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Richiesta suggerimento uso punti esperienza


Boneslasher

Messaggio consigliato

Ciao a tutti,

vorrei chiedere un suggerimento: premetto che sono un giocatore in una campagna di D&D 3.5 in cui il Master consente il solo utilizzo dei manuali base.

Detto questo, causa malattia e impegni di lavoro ho dovuto assentarmi dal gioco per due settimane consecutive.

Al mio ritorno gli altri pg (siamo al 6° livello) avevano ricevuto circa 3000 pe mentre al mio ne sono stati elargiti circa 2000. (faccio notare che tutto il gruppo è su una montagna innevata, quindi difficile che il mio pg possa essersi fermato da solo a girarsi i pollici). La giustificazione è stata che « a questo punto tutti potrebbero stare a casa se fosse uguale ».

Capisco chiaramente che se non vengo a giocare non posso pretendere gli stessi punti "interpretazione" però non sono stato assente per volontà mia: una volta era la malattia, la seconda avevano loro cambiato giorno a favore di uno in cui non potevo esserci. Il problema è che se si continua così, tra un po' ci saranno livelli di differenza tra i pg e non so quanto questo possa essere buono. Quantopiù che il mio pg era comunque lì con loro ...

Voi come gestireste la cosa come DM? Se foste voi il giocatore, cosa chiedereste?

Personalmente io ho pensato di chiedere l'abolizione dei p.e. dati in questo modo ma di avere una "pool" di punti condivisi dal gruppo con i pg che salgono di livello tutti insieme. Poi, ogni sera, in base all'interpretazione, si da o qualcosa in più a livello di tesoro / oggetti / contatti oppure si da qualcosa tipo un punto ispirazione stile quinta edizione in cui il pg che ha giocato meglio può usare un dado per cambiare la propria sorte.

Cosa ne dite?

Grazie in anticipo

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Partecipare e preparare delle sessioni di gioco è un'attività che provoca divertimento, ma richiede anche lavoro ed impegno da parte di giocatori e DM. Se qualcuno non c'è, personalmente non gli do PE.

Vogliamo vederla in un'altra maniera? I PE rappresentano quello che il personaggio impara, apprende, e come migliora le sue competenze agendo. Se non viene indirizzato, gestito dal giocatore, IMHO vuol dire che il personaggio non partecipa, sta per i fatti suoi, va a traino degli altri. Le spiegazioni possono essere molteplici, dalla semplice discussione con il resto del party ed il "va bene, arrangiatevi" ad una qualche malattia che gli ha impedito di partecipare.

Vediamola in maniera più seria? D&D è un gioco di lavoro, dato che richiede impegno, ed è un gioco di rispetto verso il lavoro degli altri. Se non lavori, non guadagni.

Personalmente, tendo a non dare PE se un giocatore non si presenta, indipendentemente dal motivo. Se l'assenza dovesse essere molto lunga, tale da provocare un importante divario in livelli, si troverà una soluzione: un cambio di pg, o una serie di sessioni in privato, che magari rappresentano viaggi onirici o spirituali avvenuti durante la storia normale, per ridurre il divario.

Il mio attuale DM, invece, da solo PE ridotti.

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Personalmente come DM mi sono ritrovato inizialmente a dare pe fissi per la sessione e bonus per l'interpretazione, poi fare sessione+interpretazione divisi in maniera eguale per tutto il gruppo.

Ma in entrambi i casi per giocatori assenti (ovviamente non per motivi irrinunciabili), mi limito a dare meno exp e la cosa devo dire che non ha mai turbato nessuno.

Così come un pg nuovo che entra si ritrova nel gruppo ad avere il livello minimo di exp, o comunque meno exp del resto del gruppo.

La trovo una questione di correttezza verso il resto del gruppo.

Non ci trovo nulla di strano nel comportamento del master.

Al massimo, per quando sei stato assente in un giorno in cui avevi precedentemente avvisato, avrei considerato magari di elargirti i pe pieni come al resto del gruppo in quanto non è stata una tua decisione autonoma quella di non esserci.

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Detto questo, causa malattia e impegni di lavoro ho dovuto assentarmi dal gioco per due settimane consecutive.

Al mio ritorno gli altri pg (siamo al 6° livello) avevano ricevuto circa 3000 pe mentre al mio ne sono stati elargiti circa 2000. (faccio notare che tutto il gruppo è su una montagna innevata, quindi difficile che il mio pg possa essersi fermato da solo a girarsi i pollici). La giustificazione è stata che « a questo punto tutti potrebbero stare a casa se fosse uguale ».

Hai un master piuttosto buono, ti ha dato 2/3 dei pe. Io, da Master, non ne concedo neanche 1. XD

La questione te l'ha già spiegata Larin: non ha molto senso dare punti esperienza a personaggi i cui giocatori non c'erano; li hai premiati per cosa? Non hanno fatto nulla! I PE si danno più che altro per il lavoro svolto dai giocatori, non per quello svolto dai pg.

Ti faccio un esempio

nel tavolo ci sono Rossella, Giulia, Francesco e Simone.

Rossella e Giulia giocano normalmente: interpretano, si divertono e cercano soluzione ai problemi.

Francesco è quello che trascina tutti, è quello che si impegna più degli altri e che cerca di motivare gli altri a compiere determinate azioni.

Simone invece, sta gran parte del tempo al cellulare, non si accorge neanche quando arriva il suo turno in combattimento, dev'essere Giulia a dargli una gomitata e dopo averla ricevuto, prende i dadi velocemente, fa tiri alti e un sacco di danni. Praticamente ha vinto lui lo scontro.

Ora, da Master, daresti a tutti gli stessi PE? Simone non se li è meritati, perché non ha partecipato al gioco, sebbene il suo mezzorco barbaro sia stato decisivo per il combattimento.

Quando qualcuno manca, personalmente, cerco di non giocare: ci si mette d'accordo tutti quanti, si cercano insieme giorni che vadano bene a tutti e solo quando non si trovano e non si ha voglia di saltare altre partite, allora si gioca comunque. Ma anche in quei casi, cerco di non giocare se il giocatore assente lo è stato anche la volta scorsa.

E' davvero raro che il divario che si va a creare sia tale da minare il divertimento, a meno che tu non abbia saltato davvero tante giocate. In quel caso, bisogna vedere se le hai saltate per necessità o per altro. Nel primo caso, come suggerito da Larin, è possibile far fare giocate private al giocatore, oppure fargli cambiare personaggio (che da me parte sempre con un livello in meno al livello generale del gruppo).

Ho avuto due master nella mia "carriera" da giocatore, e nessuno di loro ha mai dato PE ai giocatori assenti. Se non ci sei, non giochi e non guadagni. Poi si vedrà di rimediare, ma non posso darti come gli altri, e personalmente non peso sia giusto dare a prescindere. Quindi, fossi in te, sarei contento di quei 2000 PE.

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Conoscevo un gruppo che usava i PG dei giocatori assenti come avanguardia per entrare in tutte le zone pericolose. Qualsiasi classe avessero.

Poi i PX glieli davano eccome.

Ma se il PG rimane in "panchina eterea", è ok che non prenda px, però allora che te li faccia recuperare. Un conto sono i giocatori che danno deliberatamente buca (ne avevamo uno), un conto son le cause di forza maggiore. IMHO

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Grazie a tutti per le risposte, sono state davvero esaurienti e chiare!

Diciamo che la mia lamentela era data dal fatto che ho solo il martedì libero, dal venerdì alla domenica il master non vuole giocare senza mai dare ragioni e quindi appena c'è un problema io salto e sono sempre motivi lavorativi e/o di salute.

Quando giochiamo sono sempre attento (insomma, non il Simone dell'esempio sopra) e conosco molto bene le regole, il pg e tutto il resto bla bla ...

Ciononostante, se come dite i PE sono per il lavoro svolto dai giocatori sono d'accordissimo a non ricevere nulla!

Personalmente sono più d'accordo con dividere i PE a metà tra trama ed interpretazione, mettendo gli stessi punti a tutti per la trama e poi dando di più per il lato attore del giocatore.

Addirittura farei un 50/50% così da dare molto peso a quel lato.

Purtroppo nella nostra campagna è tutto un po' ... un tanto al chilo quindi risulta difficile capire come il DM la interpreti.

Grazie a tutti per l'assistenza comunque!

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Il problema mi pare non sia tanto la questione dei PE, quanto piuttosto la decisione del Master di non dare spiegazioni e soprattutto di non cercare di trovare un momento che vada bene a tutti. Parlane con lui. Sanno che il tuo unico giorno libero è il martedì, quindi che si cercasse di fare quel giorno! Quando non è possibile, più che darti PE perché sì, chiedigli giocate personali dove puoi giocare e meritare quei PE! In questo modo giochi comunque e ricevi i giusti PE, non rimanendo più indietro.

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Mi associo a molti altri: i PE si attribuiscono al PG per i meriti del giocatore. Il giocatore non c'è? Il PG non deve interagire, e non deve guadagnare PX. Se invece l'interazione è obbligata, allora gudagnerà PX, ma dipende dalle situazioni (es: scontro iniziato in una sessione e finito in quella successiva). Io personalmente tendo a dividere i PX per livello del personaggio, in maniera proporzionale, ed in base anche alla partecipazione del giocatore, oltre che alla sua coerenza di interpretazione del personaggio. In sostanza:

Giocatore presente: PX in base alla qualità interpretativa, al suo interesse, al suo livello.

Giocatore assente: nessun PX, o il giusto nel qual caso il suo PG sia costretto ad interagire.

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[ironia mode on]Concordo con tutti gli altri. Non vai a giocare e pretendi pe? Ma in che mondo vivi? Lascia il lavoro piuttosto, a che ti serve? E' il gioco la cosa importante, non lo capisci? E' quella la vita vera, al diavolo tutto il resto![ironia mode off]

Ma che, scherzate? Un livello in meno ai giocatori nuovi? Per cosa, per farli sentire inferiori? Per metterli in condizione svantaggiata in partenza? Davvero i giocatori di più vecchia data si sentono gratificati vedendo bullizzare i nuovi venuti? In che modo una regola di questo genere dovrebbe rendere più divertente il gioco, sadismo a parte?

Per quanto riguarda la risposta alla domanda principale: hai un DM sadico, c'è poco da fare. Se sa che giocate in un giorno in cui ti possono capitare impegni di lavoro, e nonostante questo ti penalizza perché questi impegni si presentano, non ha scuse. Ti rendi conto che ti discrimina perché hai un impiego?

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Uff, grazie Demian.

Temevo di arrivare in fondo senza trovare nessuno che la pensasse come me.

Comunque io in caso di assenza uso queste regole:

-tutti fanno exp

-i pg degli assenti possono offrire aiuto limitato solo in situazioni non pericolose (cure dopo i combat, potenziamenti la mattina, prove di conoscenze, ecc)

-la loro vita non può essere messa a repentaglio. sono considerati assenti nei combattimenti. eccezione: muoiono in caso di TPK.

-in situazioni di dialogo possono fornire solo bonus di sinergia.

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Ithilden non ha detto che fa iniziare i nuovi giocatori con un livello in meno, ha detto che viene introdotto un PG sostitutivo esso inizia con un livello in meno rispetto al livello generale del gruppo (il che significa che se ci fosse, per esempio uno di 10°, due di 9°, uno di 8°, in quel caso, se ho ben interpretato, il nuovo PG partirebbe di 8°). Considerando che a un PG di 8° servono diversi PE in meno per salire rispetto a uno di 10°, tutto questo sadico bullismo non lo vedo, oltretutto, i motivi per sostituire un PG possono essere vari e non tutti dovuti a cause di forze maggiore.

Comunque in questo caso il comportamento del gruppo di Boneslasher e del DM mi sembra alquanto scorretto, soprattutto per come l'hanno trattato a parole.

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[ironia mode on]Concordo con tutti gli altri. Non vai a giocare e pretendi pe? Ma in che mondo vivi? Lascia il lavoro piuttosto, a che ti serve? E' il gioco la cosa importante, non lo capisci? E' quella la vita vera, al diavolo tutto il resto![ironia mode off]

Quando qualcuno manca, personalmente, cerco di non giocare; Ma anche in quei casi, cerco di non giocare se il giocatore assente lo è stato anche la volta scorsa.

Ma che, scherzate? Un livello in meno ai giocatori nuovi?

Probabilmente mi sono spiegato male io. Quello che intendevo dire è che se un giocatore cambia personaggio, il nuovo personaggio parte con un livello in meno. In realtà all'inizio quello che facevo era azzerare il livello, ma dato che nel mio gruppo alcuni hanno cominciato a cambiare personaggio ogni mese perché volevano solo il personaggio "Più sgravo" ed ogni volta trovavano una combinazione migliore, per scoraggiare questo meccanismo fastidioso, che infastidiva me e gli altri giocatori, ho ideato quest'altro sistema che comunque non mi sembra esagerato.

Il punto è questo, non trovo giusto dare PE quando un giocatore manca, non saprei neanche come e quanti darne, tuttavia credo che sia necessario cercare di venirsi tutti incontro, perché il gioco è atto a divertire, durante il tempo libero. D'altra parte, non dare PE quando un giocatore manca, non penso dia tante penalità al pg, tali da lasciarlo indietro di livelli interi. Se così fosse, vorrebbe dire che il giocatore non viene mai, per qualsiasi motivo, quindi adopererei un'altra strategia, al di là di PE e livelli.

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Io la gestisco diversamente:

i miei giocatori livellano ogni tot sedute produttive, a sentimento.

Salvi in regno spaccando la faccia ad ogni singolo scudiero nemico? Dopo le quintordici sedute di combattimenti noiosi il gruppo livella.

Ritrovano l'artefatto di Vattelapesca nascosto sotto al cuscino del nonno del re e con una grande diplomazia riescono a portare la pace? A fine serata tutti LVL UP!

Nessuno si è mai lamentato e se capita che un giocatore salta qualche volta perchè non ne aveva voglia cerco di coinvolgerlo di più nella trama.

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Non capisco l'utilità di avere pg di lv diverso nello stesso gruppo. Posso capire se la cosa ha senso per motivi di trama (es. un personaggio è un esperto guerriero e un altro e il suo allievo) ma in tutti gli altri casi non vedo a che cosa possa servire se non far sentire inferiori certi giocatori.

Poi dare meno px a un giocatore perché salta delle sessioni... perché ?

Cosa dovrebbe risolvere ? Vogliamo costringere il giocatore a venire alle sessioni se no resta indietro ?

Se giocare è un divertimento, perché bisogna punire chi non c'è ?

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Non capisco l'utilità di avere pg di lv diverso nello stesso gruppo. Posso capire se la cosa ha senso per motivi di trama (es. un personaggio è un esperto guerriero e un altro e il suo allievo) ma in tutti gli altri casi non vedo a che cosa possa servire se non far sentire inferiori certi giocatori.

Poi dare meno px a un giocatore perché salta delle sessioni... perché ?

Cosa dovrebbe risolvere ? Vogliamo costringere il giocatore a venire alle sessioni se no resta indietro ?

Se giocare è un divertimento, perché bisogna punire chi non c'è ?

Se un giocatore si sente inferiore perchè ha meno PE di un altro, allora i suoi problemi sono altri :rolleyes:

E non si tratta di punire chi non c'è, ma di dare il giusto riconoscimento ai giocatori che si presentano, si impegnano, e danno un riscontro all'impegno delle altre persone che sono lì per far sì che tutti si divertano.

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Grazie a tutti per il coinvolgimento e per l'appoggio... Non è una questione di sentirsi inferiori (sono forse l'unico giocatore del gruppo che sa davvero le regole del gioco...

la questione è: ho impegni di lavoro, al mercoledì spesso mi devo alzare prestissimo e quindi salto per evitare di finire a mezzanotte, essere a casa quasi all'una, a dormire alle due ed alzarsi alle sei... chiedo di spostare in una serata di weekend e non si può mai senza dare spiegazioni... Poi a volte si sposta all'ultimo per un altro giorno e se manco è uguale, però non mi da i punti... Adesso sono tipo a 1000 e qualcosa in meno del più basso del gruppo, contando che a liv. 6 si sale a 21000 è già un buon 5% in meno... Presto il divario aumenterà...

Ok, il mio ranger attacca a +16 con i non morti (e nella campagna è pieno) e il guerriero ha al massimo un +13 quindi anche se sto indietro un livello non è davvero la fine del mondo... È il principio: non voglio venire perché voglio bermi una birra con altri amici? NO PE! Non posso venire perché ho un cliente che vuole il lavoro consegnato per mercoledì mattina? Sto morendo di febbre nel letto?. Ho avvertito prima e non volete spostare? Boh, almeno che non si resti indietro...

Poi ogni DM nel suo mondo fa quello che vuole ma dopo essermi letto la serie della Wizards "Appreciate your DM" non so quanto mi possa venire voglia di seguire quei consigli...

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Se un giocatore si sente inferiore perchè ha meno PE di un altro, allora i suoi problemi sono altri :rolleyes:
Epico :D

Grazie a tutti per il coinvolgimento e per l'appoggio... Non è una questione di sentirsi inferiori (sono forse l'unico giocatore del gruppo che sa davvero le regole del gioco...

la questione è: ho impegni di lavoro, al mercoledì spesso mi devo alzare prestissimo e quindi salto per evitare di finire a mezzanotte, essere a casa quasi all'una, a dormire alle due ed alzarsi alle sei... chiedo di spostare in una serata di weekend e non si può mai senza dare spiegazioni... Poi a volte si sposta all'ultimo per un altro giorno e se manco è uguale, però non mi da i punti... Adesso sono tipo a 1000 e qualcosa in meno del più basso del gruppo, contando che a liv. 6 si sale a 21000 è già un buon 5% in meno... Presto il divario aumenterà...

Ok, il mio ranger attacca a +16 con i non morti (e nella campagna è pieno) e il guerriero ha al massimo un +13 quindi anche se sto indietro un livello non è davvero la fine del mondo... È il principio: non voglio venire perché voglio bermi una birra con altri amici? NO PE! Non posso venire perché ho un cliente che vuole il lavoro consegnato per mercoledì mattina? Sto morendo di febbre nel letto?. Ho avvertito prima e non volete spostare? Boh, almeno che non si resti indietro...

Poi ogni DM nel suo mondo fa quello che vuole ma dopo essermi letto la serie della Wizards "Appreciate your DM" non so quanto mi possa venire voglia di seguire quei consigli...

Io ho un giocatore che gradualmente ha smesso di venire alle sessioni. Le saltava, poi si lamentava se non prendeva PX, ma le saltava per andarsene a bere con gli amici, ed ora che ha la ragazza non si vede nemmeno più. Meglio per lui, direi, ma ognuno ha le sue priorità, sia che siano scelte, sia che siano necessarie, sia che siano imposte. Il giusto sarebbe di essere onesti con sè stessi e gli altri, accettando ciò che si riceve per le proprie possibilità. Vedrai che se il vostro divario un giorno sarà troppo grande allora il DM troverà sicuramente il modo di permetterti di colmarlo, se gli darai modo di comprenderlo.
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Quoto Scaffali e Demian.

Il mio consiglio è raggiungere lo stato zen abbandonando i punti esperienza.

I punti esperienza sono solo una rottura di scatole il più delle volte. È una rottura calcolarli, è una rottura distribuirli, è una rottura bilanciarli in maniera da non avere disparità eccessive, è una rottura riceverne meno del compagno di squadra anche se si sono fatte le stesse cose, è una rottura non riceverne affatto perchè non si è stati fisicamente in grado di presentarsi a sessione perchè si aveva 40° di febbre.

Sono un giocatore che generalmente detesta lasciare più potere del dovuto in mano al master, ma questa è un eccezione che ho sviluppato in anni di gioco.

I punti esperienza servono solo ad aumentare di livello, tanto vale lasciare decidere direttamente al master quando questo avanzamento di livello è stato effettivamente raggiunto, si fa prima. Si evitano i dissapori che sono stati esposti in questo topic ("Perchè sono un livello indietro?" "Perchè non ci sei stato" "Ma avevo 40° di febbre!" "Fottesega"), si evitano noiosissimi calcoli, ma soprattutto si evita di avere pg con livelli differenti all'interno dello stesso gruppo, semplificando la vita sia al master (che non deve pensare più del dovuto agli incontri) che ai giocatori (che non si ritrovano con mezzo gruppo che ammazza i draghi e l'altra metà che deve stare attenta a non morire scivolando giù dalle scale).

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Mi sembra di capire, comunque, che qui il problema non è se sia giusto o meno ricevere più o meno PE quando un giocatore è assente, piuttosto direi che il problema è il riguardo che il DM e gli altri giocatori hanno nei tuoi confronti.

Fossi al tuo posto, non mi lamenterei del fatto che non ricevo X PE quando manco, ma mi lamenterei del fatto che gli altri giocano e si divertono anche senza di me. Una o due volte può capitare, ma cavolo, anche io voglio giocare. Se manco così tante giocate, il problema principale non è che Carlo salirà prima di me, ma che finirò per estraniarmi dalla trama della campagna e che gli altri personaggi saranno più "navigati" del mio. Insomma, a me roderebbe proprio perché gioco di meno, non perché non prendo comunque i PE: se anche li prendessi mi roderebbe uguale.

Il punto è questo: perché non vi mettete d'accordo meglio tutti quanti? Quali sono gli impegni di ognuno di voi? Chiaramente salute e lavoro/studio vengono prima di tutto, e bisognerebbe venire incontro a quei giocatori che proprio non possono procrastinare gli altri impegni, ma anche se si trattasse solo di una birra con un'altra comitiva, sicuri che con un po' di sforzo un altro giorno non lo troviamo?

I punti esperienza servono solo ad aumentare di livello

Ma, purtroppo, non è vero che servono solo per quello. Da giocatore che ama gli incantatori devo dire che, purtroppo, servono anche per lanciare molti incantesimi. Se i PE non esistono, effettivamente, e il gruppo sale tutto insieme, come ribilanci incantesimi come Desiderio? Tutti quegli incantesimi che necessitano di PE per essere lanciati, come li fai giocare?

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Ma, purtroppo, non è vero che servono solo per quello. Da giocatore che ama gli incantatori devo dire che, purtroppo, servono anche per lanciare molti incantesimi. Se i PE non esistono, effettivamente, e il gruppo sale tutto insieme, come ribilanci incantesimi come Desiderio? Tutti quegli incantesimi che necessitano di PE per essere lanciati, come li fai giocare?

I punti esperienza servono esclusivamente per passare di livello una volta introdotta la regola (non mi ricordo se si trova su Unearthed Arcana o da qualche altra parte) che passa i costi dai punti esperienza al denaro.

Per ogni punto esperienza che si sarebbe dovuto spendere, si pagano invece 2-3 monete d'oro e addio casini vari.

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