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[Dalamar78] - Terrore nel Profondo - Atto I


dalamar78

Messaggio consigliato

Chicago, 17 Ottobre 1927

Ufficio di Nelson Van Alden

E' una tipica giornata invernale quella che avvolge Chicago oggi: approfittando di un dei tanti giorni in cui non ha niente da fare, il tuo amico Tony è venuto a farti visita in ufficio.

@ Tutti

Spoiler:  
Andiamo al via!

Mi permetto solo di ricordarvi le regole per postare:

- scrivete in prima persona, come se foste voi stessi il vostro PG, usando il tempo presente ovviamente

- scrivete i post con carattere normale nero; cercate di essere il più descrittivi possibile, anche negli stati stati d'animo del PG. Il bello di Cthulhu è anche questo :)

esempio:

Mi guardo attorno circospetto, stringendo la presa sulla mia pistola; una sensazione di panico si sta diffondendo lentamente dentro di me

- quando dovete far parlare il vostro PG mettete le frasi tra due simboli di maggiore e minore usando il grassetto

esempio:

<<Tony! Attento alle spalle!>>

- se volte esprimere anche i pensieri dei vostri PG racchiudeteli tra due asterischi colorando poi la frase di blu

esempio:

*Buon Dio! Cos'è quello?*

- quando volete fare qualche tiro abilità usate uno spoiler indirizzandolo solo a me Narratore e mettete anche la percentuale di riferimento

esempio:

@ Narratore

Spoiler:  
faccio un tiro Individuare (85%) nella stanza alla ricerca di qualcosa di insolito

A questo punto non mi resta che augurarvi buon divertimento!

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  • Risposte 43
  • Creato
  • Ultima risposta

Grigio fuori e grigio dentro...

* Speriamo almeno che l'Ispettore Van Alden non sia impegnato, così scambiamo quattro chiacchiere*

Mi faccio largo tra la confusione della centrale di polizia, sempre troppo affollata e confusionale per i miei gusti, nonostante sia abituato alla folla.

* E' da un po' che non ci si vede, chissà se avrà qualche storia interessante da raccontare...*

Supero l'ultimo agente, un grosso omaccione irlandese credo, che mi separa dall'ufficio del mio amico, o meglio dire conoscente, compagno di "viaggio", ed entro nella stanza ingiallita dal fumo

<< Salve! felice di trovarla qui Ispettore>> Esordisco sfoggiando il miglior sorriso che la mia dentatura per niente perfetta mi permette

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Sbadiglio...

* Maledizione, lo sapevo, devo cercare di dormire qualche ora in più. E' da un po' di giorni che non riesco a dormire bene... *

Mi siedo alla mia scrivania e inizio a rovistare fra le scartoffie sul tavolo e a fare un po' d'ordine. Prendo una sigaretta e la scatola di fiammiferi. La accendo e mi appoggio allo schienale inspirando un po' di fumo misto a nicotina.

* Fuori il tempo fa schifo. Gli inverni di Chicago sono deprimenti! Ci vorrebbe una vacanza, in un posto caldo! Magari al mare con qualche bella donna e... *

La porta dell'ufficio si apre... Tony.

<<Tony, buongiorno! Ebbene sì sono qui. A scaldare la mia scomoda sedia con il mio sedere. Sigaretta?>>

Porgo il pacchetto a Anthony.

<<Che fai da queste parti? E per favore, dammi del tu... Ormai siamo amici, o te lo sei scordato?>>

Sorrido...

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La vostra riunione procede senza problemi: l'uno apprezza gradevolmente la compagnia dell'altro e il tempo vola via mentre parlate di quello che avete fatto nel tempo che non vi siete visti.

Un paio di ore dopo però, sentite bussare alla porta dell'ufficio

Toc, toc

E subito dopo fa capolino Irvig, uno dei colleghi di Nelson.

<<Scusa se ti rompo Nelson ma qui c'è un fattorino che chiede di vederti urgentemente..>>

Come termina la frase, Irvig lascia entrare un giovane di poco più di vent'anni molto impolverato.

<<Devo consegnare questa lettera a Nelson Van Alden>>

E porge una busta chiusa al detective

@ Nelson

Spoiler:  
9glbpd.jpg

@ Nota

Spoiler:  
Ricordi perfettamente Jack Meredith: avete fatto il militare insieme nell'esercito degli degli Stati Uniti. Jack era un giovane dinamico e sognatore, come se fosse ancora bambino; era molto religioso e gentile ma sembrava sempre alla ricerca di qualcosa di "più". A differenza tua che, avendo studiato Legge, hai servito come avvocato militare, Jack è rimasto soldato semplice ed ha partecipato volontario a diverse azioni di guerra, dalle quali però ne uscì molto provato.

Una volta giunto il momento del congedo, vi siete separati ma Jack ha sempre continuato a scrivere al suo amico detective, anche se occasionalmente; ti narrava dei suoi più recenti tentativi di trovare un significato alla sua vita. Sai che ha avuto molti contatti con spiritisti, medium e persone del genere. Nell'ultima lettera prima di quella che hai appena ricevuto, diceva di aver trovato "una risposta" ma non faceva menzione di che tipo di risposta fosse

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Prendo la lettera e ringrazio il giovane e Irvig.

<<Scusami un attimo Tony...>>

Mi alzo e mi porto vicino alla finestra dove c'è un po' più di luce e mi immergo nella lettura.

Man mano che proseguo risulta evidente la preoccupazione sul mio volto dovuta alle parole impresse sulla carta.

Arrivo alla fine della lettera senza dire nulla, borbottando tra me e me di tanto in tanto.

La richiudo e guardo fuori dalla finestra in silenzio per un attimo, dopodiché, prima che Tony mi ponga qualsiasi tipo di domanda, decido di porgergli la lettera.

* Jack... amico mio... ma che ti è successo? cosa può averti sconvolto a tal punto da portarti a premeditare un omicidio? Spero di essere ancora in tempo per fermarti... *

Attendo che Tony termini la lettura per parlargli.

<<Siamo amici vero? Preferirei che per ora questa lettera rimanesse tra me e te... e vorrei chiedere il tuo aiuto! Non so cosa sia successo al mio amico, ma sono sicuro che questa sua improvvisa pazzia non sia casuale. So di chiederti molto ma... mi aiuterai?>>

Fiammiferi alla mano, mi accendo un'altra sigaretta...

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Mentre leggo a malapena respiro; arrivo alle ultime parole in apnea.

* Che sono questi? Deliri di un folle?Colpa della guerra? *

Porgendo la lettera a Nelson tiro su un bel respiro e sgrano gli occhi... Annuisco alle sue richieste e titubante gli rispondo:

<< Nelson, ricevi spesso di queste lettere? Sicuro che non sia il delirio di un uomo a pezzi? Per esperienza ti dico che la guerra ha lasciato molte ferite nelle anime oltre che nei corpi... Buon Dio abbi cura di lui, vuole uccidere quel tale!Devi fare qualcosa!>>

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Mi riempio i polmoni di fumo, e lo ributto fuori.

<<Jack Meredith mi scrive occasionalmente. Stava cercando di trovare un significato alla sua vita. So che si era messo a frequentare spiritisti e medium, e nell'ultima lettera che mi inviò prima di questa, disse di aver trovato "una risposta", ma non so niente di più. Sicuramente la guerra l'ha cambiato, e a quanto pare ben più di quanto potessi mai immaginare...>>

Un'attimo di pausa, un'altra boccata di fumo. Mi scompiglio un po' i capelli e riprendo:

<<Io sono convinto che, come dici tu, sia solo il delirio di un uomo a pezzi. Ma a volte la pazzia porta a compiere atti terribili! Sì, hai ragione! Devo fare qualcosa... Per fortuna in questo momento non sto seguendo nessun caso particolare. Non ho idea di dove si trovi ora Jack, ma abbiamo comunque una pista: possiamo partire dal Maine, questo Padre Ronald Henesey magari potrà aiutarci! E così intanto scopriremo quale oggetto Jack abbia rubato a questo Lance Blake.>>

* Il Maine... maledizione, è ******amente lontano! *

<<Per arrivare nel Maine ci aspetta un lungo viaggio. Useremo la mia macchina! Non so quanto tempo abbiamo o quanto tempo possiamo permetterci di perdere, ma prima di partire penso sia meglio vedere se riusciamo a trovare qualche informazione su questo Lance Blake. Se ha prestato servizio come soldato insieme a Jack sicuramente troveremo qualcosa su di lui...>>

@Narratore

Spoiler:  
Utilizzando i miei contatti mi è possibile compiere qualche ricerca su Lance Blake? Consultare dei registri o chiedere informazioni a qualcuno?
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Ho ancora gli occhi sgranati e fisso il mio amico lisciandomi il mento. Lo lascio parlare e prendo il mio tempo per riflettere sul da farsi.

<<Maine eh? E vada per il Maine, anche se ho mille cose da fare pensandoci, però... >>

Partire di punto in bianco non è il massimo per uno che ama organizzare le sue giornate ma la storia sembra davvero interessante, mi si legge negli occhi che ora brillano di una strana luce. Continuo in tono velatamente ironico:

<< Allora... Se ti può far piacere ti seguo, non è la prima volta! Usa i tuoi mezzi per rintracciare il tizio, questo Blake e speriamo di arrivare prima del tuo amico, anche se ne dubito...>>

Dico le ultime parole con rammarico, poi abbassando lo sguardo mi perdo per un istante nei miei pensieri

* Ordine della Pietra Antica... Ordine della Pietra Antica... Ordine...*

@Narratore

Spoiler:  
Posso fare un check di Occultismo per vedere se ho già sentito parlare di questo Ordine? Nel caso, se non vuoi tirare tu i dadi o usare ualche programmino particolare per controllare i tiri, lo faccio per velocizzare le cose: ottenuto 55 / Occultismo 65
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@ Tony

Spoiler:  
Non ti viene in mente nessun ordine occulto che porti questo nome; forse potresti trovare qualche informazione in più su "L'Occhio", un giornale indipendente che si occupa in modo critico di occulto e fenomeni insoliti e che leggi spesso

@ Nelson

Spoiler:  
Sfruttando le tue conoscenze fai qualche telefonata ma non trovi niente di insolito su questo Lance Black

Mentre Nelson fa qualche telefonata, bussano nuovamente alla porta.

Toc, toc

Ancora una volta entra Irvig.

E' arrivato un telegramma per te Nelson

E porge un foglietto al detective

@ Nelson

Spoiler:  
Jack è morto - stop

Sospetto che non si sia trattato di un incidente - stop

Charles Meredith - stop

@ Nota

Spoiler:  
Charles Meredith è il padre di Jack; ricordi perfettamente dove vive la famiglia di Jack, in quanto ci sei stato numerose volte quando eravate in licenza
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<< Dobbiamo passare per New York mentre andiamo a Nord per raggiungere quella tenuta, voglio controllare una cosa...>>

Dico a Nelson come se parlassi nel sonno, ancora immerso in qualche pensiero. Il "toc toc" alla porta mi fa abbandonare i mie pensieri e mi fa posare lo sguardo su Nelson che legge il suo telegramma. Attendo visibilmente incuriosito.

* Che sia già qualche novità? *

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Leggo velocemente il telegramma e mi appoggio alla scrivania, un piccolo capogiro, la situazione si evolve in fretta... troppo in fretta!

Mi rivolgo a Tony, dopo aver letto ad alta voce il telegramma:

<<La tenuta Meredith si trova a New York. Prima di recarci nel Maine a questo punto sarebbe meglio far visita a Charles, e scoprire cosa sa riguardo la morte di suo figlio. Dobbiamo scoprire come è morto Jack!>>

Afferro il soprabito e mi metto il cappello, spengo la sigaretta e infilo lettera e telegramma in tasca avviandomi verso l'uscita dell'ufficio.

<<Ah, e già che passiamo per New York... cosa devi controllare?>>

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Vedendovi in procinto di andarvene il giovane che ha consegnato la lettera a Nelson si schiarisce la voce.

<<Ehm.. Scusate se mi permetto.. Ma vedo che state per andarvene.. Se non c'è altro andrei anche io..>>

@ Nelson

Spoiler:  
Credo tu abbia franiteso il telegramma: il mittente è proprio Charles Meredith, il padre di Jack

La tenuta Meredith si trova a New York

@ Tony

Spoiler:  
Leggi pure l'utimo spoiler del post n° 9 indirizzato a Nelson
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@Narratore

Spoiler:  
Chiedo perdono, l'ho letto in fretta e ho frainteso completamente! Ho sistemato il mio post precedente!

Mi rivolgo al ragazzo:

<<Aspetta un attimo ragazzo. Chi ti ha dato questa lettera e ti ha detto di consegnarla a me?>>

*La lettera e poi il telegramma mi hanno sconvolto, devo rimanere concentrato! Questo ragazzo non sappiamo nemmeno chi sia... e a momenti lo lasciavo andare così...*

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Il giovane, oramai sulla porta, si ferma.

<<E' stato il signor Meredith, Jack Meredith a dirmi di consegnarle questa lettera e a pagarmi per farlo>>

Il giovane fa una breve pausa prima di riprendere a parlare

<<Mi ha detto che avrei dovuto consegnare quella lettare al detective Nelson Van Alden, di Chicago se lui non si fosse fatto vivo entro ieri. Non avendolo sentito ho fatto quello per cui mi aveva pagato>>

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<< A New York devo controllare delle riviste che ho a casa... Non vorrei farti fare delle illusioni ma credo di poter trovare qualche indizio riguardo queste..... particolari organizzazioni!>>

Concludo in modo vago dopo aver dato un'occhiata al ragazzo del telegramma. Un po' impacciato seguo Nelson che pare scappare via dal suo ufficio, tanto va di fretta. Appaio leggermente intontito

* Quando c'è di mezzo Nelson fioccano i cadaveri, buon Dio! *

Mi avvicino poi al ragazzo con fare amichevole, quasi sdolcinato, quando risponde a Nelson:

<< Sei sicuro di quello che dici? Hai una buona memoria coi nomi?>>

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Il giovane fattorino guarda un pò storto Tony

<<Mi ricordo molto bene di quell'uomo signore: sembrava stanco e si comportava in maniera molto strana. Continuava a guardarsi intorno, sbirciava fuori dalle finestre e cose del genere, come se temesse per qualcosa>>

Il ragazzo sposta lo sguardo prima su Nelson e poi nuovamente su Tony

<<Mi diede una strana occhiata, come se avesse voluto guardarmi attraverso; so che è strano a dirsi ma Dio mi è testimone che è così che mi sono sentito>>

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Guardo stranito il giovanotto che ho difronte, poi mi faccio serio, mantenendo sempre quel tono gentilmente invadente:

<< Nostro Signore ha di certo impegni più importanti che fare da testimone nelle nostre ciarle quotidiane>>

Poi, volgendomi verso Nelson per cercare di capire dalla sua espressione quanto si fidasse delle parole di questo ragazzo concludo:

<< Penso che possiamo prendere per buone le tue parole anche senza cotanta testimonianza... Dove vi siete incontrati, se posso?>>

Chiedo infine, rivolgendomi verso Nelson come a cercare il suo tacito assenso alla mia mossa.

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*Sono convinto che a Tony manchi un po' di "tatto"... In ogni caso la domanda è giusta!*

Guardo il ragazzo:

<<Rispondi alla domanda, ragazzo. E mi raccomando, pensa bene a qualsiasi dettaglio ti venga in mente che potrebbe esserci utile. Ti ricordo che è morto un uomo...>>

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Alle parole di Nelson il ragazzo sgrana gli occhi.

<<M-Morto signore?>>

<<Io.. Cioè Lui..>>

Il giovane fattorino è visibilmente colpito dalle parole del detective.

<<Noi.. Ecco.. Noi ci conosciamo da diverso tempo>> riprende usando il tempo presente <<Non in maniera approfondita.. Ho sempre fatto dei lavoretti per il signor Meredith>>

Le gambe del ragazzo cedono e lui si siede per terra con il fiato corto e gli occhi sgranati

<<Siete.. Voglio dire.. Morto?>>

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Poggio una mano sulla spalla del ragazzo sconvolto, gli do un paio di pacche cercando di mostrarmi amichevole

<< Eh si, una brutta notizia per tutti noi... Ora calma però su su.. Perché non ti siedi un po' e ti calmi eh? Ora ci facciamo una chiacchierata così ti sfoghi un po' >>

Mi giro verso Nelson alla ricerca di un cenno di assenso, poi torno a guardare il ragazzo in attesa che si calmi.

* Chissà che lavoretti gli faceva fare... *

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