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Magia come tecnologia


Messaggio consigliato


Ovvero: anche se nel mondo reale un cellulare è un oggetto comune, in D&D è paragonabile a un oggetto magico, e come tale andrebbe trattato.

Ed proprio per questo motivo che certe ambientazioni come il nostro mondo moderno o simili sarebbe fatte male con le regole di un D&D con questo cambio tecnologia-magia.......

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Ovvero: anche se nel mondo reale un cellulare è un oggetto comune, in D&D è paragonabile a un oggetto magico, e come tale andrebbe trattato.

Non propriamente: un cellulare potrebbe essere reso anche come oggetto comune, ma dovrebbe risultare inferiore a una "magia".

Già il semplice fatto che una "tecnologia/magia" è rintracciabile solo tramite un'altra "tecnologia/magia", la rende decisamente superiore a un comune cellulare.

Ed proprio per questo motivo che certe ambientazioni come il nostro mondo moderno o simili sarebbe fatte male con le regole di un D&D con questo cambio tecnologia-magia.......

Per nulla.

Non è che non si possa fare. Piuttosto c'è da chiedersi se "non ci si sente di volerlo fare". ;-)

Non è una questione di non potere, ma al massimo di non volere. Bisogna che il DM abbia la volontà di scegliere una spiegazione.

E se si ha voglia, le spiegazioni si trovano. ;-)

La soluzione è semplice:

- cellulare oggetto comune? Esiste ma non è in grado di fornire una libertà comunicativa al pari di quella concessa dai "poteri tecnologici/Magia" o dagli "oggetti magici/oggetti tecnologicamente avanzati".

- cellulare è un "oggetto magico/oggetto tecnologicamente avanzato"? Allora è in grado di risultare efficace quanto la "magia/tecnologia avanzata".

Caso risolto.

Continuate a dare per scontato che sia il reflavouring di per sè a dover dare una risposta assoluta. ^ ^

Quella su descritta, invece, è una scelta che deve fare il DM.

Poichè il reflavouring da me proposto serve a creare ambientazioni tecnologiche radicalmente diverse fra loro (da quelle con tecnologia diffusissima a quelle in cui la tecnologia è una rarità controllata da pochi), non può essere il reflavouring di per sè a prendere posizione.

Il DM deve fare il lavoro del DM: decidere e gestire.

Quindi, c'è da scegliere che forma prenderà un cellulare? Il DM scelga in base al tipo di ambientazione tecnologica in cui vuole giocare.

Ma è il DM a dover scegliere, non il reflavouring.

Così come il DM deve scegliere se una ambientazione è High o Low Magic e, quindi, quanto sono diffusi in essa gli oggetti magici.

O così come deve scegliere quali tipi di prodotti alchemici comuni è in grado di preparare un PG alchimista in una ambientazione Fantasy.

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Ovvero: anche se nel mondo reale un cellulare è un oggetto comune, in D&D è paragonabile a un oggetto magico, e come tale andrebbe trattato.

Quindi o "l'intera popolazione ha usare oggetti tecnologici" o i cellulari sono rari e pochi possono usarli.

Quale sia la scelta non si può comunque riprodurre il mondo reale.

Non propriamente: un cellulare potrebbe essere reso anche come oggetto comune, ma dovrebbe risultare inferiore a una "magia".

Già il semplice fatto che una "tecnologia/magia" è rintracciabile solo tramite un'altra "tecnologia/magia", la rende decisamente superiore a un comune cellulare.

No, perché il cellulare può essere usato molte più volte dell'incantesimo. Ognuno ha vantaggi e svantaggi e la superiorità dell'uno o dell'altro dipende dalle circostanze.

Tra l'altro ci sono oggetti che possono obliterare completamente certi poteri: armi da fuoco vs blast di basso livello e no, le munizioni non costituiscono un limite, perché difficilmente si consumeranno più di 10 caricatori a giornata (e se un guerriero gira tutto il giorno in armatura a piastre non vedo il problema di portarsi dietro un arsenale)

Per nulla.

Non è che non si possa fare. Piuttosto c'è da chiedersi se "non ci si sente di volerlo fare". ;-)

Non è una questione di non potere, ma al massimo di non volere. Bisogna che il DM abbia la volontà di scegliere una spiegazione.

E se si ha voglia, le spiegazioni si trovano. ;-)

La soluzione è semplice:

- cellulare oggetto comune? Esiste ma non è in grado di fornire una libertà comunicativa al pari di quella concessa dai "poteri tecnologici/Magia" o dagli "oggetti magici/oggetti tecnologicamente avanzati".

- cellulare è un "oggetto magico/oggetto tecnologicamente avanzato"? Allora è in grado di risultare efficace quanto la "magia/tecnologia avanzata".

Caso risolto.

E ancora, se si sta ricreando il mondo reale, il DM queste libertà non le ha. Non è lui a decidere come funziona la tecnologia.

Il cellulare non può essere ricreato come oggetto magico, perché richiederebbe un'abilità specifica per essere usato, cosa incoerente con il setting. Inoltre se fosse una bacchetta magica avrebbe un limite di utilizzi ridicolo.

Quindi il cellulare deve essere un oggetto comune. Ma purtroppo non rispetta la regola "un'oggetto comune deve essere inferiore alla magia" perché per certi aspetti è pari o superiore.

Continuate a dare per scontato che sia il reflavouring di per sè a dover dare una risposta assoluta. ^ ^

Quella su descritta, invece, è una scelta che deve fare il DM.

Poichè il reflavouring da me proposto serve a creare ambientazioni tecnologiche radicalmente diverse fra loro (da quelle con tecnologia diffusissima a quelle in cui la tecnologia è una rarità controllata da pochi), non può essere il reflavouring di per sè a prendere posizione.

Il DM deve fare il lavoro del DM: decidere e gestire.

Quindi, c'è da scegliere che forma prenderà un cellulare? Il DM scelga in base al tipo di ambientazione tecnologica in cui vuole giocare.

Ma è il DM a dover scegliere, non il reflavouring.

Così come il DM deve scegliere se una ambientazione è High o Low Magic e, quindi, quanto sono diffusi in essa gli oggetti magici.

O così come deve scegliere quali tipi di prodotti alchemici comuni è in grado di preparare un PG alchimista in una ambientazione Fantasy.

No no :-)

Sto dicendo proprio il contrario: il reflavour non può dare risposte a queste domande.

Ci sono cose che con il reflavour non si possono fare.

Il mondo reale è una di queste.

Tu come riprodurresti il cellulare (in questa ambientazione): oggetto comune o magico ?

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No, perché il cellulare può essere usato molte più volte dell'incantesimo. Ognuno ha vantaggi e svantaggi e la superiorità dell'uno o dell'altro dipende dalle circostanze.

Tra l'altro ci sono oggetti che possono obliterare completamente certi poteri: armi da fuoco vs blast di basso livello e no, le munizioni non costituiscono un limite, perché difficilmente si consumeranno più di 10 caricatori a giornata (e se un guerriero gira tutto il giorno in armatura a piastre non vedo il problema di portarsi dietro un arsenale)

Anche un'Armatura si può usare sempre, mentre l'incantesimo Mage Armor solo un numero limitato di volte al giorno. Questo rende un'armatura un oggetto stra-potente rispetto a Mage Armor? No. Lo rende un semplice oggetto, con la sua utilità ma anche con i suoi limiti (un'armatura comune richiede Competenza, spesso infligge svantaggio nelle prove di Stealth, può richiedere un prerequisito di forza per essere indossata).

Aggiungo una cosa che in questo topic fin ora si è dimenticato: Animal Messenger può essere castato come Rituale, dunque senza spesa di Slot.

Le pistole laser sono una particolarità che conviene non generalizzare. I designer, infatti, hanno effettivamente tarato un po' troppo in alto il danno inflitto dalle armi da fuoco (non a caso lo stesso Mearls, dando un consiglio sulla creazione di un PG pistolero, ha consigliato in persona di abbassare i dadi di danno). Questo non significa che tutti gli oggetti normali siano da considerare potenti come le pistole laser.

Riguardo alle munizioni, attenzione che i designer non hanno definito un costo. Chi ti dice che un PG sia in grado di permettersi addirittura 10 caricatori a botta. ;-)

Mai dire mai, poi, su cosa possa avere bisogno di portarsi dietro un guerriero.

E ancora, se si sta ricreando il mondo reale, il DM queste libertà non le ha. Non è lui a decidere come funziona la tecnologia.

Il cellulare non può essere ricreato come oggetto magico, perché richiederebbe un'abilità specifica per essere usato, cosa incoerente con il setting. Inoltre se fosse una bacchetta magica avrebbe un limite di utilizzi ridicolo.

Quindi il cellulare deve essere un oggetto comune. Ma purtroppo non rispetta la regola "un'oggetto comune deve essere inferiore alla magia" perché per certi aspetti è pari o superiore.

Ma è lui a poter decidere come implementarla in gioco.

Ricordiamoci, per favore, che D&D non replica la realtà, la emula in maniera semplificata. Se un Dm vuole emulare alla perfezione la realtà, quello è un problema suo. Se gioca a D&D deve dare per scontato che le regole saranno una semplificazione della realtà. Ma uno Smartphone semplificato non è meno uno Smartphone. ;-)

Perchè mai un Oggetto Magico richiederebbe una abilità specifica?

Da che mondo è mondo, gli oggetti magici sono oggetti con proprietà particolari con un costo esorbitante. Nulla di più e nulla di meno.

Il prerequisito degli Oggetti magici sta solo nella necessità di scoprire come funzionano. Ma, a parte questo, chiunque può usare un oggetto magico. E, ugualmente, chiunque può usare un Oggetto tecnologicamente avanzato.

Conviene non confondere le ragioni di setting (ad esempio, la tendenza tipica di rendere gli oggetti magici qualcosa di raro e adatto a pochi eletti) con i preresiti dell'oggetto. ;-)

Per il come rendere uno Smartphone un oggetto comune, passo alla parte seguente.

No no :-)

Sto dicendo proprio il contrario: il reflavour non può dare risposte a queste domande.

Ci sono cose che con il reflavour non si possono fare.

Il mondo reale è una di queste.

Tu come riprodurresti il cellulare (in questa ambientazione): oggetto comune o magico ?

A meno che non esistano regole meccaniche davvero invasive, non c'è nulla che non si possa fare. C'è solo ciò che ci si immagina di poter fare o non fare. ;-)

Le possibilità dipendono dalle soluzioni che si sceglie di immaginare.

Smartphone (oggetto comune): Costo 100 Crediti + Speciale. Uno Smartphone è un piccolo dispositivo in grado di permettere di comunicare con altri comuni dispositivi di comunicazione telefonica (come atri smartphone, telefoni cellulari e telefoni fissi) e di connettersi a internet. Navigando su Internet è possibile eseguire una prova di Intelligenza (Investigare) per trovare le informazioni ricercate (la CD varia a seconda dell'informazione; il DM può decidere di consentire l'utilizzo di altre Abilità al posto di Investigare, a seconda dell'argomento). E' possibile scaricare Applicazioni, attraverso le quali si possono acquisire servizi aggiuntivi (ogni servizio aggiuntivo ha un costo in crediti - minimo 1 credito, anche se per i tool la spesa equivale a un abbonamento mensile il cui costo deve essere di almeno 5 crediti per Proficiency posseduta dal PG - e consente di poter trovare informazioni o di utilizzare lo Smartphone come un Tool a seconda dell'Applicazione scaricata). Lo Smartphone possiede, inoltre, un sistema di geolocalizzazione, attraverso cui è possibile individuare la propria posizione e usufruire di mappe (a meno che non si scarichi una App per mappe offline, soggetta al problema di mappe non aggiornate, le cartine normalmente sono online e richiedono un accesso a internet per poter essere visualizzate). Per poter utilizzare lo Smartphone è necessario sottoscrivere un abbonamento con una azienda di telefonia: le tariffe possono variare (decide il DM), ma mediamente il servizio costa 50 crediti al mese per poter usufruire di telefonate, messaggi e internet senza limiti. La rete dello smartphone subisce le più comuni restrizioni: nelle aree in cui non c'è campo risulta impossibile navigare su internet, telefonare o mandare messaggi (l'abbonamento si paga ugualmente), mentre è invece possibile usufruire delle App offline acquistate in precedenza; come qualunque mezzo di comunicazione o dotato di geolocalizzazione, lo Smartphone può essere rintracciato o la comunicazione intercettata tramite adeguati dispositivi elettronici di tracciamento (compresi alcuni poteri di "divinazione"). Lo Smartphone, infine, possiede una autonomia di 12 ore di carica, periodo terminato il quale il dispositivo si spegne e diventa inutilizzabile fino alla successiva fase di ricarica. Ogni ora di tempo durante il quale lo smartphone viene lasciato in carica, la sua batteria ri-ottiene 6 ore di utilizzo.

Non è perfettamente realistico, ma lo è abbastanza da essere uno Smartphone.

Inoltre, sarà utilizzabile in qualunque momento, ma possiede abbastanza limitazioni da rendere Animale Messaggero (che si può usare come Rituale, ricordiamolo) decisamente più utile.

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Voi state dando per definitivo che la tecnologia fantascientifica debba essere semplice da usare ed accessibile a tutti. Perché? Non è una cosa automatica.

Ho letto molti commenti sul soldato con il fucile. Un fucile non è un oggetto facile da usare ed è meno intuitivo di quanto sembri. Già è difficile colpire qualcosa, se si spara senza addestramento. Ma senza addestramento la cosa ancora più difficile è arrivare a spararci. Sapete caricare un fucile? Smontarlo? Imbracciarlo correttamente? Usare un selettore di fuoco? Usare un mirino, montarlo, calibrarlo? Sapete rimetterlo in funzione se si inceppa? Insomma, l'addestramento necessario a usare un fucile non è inferiore a quello necessario a usare una bacchetta di raggio rovente.

I fucili non sono gratuiti e no si producono da soli. Oggi sono relativamente economici perché la loro produzione è industrializzata e questo ha ridotto i costi di molto. Ma non è sempre stato così. Una produzione artigianale richiede più tempo e più spesa di quelli necessari per produrre una bacchetta di raggio rovente. Dall'altra parte, D&D ci dà i costi e i tempi per una bacchetta prodotta artigianalmente da un singolo incantatore, ma cosa succederebbe se si applicassero i principi dell'industrializzazione alla produzione di oggetti magici? I miglioramenti nella produzione e nell'approvigionamento delle materie necessarie porterebbero a un crollo dei prezzi, e la lavorazione in catena di montaggio abbatterebbe drammaticamente i tempi di produzione.

Poi c'è la questione della disponibilità. Un fucile non è una cosa che chiunque possa comprare, possedere, portare ed usare. Men che meno una bomba a mano, un jetpack o un lanciamissili portatile.

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@Ji ji: sostanzialmente dipende dall'ambientazione, dalle caratteristiche del mondo immaginario che si è scelto per la propria campagna. In una ambientazione un fucile potrebbe essere rarissimo, in un'altra diffusissimo. La capacità d'uso degli oggetti, inoltre, dipende molto dalla diffusione di tali oggetti, dalla loro accessibilità e dalla diffusione dei metodi d'insegnamento. Oggi quasi tutti sanno usare un computer, ma prova a dare in mano una spada a una persona qualunque e a malapena sarà capace di brandirla..figuriamoci usarla.

La mia HR non parte da nessun presupposto. Si può usare per qualunque tipo di ambientazioni con tecnologia.

in alcune un fucile potrebbe essere una tecnologia conosciuta a pochi, in altre potrebbe essere un oggetto che tutti possiedono e che imparano a usare molto precocemente nella loro vita (in un setting, ad esempio, si potrebbe decidere che una nazione è strutturata sullo stile Spartano, con i giovani ragazzi allenati all'uso delle armi da fuoco fin da piccoli per renderli i perfetti soldati).

Come ho detto più volte, la disponibilità e la conoscenza della tecnologia dipendono dalle caratteristiche del setting scelto, è le caratteristiche del setting dipendono dal DM. ;-)

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Quindi alla fine il reflavoring senza modifiche alle regole (Crunch) si fa ben poco con il vostro ragionamento?dico Giusto?

Nope, esattamente il contrario. ^ ^

L'introduzione di crunch semplicemente è tanto più necessaria quanto più si vuole ricreare una ambientazione in maniera dettagliata.

Di base qualunque ambientazione generica si può gicoare con il semplice reflavouring. Se, però, si vuole approfondire nel dettaglio certe esperienze, allora è necessario introdurre un numero tanto maggiore di meccaniche quanto più approfondita vuole essere la propria esperienza.

Non conviene dare per scontato che tutti abbiano interesse ad approfondire in ogni minimo dettaglio l'esperienza di un setting fantascientifico (come, ad esempio, il porsi il problema dell'esatta meccanica di uno Smartphone).

La necessità o meno di cruch dipende dalle necessità del gruppo. La gestione di una campagna può essere un'esperienza per gradi, con l'introduzione graduale di meccaniche. Non è che esistano solo due rigide possibilità, o si gioca solo reflvouring puro o si introducono le meccaniche più complesse della terra. ;-)

E' possibile giocare un reflvouring puro con ambientazioni molto generiche, è possibile giocare reflavoriung con l'introduzione di crunch solo in merito a un elenco di oggetti comuni e/o magici, come è possibile sentire la necessità di dover creare interamente nuove Classi, Sottoclassi, Razze, Sottorazze, Background, Talenti e intersi sistemi meccanici.

Questo, però, lo decidono i giocatori in base alle loro necessità. ;-)

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Faccio un piccolo appunto.

Siamo passati alle armi da fuoco perché serve 1/10 dell'addestramento necessario a tirare con l'arco.

E poiché in dnd pure il pg lvl1 sa costruire un arco di legno e sa usarlo (praticamente tutte le classi hanno competenza con un arco semplice) il paragone non regge.

L'unico vincolo è quello di creazione, ma se ha un costo..chiunque lo può comprare.

Preferisco che mi si dica "non puoi perché io master dico cosi" al posto di accampare scuse davvero poco credibili. Imho

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Siamo passati alle armi da fuoco perché serve 1/10 dell'addestramento necessario a tirare con l'arco.

Dipende dal tipo di arco, in realtà. Un arco corto da caccia non richiede molto allenamento, ma del resto non è pensato per essere un'arma da guerra. Usare un fucile d'assalto può sembrare semplice, ma Ji ji ha fatto notare che in realtà tra saperlo usare e premere il grilletto e puntare l'arma in direzione del nemico sperando di ucciderlo c'è una certa differenza.

L'unico vincolo è quello di creazione, ma se ha un costo..chiunque lo può comprare.

Se ha i soldi. Faccio presente che un popolano medio guadagna (se è fortunato) circa una moneta d'argento a settimana. Quindi, non è affatto scontato che un popolano possa permettersi un arco. O un fucile. O qualsiasi altra cosa. Probabilmente l'Empire State Building o la Torre Eifel hanno un costo, ma non credo che "chiunque" possa comprarlo.

E di nuovo non confondiamo oggetti comuni con oggetti magici (o super-tecnologici). Altrimenti è ovvio che sorgono polemiche.

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L'introduzione di crunch semplicemente è tanto più necessaria quanto più si vuole ricreare una ambientazione in maniera dettagliata.

Di base qualunque ambientazione generica si può gicoare con il semplice reflavouring. Se, però, si vuole approfondire nel dettaglio certe esperienze, allora è necessario introdurre un numero tanto maggiore di meccaniche quanto più approfondita vuole essere la propria esperienza.

Non conviene dare per scontato che tutti abbiano interesse ad approfondire in ogni minimo dettaglio l'esperienza di un setting fantascientifico (come, ad esempio, il porsi il problema dell'esatta meccanica di uno Smartphone).

D&D di certo non è una simulazione realistica, però tra l'avere meccaniche semplici e non averle proprio c'è una bella differenza.

Se l'ambientazione prevede certi oggetti questi dovranno essere presenti e dovranno più o meno funzionare come le controparti reali.

Ora bisogna chiarirsi sulla definizione di meccanica: un oggetto come lo smartphone che hai creato è una nuova meccanica ? E se invece il master non avesse pensato a definirlo nei dettagli e nel corso della campagna avesse consentito ai giocatori di telefonare tranquillamente senza alcun tiro di dado e senza tener conto di batteria ect. sarebbe da considerarsi come una nuova meccanica ?

Secondo me sì, perché il cellulare avrebbe comunque avuto degli effetti sul gioco, anche se non fosse stato definito numericamente.

Dunque in un certo senso ogni setting ha meccaniche sue, che dipendono da una miriade di fattori.

Per esempio un'ambientazione stile far west e una dove la legge è onnipresente sono diverse proprio per il "fattore legge", che ha effetti visibili (e quindi meccanici) sul gioco, pur non essendo chiaramente definito dalle regole.

Anche il livello tecnologico ha effetti pratici: il cellulare cambia l'esperienza, che sia descritto o meno dalle regole.

Il problema non è voler avere meccaniche realistiche e simulative: nel mondo moderno esistono le telecomunicazioni, le armi da fuoco, le auto, gli aerei, i computer...

Che siano realistici o meno non cambia il fatto che hanno un certo effetto sul gioco.

Ora un paio di precisazioni:

-ovviamente esistono ambientazioni fantasy che hanno gli stessi problemi e ambientazioni tecnologiche che non gli hanno. Io sto parlando delle ambientazioni che hanno oggetti comuni diffusi che possono (del tutto o in parte) sovrapporsi a capacità di classe e sto usando il mondo reale come esempio.

-il problema di queste ambientazioni è che ci sono classi mundane che vengono potenziate da certi oggetti e classi caster che perdono la loro unicità . E non è una questione solo estetica ma di bilanciamento.

-si potrebbe ovviare al problema rendendo gli oggetti comuni inferiori meccanicamente alle capacità di classe. Il problema è che, essendo le ultime fisse, bisogna nerfare gli oggetti. Questo però può portare a dei risultati bizzarri (cellulari con un numero di chiamate limitato al giorno ? fucili che non sparano a più di 100m ?). Ovviamente anche nel D&D base ci sono cose strane (i PF, le balestre che si ricaricano in pochi secondi...) ma se le assurdità diventano troppe non credo si possa parlare di un regolamento adatto... altrimenti si potrebbe anche sostenere che è possibile giocare a dragonball usando Call of Cthulhu !

-la cosa migliore a mio avviso sarebbe potenziare le capacità di classe, ma non è una cosa semplice. Tra l'altro bisognerebbe prima capire qual'è l'ambientazione standard di D&D... quella per cui sono state calibrate le classi.

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D&D di certo non è una simulazione realistica, però tra l'avere meccaniche semplici e non averle proprio c'è una bella differenza.

Se l'ambientazione prevede certi oggetti questi dovranno essere presenti e dovranno più o meno funzionare come le controparti reali.

Il modo in cui sono presenti dipende dalle decisioni del gruppo e del DM in particolare.

Se uno non sente il bisogno di avere una meccanica specificatamente dedicata può, ad esempio, semplicemente sceglier eche un telefono cellulare sia semplicemente rappresentato dal reflavouring del Servizio "messaggero" descritto a pagina 159 del Manuale del Giocatore (pagina 54 del Basic per giocatori): paghi una certa cifra, magari semplicemente rendendola mensile, e puoi comunicare con altri.

Dipende da cosa un gruppo vuole.

Certo, se proprio si vuole avere oggetti specificatamente definiti da proprie meccaniche, allora è necessario inserire del cruch. Ma è decisamente meglio avere la necessità di creare solamente una lista di oggetti comuni, piuttosto che trovarsi costretti a dover creare nuove Classi, Razze, Background, ecc. solo per poter dare alla propria campagna un appeal fantascientifico. ;-)

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No, l'HR è rimasta la stessa. ;-)

E' sempre quella che trovi nei primi post di questo topic. E' ovvio che un reflvouring cambi le ambientazioni. Se cambi il significato narrativo di tutte le meccaniche di un gioco cosa credi di determinare? ^ ^

Attenzione a non confondere il mezzo (fare il reflavouring delle meccaniche) con il fine (usare il reflavouring per creare ambientazioni legate a una tematica diversa rispetto a quella tipica di D&D, in questo caso quella incentrata sulla tecnologia avanzata).

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  • 3 mesi dopo...

Vorrei segnalarvi Mutant chronicles che aveva già tutto quello che riguarda la "magia" da parte dei buoni ( incantesimi suddivisi per varie tipologie da parte della fratellanza ) e dei cattivi ( doni/poteri oscuri conferiti dai 5 semidei oscuri ).

Bastava togliere questo e si trasforma in un gdr cyberpunk. Inoltre sono presenti innesti tecnologici e doni dati agli eretici.

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Vorrei segnalarvi Mutant chronicles che aveva già tutto quello che riguarda la "magia" da parte dei buoni ( incantesimi suddivisi per varie tipologie da parte della fratellanza ) e dei cattivi ( doni/poteri oscuri conferiti dai 5 semidei oscuri ).

Bastava togliere questo e si trasforma in un gdr cyberpunk. Inoltre sono presenti innesti tecnologici e doni dati agli eretici.

Ciao Kiashaal. :-)

Ti ringrazio per la segnalazione, ma mi tocca ricordare che si tratta di un OT che va contro le premesse del topic, mi spiace. ;-)

ne approfitto, infatti, per ricordare il Disclaimer del topic inserito nel 1° post:

DISCLAIMER: Questo topic si propone di spiegare come riutilizzare le Classi Magiche e gli Incantesimi di D&D in una ambientazione tecnologicamente avanzata o addirittura Fantascientifica. L’idea è pensata per quei giocatori che trovano interessante il reflavouring, lo reputano bastante per il loro gioco e non necessitano strettamente di nuovi sistemi meccanici per poter giocare a una data esperienza di ruolo. Si prega, quindi, di evitare dibattiti incentrati sul cercare di spiegare perché per giocare a certe ambientazioni sia fondamentale - per alcuni – creare nuove meccaniche o cambiare gioco.

So che hai scritto quel suggerimento con buone intenzioni e non ti sto facendo una critica. ;-)

Ma questo topic non è stato aperto per elencare i possibili giochi attraverso cui è possibile giocare alle ambientazioni Fantascientifiche. So benissimo, come lo sanno molti altri, che se cerco un'esperienza fantascientifica esistono prodotti come Mutant Chronichle, Cyberpunk 2020, Star Wars Saga, D20 Future o sistemi generici come GURPS e FATE. Ma non è per elencare questi giochi che è stato aperto il topic.

Questo topic è stato pensato, creato e scritto per giocatori che amano D&D, adorano il sistema di D&D, ma vogliono usare questo stesso sistema - non un altro - per sperimentare generi non Fantasy, come la Fantascienza.

L'intento del topic, quindi, non è suggerire a chi cerca la Fantascienza di imparare interamente un nuovo regolamento, ma spiegare a chi ama uno specifico regolamento come usare quest'ultimo per giocare ad ambientazioni alternative. ;-)

Se un giocatore ama il regolamento di Mutant Chronichle, buon per lui...ma questo topic è fatto per chi ama il regolamento di D&D. ;-)

Non è mia intenzione apparire brusco e mi scuso se posso sembrarlo con queste parole. ^ ^

Sto solo cercando di mettere in chiaro il punto: suggerire di cambiare gioco è un discorso OT.

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