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[HORIZON beta] Carne d'Acciaio


Zaidar

Messaggio consigliato

CARNE D'ACCIAIO

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Benvenuti! Spero che il titolo sia di vostro gradimento! Eccoci dunque arrivati all'inizio della nostra avventura. Vi espongo brevemente le regole:

Spoiler:  

- Come regole di scrittura usiamo le classiche del forum: parlato in grassetto, pensieri con un colore a vostra scelta, iniziate il post col nome del vostro personaggio.

- Descrivete bene quello che fate e come agite. Soprattutto, poiché per fare la stessa cosa esistono più modi, tocca a voi descrivere come la facciate usando un certo Attributo piuttosto che un'altro (ad esempio, se state esaminando un programma informatico buggato, cercate di capire cos'è che non va affidandovi alla vostra "esperienza e conoscenza in fatto di computer (Istruzione)" oppure provando a "dare degli imput e osservare come il sistema reagisce, per intuire di che problema si tratta (Intelletto)".

- Per le informazioni di livello "cognitivo" come l'esempio di cui sopra non importa avere una Abilità. Le Abilità sono strettamente necessarie per operazioni più complesse (costruire/riparare un oggetto, pilotare un elicottero, medicare, violare un database...), ma tutti sapete come sparare, come guidare un'auto, avete conoscenze generiche (Istruzione).

- Collaborate tra di voi. Se vi aiutate a vicenda, migliorerete i risultati delle vostre prove.

- Man mano che vi cimenterete in Azioni regolamentate, io vi riporterò quelle regole e risolverò le vostre Prove (questo per rapidità, sarebbe troppo lungo far tirare voi, ho visto che fanno così in tutti i PBF qui). Per le prove, i risultati saranno pubblici e li tirerò su questo sito:

Spoiler:  
http://lapo.it/rpg/dadi.php?

- Ricordatevi che i dettagli possono essere importanti. Se non riuscite a visualizzare una situazione, chiedete i particolari, cercate di essere esaurienti quando postate.

- Per ogni dubbio o domanda, usiamo il topic di supporto: http://www.dragonslair.it/forum/threads/67283-Horizon-PBF-di-Close-Beta

Buon divertimento! :)

Un impulso di batteria che si carica. Come un elettroshock appena usato. Poi, l'impulso, una scarica potente. Poi di nuovo si ricarica, con quel fischio elettrico. Tutto rimane buio. Si carica al massimo, poi si scarica in un nuovo impulso. e si ripete, per la terza ed ultima volta. Torna la luce nella vostra vita.

@ Tessa Wright

Spoiler:  

Quel che vedi sono quadrati di colore, che si dividono in parti uguali rapidamente, come un'immagine digitale che perfeziona la definizione. Alla fine, quel che vedi è tornato perfettamente normale. O anche di più. Come se i tuoi occhi avessero agilmente superato i dieci decimi. Quel che stai fissando è il soffitto illuminato al neon candido di un qualche salone. Ma una sensazione strana ti pervade, come se il tuo corpo fosse addormentato. Il tuo... corpo. Non senti niente, non provi nulla. Ogni sensazione umana è annullata, come se quello fosse un sogno. Un sogno incredibilmente reale. Perchè sei qui? Che cosa è successo? Non appena provi a ricordare, scopri di poter visualizzare i tuoi stessi ricordi. Non come dovresti fare no... non è una memoria normale. Non sono informazioni sfuocate, pescate dai meandri della memoria, no... sono nitide, precise... sono perfettamente riprodotti nella tua mente, ogni parola, ogni dettaglio, ogni secondo. Alla perfezione. Ogni singola informazione è documentata, scritta, affiora alla tua attenzione sommergendoti. Annaspi tra miliardi di informazioni che si accavallano nella tua testa, mentre il tuo io cosciente viene soffocato da quella potenza di elaborazione. Come se il tuo stesso cervello ti fosse alieno, una cosa fredda che si è insinuata nella tua mente e ha sterilizzato ogni ricordo, riducendolo ad una foto priva di anima. Paiono minuti, forse ore, e cadi nell'abisso di ricordi, di audio e video, di pura informazione cloud si riversano a miliardi nella tua attenzione cosciente, soffocandola. Comprendi che stai agitando il tuo corpo. Si, il tuo corpo. Muovi la testa, o almeno percepisci che lo stai facendo, perché vedi la stanza intorno a tè scuotersi. Non provi nulla di umano, nessuna sensazione tattile. Vedi le tue braccia, perfette, spuntare dal di sotto di una guaina ospedaliera. Le agiti, senza provare alcuna sensazione muscolare. Non hai freddo o caldo. Misuri gradi kelvin. Non senti le braccia pesanti. Misuri grammi al centimetro quadrato di pressione. Tutto diviene d'un tratto spaventosamente reale. Come un lungo caricamento di informazioni che giunge al termine. Sei tu, Tessa. sei sempre tu. Ma questo non è il tuo corpo. Questi non sono i tuoi occhi, e... quella cosa da cui proviene tutto il tuo pensiero non è il tuo cervello. Ti senti come proiettata in sospensione sensorea in una realtà virtuale... ma sai che non è così. Nessuna illusione può trasformare così i tuoi ricordi senzienti. Sei completamente isolata, sei un'anima senza corpo, la sensazione più orrenda e aliena che tu abbia mai provato. Potresti muoverti, se volessi. Alzarti ed uscire. Senti che il corpo artificiale che sostituisce il tuo vero corpo, la sua integrità e funzionalità sono al 100%. La liberatoria. Quel file che hai sigillato con la tua impronta retinica appare chiaro e distinto in ogni sua clausola delle sue 58 meta-pagine. Ricordi la squadra, Marcus, Ylenia, Shu-Tei il coreano, quel ciccione di Kublav con te, l'esperto di esplosivi. Poi più nulla. Tutto si tronca ad un certo punto. Ricordi. Sei proprietà della Cybertech adesso. Sei morta. Eppure, sei ancora viva. E non sei sola, lì. Nella sala operatoria, sui lettini, si muovono altre tre figure.

@ Mikhail Batenko

Spoiler:  

Sei sveglio. Il fischio elettrico era chiaramente il Rianimatore. L'operazione deve essersi conclusa... attendi il piacevole rilascio delle endomorfine... ma non avviene. E' strano. Stai scomodo, su quel lettino da ricovero. attorno a te, i bracci-chirurghi robotizzati sono conserti. Pian piano, si riattiva tutto quanto. Controlli il tuo stato fisico, interrogando la centralina di supporto dei tuoi organi artificiali. Tutto a posto e... niente di nuovo. Com'è possibile? Nulla? Che intervento ti hanno fatto allora? Sai che si trattava di un esperimento "riservato"... eri sicuro che si trattasse del Progetto Nexhuman... elaborazione e perfezionamento cerebrale... ma senti solo male al collo. devi essere stato sotto anestesia per un sacco di tempo. La tua testa è normale, senti le vene delle tempie pulsare sotto l'azione dell'energico cuore sintetico. No, il tuo cervello è ancora come prima, non ti hanno affatto operato. Che diavolo è successo? Puoi guardarti intorno: sei in una grande sala operatoria. Non c'è nessuno, i bracci-chirurghi sono tutti conserti. altre tre figure si agitano sui lettini, disposti a raggiera in un semicerchio, assieme al tuo. Risvegliati come te, non c'è dubbio. Solo voi quattro, null'altro. Tutto è così silenzioso. Ti senti un poco informicolato, ma passerà presto. L'anestesia che se ne va. Non ti hanno operato. Qualcosa è avvenuto. Dove sei? Questo domande ti ronzano nella testa. Potresti alzarti, se lo volessi. Poi la stranezza. Nell'angolo in alto della tua vista, il logo neurale che avrai visto due volte sole in vita tua apparire nelle tue retine... il logo di mancanza di collegamento. Sei scollegato, sei fuori dalla Rete, da NeuroNet. Nessun ripetitore disponibile. Nessun segnale satellitare. Niente. Ricerca in corso, dice... pazzesco! Dove ti trovi?

@ Miguel Gomez

Spoiler:  

Il senso di dolore ti assale. senti come se degli ami da pesca ti fossero conficcati nella carne. Ti agiti, come per liberartene. No, non puoi sono sotto. Sotto la pelle. Ti inondano il petto, fino a finire nelle braccia e sotto l'inguine, nelle gambe... non le senti più! Non senti più le braccia, le gambe! Fai per agitarle, come per svegliarle dal torpore, ma invano. Poi, i tuoi occhi le incontrano. Si agitano, rispondendo ai tuoi comandi senza inviarti alcuna risposta, alcuna sensazione. Il disgusto ti assale. Sono cose morte, fredde, sintetiche attaccate alla tua pelle. quelle non sono le tue mani... sono... "cose" che lo sembrano e basta. Oh, lo sai. Lo sai bene cosa ti hanno fatto. Quella pelle sintetica copre i tuoi nuovi arti in titanio cromato, le tue nuove estremità. E' il prezzo che eri pronto a pagare, eppure ora ci sei dentro. La sensazione che provi è orripilante, disgustosa. Pian piano, senti che giungono degli impulsi da quei nuovi arti. Impulsi artificiali, finti, alieni, che però il tuo cervello, con riluttanza, riconosce ed interpreta. Sono spettri di sensazioni, appannate e sfocate. I polpastrelli sintetici tastano e inviano percezioni digitalizzate, molto precise ma così lontane dal vero contatto! Il corpo, quello sì è ancora tuo. Senti i tuoi muscoli vibrare, il tuo collo muoversi per scrocchiarsi dalla posizione dove a lungo è stato assopito. Spaventosi bracci robotici, bianchi e terminanti in orrende punte, incisori e altre diavolerie se ne stanno appollaiati ai lati del tuo lettino, conserti e immobili, spenti. Il loro lavoro su di te è concluso da tempo, sono puliti. Ora senti le braccia e el gambe a piena funzionalità. Sono finte, sono le tue nuove braccia e gambe. E tu puoi comandarle alla perfezione. Poteva andarti peggio. Questo ed altro per Diego. Fai questo per lui. Questo pensiero ti da forza. Nella tua stessa stanza scorgi altre tre figure, che si agitano su lettini identici al tuo. Altri mostri di metallo travestito da carne, immagini. Ma forse, altri disgraziati come te, schiacciati dalla prepotenza della società corrotte e depravate. Forse. Portesti alzarti adesso, se lo volessi.

@ Elice Peterson

Spoiler:  

Sei sveglia. Senti un sussulto pervaderti, un brivido freddo scorre il tuo... corpo. Ricordi la sala in cui ti portarono, ricordi il corpo della ragazzina sdraiata accanto a te... poi l'anestesia, e prima ancora che sparisse quei bianchi e mostruosi bracci robotici che si chinano su di te e sul corpo della ragazza, e tu li senti, mentre tutto diviene buio, che iniziano a tendere, a tirare, a tagliare... il disgusto ti assale. Il senso di nausea è altissimo, senti tutte le membra in fibrillazione. Provi una strana, strana sensazione... in qualche modo, ti senti più piccola, come se del tuo corpo ne rimanesse solo una parte. Provi a muovere le gambe, le braccia, ad avere risposte dal tuo corpo. Arrivano, si, ma sembrano parlare un'altra lingua, esserti estranee. Sollevi le mani di fronte a te, in alto. La pelle è imperfetta, vera. Non è sintetica. Non ti hanno impiantato qualche mostruosità meccanica... ma quella pelle... non è la tua! La carnagione è diversa, il neo che avevi sotto al polso non c'è... le mani sono così esili, i bracci così sottili, infantili... la pelle è liscia, differente. Ti tocchi. Il tuo corpo è diverso. Sei tutta diversa. Porti le mani ai capelli. Sono diversi. La loro consistenza è diversa... sono... sono... l'immagine della ragazza accanto a te ti si imprime nella mente. Comprendi. Ti volti di lato, nauseata, un fortissimo mal di testa ti assale, come se ti avessero aperto il cranio e inserito degli aghi nel cervello. sporgi la testa e vomiti, il corpo che rigetta se stesso. Tremi, hai freddo. Sollevi il volto, come ubriaca, a fissare il resto della sala. Con te, in quella sala operatoria, sui lettini giacciono tre sagome che si dibattono. rabbrividisci. Nessun medico, nessun chirurgo, Solo tu, e loro tre. Chi sono? cosa sono? In quale incubo ti sei svegliata? Potresti alzarti, se lo volessi...

EDIT: scusate la formattazione, è venuto un porcaio. L'allegato era la prima immagine che avevo messo, poi l'ho tolta ed è magicamente divenuta un allegato che non so togliere... mha... O_o

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MI guardo intorno, cercando di mettere a fuoco le immagini offuscate dal torpore e dalle lacrime di rabbia che cominciano a salire, digrigno i denti e faccio fatica a trattenere dei conati di vomito. Mi sento vivo a metà, mi siedo sul piano operatorio e mi gira la testa, singhiozzo e comincio a mescolare la rabbia alla felicità, u sorriso prova a farsi largo tra le lacrime...

"Sei salvo Diego..."

Sento freddo..un freddo che viene da dentro...provo a scaldarmi stringendomi nelle mie stesse braccia, ma il contatto innaturale che ne scaturisce mi blocca. Allungo le braccia come a volerle tenere lontane dalla parte del mio corpo che ancora mi appartiene, le fisso...poi passo a guardarmi le gambe...vomito...

@Zaidar

Spoiler:  
Sono stato pagato in anticipo o avrò anche il dubbio atroce che il mio sforzo sia stato vano per qualche problema?
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La stanza nella quale vi trovate con le altre tre sconosciute figure che si muovono sui lettini è senza dubbio una sala operatoria. Tutti siete rivestiti dalla guaina ospedaliera, una pellicola opaca che vi riveste aderente come una seconda pelle, lasciando scoperti i bracci e le gambe dai gomiti e dalle ginocchia in giù. Quasi nudi. La stanza è di forma semicircolare, e i quattro lettini con i propri bracci chirurgici bianchi sono disposti nel lato tondeggiante. Nel lato dritto, invece, una leggera porta metallica è chiusa. Il display sopra di essa è spento. Ad entrambi i lati della porta, due lunghi vetri a specchio scuro, di quelli che si usano per osservare senza essere visti. Una sala operatoria e d'osservazione. Alle spalle dei lettini, dietro ognuno di essi, dei proiettori e degli schermi spenti. Tutto è immobile, asettico, candido. La luce bianca del grande neon sul soffitto non produce alcun rumore. L'unica cosa che si ode è il rumore che fanno le quattro sagome che si stanno muovendo sui lettini. Non vi è nessun odore, tutto è completamente sterilizzato. Poi arriva un'odore pungente, fortissimo, di succhi gastrici: del vomito. Una delle figure ha vomitato per terra. Un'altra si alza a sedere, e poi vomita anch'essa.

Ciascuno di voi si rende conto di essere connesso, alla nuca, con un sottile e leggero cavo sottocutaneo connesso al proprio lettino. Questi lettini sono massicci, plastificati, e ospitano al di sotto del piano del paziente tutti i meccanismi operativi dei bracci chirurgici e dei display di stato biologico. Sono tutti spenti.

@ Miguel

Spoiler:  

Al momento del ricovero è stata effettuata la transizione finanziaria. Almeno di quello sei sicuro: che la tua famiglia adesso avrà i soldi necessari. Sollevandoti, senti che sotto alla nuca hai qualcosa di conficcato... un cavo che si insinua direttamente sotto la tua pelle, e che senti muoversi mentre ti alzi, come una sorta di flebo. Le figure che sono sugli altri lettini... non riconosci nessuno di loro.

@Mikhail

Spoiler:  

il cavo alla nuca è ovviamente il Rianimatore, l'apparecchio che annulla l'anestesia profonda e ripristina le funzionalità biologiche. Una volta svegli, può essere staccato senza danni. Sai queste cose: lavori in luoghi come questo.

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Schiudo le palpebre meccanicamente, quasi come una bambola.

L'impulso mentale sbagliato causa un sovraccarico di informazioni, di ricordi, i quali sembrano colmarmi e strabordare fuori senza alcun freno... vengono fuori a catena senza poterli fermare. Ricordi che non sapevo di avere, ricordi che avevo dimenticato, ricordi che avevo scelto di cacellare.

Inarco la schiena sul lettino piegando la testa all'indietro dimenandomi. Cerco di frenarli, non ci riesco. Spalanco la bocca e dalla gola fuoriescono parole casuali, spezzettate e rubate da quella mole gigantesca di dati che sono costretta a vagliare.

Dopo qualche istante tutto termina, quella cosa... quella capacità di calcolo ha esaminato la mia intera esistenza passata, ventidue anni, in poco più di qualche istante.

Mi calmo, mettendomi seduta sul lettino metallico. La superficie non mi trasmette alcuna sensazione, non provo dolore, non posso provarlo eppure tutto questo fa male... male dentro. Mi cingo il corpo con le braccia, abbasso lo sguardo. Sembro io... sembro soltanto...

Ogni cosa mi è estranea, il mio corpo, la mia mente. Mi sento come una bambola all'interno di una campana, di un filtro, di una barriera che blocca qualsiasi cosa possa farla sentire viva. E' questa quella libertà di cui parlavano? sorrido.

Alzo lo sguardo sulla sala cercando di capire dove mi trovo.

Ancora non riesco a credere a quello che hanno osato fare, eppure so dentro di me che ormai non si può tornare indietro.

Invio alcuni semplici imput: -data, -ora, -luogo.

Noto il cavo di collegamento alla base della nuca e con un gesto secco lo strappo via.

Noto distrattamente le altre figure sui lettini, non mi interessano. Non ora.

-Zaidar

Spoiler:  
Anallizzo la sala con i miei cyber-occhi :D

Come detto cerco di richiamare le informazioni riguardo: data, ora e luogo (edificio, città, regione)

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@ Tessa

Spoiler:  

Inviare impulsi e comandi è così naturale... ti basta pensarlo per farlo avvenire. Ricevi risposte negative:

nessun database associato. Ora non impostata. Tempo di funzionamento: 00:00:00:00:1':32'':321. Geolocalizzazione non attiva. Impossibile stabilire connessione satellitare. Nessun accesso NeuroNet trovato. Ricerca in corso. . . .

Esplori la stanza. La definizione di questi nuovi occhi è impressionante. Stanno filmando. Stanno scrivendo nella tua memoria. novantottomila exabyte disponibili. Usato: 0,02%, mole di dati conservati in memoria: 22 anni 3 mesi 15 giorni multimediali. Tutti i contorni degli oggetti appaiono precisi, delineati. Però ti sembra di vivere in due dimensioni... non "vedi" più la profondità, al distanza. Rielabori invece le distanze, e le calcoli al millimetro. Ogni cosa che vedi crea una mappa mentale dell'area. Simuli ciò che non rientra nel tuo campo visivo, basandoti sulla memoria, e ricostruisci mappe mentali trilineari, come se un programma virtuale nella tua testa disegnasse costantemente mappe di quello che vedi. La stanza è tracciata, e diviene un solido cavo all'interno di uno spazio completamente nero: il mondo da te conosciuto e calcolato, per ora. Puoi vedere te stessa, se vuoi, come se fossi in terza persona, avviando la simulazione, per sapere esattamente la posizione di ogni fibra del tuo corpo. E poi tornare a vedere. O fare entrambe le cose simultaneamente. Ad una velocità pazzesca.

I tuoi occhi digitali non rilevano niente di più di quello che occhi normali avrebbero potuto vedere: non hai alcun database integrato, solo la tua vecchia memoria, la vecchia Tessa. I sensori delineano movimento: la figura che si è alzata a sedere ed ha vomitato. La stanza è in ordine. Ha vomitato anche un'altra creatura, riversa sul lettino e tremante. Ad eccezione di questo, tutta la stanza è in ordine. I bracci chirurghi sono tutti spenti. Gli schermi sono spenti. Tutto è spento, ad eccezione del neon. Agli angoli della stanza, piccoli globi di plastica nera racchiudono minuscole telecamere trilineari. Non sai se sono attive.

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Mikhail Batenko

Qualcosa è andata male... L'intervento non è avvenuto...peggio, lui è' scollegato dalla rete! Perché ? E chi è questa gente intorno a lui? Si stacca il Rianimatore dalla nuca e cautamente si mette a sedere. Controllate tutte le sue funzioni vitali , si alza dal lettino e, senza dire una parola agli altri, si avvicina agli schermi spenti, sperando di trovare un terminale funzionante da poter usare. C'e' sicuramente un resoconto elettronico dell'intervento...deve esserci!. Come stordito, Mikhail cerca in tutta la stanza un terminale con il quale collegarsi.

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Scuoto il capo sconfortata dal responso.

Nulla... a che diavolo serve allora?

Sciolgo le braccia e le poggio sul letto in acciaio, con quelle mi do una leggera spinta e mi lascio scivolare al suolo atterrando prima sulle punte dei piedi e poi sui talloni. Sono... ero timida, eppure in questo istante il fatto di ritrovarmi svestita in presenza di estranei non mi tocca per nulla.

Devo fare qualcosa, devo disimpegnarmi da tutto questo o non riuscirò più a far nulla. Se ti fermi muori! rianalizzo involontariamente il ricordo in cui Marcus -mio supervisore e compagno di squadra- mi disse quella frase, al tempo ero entrata nella squadra da pochissimo.

Loro saranno vivi? al... al contrario di me...

Mentre mi avvicino alla porta invio altri imput: -termovisione, -visione ad infrarossi.

Poggio la mano sullo scanner della porta cercando di attivarlo o di creare un ponte neurale.

-Zaidar

Spoiler:  
Posso creare link neurali?
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Apro lentamente le mani, guardo i palmi, le richiudo...

"Pollice Verde...chissà se con questi cosi riuscirò ancora a sentire la vita scorrere nelle mie creature..."

D'un tratto distolgo lo sguardo dal mio corpo, mi guardo intorno, non sono solo... Qualcuno prova ad aprire la porta, faccio un balzo giù dal letto e un brivido mi percorre il corpo, c'è qualcosa di diverso anche nel mio modo di stare in piedi...mi sento diverso...Provo a camminare ma un filo mi tiene legato al letto, collegato alla testa. Lo strappo via immediatamente e mi giro nervoso verso i vetri scuri e urlo nervosamente:

<<Hey! Dottori, qualcuno! Che diavolo mi avete messo in testa!?>>

@Zaidar

Spoiler:  
Sono cnnesso alla rete anche io?
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Mikhail cerca le connessioni wireless usando il suo chip neurale, che continua a cercare reti. Niente. Nessuna connessione. I robot chirurghi sono offline. Tutto spento. Il chip neurale cerca a vuoto. Sotto agli schermi ci sono le entrate fisiche per connettere computer fisici (roba da emergenze), ma tutto è spento. Forse con un computer... intorno non ce ne sono. Nei robot c'è sicuramente lo storico dell'operazione... problema è raggiungere e leggere quei file. Sembrerebbe tutto spento. Non funziona nemmeno l'energia d'emergenza. Solo quel neon. in tutta la stanza porta energia.

Tessa intanto tocca il pannello di scansione digitale della porta. E' spento, non è possibile stabilire un neurolink. L'intera stanza sembra staccata da qualsiasi forma di corrente, e isolata anche dalle potenti connessioni satellitari. NeuroNet non è accessibile.

@ Tessa

Spoiler:  

Nessuno dei tuoi input funziona. Inizi a capire. Non ti hanno dotato di un "normale" corpo robotizzato e funzionalità aggiuntive. No. Molto, molto peggio. Abiti adesso un corpo sintetico: un corpo che simula quello umano, artificialmente. I tuoi occhi, le tue membra... ripropongono le funzionaità umane, ma perfezionate. Possiedi una capacità di calcolo e simulazione indotta prodigiosa, ma è solo merito della velocità a cui elabori, strabiliante per un umano normale, e integrazione perfetta del cervello informatico con le tue componenti corporee. Quasi perfetta. Non è la stessa cosa elaborare input sensori che non sentire o vedere veramente. E' il tuo cervello che calcola, simula ed elabora più velocemente di quanto tu possa percepire. Come se sfruttassi meno della metà della tua vera potenzialità. Ma non possiedi sensi extra o qualità aggiuntive. Hai un corpo da umano perfezionato, più efficace, migliorato forse, e con sistemi di link integrati... ma non hai strumenti accessori di alcun tipo. Sei una tabula rasa, un modello di base, per così dire. Potresti ampliarti, modificarti, installare nuove parti e gestirle.. senti che avresti potenzialità incredibile. Ma il tuo corpo artificiale è "l", per così dire, pronto per essere esteso e modificato quando lo vorrai. Non avevi mai sentito parlare dell'esistenza di cose come te. Connettersi neuralmente è cosa che si può fare, che fanno tutti, con i chip cerebrale e NeuroNet, la rete bioneurale globale. Certo, adesso con quella potenza di calcolo che è il tuo cervello potresti eseguire le operazioni miliardi di volte più velocemente di un normale umano... ma qui sembra non esserci alcuna connessione. Forse la camera è schermata.

@ Miguel

Spoiler:  

Non sei connesso. Non senti o vedi la presenza dei fastidiosi messaggi di realtà aumentata nel tuo visivo. Devono non averti installato niente a livello cerebrale. Almeno lì, sei ancora puro. Di solito ti connettevi usando tecnologia classica, computer fisici non invasivi. Roba da età della pietra, schermi a tocco e comandi vocali o ottici. Ma avevano il pregio di serbare l'integrità dell'essere umano.

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Mikhail

Non so chi voi siate, ma una cosa la so, siamo tagliati fuori da qualsiasi tipo di rete e non c'e' niente qui che sembri funzionare! Preso dalla disperazione Mikhail si rivolge finalmente ai suoi compagni di sventura. Si avvicina ai lettini e continua: Qualcosa deve essere andato male...molto male! Voi chi siete, volontari per gli esperimenti? Poi rivolgendosi a quella che era andata a cercare di aprire la porta le chiede: Tutto chiuso vero? Dobbiamo trovare una fonte d'energia...ristabilire una connessione...come mai non c'e' nessuno qui? Anche se l'esperimento fosse andato male ci dovrebbe essere qualche responsabile qui e ora, per spiegarci quello che e' successo! Poi si avvicina a quelli che sa essere vetri opachi dove dall'esterno si puo' essere osservati: Ehy! C'e' qualcuno la' fuori?!? Perche' qui e' tutto spento? Ridate energia a questa stanza!

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Eh? mi volto di scatto ritirando la mano dallo scanner della porta.

Per la prima volta dal mio risveglio focalizzo la mia attenzione sui presenti, cominciando da quello che mi ha rivolto la parola. Eseguo una scansione mentale di tutti e tre.

Si, tutto spento.

Poi senza aggiungere altro cerco, o strappo dai sostegni che lo reggono, qualcosa di pesante per poi adoperarlo per sfondare uno dei vetri.

Break!

-Zaidar

Spoiler:  
- Posso eseguire azioni in multitasking? ipotizzo di si visto l'incredibile capacità di calcolo.

- Quanto pesa il mio attuale corpo?

- Quale fonte di alimentazione ho?

- Se connesso alla rete posso scaricare stistemi\upgrade\programmi\ecc?

- Cerco di sfondare il vetro con quello che trovo.

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Nessuna risposta giunge da dietro i vetri opachi, per quanto urliate.

@ Tessa

Spoiler:  

che intendi esattamente con "azioni in multitasking"? Comunque, è il momento che ti spieghi qualcosina in più dato che hai fatto conoscenza col tuo nuovo corpo: a livello di regole, ti ho considerato un Droide, ossia un robot intelligente autonomo, non un Cyborg (di biologico non ti è rimasto più nulla). Non sei più un essere umano. Questo ti comporta alcuni vantaggi, primo fra tutti che ignori le penalità per fare le cose simultaneamente (esempio: correre e mirare), ma devi comunque spendere o stesso tempo in AE per le prove. Inoltre, se lo vorrai, potrai bypassare i tiri delle prove e ottenere automaticamente 6 al tiro del d10 (automatizzando il processo). Se invece agisci con coscienza, ti esponi alla possibilità di sbagliare o eccellere, quindi lanci il d10. Il tuo cervello è un sistema autonomo, fatto da Programmi e governato da una IA, come tale puoi migliorarlo ed estenderlo, aggiungendovi altri database, programmi e funzionalità aggiuntive, antivirus eccetera. la tua Vita è invece definita Integrità e come puoi intuire non sei più soggetto all'applicazione di effetti biologici come dolore, tossine, farmaci, debilitazione eccetera, ma sei ancora soggetto (in quanto essere senziente) alle condizioni psicologiche tipo il Nervosismo. I tuo corpo pesa quanto quello umano, i materiali sono eccellenti. Questo da regole.

Per il resto avevo pensato:

il tuo sistema di alimentazione simula quello umano: trai energia dagli alimenti, ma ne richiedi una quantità minima. Tutti i tuoi organi sono surrogati artificiali biomeccanici di quelli umani, ma perfezionati per trarre energia chimica dagli alimenti. In caso di necessità, puoi anche rifornirti da fonti di energia elettrica normale. Non hai bisogno di respirare per vivere.

Dimmi se ti va bene, altrimenti possiamo cambiare tanto questo è puro colore ;)

Per il resto:

non hai alcun file-ricordo delle persone che ti circondano ne tuo database. Sono dei perfetti sconosciuti.

per quanto riguarda sfondare il vetro, non ti faccio fare alcuna Prova in quanto ritengo l'azione Impossibile, ti narro perchè.

Tessa raggiunge uno dei bracci chirurgici del proprio lettino, lo toglie dal sostegno componibile senza difficoltà (questi componenti sono pensati per essere estraibili e componibili) e brandendolo come arma colpisce violentemente il vetro, usando una forza che neppure lei immaginava di poter imprimere. Questo vetro però si rivela solido, duro e incredibilmente massiccio. Dal rumore prodotto, comprendete rapidamente che le vostre forze non sono sufficienti ad infrangerlo: è resistente quasi come un muro, e non sembra neppure vetro. Forse un composto reticolare silicio-metallico, non semplice vetro. Un vero e proprio muro trasparente, quindi. Chiunque abbia costruito questo luogo, l'ha fatto a prova di fuga per ciò che vi avrebbe costruito all'interno.

Osservando i soffitti, notate un'unica, piccolissima presa d'aria su soffitto, insufficiente a costituire una via di fuga, e probabilmente filtrata per impedire contaminazioni.

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...luce.

I ricordi dell'intervento sono ancora vividi nella mia mente, ricordi orribili, che difficilmente se ne andranno via.

Provo ad aprire gli occhi, cautamente, mentre sento già il mio stomaco in subbuglio e provo a fissare il neon sul soffitto.

La stanza mi sembra che giri tanto il male che sento alla testa, quindi chiudo nuovamente gli occhi e provo a muovermi.

Prima le braccia e poi le gambe... apro gli occhi di scatto e sento una dolorosa fitta alla testa.

Cosa?

Porto le braccia nel mio campo visivo e mi accorgo che sono diverse, quindi mi tocco i capelli e cerco di guardare anche quelli... diversi.

Mi torna in mente l'aspetto della ragazzina stesa di fianco a me.

COSA?!?!?

Non riesco più a trattenermi, le emozioni troppe, quindi mi sporgo dal lettino e vomito.

Ancora nauseata rimango in quella posizione per calmarmi, quindi sposto una ciocca di capelli per evitare di vomitarci sopra se mi sentissi ancora male.

Questo era l'esperimento? Non è possibile... chi sano di mente farebbe una cosa del genere...

Quando sento la nausea calare provo a guardarmi attorno.

Una stanza, altre persone.

Anche loro avranno subito questo?

La testa mi gira e mi sdraio ancora qualche attimo prima di provare molto lentamente a mettermi seduta (dalla parte opposta a dove ho vomitato).

Abbasso la testa e una cascata di capelli biondo scuro invade il mio campo visivo.

Non tocco neanche il pavimento da qui.

Sento un filo attaccato alla nuca, provo a toccarlo e non sento nulla, quindi lo stacco.

Una nuova fitta alla testa, molto forte, mi fa cadere dal lettino.

Mi rialzo aggrappandomi a quest'ultimo e noto lo specchio in fondo alla stanza, l'immagine riflessa non assomiglia per nulla a me, ma è identica alla ragazzina.

...

Porto una mano ai capelli e con l'altra mi reggo al lettino mentre vengo assalita da un nuovo conato di vomito.

Dovrò conviverci per ora... fino a quando non trovo chi mi ha fatto questo...

Alzando lo sguardo vedo le altre persone muoversi per la stanza e le guardo cercando di metterle bene a fuoco.

Un'altra fitta alla testa, più leggera.

Forse mi stò sistemando qui dentro, oddio, spero di no... non voglio rimanere in quest corpo troppo a lungo...

Una delle altre persone finalmente parla, poi un'altra.

Qualcosa in testa... il problema è tutto il resto...

Volon... mi fermo, non riconosco la mia voce.

Dovevo aspettarmelo.

Volontari?

Ricordo perchè sono finita in questa situazione, perchè è accaduto tutto questo.

Non ho avuto molta scelta dico con un tono afflitto.

O questo, o... non so cosa sia peggio in realtà.

Inizio a camminare con passo incerto e tenendomi al lettino in direzione degli specchi.

Quando il lettino finisce provo a staccarmi e cercando di mantenere l'equilibrio continuo a muovermi.

Questo cambio di dimensioni è così frustrante...

Una volta arrivata guardo l'immagine riflessa.

Il volto giovane, con qualche lentiggine, i capelli biondo scuro, quelli che sono biondi appena nato ma che tendono sempre più al castano man mano che cresci, gli occhi, color nocciola.

Tu dove sarai finita?

Sarai nel mio corpo?

Provo a coprirmi la faccia con le mani, sperando sia un sogno.

Poi le tolgo, non è cambiato nulla.

@Tutti

Spoiler:  
Scusate il megapost, ma voi siete andati molto avanti xD

@Zaidar

Spoiler:  
Sento "normale" anche il braccio sinistro? Quello robotico?
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Mikhail

Mikhail si avvicina a uno dei robot chirurgo (non quello a cui Tessa ha staccato un braccio) e inizia a esaminarlo per trovare una batteria d'emergenza. Mi rifiuto di credere che questi robot non abbiano una batteria d'emergenza nel caso venga meno il flusso d'energia! Deve essere da qualche parte...vediamo , devo averlo studiato da qualche parte...c'era un corso di robotica all'universita'...basico certo, ma l'energia e' qualcosa di basico!

DM

Spoiler:  
Cerco una batteria d'emergenza nel robot chirurgo facendo appello alla mia abilita' di programmazione (Istruzione)
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Rinuncio a sfondare la porta e lascio cadere al suolo il povero braccio bistrattato.

Ma se... sorrido stancamente, mi è venuta un'idea ma quell'idea stessa mi "uccide". Non posso accettare il fatto stesso di pensare una cosa del genere, di essere ridotta ad una mera macchina.

Ipotizzo di non avere molta scelta... che cosa farò una volta fuori di qui? io sono morta!

Alzo lo sguardo verso il gruppetto eterogenero Non so se può funzionare ma... forse posso alimentare la porta. Qualcuno che se ne intende?

Rielaboro la domanda fatta prima dal tipo Volontaria? non credo che questo si possa definire volontario serro la mascella con tale forza da far scricchiolare i denti sintetici.

-Tutti

Spoiler:  
Mettete una vostra descrizione o aspetto del pg? il mio lo trovate nel (mio) primo post.

-Zaidar

Spoiler:  
Prova di Istruzione +2 (dovrebbe essere questo il bonus) per cercare di capire se posso alimentare la porta e poi con quanta energia rimarrei.

Sempre prova di Istruzione +2 per capire se posso aprire la porta con la forza.

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Il rumore del braccio chirurgico che colpisce il vetro mi fa girare di scatto.

Non si è rotto dopo un colpo del genere... e la porta non si apre.

Squadro la donna che ha provato a sfondare il vetro.

Sembra che il peso del braccio non la impensierisca troppo.

Come pensi di poter alimentare la porta?

Dò una rapida occhiata alla stanza mentre, appoggiandomi al vetro, mi avvicino alla porta.

Spero davvero che l'unico problema sia la mancanza di energia, non vorrei che la porta si aprisse solo dall'altro lato pur essendoci il pannello anche qui.

@Tutti

Spoiler:  
Elice (adesso xD) è una bambina di 14 anni.

E' alta circa 1,43m e ha una corporatura esile.

Ha i capelli lisci e abbastanza lunghi, fino alle spalle, di color biondo scuro.

Ha gli occhi color nocciola e molte lentiggini sulla faccia.

@Zaidar

Spoiler:  
E' possibile staccare il pannello di scansione digitale della porta?

Se si, nella sala c'è qualcosa per farlo? Qualcosa che non sia la forza bruta, magari gli strumenti attaccati ai bracci chirurgici (pinze, bisturi, cose così).

Altrimenti, dopo aver visto la forza di Tessa, posso capire se potrebbe essere in grado di aprire la porta a forza? (Con Meccanica(Intelletto) magari)

Se serve Elettronica(Intelletto) o Sabotaggio(Intelletto) per il pannello della porta e Percezione per il resto.

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@tutti

Spoiler:  
post-9434-14347052279434_thumb.png

Questo è Miguel, alto sul metro e 70, magro, 28 anni

Comincio a ridere nervosamente, è tutto troppo assurdo...

"Siamo in trappola come topi?"

Mi tocco la testa, come se potessi controllare che dentro fosse tutto a posto e mi guardo intorno,altre mezze macchine mi fanno compagnia, come me ormai...Tiro fuori la migliore delle mie espressioni da sbruffone e dico:

<< Qualche mezzo ammasso di circuiti di voi non ha una chiave magnetica o qualcosa del genere al posto delle dita? >>

@zaidar

Spoiler:  
Posso già sapere se ho dei bonus dati dai nuovi arti?
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Azione di [ESAMINA]:

Spoiler:  

[TABLE="width: 100%"]

[TR]

[TD="width: 100%, bgcolor: #cccccc"] SCIENZA[esamina]

richiede una prova di ISTRUZIONE o INTELLETTO

Esaminare un oggetto o un fenomeno o un oggetto fisico, chimico o biologico significa osservarne le specifiche, le caratteristiche e dedurne la natura ed eventuali altre proprietà. Per esaminare un oggetto bisogna essere in grado di osservarlo attentamente per almeno 5 AE. Al termine, si può effettuare una prova per dedurne alcune caratteristiche, la cui difficoltà dipende dal Rango del fenomeno osservato o dell'oggetto. Se la difficoltà viene superata, si ottiene una Domanda, più una per ogni 10 punti ottenuti alla prova. Tale Domanda da porre al Master deve riguardare l'oggetto in esame, e otterrà sempre una risposta veritiera. E' possibile chiedere soltanto cose che sia logico il personaggio possa dedurre nelle condizioni in cui si trova rispetto all'oggetto (se può toccarlo, maneggiarlo, solo vederlo eccetera). Tuttavia, queste Domande possono chiedere qualsiasi aspetto (anche di natura estremamente tecnica e di competenza di esperti), e tutte le osservazioni più semplici (cioè, non “da esperti”) non sono considerate delle “Domande” e quindi possono trovare risposta senza “consumare” alcuna Domanda più approfondita. Non è possibile ritentare questa rapida prova: ciò che si sapeva dell'oggetto in esame non può cambiare subito dopo. Si può, tuttavia, passare ad un'esame più accurato.

Analisi approfondita: in alternativa, si può eseguire un'analisi più approfondita, che richiederà un'ora intera di tempo e di studi più accurati sull'oggetto, senza limitarsi solo all'osservazione ma andando a saggiare con mano o con strumenti le sue proprietà. Durante tale prova, si otterranno il doppio delle Domande (2 di base più 1 ogni 5 ottenuto alla prova) e si potrà chiedere anche qualsiasi statistica numerica relativa all'oggetto. Prove successive di [esamina] approfondite conferiranno ulteriori Domande solo se viene superato il punteggio ottenuto in precedenza (cioè ritentare la prova per ottenere nuove Domande non ha effetto a meno che non si migliori l'esito, ed in tal caso si ottiene solo le Domande di diferenza).

[/TD]

[/TR]

[/TABLE]

@ Mikhail

Spoiler:  

Le tue conoscenze di Programmazione non ti sono utili nell'analizzare un congegno elettromeccanico come quello... ci vorrebbe una conoscenza in Meccanica o Elettronica. Tuttavia sei un tipo che sa molte cose (Istruzione +3).

Mikhail [esamina] i robot (Istruzione): 1 +3 = 4 (fallita) ... acc.. primo tiro è uscito 1 XD

Mikhail tocca ed esplora le superfici lisce dei robot chirurghi, cercando inutilmente una apertura per eventuali batterie di emergenza. Non trovi niente di tutto ciò, né sapresti dove mettere le mani per smontare quei cosi... li usi spesso, ma la tua relazione con essi si limita all'interfaccia di lavoro e problemi come l'interruzione della corrente sono cose inconcepibili, e comunque lavoro da tecnici.

@ Tessa

Spoiler:  

Tessa [esamina] meccanismo di apertura porta: 1 + 2 = 3 (fallito) ... accidenti secondo tiro e secondo 1!

per la seconda domanda, quella su aprirla con la forza, la considero una Domanda non tecnica quindi ti rispondo gratis nella narrazione

Tessa intanto esamina la porta e la sua apertura elettronica. Prova a saggiarla, le scoprirne la robustezza, prova a tirarla, per vedere se può aprirla con la forza. E' robusta e solida, in metallo: impossibile sfondarla senza un qualche strumento. Tuttavia, essendo una porta a scorrimento e chiusura ermetica potrebbe essere possibile usare qualcosa per fare leva e forzare la chiusura ermetica laterale...

@ Elice

Spoiler:  

Osservi il pannello di controllo. E' spento. Per cercare di manometterlo, dovresti aver bisogno di qualche strumento, altrimenti è impossibile. Guardandoti intorno nella stanza, gli unici oggetti che forse potrebbero esserti utili sarebbero gli utensili dei bracci chirurgici. Sarebbe difficile, ma con un po' di pazienza potresti farcela usandoli. Procedi?

Per quanto riguarda il braccio robotico scusa me n'ero scordato XD.

Il braccio sinistro ti pare ancora più strano di tutto il resto del corpo. E' come se tu ci avessi dormito sopra, completamente addormentato. Si muove come gli altri, fluido e risponde ai tuoi ordini come l'altro, ma ti appare in qualche modo differente... la pelle sembra troppo pulita, troppo perfetta. E poi, la sensibilità che proviene da quel braccio è così differente... forse una cosa passeggera, pensi. Ma la sensazione che si tratti di qualcosa di ancor più estraneo rimane. Certo è che nell'incubo che stai vivendo quella è la minore delle preoccupazioni.

Elice osserva il pannello di controllo, e gli si avvicina toccandolo ed ispezionandolo. Osserva come Tessa tasti e tiri la porta a chiusura ermetica, e capisce anche lei che non è nelle loro capacità sfondarla, né a spallate né con qualsiasi altra cosa si trovi in quella stanza. Forse facendo leva sarebbe possibile dischiudere la chiusura ermetica, ma serverebbe qualcosa di estremamente sottile e resistente... poi la "bambina" si guarda intorno, nella stanza, alla ricerca di qualcosa.

Miguel si tocca la nuca, e sente il buco umido lasciato dal piccolo spinotto che si è strappato via. Apparte la sensazione spiacevole, non gli provoca dolore. La cosa più spiacevole è sentire il contatto delle "proprie" dita sulla pelle della testa.

@ Miguel

Spoiler:  

scusa me n'ero scordato! Adesso hai Forza di base +2 e Mobilità di base +2! :)

quando ti tocchi la nuca, provi, come quando ti eri stretto fra le braccia, quella strana sensazione, di due impulsi di natura diversa, uno proveniente da quelle mani estranee, l'altro dal tuo vero corpo. E' una sensazione difficile da descrivere, come quando i bracci sono addormentati, e quelle mani ti paiono quelle di un estraneo.

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Mezzo ammasso di circuiti?

Smetto di osservare il pannello e mi tocco il braccio sinistro.

Potrebbe esserlo, anzi, molto probabilmente è così, però non credo ci siano chiavi magnetiche...

Mi giro per vedere chi degli altri due l'ha detto, quindi inizio a guardarmi attorno per cercare qualcosa che possa aiutarmi a smontare il pannello della porta.

Dovrei smontare i bracci chirurgici, ma penso di riuscire a staccare il pannello.

Mi avvicino alla ragazza e le tiro piano un braccio per chiamarla.

Hem... per aprirla a forza ti servirebbe qualcosa di sottile e molto resistente da usare come leva...

Altrimenti si potrebbe smontare il pannello di scansione della porta, ma servirebbero gli strumenti attaccati ai bracci chirurgici.

Faccio una pausa guardando a terra.

Da sola non credo di poterli prendere...

Potresti... potresti portarli qui?

Nel caso non si trovasse altro per aprire la porta aggiungo in fretta.

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