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shalafi - [sistema misto] - Avventura d'attacco


shalafi

Messaggio consigliato

GM

Stropiccio gli occhi quando la voce di Grog mi obbliga a svegliarmi.

Passo una mano sul volto mettendomi in piedi e cercando di fermare il mal di testa.

Credo di aver esagerato questa volta...e non sono l'unico.

Sto per dire qualcosa, quando noto Reekda ammanettata ad un tavolo e per poco non mi cade la mascella.

Per tutti gli Dei, che ha fatto questa volta?

Mi avvicino all'halfling tirandomi indietro i capelli.

Reekda, mi senti? domando scuotendola leggermente.

Non è che ci offriresti la colazione? Magari ci puoi spiegare quanti soldi ti dobbiamo

Sorrido all'uomo, mentre prendo la mia roba e inizio ad indossare l'armatura.

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Mi asciugo le labbra con la mano destra e poi me la passo sul ginocchio e faccio un'espressione seria rivolgendomi a Cormac:

Esatto! Per esempio per me tu mangi troppo

Cerco lo sguardo complice dei miei commensali mentre abbozzo un sorriso complice, guardandomi poi intorno nella sala per vedere se c'è qualche tizio panciuto che possa mangiare più del mio compagno di viaggio

Per qualcun'altro potresti mangiare poco invece

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E’ incredibile quanta gente si possa vedere anche di sfuggita se sei un vassoio d’argento purissimo come me. Quando uscii dal forno dell’artigiano che 278 anni fa mi plasmò a Milano, sono stato venduto subito dopo 1 settimana a uno strano maggiordomo, piuttosto alto e di spalle grosse. Sentendolo ragionare con il mio proprietario, disse di lavorare in una nobile famiglia del Centro Italia, di Firenze ecco! Da quel momento in poi sono stato usato per portare calici e bicchieri di cristallo, ma non come i miei vecchi colleghi, anzi. Tutti i vassoi comprati da questo maggiordomo non portano bicchieri di vino, ma di sangue. Certo questi nobili hanno dei gusti particolari, a volte proprio disgustosi, non trovate?

Sono diventato quindi testimone di festini e cose del genere, ma gli invitati erano sempre vampiri. Quello che ho capito in tutti questi anni di onorato servizio, ve lo rivelerò subito, senza troppo indugiare: una fondamentale usanza della Camarilla è il raduno mensile di tutti gli aderenti che vogliono/possono parteciparvi (non esserci è considerato segno di grande maleducazione) che prende appunto il nome di elysium. Essendo il principe della città un ventrue, è questo clan che l’organizza a Palazzo Strozzi in centro a Firenze (in una piccola piazzetta dove le vostre auto possono essere consegnate ad autisti preposti o lasciate ai vostri servitori) e che pensa alla sua logistica: sorveglianti all’entrata, vestiti elegantemente e dotati di occhialini da sole (di notte!!!), auricolare, etc., vestendo gessato e scarpe italiane di marca. 3 volanti della polizia sono a 20 metri dall’entrata e solo voi con l’invito potete entrare, altrimenti temo che intervengano i cecchini sui tetti. Lo stesso vale per gli addobbi interni al palazzo: corridoi e stanze adibite ad ospitare e intrattenere voi ospiti per il tempo necessario. E qui entriamo in gioco io insieme ai miei colleghi vassoi: tutti di altissimo valore e pregio, fatti da mani sapienti: ghoul preposti a fare da camerieri servono i famosi bicchieri che vi ho descritto prima, girellando nella sala principale e nei corridoi in cerca di gole secche da ammorbidire e dissetare.

Io vi ho già visti in questi anni, sapete? Il problema è sempre il solito: nessuno presta la dovuta attenzione a me, tutti presi dai vostri interessi e dalle curve delle toreador… Tze! Nessuno mai che mi abbia fatto i complimenti per gli anni di onorato servizio, e senza 1 lamentela per giunta!

Come ogni volta il palazzo è tirato a lucido, le scale che potete/dovete percorrere per arrivare alla sala adibita alla riunione, sono ammantate da drappi rossi e abbellite da statue di marmo policromo, prese chissà dove.

Nella stanza grande al II° piano, molte sedie del ‘500 e alcuni ghoul servitori di vitae in brocche decorate e vestiti da camerieri vanno su e giù, colmando bicchieri di cristallo vuoti o dandone nuovi a chi ne è sprovvisto. Una 40ina di persone in tutto sono gli invitati, voi compresi. Ecco la Camarilla della provincia di Firenze… Difficilmente è possibile riunire tutti, qualcuno è assente giustificato, come al solito…

I soliti volti, anche quelli che restano subito in mente: Le toreador in minigonna e calze a rete, con scolli da paura e abiti di alta moda, il peruviano con il golfino di lana delle Ande, i deformi nosferatu, perfino quei teppisti e scalmanati che a volte mancano… e anche il nazista e il comunista di turno: in uniforme da ufficiali.

Eccovi con le vostre espressioni contente e ammirate: per voi è proprio un’emozione: finalmente potrete partecipare attivamente e conoscere di persona i vampiri che finora avete solo visto, senza possibilità di interloquirci... Ognuno di voi (tranne fra Giacomo) arriva con il proprio primogenito (capoclan in città). Alle 0:30 vengono chiuse le porte e i camerieri escono dalla stanza (ma non noi vassoi d’argento).

Padre Ferenzio Lestini (primogenito bruja) non molto simpatico per me: piuttosto serioso, è vestito con un giubbotto di pelle nera e 1 cappello stile “darkone duro anni ’80” e stivali neri modello “caterpillar”. Ha il vizio di lisciarsi la barba grigia, lunga e striata di bianco mentre fa le “cose intellettuali” come leggere, pensare e osservare.

Legge con intonazione giusta per le grandi occasioni 1 lettera di padre Flavio Gratidiano (capo[anti]clan lasombra, alto e magro, di poche parole e molto introverso) nella quale egli comunica all’assemblea di non poter essere presente alla cerimonia, insieme alla lasombra Serena Galli (molti di voi non l’hanno nemmeno mai vista). Chiede comunque di essere scusato per questa assenza e di accogliere frate Giacomo come appartenente a pieno titolo nelle fila della Camarilla… (eheheheh, ce lo vedo bene a scrivere quella lettera con il suo irritante sorriso sulle labbra).

A turno partendo dal principe ventrue: Augusto Flaminio Sertorio (che è innervosito dalla lettera di prima, come tutte le volte che sembra non capire il comportamento di quel lasombra), venite presentati all’assemblea. Augusto Flaminio è un uomo alto 1,75 m e di 40 anni apparenti. Porta i capelli corti, abbassati e mossi a frangettine. Il suo fisico tarchiato lo rende piuttosto singolare, ma elegante nel vestire come ogni ventrue o finanziere dev’essere, al pari di un toreador (che risaltano per la bellezza dei tratti somatici).

Il principe, seduto in fondo alla stanza, dietro una scrittoio del ‘500 di legno intarsiato di lapislazzuli e con Arnolfo dei toreador, Ferenzio e Giovanni Claudio Della Torre (ventrue in gessato e scarpe costosissime) vicini che annuiscono, vi accoglie con il titolo di membri effettivi della camarilla, dandovi il benvenuto nell’alta sfera dell’organizzazione e con gli stessi diritti/doveri dei vostri confratelli.

1 ventrue, 1 bruja, 2 toreador, 1 lasombra e 1 malkavo sono i nuovi acquisti della camarilla insomma. Per me poco cambia: tanto porto lo stesso peso di bicchieri.

L’ordine del giorno comunque: mantenimento della tregua con il sabbat e indagini su alcuni presunti avvistamenti di vampiri di cui nessuno sembra sapere niente viene presto liquidato, con un “nulla di nuovo” e un “solo supposizioni errate frutto di fantasia”… e la seduta comune può dirsi conclusa.

Tutti allora si appartano anche fuori della stanza, lungo i corridoi e nelle altre sale in cerca di privacy per parlare dei propri interessi con 1 o 2 altre persone, come sempre.

I camerieri ritornano e portano i soliti bicchieri di vitae…. (il mio lavoro ricomincia…)…

Mi alzo pensieroso

Che cosa ci faccio qui?

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Master

Jacob

@Descrizione

Spoiler:  

Jacob possiede corporatura media, leggermente più' alto della media, ed e' sulla trentina; carnagione non molto chiara, capelli castani sotto cui spiccano guizzanti occhi verdi che non stanno mai fermi, ma controllano e osservano ogni cosa. Porta una barba corta, poco curata, indice che viene tagliata periodicamente per poi farla ricrescere spontaneamente. Veste con abiti pratici, quasi da esploratore. Mantello con larghe falde con cappuccio marroni, stivali, da uno spunta l'elsa di un coltello, pantaloni verdi e sul torace una sorte di ispessimento, quella che sembra una corazza di cuoio. Porta una spada alla cintura assieme ad un coltello e appoggiato vicino a lui c'e' uno zaino a cui e' legato uno scudo. Porta saltuariamente i guanti e spesso giocherella con una mazzo di carte molto colorato...

Poco dopo aver varcato le porte della fitta' faccio un grosso sospiro

"… eccoci arrivati … Delbertz … citta' di commercio … questo e' un buon posto per ricominciare … ho sentito che il vecchio Slim 3 dita si trova da queste parti … magari ha qualche lavoretto per il sottoscritto …"

Prendo istintivamente una delle carte e la figura di una ruota circolare mi fa sorridere

"… La Ruota … bene … che la giostra cominci il suo giro … "

Mentre cammino vedo un albero ed un banditore attira la mia attenzione assieme a quella di altri 5 individui, mai visti prima d'ora. Parlottiamo un po' vuote parole di circostanza,ma non riesco a staccarmene e decido di seguirli in locanda, al tavolo. Dopo aver ordinato tolgo i miei guanti e li fisso alla cintura e prendo in mano un mazzo di carte e ci gioco mentre parliamo e la parole " quanto ha intenzione di pagarli" destano in me immediata attenzione.

<<Mi chiamo Jacob e siamo arrivati ad una parte interessante. Quanto sarebbe intenzionato a pagare questo conte Von Tas..qualcosa?>>

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Mi guardo intorno come gli altri, vedo qualcuno che mi fissa mentre ho il mio aspetto da umano,

senza troppe chiacchiere mostro i miei canini affilati e le mie pupille diventano animalesche e fissano chiunque osa guardarmi negli occhi.

Leggo il cartello, sputando per terra quando sotto gli occhi mi capitano identità che proprio non sopporto,

"Che dite ci sarà un posto dove rifocillarci in questo posto? o saremo pure a digiuno?"

Faccio al domanda tra me, non mi riferisco a nessuno in paricolare, avanzo nella città dirigendomi verso la piazza centrale, per scoprire cosa ha da offrire questa "gabbia".

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E' quasi mezzogiorno. Il sole è oramai alto sull'orizzonte, e batte sulla piana che contiene la stradina che state percorrendo al momento, la Triboar Trail. Poco dopo una curva, i due seduti alla cassetta vedono distintamente una coppia di cavalli, morti, stesi per terra, ciascuno con delle frecce dal piumaggio scuro. Vi è un boschetto, adiacente alla strada, oltre un terrapieno e alcuni fitti rovi su ambo i lati.

I cavalli sono a circa 15 metri dal carro. Anche Renoir avvista subito "l'incidente", mentre a non rendersene conto sono Jak e Roscoe, sul retro.

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« Brutta sottospecie di piccione, bada a come parli! Io mi ricordo sempre dove sono le mie foglie, quello che non mi ricordo è per quale stramaledetto motivo ho fatto di te il mio famiglio. Ah, ma quando recupererò tutto il mio potere vedrai, inutile pennuto. Altro che un gufo. Un’aquila mi prendo. »

Ma come osa questo pennellone verde a rivolgermi la parola? E poi che linguaggio usa? Sembrerebbe una specie di dialetto sorrentese che neppure io conosco. Mah. Vabbè, potrebbe essermi utile per trovare quello gnomo di m*da, mi conviene dargli un ramo, ma se gli parlo normalmente ho paura che non capisca alcunchè, quella zucchina.

« Ei verdone, sono, da cordo conte, m’a spetta che io sonun grande maggo dell’ordine, della “Virtute Naturale”. Non serve, la forza quando ce l’ha maggia. Stai unpo a vedere. »

Uhm… Com’è che faceva? In omnia saecula saeculorum… No… In omnia testicula? Mmm.. Pericula? Vabbè!

Prendo fiato e declamo: « In omnia pericula, tasta testicula! »

Spoiler:  
E via che si inizia! Casto Resinous tar su entrambi i bardi. Avendo il talento Nebbia nauseante, via anche con l’effetto secondario :D

Incantesimi preparati:

lvl 0: Arcane Mark, Light, Prestigitation, Ghost sound

lvl 1: Hoard gullet, Reduce person, Grease, Resinous Tar, Blockade

lvl 2: Fly, Swift; Web, Glitterdust

lvl 3: Major image, Amorphous form

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Ponte della nave

Bah! Lascia perdere quei mangia-roccia-caga-metallo!! Sempre lì a scavare in quei tunnell mentre qua fuori guarda quanto ben di dio... Dico bene fratello? menando una vigorosa gomitata allo stomaco di Tordar in segno di complicità. E puoi ben dirlo che è una gran barca! Come dicevo, i Cutwood sono i migliori nani carpentieri di tutto il Faerun! esclama ancora gonfiando il petto proprio mentre sopraggiunge lo gnomo.

Questa nave è più stabile della terra stessa piccolo gambecorte, vedi tu di tenere ferme le tue gambe.. e la tua lingua, se ti riesce! lo sguardo di Gomuid lanciato a Eltik è torvo, ma è facile intuire che sia più scena che altro.

Mentre tre dei compagni si sono riuniti attorno a Gomuid, Lili si avvicina al gruppetto, ma non senza lanciare sguardi languidi ai due marinai.. Sedmorov ricambia le occhiate di Lili, ma con espressione ben meno amichevole, lasciandole ben intendere di non voler scocciature e di tenergli alla larga la serpe che guarda con un'espressione di disgusto.

Nuthar invece ricambia le occhiate con un cordiale sorriso e un cenno del capo per salutare la stregona, senza però distrarsi dai suoi doveri che riprende diligentemente ad eseguire.

Il vocione del capitano riprende quindi a tuonare, questa volta in direzione di Frydha Ragazzina... Non puoi fare la grossa con la birra se poi sei ancora ubriaca.. La città degli splendori l'abbiamo lasciata un giorno fa. Forse è il caso che quella birra la lasci a noi nani che sappiamo come si beve... Dico bene!? e giù un altro sonoro ceffone sulla schiena di Tordar.

Mettetevi comodi signori! Non saremo arrivati prima di altri 5-6 giorni, se il mare lo vorrà! risponde quando anche Lili domanda la stessa cosa.

Lili

Spoiler:  
Se vuoi farti amici i marinai (Diplomazia), non mi basta qualche occhiata ;)

p.s. ricordati il nome nell'oggetto dei reply

Frydha

Spoiler:  
Lo avete visto la notte scorsa, in solitaria a fumare la pipa sulla prua della nave.

Tutti

Spoiler:  
Signori, questa è una parte di introduzione in cui vi sto lasciando la possibilità di interagire tra di voi e con l'equipaggio. Fino a che volete fare domande o altro andiamo avanti così, quando mi dite che siete a posto "mando avanti".
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Nonostante l'aiuto di Fira, le minacce di Erath appaiono piuttosto ridicole, al punto che un attimo di gelo scende tra voi al sentire le parole dell'umano (-.-')

Ma proprio in quel momento, ecco che le palpebre dei due incominciano a farsi pesanti, le loro viste sempre più sfocate, fino a che, in un istante, cadono a terra in un sonno profondo...

Subito l'essere gigantesco parte all'attacco.

Il dardo preparato da Alastar scocca fulmineo, piantandosi malamente nel tronco di un albero. L'ascia si solleva sulla testa di Doras che, impietrito dall'imminente pericolo, fissa l'acciaio calare su di lui.

TUM! L'arma distrugge una pietra a fianco del mago, mentre una ciocca dell'argentea chioma si posa delicatamente al suolo.

Spoiler:  
Ebbene sì: avete tirato un bell'uno per intimidire ed un due per colpire XD

Comunque ora sta a Doras

Doras
Spoiler:  
Non sai dire di che creatura si tratti. Comunque sai per certo che i tuoi due compagni sono stati colpiti dall'incantesimo sonno
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  • Supermoderatore

Sono ancora parecchio contrariato dal disguido successo con la guardia cittadina. Non sono un tipo abituato a visitare le celle e a frequentare certe persone, ma la vita a volte ci fa dei brutti scherzi. In ogni caso ho conosciuto uno strano tipo, Kuth. E' quantomeno particolare, ma sembra una brava persona. Siamo seduti al tavolo e, come al solito, ho ordinato della carne e delle patate speziate, la specialità della casa di praticamente ogni locanda. Sono arrivato a Cimbar con uno scopo e, il prima possibile, dovrò uscire da qui e cercare alcune informazioni.

Ma prima godiamoci la cena.. e vediamo se possiamo cavare qualcosa di buono dal mio burbero amico...

Beh mio buon Kuth.. cosa ti porta a visitare la ridente Cimbar? E' strano vedere uno come te da queste parti.. Ed è stato sicuramente strano conoscerti in quelle circostanze.

@Descrizione

Spoiler:  

Miss Lorina Kappa

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Lorina è un mezz'elfo abbastanza giovane, sulla ventina. Veste in maniera elegante e ricercata, è facilmente intuibile che venga da una famiglia benestante. E' estremamente attraente e garbato, soprattutto con il gentil sesso. Ad un'analisi più attenta si può notare che ha entrambe le braccia ricoperte da degli strani tatuaggi, dalla forma non esattamente definita. Sembra inoltre che essi si "muovano" cambiando il disegno quasi impercettibilmente, come se fossero nuvole lentamente mosse dal vento. Non è mai propenso a parlare di quei tatuaggi, liquidando velocemente l'argomento definendoli "puramente estetici". Ha una spiccata parlantina, dovuta alla consapevolezza di essere una persona piacente e non disdegna sicuramente la compagnia, sia di compagni che di "compagne"..

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no faccio cenna alla nuova elfa poi dico abbastanza irritato non abbiamo alcuna destinazione ora fà silenzio, potrebbero esserci altre creture e non voglio attirarle, cerchiamo di andarcene ed in fretta

Successivamente guardo Theraside e gli faccio cenno di portarci via

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  • Supermoderatore

Ascolto con attenzione il discorso dello gnomo, notando come realmente questo cappello possa essere importante per lui. Non sono però mai stato propenso a menare le mani quindi confido soprattutto nel buon Kuth per risolvere la cosa.. In ogni caso se serve ho i miei metodi per dare una mano, e a volte potrebbero rivelarsi più utili e con meno effetti collaterali.. in ogni caso, almeno inizialmente, starò a guardare..

Mastro Gnomo, è un piacere conoscerla, il mio nome è Lorina. Come può avere notato, il buon Kuth è disposto ad aiutarla, così come mastro Morgan, al quale però mi associo per avere più informazioni riguardo tutta la questione. In fin dei conti ci siamo appena conosciuti e la vita mi ha insegnato che più si lascia parlare più si possono notare falle nel discorso di qualcuno.. non che non mi fidi di voi ma, come avete voi stesso affermato, siamo forestieri qui a Cimbar e fregare forestieri spesso è una delle più redditizie attività cittadine..

Spoiler:  
Tiro un Percepire Intenzioni sullo gnomo, 0 di bonus, giusto il dado.
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CARLO MAURO RAVONA

Violante Amina soppesa le tue parole: “Hai ragione, mi sembra una giusta considerazione: sei il mio primo figlio e devo introdurti a dovere anche se sono molto impegnata.”

Gira su se stessa per avere una panoramica delle persone presenti nella stanza e mentre fa questo sussurra distratta: “Ci sono altri infanti che saranno imbarazzati da questa confusione come te, fa la loro conoscenza, potrebbero essere utili, ma sta attento.” Smette di ruotare e si avvicina a te per darti un bacio sulla guancia e ti sussurra all’orecchio: ”Sta in guardia dai tremere e dai lasombra, mi raccomando: i primi sono viscidi, i secondi troppo furbi”.

Allontanando la testa, ti prende a braccetto e ti porta vicino a delle sedie da un uomo molto basso, vestito in smoking scuro e papillòn. Porta grossi occhiali dalla montatura sgangherata e sta scrivendo un sms. Subito smette, appena vi vede arrivare.

“Oh, Violante, sapete rendere magnifica ogni noiosa serata, quando vi vedo!” Amina ridacchia divertita e ti presenta: “Claudio, è sempre bello per una donna ricevere dei complimenti e voi siete un galant’uomo. Vi volevo presentare Carlo Mauro Pavona, mio infante. Penso che potrebbe aver bisogno della vostra cortesia. Adesso vi devo purtroppo lasciare da soli, ma sono in ritardo davvero”.

Rimasti soli, lui prende la parola: “ Il mio nome è Claudio Nistri del clan nosferatu, giovane ventrue. Ho un buon rapporto con il suo sire: Violante Amina (che donna!) ed è sempre un piacere quando mi porta nuovi clienti. Mi dica: per cosa necessita dei miei servigi? Ma aspettate, andiamo in un posto più discreto di questo, seguitemi.”

FRA GIACOMO

Raggiunto un corridoio deserto, il bruja Carlo Argenti si ferma di scatto e dice: “Qui sembra il posto giusto allora, dimmi come vuoi muoverti? Cosa facciamo? Come ci muoviamo? Perché tu hai già un piano, vero?” Nel suo volto scorgi la determinazione di chi è abituato a imprese difficili, anche se non sa cosa fare…

SAMANTHA BLACK DE BLOODCANT

Christopher Lavrosky Lebouf, il tuo sire ti sta accanto per tutto il tempo, fino a quando la seduta comune s’è conclusa.

Adesso tutti stanno appartandosi per i fatti loro. Lui si volta guardarti e ti dice: “Bene, è arrivato il momento che aspettavi: vai pure a parlare con chi vuoi, adesso lo puoi fare. Ti serve qualcosa, prima che vada?”. Te lo domanda con un sorriso di cui non capisci l’intenzione, misto di ironia e sfacciataggine, tutto condito con il suo modo di fare così…passionale…

KOLOMAN RADA

La città è buia come sempre, non ci sono stelle, solo insegne e pochi lampioni. Anche le strade del centro sono mezze buie e deserte: dopo le 23 infatti le luci si spengono e inizia la desolazione. In centro non c’è nessuno, solo pochi sbandati che sono troppo ubriachi per trovare la stradadi casa o che non ce l’hanno proprio e vivono nei pressi della stazione dei treni. Qualche coppia sulla trentina percorre via dei Cerretani a passo svelto a causa del freddo probabilmente. Andranno a raggiungere l’albergo o un irish pub (ce ne sono cosi tanti nelle vicinanze). Noti la presenza di diverse auto della polizia che pattugliano queste strade, sbucano da strade secondarie, strette. S’immettono in via Martelli dove ti trovi e corrono verso la stazione, senza il suono della sirena, solo il lampeggiante blu. Arrivi al bivio, sulla destra ti trovi la strada che porta al palazzo in questione, dove c’è Samantha. Due auto dei carabinieri sono lì a presidiare. Poco più distante anche una camionetta dello stesso corpo. Ragazzi in divisa, avranno dai venti ai trent’anni. Parlano tra di loro del più e del meno. Dall’altra parte della strada, poco più avanti c’è una libreria aperta e in fondo alla strada vedi un blocco di marmo bianco: intravedi il Duomo, illuminato e imponente, nascosto dagli edifici a tre piani che s’interpongono impedendoti la sua vista.

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Il piccolo gnomo entra nella locanda.

Il largo mantello coperto di pezze colorate è indubbiamente il più vistoso della sala, probabilmente alcuni sguardi si posano sull'allegro bardo ma egli non vi più caso, del resto è abituato ad essere al centro dell'attenzione e questa è una buona copertura per poter lavorare in segreto e non essere sospettato di nulla.

Osserva i presenti in sala, non sa chi deve cercare ma mette in evidenza la primula rossa e non passano alcuni istanti che identifica l'uomo che li sta aspettando.

Si avvicina quindi al tavolo

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Le creature non sembrano reagire alle parole dello gnomo, ma rimangono immobili su posto come se fossero in una sorta di stasi temporale.

Che siano vive nessuno lo mette in dubbio, ma siete quasi convinti che da un momento all'altro possano svegliarsi e le loro intenzioni potrebbero non essere amichevoli...

L'unico movimento che riuscite a scorgere viene dal fondo alla stanza... la creatura dietro al "vetro" sembra essersi mossa...

Anch'egli possiede lo scudo al posto dell'arto sinistro, ma la mano destra adesso si trova infilata nella parete a fianco a lui, in quella che probabilmente è una piccola cavità.

A dire il vero ora che lo guardate meglio il "vetro" ricorda molto le pareti dei tunnel... infatti dopo poco, numerosi venature cominciano a percorrerlo, facendolo diventare esattamente come le altre mura già viste...

L'ultima cosa che vedete sono le fauci del Diavolo aprirsi in un ghigno beffardo... BUIO

La magia che forniva luce alla stanza si esaurisce improvvisamente e la parete alle vostre spalle si chiude; una parete trasparente con le solite strane venature vi impedisce di tornare indietro...

Nessun rumore...

Dopo pochi secondi sentite dei passi leggeri e i riflessi delle pareti lasciano intravedere qualcosa per una frazione di secondo: Le creature si sono mosse!

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  • Supermoderatore

Sono parecchio divertito dalla sfida. Certo, non è sicuramente roba per me, però è stato divertente. Sono contento di vedere Kuth vincitore, l'ho visto parecchio cupo in questi giorni e finalmente ha avuto la possibilità di sfogarsi. E' tardi e, per quanto riguarda il sonno, sono parecchio viziato e mi piace dormire, di conseguenza saluto tutti e mi ritiro.

Beh, signori miei. Si è fatta una certa ora.. direi che per essere al meglio della forma domani ho un serio bisogno di riposare, finalmente in un letto comodo. Ci rivedremo domattina, sperando di poter assistere allo spettacolo del buon Hùrin. A proposito, grazie mille per la stanza!

Mi alzo e, facendo un accenno di inchino, saluto i miei compagni della serata e salgo nella mia camera, per riposare.

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