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Interpretazione dei draghi metallici in quarta


Messaggio consigliato

Nonostante si chiami Dungeons and Dragons utilizzo pochi draghi (proprio per rendere l'esperienza diciamo memorabile) e, nonostante avessi letto la descrizione dei draghi metallici non appena preso il manuale dei mostri 2, devo capire bene ancora come interpretare i draghi metallici, non sono descritti come malvagi, ma come senza allineamento e alcuni molto possessivi e accumula tesori. Il drago di ferro ad esempio si serve anche di gregari o creature per nascondersi e distrarre chi entra nella sua tana. Insomma i classici tipi che se ne stanno in disparte e a cui non devi rompere le balle mi sembrano in generale... Voi come il interpretate?

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Ciao Burgmeister, premetto che ognuno fa come vuole quindi non c'è la verità assoluta qualunque cosa scriverà chiunque nel risponderti, secondo me.

Hai mai giocato alle versioni precedenti di D&D?

Non faccio edition war, ma lo chiedo perché voglio esserti di aiuto. Proverò a spiegarmi. Non ci sarà alcun giudizio di merito nelle mie prossime affermazioni.

Quello che leggi sui draghi metallici nella 4a edizione è il frutto di una serie di scelte del team di sviluppatori. Se hai mai sentito parlare dell'"ambientazione" chiamata Points of Light, di fatto è la meta-ambientazione della 4a edizione, che fa da sfondo a qualsiasi mondo tu scelga di giocare (forgotten, altri pubblicati, uno inventato...). Points of Light serve a dare un senso allo stile di gioco suggerito e alle meccaniche proprie dell'edizione.

Di fatto è un impianto di fondo, che ci dice:

- il mondo è un luogo oscuro e selvaggio pieno di minacce, mostri e eredità del passato (dungeon, tesori, antichi mali e antichi eroi).

- le città sono i pochi punti di luce in questo mondo, da considerare "sicuri"

- gli avventurieri, anche al 1° livello, sono una spanna sopra i comuni mortali, sono eroi che insieme affrontano le difficoltà e le sfide di un mondo che nessuno sarebbe in grado di affrontare.

Ora, in questo impianto, tutto quello che è scritto sul manuale dei mostri serve a preparare qualsiasi creatura contro la quale i PG possano scontrarsi, giustificandola nella descrizione.

Le driadi e i folletti anche sono più "rissosi", e i celestiali angeli sono araldi della furia o della vendetta delle divinità. Non esiste nessuno di allineamento veramente "buono" sul mostriario.

Quindi la tua interpretazione è correttissima se la inserisci in un mondo Point of Light, nella quale è stato appunto accentuato l'aspetto avido e scontroso anche di quelli che una volta erano "i draghi buoni".

Se hai esperienza di passate edizioni, troverai che i draghi metallici sono avidi ma "buoni", e fungono da consiglieri o addestratori per i PG il più delle volte, lo scontro ci si può fare ma come modo per il drago di "testare" i PG, ad esempio, il più delle volte.

Quello che voglio dirti è fondamentalmente solo un paio di cose:

1) Interpretali pure come vuoi, l'unica regola è che siano coerenti con l'ambientazione ed il mondo di gioco in cui i PG si muovono;

2) Visto che sei della mia scuola, ovvero "parlare con un drago deve essere memorabile", ti passo un po' della mia esperienza: i draghi sono maestosi e si sentono superiori agli umanoidi il più delle volte: se sono cattivi li vedono come schiavi o strumenti per ottenere quello che vogliono (o cibo); se sono buoni li vedono come fratelli minori che ancora non capiscono il mondo e ai quali bisogna un po' insegnare tutto, ma che se allevati bene cresceranno davvero. Alcuni draghi sono più solitari, altri sono più "impegnati" nelle vicende del mondo, o hanno grandi mire. Qualunque sia la tua scelta, mi raccomando caratterizza bene il drago. Non tutti i draghi di ferro sono uguali. Ogni drago ha un nome, una storia, una serie di esperienzze e di conoscenze, una forza interiore tutte sue. Se vuoi che la cosa sia memorabile, l'incontro con un drago, sia a livello di forma che di contenuti dell'incontro (come incontra e tratta i PG, cosa vuole e cosa dice, come risponde, cosa ottiene) deve essere NON ignorabile, e sceneggiato con cura.

Spero di aver aiutato :)

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Non dimenticare la sfumatura che distingue l'allineamento della 4° rispetto quello della 3°.

Non allineato non significa che non voglia fare né del male né del bene ma che non si sia schierato nella lotta cosmica tra bene (divinità buone) e male (divinità malvage, primordiali). Nulla impedisce di avere un drago di ferro che nei suoi affari sia più spietato e crudele di un drago rosso ma semplicemente non si schiererà per partito preso dalla parte di Asmodeus.

C'è anche da dire che i draghi complicano la questione dell'allineamento in quanto sono più indipendenti delle altre creature e quindi puoi trovare anche draghi malvagi che non sono schierati con le divinità malvage ritenendosi ad esse pari (almeno come dignità, visto che come potenza non lo sono).

Quindi in definitiva puoi interpretarli realmente come vuoi: buoni, cattivi, menefreghisti, etc.

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Ciao quoto in pieno Aranor, aggiungo solo che il manuale ti da degli spunti che sta a te sviluppare.

Io per esempio nei territori selvaggi i draghi sono sempre "draghi", nelle città alcuni PNG possono essere draghi in forma umana.

Il motivo per cui i draghi scelgono di vivere con gli umani, alcuni convivendo altri dominando, è che c'è più possibilità di arricchirsi con le dovute sfaccettature :)

ciao

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