dnd 3e Legalità

[Dr. Randazzo]

personalmente il legale rispetta le leggi penso (ed applico, essendo un master). Ci sono diversi gradi di fanatismo, da quello più permissivo che ha un blando allineamento, fino a quello fanatico che interpreta alla lettera gli statuti e gli editti, se sa leggere ovvio. c'è chi tende a essere fanatico di alcune leggi e permissivo di altre, come i legali malvagi o buoni. ma comunque devono rispettarla tutti. se un paladino ad esempio entra in una città dove è legale ammazzare elfi senza colpa, o se ne va, oppure deve per forza rassegnarsi a applicazione comune di questa legge. può fare azioni tese a modificare "civilmente" questa legge, non ammazzando il re ad esempio, che lui ritiene malvagio e ingiusto, ma scendendone a patti o promuovendo alleanze con chi la pensa come lui per costringerlo a cambiar posizione in merito.

un ladro legale non ruba se nella città è vietato, può farlo nella terra di nessuno fuori della giurisdizione cittadina, nel bosco, etc. questo secondo le mie interpretazioni.

[Sir Daeltan Fernagdor]

[Hinor Moonsong]

La questione del Paladino costretto ad un conflitto Legale vs Buono sarà sempre più o meno presente nella campagna...

L'unica possibilità e quella di decidere, dal punto di vista interpretativo, se è più importante il lato Buono, oppure quello Legale, del paladino: è l'unica possibilità, nel momento in cui questi due aspetti sono in contrasto, ed è una scelta puramente interpretativa, che dipende da paladino a paladino (e quindi da giocatore a giocatore).

Per esempio, un Paladino può aiutare a fuggire un uomo condannato ingiustamente a morte?

Sì, perchè sarebbe l'uccisione di un innocente!/No, perchè nessuno, nemmeno il paladino, è al di sopra della legge!

E se un l'uomo fosse condannato a morte per aver contestato una scelta del suo Re? Sarebbe giusto lasciarlo giustiziare?

Le risposte potrebbero essere le stesse di prima: sono entrembe giuste, e dipendono dallo specifico paladino...

[Von]

sono abbastanza d'accordo con Hinor che va molto ad interpretazione, ma vorrei far notare la prima frase della descrizione dell'alineamento

"A lawful good character acts as a good person is expected or required to act. She combines a commitment to oppose evil with the discipline to fight relentlessly. She tells the truth, keeps her word, helps those in need, and speaks out against injustice. A lawful good character hates to see the guilty go unpunished."

oltre alla prima frase anche tutto il resto della descrizione è molto più incentrato sull'essere prima di tutto buoni e giusti, poi legali.

La seconda parte evidenziata mi sembra proprio il caso di quello condannato ingiustamente

[shalafi]

sbaglio o esistono linee guida ufficiali secondo le quali un paladino costretto a scegliere fra legalità e bontà, sceglierà sempre la seconda?

[Hinor Moonsong]

sbaglio o esistono linee guida ufficiali secondo le quali un paladino costretto a scegliere fra legalità e bontà, sceglierà sempre la seconda?

Non lo so, ma in ogni caso spero di no: il Paladino è già di base una serie di limitazioni morali non da poco. Se ci fossero anche delle linee guida del genere, praticamente il giocatore non avrebbe la possibilità di fare alcuna scelta...

@Von: Ok, ma si tratta di una limitazione abbastanza labile: metti il secondo caso allora, è stato commesso un crimine, secondo la legge del luogo, ma in realtà l'uomo si è limitato a contestare un ordine del suo sovrano. Di fatto, non lo si può considerare accusato ingiustamente (ha effettivamente commesso il reato di cui è accusato).

Però da un altro punto di vista, un paladino potrebbe valutare che secondo lui è un ingiustizia che un uomo venga giustiziato per aver espresso la propria opinione....

Insomma, il confine tra un personaggio "Legale buono, ma più buono che legale" ed un semplice Neutrale buono, è molto difficile da delimitare.

[Drimos]

Non ho ancora capito se il topic è stato riesumato o non si è ancora capito che era stato abbandonato anni e anni fa.

[Von]

@ Hinor: la mia voleva solo essere una piccola nota, per sottolineare che prima di tutto il paladino è buono, perchè se fosse legale e mettesse prima la legge della sua morale/linea di condotta, sarebbe LN...ma allo stesso tempo come giustamente fai notare, se fosse troppo buono e spesso incline a non curarsi delle leggi per il bene, sarebbe NB..

Per cui secondo me il classico paladino LB sta nel mezzo di queste due posizioni...quindi ci sarà chi interpreta il paladino più verso il LN e chi più verso il NB, a ognuno la sua scelta.

Detto questo è l'ultimo commento che faccio qui, dato che per come la vedo è inutile andare avanti a discutereXD

[Caius]

Non lo so, ma in ogni caso spero di no: il Paladino è già di base una serie di limitazioni morali non da poco. Se ci fossero anche delle linee guida del genere, praticamente il giocatore non avrebbe la possibilità di fare alcuna scelta...

@Von: Ok, ma si tratta di una limitazione abbastanza labile: metti il secondo caso allora, è stato commesso un crimine, secondo la legge del luogo, ma in realtà l'uomo si è limitato a contestare un ordine del suo sovrano. Di fatto, non lo si può considerare accusato ingiustamente (ha effettivamente commesso il reato di cui è accusato).

Però da un altro punto di vista, un paladino potrebbe valutare che secondo lui è un ingiustizia che un uomo venga giustiziato per aver espresso la propria opinione....

Insomma, il confine tra un personaggio "Legale buono, ma più buono che legale" ed un semplice Neutrale buono, è molto difficile da delimitare.

io avevo già postato in questo topic, ma il mio commento è stato eliminato non so per quale motivo, forse offendeva qualcuno

comunque sia, è espressamente scritto nel libro delle imprese eroiche che fra bene e legge, il paladino sceglie il bene. Se un giocatore si sente troppo limitato nelle scelte per via della morale del paladino... non gioca un paladino , oppure chiede al master di applicare qualche HR in merito a questa regola