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Verso i Picchi del Tuono


dwarfin

Messaggio consigliato

Le voci sui cultisti di Vecna hanno turbato anche me. Se i Picchi del Tuono sono effettivamente infestati da tale piaga, e' mio dovere fare tutto cio' che posso per rimuovere tale malsana presenza. Vi seguirò, fino a che Tempus non deciderà altrimenti. - risponde il Vendicatore alla domanda di Girion.

Il deva si rivolge poi direttamente a Edreth, una smorfia di disgusto rovina le sue altrimenti perfette fattezze.

Non e' mia abitudine giudicare prima di aver raccolto sufficienti prove, Edreth. Ti consiglio, pero', di tenere a freno la lingua e pesare bene le parole quando parli del Signore delle Battaglie. O proverai sulla tua pelle quanto rapidi e violenti possano essere la Sua ira e il Suo castigo.

Il deva ora e' rivolto completamente verso di te, gli occhi bianchi - senza pupilla - fissi nei tuoi, e per la prima volta noti il simbolo sacro di Tempus che gli pende in mezzo al petto.

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Una volta conclusa la discussione, e spazzolato le ultime briciole della colazione, pagate il conto all’oste e uscite dalla locanda.

Il debole sole che stava cominciando a spuntare all’orizzonte è oramai bello alto nel cielo, a metà strada verso il suo apice. La sua luce limpida e dorata si posa delicatamente sul paesaggio circostante, illuminando l’ampia strada in terra battuta che scende verso la Sembia - mantenendo vivo il ricordo di quanto sia vicino il redivivo Impero Netheril. Lungi dall’interessarsi delle questioni di alta politica e strategia militare, i cittadini di Highmoon hanno altre, più mondane preoccupazioni. La popolazione è già completamente attiva la strada su cui si affaccia l’ingresso della locanda e le viuzze laterali che riuscite a intravedere sono percorse da un gran numero di persone. Madri con i bimbi al seguito, massaie che camminano spedite verso la prossima commissione, alcuni ambulanti che si urlano a vicenda il valore delle proprie merci, un acquaiolo che percorre la città davanti al suo carro spinto dai suoi apprendisti. Da qualche punto lontano, alla vostra sinistra, vi giunge il suono limpido - benché attutito - del maglio di un fabbro che picchia sull’incudine.

Di fronte a voi, al di là della strada larga circa quattro metri, vedete una fila di ingressi a case private, intervallate all’occasionale negozio. Grazie ad una veloce occhiata, riconoscete un sarto, un ciabattino e un droghiere. La caserma della Guardia Cittadina ed il tempio di Chauntea si affacciano entrambi sulla piazza principale, su lati adiacenti, per cui vi incamminate di buon passo verso quella direzione. Non avete fatto che pochi passi quando, da una stradina laterale, sbuca un gruppetto di bambini intenti a rincorrere una palla di stracci - forse a rincorrersi fra loro, dimentichi della palla. Per qualche istante, siete avvolti da un turbinio di braccia, gambe, grida e risate, che vi supera veloce come è arrivato.

@Edreth

Spoiler:  

Nella confusione generata dal gruppetto di bimbi intuisci - più che percepisci - qualcuno che ti infila qualcosa nella tasca dei pantaloni. Prima che tu possa dire o fare alcunché, lo stormo di bambini è passato oltre, perdendosi nel dedalo di vie e vicoli che caratterizza Highmoon…

La camminata prosegue, a parte l’occasionale incontro con il carro di un mercante che vi costringe a schiacciarvi contro il muro di una casa, senza altri intoppi. La piazza principale di Highmoon ferve d’attività: benché non sia giorno di mercato, alcuni commercianti hanno approntato i loro banchi e stanno decantando la qualità dei loro prodotti ad alcune donne accorse ad osservare e valutare. In un angolo, a lato delle porte spalancate del tempio, uno strillone affiancato da un paio di guardie sta affiggendo alcune pergamene sulla bacheca del tempio, mentre un altra coppia di guardie pattuglia pigramente il perimetro della piazza. Un ridotto ma costante flusso di persone entra ed esce dal tempio, e lo stesso accade per la caserma, benché coinvolga unicamente guardie in partenza o di ritorno dal loro giro di pattuglia.

Preoccupati per i vostri compagni feriti durante lo scontro con Joren e Belken, vi dirigete verso il Tempio. Quest’ultimo è un edificio in legno e pietra, semplice ma dignitoso, come una casa costruita dalla famiglia che la abita, o una fattoria mantenuta dalla mano amorevole del fattore. L’interno è luminoso e fresco, grazie a numerose finestre che si aprono sulle pareti laterali, e l’aria è intrisa del profumo dell’erba appena tagliata, del raccolto appena terminato e del fieno lasciato ad asciugare al sole. L’altare, dove i sacerdoti officiano i riti di Chauntea, è un pezzo unico: semplice nelle linee generali, deve la sua peculiarità al fatto che è intagliato nel tronco e nelle radici di un albero che ancora cresce al di sopra di esso, elevandosi per svariati metri verso il soffitto e fondendosi con esso in più punti. il simbolo della Grande Madre, una rosa in fiore con una corona di grano dorato, è ripetuto più volte in svariati punti del Tempio.

Una volta entrati, un diacono si avvicina a voi. E’ un uomo di mezza età, con una chierica di capelli castani qua e là striati d’argento, ed una folta barba ma ben curata barba che gli incornicia il volto. Il viso e le mani sono della tipica tonalità ‘cotta dal sole’ che si trova tra i contadini, quasi simile al cuoio lavorato. Calli, unghie spezzate e tracce di terra vi indicano come le sue mani non siano estranee al lavoro nei campi.

Salve, pellegrini. Che la benedizione della Dea del Grano sia con voi. Come posso aiutarvi a far fruttare la vostra giornata?

Vi chiede, con voce gioviale e amichevole.

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La cittadine è viva e allegra, piena di vita e voglia di fare. Avere spezzato il primo anello della catena di furti e tentati rapimenti mi scalda il cuore, che però subito dopo si incendia al pensiero dei serpenti che si annidano tra i Picchi del Tuono. Il mio amore e rispetto per le Valli mi impone di mettermi sulle tracce dei cultisti e di estirparli per sempre da questi luoghi.

Nessun prigioniero ripeto ferocemente a me stesso.

Arrivati al tempio, saluto il chierico che ci accoglie con sincera semplicità.

Buona giornata a lei padre. Siamo in visita ai nostri compagni, che sono rimasti feriti difendendo la brava gente di questa comunità. Io e miei compagni partiremo a breve per dare la caccia a chi tenta di sopprimere vite in nome di abominevoli riti, e vorrei infomare i nostri amici. Non credo che siano nelle condizioni di seguirci, ma sento il dovere di tenerli informati, oltre che di sincerarmi del loro stato di salute.

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Ah - gli occhi del diacono che vi ha accolti si illuminano quando riconosce Girion - messer Silverander! E' un piacere vedervi nuovamente. Ho sentito che siete stato piuttosto impegnato in questi ultimi giorni. Si', si', i vostri amici... mhm... vediamo... Se non sbaglio, Padre Cadfael, il nostro Ospitaliere, si sta prendendo cura di loro nelle Sale di Guarigione. Uscite sul chiostro, da quella porta alle mie spalle, a destra dell'altare, e andate a sinistra. Troverete le Sale di Guarigione sulla vostra sinistra: la porta sara' aperta.

@Girion

Spoiler:  
Riconosci il diacono come Fratello Lucien, uno dei servitori di Chauntea più noti in citta' e nelle campagne circostanti.

Salutate educatamente il diacono e, seguendo le sue indicazioni, attraversate la navata principale del tempio, ed uscite sul chiostro tramite una porta ad unica anta in legno massiccio. Il chiostro, un rettangolo di portici in pietra, circonda un giardino centrale ben curato e verdeggiante. Girion riconosce numerose piante curative e da frutto, coltivate sia per bellezza che per effettiva utilità.

Le Sale di Guarigione, una volta che vi entrate, si rivelano essere un'unica lunga stanza rettangolare, con svariati letti allineati alle pareti. Abbondante luce diurna entra dalle grosse finestre che si ripetono, a intervalli regolari, ma notate anche un'abbondanza di lampade ad olio e bracieri. Ciascun letto ha un materasso di paglia, un cuscino, una coperta di lana semplice ma di buona fattura e un vaso da notte.

Padre Cadfael vi accoglie a meta' della stanza, salutando Girion calorosamente e voialtri con rispetto e genuina sincerità. Messer Girion. Siete qui per i vostri amici, suppongo. Mi duole dirlo ma Padre Endari e Lady Alatriel soffrono ancora molto a causa della malattia che hanno contratto combattendo ne Gli Scantinati. Non ho ancora identificato la causa del male, ma sono fiducioso che riusciremo a contrastarla.

In questo momento, stanno riposando. Potete visitarli, ma per pochi minuti: non vorrei che si affaticassero troppo.

@Tutti

Spoiler:  

Chiedo venia a tutti voi ma purtroppo sono stato senza internet tutta la settimana. Ora, dopo aver sostituito 2 router, spero che il problema si sia risolto!

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Padre Cadfael, giusto? La causa del male sono morsi e graffi causati da ratti mannari. Avete conoscenze a riguardo? Vorrei essere più di aiuto ma non ho appreso buone arti guaritrici. Dico preoccupato al chierico.Spero mi torni in mente qualcosa a riguardo.

@DM

Spoiler:  
Non ho guarire o natura addestrate (entrambe +4), però potrei cercare di ricordare se ho sentito altri maghi parlarne, arcano +11
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Un velo di preoccupazione di dipinge sul mio volto alle parole di padre Cadfael.

Come dice Orrik, la malattia è stata causata da quei mostri... potrebbe essere licantropia? Nel caso, cosa possiamo fare per aiutare? Avete bisogno di denaro per un rito di purificazione? Faremo il possibile per aiutare i nostri due compagni di battaglia.

Un Silveralder non lascia mai nei guai un compagno di caccia, mai...

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Il volto di Padre Cadfael si oscura quando menzionate la licantropia come possibile causa del male che ha colpito i vostri amici.

Ratti mannari dite? Mhm… Questo complica le cose, ma non e’ niente che non possiamo affrontare. A Chauntea piacendo, riuscirò a rimettere in piedi i vostri amici in breve tempo.

Vi ringrazio per le vostre offerte, ma il Tempio non accetta pagamenti per i servigi di guarigione che offriamo. Inoltre, la nostra scorta di piante medicinali e altre sostanze curative e’ costantemente rifornita dai contadini e da alcuni nostri confratelli che vivono nelle zone più marginali della Valle.

Potete, tuttavia, fare una donazione alla cassa comune che usiamo per sostenere i nostri concittadini nei periodi di bisogno. In tal modo, i vostri denari saranno utilizzati per il bene della comunità.

Ora, se non avete altre domande, lasciate che vi accompagni dai vostri amici. Sono sicuro che gli farà piacere vedervi.

Il sacerdote vi guida lungo il corridoio, fino a una coppia di letti leggermente separati dagli altri. Qui, nonostante indossino semplici tuniche di cotone bianco e siano per più della meta’ del loro corpo avvolti dalle lenzuola, riconoscete Endari e Alatriel. Entrambi presentano un colorito più pallido di quanto ricordate, ma non vi sembrano particolarmente deboli o sofferenti. Un grosso baule ai piedi di ciascun letto contiene i loro effetti personali e, sopra quello di Alatriel, notate essere posati spada e scudo, distanti a sufficienza per non essere d'intralcio ma non abbastanza da essere fuori portata se necessari.

Quando arrivate, Endari e’ intento a leggere un libro, mentre Alatriel sta conversando a bassa voce con sua sorella, Mira, che e’ seduta sul bordo del letto. La camicetta rosa e la lunga gonna verde prato di Mira sono una pozza di colore nella monotonia del bianco, grigio e marrone delle Sale di Guarigione. Quando si accorgono della vostra presenza, due larghi sorrisi si aprono sui loro volti.

Ah, bentornati! - esclama Endari, chiudendo il libro, non prima di aver inserito l’indice tra le pagine a mo’ di segnalibro - Mi stavo cominciando a chiedere che fine aveste fatto. E’ un piacere vedere che siete usciti da quelle orribili caverne tutti interi!

Un sollievo, ancora più’ che un piacere! - gli fa subito eco Alatriel, cercando di alzarsi per venire a salutarvi, mentre la sorella lotta per tenerla nel letto - Eravamo preoccupati! Non fosse per Endari, sarei venuta a cercavi già da un pezzo! Avete raggiunto il covo degli Xivort? E com’e’ finita con quel… ‘tipo’ nella taverna? E chi e' questo volto nuovo? - dice, rivolta a Edreth - Piacere, io sono Alatriel, questa e' mia sorella Mira, e lui e' Endari.

Poi torna a rivolgersi ai volti noti del gruppo mentre, con fare moto deliberato, si siede comodamente a gambe incrociate sopra le lenzuola. Lo sguardo di disapprovazione di Mira sembra scivolarle addosso senza che se ne accorga. Avanti! Voglio che mi raccontiate tutto.

Dal modo in cui Alatriel si e’ fermata prima di menzionare il “’tipo’ nella taverna”, intuite che si stia riferendo al Procuratore, cercando di non rendere pubblici i vostri affari con lui.

@Tutti

Spoiler:  

Padre Cadfael e' sempre con voi, per cui potete rivolgervi a lui con domande o altro quando volete.

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Seguo in silenzio il gruppetto, ancora assorto dai miei pensieri. A malapena saluto un cenno del capo i chierici di Chauntea e solo le parole di uno dei due malati mi distoglie dalle elucubrazioni.

Io.. lo sguardo si volge verso il monaco al nostro presso Meglio non fare nomi. Sempre meglio non fare nomi.

..sono solo un mercenario abbastanza folle da essersi arruolato in questa combriccola.

Squadro quelli che una volta erano fieri compagni d'arme, ora ridotti a pallidi sagome. Morti che camminano. O peggio.

Tra tutti i mannari che ci sono in giro proprio i ratti? Aye, Beshaba se li è fot**ti per bene.

Tengo per me i miei commenti, in fin dei conti non sarebbe saggio iniziare un "rapporto lavorativo" insultando i cari dei propri compagni.

Anzi, è giusto che abbiate tempo per stare tra di voi. Non voglio esservi d'intralcio.

E' stato un piacere mi congedo con un inchino vi aspetterò fuori. mi rivolgo infine ai miei futuri compagni prima di voltarmi e dirigermi verso l'uscita della porta.

E diamo un'ultima occhiata, già che ci siamo.

@Gm

Spoiler:  
Mentre mi dirigo verso l'esterno mi guardo attorno alla ricerca di oggetti di valore (tipo la cassetta delle offerte di cui si parlava prima).

Per quando sarò arrivato all'esterno del tempio, vedi i pm.

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Ci vediamo tra diceci minuti, cerca di non litigare troppo con Mishann per favore... dico a Edreth mentre questi si allontana.

Lasciare da soli l'uomo e la dragonide non è una buona idea, spero non si prendano a pugni davanti al tempio.

Mi rivolgo quindi ad Alatriel e, memore del suo fervore in battaglia, descrivo con dovizia di particolari lo scontro con gli Xyvort per cercare di ritare su il morale.

Creature subdole e pericolose concludo ma hanno ricevuto una lezione che faticheranno a dimentiacare. Quei pochi sopravvissuti intendo. Quanto al... resto continuo, facendo capire con lo sguardo che parlo del Procuratore è stato tutto sistemato. Abbiama avuto conferma dei sospetti purtroppo, un culto di Vecna si nasconde tra i Picchi del Tuono e va a caccia di vittime sacrificali per i loro riti oscuri. Ma non preoccupatevi proseguo rapidamente alzando una mano, per prevenire ogni tentativo della paladina e del chierico di aggregarsi al gruppo oltre al silenzioso Elyas e al buon Orrik, si sono aggiunti alla spedizione Mishann la dragonide e Grugno il nano chierico, che avete già conosciuto, ed Edreth che se n'è appena andato. Voi riposate e riprendete le forze, non è detto che tutto si risolva ai Picchi, potrebbero esserci altre basi dei cultisti e nel caso ci sarà bisogno del vostro aiuto. Vi voglio in piena forma per questa eventualità. E a porposito di piena forma estraggo dallo zaino la scatola di erbe di Mira questa è tua se non sbaglio. Spero che possa aiutarti a guarire i nostri amici.

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Il bel volto dell'erborista, segnato dalla preoccupazione per la sorella, si illumina nel vedere la cassetta nelle mani di Girion.

Oh, la mia cassetta di erbe medicinali! Siete riusciti a recuperarla! Grazie, oh, grazie!!

Mira e' decisamente sollevata di vedersi restituita la sua scorta di erbe e in pochi passi copre la distanza che vi separa e abbraccia prima Girion e poi Orrik, prima di recuperare dal primo la cassetta delle erbe e controllarne i contenuti. Soddisfatta, la donna torna a sedersi sul letto di Alatriel, con un sorriso a distenderle il volto.

Di contro, i volti di Alatriel e Endari, che hanno ascoltato con attenzione le parole di Girion, sono più scuri di quando siete entrati.

Queste sono notizie molto gravi. - vi risponde Endari - Se la situazione e' veramente questa, dovete muovervi al più presto. Il culto del Dio Morente e' sfuggente e furtivo: se indugiate troppo, potrebbero aver sentore del vostro arrivo e dileguarsi, svanire all'orizzonte come la sabbia trasportata dal vento.

E dovrete essere impietosi e sommari nelle vostre azioni - gli fa eco Alatriel - i servi di Vecna non si fermano davanti a nulla e la maggior parte sono ormai completamente perduti, senza alcuna possibilità' di salvezza. Le vostre lame sono l'unica pieta' che meritano.

A proposito di velocita' - riprende Endari - non voglio mandarvi via, ma vi consiglio di visitare il Lord Comandante. Ci ha fatto visita questa mattina presto, e mi ha dato l'impressione di essere sommamente ben disposto verso di voi. Potrebbe avere ulteriori informazioni, o essere d'aiuto in altro modo.

@Mishann, Grugno

Spoiler:  

Avendo lasciato i vostri compagni al Tempio, intenti a visitare la paladina e il chierico infermi, vi aggirate per la piazza, aspettando che escano per potervi dirigere insieme dal Lord Comandante della Guardia Cittadina.

State osservando le merci in mostra al banco di un arrotino, quando qualcuno tocca la spalla di Mishann, per richiamarne l’attenzione. Quando vi voltate, vi trovate davanti un ragazzino di circa 15 anni, dalla pelle chiara di chi lavora in una bottega, alto quanto Grugno e con una folta zazzera di capelli castani.

E’ vestiti con abiti semplici, in colori neutri dal castano al crema, e brandisce un grosso mazzo di rose gialle appena colte. Legata attorno ai gambi, spunta una piccola pergamena, chiusa da un sigillo in ceralacca rossa.

Perdonate l’intrusione, mia signora. Sono Wulf, l’apprendista del fioraio. Devo consegnare questi fiori ad una guerriera dragonide di nome Mishann. Siete voi?

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Girion

Sorrido alla giovane erboriste e annuisco con serietà alle parole di Endari.

Non preoccuparti amico mio, deve ancora nascere la preda che riesca a fare perdere le sue tracce a un Silveralder. Partiremo al più tardi dopo pranzo, il tempo di fare rifornimento di provviste per non rallentare la nostra marcia. Per il resto continuo rivolgo ad Alatriel ormai mi conosci, quando ho a che fare con certa gente il mio motto è "niente prigionieri". Ora faremo una rapida visita al Lord Comandante per gli ultimi preparativi, poi inizierà la caccia. Voi pensate a guarire, sento che avremo bisogno della vostra fede e della vostra forza. A presto!

Faccio un cenno a Orrik e se non ha niente da aggiungere propongo di recuperare gli atri e di passare al volo dalla nana per restituire il suo medaglione, per poi andare dal Lord Comandante.

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@ DM

Spoiler:  
Si, sono io Mishann... dico con voce sorpresa.

Quando il ragazzo mi consegna i fiori con un sorriso felice, non posso fare a meno di sorridergli di rimando.

Grazie per questi fiori, Wulf, sono davvero bellissimi... anche se non sei stato tu a regalarmeli, ti meriti comunque un premio per la solerzia e la gentilezza.

Porgo a Wulf un paio di monete d'oro, che il ragazzo prende con grande gioia; poi, dopo essersi inchinato e avermi ringraziato, si allontana.

Che ragazzino adorabile... se non avessi la pelle coperta di scaglie sarei sicuramente arrossita! penso divertita.

Guardo Grugno, che cerca di celare un sorriso nella sua folta barba.

Inutile che ridacchi, amico mio... quel ragazzino era gentilissimo, quindi si è meritato la mancia. -dico con voce fintamente indignata, una mano appoggiata sul fianco.

Poi, mentre srotolo la pergamena assieme ai fiori, aggiungo con voce incuriosita: E ora vediamo cosa vuole il mio "misterioso ammiratore"...

Spoiler:  
Ho già tolto le 2 mo dal totale.
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Sono contento stiano meglio, spero che ora i chierici di Chauntea si occuperanno delle loro ferite con più dedizione. Dico a Girion mentre l'accompagno verso l'uscita dal tempio.

Ora non ci resta che sbrigare le ultime faccende, prego fai pure strada.

E poi in cammino verso una nuova battaglia.

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@Girion, Orrik

Spoiler:  
Dopo esservi congedati dai vostri compagni, ripercorrete i vostri passi fino all'uscita dal Tempio. State scendendo i pochi gradini che elevano l'entrata dalla piazza in terra battuta quando udite, alle vostre spalle, qualcuno chiamare il vostro nome. E' Mira, sorella di Alatriel, che vi raggiunge in pochi istanti.

Messer Girion, Messer Orrik - esordisce la ragazza, visibilmente eccitata e imbarazzata al tempo stesso - volevo ringraziarvi ancora una volta per aver recuperato la mia cassetta delle erbe. Fate un salto a casa mia, prima di partire. Dovrei avere alcune cose che potrebbero rivelarsi utili per le vostre future imprese. Grazie mille ancora!

Arrossendo furiosamente, abbraccia prima l'uno e poi l'altro, posando un leggero bacio sulla guancia a entrambi per poi scattare attraverso la piazza, alla volta della sua abitazione. Una volta salutata l'erborista, vi girate verso la piazza e vi incamminate alla volta del quartier generale della Guardia Cittadina. A giudicare dalla posizione del sole nel cielo, siete stati all'interno del tempio per circa una mezzora.

Le guardie di stanza ai lati del portone che marca l'ingresso al quartier generale vi salutano con un rigido saluto militare, riconoscendovi all'istante. Oltre il portone, si apre un lungo corridoio, che taglia in due l'edificio. Alla vostra sinistra, notate una guardiola dove, a un tavolo, sono sedute altre due guardie, ed un corridoio che conduce a altre stanze prima di piegare a destra e scomparire alla vista, mentre alla vostra sinistra tre porte dividono il muro in altrettante porzioni. Dalle insegne che campeggiano sopra gli architravi, intuite che tali porte conducono all'armeria, agli alloggi delle guardie e a quelli degli ufficiali. Il Lord Comandante abita in una casa privata, poco distante dalla piazza.

Memori del percorso fatto pochi giorni fa, percorrete sicuri i corridoi fino a giungere all'ufficio del Lord Comandante. Una guardai piantona l'ingresso e, dopo avervi chiesto nomi e scopo della visita, si affaccia all'interno, per poi tornare a guardarvi e farvi segno di entrare. Quando entrate, il Lord Comandante Reynold e' seduto su una poltrona, mentre Martinus - il suo vice - gli sta di fronte, in piedi ma a riposo. I due stanno discutendo sui turni della ronda notturna, da quel che carpite entrando nella stanza.

Ah, messer Girion, mago Orrik. - Reynold vi accoglie con un sorriso, cosi' come Martinus - Bentrovati e buongiorno. Mi stavo giusto chiedendo che fine aveste fatto. Siete riusciti a venire a capo di quella losca faccenda di schiavi, furti e rapimenti?

@Mishann, Grugno

Spoiler:  

Il ragazzino, Wolf, afferra al volo le due monete d'oro e, guardandoti con espressione stralunata, se le infila in tasca prima di prodursi in una goffa riverenza e balbettare alcuni ossequiosi saluti. Infine, si allontana al trotto, diretto verso il negozio del suo maestro.

Mishann osserva i fiori, annusandone il profumo fresco e fragrante. Chiunque li abbia scelti ha ottimo gusto. Incuriositi, staccate il biglietto e rompete il sigillo. L'interno, recita quanto segue:

Spoiler:  
Mia affascinante Mishann,

La presente e il dono che l'accompagna sono per ringraziare Voi e i vostri compagni per esserVi presi cura del nostro comune amico in mia vece. Spero che le rose siano di Vostro gradimento.

Per quanto sia soddisfatto di come si sono risolte le cose, sembrerebbe che abbiaTe solamente scalfito la superficie di questo mistero.

Per tal motivo, mi sono preso la libertà di procurarvi alcune provviste e altri utili oggetti per il vostro imminente viaggio.

Troverete quanto necessario nelle vostre stanze, alla locanda.

Spero che la nostra collaborazione continui a essere fruttuosa e vantaggiosa per entrambi.

Con i miei migliori auguri di buona fortuna,

O. H.

@Mishann

Spoiler:  

Occhio con le tue monete d'oro :D Anche se voi ne guadagnate in quantita' (più o meno), per il resto della popolazione una moneta d'oro e' il guadagno di un mese di lavoro!

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@ DM e Grugno

Spoiler:  
Leggendo la firma in fondo al biglietto non posso fare a meno di fare una leggera smorfia di disgusto.

Chiunque ma non lui... perfino ricevere queste rose da Edreth sarebbe stato meglio!

Porgo il biglietto a Grugno: Leggi da solo... ma non azzardarti a ridere!

Quando il nano ha finito di leggere e mi restituisce il biglietto, gli dico: Devo assolutamente comprarmi uno scudo nuovo, anche per rinfrancarmi lo spirito; poi torniamo alla locanda a vedere cosa ci ha "regalato" quel verme... mi chiedo come la prenderanno gli altri.

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Girion

Dm e Orrik

Spoiler:  

Annuisco con serietà e senza troppi fronzoli racconto brevemente le nostre peripezie negli scantinati, omettendo di fare il nome del Procuratore.

Abbiamo ripulito per bene quei corridoi bui concludo incrociando le braccia e per quanto riguarda i furti sono sicuro che per un pezzo non avrete problemi. Dubito che gli Xyvort abbiano voglia di calcare ancora questi paraggi. Abbiamo ritrovato la refurtiva di un paio di furti, quelli dell'erborista e della nana; Mira ha già riavuto il maltolto, a breve passeremo anche dalla mercante. Per i rapimenti invece la faccenda è molto seria e potenzialmente molto pericolosa. Questo culto di Vecna deve essere estirpato al più presto, non possiamo rischiare che metta radici e si espanda. Dobbiamo colpire subito e duramente, per questo, assieme a dei fidati compagni, partirò immediatamente alla volta dei Picchi del Tuono. Abbiamo tagliato un ramo importante di quella pianta malefica e non voglio che abbia il tempo di ricrescere. Tutto l'aiuto che potete fornirci sarà ben accetto. Armi, razioni, denaro, oggetti di cura, tutto ci potrà essere utile per essere rapidi e letali.

L'ultima richiesta forse è un po' sfacciata e irrispettosa, ma l'urgenza della missione non aiuta la mia già scarsa diplomazia.

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@Girion, Orrik

Spoiler:  
Reynold e Martinus annuiscono durante il racconto di Girion, ponendo domande pertinenti sulle dimensioni della banda di Xivort, il loro covo e i moventi delle loro azioni, cui l'elfo risponde senza problemi e senza svelare più del necessario sul patto stretto con il Procuratore. Infine, mentre l'eco delle ultime parole del ranger si perde nella stanza, i due uomini siedono pensierosi e turbati.

Bene, molto bene. - esordisce Reynold - Avete fatto come e più di quanto sperassi. E' un sollievo sapere che, per qualche tempo, la nostra citta' verra' lasciata in pace. - il Lord Comandante vi guarda con gratitudine - Non posso offrirvi molto come ricompensa per le vostre azioni, ma sentitevi liberi di visitare l'armeria e rifornirvi dal nostro quartiermastro.

Questo culto di Ve... V e c n a. - il nome non familiare porta il Lord Comandante a incespicare sulla parola mentre la pronuncia - Non credo di aver mai sentito parlare di tale culto…

L’Arci Lich, il Dio Menomato, il Dio Sussurrato.

La voce stentorea e profonda di Elyas, dura come acciaio temprato, interrompe il Lord Comandante. Silenzioso come sempre, vi eravate quasi dimenticati della sua presenza. Ora, spostandosi in avanti, il vendicatore di Tempus emana un aura di giusta furia e indignazione.

Vecna possiede a molti nomi, ma la stessa malvagità risponde a ciascuno di essi. E’ la divinità non morti e necromanti, dei traditori e di coloro che ricercano le arti oscure. La divinità non ha altro scopo che espandere il proprio potere e eliminare ogni altro dio. Il suo culto, opera nelle ombre per far si’ che l’intero universo si voti alla sua venerazione.

Il disgusto che trasuda dalle parole del vendicatore vi colpisce quasi come una sensazione fisica.

Se veramente un gruppo di cultisti si annida nei Picchi del Tuono, nessuno ad Highmoon può dormire sonni tranquilli. Nessuno, in alcuna delle Valli, può. Vanno scovati ed eradicati, il più in fretta possibile, per il bene di tutti.

Il Lord Comandante e Martinus, evidentemente colpiti dalle parole del vendicatore, sono nuovamente assorti nei loro pensieri. Infine, e’ il vice comandante che prende la parola.

Lord Comandante, se quanto dicono e’ vero, dobbiamo agire. Non possiamo ignorare questa minaccia.

Si’ Martinus, e’ quel che penso anche io. - risponde Reynold. Il Lord Comandante si volta ad osservarvi e, per un istante, le rughe che segnano il suo volto sembrano più profonde, più numerose - Immagino vorrete viaggiare veloci verso i Picchi del Tuono. Le nostre stalle ospitano numerosi destrieri avvezzi a lunghi viaggi. - continua, prendendo carta e penna e scrivendo rapidamente alcune righe - Consegnate questo messaggio al nostro capo stalliere. Vi garantisce l'uso di tanti cavalli quanti ne sono necessari a trasportare voi e i vostri fidati compagni, oltre che l’accesso a qualunque tipo di provviste e materiali che vi possano servire.

Usando l’anello che porta alla mano destra, Reynold imprime il suo sigillo sulla pergamena e ve la porge.

Non so se avrete fortuna in questa impresa. Se doveste riuscirvi, tornate ad Highmoon. Faro’ in modo che il vostro contributo alla sicurezza di questa citta’ venga riconosciuto come si deve.

@Orrik

Spoiler:  
Scusa se non ti ho aspettato, ma volevo postare prima di Natale.
Spoiler:  

@Mishann, Grugno

Spoiler:  
Tornare alla locanda e’ questione di pochi minuti, al vostro passo svelto. Il locandiere interrompe per un attimo un’accorata discussione con un mercante per farvi un ossequioso cenno col capo quando entrate, per poi tornare ai suoi affari come se nulla fosse successo.

Rapidi, ma cauti, salite le scale e percorrete il corridoio fino alle vostre stanze. Le porte sono chiuse, come le avete lasciate questa mattina. Con circospezione, alzate il chiavistello alla porta della camera di Mishann ed entrate, la dragonide davanti con lo scudo alzato, il nano dietro, il martello da guerra stretto in pugno.

La stanza e’ avvolta nel silenzio, a parte i rumori della citta’ che filtrano dall’esterno. Sul letto, una voluminosa borsa di cuoio vi attende, assieme a una nota che recita:

Confido che ne farete buon uso…

@Mishann, Grugno

Spoiler:  
La borsa contiene circa 400 monete d’oro.

@Edreth

Spoiler:  
Gli Scantinati sono un posto surreale durante il giorno. La taverna che funge da copertura per la Gilda e per l’accesso al dedalo di cunicoli che si estende al di sotto di Highmoon e’ avvolta da un silenzio sonnacchioso. Pigramente appoggiato sul bancone, l’oste osserva svogliato i pochi avventori, quattro o cinque in tutto, che sorseggiano le loro bevande con scarsa convinzione. Un paio di ragazze si aggirano tra i tavoli, fingendo di controllare lo stato dei bicchieri o dei tavoli. Un mosca ronza in lontananza, aggiungendo il monotono rumore alla già pigra atmosfera.

Solo una cosa non cambia: il bruto che piantona la porta che da accesso al retro de Gli Scantinati, dove il Procuratore ha il suo ufficio e si trova l’accesso alle gallerie. Alto, spesso e dall’espressione incredibilmente ebete, Gul - o Bul, nessuno e’ mai riuscito veramente a distinguere i due gemelli che fanno da guardia del corpo al procuratore - sta in piedi fermo accanto alla porta, fissandosi pigramente le unghie.

Bul, o Gul, alza lo sguardo quando ti avvicini, squadrandoti dalla testa ai piedi prima di fare un breve cenno del capo e aprirti la porta. Una volta varcata la soglia, suo fratello Gul, o Bul, ti affianca, guidandoti verso l’ufficio del Procuratore.

Il Procuratore e’ steso su uno dei due divani foderati in velluto viola ed e’ vestito, come sempre, di morbide vesti nere come la notte. Al tuo ingresso, non fa che spostare lo sguardo dal gatto che gli sta acciambellato in grembo a te.

Ah, Edreth - ti accoglie, con un sorriso - a cosa debbo l’onore della tua presenza?

@Tutti

Spoiler:  
Colgo l'occasione per farvi i miei auguri di

BUON NATALE!!!!

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@DM, Girion

Spoiler:  
Dopo aver fatto rapporto sulle vicende di Highmoon il lord comandante conviene che il nostro operato debba proseguire e ci fornisce cavalli per raggiungere la nostra prossima destinazione.

Non abbiate timore, noi maghi dell'Aglarond siamo ben consci del pericolo della diffusione di questi culti. Le mie conoscenze sono al servizio del bene e mi impegnerò affinché questo male venga estirpato da questo mondo. Lascio che sia Girion a prendersi carico della pergamena e mi limito a rimuginare sul da farsi, seguendo il ranger.

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