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[Dimensioni] Glennascaul Cap. 6


mantis

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Percependo il continuo susseguirsi di rumori, Spark decide che forse è meglio dare una sbirciata fuori dalla porta. Si alza dal letto, e nell'avvicinarsi alla porta ad un tratto sente distintamente la voce concitata del menestrello, seppur troppo lontana per distinguere le parole. "Questo è Flann! Era andato col siniscalco, e ora è tornato! Quanto tempo... avrò dormito?" Il giovane rimane qualche momento fermo a pensare, ma non riesce a risolvere il suo dubbio. <<Beh, poco importa, qui sembra che le cose si stiano muovendo sempre più in fretta... e non solo in senso figurato. Mi sembra di sentire dei passi che vengono in questa direzione, saranno gli altri... meglio rendersi presentabili.>> Così l'investigatore torna indietro, prendendosi giusto il tempo di indossare i suoi abiti.

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"Hurik. Hurik! Mi senti ragazzo? Apri!" *Nessuna risposta. Piuttosto strano... Di solito Hurik ha il sonno leggero, salta su come un gatto al minimo rumore.*

Dopo un attimo di riflessione, Flann insinua la mano nel corpetto ed afferra il pugnale senza però estrarlo del tutto, mentre con l'altra mano prova ad aprire con cautela la porta.

"Hurik?"

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*Diaul! Dulà sino finîs? Cui saran chist puars diauls? Ch'al al vedi al ce fà con chel sior dai lôvs ch'o vin chatat in che gnot? o par vêr Siore Secrane al'è une strie? S'al fos, o vin di liberà chest čhisčhel..* L'estralo si guarda attorno spaventato e preoccupato.

*E Hurik? Parcè al'è vignût ca? ch'al saves di chist puest e di chist puarets? o ch'al sedi di gnûf chel striament?* Troppo preoccupato della presenza dei corpi nei sacchi per studiare la situazione, inizia a guardarsi attorno ancora alla ricerca di Hurik. Individuatolo all'interno della stanza si muove rapidamente verso di lui, cercando di muoversi in modo da arrivargli alle spalle.

Una volta raggiunto il compagno cerca di bloccargli le braccia e gli dice con un sussurro "Hurik, sono io, Atul, mi riconosci?"

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*Non c'è.*

Flann si avvicina al letto e passa la mano sulle lenzuola, fredde ed asciutte. I suoi occhi studiano la stanza, alla ricerca di non sa neppure lui cosa.

Dettagli. Sensazioni. Odori, forse. La musica della notte, i suoni del silenzio. Tracce nella polvere. Per un attimo la sua attenzione si sofferma sulla finestra.

*Dove sei andato, ragazzo? Cosa ti sta succedendo? Ad ogni giro di clessidra il tuo sguardo si fa più cupo, le fosche ombre di questo castello si stanno stringendo sulla tua anima per soffocarla in un tetro abbraccio. Sei sempre stato taciturno, ma ora il tuo è un mutismo quasi rabbioso. E' la vendetta che brucia il tuo cuore? Oppure il passato che ritorna? Oppure... ti stiamo semplicemente perdendo?*

Pochi secondi dopo è già nel corridoio. Solo una manciata di passi lo divide dalla porta a fianco; la mano abbassa la maniglia della porta ed il menestrello si affaccia nella stanza che condivide con Quan.

"Estralo? Quan? Svegliati, mio esotico amico."

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Flann

Con grande sorpresaFlann si accorge che pure Quan non è in camera. Solo qualche suo oggettopersonale è appoggiato vicino al letto: per il resto nulla di nulla.

Quan

Per un attimo, alle parole dell'estralo, Hurik sembra non reagire. Poi, violentemente, la sua mano prende la mano opposta di Quan. Con voi ferma e piena di ira dice: <<Aiutami Quan! Aiutami a vendicare questi innocenti. Da tempo ascolto il loro richiamo. Loro mi hanno condotto qui; è giunto il momento di agire. Vieni con me, andiamo da Lei...>>

Detto questo cerca di liberarsi per andare verso la parete opposta all'ingresso.

Spoiler:  

@Quan: Cosa fa Quan, cerca di trattenerlo o lo lascia andare?

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Pur aspettandosi la visita dei suoi nuovi amici Spark sobbalza quando li sente bussare. Forse dentro di se sente che la resa dei conti è vicina... e per un'istante gli vola alla mente un pensiero oscuro. *Rivedrò mai la mia casa a Lumismia?*

Vestitosi e recuperati tutti i suoi effetti personali il ragazzo raggiunge nuovamente la porta e questa volta la apre in un sottile spiraglio. "Daenyon, Myrsus!! Ho avvertito la voce di Flann..." esclama a bassa voce, ma un rapido sguardo ai due uomini gli rivela ancora prima di terminare la frase che il suo udito non l'ha tradito e che come aveva intuito non c'è tempo da perdere. Esce chiudendo a chiave la porta dietro di se, voltandosi infine nuovamente verso i due, tutto con silenziosa e quasi solenne precisione. "Sono pronto, fate strada!"

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*Sia Hurik che Quan non sono in stanza... e non credo sia una coincidenza. Posso solo sperare che non sia successo loro nulla...*

Molto più pensieroso di quando è entrato, Flann torna sui suoi passi e si avvia verso la stanza dove lo attendono gli altri compagni.

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"Perdonatemi se vi ho buttato giù dal letto in questo modo, amici. Ma il colloquio privato con Baltor ha avuto degli sviluppi imprevisti ed ho l'impressione che il tempo a nostra disposizione sia diventato drammaticamente poco." risponde il menestrello a bassa voce. "Piuttosto, nè Hurik nè Quan sono nelle loro stanze. Voi ne sapete nulla?"

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<<E' tutto molto strano...>> commenta l'investigatore. <<...ma stando così le cose credo sia meglio che ci aggiorni in fretta su ciò che hai scoperto. Poi proverò a dare un'occhiata alle stanze di Quan e di Hurik cercando qualche traccia che possa ricondurci a loro...>> *Anche se, visti i precedenti, potrebbe essere inutile...* Ma questo pensiero Spark lo tiene per se.

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*Mmm... Non è la prima volta che Hurik sparisce così.. All'improvviso... Quan invece è l'esatto opposto..*

Lo stregone ascolta le parole del menestrello con sempre più apprensione.

<<Non saprei che dirti, Flann>> risponde <<Io e il Capitano Daenyon siamo rimasti in camera tutta la notte>>

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Flann annuisce alle parole di Spark, lo sguardo rivolto a terra. Per un breve momento chiama a raccolta i pensieri, alla ricerca delle parole giuste; poi inizia il suo racconto, la voce appena un bisbiglio.

"Mentre mi medicava nel suo studio, Baltor mi ha interrogato. Ha voluto che gli riferissi delle nostre difficoltà giù nel borgo con gli abitanti di Aragrad; ed io l'ho accontentato, in qualche modo. Però non mi è parso interessato più di tanto, se non alle dicerie che potremmo aver udito in paese durante il nostro breve soggiorno. Forse, voleva solo sincerarsi che nessuno avesse aperto le casse? Chissà. Ad ogni modo, non è questa la parte importante."

"Ad un certo punto ho accennato volutamente a Lestat. Myrsus, ti ricordi di lui, vero? Il capo dei briganti che avevano catturato Quan e che noi abbiamo ucciso; ma soprattutto uno sgherro di Baltor, come testimonia la missiva che ho trovato sul suo cadavere. E ricorderete anche (tu no, Spark: ancora non ci conoscevamo) che per riuscire ad entrare nel castello ho finto di essere uno dei suoi uomini.

Beh, al solo nome di Lestat, Baltor ha cambiato immediatamente atteggiamento: da annoiato che era è diventato molto attento, quasi frenetico. Lestat aveva il compito di catturare uomini e portarli al castello; pertanto Baltor, credendomi uno dei briganti di Lestat, ha pensato che io vi avessi portato qui con l'inganno, pronti per essere imprigionati da lui. Sembrava un grosso gatto che pregusta soddisfatto il sapore del topo che già stringe tra gli artigli. Naturalmente ho tentato subito di distoglierlo da questa idea, sottolineando l'incarico ufficiale di Spark e l'appartenenza di Myrsus ad una potente confraternita, così come la presenza in paese degli inquisitori."

"Apparentemente Baltor si è lasciato convincere dalle mie obiezioni; eppure, temo che corriamo ancora un pericolo mortale. E se cambiasse nuovamente idea? E se ritenesse la presenza di Myrsus una minaccia seria ai suoi piani? E se si limitasse a catturare quelli tra noi che non possono vantare alcuna protezione? Inoltre non so per quanto ancora potrò mantenere la finzione; ogni momento che passa il rischio che io venga smascherato aumenta. E non dimentichiamoci che Hurik e Quan sono spariti. Insomma, abbiamo pochissimo tempo! Ma ne discuteremo dopo. Voglio prima finire di raccontarvi, c'è qualcos'altro che dovete sentire."

"Quando Baltor mi ha congedato, ho vagato per le sale di questo assurdo castello tentando di ritornare qui. Non so bene come, ad un certo punto sono finito in un corridoio con alla fine una porta rinforzata piantonata da due guardie, due conterranei di Quan a giudicare dal loro incomprensibile idioma; per fortuna non mi hanno visto, sono riuscito a nascondermi in tempo.

Proprio mentre stavo per andare via, davanti a loro è arrivato nientemeno che il barone Malatete, accompagnato dal suo ringhioso cane da guardia, Brugor. M'è sembrato che discutessero. Il barone è entrato ma ha lasciato fuori il cagnaccio, che non l'ha presa bene. Ha digrignato un po' i denti contro le guardie, che evidentemente non lo temono, poi si è allontanato... ed io l'ho seguito."

"Per farla breve, l'ho avvicinato lontano da occhi indiscreti e gli ho proposto un patto. Mi sono offerto di riferirgli i piani di Baltor in cambio di protezione ed aiuto. Convincerlo non è stato facile, ma l'idea di avere una spia al suo servizio nel campo del nemico alla fine lo ha fatto decidere. Insomma, ci aiuterà. Anche se lui crede che io sia un servo di Baltor e non si fida del tutto, teme troppo l'influenza che Baltor e Lady Secrane hanno sul barone per non rischiare. E' un uomo deciso il nostro Brugor, tanto quanto è fedele al suo barone. Credo che manterrà la sua parola."

"Certo non è tra tutti l'alleato più potente, ma dovremo accontentarci... anche perchè aiutarlo potrebbe essere l'unico modo per uscire da questo posto vivi. Infatti, ho l'impressione che Brugor stia cercando delle prove per dimostrare agli inquisitori che Baltor e Lady Secrane sono due negromanti che praticano magia nera. La mia idea è che se riuscissimo a scoprire cosa c'è davvero dentro quelle casse..."

Il menestrello alza entrambe le mani, come a parare le inevitabili obiezioni che stanno per piovergli addosso.

"Sono consapevole che si tratta di un rischio enorme. Ma io penso di sapere dove sono le casse, e come arrivarci senza farci vedere. E comunque, cosa abbiamo da perdere? Se non ci muoviamo adesso, sarà solo questione di tempo prima che Baltor trovi il modo di farci sparire... ed allora la morte ci sembrerà un'opzione gradita. Allora, cosa ne dite? Myrsus? Daenyon? E tu, Spark?"

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Nell'ombra della notte e nella serietà della sua concentrazione, sul suo volto dell'investigatore sembra sparire ogni traccia di giovinezza, mentre ascolta il rapporto di Flann con viva ed estrema attenzione.

<<L'idea delle casse non mi convince del tutto. Certo, potrebbero contenere proprio la prova decisiva contro Baltor, ma vedo più di un problema. Se anche Baltor non ne avesse già preso e nascosto il contenuto, saranno di sicuro ben protette. Dai suoi uomini ovviamente, non da quelli di Brugor. E anche scoprendone il contenuto, potrebbe essere qualcosa che non può essere trasportato facilmente, o peggio qualcosa che può essere dissimulato come qualcos'altro. Intendo dire: se ad esempio le casse contenessero componenti magiche o libri di incantesimi, Baltor potrebbe dire che gli servono per operare le sue guarigioni. E se anche Lady Secrane è dalla sua, sarebbe la nostra parola contro la loro, e come giudicherà il Barone non essendo un esperto in materia? Io credo, in definitiva, che se tentiamo di trovare ed aprire quelle casse, finiremmo solo per creare un trambusto il cui risultato sarebbe più che mai incerto. E anzi le probabilità che la situazione volga a nostro favore potrebbero essere ancora più scarse di quello che immaginiamo... tutti noi siamo testimoni dei poteri ammalianti di quella donna estrala, magici o non magici che essi siano. Ma la cosa peggiore è che, se tutto non fila assolutamente liscio - e le probabilità sono poche - perderemo l'effetto sorpresa.>>

<<Potrebbe però esserci un'altra via più sicura. Pensateci bene, ci sono molti elementi che giocano nettamente a nostro favore: sappiamo che Baltor è il mandante di questo Lestat, che gli procura gli uomini di cui ha bisogno per le sue pratiche contro natura; inoltre Baltor stesso pensa che Flann sia dalla sua parte, mentre invece Brugor è dalla nostra. Sono quindi dell'opinione che dobbiamo agire d'astuzia tentando di stringere il nostro cappio invisibile attorno a Baltor, con mosse accorte che non ne destino troppo i sospetti finché per lui non sarà troppo tardi. Facciamo finta di niente, e proseguiamo le nostre indagini della direzione che più si aspettano. Domani, parliamo con gli inquisitori tentando di far liberare Mizar de Bernard e magari indaghiamo su ciò che avete detto che è successo l'altro giorno, quella faccenda degli occhi sulla porta. Nel frattempo Flann dirà a Baltor che ci sta sviando dall'indagare su di lui, e che ci condurrà in una trappola. Sarebbe stupido per Baltor catturarci mentre siamo qui a castello, ed è per questo ovviamente che Flann l'ha dissuaso, ma mentre indaghiamo in città o nei boschi vicino Aragrad... chissà quante cose spiacevoli potrebbero capitarci, giusto? Così, quando tu ci consegnerai a Baltor, sarà invece lui stesso a consegnarsi a noi e agli uomini di Brugor! E nel caso lui non venga di persona alla nostra piccola trappola, troveremo comunque qualcosa che lo colleghi a chi sarà presente...>> Il volto di Spark si distende in un sorriso tagliente. <<Anzi, potremmo perfino progettare noi questo particolare, per non lasciare nulla al caso! Una trappola coi fiocchi! Cosa ne pensate?>>

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*Mmmmm.... Entrambe le idee presentano vantaggi e svantaggi... Ma quale delle due è la migliore?*

<<Non saprei..>> esordisce lo stregone <<La trappola proposta da Spark sembra valida ma se Baltor non si presenta di persona potremmo non trovare elementi che lo colleghino...>>

<<Di contro la proposta di Flann di scoprire il contenuto delle casse potrebbe rivelarsi la prova decisa ma anche un buco nell'acqua come ha suggerito Spark...>>

Myrsus si porta una mano al mento riflettendo sul da farsi

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L'estralo mantiene salda la presa su Hurik, anche mentre questi parla *Al è par dabon un čhačadôr di strìis! Ma no cumò! No di bessôj! Ma al à reson, no si pues lassà che cheste robe al ledi indenant!*

Quando il giovane termina gli dice con voce bassa e decisa "Hurik, se dici che Siore Secrane è dietro tutto questo dobbiamo fermarla, ma non da soli! Andiamo a chiamare gli altri, sicuramente Myrsus che è dell'Ala Celeste vorrà fermare queste morti. E nemmeno gli altri non mi sono sembrati in affari con questi! Io mi sono fidato di voi, che avete salvato la mia vita, e vi ho seguiti fino a qua; adesso fidati di me e della mia esperienza di combattente: se Siore Secrane è davvero dietro a tutto questo non possiamo affrontarla da soli!"

Terminato di parlare l'estralo allenta lievemente la presa, cercando di saggiare la reazione di Hurik, pronto a rinserrarla nel caso di una brusca reazione del giovane.

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