Vai al contenuto

Recensione


TartaRosso

Messaggio consigliato

Parlo della recensione in quanto tale perchè non conoscendo il gioco risulta difficile un giudizio circa la sua correttezza.

Secondo me la recenzione è fatta male, non aiuta minimamente a farsi un idea di come funzioni il gioco e si è costretti ad accettare a scatola chiusa l' idea dell' autore che verte sui tre punti indicati da The Stroy, infatti non si riesce a capire come funzioni il sistema dei tarocchi, non c'è scritto manco quanti sono!!, cosa caratterizzi un personaggio, ci sono solo le caratteristiche o anche le abilità? come si relazionano? ne un accenno al sistema di combattimento, se è metà regolamento forse due parole in più poteva spenderle.

Link al commento
Condividi su altri siti


Blackstorm non parlavo di te, parlavo del recensore. Comunque sia, risponderò in breve ai punti che hai citato nel mio post.

1) mi può stare bene che lui contesti il metodo casuale, ma se non scrivi che vi è anche un metodo di generazione a totale discrezione del giocatore capisci che la recensione è fallata. Uno che non conosce il gdr da subito si farà una brutta opinione. Quindi o non ha letto il manuale, o non ha citato l'opzione apposta, ed entrambe le opzioni non sono il massimo, credo che mi darai ragione.

2) Continuo a non capire le " regole per l'interpretazione" e la "mancanza di regole per l'interpretazione". Il tarocco dominante mi dà tutto il necessario per dare un'impronta al mio pg. Sine non è un gioco moderno e non voleva esserlo, continuo a non capire il perchè di questo giudizio basandosi su schemi che non fanno parte della sua natura. Va giudicato come gioco tradizionale, non forgita. Tu attaccheresti Pathfinder perchè non è forgita e non spinge sull'interpretazione?

3) Non ha letto il manuale perchè c'è scritto tranquillamente che, appunto, l'interpretazione dei tarocchi è diversa in base a molteplici fattori in campo, anche oggettivi. Se estraggo la morte durante un incontro con un simplex e sono un cacciatore di morti rodato magari perderò un dito, se sono un anziano ottantenne capisci che l'esito sarà diverso. Ripeto, non vedo dove sta il problema.

4) in tutti i giochi il master ha piu' potere dei giocatori, qualsiasi gioco tradizionale ( ce ne sono, pathfinder, rogue trader, exalted, warhammer, dico gli ultimi che ho giocato) sono rovinati se non si ha un buon master. Anche Sine, ovviamente. Ripeto, poi non si è obbligati a giocare col metodo degli arcani maggiori, se giochi solo coi minori non hai neanche il problema di dover interpretare troppo spesso i tarocchi, che possono essere aleatori. Anche qui non dice che c'è questa opzione. Son due le cose: o non l'ha letto, o ha evitato di parlarne.

5) Tu hai bisogno di numerini sulla scheda per interpretare un necrofilo?

6) io le recensioni le leggo, ribadisco: sarebbe bene leggere i manuali prima di fare le recensioni.

7) Non capisco cosa vuol dire che Sine requie non ti dà un obbiettivo ben definito. Probabilmente sono scemo, cosi' tutti quelli che giocano a Sine da anni =D L'obbiettivo di Sine Requie è creare una storia, horror, grottesca, di un mondo cupo e privo

di speranza, dove il male vince e il bene è costantemente corrotto dall' angoscia della quotidianità.

Ultima cosa, poi chiudo, tanto queste sono discussioni che alla fine portano al flame e non se ne cava mai niente di buono: io non ho fatto alcun attacco, sono un patito di Sine e penso si sia capito XD ma che il recensore cerchi di smontare il gioco è palese dalle mancanze scritte da me in questo post e dai toni utilizzati, oltre ad alcune parti decisamente di parte tipo questa

Prima di tutto, va detto che Sine Requie è un classico GDR tradizionale, dove il master, dotato di potere praticamente assoluto, dovrà guidare i suoi giocatori attraverso una storia in linea di massima già scritta e decisa. Se amate i giochi tradizionali potrebbe non essere un problema vero e proprio, ma è sicuramente un punto a sfavore per la sedicente originalità del sistema. Sine Requie non propone niente di nuovo e niente che non si sia già visto in qualsiasi altro gioco

Non si recensisce un gioco dandogli la colpa di appartenere ad un'altra categoria. Penso di aver detto cose abbastanza oggettive, se poi sine non piace ci mancherebbe, sono gusti, ma se c'è da criticare va fatto con onestà intellettuale e con criteri oggettivi, non giudicando in base ad opinioni personali che niente hanno a che vedere col gioco.

Link al commento
Condividi su altri siti

Scrivo qui su richiesta di Luca Maiorani (l’autore della recensione) che ha problemi a iscriversi al forum e mi ha chiesto di riportare alcune sue considerazioni:

la prima: non ho criticato Sine perché è tradizionale. Quando dico che non si discosta da altri giochi lo dico perché da sempre Sine è considerato un gioco innovativo grazie ai tarocchi, ma in realtà non lo è. è quello che criticavo, e pensavo che si capisse bene.

La seconda: i manuali li ho letti, ma ammetto di essermi totalmente dimenticato la parte delle regole opzionali. Essendo opzionali e non avendole mai usate le ho proprio dimenticate.

Ciò non cambia di una virgola quello che ho scritto a proposito del sistema casuale.

Sono comunque regole opzionali e come tali possono essere tranquillamente ignorate. Purtroppo.

Link al commento
Condividi su altri siti

1) mi può stare bene che lui contesti il metodo casuale, ma se non scrivi che vi è anche un metodo di generazione a totale discrezione del giocatore capisci che la recensione è fallata. Uno che non conosce il gdr da subito si farà una brutta opinione. Quindi o non ha letto il manuale, o non ha citato l'opzione apposta, ed entrambe le opzioni non sono il massimo, credo che mi darai ragione.

O forse semplicemente ha ritenuto non necessario citare un una critica al sistema di creazione casuale una opzione non casuale. È come se in dnd si parlasse di come ridurre la variabilità dei dadi e qualcuno venisse a dire che non abbiamo letto il manuale perché questo ha anche il pb e i punti fissi come sistema di assegnazione. Semplicemente non era quello di cui stava parlando. La premessa, per quanto fastidiosa, mi è sembrata chiara: vi dico perché non mi è piaciuto. Io dubito che qualcuno che non conosce il gioco possa basarsi su questa sola recensione. Non viene fatto per alcun gioco, di solito se ne guardano diverse.

2) Continuo a non capire le " regole per l'interpretazione" e la "mancanza di regole per l'interpretazione". Il tarocco dominante mi dà tutto il necessario per dare un'impronta al mio pg.

No, perché niente a parte la voglia di avere i punti avanzamento mi stimola a far sentire nel gioco le mie decisioni sul Tarocco Dominante. Non ci sono indicazioni su come giocare una ribellione al destino. Voglio dire, nel manuale non c'è nulla che mi avvantaggi nel giocare un personaggio con il dilemma se seguire o meno il suo tarocco. Io potrei fare anche una recitazione magistrale di come sono combattuto fra il dove mi portano gli eventi e la volontà di plasmare il mio fato, ma se non seguo il tarocco non avrò nemmeno il piccolo vantaggio di avere uno o due punti in più. E questo non mi piace, anche perché nel mondo di gioco il niente viene detto di come spingere il pg in eventi che coinvolgono il suo tarocco dominante.

Sine non è un gioco moderno e non voleva esserlo, continuo a non capire il perchè di questo giudizio basandosi su schemi che non fanno parte della sua natura. Va giudicato come gioco tradizionale, non forgita. Tu attaccheresti Pathfinder perchè non è forgita e non spinge sull'interpretazione?

Pathfinder ha regole decisamente migliori a livello meccanico ed ha indicazioni su come gestire l'interpretazione e i giocatori, nonostante non abbia una base molto adatta. Il problema è che nel manuale viene ripetuto ossessivamente che bisogna interpretare le reazioni, ci sono pure i premi del master (nulla più e nulla meno che px per l'interpretazione), ma se non mi dai delle meccaniche che aiutano questa cosa, ripeterlo di continuo non serve a molto. Ripeto, non pretendo che sia un gioco forgita. Però la sua ultima edizione uno sforzo in più per gestire la parte interpretativa lo poteva fare.

3) Non ha letto il manuale perchè c'è scritto tranquillamente che, appunto, l'interpretazione dei tarocchi è diversa in base a molteplici fattori in campo, anche oggettivi. Se estraggo la morte durante un incontro con un simplex e sono un cacciatore di morti rodato magari perderò un dito, se sono un anziano ottantenne capisci che l'esito sarà diverso. Ripeto, non vedo dove sta il problema.

Infatti dice chiaramente che l'interpretazione dei tarocchi è a discrezione del master. Cito:

"Pescando il bagatto, ad esempio, il manuale ci informerà che si tratta di un successo rocambolesco ma apparente. Come questo avverrà o cosa significherà in gioco non c’è dato saperlo, tutto ricade sulle spalle del master che è giustificato ad inventarsi qualsiasi cosa gli salta per la testa.*"

Che a me sembra molto vicino a ciò che hai detto tu.

4) in tutti i giochi il master ha piu' potere dei giocatori, qualsiasi gioco tradizionale ( ce ne sono, pathfinder, rogue trader, exalted, warhammer, dico gli ultimi che ho giocato) sono rovinati se non si ha un buon master. Anche Sine, ovviamente. Ripeto, poi non si è obbligati a giocare col metodo degli arcani maggiori, se giochi solo coi minori non hai neanche il problema di dover interpretare troppo spesso i tarocchi, che possono essere aleatori. Anche qui non dice che c'è questa opzione. Son due le cose: o non l'ha letto, o ha evitato di parlarne.

Visto che ha criticato i tarocchi evidentemente non si concentra sul gioco avanzato. Anche se un paio di frasi fanno supporre che nemmeno il gioco avanzato sia di suo gradimento.

5) Tu hai bisogno di numerini sulla scheda per interpretare un necrofilo?

Ti ho chiesto con quali numeri? Ti ho chiesto come interpretarlo. Quali sono i limiti entro cui muovermi?

6) io le recensioni le leggo, ribadisco: sarebbe bene leggere i manuali prima di fare le recensioni.

E io ribadisco, vai a fare a lui queste accuse, ed esponi i motivi che ti portano a pensare ciò.

7) Non capisco cosa vuol dire che Sine requie non ti dà un obbiettivo ben definito. Probabilmente sono scemo, cosi' tutti quelli che giocano a Sine da anni =D L'obbiettivo di Sine Requie è creare una storia, horror, grottesca, di un mondo cupo e privo

di speranza, dove il male vince e il bene è costantemente corrotto dall' angoscia della quotidianità.

Mettiamola così: non aiuta molto a partire da zero.

io non ho fatto alcun attacco,

Hai detto che il recensore non ha letto il manuale. Ovvero che scrive senza sapere di cosa parla. Rileggere per credere.

Prima di tutto, va detto che Sine Requie è un classico GDR tradizionale, dove il master, dotato di potere praticamente assoluto, dovrà guidare i suoi giocatori attraverso una storia in linea di massima già scritta e decisa. Se amate i giochi tradizionali potrebbe non essere un problema vero e proprio, ma è sicuramente un punto a sfavore per la sedicente originalità del sistema. Sine Requie non propone niente di nuovo e niente che non si sia già visto in qualsiasi altro gioco

Non si recensisce un gioco dandogli la colpa di appartenere ad un'altra categoria.

Scusa? Ha detto che è un gdr tradizionale e che questo è in contrasto con i proclami di originalità. Non mi pare abbia detto chissà cosa.

Link al commento
Condividi su altri siti

Dove lo trovo scritto in che categoria va un gioco di ruolo? O_o' Che categorie ci sono?

E sopratutto...un gioco si recensisce e la recensione parla delle regole di quel gioco.

Luca Maiorani non ha scritto "Sine Requie non ha la contrapposizione Virtù/Vizio di Mondo di Tenebra, quindi non aiuta a interpretare" (per fare un esempio). Ha parlato di Sine Requie. In che categoria lo avrebbe inserito?

Tu stai insultando il gioco che ti piace molto più della recensione di Luca. Con questa frase:

"Prima di tutto, va detto che Sine Requie è un classico GDR tradizionale, dove il master, dotato di potere praticamente assoluto, dovrà guidare i suoi giocatori attraverso una storia in linea di massima già scritta e decisa. Se amate i giochi tradizionali potrebbe non essere un problema vero e proprio, ma è sicuramente un punto a sfavore per la sedicente originalità del sistema. Sine Requie non propone niente di nuovo e niente che non si sia già visto in qualsiasi altro gioco"

Stai dicendo che non ha un sistema originale, quando invece ce l'ha: il sistema dei tarocchi come strumento di narrazione non mi pare sia una copiazzatura. Il sistema di generazione dei morti (anche quando muore un PG) è originale. Il sistema di salvezza tramite estrazione dei tarocchi basato sul karma è originale.

Può piacere o può non piacere. Può essere difficile da usare o facile da usare. Ma dire "non è originale" presuppone quantomeno di giustificare da cosa è stato copiato, no?

E poi una frase come questa "Sine Requie non propone niente di nuovo e niente che non si sia già visto in qualsiasi altro gioco" è un insulto a Sine Requie molto più grande di qualsiasi cosa abbia scritto Luca Maiorani nella sua recensione.

Link al commento
Condividi su altri siti

Attenzione, la creazione di un pg tramite punti e scelta di tarocco dominante non è opzionale, ha la stessa valenza della pescata a caso. E' pura e semplice scelta.

Poi Sine non è un gioco innovativo, e nemmeno gli autori l'hanno spacciato per tale. Usano i tarocchi solo per una questione di atmosfera, come da loro stessi piu' volte specificato.

Spiegel: il passaggio in neretto non è mio, è della recensione di Maiorani. Penso fosse abbastanza chiaro =D

Link al commento
Condividi su altri siti

E allora se il fatto di non avere innovazioni (che sinceramente non mi pare) è una caratteristica talmente marcata nel gioco che persino gli autori lo hanno ribadito (anche se mi pare strano)...perché ti scandalizza tanto che Luca Maiorani lo scriva?

Perché ti scandalizza tanto che quella caratteristica lo abbia colpito negativamente? O_o'

Cioè se io ho fatto un gioco con meccaniche che non funzionano (non parlo di Sine Requie, sto facendo un esempio) e lo dico chiaramente (non cerco di spacciarlo per qualcosa di diverso) allora il voto delle recensioni dovrebbe aumentare??? O_O

Link al commento
Condividi su altri siti

Giusto per la cronaca, -Spiegel-, l'estratto che citi dal post di Orcus, lui l'aveva a sua volta citato dalla recensione, non è suo.

Rispondendo a Luca Maiorani, non ho mai sentito dire che Sine Requie brilla per originalità grazie al sistema dei tarocchi, li ho sempre sentiti definire una sorta di dado complicato, per intenderci.

Lungi da me e, a quanto pare, dagli autori, definire i tarocchi una grande innovazione, sono semplicemente un tocco in più, che può piacere o non piacere, ma sicuramente non pubblicizza il gioco per l'innovazione della trovata (anche se devo dire che è un modo semplice per caratterizzarlo e dargli riconoscibilità).

Per le regole opzionali, il fatto di averle dimenticate non è un problema, ma non sono così trascurabili.

Ok che, essendo opzionali, possono essere ignorate, ma essendo comunque ufficiali e presenti sul manuale, un gruppo che non le usi non ha diritto di lamentarsi di quelle regole che andrebbero a sostituire (in questo caso, quelle di creazione casuale del PG).

Ricollegandomi all'esempio di Blackstorm, se io in D&D mi lamento della generazione delle caratteristiche a dadi e ignoro il point buy scritto appena lì sotto, la colpa è mia, non degli autori, perché loro l'alternativa me l'avevano fornita. Opzionale sì, ma c'è.

Link al commento
Condividi su altri siti

Senza offesa, ma non capisco quello che vuoi dirmi.

Gli autori non spacciano Sine per un gioco innovativo, semplicemente è il loro gdr. L'unica innovazione è rappresentata dall'uso degli arcani al posto dei dadi, stop. Ma E' solo una questione atmosferica. Sine Requie è un gdr vecchio stampo e stop, non voleva portare niente di nuovo sotto questo punto di vista.

Dico solo che, secondo me, è ingiusto stroncare un gioco solo perchè utilizza un metodo standard a livello meccanico, ed è ingiusto soprattutto atribuirgli velleità innovatrici quando mai sto gioco si è posto questo fine. Poi possiamo discutere di tutto, mica mi piacciono tutte le regole di Sine ( non mi piacciono i counter fallimenti, ad esempio, non li sopporto proprio) ma per il resto penso che sia un gioco che lascia molta libertà d'interpretazione, e con un sistema di combattimento tra i piu' letali che io conosca. Ma di questo non se n'è mai parlato.

Link al commento
Condividi su altri siti

PS: per la storia del passaggio in neretto chiedo scusa. Avevo notato la somiglianza, ma non che era una citazione. ^_^

Inoltre mi son comparsi una serie di post prima del mio ultimo, che prima non visualizzavo. Deve esserci qualche problema di refresh. O_o'

A parte questo:

Orcus, mi resta comunque la curiosità di sapere perché una caratteristica che un recensore ritiene negativa debba essere ignorata se l'autore del gioco sostiene di averla inserita appositamente. O_o'

Cioè se io recensendo d&d4 mi lamento del fatto che i combattimenti durino troppo (e questo influenza negativamente il mio voto), una controcritica sarebbe "guarda che gli autori lo hanno detto che i combattimenti durano troppo. Non stanno cercando di venderti un gioco in cui i combattimenti durano il giusto"???

Link al commento
Condividi su altri siti

Probabilmente stavi scrivendo mentre noi postavamo.

Riguardo alla questione dei combattimenti troppo lunghi, secondo me sì, quella di "gli autori l'hanno detto" sarebbe una risposta adeguata.

Se gli autori dicono che il gioco è fatto per combattimenti lenti e così è, non solo stanno rispondendo alla critica, ma stanno anche segnando un punto: hanno detto che il gioco funziona in un modo e funziona davvero così, segno di buon game design. Se poi non ti piacciono i combattimenti lunghi e prendi un gioco che fa di questo una sua caratteristica, allora è colpa tua.

Se gli autori invece non hanno detto niente a riguardo, allora hai il pieno diritto di criticare.

Tornando al caso specifico di Sine Requie, se io compro un gioco di cui viene specificato persino dagli autori che non è originale aspettandomi un gioco originale, è solo colpa mia, ma poi non posso definire la mancanza di originalità un punto debole; soprattutto perché la presenza o meno di originalità non è un pregio né un difetto, in sé e per sé.

A qualcuno piacciono i giochi senza master e/o senza dadi, a qualcun altro no; la cosa è completamente soggettiva, a differenza del fatto che i combattimenti siano o meno farraginosi e macchinosi, che generalmente viene visto come un difetto.

Link al commento
Condividi su altri siti

Il sistema di combattimento letale può essere un punto a favore come a sfavore. La critica principale che personalmente muovo a Sine Requie è che avrei preferito meccaniche più snelle e orientate all'interpretazione.

Verissimo, ma in un gioco horror, dove l'essere umano è ridotto ad essere preda costante di cacciatori immortali, è un pregio. Un morso, una pallottola, una coltellata se ben piantata ti uccide. Stop. Per non parlare del sistema di infezioni, ben fatto e congegnato.

Mi dirai: " anche in Rolemaster una spadata ti uccide" vero. Ma in Sine Requie è tutto reso volutamente piu' macabro, sadico e grottesco XD il sistema delle amputazioni ne è una lampante conferma. =D

Di per contro, una sistema del genere in che ne so, Ded 4, sarebbe decisamente un difetto.

Per l'altro punto: quindi Blackstorm tu avresti visto Sine piu' adatto come gioco forgita? perchè di regole non ce ne sono molte, e danno decisamente pochi paletti. Te lo dico perchè mi sembra di leggere una contraddizione di termini in quello che hai scritto, perchè prima ti sei lamentato delle regole che non supportano e lasciano troppo al caso ( vedi necrofilia) e poi sopra scrivi che avresti preferisto meccaniche piu' snelle e interpretative. Mi chiarisci questo punto?

Link al commento
Condividi su altri siti

Tornando al caso specifico di Sine Requie, se io compro un gioco di cui viene specificato persino dagli autori che non è originale aspettandomi un gioco originale, è solo colpa mia, ma poi non posso definire la mancanza di originalità un punto debole; soprattutto perché la presenza o meno di originalità non è un pregio né un difetto, in sé e per sé.

Ok. Però io ho sentito spesso dire che il sistema di sr è innovativo. Non dagli autori, sia chiaro. Penso che anche il recensore abbia sentito questo tipo di lode, probabilmente da diversi fan. Ed è questo il punto che imho ha voluto smontare.

Verissimo, ma in un gioco horror, dove l'essere umano è ridotto ad essere preda costante di cacciatori immortali, è un pregio. Un morso, una pallottola, una coltellata se ben piantata ti uccide.

Non necessariamente. Se ricordo bene in Chtulhu d100 non ci sono i colpi mirati, eppure è uno dei giochi che meglio rende l'horror.

Stop. Per non parlare del sistema di infezioni, ben fatto e congegnato.

Ora non ho il manuale sotto mano, ma se non ricordo male è un check su forza fisica.

Per l'altro punto: quindi Blackstorm tu avresti visto Sine piu' adatto come gioco forgita? perchè di regole non ce ne sono molte, e danno decisamente pochi paletti. Te lo dico perchè mi sembra di leggere una contraddizione di termini in quello che hai scritto, perchè prima ti sei lamentato delle regole che non supportano e lasciano troppo al caso ( vedi necrofilia) e poi sopra scrivi che avresti preferisto meccaniche piu' snelle e interpretative. Mi chiarisci questo punto?

Certo. Premetto che non ho mai detto che lo vorrei forgita. Il mio punto è questo: vorrei meccaniche più snelle, vero, ma dal punto di vista del combattimento. È una meccanica pesante, questo spero che tu sia d'accordo. E qui le preferirei più snelle, o anche solo con meno tabelle da incrociare. Insomma, qualcosa di agile. Però avrei gradito anche una maggiore profondità per l'interpretazione. Perché è vero che non mi servono numeri per giocare un necrofilo, però vorrei anche qualcosa che mi consenta di farlo pesare in gioco. Per cui, no, non vorrei che fosse forgita, ma che adattasse alcune idee che permettano un'esperienza più immersiva.

Link al commento
Condividi su altri siti

Ok. Però io ho sentito spesso dire che il sistema di sr è innovativo. Non dagli autori, sia chiaro. Penso che anche il recensore abbia sentito questo tipo di lode, probabilmente da diversi fan. Ed è questo il punto che imho ha voluto smontare.

Certo. Premetto che non ho mai detto che lo vorrei forgita. Il mio punto è questo: vorrei meccaniche più snelle, vero, ma dal punto di vista del combattimento. È una meccanica pesante, questo spero che tu sia d'accordo. E qui le preferirei più snelle, o anche solo con meno tabelle da incrociare. Insomma, qualcosa di agile. Però avrei gradito anche una maggiore profondità per l'interpretazione. Perché è vero che non mi servono numeri per giocare un necrofilo, però vorrei anche qualcosa che mi consenta di farlo pesare in gioco. Per cui, no, non vorrei che fosse forgita, ma che adattasse alcune idee che permettano un'esperienza più immersiva.

Chi ha detto che il sistema è innovativo conosce poco il mondo dei gdr. XD

Piu' che pesante il combattimento è scomodo, soprattutto all'inizio, perchè devi incrociare tabelle su tabelle e continuare ad andare avanti e indietro con le pagine ( e per me cartomante in certi scontri era fastidioso) ma dopo un pò ci si fa l'abitudine :)

Comunque adesso mi è piu' chiaro il tuo punto di vista.

Link al commento
Condividi su altri siti

Purtroppo non ho il tempo di intervenire su ogni contributo portato alla discussione.

Però vorrei spiegare perchè ho postato questa recensione.

L'ho postata perchè spesso ho letto che Sine Requie è un gdr innovativo e che è un grandioso gdr horror.

Credo che Sine Requie sia un gdr tradizionale godibilissimo (con un'ambientazione che mi piace tantissimo) e che, con il gruppo giusto, possa essere molto divertente da giocare. Però ha un sistema nato vecchio (ed effettivamente gli stessi autori non hanno mai sostenuto che fosse iperinnovativo da quel punto di vista). Con alcuni aspetti del regolamento evocativi (i tarocchi, il combattimento con le membra che saltano) ma molto tradizionali.

Ecco ho messo questa recensione/stroncatura, provocatoriamente proprio per sottolineare questo aspetto.

Non sono un appassionato di gdr tradizionali ma con i gdr tradizionali ci si può sicuramente divertire. Per un mio vezzo non sopporto che le persone ignorano il panorama di ciò che esiste :) . Non posso ovviamente costringere tutti a conoscere tutta la scena dei gdr ma posso comunque far vedere (con qualche post qua e là) che esistono diversi approcci al gdr. Poi, quando li conosci, scegli quello che più ti piace.

So che è un po' utopistico, specialmente in un ambiente come quello del gdr dove la scena è frammentata e con tante persone che non si interessano neanche di cosa c'è oltre al loro singolo gdr. Ma forse questo è vero per tante altre attività oltre al gdr, cioè che è difficile che la gente si informi su qual è l'intero panorama della propria attività.

Nel mio piccolo "combatto" sempre perchè le informazioni si diffondano il più possibile :) .

Insomma quando arriva qualcuno e grida al miracolo mi da sempre un po' fastidio. Al gioco vanno riconosciuti i suoi meriti oggettivi, i suoi meriti dal punto di vista soggettivo del giocatore ma n0on considerarlo ciò che non è.

E ora un OT (che se interessa continuo in un altro topic)

Dato che l'ambientazione di Sine Requie mi piace (sia per gli aspetti "politici" che per gli aspetti tamarri) mi interessano sempre sistemi alternativi, che siano di mio gusto, per giocare le tematiche di Sine Requie.

Un po' di tempo addietro avevo pensato ad usare una versione modificata di Archipelago II (con le carte modificate), ovviamente non avrò mai tempo di creare un gioco del genere e playtestarlo. Magari non ne sono neanche capace ma non facendolo mai rimarrò con l'illusione che sarei stato capce di farlo :) .

Un altro sistema è quello scritto da Luca Ricci (membro di Janus, ex editori di gdr) basato sul motore de "Il Mondo dell'Apocalisse".

Se volete in questo caso ho a disposizione una descrizione di una sessione da parte di un giocatore che fa capire anche un po' le meccaniche. La descrizione però è in inglese. Se interessa la posto.

FINE OT

Link al commento
Condividi su altri siti

Potresti, lavorandoci un po’ sopra. Ma in quel caso sarebbe chiarissimo a tutti che il tipo di gioco che vi interessa fare parla di misteri occulti e di come i personaggi li risolvono. Ci potrebbe venire bene una bella campagna nel IV Reich in cui i personaggi devono investigare una serie di misteri (magari fanno parte di qualche agenzia o sono legati da una trama di intrighi sotterranea).

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account e registrati nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.
 

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo...