva un problema dopo un altro che, alla fine, lo sommergono nell'infelicità e nella disperazione arrivando al punto di suicidarsi.

La trama, come lo vedo io: È UN OBBROBIO. Questo fratello perduto di Grima Vermililunguo è il peggior esemplare di Gary Sue (controparte maschile di Mary Sue) mai apparso sul grande schermo: Tommy Wiseau, che interpreta il protagonista (e il film ruota intorno ad esso) recita in maniera pigra e superficiale. Un individuo che cerca di farsi passare per amabile e dolce ma suscitando effetti opposti (ovvero ribrezzo ed incredulità), dato che tutti lo amano incondizionatamente sebbene risulti essere una sottospecie di alieno. Per buona parte del film vari estranei si imbuca nella casa del protagonista per fare sesso, quando non ci sono Jonnhy o Lisa a farlo (e farlo in posizione strane!), oppure quando Lisa non tradisce più volte Jonnhy per il suo amico Mark. Il fratello della fidanzata ha un attaccamento non poco morboso nei confronti della sorella, ci sono poi delle scene che hanno la sola funzione di allungare la pellicola di proiezione, i dialoghi che sembrano scritti con generatori casuali di testi online (alcuni non hanno praticamente senso di esistere). Vengono anche presentati dei subplot (come il cancro della madre di Lisa, o il fratello con problemi di droga) che, tuttavia, come affiorano sulla superficie subito sprofondano per non riemergere mai più per il resto del film.

Questo film ha fatto al botteghino appena 2.000 $. E questi erano i soldi di quelli che non erano usciti dalla sala, durante la proiezione del film, agitando i pugni furiosi davanti alle casse accusando (a ragione) di essere stati truffati. Greg Sestero, uno degli attori del film (Mark), ha spiegato l'enormità delle spese dovute dalla errata gestione del budget del regista, come rimpiazzare attori a metà del film, un uso-abuso del green-screen, riprendere molte scene identiche di per sé ma pretendendo di farle con inquadrature diverse, l'acquisto di telecamere HD anche se poi ha voluto girare in film sia in HD che in 35 mm. E gli attori? Tranne Sestero, per tutti gli altri (Wiseau compreso) era il loro primo film, e lo si può chiaramente capire da come recitano le loro parti.

Come recitano vari manualid i scrittura: mai mettere roba personale nei romanzi, altrimenti ne esce fuori una monnezza. Ebbene, Tommy Wiseau non gliene importato granché di qeusto suggerimento, e sembra che varie scene del film siano eventi realmente accaduti al regista (come la frustazione per il posto di lavoro o la fidanzata che lo tradiva). Addirittura, ad un certo punto il regista pretendeva di rendere Mark un vampiro e voleva piazzare una scena d'azione in cui la macchina di Mark saltava da un ponte e che il ragazzo riusciva comunque a sopravvivere (svelando la sua vera natura), ma avendo oramai esaurito il budget questa è stata poi scartata.

Vari critici hanno dichiarato The Room come "Il Quarto Potere deil film brutti". Serimanete, non riesco a trovare altre parole per descrivere l'aberrazione che mi ha suscitato questo essere. Ecco, giusto per farvelo capire, eccovi la recensione di Nostalgic Critic che mi ha non poco depresso l'animo:

Modificato da Ian Morgenvelt
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