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Gli esterni hanno un'anima?


Selirsh

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Hanno anima e corpo fusi in un unica unità. Trovi l'informazione nel glossario del manuale dei mostri, alla voce 'Tipo Esterno'.

  • Unlike most other living creatures, an outsider does not have a dual nature—its soul and body form one unit. When an outsider is slain, no soul is set loose. Spells that restore souls to their bodies, such as raise dead, reincarnate, and resurrection, don’t work on an outsider. It takes a different magical effect, such as limited wish, wish, miracle, or true resurrection to restore it to life. An outsider with the nativesubtype can be raised, reincarnated, or resurrected just as other living creatures can be.

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Il mio personaggio ha un potere che gli permette (citando dalla cdp) di "tagliare il legame fra il corpo e l'anima del bersaglio". Secondo voi è possibile farlo ad un esterno, quindi?

Imho, dipende. In che modo è in grado di separare l'anima dal corpo? Che CdP è esattamente? (Ho capito che è inventata, ma qual è la sua storia, come agisce et cetera)

EDIT: mi spiego meglio. Se l'arma non fa altro che separare l'anima dal corpo, allora no, non dovrebbe funzionare sugli esterni. Per fare un esempio, è possibile separare, nell'acqua, l'idrogeno e l'ossigeno, ma non puoi separare l'elio dall'elio! Il corpo dei mortali è costituito da un corpo e da un'anima. Due cose distinte, ma unite, che tu separi. Gli esterni invece hanno l'anima e il corpo che sono la stessa cosa! Non sono uniti, sono esattamente la stessa cosa. Non c'è nulla da separare! Come dice il glossario del Manuale dei Mostri "Corpo e anima formano un'unica cosa. Quando un esterno viene ucciso, non viene liberata alcuna anima".

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Dovrei chiedere come la interpreta il mio DM, potrebbe dirmi che riesce ad eliminare la parte spirituale degli esterni (anche se mi sembra un po' stridente poter uccidere "gli atomi di elio al centro del reticolo", per riprendere la tua metafora, senza intaccare gli altri all'esterno)

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Credo che qui si sia nella più sfrenata interpretazione del DM: una CdP homemade che si basa su concetti d'ambientazione, senza riferimenti fisici e certi nel mondo reale difficilmente potrà essere gestita da regole universalmente corrette.

Cioè, noi mica sappiamo come funziona l'anima non solo nell'ambientazione del DM, ma nemmeno nella vita reale, per cui è parecchio difficile fare paragoni; per di più, stiamo parlando di un aspetto che sui manuali è lasciato più che altro ad accenni di flavour e a nessuna meccanica. Mi sembra chiaro che sia tutto in mano al DM, e che più o meno qualsiasi soluzione potrebbe essere corretta.

Da parte mia, gli consiglierei comunque di trovare una giustificazione in game e far funzionare la CdP sugli esterni: il ladro è una bella ciofeca proprio perché interi gruppi di creature gli sono immuni, meglio evitare lo stesso errore, anche perché la CdP avrà già così vita difficile contro i costrutti e magari le melme (che spesso sono funghi o gelatine, non creature viventi) e forse alcuni tipi di non-morto, senza aggiungere altro alla lista delle cose che la rendono inutile.

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Dovrei chiedere come la interpreta il mio DM, potrebbe dirmi che riesce ad eliminare la parte spirituale degli esterni (anche se mi sembra un po' stridente poter uccidere "gli atomi di elio al centro del reticolo", per riprendere la tua metafora, senza intaccare gli altri all'esterno)

Da parte mia, gli consiglierei comunque di trovare una giustificazione in game e far funzionare la CdP sugli esterni

Non sarebbe molto meglio, comunque, modificare un poco la CdP e magari aggiungere questo potere contro gli esterni, piuttosto che cercare di capire se dovrebbe o meno funzionare quello che si ha? Più che altro perché, è vero che sui manuali c'è scritto poco sul tema "anima", ma la descrizione degli esterni va a cozzare proprio con la capacità di questa classe, come ho spiegato più su. Tanto vale aggiungergli un potere e voilà, c'est fini!

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Mah, in linea generale è sempre meglio evitare di aggiungere poteri se si può evitare, per questioni di semplicità.

Ti faccio l'esempio dell'attacco furtivo: i non-morti sono immuni all'attacco furtivo, per cui il ladro è un po' inutile contro di loro.

Se, per bilanciarlo, gli si desse un secondo attacco furtivo parallelo, che scala ogni tre livelli e funziona solo contro i non-morti, si sarebbe indubbiamente raggiunto lo scopo, ma in un modo così scomodo da essere ingiustificato.

Piuttosto sarebbe meglio dire che l'attacco furtivo del ladro funziona (magari a metà potenza, se proprio) anche contro i non-morti e alleggerire il tutto.

Allo stesso modo, anziché concedere alla CdP una capacità anti-esterno più o meno equivalente a quella base di tagliare l'anima, è molto più semplice dire che questa colpisce anche gli esterni perché "rescinde la perfetta unione di anima e corpo che li costituisce, come se rendessi un uomo improvvisamente allergico al 70% del suo corpo che è acqua" o qualcosa del genere.

In questo modo, la CdP diventa più snella, più elegante e senza orpelli tutto sommato inutili.

Che poi oh, è un po' parlare d'aria fritta, dato che la progressione della CdP non ce l'abbiamo.

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Mah, in linea generale è sempre meglio evitare di aggiungere poteri se si può evitare, per questioni di semplicità.

Effettivamente devo darti ragione. A questo punto però, rimane solo modificare un poco il potere. Se, per esempio, si trattasse di "distruggere" l'anima, piuttosto che separarla dal corpo, sarebbe già diverso (anche se sarebbe una CdP esclusivamente per malvagi).

Se non si vuole aggiungere per non complicare inutilmente, ma si vuole comunque inludere gli esterni tra i bersagli, allora si dovrebbe modificare qualcosa.

Ma, in effetti, come dici tu, stiamo parlando d'aria fritta: finché non avremo la progressione non potremo mai andare sul concreto! XD

Allo stesso modo, anziché concedere alla CdP una capacità anti-esterno più o meno equivalente a quella base di tagliare l'anima, è molto più semplice dire che questa colpisce anche gli esterni perché "rescinde la perfetta unione di anima e corpo che li costituisce, come se rendessi un uomo improvvisamente allergico al 70% del suo corpo che è acqua" o qualcosa del genere.

Il problema è che gli esterni non hanno una perfetto unione di anima e corpo. Noi siamo A+B perfettamente uniti, loro invece sono C! O almeno, così ho interpretato la descrizione degli esterni.

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Stiamo parlando di una metafisica fatta completamente a caso.

Si vuole risolvere il problema in modo semplice? Basta che il vostro gruppo di gioco decida che gli esterni hanno un anima e il potere funzionerà senza problemi.

Se create una CdP nuova, potete anche decidere come funzioni. Se decidete che il potere funziona anche sugli esterni non infrangete nessuna legge. Potete persino decidere che il potere funziona anche sugli esterni sebbene non abbiano un anima, e che gli studiosi di arti arcane si arrovellano da decenni per capire come ciò sia possibile.

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La faccenda è semplicissima: gli esterni teoricamente non subirebbero gli effetti che comunemente si possono applicare alle creature con un anima ben "distinta".

Avete inventato una CdP. Potete fare un passo in più:

- questa CdP non ha poteri sugli esterni? Quindi saranno probabilmente nemici più difficili per il party e il DM dovrà tenerne conto.

- questa CdP misteriosamente funziona anche sugli esterni? Tutto bene, potete giustificarlo in game proprio come uno dei "grandi misteri della magia" su cui gli arcanisti si interrogano, oppure inventarvi che è un colpo che scinderebbe corpo/anima ha l'effetto di distruggere un esterno.

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Secondo me la state facendo più difficile di quello che è. Gli esterni hanno anima e corpo fusi in un'unità entità, ma non c'è scritto da nessuna parte che un incantesimo/effetto non possa scinderle. Se ciò avviene mi sembra ragionevole che ciò comporti la morte della creatura. Anche senza queste considerazioni, per me la cosa più semplice è trattarlo come un qualsiasi SoD, effetto di Morte.

Parte descrittiva: l'effetto scinde anima e corpo della creatura.

Parte regolistica: la creatura deve superare un TS Tempra o muore.

Bon. Poi ovviamente vedi cosa ti dice il tuo DM.

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Gli esterni hanno anima e corpo fusi in un'unità entità, ma non c'è scritto da nessuna parte che un incantesimo/effetto non possa scinderle.

Non per fare il saputello (anche se la cosa mi viene piuttosto bene... :teach: ), ma per essere precisi esterni ed elementali sono composti SOLO dall'anima... un'anima così potente che si manifesta anche come un corpo fisico.

Ora, se l'arma fà danno SEPARANDO corpo e anima, direi che non fà danno a: costrutti, elementali, esterni, non-morti.

Se invece l'arma fà danno direttamente all'anima, sono immuni solo costrutti e non-morti (persino quelli incorporei come i fantasmi), mentre elementali ed esterni sono danneggiabili.

Ovviamente, imho.

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