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Articolo: Una questione di priorità


Alonewolf87

Messaggio consigliato

  • Supermoderatore

Da Legends & Lore del 18/11/2013

di Mike Mearls – traduzione di Alonewolf87

Mentre proseguiamo nello sviluppo di D&D Next vale la pena fare un passo indietro per guardare nuovamente ad alcuni dei principi generali di sviluppo dei GdR che il nostro team ha sfruttato nel corso dell'anno passato.

Ovviamente ora come ora siamo impegnati nel finalizzare lo sviluppo del gioco e nel mettere assieme il tutto. I risultati dell'ultimo round di playtest sono stati terribilmente positivi. Anche se vi sono ancora delle questioni da sistemare abbiamo raggiunto il più alto grado di approvazione finora ottenuto. Credetemi siete stati dei critici severi nei questionari. Dà una bella sensazione guardare a come avevamo cominciato con il primo round di materiale e vedere come abbiamo progredito da allora. Abbiamo fatto enormi passi avanti nel rendere i partecipanti ai playtest felici e mantenendo nel contempo un livello considerevolmente alto di partecipazione.

Quindi avendo relativamente poco lavoro di sviluppo ancora di fronte a noi potrebbe essere utile spiegare alcune delle tecniche ed approcci che abbiamo usato per creare D&D Next.

Ordine di priorità e bilanciamento

Ecco alcune spiegazioni riguardo al nostro processo di sviluppo, in particolare riguardo a come abbiamo lavorato per bilanciare gli incantatori rispetto ai loro alleati non incantatori. L'aspetto principale è stato un semplice assegnare delle priorità alle opzioni.

L'ordine di priorità per D&D sono una lista di categorie di opzioni per i personaggi, ad esempio classi e competenze nelle armi. L'ordine di priorità piazza gli aspetti più importanti in cima alla lista e i meno importanti in fondo. In termini di contenuti di D&D le classi sono in cima alla lista, seguite dalle razze, dagli incantesimi, dai background e dai talenti.

Questo ordine fornisce una risposta alla seguente domanda: cosa vince in una sfida tra l'opzione A e l'opzione B?

Se la mia classe mi fornisce la capacità di diventare un eccellente arciere dovrei essere un arciere migliore di altri personaggi le cui classi non forniscono loro alcuna capacità legata a tale aspetto ma che selezionino talenti o possano lanciare incantesimi su sé stessi per ottenere tali capacità. La classe possiede una priorità superiore nella lista rispetto a incantesimi o talenti. Dunque la classe vince.

Questa tipologia di ordine aiuta a chiarire le interazioni tra opzioni nel corso dello sviluppo di un gioco. É uno strumento che aiuta a rispondere a delle domande, a risolvere dei conflitti e a guidare le decisioni di design. Esso aiuto a modellare tutti gli elementi del gioco chiarificando le loro relazioni.

Cosa più importante usare un ordine di priorità implica che possiamo dividere le opzioni e le capacità a livello di classe, sapendo che assegnare una capacità ad una classe rende quella classe la migliore in quel particolare ambito (o al pari di un'altra classe che necessiti a sua volta di tale opzione).

Quando due tipologia di opzioni per i personaggi iniziano a sovrapporsi sappiamo quale sia la più importante. In generale una componente più importante del gioco dovrebbe sovrastare una meno importante. Vi sono eccezioni ma, come linea guida, questa regola fornisce un punto di partenza per il design.

Prendete il lancio di incantesimi per esempio. Se volete diventare un potente incantatore dovrete prendere livello in un classe come il mago o il chierico. Potete prendere talenti per aumentare la vostra capacità di lanciare gli incantesimi oppure scegliere una razza che vi offra alcune capacità magiche innate minori. Tuttavia per potere salire al masso grado delle capacità di lancio degli incantesimo dovrete investire in una classe del personaggio.

Questo esempio potrebbe apparire ovvio od intuitivo ma diventa più sfumato quando volgete la vostra attenzione a classi più sfumate. Se i ranger possono seguire le tracce ma tutti i personaggi possono prendere una competenza e talenti che consentono loro di seguire tracce e migliorare le loro abilità chi dovrebbe il migliore in tal senso? Il ranger è sullo stesso piano per quanto riguarda il seguire le tracce di un personaggio con la competenza? E rispetto ad un personaggio con la competenza e qualche tipo di talento legato a tale aspetto?

La linea di demarcazione è solo poche volte ovvia e facile da identificare ma l'ordine di priorità delle opzioni ci aiuta a comprendere meglio come dovremmo soppesare certi aspetti. In questo caso ci aspettiamo che un ranger possa essere messo in ombra nel seguire le tracce solo da un personaggio che abbiamo speso parecchio scelte sotto forma di opzioni di background e talenti. Un non ranger deve impegnarsi a fondo per entrare nella nicchia del ranger.

D'altra parte qualcosa come la furtività e meno chiara. Nelle edizioni precedenti un mago poteva usare invisibilità mentre un ladro doveva compiere una prova di Furtività per nascondersi. In D&D Next abbiamo deciso che la furtività ed altre prove sono di importanza capitale per il ladro – gli elementi che servono a definirlo come classe. Quindi un ladro che scelga delle opzioni di furtività all'interno della classe non dovrebbe essere messo in ombra dall'incantesimo invisibilità. Una classe batte un incantesimo.

Come per tutto ciò che riguarda lo sviluppo di un gioco buona parte del processo è più un'arte che una scienza. L'ordine di priorità è uno strumento utile ma non una camicia di forza od una lista obbligatoria. Come gruppo la nostra comprensione dell'ordine di priorità era alquanto esplicita un anno fa ma è diventata sempre più intuitiva ed ovvia man mano che il lavoro progrediva.

Il maggior beneficio di questo approccio è stato che esso rendeva chiaro quando un incantesimo rischiava di mettere in ombra le opzioni dei personaggi non incantatori. In quasi ogni occasione abbiamo deciso di migliorare le capacità di una classe come il ladro od il guerriero per superare il potenziamento temporaneo fornito da un incantesimo.

L'altro grande beneficio è che tale sistema ci ha consentito di creare un sistema flessibile per la personalizzazione. Sapevamo che potevamo fornire opzioni per la furtività, il lancio di incantesimi e così via sotto forma di talenti, background e razze fintanto che le opzioni disponibili a livelli di classe fossero servite come limite superiore che tali opzioni di priorità inferiore non potevano superare.

Mike Mearls

Mike Mearls è il senior manager del team di ricerca e sviluppo di D&D. Ha lavorato sul gioco da tavolo di Ravenloft oltre che ad un gran numero di supplementi per il gioco di ruolo di D&D.

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Principali partecipanti

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D'altra parte qualcosa come la furtività e meno chiara. Nelle edizioni precedenti un mago poteva usare invisibilità mentre un ladro doveva compiere una prova di Furtività per nascondersi. In D&D Next abbiamo deciso che la furtività ed altre prove sono di importanza capitale per il ladro – gli elementi che servono a definirlo come classe. Quindi un ladro che scelga delle opzioni di furtività all'interno della classe non dovrebbe essere messo in ombra dall'incantesimo invisibilità. Una classe batte un incantesimo.

Il maggior beneficio di questo approccio è stato che esso rendeva chiaro quando un incantesimo rischiava di mettere in ombra le opzioni dei personaggi non incantatori. In quasi ogni occasione abbiamo deciso di migliorare le capacità di una classe come il ladro od il guerriero per superare il potenziamento temporaneo fornito da un incantesimo.

Niente più strapotere degli incantatori? Improvvisamente la Next comincia a piacermi molto più di prima! :cowjoy:

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Il maggior beneficio di questo approccio è stato che esso rendeva chiaro quando un incantesimo rischiava di mettere in ombra le opzioni dei personaggi non incantatori. In quasi ogni occasione abbiamo deciso di migliorare le capacità di una classe come il ladro od il guerriero per superare il potenziamento temporaneo fornito da un incantesimo.

Ancora una volta hanno scoperto l'acqua calda, ma meglio tardi che mai.

L'unico rammarico è che potrebbero fare articoli in cui dirci qualcosa di nuovo, invece che dire "ehi, guardate, ci siamo arrivati anche noi!" una volta su due.

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