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Strani eventi nel Regno di Etronia [TdG]


Ospite Boendal

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Ospite Boendal

Azia, giorno 5° di Miclonio, anno 4687

La città è baciata dal primo sole primaverile. I suoi circa 20.000 abitanti, iniziano freneticamente a lavorare cercando di lasciarsi alle spalle il ricordo del rigido inverno appena trascorso.

Tutte finestre delle case e le porte delle botteghe, in ogni quartiere cittadino, sono aperte. Commercianti, artigiani, braccianti e massaie, corrono qua e la come api all'opera su un prato fiorito.

Nel quartiere portuale, gli scaricatori iniziano a preparare i magazzini e le banchine per la stagione più intensa per il commercio, mentre sulle navi i marinai si prodigano per sistemare le vele o sostituire qualche parte di fasciame o assi marce.

@ Argfust

Spoiler:  
Arrivi in città, su suggerimento di vari mercenari. Ti hanno detto che in questo periodo è facile trovare lavoro come addetto alla scorta di qualche carovana o mercantile.

Vagando senza meta precisa per il quartiere portuale, rischi di sbattere il naso su un cartello sbiadito ma leggibile.

Leggendolo scopri che la compagnia commerciale, “Carovane senza limiti”, cerca avventurieri da impiegare come scorta. E’ firmato da Lady Saphire.

Il compito sembrerebbe molto noioso, se paragonato alla tua vita da mercenario, ma al momento le tue finanze ti invitano almeno a farti una chiaccherata con questa Lady.

Dopo aver chiesto informazioni, raggiungi il palazzo dove ha sede la compagnia.

Il palazzo ti sembra di recente costruzione, realizzato in pietra e legname, con un certo gusto e curato nei particolari. Non ci metteresti la mano nel fuoco, ma il progettista potrebbe essere un nano.

@ Morthos

Spoiler:  
Sei da parecchio tempo ad Azia, cercando un impiego che ti permetta di mettere alla prova i tuoi poteri, ma finora ha trovato impieghi di poco conto, poco redditizi e con compagni che ti guardavano storto per i tuoi modi di fare ed i tuoi strani poteri.

La bella giornata ti porta a passeggiare per le banchine del quartiere portuale. Qui da un cartello sbiadito ma leggibile, scopri che la compagnia commerciale, “Carovane senza limiti”, cerca avventurieri da impiegare come scorta. E’ firmato da Lady Saphire.

La “Carovane senza limiti” è la maggior compagnia cittadina, ed il compito di addetto alla scorta potrebbe permetterti di allenare i tuoi poteri.

Conosci la posizione del palazzo dove ha sede la compagnia e lo raggiungi senza problemi.

Il palazzo sembra quasi una roccaforte, realizzato in pietra e legname, senza badare a spese, secondo le voci che girano in città.

@ Rèmerin

Spoiler:  
Sei giunto nella città di Azia da qualche settimane e finora ti stai guadagnando i pasti ed il letto intrattenendo in piazza tue specialità artistiche i vari passanti.

Ascoltando le varie voci di popolo, scopri che la compagnia commerciale, “Carovane senza limiti”, cerca avventurieri da impiegare come scorta.

Ti informi e nel giro di pochi minuti scopri che la “Carovane senza limiti” è la maggior compagnia cittadina, amministrata dalla giovane e bella Lady Saphire.

Il compito di addetto alla scorta non ti aggrada più di tanto ma la forte curiosità di vedere in viso la bella Lady ti spinge ad andare.

La sede della compagnia è nota a tutti e con poche informazioni la raggiungi senza problemi.

Il palazzo sembra quasi una roccaforte, realizzato in pietra e legname. Non hanno badato a spese, soprattutto nelle difese contro i ladri.

@ Kisha

Spoiler:  
Negli ultimi mesi hai conosciuto vari piccoli gruppi di mercenari, ma non hai voluto entrarne a far parte. Nessuno ti andava a genio: o non si avvicinava ai tuoi ideali di gruppo, o mancava qualcosa, o mancava un capo carismatico in cui credere. Insomma, dopo le tue precedenti esperienze è diventato difficile trovare la compagnia giusta…o il compagno giusto.

Fatto sta che viaggiando da sola, sfuggendo ad una imboscata da parte di gruppo di fuorilegge, giungi ad Azia.

Il tuo equipaggiamento parla per te, tenendo alla larga anche i soldati. Poi mentre passi vicino ad capannello di persone la tua attenzione ricade su un cartello.

La compagnia commerciale, “Carovane senza limiti”, cerca avventurieri da impiegare come scorta. Firmato da Lady Saphire.

Il compito sembrerebbe noioso e non molto adeguato a te, ma sicuramente potrebbe darti la possibilità di viaggiare a loro spese, entrare in contatto con nuovi mercenari e di mollare l’incarico senza problemi.

Dopo aver chiesto informazioni, raggiungi il palazzo dove ha sede la compagnia.

Il palazzo ti sembra di recente costruzione, realizzato in pietra e legname, con una architettura più simile ad una fortezza che non ad una direzione di carovane.

Ognuno di voi, si presenta alle due guardie sulla porta principale e subito dopo viene accompagnato da un inserviente in una grande sala d’attesa, arredata con vari arazzi e con varie sedie ben rifinite.

Entrate nella sala a distanza di pochi minuti gli uni dagli altri, con il seguente ordine: Argfust, Morthos, Remerin e Kisha.

Oltre a voi, nella stanza arredata con sedie ben rifinite e vari arazzi, c’è una guardia in armatura di pelle che in silenzio, con in pugno una lancia ed una spada corta nel fodero, piantona una porta chiusa.

«Aspetti qui fin quando non verrà invitato ad entrare» ti dice l’inserviente ad ognuno di voi mentre si chiudende dietro la porta.

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Sono giorni che cerco un impiego. Lo cerco per me e per la mia compagna, Kisha. Troppo tempo che non ci vediamo. penso. Che sia in difficoltà? Non dovevamo separarci, lo sapevo.

Quando mi introducono nella sala di attesa, arredata con tanto buon gusto, non posso fare a meno di sfigurare. Sono giorni che non olio la mia cotta di maglia, così risulta opaca e piena di polvere. Lo scudo esagonale cade pesantemente sulla mia schiena, rovinato sui bordi dai colpi di chissa quale arma. La barba rossa è raccolta da un semplice legaccio e si infila nella cinta, per non intralciare i movimenti. L'elmetto consunto imprigiona i corti capelli del nano. Fisico robusto, massiccio, ma tonico, si sposa bene con l'arma che porto affissa alla cintola: un'ascia piuttosto rovinata, tozza, ma dall'aria letale. Non è un oggetto bello. Non è fatto per piacere. Non deve appagare la vista. Deve stroncare vite. Un arco, qualche piccola accetta da lancio, un logoro zaino e una scarsella da cintura completano l'equipaggiamento di colui che è certamente un viaggiatore, probabilmente un soldato e sicuramente poco raffinato.

Per il tempo dell'attesa resto in piedi a pochi passi dalla guardia, fissandola negli occhi con le braccia conserte, in rigoroso silenzio. La mia mente è occupata dal pensiero di quella che durante gli ultimi anni è stata per me una valida compagna di viaggio. Persino mio fratello sembra non volersi palesare, e di questo sono grato.

Quando sento entrare altre due persone, non mi scompongo. Resto in silenzio a breve distanza dalla guardia, pronto ad entrare qualora mi chiamassero. Alla terza volta che la porta si apre, tuttavia, penso. Pensavo di esser l'unico morto di fame a cercare un impiego tanto noioso. Invece guarda un pò! Mi volto con sguardo scocciato per dare un'occhiata ai nuovi venuti.

I miei occhi si illuminano dietro le irsute sopraciglia quando vedo Kisha varcare quella porta. I folti baffi si increspano al mio sorriso e con tono rude paleso il mio sollievo. "Kisha, vecchia bestiaccia! Che fine avevi fatto? Non ci dovevamo incontrare al porto? Stai bene?" mi faccio a lei incontro a braccia aperte, squadrandola brevemente da capo a piedi per verificare le sue condizioni. Per chi non mi conosce appaio contrariato, ma Kisha dovrebbe riconoscere la mia allegria nel rivederla.

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Aspetto

Spoiler:  
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Non ho altro da aggiungere: l'immagine è perfetta XD

Una bianca fullplate sopra vesti rosse ed un ENORME alabarda di adamantio in mano.

La bellezza è decisamente accecante per essere una combattente (carisma 16 XDDDDDDD)

La donna con sguardo deciso entra quando le è concesso, guardandosi intorno per dare un occhiata ai presenti.

Tze...ci siamo ridotti a fare da guardia a dei carretti. E dire che ho fatto fatica a farmi un nome solo per...EH? Decisamente sorpresa noto il nano venirmi incontro. Un enorme sorriso sul mio volto compare e appoggio al muro l'alabarda, andandogli incontro e inginocchiandosi per abbracciarlo. Gli do' un rapido bacio sulla guancia.

Arg! eccoti!!! Scusa, ho... avuto da fare e sono arrivata in ritardo e non c'eri già piu'! Mi sono messa quindi a cercare un lavoro decente per la Furia Rossa!

Mi alzo in piedi riprendendo l'alabarda.

Bene, questo lavoro ha già portato i suoi frutti riunendoci. Ironico il destino, non trovi? mal che vada siamo sempre uno sulla strada dell'altra.

Mi giro verso gli altri due compagni. Beh, dovremo lavorare insieme, quindi vorrei presentarmi. Io sono Kisha, tra i mercenari sono detta ''Alabarda rossa''. Enorme piacere di conoscervi.

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La Carovane senza Limiti potrebbe essere l'occasione che stavo cercando..

I miei pensieri vagano mentre osservo gli altri avventurieri convenuti nella sala di Lady Saphire

Altri come me in cerca di impego.. Odio dover dipendere da altre persone ma, fino a che i miei poteri non me lo permetteranno, non posso fare altrimenti..

Con sguardo un pò arcigno mi avvicino ad uno degli arazzi e lo osservo, giusto per ingannare l'attesa ma quando la giovane dai capelli rosso fuoco si rivolge anche a me sposto il mio sguardo su di lei

Il mio nome è Morthos dico con voce flebile ma perfettamente udibile

@ Immagine

Spoiler:  
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Imbrazzato dall'abbraccio della donna ricambio goffamente, arrossendo al suo bacio, per poi rispondere alle sue parole. "Bah, non scusarti, ero un pò in pensiero, ma se chiami questo decente!" lascio la frase in sospeso, facendo intuire come la penso sul lavoro che stiamo per accettare. "Questo c'è, e questo prendiamo."

Poi quando Kisha tira fuori il discorso del destino, commento: "Su questo hai ragione, non è stata una totale perdita di tempo."

Lascio agli altri le presentazioni, limitandomi ad uno scettico e basso "Umpf!" quando Morthos pronuncia il suo nome a mezza voce. Sembra un moribondo. Se questi sono i 'colleghi', c'è da stare allegri. "Argfust" dico, con tono piatto, senza nessuna particolare inflessione.

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Entro sorridendo e vestito di tutto punto perché ci tengo a mantenere alto il mio fascino e perché un’aria rispettabile può garantire anche qualche possibilità in più. Guardo i due che sono nella sala.

Un nano e un… un… un tipo ombroso…

Penso al mio vestiario:

Sono vestito bene, indosso scarpe eleganti e luccicanti, pantalone scuro attillato, un gilet con appariscenti ricami che copre la camicia bianca. Armi e armatura le ho messe nel mio zaino, eccetto i pugnali, che li ho ben nascosti sotto il gilet. Vediamo se sono svegli.

I miei nobili rispetti possenti signori. Con sommo piacere posso constatare la vostra gentile venuta in virtù della nostra ricerca di “bardi” giovani. Me ne compiaccio. Ma prego, disponete come meglio pensiate. Non restate lì su due gambe. Riposate pure le vostre gambe. Or dunque mi presento: io sarò colui che ha l’onore e il piacere di condurvi nella missione che vi è stata assegnata. Rispondo al nome di Arsidel Von Bhalterhold amato sposo della incantevole Lady Saphire e…

Entra Kisha e il mio cuore sussulta

… e un giorno tutte le mie ricchezze saranno di quella donna stupenda! Indico Kisha. Poi guardo gli altri due. Mi sembrano attoniti.

Sì… scherzavo. Ma non sul fatto che quella donna è meravigliosa. L’ho fatto così per presentarmi. Per mostrare quello che faccio normalmente. Sì... parlo, scrivo, insomma faccio cose. E mi chiamo Rèmerin. Piacere.

Guardo il nano. Posso chiamarti Bob?

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Al monologo del damerino replico con sguardo dubbioso. Ecco un'altro di quei càzzoni, penso fra me e me. Tuttavia resto in silenzio, serio.

Quando fa la sua pomposa presentazione, rivolgo uno sguardo eloquente a Kisha e quando poi si rivolge a me affibbiandomi un nomignolo, allargo in modo impercettibile una narice e storcendo un pò la bocca replico, sempre con tono piatto e voce profonda: "Come ti pare."

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Arrossisco visibilmente a sentire la presentazione del tizio.

Oh..ehm...grazie mille! replica imbarazzata per i complimenti improvvisi, essendo abituata ad apprezzamenti piu' rudi, grezzi e maleducati da parte dei mercenari.

Guardo il mio amico ridacchiando sotto i baffi quando gli propone il nomignolo, facendo cenno di no.

Piacere di conoscerla messer Rèmerin, io mi chiamo Kisha... e le consiglierei di non chiamarlo in questo modo. I nani sono un popolo fiero e serio. Potrebbe chiamarlo ''Arg'' in compenso. concludo accomodante sorridendogli.

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Parole sprecate penso, quando la donna prende le mie difese. Con un idiota come quello c'è poco da ragionare.

Senza più badare all'eccentrico damerino, alzo lo sguardo verso Kisha, rivolgendomi a lei con tono ringhiante.

"Sembra ci sia da aspettare."

Ciò detto, slaccio la cinghia che tiene un piccolo barilotto di legno legato alla parte bassa della mia schiena, metto il ginocchio sinistro a terra e sulla superfice della gamba destra piegata ad angolo retto appoggio il barilotto, che è provvisto di un piccolo rubinetto. Sgancio un boccale di acciaio dal mio zaino, tenendolo con la sinistra mentre la destra manovra il rubinetto. Dal piccolo barile sgorga una bevanda scura, che produce poca schiuma, ma molto densa. Mentre il boccale si riempie, chiedo all'Alabarda Rossa: "Tu bevi?"

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Ridacchio guardandolo con un sorriso allegro, girandomi rispetto agli altri presenti dando loro le spalle. Il solito vecchio Arg

Sai che per regola non dico mai di no ad un buon boccale di buona birra. mormoro piegandomi in avanti dopo aver slacciato il mio boccale porta fortuna da una cinghia dello zaino.

Aspetto che le riempia po poi raddrizzarmi e tornare a guardare gli altri presenti sorridente. Scusate, adoro troppo gli alcolici, soprattutto la birra nanica. dico iniziando a bere dal boccale.

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Riempio con perizia il boccale di Kisha, per poi finire di spillare la birra nel mio. Chiudo il rubinetto e con calma sistemo nuovamente la cinghia che lo assicura alla mia vita. Poi propongo un piccolo brindisi a modo mio alla mia compare. "Ci siamo ritrovati." dico serio, prima di sorridere dietro i baffi folti e immergermi in una sorsata di birra che dimezza il contenuto del boccale.

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E' una donna meravigliosa!

Mi avvicino a Kisha e Argfust e in merito all'avvertimento ricevuto rispongo alla ragazza:

Conosco molto bene i nani, Lady Kisha. Ho viaggiato molto ed ho avuto modo di incontrarne molti. Una volta ho vissuto un’avventura con uno di essi che aveva una storia molto particolare. Era nel bel mezzo di una guerra tra il suo popolo e un’orda di orchi. Era sul punto di essere sopraffatto, avevo perso l’arma e non ebbe altra scelta che prendere la prima arma accanto a se per salvare se stesso e soccorse alcuni compagni messi alle strette. Purtroppo era un’ascia orchesca. Seppur fu fatto in buona fede e la sua scelta si rivelò fondamentale per volgere la situazione in suo favore e portare la sua gente alla vittoria, il suo popolo non potè accettare la cosa. Gli fu rasato il capo, conficcati dei chiodi nel capo, e sì cosa molto terribile, ma ancor più terribile fu cacciato dai suoi stessi fratelli.

Sorrido

In ogni caso mi sono molto simpatici i nani, forse proprio per questo loro carattere.

Mi rivolgo affabilemente ad Argfust.

Per cui mastro Argfust, per farmi perdonare la mia scortesia sarò onorato di offrirvi una gustosa birra nanica non appena ve ne sarà occasione.

Rivolgo il mio sguardo e la mia attenzione nuovamente a Kisha. Il mio viso è serio.

E ovviamente, Lady Kisha, avrei piacere a girare l’invito anche a lei. A proposito, inutile far finta di non aver notato che voi due siete già in buoni rapporti. Lei e mastro Argfust vi conoscete da tempo?

Sottovoce, scherzandoci su, a Kisha

E devo dire che tra i nani che ho conosciuto è il più paziente

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Questo damerino si è bevuto la storiella di Ragni penso fra me e me, ascoltandolo con un ghigno beffardo. Me la raccontava mio nonno quand'ero bambino per insegnarmi a non usare oggetti orcheschi.

"Si vede che conosci a fondo la mia stirpe" dico, laconico, non lasciando trasparire alcuna emozione da dietro la folta barba e le sopraciglia irsute. Bevo un sorso di birra e all'offerta di Rèmerin rispondo a monosillabi: "Ho la mia." Alzo il boccale come per porlo in evidenza.

Stanco di oziose chiacchiere, torno a fronteggiare la guardia, questa volta sorseggiando la mia birra e rimuginando. Ora che la mente non è più occupata dalla preoccupazione per Kisha, vaga pericolosamente nei recessi oscuri della mia memoria. Grande Incudine, un pò di tregua!

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Ospite Boendal

Sembrerebbe che la preghiera di Argfust venga ascoltata. La porta davanti a lui si spalanca e silenziosamente escono quattro individui, forse avventurieri, vestiti in maniera bizzarra, che con lo sguardo basso ed in silenzio attraversano la stanza raggiungendo l'uscita.

Dall'interno dell'altra stanza una voce femminile vi chiama: "Avanti, accomodatevi." Udite quelle parole, la guardia, con un gesto della mano, vi invita tutti e quattro ad entrare.

La stanza in cui entrate è ampia e illuminata. Sulla vostra destra un fuoco quasi spento crepita dentro un grande camino; sulla vostra sinistra troneggia una libreria grande quanto la parete; davanti a voi, dietro una scrivania magistralmente intagliata, sta seduta una donna.

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"Accomodatevi, miei gentili ospiti" dice indicando, con un gesto delicato della mano, le quattro sedie tra voi e lei.

La sua voce è dolce, calma ma ferma, tipica di quelle persone che, con modi educati, fanno capire che sanno cosa vogliono.

I suoi occhi quasi glaciali vi fissano negli occhi, come se sapessero leggervi dentro; il tutto senza comunque mettervi in soggezione.

Rilassandosi sullo schienale della poltrona e adagiando le braccia sui braccioli prosegue

"Io sono Lady Saphire, unica proprietaria di questa compagnia commerciale. Con chi ho il piacere di parlare?"

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Quando la porta si apre, con un certo sollievo, do fondo alla birra rimasta nel boccale, che poi aggancio nuovamente allo zaino dove lo avevo preso.

Al segnale della guardia e dopo aver atteso Kisha, entro nella stanza accogliente. Getto un'occhiata attorno a me, per poi avvicinarmi alla scrivania. Alla proposta della donna di accomodarmi sulla sedia, replico con il massimo della cortesia che riesco a racimolare. "Grazie, preferisco stare in piedi." Il motivo è piuttosto ovvio. Seduto non riuscirei neanche a vedere al di là della scrivania. Odio queste formalità. Sono qui per lavorare, non per accomodarmi.

"Sono Argfust, nato dal Clan Dunsdag. Qual'è la mansione richiesta?" la mia domanda è semplice e diretta, espressa con tono pacato, ma deciso. Rischia di diventare una farsa ancora più grande di quella che è. Diamoci una mossa.

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Kisha

Sorrido all'uomo quando mi offre una birra. Ne parliamo magari dopo in una locanda.

Si, ci conosciamo da un po'. Io e lui siamo fratello e sorella dico sorridendo al mio compagno nano dandogli una pacca sulla spalla. Compagni d'arme ora e sempre. Nessun legame è forte quanto quello fra due fratelli su un campo di battaglia. Siamo una coppia di stimati mercenari ed io-

Veniamo chiamati nella stanza.

Beh, ne discuteremo dopo. dico sorridente all'uomo.

Entrata nella stanza faccio un mezzo inchino come richiede l'etichetta sedendomi a fianco a dove stava in piedi Arg.

Sommo piacere, il mio nome è Kisha Reiz, Detta l'Alabarda rossa. Figlia illegittima di un nobile di cui non posso fare il nome.

Ho prestato servizio presso molti campi di battaglia. mi presento educatamente con un sorrido

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Sorrido al rifiuto di Argfust. Ascolto attentamente quello che mi dice Kisha fino a quando non veniamo chiamati.

Entro. Vedo la donna. Intuisco sia Lady Saphire. Dato che il nano mi precede nella presentazione lo ascolto sorridendo e penso:

Brontola come tutti i nani. Che carino.

Poi prende parola Kisha. L'ascolto e mi incuriosisce la questione legata al nobile di cui non può dire nulla, ma non lo faccio notare.

Quando Kisha ha concluso, mi presento.

L’incantevole voce che ho udito poco fa non furviava la mia mente pronta ad ammirare una figura così eterea come quella che ora mi si para davanti. E’ un onore ed un grande piacere potervi vedere nobile Saphire. Il mio nome è Rèmerin Lassèr e provengo da tante terre e avventure diverse. Metto i miei servigi a mia disposizione, Milady. E a riguardo la invito a considerare tutte le mie arti, delle quali vorrei darne prova non appena ce ne sia la possibilità. Avventuriero sì, ma anche accattivante intrattenitore.

E ora lascio parola al futuro compagno “ombroso” di cui non ricordo il nome.

Spoiler:  
Azione

Osservare per verificare se c'è qualche oggetto prezioso e carpire cosa legge Lady Saphire

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L'ingresso in scena di Remerin non mi scompone per niente ne la sua, seppur abile, parlantina.

Un bardo o qualcosa del genere... Qualcuno abituato a mentire per sopravvivere..

Osservo tutti i convenuti con distacco ma cercando di studiarne i modi di fare

Il nano e "Rossa" sembrano molto competenti.. Il damerino è difficile da stabilire adesso..

Quando veniamo introdotti al cospetto di Lady Saphire avanzo leggermente in disparte rispetto agli altri, per poi sedermi alla sinistra della donna

Il mio nome è Morthos

Come sempre il mio tono di voce è molto basso, quasi mellifluo ma perfettamente udibile da tutti i presenti

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Ospite Boendal

La giovane donna vi lascia tutto il tempo che vi serve osservandovi incuriosita.

«Come bene sapete, cerco persone valide per il servizio di scorta ai miei carri. Ho dovuto ripiegare su un pubblico annuncio perché qui in città, iniziano a scarseggiare le persone valide e degne di fiducia.» dice rivolgendosi a tutti voi «Ma prima di parlare di altro vorrei capire quali siano le vostre abilità o il ruolo che potreste ricoprire all'interno della mia organizzazione. Non nascondo che persone capaci, siano riuscite ad aver incarichi più importanti e remunerati rispetto a quelli ricevuti al loro in ingresso.»

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"Sono i fatti a parlare, Lady, e finchè non ci avrai visti all'opera non puoi sapere di cosa siamo capaci." replico, lapidario come al solito. Ci fa odorare possibilità di carriera. Astuta, ci spinge a dare il massimo. Ma a chi interessa una carriera da vetturino? Questa considerazione mi fa leggermente innervosire. Proviamo a stare al gioco.

"Ad ogni modo il mio lavoro e quello della mia sorella d'arme" e poggio una mano sulla spalla di Kisha "è stroncare vite." La mano sinistra accarezza la brutta ascia che mi pende dal fianco, come a voler sottolineare il mestiere che svolgo.

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