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Come e perche’ i lettori fantasy diventano scrittori fantasy


Messaggio consigliato

C’è qualcosa nella narrativa di genere fantasy che ispira i suoi fan a scrivere storie . Questa è probabilmente una delle caratteristiche più spiccate nei lettori (e aggiungerei nei giocatori di ruolo) di area fantasy .
Anzitutto il genere fantasy tende a ispirare grande fedeltà tra i suoi lettori (gli aficionados delle saghe ne sanno qualcosa ;) ), che sono sempre alla ricerca della loro prossima esperienza di lettura epica. Molti di questi stessi appassionati prima o poi tendono a creare un loro primo Fantasy sia che si tratti di racconti brevi o di veri e propri romanzi .
Ciò accade spessissimo in America ma prende piede anche nel nostro paese, a giudicare dai siti e dai forum che ospitano le avventure create dalla creatività degli utenti più disparati. Basta visitare qualche sito o forum specifico per notare a quante persone piace scrivere nel loro genere preferito creando il loro personaggio e talvolta il loro intero mondo.
Ma perché questo accade?

I lettori di fantasia sono spinti a iniziare a scrivere fantasy , perché a loro piace essere coinvolti in mondi alternativi e permeati dall’aura dell’immaginario. E ' innegabilmente piacevole per un appassionato del genere sfuggire alla noia dell'esistenza comune e andare in lotta al fianco di eroi che stanno cercando di salvare il mondo dal male. Dopo la lettura di un buon romanzo fantasy, in effetti, il lettore tende a continuare a fantasticare su altri mondi e nuove avventure . Questo scatena notevolmente l'immaginazione fino al punto di comporre una nuova storia, una storia originale, secondo la propria visione fantastica.

Scrivere nel genere fantasy permette allo scrittore di esplorare i propri desideri su come una storia deve essere raccontata , su come i mostri dovrebbero apparire, e su quali poteri sarà permesso ai personaggi di avere.
Inoltre permette allo scrittore di immaginare un po' un nuovo ideale di un eroe o cattivo.

Naturalmente, la maggior parte degli scrittori cerca di creare la nuova “rivelazione” nel panorama del fantasy - il che porta in verità a risultati “variegati” - ma la cosa bella è che almeno ogni scrittore sta vivendo la sua fantasia a livelli più profondi durante la scrittura. E questo è ciò che il lettore trasformatosi in scrittore vuole: un'esperienza coinvolgente e ancor più piena e consapevole nel mondo della fantasia .

La prova di quanto gli amanti del fantasy amino continuare ad agire attraverso le avventure si riscontra in particolare nella moltitudine di giochi di ruolo che sono per l’appunto di matrice fantasy. Ci sono certamente altri giochi con altri temi , ma la stragrande maggioranza di loro sono fatti di “quest” contro i troll e i draghi e sul fine di aggiungere poteri magici al personaggio giocante o di conquistare per lui armi sempre migliori ( specialmente spade) .

Sembra che ci sia semplicemente una parte di umanità che è letteralmente affascinata dal pensiero di portare una spada , di combattere mostri orribili ed innaturali, e di trovare un destino straordinario: a ben pensare questi elementi hanno sempre avuto un appeal su molte persone. E il Fantasy è probabilmente il genere perfetto a tal scopo. Non a caso alcune delle storie che hanno attraversato i secoli e che sono state tramandate in molte culture hanno incluso battaglie contro divinità e creature magiche: dalla antichissima Epopea di Gilgamesh all’Iliade e all'Odissea, da Re Artù fino al Signore degli Anelli .

La letteratura fantasy esplora anche i problemi che molte persone possono incontrare nella loro vita reale. I personaggi nei racconti fantasy sono spesso tormentati dalla morte di persone care , e i sono guidati da debolezze tipicamente umane come l'avidità e la brama di potere; sono tutte cose che la gente finirà per incontrare prima o poi nella vita quotidiana, ma è molto più stimolante ( e rassicurante) esaminare le difficoltà dell'esistenza umana in un ambiente di fantasia.
I lettori di fantasy trovano nel loro genere una miscela perfetta di prove che possono accadere e cose che non mai accadranno a loro, ma che sono comunque eccitanti da immaginare . Una tale combinazione accattivante è uno sprone ideale per i futuri scrittori al fine di esplorare i propri pensieri, le proprie paure, i propri desideri ed utilizzarli al fine di creare nuove storie .
E’ proprio per questo che il genere fantasy probabilmente sarà e rimarrà tra i più vivi e prolifici della parola scritta. E noi questo piace.

E tra voi c’è qualcuno che si riconosce in questo profilo ideale? Avete la vostra storia fantasy da raccontare? O l’avete già fatto? Ma soprattutto cosa vi spingerebbe a raccontare una storia fantasy?

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Il tema è molto variegato.

Secondo me vi sono almeno due punti che sono importanti per spiegare l'elevata diffusione di scrittori fantasy.

1 - Il fascino del genere nella creazione di storie:

1.1 - in generale il fascino di un mondo, medievale o classico, antico. Il passato ha sempre un valore peculiare, il passato fantastico ancora di più. Non è un caso che in tutte le culture le "ere degli eroi" si rifacevano al passato remoto.

1.2 - in particolare il fascino di un mondo in cui un uomo moderno non deve combattere la sua natura. In cui si combatte corpo a corpo, in cui il forte combatte per difendere o schiacciare il debole. Sensazioni fisiche che il mondo moderno (fortunatamente) ci ha tolto ma che tornano prepotenti nei nostri sogni.

2 - La facilità del genere. Questo si vede in due forme:

2.1 - Facilità dal lato della scrittura. Trame semplici, spesso molto simili tra loro e che rispettano regole uguali da millenni. Anche autori pubblicati spesso scrivono malissimo, creando nel lettore l'idea che sia facile scrivere un libro fantasy.

2.2 - Facilità dal lato della lettura. I libri fantasy sono tendenzialmente Young Adult, e anche quando sono più maturi sono tendenzialmente per un pubblico poco attento, libri da leggere al mare. Tendenzialmente attira molti lettori che non leggerebbero altro.

Gli stessi due punti sono veri per altri generi che attirano un gran numero di "non scrittori", che vedendo robbaccia pubblicata si sentono (giustamente) in diritto di scrivere anche loro: romanzi romantici per teenagers, storie legate ad anime e manga,... la stessa cosa non è più vera per generi come la fantascienza, in cui un certo numero di romanzi e storie brevi di alto livello (Philip Dick, Ursula Le Guin, William Gibson, ) hanno portato il genere ad un livello sufficiente da scoraggiare un lettore dal dire "Questo lo saprei scrivere anche io!" Per il Fantasy la barra è invece davvero molto bassa.

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Il tema è molto variegato.

Secondo me vi sono almeno due punti che sono importanti per spiegare l'elevata diffusione di scrittori fantasy.

1 - Il fascino del genere nella creazione di storie:

1.1 - in generale il fascino di un mondo, medievale o classico, antico. Il passato ha sempre un valore peculiare, il passato fantastico ancora di più. Non è un caso che in tutte le culture le "ere degli eroi" si rifacevano al passato remoto.

1.2 - in particolare il fascino di un mondo in cui un uomo moderno non deve combattere la sua natura. In cui si combatte corpo a corpo, in cui il forte combatte per difendere o schiacciare il debole. Sensazioni fisiche che il mondo moderno (fortunatamente) ci ha tolto ma che tornano prepotenti nei nostri sogni.

2 - La facilità del genere. Questo si vede in due forme:

2.1 - Facilità dal lato della scrittura. Trame semplici, spesso molto simili tra loro e che rispettano regole uguali da millenni. Anche autori pubblicati spesso scrivono malissimo, creando nel lettore l'idea che sia facile scrivere un libro fantasy.

2.2 - Facilità dal lato della lettura. I libri fantasy sono tendenzialmente Young Adult, e anche quando sono più maturi sono tendenzialmente per un pubblico poco attento, libri da leggere al mare. Tendenzialmente attira molti lettori che non leggerebbero altro.

Gli stessi due punti sono veri per altri generi che attirano un gran numero di "non scrittori", che vedendo robbaccia pubblicata si sentono (giustamente) in diritto di scrivere anche loro: romanzi romantici per teenagers, storie legate ad anime e manga,... la stessa cosa non è più vera per generi come la fantascienza, in cui un certo numero di romanzi e storie brevi di alto livello (Philip Dick, Ursula Le Guin, William Gibson, ) hanno portato il genere ad un livello sufficiente da scoraggiare un lettore dal dire "Questo lo saprei scrivere anche io!" Per il Fantasy la barra è invece davvero molto bassa.

In effetti hai ragione per quel che riguarda i molti che "provano".

Però io dico che se una cosa è fatta male prima o poi salta all'occhio e la persona che ci ha semplicemente provato verrà sicuramente scoraggiata dalla critica del pubblico che sa essere assai severa.

Insomma una selezione inevitabilmente ci sarà e forse questo migliorerà la qualità di questo genere che secondo me può offrire molto.

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Insomma una selezione inevitabilmente ci sarà e forse questo migliorerà la qualità di questo genere che secondo me può offrire molto.

Mi piacerebbe pensarlo, per ora il genere è infestato da robaccia che genera altra robaccia (per il principio del "se hanno pubblicato questo, una roba simile la so scrivere anche io").

Ma forse hai ragione, e un giorno non dovremo cercare il poco fantasy decente con il lanternino. Incrocio le dita :-)

Inviato dal mio GT-I9505 utilizzando Tapatalk

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  • 3 settimane dopo...

E tra voi c’è qualcuno che si riconosce in questo profilo ideale? Avete la vostra storia fantasy da raccontare? O l’avete già fatto? Ma soprattutto cosa vi spingerebbe a raccontare una storia fantasy?

Mi rispecchio (quasi) pienamente con l'analisi da te fatta. Forse si potrebbe arrivare a dire che, dietro la volonta' di creare un mondo fantasy, c'e' il desiderio di ritagliarsi un proprio personalissimo paradiso in terra (non e' il mio caso, vedi in basso). Magari un mondo da condividere, una volta a settimana, con gli amici intorno a un tavolo durante una sessione di gioco di ruolo. Sicuramente un'evasione dalla realta'...

Sono l'autore di un'ambientazione gothic-fantasy e devo dire che per nulla al mondo vivrei in un universo come quello che ho creato. Troppo terrore, troppa malvagita'. Vivrei pero' volentieri nei Reami Dimenticati (edizione 3.5).

Ecco, per ricapitolare credo che, almeno per molti di noi, il fantasy rappresenti un modo di avvicinarci all'aspetto piu' affascinante e avventuroso dell'ignoto. In un mondo governato sempre piu' da scienza e razionalita' (sebbene non sia sempre questo il caso, e il rischio di sprofondare nella superstizione c'e' sempre), un fantastico "governabile" tende a rassicurarci: non siamo ancora macchine, non esistiamo solo per sopravvivere e riprodurci. La fantasia umana e' forse il solo portale esistente (o il solo che conosciamo) verso infinite dimensioni di possibilita' e avventure.

In un pianeta come il nostro dove restano solo gli abissi marini da esplorare (o parte di essi), l'immaginifico costituisce quindi la "nuova" - si fa per dire - frontiera dell'esplorazione umana. Se mai riusciremo a trovare un modo per esplorare l'universo piu' velocemente della luce (ma molto, molto piu' velocemente) allora forse potremo tornare a concentrarci sulle meraviglie "reali" rispetto a quelle generate dalla nostra mente.

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