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...E6...cos'è??


Zaidar

Messaggio consigliato

Dovresti allora sapere che:

1) resurrezione, anche integrale, non funziona sempre... c'è sempre un check da fare in AD&D

Per questo ho scritto "Dipende dal sistema, per esempio in BECMI..."

Sì, in AD&D c'è un test. Fallirlo era più l'eccezione che la norma. Se fatto nella prima settimana dalla morte se non ricordo male essenzialmente non si può fallire. E in caso c'è sempre il reincarnate che non richiede check. Comunque eliminare resurrezione non è IL problema, è solo il più grande. Non è il solo incantesimo che rende l'ambientazione ingestibile, è solo il più eclatante.

2) gli incantesimi clericali hanno funzionamento subordinato alla volontà del Dio a cui si chiedono, ed è una condizione più che sufficiente già questa

Voglio vedere la situazione in cui un DM dice al PG "Mi spiace, il Dio non vuole farti resuscitare, rifai la scheda". Ma poi perché non dovrebbe? Ho il livello, sono di quell'allineamento, ho i diamanti... che eccezione dovrebbe tirare fuori? Tolti i casi eccezionali in cui voglio usare un incantesimo per agire in contraddizione alle regole/allineamento del mio Dio, non credo di aver mai visto negato un incantesimo ad un chierico. Personalmente mi saprebbe di railroad a meno di una campagna molto peculiare in cui è la norma che il chierico saltuariamente fallisca l'incantesimo perché "vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole". Ma non lo considererei lo standard.

3) nessuno dice che si lanciano incantesimi di resurrezione, ma di fatto è ciò che succede perfino nel signore degli anelli e nemmeno una volta sola, a conan il barbaro, e potrei continuare

E' esattamente quello di cui parlo nel mio post: eccezioni.

Nel SdA non esistono resurrezioni, almeno che io ricordi. C'è un Hobbit avvelenato che viene salvato da uno stato di profonda malattia. Un semidio che torna in vita. Resurrezioni di mortali non ne ricordo, e avrebbero completamente banalizzato la trama. Nessun personaggio ha mai il sentore di poter tornare in vita in caso di morte. Di Conan ricordo la "resurrezione" nel film, che non è resurrezione visto che non era morto ma sta morendo (non è una differenza da poco), e tra le novelle la resurrezione di un antico stregone che si era mummificato millenni prima con un rituale per tornare in vita quando qualcuno avrebbe aperto la tomba (o qualcosa del genere).

Questi sono esattamente il genere di cose permesso in E6: può esistere un rituale dimenticato per tornare in vita. Semplicemente non lo si impara automaticamente uccidendo 100 coboldi e 100 orchi, per poi poterlo fare ogni dieci minuti, ma è qualcosa di non comune. Può esistere una quest per la resurrezione in E6, un antico rituale, ma non è scontato e non ha un costo fisso da manuale come il respawn su WoW. Di base, si muore e ci si aspetta di morire.

per (per come la vedo io) incapacità di gestire la situazione altrimenti.

Concordo che sicuramente io non sono in grado di gestirlo, ma aggiungo che non ho mai visto nessuno in grado di gestire un mondo in cui la morte ha la porta girevole, che sia un giocatore di ruolo o uno scrittore.

Ps: attenderei risposta a questo quesito, per finire di schiarirmi le idee..grazie

Sì, come ho detto si arriva al 6° e poi si cresce più lentamente. Personalmente non danneggia la longevità, la crescita è lenta ma discretamente variata. Tra le altre cose vi sono talenti aggiuntivi specifici che si possono prendere per aumentare la varietà e permettono di crescere anche con classi che sfruttano meno i talenti. Ad esempio slot aggiuntivi di incantesimo, abilità, capacità di classe particolari, specifici incantesimi di quarto livello (in particolare pietra in carne), etc etc. Mai giocato più di una campagna però, per motivi esterni al gioco (ho cambiato città), quindi non saprei dare un giudizio basato sull'esperienza sulla longevità superiore a qualche mese. Aggiungo anche che in D&D3.5 trovo comunque ottimale interrompere le campagne arrivati al massimo al 7-8, dopo mi annoia. Quindi forse il mio parere soggettivo non ti interesserebbe comunque.

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Tutti sono convinti che ci sia un divario grande fra le varie classi, ma io ritengo questo sia solo "invidia del giocatore"

Quindi il fatto che un caster prenda metamorfosi di un oggetto (meglio noto come "ciao pietra, da ora sei un solar") ed un guerriero weapon supremacy sono cose bilanciate?

i talenti di metamagia sono un buon esempio di scelt-non scelta di questi regolamenti: eccetto alcune condizioni particolarissime, lanciare incantesimi estesi/massimizzati e quant'altro è praticamente inutile, visto che esisteranno sempre incantamenti dello slot occupato di pari potenza (e anche superiori).

A parte che esistono i riduttori dei costi della metamagia (just saying), anche senza quelli estesi è un ottimo talento per rendere i buff a lunga durata (arma magica, veste magica etc.) già da livelli medio-bassi.

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Un altro problema della magia sono gli incantesimi rovina-trama, ovvero tutta quella serie di magie di utilità che risolverebbero da sole moltissime avventure (tipo localizza oggetto/creatura, zona di verità, etc). Molte sono del 2°livello quindi E6 ha tentato di risolvere il problema? e come?

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Ecco thodar ha centrato il punto visto che alla fine le magie più insidiose per la trama sono appunto le magie utilitarie mica quelli di danno come palla di fuoco ma si se si vuole giocare ha un setting con pochissima o senza magia e con pochi o senza mostri si prenda un'altro gioco perché D&D non adatto ha questo visto che se gli togli il soprannaturale rappresentato dalla magia ed dai mostri tanti si accorgerebbero quanto fa schifo questo gioco.....

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concordo con il problema in effetti (Thondar for president!!!). In ogni edizione ci sono magie di basso livello di divinazione che fanno finire la trama prima di cominciarla. Posso aggiungere anche che in ad&d ci sono abilità legate a razze come elfi / mezzelfi / nani / gnomi, etc. che permettono di vedere botole segrete, porte nascoste etc. automaticamente con 1 percentuale limjtata anche se non dichiarato espressamente come azione nel raggio di 3 m. In 3.non-ricordo ma talenti inerenti vi sono mi pare. Questo unito al fatto d iavere le proporzioni dei p.f. totalmente sfasate rispetto al "sensato" (un halfing guerriero con costituzione 18 al 20° livello ha i p.f. di 100 coboldini o 50 umani di livello 0). limitando al 6° livello l'avanzamento delel classi puoi limitare questo divario, ma ... continua a esistere. altri gdr hanno i "p.f." fissi. (certo ci sono le abilità per raddoppiarli quindi è la stessa cosa...)

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L'Epic 6 pone un semplice margine. Ciò non lo fa migliore o peggiore di D&D o di Pathfinder o di 13th Age, semplicemente rende il gioco più accessibile a tutte quelle persone che (come me) apprezzano il flavour del brand ma non digeriscono l'eccessivo accumulo di potere sia in qualità di giocatore che di master. Raggiunto un certo livello (dopo il 10° di solito), io sragiono, fatico a dover giustificare alcune coerenze, proprio perché la magia (e in misura minore il combattimento) scomoda la quarta dimensione :lol:

Al di là di questo, l'E6 lo trovo allettante perché avere a disposizione tanto materiale quali manuali, riviste da cui prendere spunto e una ricca community a cui appellarsi fa piacere, soprattutto se tutto questo non impone di imparare (e far imparare) un nuovo regolamento. Per quanto bella sia il senso della scoperta, quando ho poco tempo, preferisco spenderlo quasi interamente a giocare.

Bobon ha sollevato una questione interessante: come l'ambientazione muti di aspetto con un approccio simile al gioco. Avendoci giocato solo in Eberron non ho mai avuto la necessità di apportare grandi cambiamenti ma capisco perfettamente che in altri setting tipo Forgotten Realms dove sotto ogni pietra si nasconde un mortale prossimo all'ascensione diviene leggermente più complicato. A quel punto, con un briciolo di volontà, si potrebbero prendere i png che si desiderano scomodare durante la campagna e trasformarli in qualcosa di effettivamente eccezionale e non qualcosa, che un pg mediocremente strutturato, può facilmente surclassare.

Avere un Elminster di 6° livello, con la debolezza di un qualsiasi altro mortale che però possiede la conoscenza adatta per consigliare al gruppo un modo su come fermare l'avanzata del Nulla nelle Valli, lo trovo ******amente più affascinate e coinvolgente dell'Elminster che non interviene perché "impegnato da questioni più importanti"; ovvero: il gruppo è di un livello nettamente inferiore al citato png, ma anche se si gioca in un luogo come le Valli (ricordiamo ospitar la casa dell'eletto di Mystra), il master non può scomodarlo per togliere la scena al gruppo.

Come ripetuto nell'articolo su cosa sia l'Epic 6, alla domanda: risolve i problemi di D&D?

La risposta è no, li argina solo, permettendo al master di poter intervenire senza grandi scompensi.

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Il problema del potere è semplice:Ti dice che al livello 6 uno si può sentire un grande uomo ma il bello che non è manco la meta dei livelli base ed in certo è una pressa in giro almeno che non ci cambia l'assunto in cui invece che i livelli siano 10(perché lo sappiamo tutti che i paletot non vanno oltre il livello 10) o che tale definizione si applica ha chi almeno ha raggiunto il livello 11 allora la definizione sopra ha senso seno mica tanto.Poi AD&D ed OD&D(forse l'attuale next) potrebbero reggere meglio lo stile E6 ma la 3.x un po' meno il fatto che mostri di gs alto hanno così tante difese che veramente 1000 combattenti di livello 1-2 non gli farebbero un cavolo rendendo inutile "l'importante"(non in questa edizione) fattore del numero quindi non sono contro l'uso dei mostri da gs 15 o su nell'E6 ma bisogna abbasargli le difese per renderli meno intoccabili.Infine un'altro difetto dell'E6 è che ha peggiorato il brutto tratto della 3.x ed della 4E che è quello di fare una class e per qualsiasi cacciata o concetto che ti viene in mente anche s e poi bastava una bella catena di talenti fatta bene...dai su.

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