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Usanze del gruppo - Divisione bottini - Codice dicondotta


Sniperwolf

Messaggio consigliato

Ciao a tutti mi sono iscritto per chiedere la vostra opinione riguardo alcune diatribe che non siamo riusciti a chiarire all'interno del nostro gruppo.

Premetto che molti giocatori della nostra avventura hanno parecchia esperienza alle spalle sia come giocatori sia come master e vengono da gruppi diversi, quindi con usanze diverse.

Sappiamo tutti benissimo che sta al master l'ultima parola, ma cerchiamo sempre di trovare la soluzione piu' rispettosa delle regole scritte sui manuali oppure la piu' accreditata in rete (spesso consultando questo sito :cool: )

Per cercare di essere piu' obiettivo possibile vi faro' una sintesi io, ma vi alleghero' anche la versione del chierico del mio gruppo che ha opinioni contrastanti alle mie e fornisce una visione piu' approfondita e gdr.

Gruppo livello 9/10 composto da 6 giocatori + master

Monaco (Legale Neutrale) [DPS/Tank] {Divinità non nota}

Chierico (Legale Neutrale) [Healer/Buffer/Support] {St. Cuthbert}

Ladra (Allineamento non noto) [DPS] {Divinità non nota}

Mago (Caotico Buono) [DPS] {Divinità non nota}

Paladino (Legale Buono) [Tank] {St. Cuthbert}

Teurgo Mistico (Neutrale) [Caster] {St. Cuthbert}

Premesse:

-Come norma in questa campagna i bottini venivano divisi equamente in 6 parti a meno che non ci fossero oggetti palesemente appartenenti a una classe (che il nostro master faceva trovare frequentemente per non fare torti) che venivano dati a quel personaggio.

-Gli oggetti inutili venivano venduti e il ricavato veniva diviso in 6

-Quando un personaggio trovava un oggetto piu' potente da sostituire, l'altro oggetto si vendeva e il ricavato veniva diviso in 6

-Quando un personaggio voleva potenziare un oggetto magico pagava la differenza come se avesse venduto l'arma vecchia a prezzo pieno e comprato quella nuova.

Il primo problema sorge all'acquisto di una bacchetta di cure ferite gravi.

Il chierico avendo poche cariche rimanenti della bacchetta di cura ferite gravi trovata precedentemente chiede al venditore di oggetti magici di acquistarne una nuova.

Ne ha due da vendere, ma una bacchetta è solo di cura ferite moderate quindi poco utile, mentre l'altra è troppo costosa 12000 mo (il bottino di ciascun giocatore si aggirava sulle 5000-10000 mo).

Il chierico quindi chiede aiuto nell'acquisto al gruppo, ma si hanno opinioni divergenti.

Da una parte chierico ladro e monaco dicono che la spesa andrebbe divisa tra i membri del gruppo (essendo la bacchetta usata da tutto il gruppo di fatto) e che la bacchetta sarebbe stata essenziale nei prossimi scontri (come lo era già stata in passato).

Dall'altra parte teurgo e paladino pensano che l'acquisto della bacchetta non sia necessario (essendo il gruppo composto da due chierici e un paladino e avendo un'altra bacchetta di cura ferite moderate con molte cariche) e che la spesa di quell'oggetto non andava comunque divisa essendo la bacchetta un'oggetto del chierico.

Alla fine il risultato è che il paladino discutendo con il chierico ha detto "tanto mi curo da solo" e il chierico ha ribattuto giurando di non curarlo più.

Dopo questo episodio caso ha voluto che nella stessa sessione, in uno scontro successivo il paladino sia morto (senza ricevere cure del chierico, ma non è stato rilevante durante il combattimento perchè doveva curare altri alleati che altrimenti sarebbero morti)

La resurrezione è stata concessa dal master ad un prezzo di 9000 mo e alcuni giocatori hanno voluto che fosse il paladino a pagarsela vista anche la discussione precedente e così è stato, con qualche polemica.

Nella sessione sucessiva è sorto un altro problema..

Il teurgo voleva vendere una bacchetta di fulmine che era in suo possesso trovata in altre sessioni, per comprare una bacchetta nuova con il ricavato.

Allora il monaco ha obiettato che essendo stata trovata durante una quest, il ricavato doveva essere diviso equamente come si faceva con gli altri oggetti.

Il teurgo pero' non è d'accordo perchè la bacchetta era stata data a lui e quindi non era piu' da dividere.

Spiegati i fatti ho molte domande:

  • - Come dividete il bottino voi? come vi comportate quando trovate oggetti palesemente utili ad un singolo membro del gruppo? come dividete i ricavati dalle vendite?
  • - La spesa di una bacchetta curativa va divisa equamente?
  • - Le azioni del paladino (il non voler dare soldi per comprare un'oggetto di cura) e l'atteggiamento (io mi curo da solo) arrogante possono essere oggetto di punizioni da parte del master per l'interpretazione? Piu' genericamente quali sono le limitazioni del codice di condotta del paladino e qual'è il suo rapporto con il denaro?
  • - Dall'altra parte il chierico puo' essere punito per essersi rifiutato di curare un paladino devoto alla sua stessa divinità per la questione della bacchetta di cure?
  • - La scelta di far pagare la resurrezione al paladino è accettabile dal punto di vista di un personaggio di allineamento buono o da un chierico del suo stesso dio?
  • - La bacchetta di fulmine trovata e data al teurgo, una volta venduta cosa avreste fatto con il ricavato?

Consiglio la lettura dell'allegato per un approfondimento degli avvenimenti

grazie in anticipo :)

domande_gdr_interpretazione_v2 (1).pdf

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Per chi non riuscisse a scaricare l'allegato qui di seguito il quesito posto dal chierico

D&D 3.5

Gruppo composto da

Monaco (Legale Neutrale) [DPS/Tank] {Divinità non nota}

Chierico (Legale Neutrale) [Healer/Buffer/Support] {St. Cuthbert}

Ladra (Allineamento non noto) [DPS] {Divinità non nota}

Mago (Caotico Buono) [DPS] {Divinità non nota}

Paladino (Legale Buono) [Tank/DPS] {St. Cuthbert}

Teurgo Mistico (Neutrale) [Caster] {St. Cuthbert}

Situazione 1

Il gruppo sta decidendo circa l'acquisto di una bacchetta di Cure Ferite Critiche (4d8 + 12). Il Chierico di St. Cuthbert pone la richiesta al gruppo, affermando di parlare direttamente ai personaggi, di ottenere un aiuto per l'acquisto della suddetta bacchetta, non possedendo abbastanza MO per l'acquisto stesso. Il Monaco e la Ladra, si dicono disponibili a partecipare all'acquisto della bacchetta, facendosi carico di parte della cifra mancante. Il Teurgo Mistico afferma di non trovare utile l'acquisto, ritenendo sufficienti le cure già presenti. Il Paladino, afferma "Io mi curo da solo", probabilmente ritenendo di non essere in GDR On. Il mago, non era presente al tavolo per la serata.

Premesse importanti

Era stata, fino a quel momento, utilizzata una bacchetta di Cura Ferite Gravi (3d8 + 12) in supporto alle cure del Chierico, generalmente insufficienti per un'intero Dungeon. Il Teurgo Mistico, infatti, è specializzato come Damage Dealer, e difetta dei Talenti necessari per le cure a distanza. La bacchetta in questione, al momento della proposta d'acquisto, era quasi esaurita. Rimaneva nelle mani del Teurgo, una bacchetta di Cura Ferite Moderate (2d8 + 6) a 20 cariche ed un Bacchetta di Cura Ferite Gravi (3d8 +6) da una carica residua.

Esito

Venendo a mancare i fondi, l'acquisto non viene finalizzato. Il Chierico (PG), è tuttavia fortemente risentito dall'atteggiamento del Paladino (PG), che non partecipa all'acquisto dichiarandosi autosufficiente in termini di cure. Decide, altresì, di astenersi dal curarlo nei successivi scontri affermando: "Tanto ti curi da solo, no?".

Osservazioni

Il Paladino valuta la questione da un punto di vista tecnico, indicando come sufficienti l'insieme delle cure disponibili da parte dei PG del gruppo, e considerando superfluo l'acquisto della Bacchetta e ponendo l'accento sull'inutilità dell'acquisto, reputando più utile investire le MO in oggetti migliori o potenziamenti. Gli viene, tuttavia, fatto presente che le bacchette sono state, fino a quel momento, estremamente utili nel salvare la vita dei membri del gruppo, specialmente considerato che gli slot di incantesimo a disposizione del Chierico (il Teurgo rifiuta di curare in combattimento, salvo emergenze ed utilizzando comunque incantesimi di cerchio inferiore) sono limitati (all'epoca dell'evento, il livello generale del gruppo è 8°/9°).

Domanda

L'atteggiamento del Paladino, che afferma di essere autosufficiente in termini di cure e di non avere, quindi, interesse nell'acquisto di una bacchetta, ha titolo per essere considerato a sua volta indegno di cure da parte del Chierico di St. Cuthbert?

Detto atteggiamento, costituisce o meno una violazione dell'allineamento del Personaggio, nonchè del codice di condotta del Paladino e, come conseguenza, potrebbe portare ad una punizione da parte della Divinità od alla perdita dello status?

Appendice I

Il Chierico di St. Cuthbert, incarna nella maniera più estrema il sistema di giudizio della Divinità stessa, ed è ascrivibile alle frange più fanatiche del suo Ordine. Al conseguimento del 10° livello, infatti, cessa di proseguire come Chierico ed intraprende la strada dell'Inquisitore.

Appendice II

In uno scontro successivo, il gruppo affronta un Chierico di St. Cuthbert affetto da un incantesimo di Charme da parte di un Bardo malvagio. Il Chierico del gruppo, tenta dapprima di convincere il Chierico avversario a desistere, e ne risparmia la vita poichè impossibilitato ad agire secondo la propria volontà e giudicandolo, di conseguenza, innocente.

Situazione II

Il gruppo ha appena terminato il combattimento da Situazione I, Appendice II, e si appresta ad un secondo scontro. Sono feriti circa 3 componenti del gruppo, incluso il Paladino. Il Chierico prioritizza le cure sul Monaco, ignorando le ferite del Paladino che, a sua volta, non utilizza i propri poteri curativi. Nel corso dello scontro, il Paladino muore (potrei sbagliare, ma credo a seguito del lancio di una palla di fuoco).

Al termine dello scontro, il Chierico del villaggio, risparmiato e curato dal Chierico del gruppo in forza dell'appartenenza alla stessa Chiesa ed al fatto che non potesse rispondere delle proprie azioni, si offre di riportare in vita il Paladino ad un prezzo considerevolmente inferiore a quello di mercato (1o.000 MO). Il gruppo decide che debbba essere il Paladino a pagare per la propria resurrezione, essendosi egli precedentemente chiamato fuori dai giochi, al momento dell'acquisto di un oggetto curativo utile al gruppo stesso.

A seguito della resurrezione, il Chierico riprende a curare il Paladino ritenendo espiata la precedente colpa con la morte e resurrezione del personaggio, e ravvedendo nell'avvenuta resurrezione il perdono da parte della Divinità.

Osservazioni

A prescindere dalle ragioni antistanti la morte, il Chierico avrebbe comunque evitato di prestare cure al Paladino per le ragioni sopra indicate. Di conseguenza, è ragionevole supporre che questi avrebbe potuto morire per una qualunque ragione, in un qualunque momento. Il Paladino, dal canto suo, non ha utilizzato i propri poteri curativi (a prescindere dalla loro utilità, o meno, nell'evento specifico).

Ambedue i PG appartengono alla stessa Chiesa, ma il Paladino ha considerevolmente meno interesse nell'aspetto Religioso, rispetto al Chierico. Conseguentemente, le sue azioni sono dirette ad una maggiore "efficenza" in combattimento, rispetto ad una maggiore fedeltà ai dogmi ed al Codice.

Domanda

La scelta del Chierico di NON curare il Paladino, a prescindere dall'utilità delle cure stesse, al netto dell'allineamento e della Divinità dello stesso (Ref. Perfetto Sacerdote, Pag. 117, St. Cuthbert) e considerati gli antefatti, è da considerarsi coerente e/o corretta?

La scelta, da parte del gruppo, di punire il Paladino col pagamento di tasca propria dei costi, pur ridotti, per la Resurrezione Pura è da considerarsi coerente/corretta?

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Sappiamo tutti benissimo che sta al master l'ultima parola, ma cerchiamo sempre di trovare la soluzione piu' rispettosa delle regole scritte sui manuali oppure la piu' accreditata in rete (spesso consultando questo sito :cool: )

Scusa, non ti rispondo sul merito perché sarebbe lunga. Scrivo solo per dire che onestamente in questo caso il master non ha davvero alcun ruolo, se il gruppo vuole dividere gli oggetti come preferisce sono fatti loro. La discussione, sin tanto che è stata discussione tra personaggi e non tra giocatori, è stata una normale discussione di gioco.

Non vedo alcun ruolo del master o alcuna scelta "corretta". Se invece il post ha valore sondaggistico, se riesco domani rispondo :)

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Grazie della risposta,

Le domane che riguardano la divisione dei bottini hanno valore sondaggistico, mentre le domande riguardanti le implicazioni sul codice di condotta del paladino e del chierico di St Cuthbert richiedono una conoscenza profonda del gioco per essere risolti nella maniera piu' giusta.

La domanda sul codice di condotta del paladino e del suo rapporto con il denaro in generale personalmente mi interessa molto perchè non ho trovato indizi sui manuali se non qualche paragrafetto poco chiaro qua e la.

Mentre il chierico di Ct Cuthbert fino a che punto si puo' spingere per vendicarsi contro un paladino del suo stesso credo che gli ha fatto un torto?

Le domande sulla divisione del bottino e la vendita di oggetti magici sono costretto a farle perchè è più di una sessione che discutiamo su queste cose e mi sembra impossibile non riuscire a trovare una soluzione che metta d'accordo tutti, magari condividendo il problema con voi riusciremo a risolverlo :)

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Il DM secondo me non c'entra molto: i PG decidono cosa fare ogni volta (anche perché metti che fosse una campagna malvagia come DM non ci troverei niente di strano a vederli litigare in-game per il bottino, o anche a vedere qualcuno cercare di fregare gli altri e tenersene di più).

Al momento, nel gruppo in cui gioco, sono tutti bene o male buoni. Il paladino in realtà imo va un po' "interpretato" tenendo conto del suo rapporto con il bene/male giusto/sbagliato,quello del mio gruppo la gioca così: stanno lottando insieme per sconfiggere il male, l'oggetto potente va dato a chi ne può fare un miglior utilizzo possibile in questo senso (non accetta di prendere lui un oggetto palesemente utile al chierico ma neppure che lo tenga il ranger).

Idem se l'oggetto magico è su un cadavere : non va lasciato lì dove un malvagio potrebbe farne un pessimo uso, ma se il png era buono l'oggetto va riconsegnato alla famiglia (se possibile) e al massimo acquistato da essa, se nella loro missione contro il male è utile/necessario si prende comunque.

Per il resto, cercano di non farsi torti a vicenda, ma il tank che voleva l'armatura **** se l'è comprata e ora ha molti meno contanti degli altri... non si dividono le spese, l'oggetto magico finito/venduto non viene poi diviso o altro.

Per il paladino quindi direi che non gli vanno dati proprio dei malus se aveva senso ritenere che la spesa non fosse necessaria (lui i suoi soldi li usa per sconfiggere il male, no? Non per coccolare l'ego del chierico). Un chierico buono non dovrebbe negare le cure, se indispensabili, al paladino, ma questo credo (qui non sono certissima ma io farei così) non gli impedisce di portare risentimento e quindi di curarlo solo se è tanto vicino agli 0 pf. O meglio -2 pf.

Per me era logico che il chierico se la pagasse, ma che ognuno effettivamente si paghi i propri oggetti, ma tenendosi ovviamente tutti una parte del bottino senza dividersi i ricavati delle vendite. Poi ok, il chierico consuma cariche per gli altri PG, se sono buoni gli lasciano prendere ogni tanto un oggettino di valore in più per bilanciare un po', ma in fondo se è un guaritore di professione non dovrebbe aspettarsi ricompense extra (sale di livello, prende i tesori, conclude la quest, che altro vuole? ;) )

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Concordo con gli altri, non esiste una risposta corretta e una sbagliata, sono i giocatori che devono gestirsi.

Per quanto mi riguarda, la mia opinione è che la bacchetta di cure essendo beneficio di tutto il gruppo va divisa tra tutti, e quella del teurgo se la vende per i fatti suoi.

Sinceramente mi sembra che sia il paladino che il chierico abbiano male interpretato, si sono comportati come due bambini. Non è da paladino dire "Tanto io mi curo da solo, chissenefrega degli altri", né da chierico legale neutrale "E io non ti curo allora più gné gné gné". Quello che il chierico poteva fare era tirare un pugno al paladino e dirgli "Ma che cacchio stai dicendo sei diventato scemo?"

Possono esserci delle diatribe per la spartizione del bottino che finiscono in ripicche, ma non in gruppi legali e buoni. Anche i legali buoni possono essere avidi, ma risolvono le questioni senza ripicche e bronci.

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Sinceramente mi sembra che sia il paladino che il chierico abbiano male interpretato, si sono comportati come due bambini. Non è da paladino dire "Tanto io mi curo da solo, chissenefrega degli altri", né da chierico legale neutrale "E io non ti curo allora più gné gné gné". Quello che il chierico poteva fare era tirare un pugno al paladino e dirgli "Ma che cacchio stai dicendo sei diventato scemo?"

Il paladino potrebbe, secondo me, dire "Io mi curo da solo, tu hai i tuoi incantesimi e [se ho ben capito] ci sono ben due chierici con noi, perciò penso che dovremmo investire i nostri soldi in oggetti/armi/"cose" più necessari. Se vuoi comprarla fai pure, ma non avrai il mio contributo." Ha senso, non è da cattivi.

La ripicca del chierico è infantile ma vabeh, non puoi punire i PG se probabilmente sono i giocatori a fare i bambini capricciosi. Come detto, non smetterebbe di curarlo del tutto comunque.

Comunque la decisione se spartire acquisti o bottino è in mano loro, se sono legati e/o buoni però devono mantenere un minimo di coerenza. E per giusto se il chierico spende da solo per i propri acquisti, se rivende qualcosa non divide con nessuno.

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Personalmente, penso che il paladino dovrebbe essere il primo a voler pagare di tasca sua, dato che se interpretasse effettivamente un paladino si sarebbe reso conto che il suo atteggiamento arrogante lo ha portato alla morte, e gli altri non devono pagare per i suoi errori. Fra l'altro, se il paladino non è interessato ai dogmi della sua divinità non capisco perché faccia il paladino, anzi lo capisco ma questo è un altro discorso. Per quanto riguarda il chierico, se è veramente estremo come dici, probabilmente ci poteva stare la reazione, forse un pò esagerata. Per quanto riguarda la bacchetta, se la vuole vendere per comprarne un'altra, perché ostacolarlo? Non è che si intasca i soldi, fondamentalmente scambia la bacchetta di fulmine con una più utile. Se il tuo gruppo ha problemi del genere, la questione non è la spartizione del bottino.

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secondo me il chierico e il paladino non sono da punire.

il chierico dici che non ha provocato la morte del paladino, in quanto ha solo preferito salvare la vita a un altro. scelta legittima.

ovvio che in situazioni diverse non esiste che eviti di curarlo solo per ripicca.

il paladino mi pare che pensasse "la scelta di comprare la bacchetta è sbagliata". poi le sue capacità espressive sono pessime ed è arrogante e infantile. ma questo non infrange il codice di condotta.

certo che se il suo atteggiamento portasse a ripetuti rischi il resto del gruppo, allora sarebbe diverso.

inoltre: i chierici, anche se legali buoni, non sono obbligati a regalare resurrezioni.

di norma io consiglio di dividere i costi, ma se si vuole imputare la morte del paladino a una sua scelta sbagliata, allora capisco la decisione di far ricadere i costi su di lui.

divisione del tesoro:

io di norma, da master, consiglio ai giocatori la divisione metodica e scrupolosa per N (dove N è il numero di giocatori).

-trovi "paccottiglia"? la vendi e dividi il ricavato per N

-trovi oro e gemme? dividi per N

-trovi oggetti molto adatti a un personaggio? si valuta il valore dell'oggetto (il valore che avrebbe se venduto). il personaggio che lo vuole versa la cifra corrispondente nella cassa comune.

le bacchette di cura (e simili) di solito vengono pagate da chi le usa, con un contributo variabile da parte degli alleati.

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Ma non usate mai la cassa comune?

Non esiste il "prestare" i soldi al compagno?

Per esempio, se al guerriero mancano 1500 MO per farsi l'armatura nuova e a me ne avanzano dalla spesa io li presto volentieri perchè non è "Soldi spesi dal guerriero" ma "Soldi investiti per il gruppo"

Il paladino che afferma di essere autonomo cade? Benissimo, se l'è cercata.

Il teurgo che vuole vendere una bacchetta per prendersene un altra? Benissimo. Sa cosa sta facendo

Per me sono il monaco e il paladino in torto. Il chierico ha solamente datto uno sculaccione all'ego del paladino

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- Come dividete il bottino voi? come vi comportate quando trovate oggetti palesemente utili ad un singolo membro del gruppo? come dividete i ricavati dalle vendite?

Questo dipende totalmente dall'allineamento del personaggio che sto giocando in quel momento e non solo! Personaggi con allineamento uguali possono avere opinioni su questo argomento notevolmente differenti! Un legale buono potrebbe pensare

1. chi ha ammazzato il mostro/trovato la sala/aperto il baule et similia, deve ricevere l'intero bottino e distribuirlo come meglio gli aggrada

2. tutto va diviso equamente

- La spesa di una bacchetta curativa va divisa equamente?

Assolutamente sì! Ripeto, assolutamente sì!! Una bacchetta non è come una spada e quando la compri ce l'hai potenzialmente per sempre! Una bacchetta ha massimo 50 cariche, una volte terminate devo andare a ricomprarla!! Oltretutto di quelle 50, la quasi totalità verrà utilizzata per il party, NON per se stesso! In questo particolare caso verrà utilizzata prevalentemente per il paladino e il monaco, secondariamente per il ladro e gli altri! Quelli in mischia verranno curati generalmente più spesso! Dovrebbero essere loro a proporsi di pagarla! Anzi, potrebbero anche decidere di pagare la maggioranza! Si potrebbe anche decidere di tenere conto di chi ha ricevuto quante cure, fare la percentuale (che con 50 cariche è facilissima), e pagare in proporzione!

La baccheta, facciamo tutti attenzione, NON è un oggetto del chierico! E' un oggetto che può essere usato prevalentemente dal chierico (ma anche da altri) PER IL GRUPPO! Il chierico deve pure spendere per salvarvi la vita? Col cavolo!!

Io personalmente, in generale, faccio pagare anche le resurrezioni! Chi vuole avere assicurata una seconda vita deve darmi, in anticipo, i diamanti necessari! Sono buono, non cretino!

Le azioni del paladino (il non voler dare soldi per comprare un'oggetto di cura) e l'atteggiamento (io mi curo da solo) arrogante possono essere oggetto di punizioni da parte del master per l'interpretazione? Piu' genericamente quali sono le limitazioni del codice di condotta del paladino e qual'è il suo rapporto con il denaro?

Diciamo che storcerei il naso, ma di regola può farlo, credo. Certo, il paladino dovrebbe rendersi conto che la sua arroganza l'ha portato alla morte! Inoltre questo attaccamento al denaro è poco un comportamento da paladino, ma non è vietato! E' brutto, ma può farlo tranquillamente!

Dall'altra parte il chierico puo' essere punito per essersi rifiutato di curare un paladino devoto alla sua stessa divinità per la questione della bacchetta di cure?

Assolutamentissimamente sì! E' stato il paladino a portarlo a pronunciare quel giuramento! E' stato il paladino a rinunciare volontariamente alle cure del chierico, il quale, mi pare di aver capito, non si stava comunque girando i pollici! Il chierico non è buono, ma è legale, e da legale neutrale tener fede ad un giuramento fino all'estremo mi sembra totalmente secondo le regole! Anzi, se l'avesse curato avrebbe rotto il giuramento, sarebbe stato un po' più buono e un po' meno legale! Si è comportato perfettamente secondo me! La divinità non avrebbe nulla dire, se fossi io master!

D'altra parte, ripeto, è stato il paladino a rinunciare alle cure, la responsabilità è sua!

La scelta di far pagare la resurrezione al paladino è accettabile dal punto di vista di un personaggio di allineamento buono o da un chierico del suo stesso dio?

Come sopra, assolutamente sì! In questo modo il paladino capirà che quella bacchetta di cure era un oggeto SUO e non del chierico! Allo stesso modo, perché dovrei pagare IO per la TUA morte? Vuoi tornare alla vita? Paghi te! Questo vale per qualsiasi allineamento!

La bacchetta di fulmine trovata e data al teurgo, una volta venduta cosa avreste fatto con il ricavato?

Dico quello che avrei fatto io: la bacchetta è stata data al teurgo come sua parte personale del bottino. Da quel momento è diventata sua! Peraltro, il teurgo non ha ingannato nessuno: non aveva intenzione di venderla per tenersi i soldi! Al contrario, dopo varie sessioni (immagino l'abbia usata..) ha deciso di sostituirla con un'altra bacchetta! Tutto normalissimo, non vedo il problema! Il teurgo semplicemente vuole tenersi la propria parte del bottino (1/6), ma cambiare la qualità, quindi cambiare oggetto! Se la vendesse e dividesse il ricavato non potrebbe comprarsi l'altra bacchetta quindi a lui verrebbe meno l'1/6 del bottino che possedeva! Avrebbe, invece, l'1/6 di 1/6, quindi 1/36 del bottino! Non mi pare corretto.

La cosa migliore è proprio quella di vendere l'oggetto, con il ricavato comprarsene un altro. Se bisogna aggiungere denaro l'aggiunge il teurgo, se invece gliene avanza il teurgo dovrebbe tenerselo, perché, ripeto, fa parte della ricchezza di quel 1/6 del bottino! Poi va be', in caso gli avanzino 100 mo potrebbe anche dividerle, per quel che importa! Certo è che gli altri farebbero la voce grossa per 16 mo... che morti di fame ._.

Un'ultima cosa

Sappiamo tutti benissimo che sta al master l'ultima parola

Ma anche no! Queste sono decisioni che spettano ai giocatori! Se i giocatori decidono che i paladini devono rimanere senza denaro, e il paladino è d'accordo, il master non deve intromettersi! Queste sono decisioni in On, decisioni che variano a seconda dell'allineamento e del carattere del personaggio (non del giocatore, in teoria), quindi è parte del gioco! E' come se il master dicesse "avete deciso tutti di andare a destra? Non fa niente, i vostri personaggi vanno a sinistra perché lo decido io!" O anche "Siete indecisi se andare a destra o a sinistra? Andate a sinistra, ho deciso io così!"!!

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Dall'altra parte teurgo e paladino pensano che l'acquisto della bacchetta non sia necessario (essendo il gruppo composto da due chierici e un paladino e avendo un'altra bacchetta di cura ferite moderate con molte cariche) e che la spesa di quell'oggetto non andava comunque divisa essendo la bacchetta un'oggetto del chierico.

(il Teurgo rifiuta di curare in combattimento, salvo emergenze ed utilizzando comunque incantesimi di cerchio inferiore)

...

Il Chierico prioritizza le cure sul Monaco, ignorando le ferite del Paladino che, a sua volta, non utilizza i propri poteri curativi. Nel corso dello scontro, il Paladino muore (potrei sbagliare, ma credo a seguito del lancio di una palla di fuoco).

il teurgo ed il paladino possono anche dire che le bacchette di cura sono superflue perchè egoisticamente parlando loro hanno cure sufficienti a salvare il loro deretano (neanche sempre, vista la sorte del paladino) ma non per supportare il gruppo, ma i fatti li smentiscono oggettivamente perchè di bacchette a quanto dici ne usano a ripetizione.

il chierico visto che ha bisogno di bacchette, significa che usa i propri slot per incantesimi più utili come potrebbero essere i ristorare, i buff difensivi per altri membri del party, i debuff per i nemici, qualche incantesimo di controllo del terreno, qualche divinazione e via dicendo...non penso che usi le bacchette perchè i suoi slot li deve impiegare per un incantesimo che gli aumenta la lunghezza del membro e l'ego personale!

ti dico di più...secondo me il chierico dovrebbe addirittura essere esentato dal mettere i soldi per l'acquisto della bacchetta! non solo si sobbarca il compito di mantenere in vita gli altri, non solo è l'unico che in combattimento usa le proprie azioni per mantenere in vita il monaco o chi per lui...deve anche pagare per salvare la vita degli altri? a questo punto potrebbe fare come il teurgo o il paladino, cioè dire "ok ragazzi, io posso convertire in cure i pochi incantesimi che non mi servono per giustopoterizzarmi ed andare in mischia come una macchina da guerra, ma bastano solo per me. volete cure? alzatevi utilizzare oggetti magici, pompatevi il carisma, compratevi le bacchette e pregate quando le provate ad usare"

se facesse una cosa del genere, il ladro ed il monaco resisterebbero in mischia molto meno di quanto fanno al momento ed i nemici non ingaggiati da questi 2 si scaglierebbero contro teurgo e paladino regalando loro ripetute morti premature...quindi non mi pare proprio che una bacchetta giovi solo a chi ne subisce gli effetti, ma a prescindere dai bersagli delle cure, ne beneficia tanto il monaco che resta in vita, quanto il mago che si ritrova a castare da distanza di sicurezza visto che i picchioni fanno da "tappo" tra lui ed i nemici

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il teurgo ed il paladino possono anche dire che le bacchette di cura sono superflue perchè egoisticamente parlando loro hanno cure sufficienti a salvare il loro deretano (neanche sempre, vista la sorte del paladino) ma non per supportare il gruppo, ma i fatti li smentiscono oggettivamente perchè di bacchette a quanto dici ne usano a ripetizione.

il chierico visto che ha bisogno di bacchette, significa che usa i propri slot per incantesimi più utili come potrebbero essere i ristorare, i buff difensivi per altri membri del party, i debuff per i nemici, qualche incantesimo di controllo del terreno, qualche divinazione e via dicendo...non penso che usi le bacchette perchè i suoi slot li deve impiegare per un incantesimo che gli aumenta la lunghezza del membro e l'ego personale!

ti dico di più...secondo me il chierico dovrebbe addirittura essere esentato dal mettere i soldi per l'acquisto della bacchetta! non solo si sobbarca il compito di mantenere in vita gli altri, non solo è l'unico che in combattimento usa le proprie azioni per mantenere in vita il monaco o chi per lui...deve anche pagare per salvare la vita degli altri? a questo punto potrebbe fare come il teurgo o il paladino, cioè dire "ok ragazzi, io posso convertire in cure i pochi incantesimi che non mi servono per giustopoterizzarmi ed andare in mischia come una macchina da guerra, ma bastano solo per me. volete cure? alzatevi utilizzare oggetti magici, pompatevi il carisma, compratevi le bacchette e pregate quando le provate ad usare"

se facesse una cosa del genere, il ladro ed il monaco resisterebbero in mischia molto meno di quanto fanno al momento ed i nemici non ingaggiati da questi 2 si scaglierebbero contro teurgo e paladino regalando loro ripetute morti premature...quindi non mi pare proprio che una bacchetta giovi solo a chi ne subisce gli effetti, ma a prescindere dai bersagli delle cure, ne beneficia tanto il monaco che resta in vita, quanto il mago che si ritrova a castare da distanza di sicurezza visto che i picchioni fanno da "tappo" tra lui ed i nemici

Non potrei essere più d'accordo!!

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Grazie a tutti, vedo che avete capito il problema.

Quello che non capisco è perchè bisognerebbe dividere una bacchetta di cure, senza invece dividere un'altro oggetto usato da altri personaggi.

Perchè una bacchetta di Palla di Fuoco non dovrebbe andare divisa con tutto il gruppo? O una bacchetta di velocità, o perchè no, lo scudo del paladino che va in prima fila e fa scudo su altri ai suoi alleati?

Personalmente la bacchetta mi sembra un'oggetto magico come un altro utilizzabile solo dal chierico; il fatto che sia una bacchetta di cura invece che di danni è perchè il chierico è il personaggio che cura a prescindere, non che, se non gli dai i soldi per comparsi la bacchetta non ti cura più, mi sembra parecchio esagerato... soprattutto minacciando un paladino del suo stesso credo.

C'è da fare un'appunto il paladino ha detto "mi curo da solo" per sottolineare la quantità di cure presenti nel gruppo, non per dire di essere autosufficiente... non ha detto "me ne frego, non curo più gli altri e mi arrangio", altrimenti andava palesemente contro il proprio allineamento.

semplicemente con 2 chierici e un paladino dovrebbero bastare gli incantesimi per rimanere vivi, semmai sarebbe stato meglio comprare un'oggetto offensivo come una bacchetta palle di fuoco.

ti dico di più...secondo me il chierico dovrebbe addirittura essere esentato dal mettere i soldi per l'acquisto della bacchetta! non solo si sobbarca il compito di mantenere in vita gli altri, non solo è l'unico che in combattimento usa le proprie azioni per mantenere in vita il monaco o chi per lui...deve anche pagare per salvare la vita degli altri? a questo punto potrebbe fare come il teurgo o il paladino, cioè dire "ok ragazzi, io posso convertire in cure i pochi incantesimi che non mi servono per giustopoterizzarmi ed andare in mischia come una macchina da guerra, ma bastano solo per me. volete cure? alzatevi utilizzare oggetti magici, pompatevi il carisma, compratevi le bacchette e pregate quando le provate ad usare"

Sinceramente ogni personaggio ha le sue particolarità, il mago non ha possibilità di curare, eppure puo' castare incantesimi utili al gruppo, come Velocità o Volare, non vuol dire che se una magia interessa il gruppo e buffa allora serve a tutti, mentre un'allucinazione mortale che salva il **** a tutto il gruppo uccidendo un boss non dovrebbe essere utile a tutto il gruppo?

Cioè come il chierico puo' minacciare il paladino dicendo "tanto ti curi da solo" allora allo stesso modo un paladino poteva rispondere "allora in mischia ci vai da solo" e starsene a distanza a tirare con l'arco?

quello che volevo capire bene è fino a che punto ti limita il dio, l'allineamento, e la classe.

Edit: vorrei far notare che nel racconto del chierico ci sono delle sfumature poco coerenti a mio parere per questo ho messo due versioni diverse...

1-il teurgo non si è mai rifiutato di curare, caricava prevalentemente incantesimi di buff per o danni, potendo convertire tutti i suoi incantesimi in cure... tant'è vero che sono sempre bastate le cure di un solo chierico per rimanere in vita e il teurgo poteva castare danni in sicurezza.

2- la bacchetta è stata usata prevalentemente per curarsi DOPO gli scontri e risparmiare incantesimi al chierico, quindi non serviva una bacchetta di cure 4d8, 50 cariche di 2d8 (della bacchetta che avevamo ancora) sarebbero sicuramente bastate per rifullarsi...

3- non è vero che il paladino non è interessato ai dogmi del credo, semplicemente il giocatore non fa molta interpretazione e discorsi in prima persona, si limita più che altro a spiegare le azioni del suo personaggio senza recitare le parole di un paladino.

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Come già detto, dipende tanto dal gruppo stesso e da che equilibrio trova.

Da noi il chierico se le compra da solo, con la filosofia che sì, tu spendi soldi/slot e mi curi, ma chi sta lì tra te e il nemico per non farti prendere AdO e lo massacra mentre tu curi?

Allo stesso modo un caster supporter non chiede particolari compensi per azioni che vanno "per tutto il gruppo" (da quando è il gruppo a comprare l'arpa del bardo? Eppure la usa per loro!) Ma è anche vero che ognuno si compra da sé tutto quanto e comunque (party di buoni) si prestano e regalano i soldi tra loro senza fare i banchieri: il guerriero poveraccio s'è rifatto l'armatura completa, lo stregone che non aveva bisogno di niente gli ha dato 1000 m.o. senza batter ciglio, ovvio che appena lo stregone avrà voglia di prendersi qualcosa il guerriero se potrà lo aiuterà... ma non hanno firmato niente eh :P

Durante le quest i soldi trovati li dividono in parti uguali, gli oggetti "inutili" di valore fanno un po' ad occhio un po' a testa (tutto ruolato comunque, nel bene e nel male: il mega fallimento della prova di valutare su un bracciale-paccottiglia ha scatenato il bardo "sò mille monete d'oro! woooo!" che non ha voluto altri oggetti).

Gli oggetti magici vanno a chi ne fa un uso migliore (altro esempio: la nuova **** armatura da superbuoni la prende il paladino, ma la sua -che non era niente male- va al chierico)

Quello che volevo capire bene è fino a che punto ti limita il dio, l'allineamento, e la classe.

La classe ti limita fino ad un certo punto (il paladino non sarà mai cattivo di proposito, il barbaro difficile che si accanisca per avere una bacchetta). Il Dio ti limita quanto l'allineamento (se hai un dio LB, probabilmente sei LB pure tu o qualcosa di molto molto vicino, quindi...)

In ogni caso va sempre ad interpretazione: il paladino non ruberà bottino al chierico, ma "per il bene superiore" potrà richiedere l'oggetto migliore "per spazzare via il male da questo mondo" o rifiutare di dare il proprio contributo "perché i miei soldi finanzieranno opere più eroiche e buone", ma potrà anche chiedere soldi agli altri "aiutate il bene a trionfare su questo mondo armando il vostro paladino!". Potrebbe invece essere talmente generoso da lasciare l'oggetto migliore al chierico "so che ne farai buon uso! Io sarò al tuo fianco!", dare tutti i suoi soldi "che il mio denaro finanzi il bene che vedo nelle vostre intenzioni amici miei! Comprate ciò che vi serve!" Etc etc.

Tutto è interpretazione. Ovvio che se fa il paladino con le braccine corte deve ruolarlo simile per tutta la campagna, non che decide secondo come gli gira.

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Perchè una bacchetta di Palla di Fuoco non dovrebbe andare divisa con tutto il gruppo? O una bacchetta di velocità, o perchè no, lo scudo del paladino che va in prima fila e fa scudo su altri ai suoi alleati?

Infatti, secondo me, anche quelle andrebbero divise, con la differenza che le bacchette di cura sono palesemente per gli altri, mentre una palla di fuoco può avere molti altri utilizzi, anche "egoistici". Quindi, al limite, io farei pagare un po' di più al possessore della bacchetta (ad eccezione della bacchetta di cura!)

Personalmente la bacchetta mi sembra un'oggetto magico come un altro utilizzabile solo dal chierico; il chierico è il personaggio che cura a prescindere

Nonono, aspetta un attimo.. prima di tutto il ruolo del chierico non è necessariamente quello di curatore! Sicuramente è la classe più adatta, quella che ottiene prima di altri incantesimi di cura più potenti, ma non è né l'unica classe che può curare né la classe che deve necessariamente farlo! Ci sono chierici che non imparano se non un paio (e unicamente per sé) di cura ferite! Pensa ai chierici malvagi! Ma anche tra i chierici buoni, c'è chi si concentra su altri aspetti del chierico, il quale è una delle classe, forse LA classe, più versatile del gioco! Ridurlo a croce rossina è proprio avvilente per il chierico!

Il paladino e il teurgo sono personaggi che potrebbero benissimo prendere quella bacchetta, ma anche altri (certo, dovrebbero pomparsi utilizzare oggetti magici e sperare ogni volta!)!

Per esempio, nella mia attuale campagna gioco un druido/mago/gerofante arcano (versione per i druidi del teurgo mistico), insieme ad un chierico, un guerriero, un barbaro e un bardo. Tra tutti, sono IO che ho la bacchetta di cura! Il chierico è il primo a curare, ma quando è necessario lo aiuto anche io con la mia bacchetta!! In questo modo IO non devo sprecare nessunissimo slot per gli incantesimi di cura, potendo invece memorizzare un sacco di incantesimi utili come quelli di controllo del territorio, buff, debuff, ma soprattutto permettendomi il lusso di memorizzarmi sempre qualche incantesimo utility!

semplicemente con 2 chierici e un paladino dovrebbero bastare gli incantesimi per rimanere vivi, semmai sarebbe stato meglio comprare un'oggetto offensivo come una bacchetta palle di fuoco.

Come è stato dimostrato, non è così!

un'allucinazione mortale che salva il **** a tutto il gruppo uccidendo un boss non dovrebbe essere utile a tutto il gruppo?

Sì, che ognuno ha il suo ruolo e la sua importanza è indubbio, per questo si spartisce il bottino!

Il fatto è questo: per le spese che vengono considerate "di gruppo", si mette ai voti e si decide se affrontarle o meno. In caso non le si voglia affrontare, se un personaggio decide di comprare un oggetto ugualmente ha il diritto di dire "è mio, punto!"

Per esempio: io propongo di comprare una bacchetta di Palla di Fuoco. La mettiamo ai voti e si decide che no, non è necessario affrontare una spesa del genere. A quel punto io la compro lo stesso e deciderò io come e quando usarla! Nessuno potrà venire contro di me e dirmi che avrei dovuto utilizzarla in qualche caso particolare, perché non l'avremmo neanche dovuta comprare!

Allo stesso modo, se compro una bacchetta di cura come spesa personale posso decidere che quella bacchetta sarà il mio piano B, quella che mi curerà in casi estremi! Voi non l'avete voluta comprare? Non la utilizzerò per voi!

Nel tuo caso specifico è stato il paladino a spingere il chierico a fare quel giuramento! Concordo con il chierico, ha fatto bene!

Cioè come il chierico puo' minacciare il paladino dicendo "tanto ti curi da solo" allora allo stesso modo un paladino poteva rispondere "allora in mischia ci vai da solo" e starsene a distanza a tirare con l'arco?

Al paladino la spada servirà per tantissime altre cose che non sia difendere il gruppo! Se si tratta di una spada particolare che il paladino utilizza solo quando è in una missione con quel gruppo allora non potrei essere più d'accordo: quella spada va comprata con i soldi di tutti! Altrimenti è una proprietà del paladino, ergo sarà lui a doverne affrontare le spese!

In generale: ciò che viene utilizzato solo all'interno del gruppo va comprato con i soldi di tutto, quello che serve come uso personale va comprato con i soldi personali. In particolare gli oggetti che hanno delle cariche e che quindi finiscono (al contrario di una spada, che non finirà mai di essere quello che è) dovrebbero essere comprati con i soldi di tutti.

la bacchetta è stata usata prevalentemente per curarsi DOPO gli scontri e risparmiare incantesimi al chierico, quindi non serviva una bacchetta di cure 4d8, 50 cariche di 2d8 (della bacchetta che avevamo ancora) sarebbero sicuramente bastate per rifullarsi

Errore tattico abbastanza... ingenuo. Le bacchette hanno le cariche, massimo 50, molte meno. Gli incantesimi si ricaricano ogni giorno! Chiaramente vanno utilizzati prima gli incantesimi e solo dopo gli oggetti con cariche! A meno che le cure disponibili non siano lanci spontanei, in quel caso se gli slot sono occupati da incantesimi non di cura che potrebbero essere utili, allora, ma solo allora, sono d'accordo!

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non capisco perchè dai per scontato che la bacchetta si possa usare solo per il gruppo e non egoisticamente

se la uso per curarmi da solo, e lascio morire il paladino mi sembra palese che si possa usare egoisticamente quanto una spada.

poi sul fatto che il chierico crocerossina sia degradante e noioso da giocare sono d'accordo con te, ma quando abbiamo scelto i ruoli abbiamo deciso che il paladino tankava, il chierico faceva prevalentemente buff e heal e il teurgo danni e disable curando solo se necessario... ed erano tutti d'accordo

ripeto a mio parere come il chierico non cura se non gli si compra la bacchetta, il paladino poteva minacciare di non tankare se non gli si fosse comprato uno scudo nuovo o il mago di non castare più palle di fuoco se non gli si fosse comprata una bacchetta o il bardo con l'arpa etc etc etc...

se mi dici "la bacchetta poteva usarla anche il paladino", allora anche lo scudo poteva usarlo il chierico e andare in mischia e poi voglio vedere chi aveva bisogno di cure...

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Noi abbiamo un chierico che si diverte a "fare la crocerossina", gli piace essere necessario al gruppo, preferisce spesso dire al paladino "tu attacca tutto quello che puoi, io sto dietro di te e ti curo!" piuttosto che stare in mischia o altro. È una scelta di gioco come un'altra, una volta in tutto d&d si può sicuramente provare a fare l'healer puro, con un po' di buff solitamente... beh, in ogni caso direi che se dividono o no i costi della bacchetta è un problema tra PG a loro purissima discrezione, ma non dovrebbe essere un grande problema.

Se la dividono bene, se la compra il chierico ovviamente si terrà un pochino di più del bottino delle quest in cui si rivelerà più necessario il suo operato.

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Ripeto quello che ho scritto prima "ciò che viene utilizzato solo all'interno del gruppo va comprato con i soldi di tutti, quello che serve come uso personale va comprato con i soldi personali. In particolare gli oggetti che hanno delle cariche e che quindi finiscono (al contrario di una spada, che non finirà mai di essere quello che è) dovrebbero essere comprati con i soldi di tutti"

Se mi voglio comprare una bacchetta dell'invisibilità per spiare le ragazze nude allora siamo d'accordo, se la compra da solo! Se vuole comprare una fascia dell'intelletto, chiarissimo che dovrebbe comprarsela da solo! Una fascia dell'intelletto per un mago aiuta a lanciare più incantesimi e a renderli più potenti e da cui è più difficile salvarsi! Tuttavia è un oggetto che usa per sé! Una bacchetta di cure è del gruppo!! La utilizza il chierico perché avete deciso voi così, ma è comunque del gruppo!! Se il teurgo dice "sentite, io ho praticamente finito gli incantesimi, dammi la bacchetta così curiamo in due" il chierico gliela deve dare! Se sempre il teurgo si alza la mattina e dice "penso che la cosa migliore sia che la bacchetta la tenga io, in questo modo se tu cadi ci sarò sempre io a fare un botto di cure" il chierico deve comunque dargliela!! La bacchetta è del gruppo! Quindi il gruppo deve sborsare! Lo scudo del paladino è del paladino! Ergo LUI deve sborsare! Ripeto, se lo scudo lo utilizza solo con quel gruppo e alle condizioni del gruppo (possono decidere di venderlo o di regalarlo o darlo a qualcun altro) allora sarà il gruppo intero a sborsare!

P.s. ci tengo a precisare che probabilmente avete frainteso le mie parole: il chierico che cura non è avvilente, né patetico né altro di simile! Semplicemente considerare il chierico semplicemente come quello che cura è avvilirlo! E' come dire che il mago è quello che lancia palla di fuoco. Punto! Il mago può fare tantissime cose e il chierico in particolare può svolgere un'infinità di ruoli (basta dare un'occhiata alle prime 10 righe della guida al chierico), tutti, eccezion fatta per un paio, eccellentemente! Un chierico può essere un tank migliore di un guerriero!

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"ciò che viene utilizzato solo all'interno del gruppo va comprato con i soldi di tutti, quello che serve come uso personale va comprato con i soldi personali. In particolare gli oggetti che hanno delle cariche e che quindi finiscono (al contrario di una spada, che non finirà mai di essere quello che è) dovrebbero essere comprati con i soldi di tutti"

primo non capisco cosa c'entri il fatto che sia un consumabile o meno, se fosse stato un bastone di cura ferite cosa sarebbe cambiato? o se si parlasse di frecce del ladro invece che di spada? le frecce sono consumabili e servono per il gruppo quanto la bacchetta ma nessun ladro mi ha mai chiesto soldi per comprargli le frecce +1...

secondo non capisco cosa intendi per "utilizzato SOLO all'interno del gruppo"; la bacchetta la puoi usare su chiunque, pure su un nemico per curarlo...

soprattutto non capisco perchè le cure siano "per il gruppo" e i danni no.

se usassimo la bacchetta per fare danni a un non morto allora non sarebbe piu' per il gruppo?:sorry:

comunque mi fa piacere che ci sia qualcuno che sostenga la tesi opposta alla mia :)

a mio parere l'acquisto di una bacchetta di CURE da parte di un CHIERICO la vedo più una comodità che una necessità quindi mi ero opposto, ma rispetto le opinioni altrui sia chiaro

grazie per le risposte

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