CyberPunk 2020 - L'uomo nell'alto castello

Atronach · 1 Aprile 2013

Benvenuti

Venerdì 5-Aprile-2024 ore 4:03 AM

San Francisco di notte è un'intricata fusione di antico e moderno.

Non che l'antico sia necessariamente un male: la Torre Transplanetaria, vecchia più di un secolo, è ancora il simbolo della Città della Baia.

Sopravvissuta ad una mezza dozzina di terremoti e ad altrettanti restauri, il Potere della Piramide domina ancora il panorama.

Alti aggraziati pilastri di vetro e lega metallica sono sbocciati dalle colline di plasticamente del Distretto Finanziario della città: ognuno di essi testimonia il potere di una megacorporazione.

Tutti sono protetti dalle barricate sorvegliate che costeggiano la sezione "sicura" dello Sprawl, conosciuta comunemente come "Cortina di Denaro".

In altre aree della città, i molteplici edifici antichi non hanno resistito altrettanto bene e mancano i fondi per costruirne di nuovi. Abbaglianti facciate al neon cercano di nascondere i muri cadenti, pietosamente schermati dall'onnipresente nebbia, resa luminescente dalla spettrale luce arancione dei lampioni.

Sono le prime ore del mattino. Camminando davanti ad un negozio di elettrodomestici butti l'occhio sulla parete di monitor che vomita il solito spettacolo di intrattenimento della NN54 che succhia il cervello agli spettatori. Luci colorate e subrett si decompongono e spezzettano come un puzzle in frantumi, lasciando lo spazio ad una trasmissione abusiva che è riuscita ad intromettersi nel fiume di cavolate che i network televisivi trasmettono nelle reti, l'avatar di una bocca sinuosa parla con voce sintetizzata

" … la società vive su basi mercenarie e il commerciassi misura in termini di denaro e di vite. Il profitto è il re, la comunicazione di massa è la regina e tutto il resto, anche le persone, sono le pedine …"

Sono gli sproloqui di un pensatore con la pancia, ti dici dentro di te, giri la schiena e continui a camminare, non vedi l'ora di riposare gli occhi, di terminare questo maledetto giorno …

Spoiler:

@Boston Hendrix

Spoiler:

MetalG · 1 Aprile 2013

@scheda

Spoiler:

@BG

Spoiler:

la guerra non è un luogo adatto ad un bambino, e io ci sono nato dentro:

io avevo otto anni quando scoppiò la guerra civile ruandese nel 1990, i miei genitori e le mie due sorelle grandi scapparono nel 91 per cercare di sfiggire a quell'inutile genocidio.... purtroppo il viaggio e la fatica durarono troppo: la guerra era oramai finita da 2 anni ed era cominciata quella più grande e crudele del Congo, la cosittetta "prima guerra mondiale africana". avevo 12 anni allora.

arrivammo in america come profughi di guerra, e per la prima volta da quando ero nato conobbi la pace... ma i bei tempi non potevano durare a lungo: evivendo per così tanto tempo in zona di guerra era naturale per me vedere, sentire e provare sulla mia pelle la morte e la distruzione, così, a 16 anni, con la rabbia dei miei genitori e dei miei sette fratelli, mi arruolai nelle forze armate americane.

i primi anni furono terribili: nonnismo, allenamenti continui, punizioni e molto spesso venivo incastrato per colpe che non avevo, solo a causa del colore della mia pelle... solo un ragazzo: Lucas, detto "Rocky", per la sua faccia gonfia di botte sembrava avermi preso in simpatia. in quei due anni ci vennero spiegati i rudimenti e venimmo smistati alle nostre specializzazioni. io scelsi naturalmente l'artiglieria pesante.

nel 2001 scoppiò la guerra in afghanistan, tra Talebani e Afghani. lo stato decise di intervenire, e ci spedì come primo plotone, per "tastare il terreno".... e il primo giorno una granata a frammentazione sbucò in mezzo al campo e mi investì in pieno. persi l'uso dell'occhio destro, e venni ferito gravemente su buona parte del corpo, ma sopravvissi. mi misero una benda nera e mi chiamarono "Deadeye".... che nomignolo crudele... ma almeno mi stava bene, e soprattutto non intaccava la mia abilità innata con lanciarazzi, cannoni d'artiglieria e similari.

la guerra continuò, e finalmente Gheddafi moriva... ma perchè la guerra non era ancora finita? perchè quei talebani non si arrendevano anche trovandosi in schiacciante inferiorità numerica? nel 2002 l'operazione Anaconda era oramai al termine e io ero tra le truppe d'assalto, contro quei ratti nelle caverne... pensavamo che fossero solo 200 ma ci sbagliavamo... erano più di 1500 ed avevano delle armi pesanti, con le quali tirarono giù due elicotteri e uccisero 7 uomini sotto le lamiere.

mentre la battaglia infuriava io e Lucas venimmo rapiti, e quel vigliacco pur di salvarsi riferì informazioni riservate e mi abbandonò al mio destino.... rimasi con loro per 4 mesi.... 4 lunghi mesi di agonia e torture per avere informazioni.... 4 lunghi mesi dove non potevo capire se fossi già morto o se stessero solo giocando con me....

alla fine un gruppo di signori della guerra assoldati dalla CIA venne a liberarmi, e venni spedito a casa con un encomio al valore e un lungo congedo, ma quelle notti non le ho più dimenticate.

una volta tornato a casa capii che non c'era più posto per un militare inbellettato come me per la New York di quel tempo... non servivo più a nessuno... compresa la mia famiglia, che aveva anche perso il padre nel frattempo, quindi mi trasferii a San Francisco, per cercare fortuna.

incontrai un certo Sam Prompt: era il proprietario di una palestra e si offrì di ospitarmi in casa propria a patto che lavorassi alla cassa... grosso come ero (1.90 per 100 kg di peso) facevo un pò fatica ad abituarmici, ma con il tempo diventai bravo a maneggiare i doldini in quel piccolo marchingegno squillante.

tempo dopo lui assumette un altro ragazzo. non so cosa vide in me, ma decise di tenermi con lui e affidarmi alla palestra vera e propria, come allenatore: il mio addestramento militare e il mio fisico scolpito come una montagna dimostravano una notevole esperienza a riguardo, ed è lì che conobbi Katherine: la figlia di Sam. lei insegnava Capoeria, ed era ad appena nella stanza accanto. aveva degli splendidi occhi verdi, contornati da una chioma rossa scarlatta. in quel momento non me ne rendevo conto ma anche lei guardandomi aveva provato la stessa potente emozione. in breve tempo ci frequentammo: fù lei ad insegnarmi quella letale arte marziale, che sembrava un balletto. in breve tempo scoprii che era proprio quel fatto a confondere i nemici e a renderli vulnerabili.

eravamo usciti a bere qualcosa in un pub insulso quando entrarono dei tizi armati fino ai denti... dei booster. pretesero tutto l'incasso e dissero che chi avesse fatto una mossa falsa sarebbe andato al creatore. se ne stavano per andare quando all'improvviso uno di loro prese per il braccio Katherine, cercando di portarla con sè. in quel momento mi scagliai su di lui e gli infilai un pugno appena sotto la mascella, facendolo rivoltare a terra. gli altri si allarmarono e cominciarono a perquotermi con i calci dei fucili.

quando mi svegliai vidi il corpo esanime della mia ragazza appena lì perterra e scoprii poco dopo che aveva tentato di difendermi, ma aveva ricevuto una coltellata all'addome ed era morta dissanguata.

mi portarono all'ospedale e vedendo che non avevo un occhio mi chiesero se volevo provare a farmene impiantare uno: la nuova moda del momento. io accettai, ma solo in seguito ne capii l'importanza: potevo vedere, ma ancora più importante potevo metterci un'arma dentro, cosa che mi avrebbe aiutato molto nel periodo successivo.

scusandomi con Sam e ricevuto il perdono da quello che è stato come un padre per me, mi diressi verso i quartieri malfamati, poichè era giunta voce a qualcuno che ero stato io a compiere il casino al Pub. mi ritrovai senza una casa, senza un lavoro, mangiando solo schifoso kibble, ma un giorno mi capitò una occasione: due gorilla stavano pestando a sangue un uomo vestito in giacca e cravatta chiedendogli di firmare un foglio, scoprii dopo che si trattava di un atto di cessione, ma nonostante le percosse l'uomo si rifiutava di firmare alcunchè. spinto dalla pietà intervenì, e sfruttando la loro posizione di spalle li schienai e li atterrai, mettendoli KO.

l'uomo che avevo salvato era Aaron Corton, ed è un corporativo molto importante. mi promise che avrebbe ricambiato il favore, ma intanto mi ero fatto nemico un suo rivale, niente meno che il capo di una corporazione. non sapevo chi fosse, ma da quel momento fui molto più prudente nelle mie azioni.

nel periodo successivo lavorai qualche volta ogni tanto, frequentando per lo più donnacce di bassa lega, tranne una: una ragazzina di 16 anni che si era invaghita di me per un motivo ancora sconosciuto. fatto sta che non durò molto, ma siamo comunque rimasti ottimi amici. chissà cosa fa ora.

trovai finalmente un lavoro che per quanto disonesto fosse era adatto alle mie capacità: assaltatore di portavalori. il mio lavoro consisteva nel far ribaltare i portavalori con armi pesanti in modo che il resto del gruppo potesse rubare tutto il contenuto del veicolo. uno dei miei colleghi: Dimitrij kek.... qualcosa.... mi prese in antipatia perchè il mio posto era il suo vecchio, e io in meno tempo di lui ero riuscito ad ottenere una carica e un compenso piu importanti. la cosa si accentuò quando feci un colpo grosso e riuscii a portare al gruppo un carico ricchissimo, consentendomi di avere un premio abbastanza buono, ma insufficiente per le mie capacità, così presi una buona parte del bottino e incolpai quel russo succhia vodka che mi aveva dato fastidio una volta di troppo. lui scappò, ma giurò che se mi avesse ritrovato me la avrebbe fatta pagare cara, non solo uccidendomi, ma umiliandomi e mettendo in pericolo chi amavo.

come una premonizione l'anno dopo incontrai Giulia, una reporter: mi stavo sbronzando in un Pub di quart'ordine nella periferia di San Francisco e questa ragazza acqua e sapone, occhi azzurri e vispi, vestita elegante e con un cameraman alle spalle viene erso di me e mi fa domande sul mio nome. io cerco di mandarla via, ma l'alcool mi scioglie come nessun'altro.

dopo averle raccontato mezza storia contemporanea delle guerre in Afghanistan mi accascio al suolo e mi risveglio in un grosso letto morbido. guardandomi in giro noto che sono in un superattico, fornito di tutto, frigobar incluso, e poi da una porticina esce di nuovo questa ragazza. mi spiega che lei si occupa di storie di guerra e conduce un servizio alla TV proprio su questo e sulle guerre in corso, e così cominciò, come una specie di gioco la nostra relazione, che dura oramai da piu di 2 anni.

ultimamente però ci sono dei problemi perchè gira voce che lei sia la mia ragazza e non passa giorno in cui non sia in paranoia per la sua salute: ho troppi nemici che potrebbero aggredirla come niente, e questo sta incrinando il nostro rapporto.... speriamo che questa voce non sia stata presa troppo sul serio, ma soprattutto che trovi quel maledetto che l'ha divulgata, cosicchè io possa devastarlo di pugni.... magari posso chiedere ad Aaron...

guardo e sento appena le parole della bocca-avatar, tanto mi paiono spazzatura. Proseguo la mia strada silenzioso e solitario, sperando in un pò di sollievo da questo schifoso posto in cui sono costretto a vivere guardando sempre i grandi palazzi... uno in particolare.

mi avvio a piedi verso il covo degli assaltatori di portavalori: oramai sanno che non ho altro posto dove andare e la mia branda e i miei effetti sono tutti lì, compresi qualche scatoletta di Kibble mezza vuota e un materasso devastato.

cerco di prendere sonno facendo la cernita di tutto il mio equipaggiamento, controllando se è tutto a posto, perchè non si sa mai quando potrebbe passare un portavalori per cui valga la pena sparare con un lanciagranate.

ben presto prendo sonno, appena finito di revisionare il fucile d'assalto, e circondato da attrezzi, veicoli, e qualche altro disgraziato come me che ancora non ha una casa.

Notte

faccio a quello più vicino a me e lentamente cado in uno scuro mondo senza sogni

Darth Ronin · 2 Aprile 2013

Stancamente, mi incammino trascinando i piedi verso il mio monolocale, un buco fatiscente in un palazzo ancora peggio, che per miracolo sta ancora in piedi... ma è pur sempre un tetto sulla testa, e sempre meglio di un fetido cubo-bara vicino al porto, o peggio una panchina nella metropolitana. Un'altra serata inutile, passata a gestire in modo inconcludente le scommesse per l'Orso, e a malmenare debitori che so già che non hanno nulla con cui pagare... e la cosa peggiore è che anche l'Orso è in ritardo con la paga, ma a quello mica posso malmenarlo, non è il tipo a cui puoi andare a lamentarti per il contratto di lavoro.

Però i soldi sono agli sgoccioli, e tra un po' dovrò inventarmi qualcosa di nuovo per tirare avanti.

Apro il frigo e mi verso un ultimo bicchiere di vodka prima di gettarmi sul divano a dormire, e intanto ascolto il messaggio in segreteria... due volte, poi tre...

Forse la stanchezza mi sta annebbiando le idee, o forse è la pessima vodka rimediatami dal capo, eppure non riesco proprio a capire che cosa possa volere Canale 32 da me, e soprattutto come abbiano fatto a recuperare il mio numero. Forse è stato qualcuno dei miei contatti al distretto di Polizia, devo scoprire quale.

Ma prima è meglio pensare a questo messaggio: potrebbe essere la buona occasione di mettersi in tasca qualche soldo extra... "I miei associati"... odio quando questi burocrati usano il loro linguaggio, non poteva dire direttamente prendi quattro tizi fidati e vieni qui a parlare? Prendo la mia agenda (sì, è una vecchia agenda con le pagine di carta su cui si scrive con una penna... ma almeno nessun netrunner può rubarmi i dati!) e la sfoglio rapidamente in cerca di qualcuno da contattare. Non so che tipo di ingaggio sia, e non so chi possa tornarmi utile, ma faccio un appunto mentale in modo da non perdere tempo quando parlerò con questa Roxanne.

Vado finalmente a dormire, mentre nella testa mi rimbalzano le parole di una vecchia canzone che mi è venuta in mente sentendo il nome della tipa di Canale 32; ho bisogno di almeno cinque o sei ore di sonno per tornare lucido... e non serve a nulla chiamare subito: probabilmente non c'è nessuna segretaria che lavora fino a quest'ora, e quando si tratta di affari è sempre meglio non farsi passare per uno con l'acqua alla gola.

@tutti

Spoiler:

Chelirra · 2 Aprile 2013

La società vive su basi mercenarie... dai a qualcuno un nome e abbastanza Eurodollari ed entro poco non respirerà più.

Dopo aver ascoltato parte del messaggio continuo a camminare verso il cubo-casa di Aisha.

Probabilmente a quest'ora sarà sveglia o non ci sarà neanche ma entro comunque facendo meno rumore possibile, per ogni evenienza.

Una volta chiusa la porta e visto che non c'è nessuno appoggio le mie cose in un angolo e tiro fuori il letto dalla parete.

Sarà da qualche parte a divertirsi senza di me... meglio, userà lei il sacco a pelo se torna prima che mi sia alzata... oppure mi sveglierà...

Tiro fuori dalla mia borsa il sacco a pelo e lo appoggio per terra, ancora impacchettato, vicino al letto.

Quindi mi tolgo scarpe, giubbotto e pantaloni prima di lasciarmi cadere sul materasso sperando che la mia amica non torni troppo presto.

Spoiler:

MattoMatteo · 2 Aprile 2013

Cammino in direzione di un albergo-bara, sacca in spalla, una smorfia di rabbia dipinta sul volto; i tatuaggi e l'espressione furente tengono alla larga tutti quelli che mi passano accanto.

Bastardo hico de puta! E' bastato che quella cagna bionda ti sventolasse un assegno e le sue tette sotto al naso, e tu ha venduto i tuoi compagni come se non contassero nulla... spero solo che quella bruja ti scarichi appena non gli servirai più, perro maldido!

Arrivato davanti al complesso, non riesco a trattenere un leggero brivido di disgusto.

Madre de Dios, come sono finito in basso...

Un barbone, lì vicino, sghignazza nel vedere la mia esitazione; infuriato gli tiro un calcio, urlandogli "PIANTALA, CABRON!", poi mi decido ad entrare nell'albergo.

Sapendo che la gente si infila nel primo cubo-bara che trova libero, vale a dire quelli ai piani bassi, salgo con l'ascensore fino in cima, sperando di trovare loculi più puliti; sfortunatamente non sono l'unico a conoscere questo trucchetto, per cui sono costretto a scendere fino al 12° piano, e a stendere comunque il materassino gonfiabile; dopo essermi infilato nel cubo-bara e aver inserito i soldi, lo sportello si chiude con un tonfo.

Solo uno dei due neon funziona; incapace di addormentarmi, conto i pochi soldi rimasti, ora scesi di altri 20 E$, poi estraggo e controllo la pistola.

Se qualcuno è in cerca di guai, deve solo provare a darmi fastidio, e lo accontento subito... penso con un ghigno malevolo.

Collego il lettore di chip alla presa, e mi infilo le cuffie, sperando che sentire un pò di musica mi rilassi; meno di mezz'ora dopo, spengo il lettore e le luci, e mi addormento.

Scheda

Spoiler:

BG

Spoiler:

Notizie sulla famiglia

Mio padre tornava a casa solo per nascondersi dagli sbirri, per ubriacarsi, o per ingravidare mia madre; lei dal canto suo, aveva troppi figli per occuparsi di tutti, per cui ben presto cominciai a girare per il quartiere da solo, senza alcun controllo.

Fu così che conobbi Hector, un fratello di cui non ero a conoscenza, perchè anche lui era scappato presto di casa; per sopravvivere aveva fatto un sacco di lavori, finchè non era stato preso come apprendista da un vecchio meccanico, Tom "NGN" (si legge "en-gi-en", quasi come "engine") Andretti.

Affascinato dalle apparecchiature presenti dell'officina, decisi di rimanere da mio fratello; anche se lui inizialmente non era molto felice dell'idea, ben presto dovette ricredersi, perchè dimostrai un talento innato per la meccanica, persino maggiore di quello del suo capo.

Da quel giorno, quando non ero in giro con i miei amici a divertirmi o a fare casi (o tutte e due le cose insieme), ero ad aiutare Hector all'officina.

Eventi del passato

17: i Nitroblade, una banda di boosters, imperversa per la zona distruggendo tutto quello che incontra, tra cui l'officina in cui lavoriamo io ed Hector; per colpa di quei bastardi ora siamo a spasso, per cui, prima di trasferirci altrove, mi prendo la mia vendetta; scopro il loro ritrovo preferito, e mi apposto nell'ombra di un vicolo vicino; quando escono e partono, completamente ubriachi, lancio una granata in mezzo al gruppo; prima di scappare nelle ombre, vedo con piacere che ci sono un paio di morti e una mezza dozzina di feriti, senza contare i loro amati veicoli ammaccati o danneggiati; tra i feriti c'è il loro capo (un nero alto quasi due metri, con una cresta rossa, e pieno di piercing), che ha perso sia il braccio destro che la sua moto; urla come un pazzo che, quando scoprirà il colpevole, gli strapperà le budella e le userà per impiccarlo... per fotuna sembra che nessuno di loro mi abbia notato; quando lo racconto a mio fratello, lui si mette a ridere come un matto, e per festeggiare mi soprannomina "Detonator".

18: niente di speciale.

19: Hector, che ultimamente aveva cominciato a frequentare gente strana, sparisce all'improviso... in che razza di guaio si è cacciato mio fratello?

20: qualche relazione breve e sporadica; i miei tatuaggi mi danno l'aria del duro, per cui ho un certo successo con le ragazze.

21: vengo a sapere che quel bastardo di mio padre ha ucciso mia madre; mi dispiace un pò per lei, ma alla fin fine se l'è cercata.

22: niente di speciale.

23: durante una serata in un bar conosco Jasmine, la figlia di un dirigente corporativo, venuta insieme ad amici nei bassifondi in cerca di emozioni; il nostro è un vero colpo di fulmine, ma suo padre non è molto contento della cosa.

24: era cominciata come una semplice riparazione di un paio di veicoli, di proprietà di alcuni esploratori nomadi (tra cui una rossa tutto pepe che non mi staccava gli occhi di dosso); poi mi fanno "perchè non vieni a controllare anche gli altri"; io, fesso più del solito, accetto sperando di tirare su un bel gruzzoletto, una volta tanto; risultato finale 8, dico OTTO, mesi prigioniero di quegli invasati, guardato a vista da guardie armate tutto il giorno e nutrito a quasi esclusivamente a kibble; la loro flotta ormai cadeva a pezzi, persino le mie capacità erano erano al limite; solo quando sono riusciti a "procurarsi" abbastanza veicoli nuovi per sostituire quelli vecchi, mi hanno lasciato andare... ovviamente senza pagarmi niente, nemmeno il lavoro alle prime moto! Almeno sono ancora vivo... e sotto sotto devo ammettere che quei mesi passati lontani dalla città, a cavallo di una moto, in compagnia di quei bastardi, un pò mi sono piaciuti.

25: Jasmine non ha preso molto bene la mia sparizione dell'anno scorso, pensa che la storia dei nomadi sia tutta una cazzata (forse non dovevo sbronzarmi e accennarle di quella focosa esploratrice dai capelli rossi... ma *****, voglio vedere voi a trovarsi accanto una bomba sexy come quella, tutto quel tempo, senza finirci a letto); ci siamo lasciati piuttosto malamente, e ora scopro che si stà per sposare con un ricco corporativo; io l'amo ancora, ma lei ormai mi odia.

26: niente di speciale.

27: ho conosciuto uno strano tizio (asiatico, cappello da cowboy con fascia in pelle di coccodrillo, giacca lunga da cowboy con inserti di pelle di coccodrillo, stivali da cowboy in pelle di coccodrillo... in seguito ho scoperto che si tratta di un solitario chiamato "Killer Croc"), che mi ha portato due cose: la bandana portafortuna di Hector, e la notizia che lui è morto; quando l'ho assalito, in preda alla rabbia, lui mi ha steso con una facilità e rapidità inumane; quando già pensavo di essere morto, il tizio mi ha lasciato, e mi ha spiegato di avermi portato la bandana, una richiesta di Hector, solo perchè mio fratello è morto per la riuscita della loro missione; quindi "Killer Croc" si è sentito in debito con mio fratello, e ha deciso di esaudire il suo desiderio; mi ha anche spiegato che i tizi per cui lavoravano hanno minacciato Hector di uccidermi, se lui sgarrava, quindi l'asiatico non mi ha rivelato il nome dei loro capi; in questo modo, anche se volessi vendicarmi, non potrei farlo, e non rischierei la mia vita rendendo vano il sacrificio di Hector; apprezzo molto il pensiero, ma se "Killer Croc" pensa che mi arrenda, si sbaglia di grosso... fosse anche l'ultima cosa che faccio!

28: "Killer Croc" è tornato; è divertito dall'ostinazione che dimostro nel carcare i colpevoli della morte di Hector, e così ha deciso di insegnarmi un pò di arti marziali; dopo aver visto il mio modo di combattere, ha optato per il Muay Thai, la famigerata "boxe tailandese", conosciuta per essere una delle tecniche più brutali; l'allenamento è durato alcuni mesi, intervallati da varie assenze del mio "sensei" per altri lavori; questo mi ha permesso di riprendermi da tutte le mazzate che mi ha dato, visto che è non c'è andato leggero con me; quando se n'è andato, sorpreso di vedermi ancora vivo e determinanto, sono sicuro di avergli visto un lampo di approvazione nello sguardo... ma mi ha avvertito che ormai il suo debito con mio fratello era estinto, e che la prossima volta che ci incontreremo potremmo essere nemici; non ha avuto bisogno di aggiungere che, in tal caso, cercherà di uccidermi senza alcuna pietà.

29: il vecchio meccanico che aveva insegnato a me ed Hector, anni prima, mi ha chiesto un favore; lui e il suo team stanno creando una macchina in grado di vincere una serie di gare semi-professionistiche, e hanno bisogno di un esperto per mettere a punto i dettagli del motore, che dà ancora problemi; forse stò diventando sentimentale, ma l'idea di lavorare di nuovo con il vecchio Tom "NGN", soprattutto per un lavoro così speciale, mi è piaciuta così tanto che ho accettato prima ancora di chiedere a quanto sarebbe ammontata la mia parte. Ben presto ho scoperto che il problema erano i chip che regolavano i parametri del motore, probabilmente sabotati da una delle altre squadre; una volta corretto il problema, la nostra macchina ha stracciato quelle delle altre scuderie; la direttrice commerciale di una di esse, una bionda fredda come una lama d'acciaio sotto ghiaccio, mi ha bloccato all'uscita della zona box, e mi ha detto che non mi perdonerà mai per aver distrutto la reputazione della sua azienda; per fortuna si tratta di una piccola compagnia, ma in espansione (anche grazie allo sviluppo di droni per l'esercito)... e lo sguardo di quella donna era furente e pieno di odio.

30 (adesso): la salute del vecchio Tom è peggiorata, per cui lui ha lasciato la squadra; sfortunatamente il suo successore è un'imbecille che pensa solo ai soldi; appena ha avuto in mano la scuderia, l'ha fusa proprio con quella della "lady-di-ghiaccio", e io mi sono ritrovato senza lavoro; addio sogno di mettere da parte abbastanza soldi per la mia moto.

@ tutti

Spoiler:

Atronach · 2 Aprile 2013

La notte vi scivola addosso,

le palpebre pesanti si serrano sotto il peso della giornata,

i suoni iniziano a diventare ovattati, non sentite più i vicini che litigano per un tozzo di pane, le sirene della security che insugono le ombre, il vicino di letto che ha il sonno irrequieto.

Il metallo degli armamenti che stringete avidamente sotto il cuscino, diventano una soffice corazza che vi protegge , per quel che può, durante il sonno.

@tutti

Spoiler:

Darth Ronin · 2 Aprile 2013

Mi risveglio qualche ora più tardi, ormai a mattina inoltrata. Mentre mi preparo una colazione con le ultime due uova rimaste della desolazione siberiana che è il mio frigorifero e un paio di fette di pane tostato, ripenso al messaggio in segreteria.

Non è raro che qualche pezzo grosso delle corporazioni mi contatti perchè gli fornisca "merci e servizi" per i suoi party in qualche superattico ultra-esclusivo, ma non usano mai i canali formali. Rimugino tutto il tempo della colazione su cosa possano volere da me, butto giù le uova con una sorsata di birra aperta e sgasata da almeno due giorni, e vado a infilarmi sotto la doccia (almeno ho ancora l'acqua calda!).

Ancora bagnato e gocciolante, mi decido a telefonare e sentire di cosa diavolo si tratta.

La voce dall'altro lato del telefono è impersonale e distaccata, come ogni altra voce di segretaria che abbia sentito fino ad ora; con ogni probabilità mentre parla sta battendo al computer qualche testo per il suo capo, con poli-dita sintetiche per essere più rapida. Inutile chiedere informazioni a lei: le segretarie non vengono informate degli affari che le corporazioni trattano con gente come me, meno persone ne sono a conoscenza, meglio è. mi limito a fissare un appuntamento per il tardo pomeriggio: - Mi serve un po' di tempo per contattare i miei associati - scherzo, ma la ragazza non è certo stata selezionata per il suo impiego in virtù del senso dell'umorismo.

Terminata la conversazione, rimetto mano alla mia agenda logora, cercando di farmi un'idea di chi potrebbe tornarmi utile... Alvarez, ad esempio. Di sicuro non mi hanno chiamato per riparare un'antenna, ma se c'è di mezzo una emittente televisiva, sicuramente è meglio avere dietro qualcuno che ne capisca qualcosa di ripetitori e sistemi.

Il secondo pensiero che mi viene in mente è che quando si ha a che fare con le Megacorp, è sempre meglio avere vicino qualcuno che si prenda i proiettili al posto tuo. E se magari questo qualcuno appare anche abbastanza minaccioso, tanto di guadagnato per le trattative. In pratica mi serve un gorilla... ironico, visto che sarei io il gorilla di Boris: abbiamo il gorilla di un gorilla di un Orso.

Sorrido da solo alla mia stupida battuta, segnando il numero di quel grosso africano che si fa chiamare Deadeye, poi riprendo a sfogliare. Ora ci sono troppi cromosomi Y, ci vorrebbe un XX, ma tutti nomi femminili (o presunti tali) della mia agenda si riferiscono a galline e... altri animali. Però... a proposito di animali, c'era quella cinese... o giappo... come si chiamava? Paperina? No... Minnie! Eccola qua... questa è più psicopatica degli psicopatici con cui lavoro di solito, ma è anche una tosta, di quelle che ti fanno perdere la testa, letteralmente!

Scelto il gruppo da contattare, li chiamo rapidamente, fissando il luogo e l'orario per l'incontro, ma senza sbilanciarmi dando troppe informazioni... che del resto non ho neanche io.

Atronach · 2 Aprile 2013

Venerdì 5-Aprile-2024 ore 12:00 AM

La segretaria spocchiosa fissa un appuntamento negli uffici di Canale 32 per le ore 19:00,

essi si trovano sul Grattacielo Trasmissivo nel cuore della Cortina di Denaro.

Per accedervi avete ricevuto dei visti temporanei, da ritirare al varco di ingresso 22-C e presentare alla security di guardia.

Prima di andare all'appuntamento decidete di incontrarvi precedentemente in un locale fidato chiamato "Poker di quattro".

Spoiler:

MattoMatteo · 2 Aprile 2013

Una specie di ronzio stridulo mi sveglia all'improvviso, facendomi sussultare; mi guardo attorno preoccupato, stringendo convulsamente la pistola, poi mi rendo conto che è solo la sveglia del cubo-bara; le mie 8 ore di sonno nel loculo finiranno tra 10 minuti.

Mormoro un "Sveglia di mierda...", poi rimetto a posto stereo e pistola, mi dò una sistemata alla meno peggio ed esco.

La giornata fà veramente schifo, smog e una pioggerella sottile e unta che sembra quasi nebbia; si capisce che è giorno solo grazie al fatto che ogni tanto filtra un raggio di sole tra le nuvole.

Spinto dallo stomaco che borbotta mi dirigo in un fast food lì vicino; il cibo non è il massimo, ma almeno non è ******issimo kibble; mentre mastico pensoso la mia colazione, scorro la memoria del mio computer tascabile, alla ricerca di persone che possono avere bisogno del mio aiuto, o di persone che le possano conoscere.

Questo no, è morto... questo nemmeno, mi sono sbattuto la sua muchacha... questa no, l'ultima volta mi ha tirato un bidone... questo...

All'improvviso vengo riscosso dalla suoneria del mio cellulare; rispondo e sento la voce familiare di "Sette dita Amsterdam", un ricettatore con cui ho fatto alcuni affari in passato; incredibile ma vero, mi stà offrendo un lavoro!

"Heilà Amsterdam, que pasa? Hai bisogno di un esperto, eh? Bien, stò già valutando un paio di offerte, ma visto che sei un vecchio amigo...

Dove? Si, conosco il posto... ci sarò in orario. Hasta luego!"

Mi sono dato un tono, ma la verità è che l'offerta di "Amsterdam" è una vera manna da cielo.

Qul gringo di solito tratta affari di buon livello, come minimo ci tiro su un paio di migliaia di E$... addio cubo-bare!

All'improvviso la giornata mi sembra splendida, e persino il sinto-caffè che trangugio ha un buon sapore; finita la colazione mi dirigo verso il luogo dell'appuntamento, facendo commenti galanti ad alcune belle ragazze lungo la via.

MetalG · 2 Aprile 2013

Il freddo metallo delle mie armi mi culla nel sonno come faceva l'artiglieria in guerra, e come a quei tempi, quando gli attacchi Talebani ci destavano dal torpore della calma, ora la suoneria del mio cellulare mi fa scattare istintivamente verso la mia S&W, stringendola forte fino a che non mi rendo conto che la causa del mio risveglio è un'altro.

Sullo schermo di quell'aggeggio appare "sette dita, ricettatore", un tizio che ho conosciuto quando mi sono trasferito in questi luridi sobborghi.

Pronto? Ciao Sette dita, cosa vuoi da me? Lavoro? Ma io ho già un.... Ah.... Emittente televisiva?... Quale?...

Huff... va bene, vengo... Dove? Ok....

Spengo la chiamata e lancio il cellulare vicino a me, strofinandomi e stropicciandomi la faccia con entrambe le mani, tentando di svegliarmi il più possibile, prima di mettermi a sedere sul materasso scalcinato.

Prima di andare all'appuntamento mi vesto alla "colloquio di lavoro", in modo da dare subito l'impressione migliore : Dei jeans sgualciti con una cintura in metallo, una canottiera nera e una camicia camo. Notando anche il tempo inclemente prendo la mia giacca preferita: una semplice giacca a maniche lunghe da motociclista, con varie toppe dell'esercito sparse in giro, e la benda delle grandi occasioni: un pezzo di seta e plastica laccata nera, legato alla nuca con un laccio di cuoio.

Per sicurezza prendo anche la mia S&W 29 e un paio di granate, mettendoli nei risvolti interni della giacca, in modo che possano essere facilmente estraibili e mi avvio verso il luogo dell'incontro, tenendo un profilo basso, nonostante la mia enorme mole.

Chelirra · 2 Aprile 2013

Vengo svegliata diverse ore dopo da qualcosa che mi cade addosso.

Dai mugugnii che sento provenire dalla "cosa" capisco che è Aisha appena tornata a casa, stanca o ubriaca ma non sentendo un eccessivo odore di alcol posso escludere la seconda.

Bentornata... le dico mentre me la tolgo di dosso facendola andare nella parte del letto più vicina al muro.

Mi alzo in piedi e faccio per avviarmi al frigo quando per poco non inciampo nella sacca di Aisha.

In quel momento una canzoncina inizia a provenire dal suo interno così la apro e frugo all'interno.

Mentre la ragazza brontola qualcosa riguardo il fare meno rumore trovo il suo cellulare, stà squillando e sul display appare la scritta "7 dita, Amsterdam (Kim)", così rispondo.

Ti sembra l'ora di chiamare? ... Cosa? Sono passate le dodici? Sono quasi in ritardo... Mi passo una mano tra i capelli prima di continuare va beh, a cosa devo questa telefonata? ...oh, un lavoro, dove? ...nella Cortina di Denaro servirà più di qualche granata e di un fucile... ah, abbiamo dei visti? ...non hai detto security vero? Non credo farebbero passare il mio cannone, praticamente hai appena ridotto le mie risorse di due terzi lo sai? Comunque sia ci stò, dimmi dove e quando...

Finita la telefonata rimetto il cellulare nello sacca e apro il frigo cercando qualcosa per fare colazione.

Subito dopo mi rivesto e tolgo dalla mia sacca tutto ciò che potrebbe essere considerato "pericoloso", tranne uno proiettile che mi metto in tasca, ci metto dentro il sacco a pelo e la indosso a tracolla.

'notte dico ad Aisha prima di uscire.

Spoiler:

Darth Ronin · 3 Aprile 2013

Finite le telefonate, mi resta il resto della giornata libera per sbrigare qualche piccola faccenda. Torno all'appartamento in tempo per cambiarmi e mettere su il completo buono, un abito scuro fatto su misura che mi sono procurato qualche anno fa, per le occasioni speciali: sarà anche vero che sono senza soldi in tasca, ma non è necessario che tutti lo sappiano, e l'apparenza nel mio campo è essenziale.

Prima di uscire lascio la pistola nella sacca dove conservo l'altra arma, andare dall'altra parte della Cortina con il ferro sarebbe più pericoloso che essere disarmati, e mi reco al Poker di Quattro con largo anticipo, giusto per sondare un po' il terreno e sentire che cosa si dice in giro mentre aspetto che arrivino gli altri.

@DM

Spoiler:

@tutti

Spoiler:

Atronach · 3 Aprile 2013

Venerdì 5-Aprile-2024 ore 14:00 PM

Le larghe strade di San Francisco sono affollate di taxi che sfrecciano freneticamente,

i lontananza si vede la baia, ma il panorama è affollato di palazzi di vetro e lamiere.

nelle strade gruppi di gang vestite nella maniera più strana e colorata.

Per fare gli affari bisogna inoltrarsi nei vicoli che costeggiano le strade principali.

Il "Poker" da fuori sembra una bettola come tutte le altre,

è al pian terreno di un vecchio palazzo, condivide la zona con un negozio di capigliature cibernetiche.

Accanto c'è un vecchio cantiere abbandonato, lo scheletro del palazzo indica che è ormai in questo stato da anni.

C'è solo l'insegna al neon, ora spenta, di una mano che tiene in mano le fatidiche carte che danno il nome al locale.

Entrando c'è un corridoio di un paio di metri, l'edificio ha dei muri insolitamente spessi,

il locale è un Irish Pub con pavimentazione in legno, pochi tavoli e cimeli dei tempi andati appesi sulle pareti.

Ai lati del bancone una serie di scale a chioccia che portano nei privè, dove un tempo le baldracche davano sollazzo.

@Darth

Ci sono due ospiti, riparatori Tecnici che probabilmente passano qui per assaggiare qualcosa di tipicamente irlandese.

Il figlio del proprietario è un ragazzo pieno di FaschionWare, con una cresta verde fluorescente, probabilmente l'ha presa nel negozio qui accanto.

"Ehi mister, ti fai un giro in mezzo ai Bassi?

Devi scusarmi ma abbiamo solo choo, la roba irlandese sà prepararla solo mio Pà, ma adesso è sotto ai ferri. Che scazzo!

Sai come gestire il privè e il jammer. Riportami il mazzo quando hai finito" l'ultima frase te la dice senza farsi notare dagli altri presenti mentre ti passa un mazzo di carte.

Nel mazzo di carte c'è un dispositivo elettronico strano, che non hai mai visto, provi a maneggiarlo e con un colpo di fortuna riesci ad attivarlo,

capendo che è un disturbatore di frequenze, utilizzabile per poter parlare in privato senza il rischio di essere intercettato da microfoni e dispositivi di registrazione.

Il ragazzo parla strano ma riuscite ad intendervi.

Chiacchieri un pò, ma ottieni solo informazioni banali o che già sapevi.

Sulla bocca di tutti c'è la questione della nuova Network News 54, che in poco tempo si è mangiato una grossa fetta di utenze,

propone dei programmi innovativi con formule completamente nuove di presentazione,

ad esempio "Radio Libera Abhermuth", le cui trasmissioni cominciano simulando un attacco hacker che si intrufola nel network.

Tutte le accompagnatrici del quartiere hanno paura del gruppo dei Modelli, una banda di giovani, belli e metrosessuali. I membri sono tipicamente tutti fotomodelli e Tecnici Netrunner,

alcuni, quelli che non sono della classe media corporativa, fanno gli accompagnatori di altoborgo. All'occorrenza sanno però essere assassini brutali spietati e perversi, si vocifera che hanno scorticatori al posto delle unghie.

Sono narcisisti e spietati e si divertono a sfigurare i volti delle accompagnatrici

Spoiler:

MetalG · 3 Aprile 2013

Arrivato al luogo dell'appuntamento mi guardo intorno guardingo, per poi entrare nel locale.

L'ambiente mi piace: questo arredamento un po' retró mi ispira tanta nostalgia.

Una volta dentro mi dirigo verso chi sta al bancone

dovrebbe essere arrivato un uomo: è alto più o meno così, ha un pizzetto corto e dovrebbe vestire bene... Devo incontrarmi con lui, dov'è?

Appena mi viene detto dove sta Amsterdam mi dirigo verso di lui e mi siedo al suo tavolo.

Una volta seduto mi passo una mano sulla pelata, seguendo sul collo e guardo fisso Hendrix

quanto tempo eeh? Chi hai chiamato oltre a me? Sembrava una cosa interessante e conoscendoti è escluso che ci sia solo io

@Descrizione

Spoiler:

MattoMatteo · 3 Aprile 2013

Mentre mi dirigo al locale rimugino fra me.

Visto che dobbiamo passare attraverso la "cortina di dineros", ci saranno di sicuro dei controlli... ma avremo anche dei pass, per cui non dovrebbero perquisirci.

Io potrei aver bisogno della mia attrezzatura, per cui la sacca me la devo portare dietro, ma senza granate... e anche senza munizioni.

Ma dove posso lasciare la roba? Ah, si... a meno di 10 minuti dal "Poker" c'è una stazione degli autobus! E' abbastanza vicina alla "cortina" da non avere grossi problemi, per cui le loro cassette di sicurezza dovrebbero essere abbastanza sicure... muy bien, es deciso!

Poco dopo arrivo alla stazione, e lascio nella cassetta di sicurezza le granate e le munizioni; per sicurezza, però, mi porto dietro un caricatore di riserva per la pistola.

10 minuti dopo sono al "Poker di quattro", e mi rivolgo al barista.

"Hola chico... stò cercando il mio amigo Amsterdam, mi stà aspettando."

Ovviamente "sette dita" è già arrivato, perchè il ragazzo mi biascica una risposta che non afferro del tutto, e indica un tavolo; dietro ci sono seduti Amsterdam e un bestione di colore che non conosco; mi avvicino guardingo, ma con un sorriso spavaldo.

"Buenas dias Amsterdam... come ti butta, amigo?"

Con un cenno del capo indico il suo compagno "E' anche lui della partita?" poi mi siedo, posando a terra la borsa.

@ descrizione:

Spoiler:

Darth Ronin · 3 Aprile 2013

Quando i due uomini mi raggiungono, li saluto con una calorosa stretta di mano, e gli faccio cenno di sedersi - Sì, esatto - rispondo ad Alvarez - lui è Deadeye... Deadeye, questo è Detonator. Credo che andrete d'accordo, mi sa che avete parecchie cose in comune. Stiamo aspettando un'altra persona, una ragazza cinese o giù di lì. Credo che Deadeye la conosca.

Mentre parlo, con aria indifferente passo il jammer ad Alvarez, che saprà utilizzarlo meglio di me, anche se è già attivo; intanto continuo a parlare agli altri due: - Per quanto riguarda il lavoro, ne so ben poco, lo ammetto. Sono stato contattato da una ricercatrice di Canale 32, e voi sapete bene che questa gente non si sbilancia mai al telefono quando deve parlare con gente come noi. Penso ci sarà da sporcarsi le mani, ma non credo che sia un problema per voi, giusto? Bene... mentre aspettiamo volete qualcosa da bere? Offro io, naturalmente... - Concludo con un sorriso affabile, quello che metto su quando si parla di affari.

@Scheda

Spoiler:

MattoMatteo · 3 Aprile 2013

Rispondo "per me una birra, gracias..." ma con aria distratta, mentre dò un'occhiata al dispositivo; dopo essermi dato un'occhiata attorno, per essere certo che nessuno mi presti troppa attenzione, prendo dalla borsa la mia tecnosonda e comincio ad esaminare il congegno.

Senza nemmeno alzare la testa comincio a chiacchierare, ma a voce più bassa, chiaramente più interessato al mio lavoro che alla discussione.

"E così ti chiami Deadeye, eh? E' per via dell'occhio, scommetto..."

Poi, con un ghigno "Ehi, tra tutti e due, con questa cabeza" toccandomi la testa "possiamo andare a giocare a biliardo anche senza palline... ci mancano solo le stecche, ma quelle ce le procura Amsterdam."

@ Master

Spoiler:

Chelirra · 3 Aprile 2013

Ecco il Poker di quattro penso appena vedo l'insegna spenta all'esterno dell'edificio.

Varco la soglia e mi avvicino al bancone per parlare con il barista.

Ciao, stò cercando un tipo, lo chiamano Sette dita o Amsterdam.

Dovevamo trovarci qui.

Quando mi dice dove andare mi dirigo al suo tavolo.

Hei dico alzando la mano destra per salutare vedo che non hai chiamato solo me.

Qui ci sono facce vecchie e facce nuove.

Guardo prima Deadeye e poi l'altro uomo mentre mi siedo.

@Descrizione

Spoiler:

MetalG · 3 Aprile 2013

Io non bevo prima di un lavoro, grazie Amstrerdam

Ah davvero? Beh, dal soprannome si potrebbe dire di si...

Comunque si, è per l'occhio: questo me lo hanno fatto quei maledetti Talebani nella guerra in Afghanistan...

Il mio sguardo è severo e inespressivo, il mio commento imparziale e freddo. Non faccio una piega alla sua battuta.

Faccio un cenno con il capo a questo "Detonador" prima di sentire le parole di Amsterdam e stirare per la prima volta da quando sono entrato, un grosso sorriso. I denti bianchi e pulitissimi contrastano con la pelle del mio viso creando il classico effetto "faro"

Ma dai? Stai parlando mica di Kim Min-Hee? Se è così ci sarà da divertirsi: la conosco da quando era poco più di una ragazza. Haha!!

Comunque se hai chiamato addirittura lei deve essere rischioso: quella è senza dubbio la donna più tosta che conosca.

Poi noto che arriva

oh, eccoti qui Kim. Stavo proprio parlando di te

Sorrido e la lascio sedere

MattoMatteo · 3 Aprile 2013

Sentendo le parole di Deadeye alzo lo sguardo sulla nuova venuta, senza nascondere lo stupore

Questa NINA fà parte del gruppo? Per essere definita "tosta" da un bestione come Deadeye, o una netrunner da paura, o è una mercenaria circuitata pesantemente!

Scuoto la testa, poi mi rivolgo a "sette dita": "Allora... visto che, a quanto ho capito ci siamo todos, possiamo anche lasciar perdere le chiacchiere e andare a vedere cosa vogliono quei tizi di Canale 32, no?"

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