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Colpi di grazia e creature indifese


The Stroy

Messaggio consigliato

Perchè sostenete che un colpo di grazia che davvero possa uccidere il bersaglio sia contro lo spirito di D&D o l'high fantasy?

In 3.5 c'era tranquillamente la possibilità di uccidere sul colpo il bersaglio che falliva il Ts dopo il colpo di grazia e nessuno ha mai pensato che fosse contro l' high fantasy.

Il più grosso problema che mi viene in mente è che a quanto ho visto fin ora, non ho spulciato tutti gli incantesimi, non ci sono save or die, in quest'ottica un colpo di grazia che assomigli a un save or die potrebbe essere sembrato incoerente agli sviluppatori, tuttavia le condizioni per usare un incantesimo save or die sono molto meno ristrette rispetto a quelle per usare un colpo di grazia ed evitano il grosso dei problemi legati ad i save or die. Se non piaveva l'idea del ts per non morire potevano semplicemente aumentare in maniera molto grossa i danni.

In 3.5 era la meccanica del TS a dare il senso di high fantasy. Anche con un critico automatico, un personaggio di basso livello difficilmente avrebbe potuto infliggere più di 5 o 6 danni, e un TS Tempra con CD 15 o 16 è un successo automatico per la maggior parte dei PG di alto livello.

Fra le soluzioni che proponi, un TS contro morte (ovvero un SoD) è una cosa che D&D cerca di evitare dopo la 3.5, sia in forma di 4e, sia in forma di Pathfinder.

Quanto all'aumentare i danni, in 5e un colpo particolarmente efficace è rappresentato da un colpo critico: inserire una seconda meccanica simile ma più circostanziale avrebbe forse migliorato l'esecuzione di un colpo di grazia, ma avrebbe anche appesantito il gioco in una maniera che gli sviluppatori hanno pensato non valesse la candela.

Faccio anche notare che un combattente esperto può a tutti gli effetti uccidere un bersaglio in un solo round.

Per definizione, un personaggio esperto è un personaggio di almeno 5° livello con una classe, e un combattente è un personaggio con una classe combattente.

La grossa distinzione fra classi combattenti e classi non combattenti è il privilegio Extra Attack, che si acquisisce appunto al 5° livello.

Un personaggio con Extra Attack può mettere a segno più di un "colpo di grazia" in un singolo round, e pertanto assegnare più di due fallimenti sui DST in un round.

Dato che al terzo fallimento su un DST si muore, ecco che un combattente esperto può finire in un round un avversario steso, anche se per un combattente inesperto non è automatico (anche se comunque molto probabile).

Certo, devi sgozzare il nemico due volte, ma non mi si venga a dire che narrare due attacchi come fossero uno è fare il lavoro al posto dei designer.

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Dico la mia anche io:

per quanto mi riguarda, non è il CdG (con una regola che lo permettesse da vero) che sarebbe stato "sballato" in ottica High Fantasy D&Desca. Quello che invece E' sballato sono gli incantesimi Save or Die (e Save or Suck), come "Sonno" per l'appunto. Che hanno riproposto quasi tale e quale a come era in 3.x. Con l'unica eccezione che, cadi si come una pera cotta, ma adesso non ti possono più insta-killare.

Ma non sarebbe stato tanto più semplice rifarlo come in 4^ ed.? O inventarsi qualche altro stato da appioppare al bersaglio colpito da sonno che non "unconscious"? Mah...

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possono più insta-killare.

Ma non sarebbe stato tanto più semplice rifarlo come in 4^ ed.? O inventarsi qualche altro stato da appioppare al bersaglio colpito da sonno che non "unconscious"? Mah...

In un gioco che cerca la massima semplficazione, sarebbe risultato come una inutile complicazione.

A che scopo, infatti, creare una nuova Condizione utile a descrivere solo e specificatamente la circostanza di Sonno? E' più semplice considerare che, quando ci si addormente, alla fine si è semplicemente Incoscienti. Quindi, tutte le volte che si subisce un effetto che ti fa perdere conoscenza, sei semplicemente Uncoscious.

Semplice e veloce, oltre che sensato.

Creare una Condizione ulteriore solo per mantenere una regola, Colpo di grazia, che si è solo dimostrata negli anni complicata da gestire (eccessivo rischio di Total Party Kill), sarebbe risultato più problematico che utile.

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In 5e non esistono veri e propri "Save or".

Mi spiego: un SoD/SoS è, per definizione, una capacità in grado di uccidere/incapacitare in maniera semipermanente un nemico alla sola condizione che quello fallisca un tiro salvezza.

In 5e di capacità del genere non ne esistono. Gli incantesimi che più si avvicinano ai "Save or" in realtà hanno sempre una "valvola di sicurezza":

- concedono diversi TS (carne in pietra, hold person)

- infliggono molti danni, ma non uccidono (finger of death, disintegrate)

- colpiscono solamente avversari sotto una certa soglia di hp (power word, sleep)

Questo riguardo ai SoD. Niente di innovativo, ma una rinfrescata non fa male.

Per quanto riguarda sonno nello specifico: no, non avrebbero potuto usare altro stato che Unconscious perché una persona addormetata ricade perfettamente nella descrizione di Unconscious, ovvero non può agire ed è vulnerabile. Inventare uno stato ad hoc avrebbe appesantito il gioco e forse dato un feeling da videogame che i designer volevano evitare.

Con l'assenza dei CdG, che sarebbero stati probabilmente sballati nell'ottica di una sola azione per round senza distinzione fra standard e di round completo, non si sente la necessità di uno stato ad hoc per sonno che eviti i CdG - dato che questi non esistono.

L'incantesimo ricorda parecchio la versione 3.5, certo, ma devi considerare che è tarato sul nuovo equilibrio. In 3.5 sonno era sgravato perché colpiva troppi bersagli rispetto al suo livello. Se avesse colpito 1 o 2 HD, dubito che qualcuno se ne sarebbe lamentato

In 5e si spera l'abbiano bilanciato meglio, innanzitutto sui numeri, e poi anche facendo leva sulle problematiche tattiche che l'incantesimo solleva. Poi naturalmente di questo non si può essere certi finché non si sia provato sonno in game, e infatti per quello che ho visto io, l'incantesimo è tutto fuorché sgravato (ma a me sembra pure bilanciata la versione Hex di sonno della Fattucchiera di PF, quindi non so quanto sono affidabile).

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Ragazzi, ho l'impressione che siamo finiti nella solita discussione basata esclusivamente su gusti e visioni personali di cosa sia D&D, o di cosa sia realistico o epico.

Il Basic e il Manuale del Giocatore hanno un regolamento semplificato (nel Manuale del Master probabilmente ci saranno una o più varianti), proprio perchè se lo potesse adattare facilmente (con HR) il maggior numero possibile di giocatori (a differenza del 3/3.5/PF/4 dove fare una cosa del genere è difficile e/o squilibrante rispetto al resto del regolamento).

Direi che è meglio smetterla, perchè rischia di finire in flame; ogni gruppo usa la regola (o HR) che preferisce, e finchè stà bene a tutto il gruppo non ci sono problemi.

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Unconscious. L'incantesimo ti rende privo di sensi.

L'incantesimo dice che perdi i sensi. Non che ci metti alcuni round a perderli. Li perdi subito. Ma sicuramente sono io che sono troppo attaccato alla descrizione.

non è esatto. l'incantesimo ti da lo status "privo di sensi", che prevede determinate condizioni e modifiche alle tue possibilità. tra queste possibilità, non c'è quella di essere "ucciso con un singolo colpo", ma c'è "offri vantaggio ed ogni colpo andato a segno è critico". quindi, non sto modificando alcuna regola. se decido che la palla di fuoco del lich è blu e non rossa, non sto modificando il gioco, sto solo creando atmosfera. in questo caso, non sto neanche modificando il "colore", perché sto solo descrivendo cosa fa quell'incantesimo senza usare le parole "vantaggio" e "critico": non sei in grado di eseguire alcuna azione, ne di difenderti coerentemente. questo ti rende vulnerabile agli attacchi dei tuoi nemici. fine. non ho cambiato l'incantesimo, sei tu che stai dandogli effetti che NON HA.

Perché non è una azione da combattimento? Da cosa lo stabilisci?

qui dal ragionamento, dote che tutti gli esseri umani hanno in misura più o meno differente: se io dico "taglio la gola a qualcuno" non mi aspetto alcuna altra conseguenza di "il bersaglio muore", o al massimo "il bersaglio ti sorprende con una mossa a sorpresa e non ci riesci". così come quando dico "guardo il dipinto" mi aspetto una descrizione di questo (con le rare eccezioni in cui il dipinto tenta di uccidermi, ma questo fa parte della storia). non mi sembra una situazione in cui due parti tentano di uccidersi a vicenda, c'è un pg che si aspetta una conseguenza da una sua azione, ed è una conseguenza coerente.

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L' assenza di save or die, o comunque il loro numero molto ridotto potrebbe essere alla base dell'assenza di meccaniche tipo save or die per il colpo di grazia.

Rimane da chiedersi se la meccanica per come è costruita ora, fà un numero sufficente di danni rispetto al livello, o almeno ne faccia un numero che sia paragonabile alle nuove versioni di "save or die"

dito della morte fa 7d8+30 danni media 61 danni mentre disintegrazione fà 10d6+40 di media 75

Ci si arriva vicino con un colpo di grazia a quei livelli? Con che genere di personaggio?

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Non ne sono più sicuro perchè è passato molto tempo, ma mi sembra di ricordare che Mearls dichiarò che anche le Spell provocano critico (quando hanno un tiro per colpire, ovviamente).

A leggere le regole sul critico, in effetti, non mi sembra che nulla dica il contrario.

Se quindi le spell fanno critico automatico su un bersaglio Unconscious, immaginatevi che vorrebbe dire subire Disintegrazione. ^ ^

I 10d6+40 diverrebbero 20d6+40.

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@SilentWolf e The Stroy

Chi ha mai parlato di creare una condizione ad hoc solo per Sonno?

Sarebbe poi bastato cambiare il nome e la descrizione dell'incantesimo (che è più o meno quello che dice Aleph) per evitare tutti i problemi di coerenza.

Ah, e magari PG immuni, da regole, ai CdG da parte dei PNG (con una variante, se proprio se ne sente la necessità, sulla Guida del DM con tutti i disclaimer del caso per avvertire a che tipo di esperienze potrebbe portare l'applicazione dei CdG sui PG)...perché, voglio dire, non è che si trovi in molti libri/film d'avventura o d'azione (ma di qualunque genere in realtà) che i protagonisti muoiano sgozzati nel sonno dalle comparse...

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Obbiettivo primario del design della 5a edizione è stato ed è la massima semplificazione del regolamento di base. Eventuali complicazioni sono rimandate alle Regole Opzionali, ovvero regole aggiuntive, non obbligatorie.

Questo significa che l'idea di eliminare regole che complicavano il gioco è stata pienamente consapevole. La filosofia di D&D 5a è ed è stata "Se c'è un modo più semplice per fare una cosa, allora si può lasciar perdere la versione più complicata".

Il Colpo di Grazia è stato eliminato perchè appesantiva troppo il gioco. Non è essenziale, non è semplice, quindi eliminato dal regolamento di base.

Questo non significa che non si possa re-introdurre come regola opzionale o HR.

Ma non ci si può, allo stesso tempo, aspettare che un regolamento, nato con l'obbiettivo di semplificare al massimo il sistema, presenti soluzioni più complicate del necessario. ;-)

E' facile pensare che la singola regola non sia "troppo complicata da implementare".

Ciò che spesso ci si scorda è che la complessità di un sistema dipende dall'interazione di tutte le sue regole. ;-)

Singole regole "non così tanto complicate" producono regolamenti complicati.

In ogni caso sono d'accordo con MattoMatteo: se il discorso oramai verte sul cercare di affermare qual'è il tipo di regola che piace di più, allora credo che il dibattito si sia esaurito. :-)

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qui dal ragionamento, dote che tutti gli esseri umani hanno in misura più o meno differente: se io dico "taglio la gola a qualcuno" non mi aspetto alcuna altra conseguenza di "il bersaglio muore", o al massimo "il bersaglio ti sorprende con una mossa a sorpresa e non ci riesci". così come quando dico "guardo il dipinto" mi aspetto una descrizione di questo (con le rare eccezioni in cui il dipinto tenta di uccidermi, ma questo fa parte della storia). non mi sembra una situazione in cui due parti tentano di uccidersi a vicenda, c'è un pg che si aspetta una conseguenza da una sua azione, ed è una conseguenza coerente.

Quindi, se sono in combattimento e voglio tagliare la gola ad un avversario che è privo di sensi, non posso perché non è una situazione di combattimento? E questo nonostante io sia in combattimento? Non ti sembra una contraddizione?

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Scusa Blackstorm, ma se devi per forza fraintendere quello che dice la gente, almeno fai finta che sia perchè non capisci e non per pura voglia di remare contro.

Quello che dice Aleph è che tagliare la gola a qualcuno provo di sensi senza che ci sia una qualche motivazione a renderlo difficile non è un'azione di combattimento, ma narrativa. Se tu hai tutto il tempo di avvicinarti al nemico, appoggiargli la spada sulla gola e poi calarla con violenza per aprirgliela, non sei in combattimento con il suddetto nemico, quindi a che pro usare le regole del combattimento? Gli apri la gola e basta.

Quanto al fatto che non si possano usare le regole non di combattimento durante un combattimento, perdonami, ma questo è manifestazione evidente che a te non interessa discutere. Aleph ha forse detto che non si può fare? No. Durante il combattimento puoi usare tantissime azioni non di combattimento, come buttare giù una porta, tagliare una corda, osservare i dintorni, parlare con i tuoi compagni... tagliare la gola a un nemico che non può reagire, premesso che tu abbia il tempo di farlo. Il che, in una mischia presumibilmente piuttosto accesa, potrebbe non essere proprio semplicissimo.

Quindi di cosa stiamo discutendo, di grazia?

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Si sta discutendo del fatto che le regole attuali non prevedano, secondo blackstorm e altri, regole adeguate a rappresentare l'interazione tra un pg è un nemico incapace di difendersi (condizioni come paralizzato e privo di conoscenza) come il bersaglio di un incantesimo sonno.

In particolare si ritiene inadeguata la quantità di danno che può essere inflitta ad alti livelli rispetto alla progressione generale dei pf.

Fino ad ora nessuno si è preso la briga di fare due conti su quanti siano questi danni, però dovrebero essere indicativamente il doppio dei dati tirati normalmente più i modificatori, quindi è un pò meno che attaccare due volte il bersaglio e potrebbe essere effettivamente poco ad alti livelli. Cadidati a fare valanghe di danni sono i ladri che raddoppiano i dadi del furtivo e i guerrieri che avendo attacchi multipli possono spera re di tirare una vagonata di dadi, anche se resta l'ignognita data dal fatto che l'incantesimo sonno termina quando il persaglio subisce danni e, se non ho preso un abbaglio, solo il primo attacco beneficerebbe del critico gratuito. Entrambi comunque non mi sembrano in grado di fare lo stesso numero di danni che farebbe un mago con quello che un tempo era un save or die. Da valutare gli incantesimi che prevedono tiro per colpire che possono fare critico anche loro.

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Scusa Blackstorm, ma se devi per forza fraintendere quello che dice la gente, almeno fai finta che sia perchè non capisci e non per pura voglia di remare contro.

Quello che dice Aleph è che tagliare la gola a qualcuno provo di sensi senza che ci sia una qualche motivazione a renderlo difficile non è un'azione di combattimento, ma narrativa. Se tu hai tutto il tempo di avvicinarti al nemico, appoggiargli la spada sulla gola e poi calarla con violenza per aprirgliela, non sei in combattimento con il suddetto nemico, quindi a che pro usare le regole del combattimento? Gli apri la gola e basta.

Quanto al fatto che non si possano usare le regole non di combattimento durante un combattimento, perdonami, ma questo è manifestazione evidente che a te non interessa discutere. Aleph ha forse detto che non si può fare? No. Durante il combattimento puoi usare tantissime azioni non di combattimento, come buttare giù una porta, tagliare una corda, osservare i dintorni, parlare con i tuoi compagni... tagliare la gola a un nemico che non può reagire, premesso che tu abbia il tempo di farlo. Il che, in una mischia presumibilmente piuttosto accesa, potrebbe non essere proprio semplicissimo.

A me non interessa discutere? Non mi b pare. Io non sto fraintendendo alcunché. Aleph ha detto che tagliare la gola a qualcuno non è una azione di combattimento, leggere per credere. Tutti state continuando a dire che sono cose che riguardano la narrativa. Io ho chiesto cosa succede con un avversario completamente alla mia mercé, ad esempio sotto l'incantesimo sonno, che lo rende privo di sensi, nel momento in cui con il mio personaggio dichiaro che gli voglio tagliare la gola, e onestamente le risposte mi lasciano perplesso. L'ultima di Aleph è stata, leggere per credere, "non è una situazione di combattimento". E io mi chiedo: se cerco di fare questa cosa durante un combattimento, perché viene considerata una cosa non si combattimento? Non si tratta di fraintendere. E non si tratta di non capire. Ho fatto una domanda perché le risposte che mi hanno dato mi sembrano provocare una contraddizione. Perché un'azione dovrebbe essere non di combattimento a prescindere? Oppure aleph mi sta dicendo che in combattimento anche se dichiaro di voler fare una cosa del genere non me la farà fare perché non è previsto che sia una azione di combattimento? Ed in questo caso, non sembra anche a te poco consistente? Sono domande che, date le risposte precedenti, considero più che legittime.

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Buongiorno

Per quanto riguarda me e il mio gruppo abbiamo sempre prima applicato il buon senso , prima delle regole . Esempio: se un personaggio è legato come un salame e gli taglio la gola mi sembra ovvio che tale personaggio è morto , cosi come se sempre con un personaggio legato come un salame gli pianto un pugnale nell'occhio fino a farlo arrivare al cervello.

Per quanto mi riguarda applichiamo il buon senso anche quando I PG saltavano d'altezze impossibili solo perché la regola dice che si subiscono 1d6 danni ogni 3m di caduta.

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Buongiorno

Per quanto riguarda me e il mio gruppo abbiamo sempre prima applicato il buon senso , prima delle regole . Esempio: se un personaggio è legato come un salame e gli taglio la gola mi sembra ovvio che tale personaggio è morto , cosi come se sempre con un personaggio legato come un salame gli pianto un pugnale nell'occhio fino a farlo arrivare al cervello.

Per quanto mi riguarda applichiamo il buon senso anche quando I PG saltavano d'altezze impossibili solo perché la regola dice che si subiscono 1d6 danni ogni 3m di caduta.

Buongiorno anche a te :-)

A parte il fatto che il buonsenso può trarre in inganno, poiché in D&D i personaggi dopo i primissimi livelli superano e di molto i normali limiti umani, qua se ho capito bene ci si stava chiedendo le la regola sui colpi contro creature indifese fosse consona o meno al resto del gioco. Poi è evidente che ogni gruppo di giocatori può fare a modo suo.

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Ospite Kaandorian

A me sembra un po' strano discutere in questo modo del gioco, quando è uscito finora solo il manuale del giocatore. Abbiamo per le mani un prodotto che sì, è completo, ma è ben lungi dall'essere finito.

Lo scopo è la modularità, e mi ci gioco quello che volete che nei prossimi manuali ci saranno regole per venire incontro ai gusti di chi vuole un gioco più letale, con colpi di grazie e SoD. Bisogna solo dare il tempo ai manuali di uscire. Non possiamo mica pretendere un MdG di 500 pagine...

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Dimenicavo una cosa:

non è esatto. l'incantesimo ti da lo status "privo di sensi", che prevede determinate condizioni e modifiche alle tue possibilità. tra queste possibilità, non c'è quella di essere "ucciso con un singolo colpo", ma c'è "offri vantaggio ed ogni colpo andato a segno è critico". quindi, non sto modificando alcuna regola. se decido che la palla di fuoco del lich è blu e non rossa, non sto modificando il gioco, sto solo creando atmosfera. in questo caso, non sto neanche modificando il "colore", perché sto solo descrivendo cosa fa quell'incantesimo senza usare le parole "vantaggio" e "critico": non sei in grado di eseguire alcuna azione, ne di difenderti coerentemente. questo ti rende vulnerabile agli attacchi dei tuoi nemici. fine. non ho cambiato l'incantesimo, sei tu che stai dandogli effetti che NON HA.

Fra le altre cose che lo status privo di sensi da', c'è anche il fatto che non si può muovere, non può parlare, e non è cosciente di quello che le succede intorno. Quindi, no, non "evita il colpo all'ultimo perchè si muove all'improvviso", non farfuglia, e non è cosciente di quello che le succede intorno. Eppure, non hai nemmeno la certezza di colpirla, non dico nemmeno la questione del danno, ma non hai la certezza di colpirla. Cosa succede se la manchi? Narrativamente i pg non possono morire in maniera così banale, mentre durante un combattimento possono fare la figura dei polli mancando un bersaglio fermo?

Davvero sono solo io che trovo strana questa cosa? Lo chiedo seriamente, perchè mi viene il dubbio di essere io quello strano.

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Ciao!

3 opinioni:

1. Siamo alle solite. Alcuni cercano di sminuire la Quinta edizione quando ancora (forse) non hanno nemmeno finito di leggere il manuale base, mentre non ho visto NESSUN fan della quinta scrivere nei forum di altre edizioni per sminuirle. Rasenta un cavillo di principio che porta sempre e comunque ogni discussione verso la stessa situazione: stallo ideologico. :)

2. Se una persona è bloccata, è priva di sensi, è svenuta per una noce di cocco... E io sono li sopra in condizioni di sicurezza con un coltello e voglio tagliarle la gola, la creatura è MORTA. Fine. Stop. Il manuale non lo dice perché il manuale tiene conto soltanto di casi generici e sottolinea la possibilità "remota" di fallimento in ogni singola prova, anche quando sembra un'ovvietà.

Pensate solo al fatto (dato storico) che molte esecuzioni medievali finivano malissimo proprio per la carenza di convinzione e/o forza nell'esecuzione: l'idea di infliggere critico in caso di colpo e fornire vantaggio sulla prova si traduce sostanzialmente in una quantità di danni irrisori se sei svenuto al massimo degli HP o pericolosi se sei svenuto a 1 HP. E' vero, non è commisurata...

Però signore e signori, abbiamo davanti un d&d DAVVERO flessibile: laddove il master è libero di fornire Vantaggio/Svantaggio o di creare ad hoc delle prove, in un gioco in cui il "movimento" non è un'azione, ma un gesto contestuale...non c'è NULLA che vieti di interpretare una persona armata su di una svenuta come un Insta-kill. E' una HR, ma rientra tra le "actions that rules don't cover", perché il concetto di "colpo di grazia" non è concepito come una AZIONE dal manuale, ma come una azione POSSIBILE, se il giocatore la richiede, come da regolamento.

Si sta parlando di aria fritta, IMHO.

3. Secondo me, in fondo, il gioco E' completo. Questo è D&D 5th edition, senza moduli, con alcune varianti già di base (feats, multiclasse). Chi non è contento, può attendere i moduli e quello sarà il suo 5th Edition, ma QUESTE sono le regole base, in questo manuale è ben esposta la RATIO che si nasconde dietro ogni scelta ed è il manual che va LETTO e CAPITO prima di poter essere giudicato. Secondo me fare processi alle intenzioni affermando "se uccidi una persona svenuta fai una HR" significa non aver capito il nocciolo del sistema, che è "tiri di caratteristica" e "il master attribuisce alle prove non presentate il sistema che preferisce", aggiungerei io "usando il buon senso".

Nemmeno i colpi mirati sono parte del sistema (come dicevo in precedenza), soprattutto perché se i pg cominciano a farne, il master ha il DOVERE di replicarli su di loro... In favore di una narrazione più fluida si descrive la scena e si avanza... Ma non vedo PERCHE' a un giocatore si dovrebbe negare un "colpo alla mano": un master furbo non spende 2 ore sul forum di Dragonslair a dimostrare che quella regola non è sul manuale QUINDI la quinta non è coerente, ma attribuisce Svantaggio al tiro e mutila la parte in caso di un hit (magari con un numero di danni elevati, a buon senso). Il turno dopo, il DM azzannerà un pg alla gola, attribuendo svantaggio, ma infliggendo critico automaticamente in caso colpisca... :)

L'assenza di questi dettagli è giustificata nel sistema in sé: un sistema che ha la pretesa (e la realizza in grande stile) di presentarsi con un PHB di 320 pagine totali e con sole 9 pagine dedicate al combattimento in sé.

DB

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A me non interessa discutere? Non mi b pare. Io non sto fraintendendo alcunché.

Purtroppo è evidente il contrario.

Aleph ha detto che tagliare la gola a qualcuno non è una azione di combattimento, leggere per credere.

Non è ciò che ha detto Aleph. Aleph afferma che tagliare la gola a qualcuno che non può difendersi, avendo tutto il tempo per farlo, non è un'azione di combattimento.

Non mettiamo in bocca agli utenti cose che non hanno detto, cortesemente.

Tutti state continuando a dire che sono cose che riguardano la narrativa. Io ho chiesto cosa succede con un avversario completamente alla mia mercé, ad esempio sotto l'incantesimo sonno, che lo rende privo di sensi, nel momento in cui con il mio personaggio dichiaro che gli voglio tagliare la gola, e onestamente le risposte mi lasciano perplesso. L'ultima di Aleph è stata, leggere per credere, "non è una situazione di combattimento". E io mi chiedo: se cerco di fare questa cosa durante un combattimento, perché viene considerata una cosa non si combattimento?

Perchè non è tale. Durante un combattimento io posso anche voler disarmare una trappola che sta riempiendo la stanza con gas tossico o sfondare una porta, ma ciò non vuol dire che devo usare regole di combattimento per farlo. Userò le regole per disarmare trappole e quella per sfondare le porte.

Ovviamente, POSSO usare le regole per il combattimento, per esempio prendendo ad asciate la porta o tentando di frantumare i meccanismi della trappola con il pugnale... ciò non vuol dire che sia obbligato.

Allo stesso modo, se il nemico è addormentato, indifeso, e non ci sono fonti di distrazioni nei paraggi (come, chessò, una battaglia e i compagni della creatura abbattuta che vogliono decapitarmi), non mi pare una scena di combattimento. Quindi io posso dire "lo uccidi" e basta.

Al contrario, SE c'è la suddetta battaglia, si seguono le regole del combattimento, le quali prevedono che una creatura indifesa di becchi critico automatico e fornisca vantaggio. E' incoerente? No, se consideri che, molto probabilmente, si sono i compagni della creatura nelle vicinanze e tu stai perdendo tempo a finire un nemico abbattuto quando ce ne sono altri pronti a farti la pelle.

Non si tratta di fraintendere. E non si tratta di non capire. Ho fatto una domanda perché le risposte che mi hanno dato mi sembrano provocare una contraddizione. Perché un'azione dovrebbe essere non di combattimento a prescindere?

Non lo è a prescindere, lo è a seconda del contesto. Il contesto nelle due situazioni è diverso, ergo i risultati sono diversi. Piantare un pugnale nell'occhio a qualcuno che sviene nel bel mezzo della mischia o mentre quest'ultimo dorme pacifico nel suo letto non è la stessa azione, perchè le circostanze sono diverse.

Oppure aleph mi sta dicendo che in combattimento anche se dichiaro di voler fare una cosa del genere non me la farà fare perché non è previsto che sia una azione di combattimento?

Nessuno ha detto che non puoi fare azioni non di combattimento in combattimento.

Ed in questo caso, non sembra anche a te poco consistente? Sono domande che, date le risposte precedenti, considero più che legittime.

Lo sarebbero se avessi ben chiaro il concetto che un colpo di grazia come tagliare la gola a qualcuno funziona in modo diverso a seconda della situazione. O almeno, questa è la teoria. Liberissimo di affermare che secondo te tentare di tagliare la gola a qualcuno caduto a causa di Sonno mentre infuria la lotta intorno sia facile esattamente quanto farlo con qualcuno che dorme nel suo letto, ma a questo punto non posso che constatare che la pensiamo in maniera diversa.

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