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[Sondaggissimo]


Edmund

Messaggio consigliato


Mai fatto, ma mi porrei delle domande.

Ha senso usare una data lingua, anche se "suona bene" nel contesto del mondo di gioco?

Se uso il greco (a caso, visto che è già stato citato) dovrebbe essere ripreso anche in altri campi del gioco. Come in un popolo. Ma allora quel popolo deve essere tipo uno antichissimo/potentissimo e via dicendo.

Probabilmente cercherei di usare o parole draconiche, celestiali o elfiche. Draghi perché sono forse la razza più potente del mondo materiale, il celestiale perché si e l'elfico perché... beh, almeno nel mio mondo fantasy "standard" gli elfi sono la razza umanoide vicina alla magia più antica e più acculturata di tutte.

Di conseguenza i nomi dei pianeti potrebbero deriverebbero da parole elfiche o denominazioni date dagli scopritori.

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Per quanto mi riguarda, la risposta è: "dipende"... Se è un fantasy ambientato in una Terra alternativa, magari avrebbe senso usare i nomi usati da qualche civiltà antica... Se il mondo è differente, i nomi preferisco inventarli, ma stando attento ai criteri per cui gli antichi in giro per il mondo davano nomi alle cose che vedevano in cielo... Ad esempio, i greci davano loro dei nomi basati su aggettivi (tipo Venere che era noto come Hesperos, Serotina, o Phosphoros, il portatore di luce), i romani gli davano nomi di divinità, i giapponesi e i cinesi gli assegnano i nomi degli elementi, gli indiani basano i nomi sulla filosofia dei navagraha, e così via...

C'erano anche civiltà che non guardavano affatto stelle e pianeti, bensì altre cose: ad esempio, pare che i Nazca del sudamerica basassero la loro religione cosmologica (e i disegni immensi che ancora oggi si vedono nei deserti dove vivevano) sugli "spazi neri" che vedevano nella Via Lattea, in pratica le nubi di polvere interstellare fredda presenti nel disco galattico...

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Un amico usò per una trilogia di avventure, nomi slavi a posti e PNG.

L'effetto vi assicuro è suggestivo, ti porta davvero a pensare di aver incontrato un'altra cultura.

L'unico problema è che devono essere pronunciabili e scrivibili, e gli slavi a volte non sono la scelta migliore in tal senso :)

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Nella mia hanno nomi inventati, ma sono i nomi delle 4 divinità elementali, più una stella oscura che è la dea dell'oscurità, e il sole e la luna, come la terra stessa hanno i nomi delle rispettive divinità, quindi i giocatori li riconoscono e li considerano entità dotate di volontà.

Diciamo che a seconda di cosa devi nominare ci sono lingue che si prestano meglio.

Un'organizzazione che abbiamo in ambientazione che è una sorta di inquisizione, ha nomi latineggianti per le cariche, per le prassi, e per i luoghi/stanze (come dimenticare l'"interlocutorium", la stanza delle torture in realtà).

Una razza di felinidi ha un linguaggio pieno di lettere X e di S, non ricordo neanche come è nata ma poi è rimasta la tradizione (la città di Xyantos, il fiume Murinix, e storici PG come Alexys, Lyxet, Sydex).

Un principato che ha sede in un arcipelago a est ha nomi orientaleggianti (tipico in ogni ambientazione).

Credo che sia il sapore che vuoi dare alla cosa a fornirti più spunti, e usare quella lingua che richiama un certo tipo di sensazione in chi la ascolta.

L'egiziano dà il senso di occulto e misterioso, come anche esotico (effetto che trovo personalmente di più nelle lingue arabescate).

Per i pianeti, credo che il discorso sia da legare all'ambientazione, perché c'entra la cosmologia complessiva. Sono gli dei, o sono gli astronomi a dare nome ai pianeti? Gli astronomi da quale cultura dell'ambientazione provengono? O potrebbero essere nel linguaggio di quell'antico impero che una volta era la potenza dominanate. O ancora, potrebbero essere nomi comuni, legati ad attività umane, se ha qualche significato ("l'Azzurro, il Viandante, l'Annunciatore... roba tipo nomi da presagio o nomi delle costellazioni, per intendersi).

Spero di essere stato di aiuto. :)

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Latini, Greci ed Egizi!

Però dipende anche dall'ambientazione: se sei in un fantasy il nome dovrà essere di un certo tipo, se sei in uno sci-fi una semplice sigla o nome in codice tipo NEB-442 fa sempre il suo effetto, a meno che non sia un pianeta abitato dove giustamente la gente che ci vive gli dà un nome vero e proprio.

Se gioco fantasy tuttavia vado per i nomi fantasy puri, mischiare roba palesemente latino/greca non ha molto senso, cerco di più l'assonanza su come mi immagino il linguaggio "della cultura" di quel mondo.

Tautomacros ad esempio IMHO va bene per uno sci-fi, ma non per un fantasy perchè ha dei palesi richiami greci.

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Un amico usò per una trilogia di avventure, nomi slavi a posti e PNG.

L'effetto vi assicuro è suggestivo, ti porta davvero a pensare di aver incontrato un'altra cultura.

L'unico problema è che devono essere pronunciabili e scrivibili, e gli slavi a volte non sono la scelta migliore in tal senso :)

Io ho usato l'africano, lievemente modificato per poter essere compreso facilmente :D

Comunque, come già hanno detto tutti, si deve guardare l'ambientazione per i nomi. Potrebbero essere nomi relativi ad antiche divinità, o addirittura divinità attualmente esistenti. Potrebbero essere nomi dedicati alla natura, potrebbero essere nomi in una lingua antica (ma della tua ambientazione, quindi deve esserci coerenza) trovati in antichi manoscritti, etc etc

In base alle tue proposte, direi che difficilmente si parla di un ambito fantascientifico, quindi su quello non mi dilungo :D

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Io non posso che consigliare moltissimo le lingue semitiche. Da quando ho cominciato a studiare ebraico, arabo e aramaico (che sono lingue magnifiche, davvero magnifiche! Specialmente l'ebraico...) ho cominciato a sfruttarli moltissimo. Ho cominciato chiamando un anziano mago Jolus Habbaruch (con pronuncia dura del "ch"; Baruch vuol dire benedetto in ebraico, habbaruch vuol dire "il benedetto"), e poi non mi son più fermato...

Inoltre la struttura a flessione interna delle lingue semitiche è talmente diversa dalla nostra che permette una flessibilità nell'invenzione dei nomi notevolissima. Mi spiego, usando l'ebraico come esempio (ma il discorso è molto simile per le altre lingue semitiche):

in ebraico alla base di tutto stanno le radici, che sono composte di tre consonanti. Ad esempio, la radice LMD indica i concetti che hanno a che vedere con lo studio; da essa si ricavano verbi, nomi, aggettivi, e via dicendo: avrò

liLMoD = studiare, e le sue voci: LoMèD, LoMéDet, LoMeDìm, LoMeDòt (nell'ordine, maschile singolare, femminile singolare, maschile plurale, femminile plurale);

taLMùD = l'esegesi della Bibbia ebraica, ovvero lo studio di essa

taLMìD / taLMiDàh = studente / studentessa

meLaMèD = insegnare

e via discorrendo. Insomma, partendo da solo tre consonanti (ad esempio, KTV per scrivere, QRĤ per leggere, et cetera) si possono ricavare un sacco di parole affini in modo più o meno vicino al concetto di base della radice... utilissimo per inventare nomi.

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  • 2 settimane dopo...

Io ho sempre adorato le lingue indo-iraniche....però mi piaciono un sacco anche quelle dravidiche(4 lingue di 4 stati indiani che non sono indoeuropee)...

Sono agglutinanti e quindi vengono molto condensate...poi ci son differenze:il telugu ad esempio(chiamato anche l'italiano d'oriente)è molto musicale,il tamil invece che è molto più "blocchettato" è molto più a scatti ma anche molto carino,inoltre nomi seppur simil al resto dell'india han i loro"stili"...(e fan film da urlo)

Esempi:https://www.youtube.com/watch?v=J2GXBLVZk60 (tamil)

(telugu)

(sempre tamil)

Cmq io molte volte tendo a usare cmq corrispettivi"fantasy" delle culture reali nelle mie campagna,molte volte prese dal passato(tipo ittiti ecc.)....

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  • 2 settimane dopo...

io li invento ma cerco di metterci un significato dietro, magari storpio leggermente delle parole esistenti di altre lingue e le riadatto.

oppure ad ogni pianeta puoi dare il nome proveniente da una lingua diversa, anche per dimostrare che sonos tati scoperti il luoghi e tempi diversi.

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  • 3 mesi dopo...

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