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[Topic di gioco] Figli di Gruumsh


troll

Messaggio consigliato

Spoiler:  
premessa: tutti vi conoscete.

regole di scrittura:

parlato

pensieri

sussurro (specificare verso chi)

Spoiler:  
azioni con prova

Se non volete postare mandatemi un pm e vi faccio passare il turno

Arrivate nella città di Melvaunt, situata sulle coste Nord-Ovest del Moonsea.

Melvaunt ha la reputazione di essere un posto ricco sia di pericolo e intrighi che, potenzialmente, di avventure, ricchezze e fama.

Portate con voi il simbolo di Woarsten Nanther, patriarca di una potente e influente famiglia diMelvaunt.

Il sigillo vi garantisce l'accesso libero nella città, anche se le guardie all'ingresso sono state particolarmente sospettose.

una volta entrati, vi salta all'occhio che Melvaunt è una vecchia città con stradine labirintiche, aria che puzza di fumi di vari generi e squallidi locali.

Meglio stare in guardia!

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Descrizione:

Spoiler:  
Vedete un elfo dall'aspetto giovanile, dell'età apparente (se siete pratici nel valutare le età elfiche) di 120 anni. L'aspetto lo colloca nello stereotipo degli elfi della luna: altezza di 1,65 per per circa 60kg di peso; capelli bianchi argentati e la pelle candida, con sfumature bluastre: se voleste cercare una descrizione tipica di un elfo della luna in un qualunque libro di fisiologia elfica in una qualunque biblioteca del faerum, dovreste pensare che ci sia descritto proprio il profilo di Rùmil.

Il druido abbiglia sempre in modo semplice e, in un qualche modo selvatico, con abiti di semplice cuoio e pelli; ma, a riprova della suo connaturato spirito elfico, la fattura ed il taglio dei suoi abiti, mantiene (in qualche modo) un eleganza ed un armoniosità inaspettati (dati i materiali e la pretesa di tali vesti) ad occhi non "elfici".

I Modi dell'elfo sono silenziosi e riflessivi: raramente si lascia andare agli eccessi dell'ira o del gaudio; quantunque, mantenga, anche nei modi, la tendenza degli elfi argentati al sorriso ed alla curiosità.

Rùmil Anàrion cammina in coda al gruppo che incede per le strette vie della città appena raggiunta, quando si decide a parlare ai compagni: Bene Dice l'elfo con un espressione fra l'altezzoso e l'infastidito che sembra decisamente contraddirne il significato in termini: seppure si trovi di sua spontanea volontà in città, ormai potreste aver imparato, del vostro compagno di avventure, come mal sopporti e tolleri gli ambienti troppo spiccatamente urbani: Ora che siamo "finalmente" dentro le mura spiega sottolineando il "finalmente" con ironia: Propongo di cercare una locada in cui alloggiare, prima di presentarci alla magione di Woarsten Nanther Dovremo ben cercare di figurarci come trovarla la sua dimora; ed un locandiere, saprà sicuramente indicarci la via; inoltre....non mi piace rimanere per le strade di una città troppo a lungo,e questa non sembra delle più cortesi.. Oppure potremmo anche cercare di rintracciare subito la nostra destinazione chiedendo a qualcuno per la via aggiunge: In un modo o in un altro; purchè possa levarmi da queste clautrofobiche strade.

Oak, il cane da galoppo inseparabile compagno dell'elfo, trotta allegramente al fianco del suo druido, evidentemente non partecipe del fastidio di quello verso l'ambiente urbano.

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Il bisbetico nano, carico di uno zaino da cui straborda un treppiedi da campo a cui è agganciata una pesante teiera in ghisa, si sistema il berretto frigio rimanendo vistosamente esterrefatto dal degrado dell'urbe che si staglia di fronte

Che Moradin mi bruci la barba se questa non è la nardarnish [//città] più puzzolente che il mio naso abbia mai sopportato. Non mi sorprenderei se il ragazzo fosse solo scappato via...

A conclusione di una simile manifestazione di dissenso, sputa a terra un copioso fiotto nero di tabacco masticato misto a sangue pesto, quasi per adeguarsi all'ambiente circostante.

Il sigillo dei Nanther lo terrà con se sotto la giubba, mostrandolo all'evenienza solo quando obbligato a farlo.

Ha viaggiato sino ad ora indossando abiti semplici, estremamente comodi ma al tempo stesso resistenti. Composti da diversi tipi di lana grezza e pelliccia di capra montana, tenuti assieme da cuciture in filo spesso, appare addirittura più largo di spalle di quanto non sia realmente. Un lavoro molto grossolano, su questo non v'è alcun dubbio, che nell'insieme donano a Occhiorbo un aria rustica e al tempo stesso austera.

In questo frangente solo l'ascia è chiaramente visibile come unica arma che sta trasportando. Dondola alla cintura infilata ad un anello. La balestra, come tutti gli altri strumenti per la battaglia, sono accuratamente occultati per forviare i suoi avversari. Ne ha passata già qualcuna (e la cicatrice che attraversa il suo occhio irrimediabilmente ferito ne è la diretta testimonianza) per cadere in balia degli eventi senza che possa (e voglia!) reagire prontamente.

Mhm dove andrei a cacciarmi se fossi: con le tasche pasciute d'argento, tormentato dai pruriti adolescenziali e annoiato? ci pensa un attimo Io al bordello. A far cigolare qualche letto, in compagnia di una popputa baldracca. Tu invece? Rivolgendosi alla persona più vicina del gruppo.

Spoiler:  
Giusto per dare un po di colore, utilizzerò di tanto in tanto il khazalid, la lingua dei nani di warhammer. Se dovesse diventare un problema interrompo senza indugio ;)
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Descrizione:

Spoiler:  
Zasheir è un uomo tarchiato, non molto alto ma molto robusto, dalla forte muscolatura e dai tipici colori caldi Calishiti. Capelli neri ricci, raccolti in lunghe treccine. Occhi marroni, come la sua carnagione. Sguardo un po' perso nel vuoto per la maggior parte del tempo.Indossa per lo più abiti comuni sotto la sua armatura completa, e si porta dietro un buon numero di armi diverse, anche se la sua prediletta resta sempre il grosso spadone a due mani.

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In fine arriviamo a Melvaunt.

Mi sono unito a questo gruppo da poco, un po' di compagnia non mi dispiace, soprattutto in luoghi come questo.

Non ero mai stato in questa città, ma sembra proprio come l'hanno descritta i viaggiatori con cui ho parlato,

un posto che non sembra essere molto sicuro. E' un pezzo che non passo per città grosse e intricate come questa...

non ero più abituato a questa sensazione un po' claustrofobica... vabbè poco male... c'è lavoro... e ogni occasione è buona

per osservare qualche luogo nuovo... poi 'sto giro non sono nemmeno da solo...

Mentre cammino tutta la ferraglia che mi porto dietro, tra le varie armi e la grossa armatura sbatacchia facendo rumore, e se da

un lato la cosa può attirare l'attenzione, dall'altro la mia baldanza e il mio incedere sicuro ricoperto di ferro può tenere alla larga

qualche furbacchione tipico di questo genere di località.

«Andiamo prima dal tizio che ha un lavoro per noi...» dico brusco alle parole dell'elfo «prima il lavoro... poi la locanda... anzi sarà

lui a consigliarci un posto comodo dove poter stare visto che dobbiamo lavorare per lui...» il mio tono secco può risultare

un po' antipatico a chi non mi conosce molto, ma ci si può fare l'abitudine presto direi.

«Occhiorbo! Tu al bordello ci vivresti probabilmente! Dico bene?» faccio in risposta alle parole del nano, che da quando ho conosciuto

mi è simpatico, ma parla ad un volume troppo alto per i miei gusti. «Vedi piuttosto di non urlare troppo ai quattro venti la cosa!

Non vorrei che ci venisse revocato il lavoro ancora prima di iniziare solo perché un ciclope in miniatura ha la bocca troppo larga!»

Mi faccio una grassa risata e poi bruscamente torno serio «Chiediamo a qualche passante...»

Cerco di fermare qualche passante che mi sembra abbia una faccia onesta per chiedere informazioni

su dove trovare l'abitazione di questo Woarsten Nanther.

Spoiler:  
Domande per troll:

- Che stagione/clima è?

- Che ora del giorno è?

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@descrizione

Spoiler:  
Eric è un uomo fatto, piuttosto arroccato sui suoi principi che spesso non coincidono con una giusta misura e una ponderatezza. Ha una corporatura modesta, non propriamente tonica ne muscolosa, e tende a essere vagamente logorroico quando espone qualche suo pensiero.

come pensa di apparire

Spoiler:  
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..Dopo tutto questo camminare, siamo arrivati... era meglio se avessi noleggiato un mulo.. dopotutto ho una certa età... e poi le persone importanti mica viaggiano a piedi.. come i nomadi..

questi i pensieri che turbinavano nella testa di Eric , rimasto silenzioso a rimuginare, per la gioia dei presenti.

Entrati nella città, subito si risveglia dal suo torpore, l'odore di degrado e corruzione lo risveglia e lo scuote.

"Che bella città!" dice con un tono sarcastico. " Non credo che unirci alle barbarie di questa gente sia la cosa migliore.. anche se forse chiedere in certi posti potrebbe abbreviare la ricerca di quel giovane... Anche se l'impressione che ho avuto è un'altra penso sia più probabile sia stato rapito, non mi sembrava che il padre fosse un tipo troppo oppressivo..."avrebbe continuato a parlare, probabilmente per molto tempo, quando accortosi di non essere al centro dell'attenzione, aggiunge "Si chiediamo a qualcuno indicazioni, penso sia meglio iniziare dalla locanda, non vorrei dormire un'altra notte all'aperto, insomma... abbiamo bisogno di riposare tutti comodamente."

detto questo, ergendosi in tutta la sua statura ferma il primo uomo dal passo eretto e chiede, "Buon uomo, siamo viandanti e abbiamo fatto un lungo viaggio, ci servirebbe un alloggio che possa essere confortevole e non di cattivo nome, sopratutto un luogo in cui non vi sia squallore e degrado.."

dice sorridendo lasciando apparire il simbolo dorato di Horus.

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Dopo circa 10 minuti di cammino in una città squallida fermate l'unica persona che vi sembra onesta.

Alla vostra domanda, lui risponde:C'è il covo del corvo, la più antica e frequentata locanda del posto. Marinai e mercanti la frequentano di solito, ed è un buon posto per evitare guai.

Poi con aria complice vi si avvicina e apre lentamente il mantello mostrando delle boccette e vi fa, con un accento che nessuno di voi riconosce:Vi volete sballà?

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Il covo del corvo... ripete meccanicamente l'elfo come ad assaporare il nome della locanda, senza nemmeno perdere tempo a ringraziare il passante che, tanto gentilmente, aveva offerto indicazioni (ma non è, come si diceva, un tipo cortese, Rùmil) Potrebbe fare al caso nostro spiega, poi, in direzione dei compagni: evitare guai, è porprio quello che spererei facessimo. pensa fra se e se proprio mentre il passante apre la giacca per mostrare la sua mercanzia: Come dici? gli domanda all'ra ingenuamente, strabuzzando gli occhi, ignorante di quello che stia succedendo.

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Distrattamente osserva la scena con la coda dell'occhio, abbozza un sorriso incuriosito dalle possibili reazioni del druido i funghi di bosco non ti bastano? Come si confà a situazioni simili si gira di spalle ai due, assicurandosi che nessun tutore della legge sia nelle vicinanze. Con fare sbrigativo liquida la faccenda sbottando: Mangiafoglie (Rùmil) se vuoi macchiarti le labbra di blu, fai pure, ma fallo in fretta,riferendosi agli effetti che si manifestano su chi fa abuso di sannish. Evidentemente freme per capire meglio cosa realmente comprende questo nuovo ingaggio. L'avidità nanica è rinomata e, lui, da buon barbascudo non vuole esser da meno. Intimamente aspira a rimpinguare le sue ricchezze nella lontana speranza di accumulare un'importante dote, così da prendere in sposa una moglie fertile e finalmente ricostituire il suo clan.

Successivamente avrebbe seguito la decisione unanime del gruppo, spingendo per andare direttamente da lord Nanther.

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"No grazie. " in tono pacato poi aggiunge "Ma per arrivare a questa locanda? ci puoi dare qualche dritta per evitare strade troppo affollate e pericolose?"

...ma guarda con chi ci tocca aver a che fare...

continuo a mantenere attenzione sull'uomo portando mano istintivamente al ankh al collo.

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«Possibile che non si possa andare prima a parlare di lavoro e poi a trovare una locanda?»

chiedo senza mezzi termini ignorando completamente la proposta affaristica del tizio.

«...ma se proprio c'è tutta questa fretta di "accamparsi" qui... chi sono io per dire voi cosa fare?»

Aspetto quindi che decidano che direzione prendere e gli vado dietro, un po' scocciato dal fatto

di dover cercare un posto per dormire senza prima aver parlato del motivo per cui siamo qui.

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A sentire le vostre parole grana gli occhi e ripete tra sè e sè:

Lavoro? no, niente lavoro!

E scappa come se avesse visto un fantasma.

Continuate a girovagare per la città,quando vi ritrovate senza volerlo davanti a una magione con un sigillo che vi ricorda quello che voi avete ricevuto.

A giudicare dal palazzo il proprietario deve essere molto ricco.

Guardie in armatura sorvegliano il palazzo mentre dei servi vestiti forse meglio di voi potano le piante di un giardino maestoso.

Arrivate all'ingresso principale e un nano in armatura pesante vi ferma con tono secco intimandovi di presentarvi.

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Appresso al sacerdote, anche il nano si presenta scandendo orgoglioso la propria discendenza Magmar Longcrag, figlio di Tornus Longcrag e Karanla Highelm, del clan Ironstar. Non vorrai anche perquisirci spero... assieme al sigillo di casata Nanther, portiamo il giusto di armi e armamenti... batte un paio di colpi sull'ascia Ora figliolo lasciaci lavorare e annunciaci al tuo signore senza perdere altro tempo in burocrazie. Volente o nolente marca la differenza di età tra lui e l'altro, quasi ad imputargli di aver commesso un errore a non rivolgersi -a lui- con un certo riguardo. Tutta roba da vecchi nani dalla barba stinta, incomprensibile ai giovani figli dei benedetti dal tuono di Moradin.

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e perchè dovrei, poi, macchiarmi le labbra di blù?! domanda ancora sconcertato al nano, sentendo le parole di quello: il druido conosceva certo le proprietà allucinogene o alteranti di alcune sostanze naturali estratte da fiori, radici, cotecce e funghi particolari; ma riteneva tali sintomi indotti, come effetti intossicanti di veleni minori; non certo come sollazzi mondani. Tuttavia quando lo spacciatore fugge via, Rùmil non può che stringersi nelle spalle e continuare: Questa gente di città, più ci penso e più mi convinco che debba essere pazza.

Finalmente giunti davanti al palazzo recante l'effigie somigliante a quella del casato dei Nanther, a seguito del sacerdote e del nano, anche Rùmil ritiene di presentarsi: Rùmil Anàrion, dalla grande foresta poi, indicando ai suoi piedi con la mano destra aperta, come se anche un cane meritasse una presentazione (ed, ai suoi occhi, era proprio così) e lui è Oak. spiega guardando il nano senza l'ombra di un sorriso o un tentativo di diplomazia; ma seccamente, come si comunica nella foresta fra gli animali: e questa è la dimora di Woarsten Nanther, giusto? domanda spostando lo sguardo dal sigillo del lasciapassare nelle mani del sacerdote a quello esposto al cancello, cercando di fugare i propri dubbi sulla somiglianza.

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Camminando per le vie cittadine ci imbattiamo casualmente in quella che potrebbe essere

la lussuosa abitazione del nostro datore di lavoro, per lo meno stando al simbolo all'ingresso,

che è del tutto simile ai sigilli che ci sono stati consegnati dall'inviato di Lord Nanther.

Mentre tutti si presentano io semplicemente mostro il sigillo recante il simbolo di riconoscimento.

Non ho titoli di cui fregiarmi, e di certo al signore di questa magione poco importa di come io

mi chiami. L'unica cosa per cui vengo pagato generalmente è la mia capacità con la spada.

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Il nano ascolta attentamente tutti voi, senza proferire parola mentre osserva tutti i sigilli.

Apre il portone e con la mano vi indica una graziosa fanciulla:"Seguitela, vi accompagnerà da Lord Nanther"

Vi incamminate e seguite la fanciulla vestita di un delicato abito dorato lungo un corridoio disseminato di dipinti e statue.

Un'architettura sobria, ma estremamente lussuosa contrasta bene con lo squallore della città che avete visitato.

Arrivate in una sala e vi sedete su delle sedie in legno intarsiate con il simbolo dei Nanther.

Woarsten Nanther entra nella stanza, poggiandosi pesantemente a un bastone in avorio con la punta dorata con il manico intagliato a testa di Ibis.

Ha l'aspetto trasandato di un uomo che non dorme da giorni, nonostante sia ben vestito e capace di mascherarsi con un sorriso.

Dopo avervi parlato collassa sullo scranno in acciaio su cui era seduto, prontamente sorretto da due ancelle.

Si risveglia nonostante la stanchezza e vi spiega il motivo della convocazione:

“Desidero pagarvi 1000 monete di platino per il ritrovamento di mio figlio Oreal.

Anche se è un uomo maturo e non seguo le sue attività giornalmente, non è stato visto per 5 giorni, un periodo troppo lungo. Ciò che è peggio, è che altri eredi di nobili famiglie locali sembrano scomparsi. Non ho più speranza di trovarlo con il lavoroinvestigativo,ma tra le razzie degli orchi e la tensione causata dalla perdita di mio figlio,non ho davvero altro da offrirvi. Sono certo che voi, partendo da una posizione neutrale, avrete maggiore fortuna. Vi devo avvertire, come grande famiglia nobile ho molti nemici, sia all'interno che all'esterno di queste mura. qualcuno sicuramente vorrà sfruttare questo momento di debolezza per togliermi il potere. La totale distruzione della casata Nanther potrebbe essere possibile. Tale è la politica di questa malsana città."

“Vi prego, riportatemi mio figlio sano e salvo. Se trovate gli altri eredi delle famiglie nobili, salvate anche loro, non sia mai che le altre famiglie nobili accusino la casata Nanther di aver ucciso i loro eredi. Sappiate chele 1000 monete sono solo per Oreal,non per altri. Se avete altre domande, vi prego,chiedete ora.”

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L'elfo segue il gruppo, nella direzione indicata dal nano, dietro l'ancella, lungo il lussuoso corridoio. Le sensazioni di Rùmil, sono quelle che ha ogni volta che si trova ad attraversare luoghi tanto artefatti quanto quelli: disagio. Solonor Thelandira! invoca mentalmente al suo dio: Quanti inutili artifici intendono utilizzare, questi sciocchi, per tentare di replicare in modo tanto misero le meraviglie della natura? si domanda squotendo la testa, spazientito sempre più, dalle pretese di queste razze giovani.

Seduto sullo scarnno aindicatogli, l'elfo osserva, poi, la stanca figura del nobile, ed ascolta le sue parole, prima di riflettere per un poco e domandare, nel modo secco e poco cerimonioso che lo contraddistingue: Quindi, ritengo che altre informazioni siano necessarie siega partendo da un discorso a metà, come se desse seguito a pensieri personali che si siano sviluppatio nella sua testa: Quanti e quali altri nobili sono scomparsi di recente? Dove è stato visto e da chi vostro figlio, l'ultima volta? Quali ambienti frequentava e quali abitudini aveva, vostro figlio? Inoltre, parlate di nemici: di chi dovremmo diffidare, che avrebbe interesse a nuocervi? quindi, esaurito il fiume di domande, prima ancora che il nobile o i compagni abbiano il tempo di parlare, posa una mano sul garrese del suo cane che, in risposta, alza le orecchie e si volta a guardare l'elfo: forse potrebbe esserci utile qualche vecchio indumento usato di vostro figlio. Oak è in grado di rintracciare le prede con l'odore: forse potrebbe essere in grado di trovare tracce dell'odore di questo Oreal

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Accenna un inchino, senza piegare le ginocchia. Ci sarebbe tutto una spiegazione riguardo l'etichetta nanica circa gli inchini e le riverenze, ma diremo, per questa volta che Occhiorbo si limita a dimostrare una soppesato rispetto agli occhi del suo neo datore di lavoro, 10.000 monete d'oro non sono mai state poche!

Seduto in maniera molto sacrificata (nemmeno si è tolto lo zaino), convinto, che questo colloquio porterà poche informazioni veramente utili Se il pargolo ha voluto defilarsi, lo avrà fatto conoscendo tutti gli accorgimenti del padre per tenerlo d'occhio... ah! ecco! Sbotta pensando ad alta voce quando capisce che lo scomparso non è esattamente un bambino ...senza contare che un giovane adulto di gambe lunghe, benché mai acconsentirebbe di rimanere sotto il giudizio del proprio padre. Si liscia la barba ascoltando quieto, la conversazione tra l'elfo e il lord Per essere uno sgranocchiaghinde con tutta la faccenda sulla caccia e sull'equilibrio Rùmil sa usare bene le parole. Devo ricordarmi di sfotterlo per questo... ad un certo punto c'è una parte del dialogo che lo desta dai suoi futili promemoria: ovviamente le razzie degli orchi. Mio signore, citi la prole dannata di Gruumsh... fin dove si son spinti quei cani rognosi? Conosco di storie dove, i sangue nero, rapivano infanti, maschi e femmine, per gettar paura e terrore nei padri dei loro nemici. Se in questa faccenda c'è un solo capello di orco, spiccheremo la testa a 100 dei loro per ogni caduto dei nostri, riportando tuo figlio sano e salvo. Batte il pugno chiuso nel palmo della sinistra, sugellanda un teorico patto avvenuto solo nella sua testa.

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1000 monete di platino! Mica male! Anche divise tra noi sarebbero 250 a testa... 2500 monete d'oro, un bel gruzzoletto!

Ascolto quindi tutto il resoconto della faccenda e poi visto che ci pensano i miei compagni a chiedere ciò che già mi frulla per la testa,

evito di intervenire troppo e faccio un'unico commento «Visto che il suo non è l'unico erede nobiliare cittadino ad essere sparito, sembrerebbe

un tentativo di destabilizzare il potere della città... sembrerebbe più un'azione ideata da qualche gruppo più che da un singolo individuo...

ci sono gruppi di potere in questa città cui farebbe comodo avere in pugno le varie casate nobiliari, per avere magari un maggiore controllo

su tutta la città o qualcosa del genere?»

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Ascolto con attenzione quello che il nobile deve comunicarci.

... Ah.. ma guarda tutti i nodi vengono al pettine..

Annuisco di tanto in tanto mentre le parole corrono. In realtà sto già pensando al dopo.

"Mi sembra una ricompensa ragguardevole per un figlio di cui non vi curate personalmente... Ad ogni modo come è già stato chiesto, è importante cercare di capire dove cosa e quando.. Horus guarda benigno i propri devoti, e anche coloro che seguno la retta via.

Impiegherò tutte le risorse che sono in mia facoltà per assicurare giustizia alla vostra causa... è per questo che ci serve un resoconto più dettagliato possibile degli ultimi giorni. Sicuramente, suo figlio avrà qualche genere di guardia che lo tiene d'occhio no? Possiamo parlarvi?

Credo che lei non ci mentirebbe mai visto che è in ballo il sangue del suo sangue...."

il tono è pacato, pieno di pause quasi a enfatizzare ogni frase, delle due piuttosto sgradevole e un pò più complicato da seguire.

"Ad ogni modo mentre investighiamo in città ci occorrerà un alloggio... avete qualche luogo da consigliarci? MA sopratutto il quartiere dei templi dove si trova?

Non sarebbe male se potessimo avere una depandance come quartier generale in modo da poter investigare al meglio...

sorrido, terminando il discorso sfiorando l'ankh al collo.

Lo sguardo è fiero e la postura è molto eretta quasi a sembrare più grande della mia altezza.

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