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La Via del Peccato: Vincoli di Spine


Ospite Aurelio90

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Ospite Aurelio90

La Via del Peccato: Vincoli di Spine

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Branderscar

Colpevoli. Siete dei fuorilegge, il peggio del peggio. Troppo pericolosi per vivere in mezzo alla brava gente di Talingarde, siete stati condotti in catene davanti ad un magistrato che vi ha condannati. Siete stati spediti nella prigione più temuta e severa di tutto il regno: Brandescar. E tutti i criminali che vengono inviati a Branderscar, individui depravati ed irrecuperabili, fanno un viaggio di sola andata.

Ognuno di voi ha ricevuto lo stesso ed identico trattamento: spogliati e privati di ogni avere, legati brutalmente e un ferro rovente che ha marchiato la carne del vostro braccio destro con un simbolo runico. Tale runa significa “perduto”, una cicatrice indelebile che dichiara a qualsiasi abitante del regno che voi avete ripudiato e tradito l’eterno amore di Mitra e dei suoi vassalli mortali.

Condannati, fra tre giorni verrete a conoscenza della vostra sentenza. La migliore delle aspettative che vi aspetta è lavorare nelle miniere di sale di Varyston fino al resto dei vostri miserevoli giorni di vita. O più semplicemente incontrerete il boia con l’ascia o con il fuoco – la decapitazione o il rogo. La “gentile” amministrazione inquisitoria vi ha già estorto la vostra confessione con la loro forza di persuasione prima di venire gettati in una cella comune, le mani bloccate al muro da un paio di maniglie e i vostri piedi legati da una lunga catena. Indossate nient’altro che una lercia tunica poiché le vostre proprietà sono state distrutte o andate perdute, tutti riceverete lo stesso trattamento senza distinzioni né eccezioni.

Soli, disperati e perduti… e fra tre giorni Brandescar eserciterà la sua giustizia sulle vostre persone.

Spoiler:  
Siete in una cella buia, fetida e lercia. Indossate solamente una veste che a malapena vi copre il petto. Non dà nessuna protezione o calore. Qualunque oggetto o creatura che avevate vi è stata sequestrata o soppressa.

La cella è larga e lunga 15 m: ai lati e dietro delle mura di pietra, davanti una porta con le sbarre. Ognuno si trova separato da un PG di 3 m. È legata alle mani, davanti, da un paio di manette, mentre il piede è legato una catena attaccata al muro. La catena vi permette di muovervi massimo 1,5 m dal muro.

Siete liberi di imprecare, piangere, minacciare o che. Il primo post, in spoiler, mettete una descrizione del vostro PG. Ah, voi non vi conoscete, ma il destino ha voluto che voi quattro siete nella stessa cella...

La cosa più terribile, per voi, è che tutti voi siete stati marchiati a fuoco all'altezza del braccio destro, un simbolo runico inciso sulla vostra carne che vi identifica come dei "perduti", cioè coloro che hanno perso la grazia e la compassione verso il dio Mitra... in pratica siete diventati degli "outsider" fra la popolazione di Talingarde, che conosce questo marchio e il suo significato e vi indirezza subito paura, disprezzo ed odio, il più delle volte verrete attaccati a vista.

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Spoiler:  

Alandra è una giovane umana, non più di vent'anni, non troppo alta, magra e piuttosto minuta; non bella ma con dei lineamenti interessanti, che le danno un certo fascino. I suoi lucenti capelli neri come la notte che le arrivano a metà schiena, sono ora tutti arruffati e spettinati. Gli occhi sono ugualmente scuri con un taglio sottile, quasi orientale.

Alandra non può credere di essere finita in questo posto, incatenata, marchiata a fuoco come criminale, in attesa di chissà quale castigo. La ragazza si muove cercando di far tornare la circolazione alle sue povere membra intorpidite, ma le catene che la inchiodano al muro non le danno sollievo alcuno. Cerca di evitare che muovendomi la corta veste stracciata che le hanno dato quando l'hanno chiusa in questo buco mostri quel poco del suo corpo che ancora non è stato esposto....Evidentemente per gli ospiti di questa prigione non è nemmeno concessa la dignità di avere le proprie parti intime coperte.

Si guardo intorno, osservando i suoi compagni di cella, facce poco rassicuranti di sicuro.... decide che per il momento è meglio rimanere in silenzio, evitando la conversazione e cercando di non farsi notare troppo dagli altri.

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Korver

Spoiler:  
Korver e' alto e magro, anche se il suo corpo e' tonico e agile, seppur poco muscoloso. La sua pelle e' pallida, quasi bianca, i suoi occhi neri sono infossati e profondi. Lunghe ciglia scure fanno bella mostra di se.Dimostra circa 30 anni, anche se i suoi occhi sembrano contenere una saggezza di qualcuno piu' vecchio. E' molto bello, anche se di una bellezza fredda e poco passionale. I lunghi capelli neri gli scendono sciolti sulle spalle.

Korver si guarda intorno ancora sofferente per le "cure" che i maledetti inquisitori gli hanno riservato. Ancora non riesce a credere che il suo passato sia venuto a cercarlo, dopo tanto tempo.Sputa per terra e sta zitto...non ha voglia di parlare con gente sconosciuta...e comunque tra poco saranno tutti carne per corvi... SI chiese chi lo avesse tradito. Purtroppo non avrebbe potuto vendicarsi. Almeno non in questa vita ...sperava che Urgathoa lo salvasse dalla morte eterna e lo elevasse al rango di non morto...abbasso' il capo e inizio' a muovere le labbra in una silenziosa preghiera...

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Spoiler:  
Poco si intravvede del suo volto, anche a causa dell'oscurità. I capelli sono neri e anche gli occhi sono scuri. Fisicamente è asciutto, e ora certamente non potrebbe essere altrimenti considerando la prigionia. I muscoli da quel che si può notare grazie alla vesti lacere, sembrano scolpiti tanto sono definiti, allungati e ben proporzionati palesando allo stesso tempo una forza non comune. Anche l'eta al momento è indefinibile. Si potrebbe dire 23-24 anni come 30.

Archaon era accovacciato a terra con la schiena al muro e le braccia completamente molli e unite da quelle maledette manette, cadevano prive di qualsiasi vitalità tra le gambe leggermente divaricate. La testa era chinata ed i lunghi capelli neri, talmente impregnati di fango, sporcizia e sangue da sembrare un grumo aggrovigliato di radici morte, coprivano quasi interamente il volto arrivando fino a terra. Tuttavia, in quella che sembrava la figura di un uomo ormai spogliato non solo dei propri averi ma anche della propria volontà ed esuberanza, tra gli spiragli dei lerci e lunghi capelli neri, spiccavano sinistramente luminosi gli occhi. Quale fosse la scintilla che faceva brillare quelle lucide iridi nere, oltre alla poca luce che riuscivano a raccogliere dall'ambiente, non era di facile interpretazione.

Per un attimo usò la catena delle manette per grattarsi l'ustione del marchio. Forse Ira, sì forse bruciavano di Ira.

Lentamente il suo sguardo si posò sull'uomo pallido che aveva sputato a terra. No forse era Accidia... Accidia perché lui aveva accettato il proprio destino e anche Archaon avrebbe dovuto farlo.

O chissà, Invidia. Perché gli altri, probabilmente, non sarebbero morti sul rogo come lui.

Oppure Superbia. Lui si sarebbe salvato, in qualche modo se la sarebbe cavata.

Poi si volse verso la ragazza. Archaon si leccò le labbra, erano asciutte e ferite, sapevano ancora di sangue eppure credeva di non averne più una stilla in corpo... ma.. la ragazza, forse quegli occhi erano illuminati dalla Lussuria. Rimasero su di lei, senza pudore alcuno. Glaciali ma bruciavano, erano davvero inquietanti.

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Alandra decide di osservare meglio i prigionieri che condividevano la sua cella, non per qualche motivo specifico, ma in quanto non aveva nulla di meglio da fare. Nota in particolare l'uomo alto e magro dalla carnagione pallida e fa una smorfia quando lo vede sputare per terra. Poi il si sguardo si posa sull'altro, un uomo dal fisico muscoloso ben visibile sotto lo straccio sbrindellato che indossava.Alandra vede gli occhi dell'uomo posarsi su di lei e fissarla, uno sguardo glaciale ma che nascondeva qualcosa di più. Si sposta quanto le consentono le catene cercando di nascondere il più possibile del suo corpo all'uomo, a cui poi si rivolge cercando nonostante la situazione.

"Che cos'hai da guardare tanto? Ti piace lo spettacolo forse?"

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Ora che anche Alandra fissava il ragazzo poteva notare meglio cosa effettivamente guardassero i suoi occhi. Fermi, sicuri, senza un briciolo di paura seppur si potesse scorgere qualche segno di rassegnazione ma appena accennata. E guardavano solo gli occhi di lei. Fu la domanda provocatoria a far cambiare obiettivo. Scesero con calma, squadrando per intero la giovane.

Si prese qualche secondo, forse per riprendere le forze per poter parlare e trovare le giuste parole o più semplicemente per godersi ancora un po' lo spettacolo.

"Non disdegno ciò che è desiderabile. Sto solo cercando di capire su chi potrò contare quando proverò ad abbandonare questa topaia."

Tuttavia la sensazione che trasmetteva ad Alandra permaneva... Lussuria.

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Alandra fissa il muscoloso straniero negli occhi, indecisa su cosa pensare a riguardo dell'alta persona.

"A sentirti parlare sei molto sicuro di te. Se mai dovessimo riuscire a lasciare questo buco maledetto puoi certo contare sul mio aiuto. Ma dimmi un po' , come pensi di evadere dalla prigione più sicura di tutto il reame, sentiamo"

Dice in tono di sfida, cercando di nascondere l'imbarazzo causato dalla sua parziale nudità e di non farsi intimidire dalla freddezza dell'uomo. Dopotutto la ragazza è dotata di un eccezionale carisma, una sua dote innata che spesso le è stata molto utile.

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I suoi occhi non si staccarono da quelli della sua compagna di prigionia. In un modo o nell'altro, che sia per i propri scopi o per merito di quella sinistra dote di Archaon, anche se con velato sarcasmo la ragazza era là, pronta ad ascoltarlo.

"Archaon è il mio nome, questo basta. E tu dimmi... hai mai creduto nel tuo di nome? Hai mai sfacciatamente assecondato il tuo destino malleandolo a tua volontà?"

Un ghigno maligno mostrò una dentatura bianchissima e praticamente perfetta, impensabile e in deciso contrasto con lo stato attuale. Gli occhi di tutti ormai si erano completamente assuefatti alle tenebre e quel prolungato scambio di idee aveva dato modo ad Alandra di osservare meglio il giovane. Non più di venticinque anni, una bellezza fredda e fuoco negli occhi neri come la pece.

"Non morirò tra le fiamme."

Sapeva di non aver risposto, semplicemente al momento non c'era alcuna risposta da dare.

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Korver

Smettetela di blaterare! Presto sarete in un regno dove solo i credenti si esalteranno. Affidate le vostre anima agli dei, se ne avete, e smettetela di coltivare vane speranze. Rilassatevi e apritevi a me...io posso condurvi nel regno dei morti e guidare i vostri passi, se volete...e se non volete, smettetela di parlare come contadine al mercato. E di nuovo sputa per terra, schifato.

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"Il mio destino non cerco di assecondarlo, ma di cambiarlo."

Si volta verso l'altro homo

"E per quanto riguarda te, non ho nessuna intenzione di affidare la mia anima a nessuno. Ho sempre fatto a meno degli dei in vita non credo di dovermi affidare a loro nella morte."

Poi si rivolge di nuovo verso Archaon.

"In ogni caso il mio nome è Alandra, per quello che può significare ora."

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Ospite Aurelio90

Non riuscite a capire se fuori è giorno o notte, dato che non ci sono delle feritoie che danno all'esterno.. siete completamente al buioe solo voi tre.

O meglio, voi quattro.... sentite qualcuno grugnire, in un angolo della cella, e l'inconfondibile rumore di una vescica appena svuotatae un sospiro di sollievo. Beh, a quanto pare la cella era già occupata prima del vostro arrivo e non ve ne siete accorti...

@Arszlàn

Spoiler:  
Ti hanno bastonato per bene le guardie. Beh, ti poteva andare molto peggio quando la Lama di San Martius (un vascello pattugliatrice militare) vi ha sorpresi con l'infame carico a bordo della tua nave. Il capitano è stato abbastanza fortunato da essere passato a fil di spada, ma tu ed altri compagni non siete stati altrettanto fortunati: dopo aver dato battaglia vi hanno circondati e catturati.

Molti dei tuoi compagni, prima di te, sono finiti a Banderscar e ci rimarranno da morti.. tu sei uno degli ultimi pirati della nave schiavista. Sei arrivato un giorno prima degli altri PG, ma hai ricevuto lo stesso trattamento: picchiato, denudato e marchiato a fuoco, per poi finire in una cella. C'è una certa giustizia poetica in questa faccenda, dato che ti trovi nelal stessa condizione i cui gettavi i rapiti delle tue scorribande per poi rivenderle al Cheliax.

E ti sei appena svegliato per liberarti la vesciva quando nti di non essere più solo nelal cella.. e c'è anche una donna :)

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Spoiler:  
Arszlán (si legge Arslaan con l'accento sulla prima a) è alto e muscoloso, insomma imponente con un aspetto che incute timore, ancor più ora che porta i segni della battaglia che ha portato alla sua cattura e all'affondamento della nave di schiavisti su cui era imbarcato: un colpo d'ascia di striscio al volto ha spezzato il naso ed inciso una profonda cicatrice, che attraversa tutto il viso dalla tempia alla guancia, inoltre la pelle del corpo porta i segni di un'ustione dovuta all'incendio divampato a bordo durante l'attacco. Dopo giorni di incuria ha capelli lunghi ed una folta barba, che lo fa sembrare maturo, anche se è un giovane adulto.

Ormai in questa cella ho perso ogni ricordo di umanità, mi alzo, allontanandomi per quanto posso da dove ero a sedere e, senza nemmeno girarmi verso il muro, inizio a pisciare. Un rivolo inizia a scorrere, mentre sento i nuovi arrivati parlare.

"Benvenuti nella mia cella."

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Alandra osserva disgustata il terzo uomo che ha appena finito di espletare i suoi bisogni fisiologici in un angolo del muro.

Sembra che questa non sia più solo la TUA cella, ed essere condannati a marcire in prigione, o morirci, non vuol dire dobbiamo perdere del tutto la nostra dignità, sai?

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Arszlán squadra bene i coinquilini e pondera sulle parole ascoltate.

"Principessa Alandra, non so hai notato che non abbiamo una toilette e siamo incatenati, quindi la dignità la perderai presto anche tu, come presto anche la vita, giacchè anche se non si è condannati a morte non si sopravvive a lungo e non ho mai sentito di nessuno che sia riuscito a scappare. Almeno in quattro potremo ammazzare il tempo, propongo un torneo di morra tian ahahaah."

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"Vuoi cambiarlo... bene Alandra."

Archaon tagliò il discorso lanciando però un'ultima occhiata inquietante verso Alandra, non voleva iniziare una discussione filosofica... probabilmente non l'avrebbe mai iniziata in vita sua se non usando la sua lama.

Fu l'intervento dell'altro uomo a chiosare provocando però la fragorosa risata di Archaon "AHAHAH..." un violento colpo di tosse lo interruppe, durante la sua ultima battaglia qualcuno lo aveva colpito alle spalle, probabilmente fratturandogli la scapola ma sicuramente il polmone aveva subito un tremendo contraccolpo "Aprirti a te, camminare tra i morti ed emettere solo mugugni inconsapevoli? No grazie. Preferisco parlare con le contadine e poi sbattermele."

L'umore migliorò ancora, anche se poteva sembrare impossibile considerata la situazione, quando ricevemmo il benvenuto del quarto prigioniero e al suo successivo intervento.

"Oppure... se continuate a sputare e pisciare, presto potremo far fare un brindisi al solare Mitra."

Non si preoccupò minimamente di non farsi sentire dalle guardie, sicuramente presenti oltre la porta o lungo il corridoio, come se dichiarare il proprio disprezzo verso la divinità fosse una sua aperta provocazione.

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Ospite Aurelio90

Il vostro sarcastico e disperato ciarlare viene interrotto udendo un urlo. «No, no, NO! Lasciatemi bastardi, non voglio morire!» Queste urla, un misto di imprecazioni, piagnistei e stridor di denti, si fanno via via più bassi fino a scomparire... evidentemente un detenuto di Brandescars che sta per rendere conto a Mitra delle sue azioni. E al boia.

Il rumore di passi che hanno soffocato queste urla, però, non si affievoliscono, anzi: a giudicare dai passi devono essere in molti... e stanno venendo verso di voi. Udite il rumore di un chiavistello e di chiavi, e la porta della vostra cella cigola malamente mentre alcuni uomini in arme fanno la loro entrata. E il primo uomo che entra vi è odiatamente familiare...

@Tutti:

Spoiler:  
http://img195.imageshack.us/img195/5439/sergeantblackerly.jpg

Sergente Blackerly, al vostro servizio. È l'uomo responsabile di Brandescars, un grasso maiale fetente che sembra essersi preso a cuore della vostra situazione.

Ad Arszlán, vedendo com'era conciato in viso, gli ha rifilato un manrovescio facendogli riaprire la ferita e sputando via un dente.

Ad Alandra, scrutandola con i suoi occhi porcini, con la scusa di perquisirla sotto le sue vesti, l'ha palpata sui suoi seni con forza e bramosia.

A Korver, allungando un piede, gli ha fatto uno sgambetto facendolo cadere a faccia in giù su una pozza di sangue, il cui proprietario era un povero disgraziato messo sotto ai ferri per farlo confessare.

Ed infine ad Archaon, con un malcelato disprezzo genuino, senza tanti complimenti ha fatto allontanare gli uomini e l'ha malmenato, per poi giustificarsi ai suoi soldati dicendo che l'eretico aveva opposto resistenza.

Ma a tutti voi, personalmente, vi ha marchiato a fuoco, e si è messo a ridere difronte alle vostre urla e smorfie di dolore. Ed ognuno di voi ha assicurato che renderà la breve permanenza nel carcere il più sgradevole possibile..

Blackerly, accompagnato da otto soldati della prigione, vi scruta uno ad uno. «Vi è piaciuto, eh, fare tanto i furbi, miei piccoli bastardi... fra tre giorni arriverà il magistrato e vi farà fare la fine che meritate, sporchi cani. E tu» indica Archaon con la sua mano grassoccia «vedrai, il boia ti ha preparato una bella sorpresa...

«Ah, eccoti qui!» dice, rivolgendosi ad Arszlàn. «Tu guarda questo figlio di un cane impestato... uomini slegatelo... non farti strane idee, carogna» aggiunge «tua moglie è venuta a farti visita... è, tipo, da tre anni che una donna arriva prima del boia...» Due uomini si avvicinano lentamente, mentre i rimanenti cacciano fuori le balestre puntandole verso voi quattro «Se tu, o gli altri, tentate di fare i furbi, vi sbrindelliamo e appendiamo le vostre gole sulle lance. Così qualche altro stronzetto capisce che con Blackerly non si scherza!»

@tutti (meno Arszlàn)

Spoiler:  
A quanto pare l'inquilino di casa è benvoluto da qualcuno, lì fuori, nonostante il marchio e la condanna a morte. Nessuno di voi, purtroppo, ha la stessa fortuna, e vedete i due soldati che stanno per liberarlo dalla catena.. tanto tornerà qui in cella. Sempre che non si metta a fare "il furbo" con le guardie

@Arszlàn

Spoiler:  
I due soldati, cautamente, si avvicinano a te. Devono liberare la catena che porti alla caviglia e, posto che tu non agisci di brutto, ti libereranno il piede.

A dire il vero non te l'aspettavi. Avevi sentito storie su Brandescars, dove chi veniva rinchiuso lì veniva ripudiato da tutti: famiglia, amici, conoscenti e pure da cani e porci. Perché se vai a Brandescars sei un reietto, un "perduto" agli occhi di Mitra.

E c'è un'altra cosa... tu non sei sposato. Non hai moglie. Eppure una donna è venuta fin quaggiù per vederti.

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Il corpo di Alandra freme di rabbia nel vedere quel grasso porco del sergente Blackerly. Ricorda ancora come quello stupido ed ignorante animale abbia approfittato di lei palpandola con le sue sporche e grezze mani, e soprattutto come rideva mentre lei urlava di dolore mentre veniva marchiata a fuoco.

Osserva con una certa curiosità come il suo sgradevole compagno di cella viene liberato dalle catene, per ricevere la visita della moglie.

"Mpfh...hai persino trovato una moglie? Ci sono delle donne disperate in giro...."

Commenta, con tono sarcastico.

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All'entrata della combriccola di guardiucole accompagnate dal panzone Archaon alzò la testa fissando quest'ultimo e ascoltando quel che aveva da dire

"Sergente! Benritrovato! Volete per caso favorire ancora? E' un onore sapere che il boia ha qualche cosa di speciale solo per me, non vedo l'ora." quindi cambiò radicalmente il tono della sua voce che da sarcastico divenne freddo e profondo e fissandolo negli occhi si alzò in piedi dicendo "Anche io ho in mente qualche cosa di speciale per te, sergente. Porta pazienza." era pronto a ricevere la reazione del momento, fosse stato un colpo o uno schiaffo avrebbe tentato di evitarlo abbassando la testa per far impattare un eventuale pugno sulla parte dura del capo o in altri casi avrebbe evitato un ridicolo tentativo di parata.

Poi incuriosito osservò il susseguirsi delle vicende. Quando parlarono della moglie dell'uomo Archaon fissò quest'ultimo per cogliere qualsiasi indizio utile a iniziare a pianificare la sua fuga. Ma rise tra se e se. Al meglio avrebbe ottenuto una morte più celere di quella data dal fuoco.

@DM

Spoiler:  
Nonostante la situazione totalmente sfavorevole intendo istillare un po' di paura nel debole animo del panzone. Prova di Intimidire +8.
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Arszlán, stupito, si fa slegare la gamba per seguire le guardie. Magari è solo uno scherzo sadico dei secondini nei suoi confronti, ma sicuramente tutto pare molto strano.

Ascolta il commento sarcastico di Alandra, ma non le risponde, anzi è curioso di seguire le guardie per scoprire cosa gli riservi il caso adesso.

Posso farmi bello prima di rivedere mia moglie per un'ultima volta o andiamo subito?

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Korver

Korver osserva quella patetica scena svolgersi davanti ai suoi occhi. Non apre bocca, non ne sente il bisogno. Non lo sorprende che un detenuto abbia una moglie, non tutti sono assassini e stupratori. Quello che lo stupisce e' che i maledetti carcerieri permettano questo tipo di visite...questa cosa puzza. Ma visto che la cosa non lo riguarda se ne disinteressa completamente. Non gli piace il dolore e provocare quella grossa palla di lardo quando lui è' così indifeso, e' il modo migliore per ricevere una ripassata gratis. Mantenne la bocca chiusa e osservo' lo svolgersi della scena.

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