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[TdG] - Jade Regent - The Brinewall Legacy


Monolente

Messaggio consigliato

Regole di scrittura:

Spoiler:  
- Le parti parlate vanno scritte in grassetto.

- Le parti pensate vanno scritte in corsivo blu.

Le parti scritte su fogli o altro vanno messe sotto quote.

Tutto ciò che riguarda componenti di gioco va inserito sotto spoiler indirizzato al DM.

Esempio:

Ripresomi dall'impatto del mostro in carica sul mio scudo, mi posiziono e sferro un fendente puntando a quella che mi sembra una parte sensibile della creatura.

@DM

Spoiler:  
attacco poderoso con spada lunga, bonus totale +3, danno 1d8+5, quindi passo di 1,5 m a sinistra del mostro.

- Siete pregati di leggere solo gli spoiler indirizzati a voi.

- Vi prego di mettere in firma il link alla vostra scheda, così da poter andare a controllarla/modificarla quando necessario.

- In cima al post o come titolo del post mettete il nome del PG, in modo da leggere l'azione con più facilità.

- Fuori dal combattimento non c'è un ordine preciso di scrittura, per chi fosse al primo PbF.

@ Daniel

Spoiler:  
Siete arrivati ormai da qualche giorno a Sandpoint. La città non è grandissima, e dopo aver gironzolato per un po' te e Yussuf avete ormai visto tutto il posto. Mentre il padre di Yussuf è alloggiato con la moglie e gli inservienti al White Deer, tu e il tuo amico avete deciso di stare al Rusty Dragon, la locanda più rinomata di Sandpoint, conosciuta per ospitare in prevalenza avventurieri di ogni sorta e per la graziosa proprietaria, Ameiko Kaijitsu.

La locanda è effettivamente come vi era stata descritta: cacciatori di Goblin, esploratori, viandanti provenienti da paesi lontani e gente d'ogni razza e professione si raduna nel locale, per cercare nuove avventure o narrare le proprie.

Siete giunti ormai all'ultima sera della vostra permanenza, e siete, come solito, a un tavolo d'angolo del Rusty Dragon, mentre cenate e discutete animatamente, adocchiando di volta in volta uno straniero o un altro, parlando dei vostri progetti, brindando al ritorno di Yussuf in patria, eccetera.

Guardandovi attorno nel locale, notate in effetti diverse facce nuove: a parte alcuni avventori conosciuti, hanno fatto la loro comparsa un nano, vistosamente a torso nudo, che siede da solo ad un tavolo; due avventurieri in armatura, tra cui distingui un mezzelfo e una ragazza particolarmente aggraziata; e infine un uomo, con segni di sfregio e bruciature sul volto e un lungo vestito, che sta condividendo il suo tavolo con altri tre avventori, i quali però non sembrano farci molto caso.

@ Galmur

Spoiler:  
Ormai sono giorni che viaggi, da quando sei partito dal monastero di Cayden Cailean ai Picchi di Ferro. Scendendo dal lato orientale delle montagne, ti sei inoltrato nella foresta di Sanos, incontrando animali, folletti pestiferi e qualche gnomo, con i quali sei riuscito a scambiare qualche parola al massimo per chiedere la direzione verso la città più vicina.

Continuando la tua marcia, hai incontrato il fiume Yondabakari e hai deciso di seguirne il flusso verso il mare , convinto di incontrare, prima o poi, un centro abitato. Quando davanti a te ha cominciato a ergersi la sagoma Sandpoint, hai tirato un sospiro di sollievo, sapendo che finalmente avresti avuto la possibilità di riposarti su un letto e di trovare valide sfide per un avventuriero quale sei. Giunto in città, molti ti guardano con curiosità, i bambini si avvicinano per osservarti: evidentemente i nani non sono una razza comune in zona. Chiedendo per una locanda, ti hanno indirizzato verso il Rusty Dragon, la locanda più rinomata di Sandpoint, conosciuta per ospitare in prevalenza avventurieri di ogni sorta e per la graziosa proprietaria, Ameiko Kaijitsu.

La locanda è effettivamente come ti era stata descritta: cacciatori di Goblin, esploratori, viandanti provenienti da paesi lontani e gente d'ogni razza e professione si raduna nel locale, per cercare nuove avventure o narrare le proprie.

Dopo aver riposato abbondantemente il primo giorno, ti trovi ora alla sera successiva nel locale, mentre consumi da solo la cena, sotto gli occhi curiosi degli avventori. In particolare noti due ragazzi a un tavolo d'angolo, di cui uno dalla pelle più scura, che si sporgono spiando a destra e a sinistra, parecchio allegri.

@ Daylia e Kolfus:

Spoiler:  
Il vostro viaggio in cerca di avventure vi ha portati fuori dalla foresta di Sanos, lontani dagli alberi che vi avevano coperto la testa fino a quel momento. Seguendo il corso del fiume Yondabakari, siete finalmente giunti a Sandpoint, la prima vera città che abbiate mai incontrato sul vostro cammino, dove avete deciso di fermarvi per un po' per fare rifornimenti e decidere cosa fare. Chiedendo per un alloggio, i paesani vi hanno indirizzati al Rusty dragon, la locanda più rinomata di Sandpoint, conosciuta per ospitare in prevalenza avventurieri di ogni sorta e per la graziosa proprietaria, Ameiko Kaijitsu.

La locanda è effettivamente come vi era stata descritta: cacciatori di Goblin, esploratori, viandanti provenienti da paesi lontani e gente d'ogni razza e professione si raduna nel locale, per cercare nuove avventure o narrare le proprie.

State consumando la vostra cena, mentre nel caldo della locanda si alzano risate, brindisi e discussioni animate.

@ Albert:

Spoiler:  
La tua attività ad Alkenstar non stava dando i frutti desiderati: troppi pochi clienti, troppa concorrenza. Hai deciso così di intraprendere per un po' la carriera da avventuriero, forte delle tue conoscenze "scientifiche", e ti sei imbarcato sulla prima nave per Absalom, punto nevralgico del traffico mercantile e non del mare interno. La sua posizione isolata in mezzo al mare però ti stava un po' stretta, da Absalom ti sei diretto quindi a Magnimar, dove hai abbandonato la nave per cui lavoravi, e ti sei diretto verso l'entroterra, fiducioso di trovare occasioni per nuove avventure, profitti e chissà, magari nuove scoperte per le tue ricerche. Sei giunto così a Sandpoint, dove, in cerca di un giaciglio, vieni indirizzato verso il Rusty Dragon, la locanda più rinomata di Sandpoint, conosciuta per ospitare in prevalenza avventurieri di ogni sorta e per la graziosa proprietaria, Ameiko Kaijitsu.

La locanda è effettivamente come ti era stata descritta: cacciatori di Goblin, esploratori, viandanti provenienti da paesi lontani e gente d'ogni razza e professione si raduna nel locale, per cercare nuove avventure o narrare le proprie.

Siedi quindi la sera ad un tavolo, dove altri tre avventori discutono animatamente: nessuno dei tre sembra far caso a te né agli sfregi e bruciature che ti segnano le mani e il volto. Ti appresti quindi a consumare la tua cena in tutta -relativa- tranquillità.

@ Tutti:

Spoiler:  
Si parte :) Vi trovate tutti la sera al Rusty Dragon, quindi potete scrivere apertamente. Se volete invece rimanere riservati, rivolgetevi pure a me.

Se volete dare una breve descrizione sotto spoiler del PG, siete i benvenuti.

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Immagine Daniel:

Spoiler:  
post-21108-14347053233868_thumb.png Grazie a Monolente per averlo disegnato...io gli ho dato un pò di colore penosamente con Paint xD giusto per dare una mezza idea..il tatuaggio è verde ma non sono riuscito a paintarlo XD! Ed il mantello verso la parte destra è quasi del tutto inesistente (tipo quelle armature da Mirmidoni se non erro)

Descrizione Daniel:

Spoiler:  
La pelle da bianco pallido sembra mutare verso un verde metallico se guardata contro-luce; I capelli rossi spettinati fanno capolino da un cappuccio viola scuro, assieme a due bei occhi color verde smeraldo ed un sorriso acceso e sincero.

L'armatura sembra coprire il lato sinistro del petto e la spalla sinistra, lasciando tutto il resto scoperto.

Un tatuaggio affiora sul fianco destro, un drago verde che arrampicandosi su per il petto arriva fino sotto il mento, dispiegando le fauci come a mangiare il volto di AbracaDaniel.

Porta dei pantaloni bianchi larghi, e delle scarpe in tessuto, sempre bianche.

Descrizione Yussuf:

Spoiler:  
Yussuf Kanhem ha una pelle color bronzo, vestito con abiti larghi e leggeri tipici della zona di Qadira; porta un turbante con una grossa gemma incastonata nel centro, e delle scarpe ricurve in punta.

I colori che indossa sono solitamente l'azzurro e l'oro.

Ha un viso intrigante, due baffi di media grandezza con le punte rivolte verso l'alto; utilizza del trucco nero sotto gli occhi, per rendere lo sguardo più misterioso.

Mentre mangiucchio con gusto la mia coscia di agnello, con l'altra mano alzo il dito al cielo Mi scusi cameriera!? Potrei avere dell'altro vino?

Hey Yussuf, amico mio...già sento la tua mancanza e non sei ancora partito.

Spero valuterai di tornare qui in Varisia un giorno...chessò magari come viaggio di nozze, semmai ti sposerai, ahahaha!

Yussuf che si sposa...gli auguro ogni bene, ma questo no ahahaha!

Sbatto una mano sul tavolo per la foga, mentre rido di gusto ad immaginare il mio amico che si sposa.

Bevo un sorso del poco vino rimasto nel mio bicchiere, mentre le mie guance si tingono di rosso.

Guarda quella...quella ragazza lì vicino a quel mezzelfo...quella in armatura...sembra proprio carina!

Anche se solitamente le armature significano guai! Già, potrebbe essere una di quelle persone introverse, oppure un qualche tipo di guardia...

E poi vogliamo parlare della signorina Kaijitsu? Bellissima, gentile...e forse anche ricca, il trio perfetto!

Continuo a guardare la ragazza in armatura seduta al tavolo col mezzelfo, per poi riprendermi di colpo

Ma suvvia! Questa notte è dedicata completamente a te amico mio...festeggiamo l'ultima sera assieme!

Faccio guzzare lo sguardo alla ricerca di un musicista, mentre attendo il mio vino.

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Korfus

Spoiler:  
85419a277b0bbe66de2f3685bf2eb76c.jpgKorfus è un mezzelfo armato di una sciabola elfica donatagli dal suo maestro che lo istruí al combattimento. Di fisico è esile ma abbastanza forte e molto abile sia nel maneggiare la sua arma, sia nell'usare la magia. Ha lunghi capelli che tiene legati per non essere intralciato nel combattimento

"Dunque...non sembra un brutto posto vero? Un po affollato, con tipi strani ma probabilmente il fatto di essere rimasti isolati da qualsivoglia essere con un minimo di furbizia mi ha reso leggermente guardingo. Tu che mi dici? Noti qualcuno di sospetto o interessante?"

Abbozzo un sorriso cercando di avviare una conversazione mentre mi gustavo un pasticcio di funghi. Feci vagare lo sguardo sulla gente intorno a noi, notando che un tavolo in particolare faceva un sacco di rumore. Ad esso c'erano seduti due tizi pallidi ma con strane sfumature verdognole.

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Daylia

Spoiler:  
Anche io ringrazio moltissimo il nostro master per i fantastici disegni (e mi scuso per averglielo girato, ma la ragazza era mancina ^^)!

post-20309-14347053234939_thumb.png

Daylia è una ragazza sui diciotto anni, è snella, dalla carnagione chiara e non molto alta di statura. Tiene sempre sciolti i suoi lunghi capelli neri e lisci, che le arrivano fino a metà schiena. I suoi occhi sono di colori diversi, quello destro è di un verde splendente, mentre quello sinistro è arancio ambrato. Lei è mancina e sulla sua mano sinistra porta un simbolo sacro, quello di Shelyn.

Veste dei tipici abiti da ambienti caldi, anche se non porta alcun copricapo, normalmente però indossa sopra di essi un'armatura di scaglie, mentre ha con se uno scudo e diverse armi per poter affrontare con la massima efficacia ogni situazione.

Ascoltate le parole di Kolfus mi guardo attorno. Perché gli uomini sono sempre tanto inclini a discussioni così accese?

"Forse è un po' troppo agitato per me..." dico rispondendo al mio amico. Lentamente osservo le persone sedute ai tavoli vicini, poi il mio sguardo si ferma su quelli che sembrano i tipi più accesi e rivolgendomi al mezzelfo: "Speriamo che non scoppi una rissa, non conosco bene le locande, ma ai villaggi vicino alla nostra casa ho spesso sentito parlare male di questi posti. Ovviamente dobbiamo trovare un posto dove fermarci la notte, quindi non possiamo evitare le taverne." Stanca di sentire tanto chiasso ritorno con gli occhi sul piatto ancora mezzo pieno e smetto di ascoltare i discorsi che mi circondano.

Non vorrei dover intervenire per degli ubriachi, è difficile ragionare con loro!

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Galmur "Bud" Jensen

@Descrizione

Spoiler:  
25znrif.png

Galmur fisicamente è un nano tarchiato con un fisico statuario dal colorito chiaro, alto comeun mezz'uomo e largo il doppio. Tieni i capelli tirati indietro, con una lunga treccia per legarli assieme, un tatuaggio romboidale ed intrecciato spunta sulla fronte, occhi e capelli di uno bruno scuro. Ha con se uno zaino di tela tenuto a tracolla con una corda, dove spunta fuori il manico di una padella, mentre sulla bisaccia da cintura (fatta anch'esso con una corda molto spessa) spuntano fuori il manico di un coltello e posate personali. Indossa dei pantaloni larghi e comodi, accompagni da degli stivali che raggiungono la caviglia. Appeso alla corda dello zaino, tiene un'astuccio dove tiene delle spezie particolari per insaporire i cibi.

Cavolo, questa roba è insipida! aprì l'astuccio per tirar fuori qualcosa per insaporire il pollo. "Vediamo... direi un pò di sale fino, un spicchietto d'aglio, un pò di origano e giusto un PIZZICHINO di paprika. Sennò vado male di stomaco e risveglio qualche antenato più tardi. Hey, io mi voglio bene!", dopo aver trafficato con gli ingredienti, rimisi tutto apposto nell'astuccio. "Ed ora assaggiamo...MHMMHMMM OH SI' ORA VA BENE!" e mi misi a divorare quel pollo che sapeva di benedizione!

Mentre mangiavo, mi guardai attorno, notando sopratutto i due ragazzi all'angolo dall'aria allegra. "Eh, guardali come si divertono. Mi ricordano Crim e Sagai, quei due cretinotti del Monastero. Chissà a che festeggiano..." posai lentamente il pollo, guardandolo con un aria poco serena "Non sono passati neanche un paio di giorni e già sento la mancanza del Monastero. Tutto questo per me è nuovo." ricominciai a mangiarlo "Beh, sarà meglio non rovinarsi la cena, almeno ho schivato la freccia con il sapore corretto. Al massimo dopo faccio partire una rissa per rompere il ghiaccio con altra gente e fare amicizia!"

@DM

Spoiler:  
heheheh grazie mille per il disegno! E' fantastico :D!

Ad ogni modo, che cosa so di Ameiko Kaijitsu, oltre ad essere la proprietaria del Rusty Dragon?

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descrizione Albert Hofmann

Spoiler:  
Uomo alto, e molto magro questo e certo, per il resto non si può dire fisicamente come sia effettivamente. Vestito di quel che sembra un lungo camice di pelle bianca chiuso da bottoni sul lato sinistro del petto. Guanti neri, anche essi di pelle, lunghi fino alla attaccatura del gomito, e semplici pantaloni scuri. Porta una mascheta antigas a becco di uccello che gli copre tutto il capo e un cappello. Attarverso le lenti della maschera si possono intravedere con molta attenzione due piccoli fori che identificano occhi neri. Il camice possiede parecchie taschette orinate, non molto grandi, alcune occupate da quelle che sembrano fiale di vari colori sgargianti. Sopra il camice indossa una semplice armatura fatta di legno. uno zaino non molto grande racchiudono le sue esili spalle. non ha armi esposte, se non una lavagnetta che gli pendeva da un fianco.

su un tavolo solitario scriveva a due mani su dei fogli, copiando da un terzo.

sentiva baccanano anche troppo per i suoi gusti, ma ignorava completamente i presenti,

ogni tanto sorseggiava sidro dalla bottiglia, infilandola nell'apposito foro chiudibile apportato alla maschera.

"qui dentro c'è..."

e ripassava in mente tutti gli elementi e le possibili fasi di cottura della bevanda.

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La cena prosegue, nella calura e nella confusione della taverna, mentre una piccola halfling porta in fretta un'altra bottiglia di vino al tavolo dei due ragazzi.

Sposarmi? replica Yussuf, sogghignando dietro al suo bicchiere e adocchiando la ragazza che Daniel gli ha indicato. Amico mio, se mai dovrò sposarmi, lo farò con la donna più bella, calda e sensuale che il mare interno abbia mai visto! Si scola il bicchiere e aggiunge, con tono signorile e lisciandosi i baffi: Ma, come ben sai, ho dei gusti un po' esigenti e scoppia in una risata.

Tutto pare -relativamente- tranquillo, quando un avventore dal fisico piuttosto corpulento, barcollando vistosamente, si allontana dal bancone e fa per dirigersi verso la porta, ma all'improvviso si ferma di fianco a Daylia, appoggiandosi con la mano alla parete e piegandosi su di lei: Ei scignorina, biascica l'uomo mentre il fiato che puzza d'alcol investe la ragazza, potresti accompagnarmi a casa? Ssssono leggermente brill-hip! e ho paura di perdermi conclude, con un sorrisone ebete sul volto.

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Ahahaha! Amico mio, spero che neppure il tuo ritorno a casa riuscirà a cambiarti!

Nel mentre verso altro vino nel suo bicchiere e poi nel mio, scolandone parte sul tavolo a causa della mia vista ormai precaria

Brindiamo! A te amico mio, ed alla tua futura moglie, ahahahaha!

Mentre con lo sguardo cerco un musico, la mia attenzione ricade nuovamente sulla ragazza, e sull'individuo che sembra parlarle, ma il fragore della locanda non mi permette di capire cosa le sta dicendo.

Da come si è alzato, sembra parecchio allegro-andante

Mi alzo in piedi, mettendo un piede sulla sedia e levando il boccale in alto, mentre con la mano libera gesticolo animatamente

VORREI PROPORRE UN BRINDISI! AL MIO CARO AMICO YUSSUF ED AL SUO IMMINENTE MATRIMONIO CON LA DONNA PIù BELLA E SENSUALE DEL MARE INTERNO! AHAHAHAHAHAAHAHAH!

BEVETE AMICI, STRANIERI E NEMICI, QUESTA SERA DIMENTICATE OGNI SCREZIO ED OGNI DOVERE! QUESTO GIRO LO OFFRO IO, SALUTE!

Sorridendo, tracanno avidamente il mio bicchiere versandomene un pò addosso, poi torno a sedermi di fronte a Yussuf.

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Mi trovo a disagio con quell'individuo piantato davanti me.

Sono una paladina di Shelyn, ma non mi sono consacrata alla Rosa Eterna per accompagnare gli ubriachi a casa, sempre che sia quello che vuole!

Ascolto senza troppo interesse le parole dell'uomo che inneggia a un brindisi, non sono una amante degli alcolici d'altra parte, ora i miei pensieri sono rivolti all'uomo che mi si trova davanti.

Non mi sembra che gli serva un vero aiuto, anzi ...

Sposto lentamente indietro lo schienale della sedia e mi volto verso l'interlocutore senza troppa fretta per prendere un momento di tempo sperando nell'aiuto di Kolfus, che però tarda ad arrivare, quindi quasi con un sussurro: "Grazie per avermi dato una mano!"

Poi mi decisi a dare una risposta: "Vede, buon'uomo, non credo che ci sia alcun modo in cui io possa aiutarti. Per accompagnarti a casa dovrei sapere dove abiti, giusto? Ma per saperlo dovresti dirmelo tu, perché io non sono pratica del posto. Però se sei in grado di dirmelo sono certa che sei anche in grado di andarci da solo senza aver alcuna paura di perderti, perché è molto più facile seguire una via che non descriverla."

Non penso che capirà che cosa gli sto dicendo, ma per lo meno spero che abbia sufficiente buon senso. Credo che se tornerà a ubriacarsi, come ha fatto fino ad ora, dovrò ringraziare quello strano individuo che ha offerto da bere a tutti.

Mi volto e rivolgo uno stanco sorriso al mio amico, forse non avremo più problemi.

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Korfus

"Ahahahah vediamo come se la cava" e mimo subito dopo il suo bisbiglio un "non c'è di che" per poi tornare a osservare la scena, lasciando le poche briciole del mio pasto nel piatto.

Sentite le parole "questo giro lo offro io" ho capito cosa mancava alla mia cena : qualcosa da bere. "Cameriera un boccale di quello che ha lui, grazie" dico indicando il tipo del giro-gratis. Mi sentivo meglio di quanto mi sarei mai aspettato e anche molto spensierato. Non sappiamo dove dirigerci, non sappiamo cose troveremo, chi incontreremo,se torneremo... ma tutto ciò in qualche modo mi rendeva allo stesso tempo agitato ed euforico.

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Sollevo il bicchiere quando sento il tizio brillo di felicità chiedere un brindisi per l'addio al celibato del suo amico "Alla tua!" sussurrai. Mi accorgo che però il mio bicchiere è quasi vuoto e che non ho no ordinato qualcosa da bere. Cerco di attirare l'attenzione di una cameriera "Vorrei un pò di vino speziato, per cortesia!" Quando mi sono girato, ho notato il tizio ubriaco importunare una delle clienti. Sospiro. Mi alzo e vado direttamente da lui, poggiando una mano sulla sua spalla "Buon compagno, non si disturba una signora in compagnia. Avanti su su, che ti porto fuori a prendere una boccata d'aria".

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Albert Hofmann

"tipica scena da tavena, manca solo una bella scazzottata e qualche dente che vola"

Interrompo quello che stavo facendo per incuriosirmi dell'ambiente circostante.

ripongo tutto dentro per evitare che si rovini e incomincio a smanettare con il contenuto di una borsetta.

"e pensare che la proprietaria si preoccupava del mio vestiario e maschera, quando si dovrebbe preoccupare meglio dei suoi ubriaconi!"

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Mentre diversi inneggiano al brindisi di Daniel, l'omone sembra non farci caso, quando il suo volto cambia in una smorfia infastidita mentre si gira verso il nano, squadrandolo dall'alto:

Buh? Scenti tappo con la barba, sho la shtrada per la porta come sho la shtrada per la tua brutta fac-hip! togliti dai piedi altrimenti iiiio...

Altrimenti tu cosa? fa una voce femminile alla vostra sinistra. Davanti a voi (o alle tue spalle, per quanto riguarda Daylia) si trova una donna dai tratti tipici della razza Tian, con una spalla appoggiata al muro, che squadra l'omone con le braccia conserte.

Spoiler:  
30vhljc.jpg

La riconoscete come Ameiko Kaijitsu, la proprietaria del Rusty Dragon. Nessuno sembra averla notata mentre si avvicinava, e nessun altro nella taverna le fa caso.

L'ubriacone si volta con fare interrogativo: Eh?

Signor Randolph, commenta Ameiko con un sospiro sconsolato, quante volte le ho detto che deve controllarsi con l'alcol? Le prometto solennemente che se la pesco un'altra volta ubriaco nel mio locale metterò un sigillo esplosivo all'entrata apposta per lei. E adesso, voglia farmi il gentile favore di dirigersi verso l'uscita, e di smetterla di molestare la mia clientela.

L'omone, apparentemente intimorito dalle parole della ragazza, dà un ultimo sguardo a Daylia e poi si dirige verso la porta brontolando in maniera disarticolata.

Quando la porta si chiude, potete chiaramente sentire un tonfo, come di corpo che cade, al di là di essa.

Ameiko tira un sospiro di sollievo, poi si rivolge a voi: vi chiedo scusa. è un avventore abituale, ma ultimamente si sta lasciando un po' andare. Non è cattivo, sapete. Signor Jensen, ho apprezzato lo slancio altruistico, ma...lasci fare a me le prossime volte, solo per scrupolo commenta con un occhiolino.

Detto questo, per farmi perdonare, stasera per voi offro io! E adesso rallegriamo un po' la serata! esclama, mentre dal nulla, con un sonoro scoppiettio, le compare in mano un tipico strumento a corde Tian, e sedutasi sul bancone comincia a intonare una musica allegra ed esotica, attirando l'attenzione degli avventori del locale.

@ Daniel:

Spoiler:  
sporgendoti noti la scena, ma dalla posizione in cui ti trovi puoi solo cogliere il senso del discorso fatto.

Ad un certo punto, uno degli inservienti del padre di Yussuf entra nella locanda trafelato, e sussurra qualcosa all'orecchio del ragazzo. Questi risponde in lingua del Qadira, quindi si rivolge a te: Amico mio, puoi scusarmi un momento? e si dirige fuori con l'inserviente.

@ tutti tranne Daniel:

Spoiler:  
notate entrare una persona con indumenti e tratti simili a uno dei due ragazzi che avete notato in angolo nella taverna, quindi lui e il ragazzo si dirigono fuori con fare trafelato.
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Guardo incuriosito la scena, facendomi un'idea dell'accaduto

Uhm, alla fine è intervenuta la signorina Kaijitsu ed ha messo tutto apposto...

Tipa focosa quella, ahahah! dico a Yussuf ridacchiando

L'inserviente interrompe la nostra cena e sussurra qualcosa all'orecchio di Yussuf, ed egli gli risponde in una lingua già sentita, ma che non comprendo

Certo amico, vai pure...spero nulla di grave, comunque se hai bisogno sono qui!

...Quel modo brusco di alzarsi...forse è successo qualcosa...ma in fondo Yussuf saprà cavarsela.

Decido infine di ringraziare la signorina Kaijitsu, quindi mi avvicino a lei e con gesto teatrale mi avvicino col calice, con aria sedicente

Molto nobile da parte vostra offrire da bere a tutte queste persone...fra l'altro un gesto arguto per dimenticare il "quasi-accaduto" e mantenere calmi gli animi.

Lasciatemi esprimere il mio stupore nel vedere come avete liquidato rapidamente quel cliente che stava per divenire "scomodo", diciamo; siete sicuramente una donna che ha polso e determinazione.

Dopo queste parole chino il capo sorridendo, in segno di ammirazione

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Sentendo il tonfo al di la della porta mi chiedo cosa possa essere successo e tento di vedere cosa succede al di la di essa nei momenti in cui si apre per lasciar passare qualche avventore, anche se decido di non uscire per andare a controllare.

Un tonfo... Qualcuno potrebbe essere inciampato, nulla di grave, almeno credo.

Visto il volgersi degli eventi mi sento in dovere di esprimere la mia gratitudine verso la locandiera e, anche se non condivido il suo modo di agire, il nano, non di sicuro a Kolfus!

Allora rivolgendomi ad Ameiko: "Ora la devo ringraziare almeno due volte! Se le servisse qualcosa per favore me lo faccia sapere, in modo che possa sdebitarmi!"

Vedo che l'altro uomo, venuto in mio aiuto si è allontanato, mi metto a discorrere con il mio amico: "Ma per quale motivo non mi hai aiutata? Insomma, mi sembrava palese che non mi sarebbe affatto dispiaciuto il tuo intervento! Adesso ti mollo qui da solo, a più tardi."

Conclusi gli ultimi bocconi mi alzo dal tavolo per avvicinarmi a quello del nano, prendo una sedia e gli dico: "Posso sedermi qui? Oh, mi scuso, non mi sono ancora presentata, mi chiamo Daylia e sono una paladina di Shelyn. - dico appoggiando la mano con il simbolo sacro sul tavolo - Vorrei anche esprimere la mia gratitudine per il tuo gesto, anche se ti consiglierei di non ingaggiare una rissa con tutti quelli che capitano." concludo con un sorriso, mentre prendo posto al tavolo.

DM

Spoiler:  
Do un'occhiata verso l'esterno sia attraverso la porta sia attraverso, se ce ne sono, finestre.
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"Uh, fai pure, accomodati. Ogni tanto fa piacere un pò di compagnia." indico con il gesto di sedersi. "Una rissa qui? Sarebbe uno sgarbo nei confronti della proprietaria. Una lavata di capo è più che sufficiente ehehehe. *AHEM* Io sono Galmur Jansen, ma puoi chiamarmi semplicemente "Bud". Mi pulisco la bocca con un tovagliolo tirato fuori dalla bisaccia da cintura. "Allora" feci una breve pausa per darmi un pugno sul petto per tossire e schiarirmi la voce "cosa vi porta qui a Sandpoint?"

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Kolfus

Guardai Daylia allontanarsi dal tavolo."Beh...non se l'è cavata male e non si è fatta prendere dal panico. Bell'inizio! Adesso meglio se lascio sbollire l'arrabbiatura per stasera."

Ormai non avevo nessuno con cui parlare e , a dirla tutta, non avevo nemmeno tutta questa gran voglia ma ,dato che non avevo perso le buone maniere nonostante i miei anni di "ritiro", ringraziare la proprietaria del locale divenne d'obbligo. Mi avviai verso la signorina Kaijitsu e solo quando gli giunsi vicino notai la presenza della prima persona che aveva deciso di offrire un "giro gratis". "Ops...scusate la mia intromissione. Volevo solo ringraziarla, signorina Kaijitsu, per aver mandato via quell'uomo. Non fraintenda sarei intervenuto io stesso se si fosse rivelato necessario, ma dato che è il primo viaggio che compio insieme a quella" (indico Daylia) "volevo vedere come si sarebbe atteggiata" dissi sfoggiando un mezzo sorriso.

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Durante una pausa tra un pezzo e l'altro, nel chiacchiericcio generale, Daniel si avvicina ad Ameiko per complimentarsi. Alle parole del ragazzo, lo guarda di sottecchi per un attimo, per poi alzare la testa, gonfiando il petto e sorridendo: Le tue parole sono gentili, Daniel. Ma ho fatto soltanto quello che andava fatto. Per mandare avanti una locanda bisogna saper trattare con tutti i tipi di clienti.

Quindi si rivolge a Kolfus: Quanto a lei, signor Kolfus, posso capire le intenzioni, ma deve ammettere che non si è trattato certo di un gesto galante nei confronti di una bella ragazza conclude in tono scherzoso, mentre ricomincia a strimpellare una musica dolce e rilassante sul suo strumento.

@ Daylia

Spoiler:  
Sbirciando oltre la finestra vedi il ragazzo uscito prima e l'inserviente che lo ha chiamato fuori. Sembrano discutere, ma non riesci a distinguere altro.

@ Albert

Spoiler:  
Sbirciando dalla fessura rimasta aperta della porta puoi vedere l'omone di prima, steso a terra con il sedere per aria, che russa rumorosamente. Vedi e senti anche i due uomini usciti prima, che discutono in una lingua che non riesci a capire. Il ragazzo più giovane, quello con i vestiti migliori, sembra però essere irritato da qualcosa. Fai appena in tempo a toglierti dalla porta che quello manda via l'inserviente con un tono sconsolato e si dirige di nuovo verso l'interno del locale.

All'improvviso, dalla porta rientra l'amico di Daniel, che a braccia alzate grida, con il suo accento Qadiriano: Signori, vi prego, un attimo di attenzione! Dopo avere atteso un attimo per assicurarsi di essere ascoltato, continua: Scusate il disturbo, sono il figlio d'un mercante di Qadira e voglio proporvi un affare: Sono appena venuto a sapere che mi è stato rubato un prezioso cofanetto d'argento, del valore di circa scandendo bene: Cinquecento monete d'oro! Ebbene, questo cofanetto mi era molto prezioso, quindi prometto a chi lo riporterà -intatto- qui alla locanda verrà ricompensato con una somma pari al valore del cofanetto!

Gli avventori sembrano ora molto interessati alla storia del ragazzo, e dalla clientela della locanda si alza una voce: E quando te l'hanno rubato?

Direi non più di due giorni fa risponde Yussuf.

Due giorni fa? Ma io ho visto uno con una scatola preziosa un paio di giorni fa: ce l'aveva Galliur! Fa un uomo sulla quarantina, seduto a un tavolo. Gli altri avventori cominciano a guardarsi l'uni gli altri, quasi increduli:

Galliur? Quel vecchio pazzo?

Quello che faceva il filo alla Megus? Dev'essere impazzito del tutto.

Era lui dico!

Andiamo a prenderlo a casa sua!

Sì! andiamo a prendere quella canaglia di Galliur!

Galliur? Esclama Ameiko, ad un certo punto. Se non sbaglio, due giorni fa l'ho visto che si dirigeva verso Brinestump.

Il silenzio cala in taverna, mentre tutti si voltano verso Ameiko, per poi guardarsi di nuovo in faccia. Alcuni si siedono, altri cercano sicurezza negli sguardi degli altri, ma sembra che al sentire di Brinestump il coraggio sia improvvisamente venuto a mancare ad almeno metà degli avventori.

Notando i vostri sguardi interrogativi, Ameiko realizza: Ah già, voi non potete saperlo: a sud-ovest di Sandpoint, seguendo la strada maestra, si trova la palude di Brinestump. Non è esattamente un posto allegro: ci sono bestie pericolose nelle acque, il terreno è difficile, e come se non bastassero i Goblin, sembra ci viva anche un mostro nella palude! Insomma, se il vecchio Galiur voleva nascondere un tesoro, ha scelto il posto giusto.

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