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A Cacci di Se Stessi Parte1 Un Salto Nel Buio.


Lamadanzante

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Vi risvegliate da quello che sembra un sonno molto profondo, distesi su una spiaggia di sabbia bianca finissima, con sopra la testa un sole torrido che vi sta bruciando la schiena esposta. Vi accorgete infatti, sorpresi, che siete completamente nudi e che non riconoscete l'altra persona che si sta risvegliando e che, come voi, si sta riprendendo. Ma c'e' un altra cosa di cui vi state rendendo conto poco a poco e con orrore...non solo non riconoscete le altre persone, non riconoscete neanche voi stessi! Chi siete? Cosa ci fate in quel posto completamente nudi? Da dove venite? Un senso di angoscia vi attanaglia lo stomaco e vi fa mancare le forze appena riacquisite. Cercate di concentrarvi sul presente, cercando una risposta per il passato...

Guardando a nord, quella che sembra una fitta e impenetrabile barriera di palme chiude la baia in cui vi trovate. Da quello che potete vedere e' compatta e non sembra esserci nessuna strada che la attraversa. A est e a ovest la spiaggia sembra continuare senza fine, senza nessuna traccia di costruzione umana o di qualsiasi altra razza. Solo all'orizzonte potete intravvedere delle vaghe forme grigie, forse montagne. A sud c'e' l'oceano, infinito , azzurro e piatto. A quelli che sembrano un centinaio di metri si staglia come sospeso sull'acqua, un arco che pare fatto di marmo bianco, luccicante alla abbagliante luce del sole. Non notate altri particolari, anche se sforzando la vista sembra che segni o scritte siano incise sulla costruzione.

A parte il leggero rumore della brezza marina, brezza che fra l'altro vi porta alle narici un certo odore putrescente, la baia e' innaturalmente silenziosa. Nessun suono di animali nella foresta, nessun richiamo di uccelli nel cielo...sembra che la vita non abiti questo posto...o che si stia nascondendo...

Vi alzate finalmente, sotto la luce di quel sole implacabile, guardando il vostro improbabile compagno, specchiandovi nella sua sorpresa e incredulita'....

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Apro gli occhi pigramente, come dopo una lunga dormita post sbornia. Mi stiracchio senza accorgermi di essere sulla sabbia e non su un comodo letto. L'intensa luce del sole cocente si infila sotto le mie palpebre, infastidendomi e costringendomi a un sommesso brontolio. Ci metto un pò di tempo ad accorgermi della situazione reale.

Che diavolo... Ieri sera devo aver esagerato di nuovo alla locanda..... Aspetta.. Come si chiama la locanda di quella città.. Aspetta.. Come si chiamava la città?? i miei pensieri si susseguono sempre più confusi mentre mi sveglio lentamente. Quando finalmente apro gli occhi mi ritrovo su una spiaggia deserta. E' caldissimo e mi sorprendo nel ritrovarmi nudo. E' da molto tempo, da quando ero solo un piccolo gnomo, che non mi faccio trasportare dalle emozioni, soprattutto dalla sorpresa. E' difficile vedermi realmente meravigliato. Così, anche questa volta, mi limito a fare spallucce, accettando la strana situazione in cui mi trovo.

Mi guardo intorno incuriosito. Dietro di me noto un'altra persona. E' una giovane ragazza.. probabilmente dai tratti sembra una mezz'elfa e, cosa più importante.. è tutta nuda anche lei. Mi soffermo ad osservarla un attimo, mentre si muove lentamente nel dormiveglia. Un sorriso beffardo mi compare sul volto e sfrego le mani soddisfatto. Poi, mi ricompongo. No Herbert.. Tal comportamento che ti sei tanto volgarmente figurato nella mente non si addice di certo a un galantuomo come te! boffonchio a bassa voce tra me e me. Mi alzo, tranquillamente, la strana situazione non mi agita particolarmente. Mi avvicino al mare e mi siedo a gambe conserte sul bagnasciuga. Senza saperne il motivo, forse per un'abitudine di cui ora non ho memoria, alzo le braccia al cielo, rivolgendole al sole, in atteggiamento di preghiera.

E ora.. aspettiamo che la ragazza si svegli.. Magari lei saprà dirmi cosa ci facciamo qui e, soprattutto, chi siamo!!

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Aspetto

Spoiler:  
Alta ben 1.78, fisico atletico e ben strutturato. Capelli rossi corti e occhi dello stesso colore.

Il corpo ricoperto di cicatrici, alcune fin troppo geometriche o vicine.

p.s. Loki! mi hai ninjato! volevo anche io scrivere della locanda XDD

Ahh...la testa... dico, passandomi una mano alla testa.

La mente annebbiata, mi guardo intorno. Un piccolo uomo sta' seduto vicino all'acqua forse a meditare.

La brezza marina scorre e mi porta alle narici l'odore salmastro del mare, confermando che mi trovo effettivamente davanti all'acqua di un mare. Inoltre la brezza passa lungo tutto il mio corpo, facendomi leggermente rabbrividire e facendomi accorgere di essere, difatti, nuda.

A vedere l'uomo arrossisco leggermente e ri-appoggio la testa nella sabbia.

Oddio, in che razza di festa mi ero ficcata ieri sera? Ero alla sagra del...del...dove ero ieri?!

Mi alzo lentamente, facendo forza e alzandomi in piedi. Mi guardo intorno cercando mie cose, non trovandone. Mi avvio poi verso di lui e guardando le sue spalle con curiosità.

Come diamine si chiamera'?...e che è successo...? non ricordo nulla! Che diavolo ho bevuto ieri?!

Una volta molto vicino a lui gli metto una mano sulla spalla, per poi fare un paio di passi verso l'acqua per sedermi davanti a lui. Buongiorno!

I pensieri si arrovellano in fretta nella mia testa. Lui sapra' qualcosa... forse è un mio conoscente? beh, per essere nuda con lui su una spiaggia devo conoscerlo...non credo di essere quel tipo di ragazza...Vediamo se sa' qualcosa.

Come va'? tutto ok?

Ti...ricordi di ieri? che è successo?

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Aspetto

Spoiler:  
Gnomo di 98 anni, di mezza età. Alto circa 1metro, dalla pelle chiara e i capelli biondi e leggermente brizzolati. Barbetta e baffetti incolti. Parla con un accento leggermente tedesco.

Quando sento la voce della ragazza apro gli occhi, osservandola di sfuggita, poi li richiudo, continuando a rimanere in quella stramba posizione: gambe conserte e braccia al cielo.

Herbet.. Sembra chiaro che nemmeno la signorina ricordi cosa sia accaduto ieri notte.. penso tra me e me.

Oh.. Tutto molto bene.. Grazie.. Ad ogni modo.. Non ricordo ciò che è accaduto la scorsa nottata! Forse potresti illuminarmi tu! rispondo, sbrigativo, tenendo gli occhi chiusi.

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...eh?

Nemmeno lui...?!

N-no...nemmeno io...ma che diavolo..? Il tono è leggermente allarmato. Mi alzo in piedi per guardarmi bene intorno adesso, in cerca di qualcosa che io ossa ricordare, ma nulla. Inutile. Perchè siamo qui..?! perchè non ricordiamo niente?!

Qualcosa di decisamente strano è successo. Qualcuno ci ha fatto qualcosa, ci ha spogliato e gettato qui probabilmente...O forse è stato un naufragio? dico guardando il mare e dando le spalle al mio compagno.

Non ci capisco niente...non ricordo nemmeno come mi chiamo, ed eccomi qua nuda su una spiaggia mai vista. Non ha sens...ehi! hai visto quella cosa in mezzo al mare?! Dico indicando l'arco di marmo sospeso.

Sembra ci sia scritto qualcosa, vado a controllare mentre..tu mediti? Vabbe', a dopo le domande, arrivo.

Detto cio' mi avvio verso l'acqua tuffandomi e andando verso la costruzione per leggere.

Spoiler:  
Swim +9.

Ho corretto la scheda perchè avevo messo la metà dei punti abilità per errore di calcolo.

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X Fira

Spoiler:  
L'arco si trova a un centinaio di metri dalla riva. E' sospeso a circa 3 metri dalla superfice del mare. E' molto grande ed e' probabilmente composto da marmo bianco puro. Sulla superficie in alto, vedi incisi due nomi, uno e' il tuo e l'altro e':Herbert. Sono incisi con una tinta verde. Non noti nient'altro dell'arco.
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osservo sorpresa l'arco, distinguendo il mio nome.

Fira! che scema! mi chiamo Fira! Dico mentre galleggiando sull'acqua questo ricordo mi ri-affiora.

Torno a riva nuotando lesta.

Certo! Come ho fatto a non ricordrmen...fermi tutti...cosa ci faceva il mio nome su un arco di marmo fluttuante?!

Tutta questa storia è decisamente troppo, troppo strana.

Una volta arrivata a riva mi avvicino all'ometto. in una sensazione mista di felicità per il ricordo acquisito e smarrimento per la situazione.

Mi avvicino mettendomi in ginocchio davanti a lui per pareggiare la differenza di altezza e guardarlo in faccia.

Fira! Mi chiamo Fira! E tu ti chiami Herbert quindi? Erano incisi sul quella cosa con roba verde. E' troppo bizzarro...Tu ci capisci qualcosa...?

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Alle parole della ragazza mi desto, riaprendo gli occhi e alzandomi in piedi.

Sono Herbert Hainz Von Huggrik... Lieto di conoscerla Fira! dico con tono pacato e sereno.

Mi trovo concorde con lei sul fatto che tutto ciò sia alquanto bizzarro... Tuttavia non mi agiterei troppo.. Il Sole ci è favorevole.. Lo testimonia il fatto che risplende con tanta insistenza sui nostri corpi nudi! sentenzio serafico, apparendo sempre più strambo agli occhi della giovane ragazza.

Direi che la cosa più saggia da fare, ora, sebbene la cosa mi rincresca molto, sia trovare delle vesti con le quale coprire i nostri corpi. Non vorrei che qualcuno, oltre al sottoscritto, posasse i suoi occhi indegni su cotanta grazia. Il mio tono di voce rimane sempre inquietantemente pacato ed il mio viso freddo e distaccato.

Proporrei, ad ogni modo, di costeggiare quel muro di palme, alla ricerca di un passaggio nella foresta, in direzione di quelle montagne.

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A-ah, si... Rispondo imbarazzata alla sua invocazione al sole, con un sorrisetto imbarazzato e grattandomi dietro la nuca.

Arrossisco ancora alle affermazioni successive colpita per il modo di fare strambo e freddo, ma al contempo cortese e nobile.

Perchè reagisco cosi' alle sue parole e non mi imbarazza troppo la nudità?...ah, forse...

Mi alzo insieme a lui, scrollando i capelli violentemente per asciugarmeli un poco e dandomi colpetti sulle gambe per far cadere tutta la sabbia rimasta attaccata.

D-direi che è un buon piano. Direi di avviarci. Dico, indicando il muro di palme nella direzione da lui suggerita, avviandomi con lui.

Mentre cammiamo parlo imbarazzata.

S-senti, sii libero di dirmi che sono scema, ma secondo me io e te stavamo insieme o qualcosa del genere... Non credo che chiunque ci abbia rapito di sia preso la briga di toglierci persino i vestiti, oggetti senza valore.

Potrebbe significare che eravamo già cosi', forse in una stanza di locanda. E se siamo insieme e nessun'altro direi che eravamo insieme. Poi il fatto che non mi sento imbarazzata, aggiunta a quei complimenti...che ne pensi? possibile? Potremmo in realta' essere una coppia finita fuoribordo o rapinata in una locanda e sbattuti qua. Spiegerebbe alcune cose...certo..non il perchè non ricordiamo nulla..forse è solo una forte botta che abbiamo preso che abbiamo dimenticato magari...

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Avvicinandosi alle palme i due notano che queste ultime sono alte almeno 3 metri e che i loro frutti sono cocchi. Anche se all'apparenza quando erano sulla riva la foresta sembrava compatta ora, tra i tronchi dei palmeti i due compagni notano un sentiero seminascosto dalle grandi foglie delle palme cadute al suolo e seccate al sole. Il sentiero appare decisamente vecchio, anche se ai due appare chiaramente di costruzione artificiale, non naturale. Qua e la' tra le fronde si possono notare i resti di quella che doveva essere la pavimentazione.

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Oh, cibo! Che fortuna! Meglio prenderne un po' prima di proseguire. Potrebbero tornare utili anche come armi improvvisate da tirare se becchiamo qualche animale oltre che come cibo e acqua dolce. Concludo celere indicando una palma vicino alla via, prima che possa rispondere ai miei dubbi.

Mi ci avvicino arrampicandomi e staccandone i frutti, facendoli cadere.

Spoiler:  
Diciamo che ne prendo almeno 6 o 7, ammesso che due potrebbero contare come razione giornaliera. Se su un albero non ce ne sono abbastanza passo al prossimo.

Climb dovrei avere +7

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Fira si arrampica ágilmente sulla palma piu' vicina. Dopo vari tentativi riesce a far cadere al suolo 6 cocchi, gli altri sono ancora immaturi. Dopodiche', altrettanto ágilmente scende a terra, contenta di aver trovato acqua e cibo nellos stesso frutto (50 PE per Fira per aver conseguito una potenziale fonte di sostentamento). Resta pero' un problema...come aprire i cocchi?

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Mentre ci allontaniamo dall'oceano, dirigendoci verso il muro di palme, rifletto tra me e me L'occasione fa l'uomo ladro... quindi, rispondo alle precedenti affermazioni di Fira.

Analizzando attentamente la questione..Potrebbe essere effettivamente come dici lei, signorina.. Anzi.. Ora che ricordo.. credo sia proprio così!! Stavamo chiaramente insieme.. Una bella coppia io e lei!! dico, muovendo appena la testa in su e in giù in segno d'assenso, con tono assai serio e realista.

Giunti in prossimità delle palme la osservo arrampicarsi per raccogliere i cocchi.

Molto bene mia cara.. Ora dovremo solo trovare il modo di aprirle!

Mi guardo intorno, cercando nei dintorni qualche pietra adatta a tale compito o qualcosa di tagliente.

@DM

Spoiler:  
osservare +3 Mentre osservo cerco anche di capire se con le foglie secche a terra è possibile fabbricarci dei rudimentali vestiti, in attesa di trovarne di veri.. Una domanda.. Ho già a disposizione degli incantesimi e ti devo dire quali o contiamo che devo ancora fare la mia ora di meditazione?? Dimmi tu..
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Che fortuna dico sollevata. questo mi da' un gran sollievo. Forse allora siamo finiti qua da un naufragio... Altrimenti significava che sarei rimasta impotente e senza vesti in balia di sconosciuti di dubbia morale...non voglio nemmeno pensarci. un po' di pelle d'oca corre lungo il mio corpo al pensiero raccapricciante delle possibili implicazioni. Pero' non ho il segno di un anello, quindi non siamo sposati probabilmente. Tu ricordi nulla a riguardo? Di noi?

Oddio, questo pero' non spiega pero' ancora quella strana arcata...

Scesa dall'albero prendo un cocco in mano e mi guardo intorno.

Per gli strumenti direi che qua non abbiamo nulla di tanto robusto e appuntito che svolga lo scopo. Le palme non hanno rami robusti da usare. Se lo vogliamo aprire, temo che potremmo farlo si ma senza berne l'acqua all'interno per ora. indico la pavimentazione.

Prendo una pietra, metto il cocco sopra un altra. un colpo e cosi' si apre. Certo, perdiamo i liquidi, ma per il momento mangiamo qualcosa. Recuperero' altri cocchi se serve.

Mi siedo un secondo. Il mio occhio cade sulla mia coscia sinistra, dove una serie di cicatrici parallele colpiscono la mia attenzione. Ma che...? Che strane cicatrici...che significa? Le hai anche te? Sembrano messe apposta... cercandone altre ne trovo altre sulle braccia, le mani, il petto: un po' ovunque.

Ma che...?

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Per l'acqua provvederò io, mia cara! dico istintivamente, senza saperne bene il motivo.

Non so ancora come.. Ma sono quasi sicuro che sono in grado di procurarmela un pò d'acqua.. penso, ascoltando distrattamente le parole di Fira.

Cicatrici?? domando, poi, iniziando ad osservarmi tranquillamente No.. assolutamente nessuna cicatrice, mia cara!

detto questo mi metto a trafficare con le grosse foglie secche delle palme, cercando di fabbricare dei rudimentali vestiti.

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oh, capisco.

Mi guardo ancora le numerose cicatrici, leggermente corrucciata Allora e' qualcosa che riguarda solo il mio passato...chissa' che diavolo mi e' successo..

Mi alzo e prendo una roccia dalla strada. Davvero? Allora devi essere un mago, un druido o qualcosa del genere.

Se l'acqua puoi procurarla te, qui abbiamo il cibo.

Ah! Ottimo! La palma secondo me e' troppo dura per farci vestiti, ma provare a farci uno zaino o un qualcosa per portare il cibo scommetto che sono perfette. Fai quello che puoi mentre io penso al cibo.

Prendo un cocco e lo metto su un altra pietra.

Mi inginocchio dando le spalle al mio compagno per impedire che volino scheggie verso di lui in caso di incidenti.

Inizio a colpire i cocchi con forza usando l'altra pietra per cercare di aprirle.

Spoiler:  
Se e' una prova di forza ho +3
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Mi metto a girovagare negli immediati dintorni, fischiettando distrattamente, cercando qua e là foglie di palma cadute adatte al mio scopo o qualsiasi altra cosa mi possa tornare utile. Poi, sempre fischiettando, inizio a lavorare con ciò che ho a disposizione.

@dm

Spoiler:  
prova artigianato +0 :D
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I due riescono ad aprire i cocchi dopo vari tentativi infruttuosi. Lavorare sotto quel caldo cocente li fa sudare copiosamente, ma alla fine riescono ad aprirne due. L'acqua all'interno fuoriesce bagnando appena la sabbia torrida. (+50 PE a entrambi per aver aperto i cocchi.).

Lo gnomo intanto cercava delle foglie di palma secche per coprirsi almeno le parti intime. Non erano molto adatte allo scopo però alla fine riuscì in qualche modo a utilizzarne una tipo pannolone e a legarla in vita con pezzi di altre foglie. Probabilmente al minimo sforzo si sarebbe sfaldato tutto, ma per il momento copriva il suo sesso in qualche modo.

(Hai già gli incantesimi)

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CHE CALDO! è il mio primo commento quando mentre lavoro il sudore mi imperla i capelli tanto da andarmi un po' negli occhi.

Ehi, visto? si sono aperti! Abbiamo da mangiare! Dico sollevata e prendendo velocemente un frammento di una noce e staccandone la bianca parte commestibile interna. Ne metto in bocca un bel pezzo e ne allungo un altro al mio compagno distrattamente mentre recupero tutti i frammenti per radunare il cibo pronto.

Stacco due foglie velocemente appoggiandole incorciate e mettendoci sopra tutti i pezzi di cocco privati del duro guscio.

Dopo di che le ripiego sul cocco per bloccarlo a mo' di pacchetto.

Mi giro verso il mio compagno.

Certo, uno zaino è meglio, ma per tenere il cibo lontano dal fango se cadiamo dovrebbe reggere una caduta... carino come abito nuovo, ma non credo sia ne comodo, ne regga tanto bene i movimenti. Dico ridacchiando.

Allungo il pacchetto di foglie al mio compagno. Io prendo un paio di noci di cocco.

Scherzi a parte, quello ci dovrebbe bastare fino a stasera, spero. Queste le porto dietro per sicurezza. Andiamo ad esplorare? Vado vanti io che mi so' muovere meglio.

Concludo avviandomi verso il sentiero.

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Il sole e le temperature tropicali sono impietose. Lo noto osservando la mia compagna si sventura. Il sudore le cola sul volto e sul viso. Stranamente io, invece, mi trovo a mio agio.

E' chiaro che è una giornata torrida... Mi domando per quale motivo la suddetta cosa non mi rechi particolare fastidio.. Bah.. Tanto meglio.. penso tra me e me, mangiando compostamente il pezzo di cocco che mi ha passato Fira.

Ora che ci siamo rifocillati, direi che la cosa più saggia da fare sia esplorare i dintorni. Cercare un corso d'acqua dolce, un contenitore per l'acqua.. Magari altro cibo.. E...Degli abiti migliori magari... Aggiungo, infine, allargando le braccia e guardando pensieroso il mio "pannolone" slacciarsi e cadere quasi a terra.

Essì.. Abbiamo chiaramente bisogno di vestiti migliori! concludo, risistemandomi il tutto.

Mi metto a camminare alle spalle di Fira, non staccando lo sguardo dal suo posteriore.

Non le sembra alquanto strano questo silenzio, signorina? In una giungla tropicale dovrebbero esserci svariati rumori..che sò io.. uccellini cinguettanti, scimmie che urlano.. altri suoni della natura.. Qui invece nulla.. dico, gesticolando guardando fisso nel vuoto davanti a me, col viso rilassato, mantenendo sempre un tono pacato e tranquillo. La mia è più una semplice constatazione piuttosto che la manifestazione di una preoccupazione.

Spoiler:  
Io avendo il dominio del tempo atmosferico non subisco particolarmente gli effetti climatici..
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