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Dubbi da DM


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Non mi sono spiegato bene io, ma ero un po' di fretta...

Intendevo dire che in teoria non dovrebbe essere nemmeno necessario rendere la difficoltà di trovare un posto, dato che quasi tutti i posti noti, situati in una zona nota, con numerosi punti di riferimento noti sono semplicissimi da trovare...

Il villaggio sta in una foresta? Si sale sugli alberi e si cercano indizi tipo il fumo (qualcuno ha acceso il fuoco laggiù), delle radure (non ci sono alberi in quella zona, magari ci abita qualcuno), un fiume o un torrente (seguendolo si troverà sicuramente un qualche posto abitato), eccetera...

L'unica cosa che può intralciare il ritrovamento del villaggio nella foresta è la foresta stessa: ci deve mettere del suo per non far trovare il posto, vuoi tramite maledizioni, incantesimi o malie, vuoi per via di abitanti scontrosi e pericolosi (folletti, non morti, indigeni ostili, bestie feroci, piante carnivore, eccetera), vuoi per motivi più bizzarri (tipo ogni giorno la foresta cambia forma e aspetto, rendendo impossibile mapparla o sfruttare i punti di riferimento)... Se la foresta e il villaggio sono normali, però, la difficoltà di trovare quest'ultimo si azzera e non ha nemmeno senso porsi il problema di annoiare i giocatori: una volta che hanno l'idea giusta per arrivarci, basta far scorrere velocemente il tempo ed è fatta...

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Crea la foresta come se fosse un dungeon (di minima). Calcola le distanze in ore di movimento e cerca di posizionare dei luoghi particolari per darti le direzioni. A quel punto puoi dare un'indicazione sul villaggio, magari in maniera criptica ("seconda stella a destra..."), che spieghi come arrivare al villagio dati certi punti di riferimento, magari un'enigma. Oppure puoi inventarti qualcosa di più particolare, ad esempio un campo che circonda la citta e che la disloca su un'altra dimensione, per cui normalmente dove dovrebbe esserci la città c'è una radura, ma osservando da una particolare angolazione si vede un portale. Oppure una soluzione alla Harry Potter: solo chi è entrato nella città può dirti come entrare, in caso contrario tu semplicemente non riesci a vedere nulla. E poi gli fai trovare il villaggio, o meglio, il posto dove il villaggio dovrebbe essere. A quel punto devono riuscire ad attirare fuori qualcuno e convincerlo a farsi spiegare come entrare (una parola d'ordine, un gesto, qualunque cosa).

Poi dipende dal villaggio: chi lo abita? Perché è invisibile?

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Campagna buona, il mago, il barbaro e il sacerdote guerriero legale buono (gli altri due giocatori non c'erano e di norma teniamo i pg in stand by quando manca qualcuno) devono raggiungere una città che è a diciassette giorni di viaggio. Si trovano nel regno di Vecnaz, sono appena fuggiti da Vecnaz (città che si trova sul monte Vecnaz) e si stanno dirigendo verso le badlands quando passano per Città Vecnaz (ho poca fantasia per i nomi e i miei giocatori si divertono con poco. La campagna non è assolutamente comica, però ogni tanto mi piace infilarci saggi millenari omosessuali e forgiati popolani potentissimi), e decidono di fermarsi per fare compere prima di ripartire (perché hanno bisogno di bonus alla ca come del pane). Appena arrivati trovano un fabbro, che lavora con un mago che fa amuleti su misura. Il problema è che è una città di depressi, e finalmente questo suo collega aveva deciso di suicidarsi, dunque era tornato nella sua abitazione per impiccarsi (l'idea era di convincerlo ad apprezzare la vita con l'aiuto di un drago d'oro sotto mentite spoglie, cosa che mi sarebbe servita più avanti nella trama), quindi i tre corrono per fermarlo, ma non sapendo quale fosse la casa chiedono ad una vecchietta informazioni. Non appena questa gliele da, il barbaro l'ammazza. Così.

20 naturale, grasse risate da parte del party. Io controllo se sente qualcuno e mando questo uomo di mezza età che chiede cosa stesse succedendo.

Il barbaro tira un altro venti naturale e lo ammazza. Il party ride.

A questo punto faccio presente che il sacerdote guerriero è un pg estremamente devoto a concetti come l'onore e la giustizia e che non può lasciare che una cosa del genere avvenga proprio davanti a lui, e dico contestualmente al barbaro di cambiare allineamento da caotico neutrale a caotico malvagio. Nel frattempo si è formata una folla e qualcuno comincia a chiamare le guardie. Il sg comincia a massacrare il povero barbaro che pensava di aver fatto una cosa divertente. QUesti nel suo turno prova a convincerlo a cambiare idea ma fa un uno naturale in diplomazia (risate da parte del mago). A questo punto il sg non sa che fare, un altro colpo e il barbaro è morto, io gli propongo di dire al barbaro di arrendersi e di rimettersi alla legge della città. Arrivano le guardie e lo arrestano. Nel frattempo il poraccio si è suicidato e l'intero party si deve fermare per capire cosa fare del barbaro, con il sg che non ha alcuna intenzione di salvarlo, il mago a cui onestamente frega pochissimo, il monaco kensai (non presente) che sicuramente voterà per farlo marcire in cella e il ladro avenger che ha a cuore solo la missione in sé che può benissimo continuare senza il barbaro.

Barbaro che peraltro non ha scelta, pentirsi non sarebbe abbastanza e in ogni caso su quattro membri del party due sono contrari a liberarlo e agli altri due non interessa minimamente. Sessione bloccata prematuramente perché la mancanza quantomeno del ladro non garantisce le capacità di minima per far evadere eventualmente il barbaro. Grandi bestemmie da parte degli altri giocatori.

Premetto che la campagna ha sempre avuto quel tocco leggero di goliardia, ma è una cosa normale e i pg sanno che il mondo risponde loro in maniera coerente nonostante le varie stranezze ed eccentricità. Se ammazzi qualcuno, qualcosa succede. Se insulti qualcuno, qualcosa succede. Il barbaro sostiene che io dovrei fare in modo che lui non fosse mai stato incarcerato, oppure che le guardie apprezzino la sua malvagità e lo lascino libero, perché dice: "in fondo, ho chiesto scusa". Io non ho intenzione di liberarlo, perché è giusto così, per contro non mi viene in mente nessun modo di fargli continuare la campagna se non quello di morire, scheda bianca e via. Che gli starebbe anche bene, diciamolo.

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Secondo me il barbaro si merita la prigione senza dubbio, hai fatto la cosa giusta. Non è che "solo perché è un pg" allora le leggi si piegano perché non finisca mai dentro.

Piuttosto, se vuoi che gli altri cerchino di tirarlo fuori, puoi renderlo in qualche modo necessario alla missione (tipo che ha lui in tasca un qualcosa di veramente utile?). Oppure il sovrano di quella città potrebbe aver bisogno di qualcosa (tipo psicofarmaci per la depressione di gruppo? :lol:) e promette con la paga, oltre a denaro/oggetti fighi disponibili solo nell'armeria reale, anche la liberazione del barbaro. Una quest veloce con un png/pg temporaneo per il barbaro che segua il gruppo e il barbaro sarà poi di nuovo libero. O qualcosa del genere.

Altrimenti, se il gruppo preferisce abbandonarlo e lui non ha modo di uscirne, verrà giustiziato entro qualche giorno e fine del PG, via con uno nuovo.

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Secondo me il barbaro si merita la prigione senza dubbio, hai fatto la cosa giusta. Non è che "solo perché è un pg" allora le leggi si piegano perché non finisca mai dentro.

Piuttosto, se vuoi che gli altri cerchino di tirarlo fuori, puoi renderlo in qualche modo necessario alla missione (tipo che ha lui in tasca un qualcosa di veramente utile?). Oppure il sovrano di quella città potrebbe aver bisogno di qualcosa (tipo psicofarmaci per la depressione di gruppo? :lol:) e promette con la paga, oltre a denaro/oggetti fighi disponibili solo nell'armeria reale, anche la liberazione del barbaro. Una quest veloce con un png/pg temporaneo per il barbaro che segua il gruppo e il barbaro sarà poi di nuovo libero. O qualcosa del genere.

Altrimenti, se il gruppo preferisce abbandonarlo e lui non ha modo di uscirne, verrà giustiziato entro qualche giorno e fine del PG, via con uno nuovo.

Concordo.

Hai fatto benissimo a farlo incarcerare.

Una domanda: il giocatore è sempre così o è stata una serata in cui ha esagerato? PErchè se fosse sempre così io lo farei marcire in prigione e via di scheda bianca, altrimenti proverei a dargli una mano, mettendogli una quest specifica come diceva Nani.

Occhio però il ladro potrebbe anche andare a recuperare le cose che possiede il barbaro, e che servono per la missione, da solo.

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Nono, è così di suo. Una volta ha acceso un fiammifero sull'equivalente di Gandhi, salvato dal linciaggio per un pelo. Un'altra volta ha fatto un pg factotum puro, house rules sbilancianti per dargli una mano a colmare il gap con gli altri pg, condotta spericolata, è entrato in gioco alla fine della prima sessione ed è morto all'inizio della seconda. E non voglio neanche cominciare a parlare dell'aplomb del sacerdote guerriero quando il suddetto barbaro fa sopravvivenza su qualunque cosa uccida per prendersi un ricordino. Finchè è un rinoceronte, toh, un drago, qualunque animale, bestia, posso capirlo, ci sta. Ma sugli umani?

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E allora merita di vedersi morire il pg senza tante storie. Senza offesa per il tuo amico ma un giocatore così non ha diritto ad avere tanta pietà né a farti lavorare extra per trovare mille scappatoie per lasciarlo sopravvivere.

:bye: ciaociao barbaro!

Fargli giocare un paladino così deve smetterla?

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E allora merita di vedersi morire il pg senza tante storie. Senza offesa per il tuo amico ma un giocatore così non ha diritto ad avere tanta pietà né a farti lavorare extra per trovare mille scappatoie per lasciarlo sopravvivere.

:bye: ciaociao barbaro!

Fargli giocare un paladino così deve smetterla?

Credo che se ne fregherebbe altamente delle regole del Paladino. Credo che sia irrecuperabile da questo punto di vista.

Ma la prova di Sopravvivenza per cosa la fa? Per prendere un pezzo dell'animale?

Dovevi imprigionarlo prima!!! :D

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Morto.

Adesso farà un cavaliere, che ha un codice ancora più stretto di quello del paladino, per dire.

Cavaliere? Crea un ordine cavalleresco a cui lui fa parte ed a cui lui debba* obbedire. Se sgarra l'intero ordine gli va addosso!

Hai un kensai, è la stessa cosa dopotutto (ordine dei kensai a cui si deve obbedire etc etc)

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Il kensai ha una storia strana, il suo padrone è una bambina, figlia dell'artefice che lo ha salvato anni prima quindi non è che faccia proprio parte di un ordine specifico. Però l'idea di infilarlo in un qualche ordine cavalleresco mi piace, posso anche farcelo rientrare con la storia.

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Il kensai ha una storia strana, il suo padrone è una bambina, figlia dell'artefice che lo ha salvato anni prima quindi non è che faccia proprio parte di un ordine specifico. Però l'idea di infilarlo in un qualche ordine cavalleresco mi piace, posso anche farcelo rientrare con la storia.

Il manuale parla dell'ordine dei kensai, a cui si obbedisce. E considera il kensai lvl10 come il capo di quest'ordine (o cmq un loro pari). Ma questo è molto plot dipendente :)

Crea un ordine di cavalieri presente in ogni città, vedi come abbassa la cresta poi :D

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  • 2 settimane dopo...

col nostro gruppo di giocatore stiamo per cominciare la prima campagna "seria", dove non contino solo i combattimenti e la build op del pg ma tanto l'rp (cosa che per noi è tuttora nuova dopo 3 anni di d&d). Ambientazione fatta, a stampo tecnologico, tra qualche settimana cominceremo a giocare. Il dubbio che mi perseguita è circa il background: molti membri del gruppo sono famosi per avere la fantasia nel creare il background di un barbaro con intelligenza 4, e nello svolgimento della campagna diventeranno molto importanti vari aspetti della vita precedente del background. Ora, secondo voi, è una cosa così pessima imporre tutto o almeno in parte il background ai propri giocatori? Nella fattispecie, mi piacerebbe far sì che loro (inconsapevolmente) si ritrovino in qualche modo legati ancor prima dell'inizio della campagna (il pg1 è innamorato perso di una ragazza che è sorella del pg2, per esempio).. Cosa ne pensate?

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Dei miei giocatori si sono lamentati che la campagna fosse legata troppo ai loro bg una volta, cose che effettivamente aveva senso dato che gli eventi erano stati innescati dal membro della famiglia di un pg.

Questo per dirti che sebbene tu possa farlo delle volte devi stare leggero con queste cose per evitare che si sentano troppo vincolati o che diventi una sorta di railroading indiretto.

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Più che imporre, ti consiglierei di proporre.

Se l'ambientazione è già fatta, fai una panoramica generale e vedi cosa esce, le organizzazioni in particolare dovrebbero stimolare i giocatori a dire "voglio farne parte", siano esse Chiese, Stati, gilde o altro.

Se non hanno ancora idee, basati su razza e classe e proponi loro "ti andrebbe bene...?" e stai sul vago, lasciando molti punti vuoti nel BG, che potranno essere riempiti da idee partorite durante lo svolgimento della campagna sia al tavolo che fuori e che, in futuro, andranno a costituire parte dell'ossatura della campagna.

Inserisci a forza nei BG solo le cose che ti servono per far partire la campagna (un aggancio, una leggenda...) e anche così chiedi prima al giocatore se gli va bene. Non far giocare loro PG che a te piacerebbe veder giocati, o almeno non farlo senza il loro consenso.

Oppure decidete un carattere generale e sviluppate giocando quello che, fra anni in game, sarà "il BG".

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Mi piacerebbe far sì che loro (inconsapevolmente) si ritrovino in qualche modo legati ancor prima dell'inizio della campagna (il pg1 è innamorato perso di una ragazza che è sorella del pg2, per esempio).. Cosa ne pensate?

Imporre il bg è un po' come imporre il tipo di personaggio che giocheranno, e non sempre piace. Come scoprire che era tutto predestinato e collegato, a volte dà l'idea che sia tutto forzato e loro scelte non contino nulla.

L'idea migliore, imo ovviamente, sarebbe spiegare l'ambientazione e approfondirla poi per come i pg potrebbero conoscerla. ("voglio fare il barbaro" > non conosce tutte le sette di archivisti, tipo). Poi loro stileranno il loro bg inserendo famiglia, parenti e amici/nemici e quant'altro. Se giocano da almeno 3 anni tutti non dovresti avere problemi. Dopo averli letti con calma puoi inserirli nelle meccaniche del mondo: se un pg ha una sorella e uno ha un fratello, per esempio, ecco l'amore. Vicino o a distanza a seconda. Se uno ha una sorella morta, può essere comunque la donna che amava il fratello dell'altro... Insomma, tu hai l'ambientazione e le meccaniche in moto, quando hai i bg puoi accorpare e sistemare tutto senza stravolgere le idee dei giocatori (ovviamente se vuoi agganciare cose "grosse" meglio se prima chiedi a loro se sono d'accordo).

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  • 1 mese dopo...

Gioco a D&D da quasi 9 anni, ma solo da pochi mesi ho cominciato a fare il Master.

Adoro sfogliare i manuali e approfondire varianti e regole particolari: poiché ho sempre avuto master poco propensi a permettere ai personaggi ciò che esulava dai manuali base ho deciso di proporli ai miei PG, per dargli la possibilità di esplorare classi e dinamiche più variegate, i quali però non sono molto pratici. Il problema che mi sono posto é:

come introdurre le dinamiche ai giocatori?

Mi spiego con un paio di esempi:

1) Un giocatore mi ha chiesto aiuto per sviluppare un personaggio dal passato misterioso/inesistente e con una mente brillante, ma il mago non lo convinceva. Come non proporgli un bell'Elan Psion? Lui non aveva mai letto il manuale completo delle arti psioniche così glielo ho prestato e ha fatto la sua scheda. Il problema che mi sono posto era come presentare i poteri agli altri pg: non tanto in termini di gioco, se e quanto ne sappiano dipende da come hanno sviluppato i loro personaggi e i loro bg, quanto in termini meramente regolistici. Ha senso fare una sessione/lezione introduttiva? Ha senso (ed è giusto) chiedere ai giocatori di prepararsi sull'argomento? Non so se è peggio "dare i compiti" o dover interrompere l'atmosfera di gioco per dare spiegazioni.

2) Avevo intenzione di creare un dungeon che fosse in realtà il sogno di un illithid, e attingendo dalle riviste e da eroi dell'orrore ho trovato molte idee carine che mi piacerebbe sperimentare, ma come introdurre ai pg tutto questo? In questo caso vorrei sapere secondo voi come non rovinare "l'effetto sorpresa" spiegando le dinamiche del sogno restando nella descrizione e nell'interpretazione.

Vorrei sapere cosa ne pensate e, nel caso vi siate posti la stessa questione, come avete deciso di agire.

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Per la prima domanda, anche io mi ero posto lo stesso problema. Mio fratello aveva deciso a tutti i costi di fare lo psion, e io avevo cominciato ad apportare minime modifiche alla campagna affinché si potesse inserire lo psionico (Giochiamo in una ambientazione FR dove però non ci sono i poteri psionici). In pratica poiché erano pochi quelli come lui, lui da BG aveva anche un po' paura di svelare i propri poteri agli altri, e aveva deciso di fingersi un mago o una cosa del genere. Io lascerei anche nel tuo caso la scelta al giocatore. Vuole dire agli altri che i suoi poteri non derivano dalla trama? Perfetto, allora glieli spiegherete, magari insieme e in ON game. Vuole tenerli all'oscuro? Se c'è un mago nel gruppo che prova a identificare i suoi poteri, fagli fare una prova di raggirare (deve emulare dei gesti che agli psionici non servono, ma un mago potrebbe capire che sono sbagliati)

Ah, ne approfitto anche per provi il mio problema... Dovrò subentrare come master dopo un'avventura con PG praticamente presi solo dai manuali base. Poiché comunque come gruppo si gioca da un po' (le classi base erano un modo per far capire agli altri il sistema di gioco senza troppe clausole e modifiche) ho deciso di ampliare la lista dei manuali. Chi vuole può rifare il personaggio. Per non rendere tuttavia l'avventura precedente una cosa inutile avevo pensato che, nel caso in cui uno cambiasse PG, avesse*

A) meno PE di quanti non lo hanno cambiato. Il livello sarebbe il solito, ma chi cambia PG riparte dal minimo dei PE (esempio sono al livello 4 con circa 6500 PE, chi cambia PG va a solo 6000)

B) dare leggermente meno oro e zero equip iniziale a chi rifà il PG (di media hanno equip per quasi 4000 mo, chi più chi meno... Pensavo di ridurlo a 3500)

Secondo voi ho fatto bene oppure no?

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Mah... Perchè dovresti punire chi approfitta di un'opzione che tu stesso hai introdotto? Basta che tu sia presente quando vengono effettuate le modifiche e stia attento che siano coerenti con ambientazione e avventura passata e non permetta tutto di tutto indiscriminatamente (soprattutto per quanto riguarda eventuali CdP)... Ad esempio, un guerriero potrebbe cambiarsi un paio di talenti, ma non diventare uno psion/ladro con retaggio illithid...

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