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Coboldo è meglio! [Beta]


SaLe_GrOssO

Messaggio consigliato

Le compagnie che cominciano a livello 1 si scontrano spesso con i coboldi, carne da macello per gli avventurieri. Così il partito dei coboldi “Coboldi Uniti” è andato a protestare dalla Wotc, che ha dato loro possibilità di essere una delle razze più potenti a ML +0.

Ora, un infimo essere con -4 Forza, -2 Costituzione e +2 Destrezza può essere un potentissimo drago? Sì, proprio così! Tutto si base su questo: i coboldi sono piccoli draghi umanoidi.

94140.jpg

Premettendo che non è l’unico modo, vi spiego qual è la via più semplice per trasformare il vostro coboldo in un drago:

[Talento] Races of the dragon : Dragon-wrought

Prerequisiti: Coboldo di 1° livello

Benefici: Si è di tipo “Drago” anziché “Umanoide” e si perde il sottotipo “Dragonblood”. Le scaglie diventano del colore del drago da cui si discende. Come i draghi si è immuni agli effetti di sonno e paralisi. Si guadagna scurovisione 18m e visione crepuscolare. Si guadagna un +2 razziale all’abilità relativa al tipo di drago (è possibile vedere le abilità a pagina 103 del manuale “Races of the Dragon”).

Ok, ora sono un drago, FIGO! Nonostante io sia più che altro una lucertola parlante alta 1m, in realtà sono un drago, proprio come lo sono i draghi d’oro. Quindi se sono un drago non risento dei malus dovuti alla vecchiaia e guadagno a prescindere +3 a tutte le mentali perché decido di iniziare la mia avventura a 121 anni (gli elfi lo fanno, lo faccio anche io!).

Aumento di livello effettivo da stregone

La potenza vera è quella di poter guadagnare incantesimi al giorno e conosciuti (da stregone) senza dover salire da stregone; mi spiego meglio. Immaginate di essere stregone 2/guerriero 3 ma lanciate gli incantesimi come se foste uno stregone di 4°. Si tratta di aumentare il livello da stregone per gli incantesimi.

Passo 1. Selezionare il talento prima descritto: è essenziale essere un drago, altrimenti non se ne fa niente.

Passo 2. Ora che siete draghi dobbiamo selezionare l’archeotipo presente su Dragons of Eberron “Loredrake”. Questo archeotipo ci fa contare come 2 livelli più alti al fine di lanciare incantesimi da stregone.

Passo 3. Sempre al 1° livello dobbiamo impegnarci a fare un rituale. Questo rituale è descritto a pagina 43 di “Races of the Dragon”.

Passo 4. Siamo giunti al 3° livello (multiclassando o meno, tanto lanciamo sempre come uno stregone di 3°). Qui dobbiamo selezionare il talento: Draconic Reservoir, che inizia a far funzionare meglio quel rituale apparentemente inutile!

Passo 5. Arrivati al 6° livello, fate la versione greater del rituale per aumentare di 1 il livello di stregone.

Conclusione. Contate come se foste uno stregone di 3 livelli superiore al fine di lanciare gli incantesimi (suppongo non si possano eccedere i propri DV, ma non ho trovato nulla di ufficiale in proposito). Cosa vi permette questo? Semplice, potete multiclassare fino a 3 livelli senza perdere incantesimi. Già lo stregone prende gli incantesimi di un certo livello in ritardo rispetto ai maghi, così facendo li guadagna ben 2 livelli prima! Ciò significa che uno stregone di 15 è sufficiente per avere incantesimi di 9° livello.

Possibilità: Se volete un gish, questo potrebbe permettervi di avere un ottimo BAB senza dover perdere CL (con incantesimi al giorno e conosciuti). Ovviamente dovreste puntare a un gish che usi destrezza e non forza. Proviamo.

Swordsage 1 / Stregone 4 / Swordsage 1 / Jade phoenix mage 10 / Stregone 3 / Swordsage 1

IL 14, lancia incantesimi come uno stregone di 18, ovvero incantesimi di 9° e manovre di 7°. Le manovre non sono eccezionali ma sono meglio di niente, inoltre il vostro caro pg sarà interamente incentrato sulla destrezza. BAB = +15

1° Draconic rite of passage (Rituale), Dragon-wrought

3° Draconic reservoir

6° Greater draconic rite of passage (Rituale), Arma accurata

9° Shadowblade

Questa guida è stata trascritta su gentile concessione dello staff di Satrio.org

Autore: zeo

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  • 1 mese dopo...

con mio grande stupore noto che nessuno non ha ancora postato nulla riguardo questa meravigliosa super guida

manca solo da tradurre le caratteristiche del rituale per coloro che non comprendono bene l'ingelese, a questo provvederò io editanto questo post fra poco

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Tutto giusto ma non sono d'accordo sulle conclusioni a cui sei arrivato... in particolare la build. Focalizzarsi su destrezza quando si puo sfuttare metamorfosi non credo sia il massimo... io propongo un qualcosa di un po piu tirato del tipo:

Stragone 10/ Master Transmogrifist 10

che a prima vista puo sembrare una build molto semplice ma la possibilità di accedere al nono livello di incantesimi ci permette di fare numerose Porcate.

Come?

grazie a:

Infinite Variety (Su): At 10th level, a master transmogrifist gains the ability to create completely imaginary forms when he casts polymorph, polymorph any object, or shapechange on himself. To create an imaginary form, he chooses one of his favored shapes as a base form. He can then choose a single aspect of a second monster whose form he could assume using the spell he is casting and add it to the first creature.

con il coboldo abbiamo accesso a trasformazione che rende quasi illimitate le nutellate a cui si puo accedere. senza contare che durante il corso dell'intera build conserviamo il pieno livello di cast rinunciandovi solo all'ultimo livello del Master Transmogrifist. A questo punto ci interessano le sole stat di carisma e costituzione e il resto vien da se.

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  • 4 settimane dopo...

Scusate una cosa ma perché mai un DM dovrebbe accettare di concedere ad un pg l' "archetipo" del Loredrake?? Quegli archetipi lì mi sembra palese che servano solo per i draghi veri e propri, non per le creature che in generale hanno il tipo drago... inoltre l'archetipo in questione darebbe solo benefici ad un pg, e anche belli grossi (+2 al livello effettivo di stregone...), e in cambio di nessun LEP? Oppure ho capito male io?

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Scusate una cosa ma perché mai un DM dovrebbe accettare di concedere ad un pg l' "archetipo" del Loredrake?? Quegli archetipi lì mi sembra palese che servano solo per i draghi veri e propri, non per le creature che in generale hanno il tipo drago... inoltre l'archetipo in questione darebbe solo benefici ad un pg, e anche belli grossi (+2 al livello effettivo di stregone...), e in cambio di nessun LEP? Oppure ho capito male io?

No hai capito benissimo.Tuttavia RAW è effettivamente possibile,dal momento che con tutti gli ambaradam sopra il coboldo diventa un drago.RAI ovviamente è palese che sia solo per draghi veri.

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Sì ma il punto principale è un altro: anche le classi di prestigio del Draconomicon (ad esempio) sono RAI palesemente per draghi veri e propri, ma essendo comunque classi di prestigio (che quindi acquisiscono i loro benefici coi livelli) un DM potrebbe anche concederle per un coboldo drago.. ma un archetipo come il Loredrake, che potenzia senza nessuno svantaggio, nessun DM lo concederebbe mai... quindi, sotto sotto, se non esiste nessun motivo abbastanza valido per cui un qualsiasi DM sul pianeta potrebbe accettare una cosa simile, a cosa serve questa guida? E' solo pura teoria, che non potrebbe mai essere utile nella pratica del gioco vero e proprio... l'unica cosa utile in questa pagina è che viene ricordata l'esistenza del Greater Rite of Passage...

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Un personaggio di 15 che lancia incantesimi di 9 è comunque un po' meno potente di un personaggio di 20 che lancia incantesimi di 9. Il bilanciamento dunque è possibile. Secondo me si può giocare tranquillamente con livelli di potere un po' diversi a seconda dei membri del gruppo. E poi questa build è comunque molto ben caratterizzata, nel senso che il potere di questo personaggio ha una fonte identificabile, che può entrare nella narrazione abbastanza facilmente: penso ad esempio ad eberron.

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è un buono spunto per far ruolare un personaggio come se fosse un drago "dentro". Magari è la reincarnazione di un drago antichissimo, o la forma più evoluta di Coboldo, ciò che avevano progettato gli antichi creatori della sua razza. Mi sembra che ci siano un sacco di spunti. Per quanto riguarda il bilanciamento, avere un pg di 15 e uno di 19 nello stesso gruppo non è impensabile, quindi avere un gruppo di livello 15 con un personaggio che casta come se fosse di 18 o 19 rientra ancora nell'ambito del bilanciabile.

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Sì ma il punto principale è un altro: anche le classi di prestigio del Draconomicon (ad esempio) sono RAI palesemente per draghi veri e propri, ma essendo comunque classi di prestigio (che quindi acquisiscono i loro benefici coi livelli) un DM potrebbe anche concederle per un coboldo drago.. ma un archetipo come il Loredrake, che potenzia senza nessuno svantaggio, nessun DM lo concederebbe mai... quindi, sotto sotto, se non esiste nessun motivo abbastanza valido per cui un qualsiasi DM sul pianeta potrebbe accettare una cosa simile, a cosa serve questa guida? E' solo pura teoria, che non potrebbe mai essere utile nella pratica del gioco vero e proprio... l'unica cosa utile in questa pagina è che viene ricordata l'esistenza del Greater Rite of Passage...

e perché tutte le altre *porchat(e)* che si possono fare con le altre classi non le consideri? E lo scopo delle altre guide non è forse quelle di costruirsi un personaggio molto forte e ottimizzarlo al meglio? Pensi che forse un DM concederebbe a un giocatori di utilizzare alcuni talenti che permettono di lanciare desiderio senza il costo in PE?

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EDIT

e comunque un vantaggio sarebbe quello della riduzione del dado vita, che passerebbe da d4 a d2, ciò poco significante ma non poco importante

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  • 3 settimane dopo...

Non è questione di porcate, è questione di avere un vantaggio "puro" non bilanciato da nessuno svantaggio. Infatti il dado vita che viene ridotto è quello razziale, e non viene applicato a livelli di classe.

E con questo ho risposto anche a Jonnie, che parlava di "bilanciamento possibile". No: il bilanciamento semplicemente non c'è. E' questo il problema.

Poi per carità di spunti interpretativi che possono spiegare perché un certo tizio è un loredrake ce ne sono tanti uno più bello dell'altro, non ne dubito, ma dal punto di vista regolistico accettare un loredrake significa semplicemente che ogni giocatore il cui PG per qualche motivo è un drago (es. mezzo drago, o altro) guadagna anche A GRATIS 2 livelli da stregone, con l'unica limitazione di dover pensare a un motivo figo per cui il suo PG possiede quell'archetipo. E' questo che non va.

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  • 4 mesi dopo...

Beh è certamente un vantaggio spropositato, su questo non ci sono dubbi. Tuttavia il problema "è troppo sgravo, quindi è inaccettabile" è abbastanza irrilevante secondo me. A questo punto anche la metamagia divina leviamola perchè è troppo destabilizzante. E' chiaro che dal momento in cui si crea un personaggio ottimizzato le sfide classiche saranno drasticamente più semplici, senza considerare che la maggior parte delle combo calpestano allegramente qualsivoglia background il 90% delle volte. Secondo me basta semplicemente aumentare il livello di difficoltà. Ad esempio recentemente abbiamo aperto una campagna eumate in cui ci siamo ottimizzati lo schifo, ma siamo partiti dal lv1 a fare subito incontri lv3 e 4, e devo dire che è divertente. Poi ovviamente è solo la mia modesta opinione.

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Ma il punto non è che sia sbroccato, spropositato o altro...

Il punto è che questo "trucco" pretende di essere una cosa seria, quando in realtà è basato solo su un'interpretazione demente delle regole. Il punto è che il coboldo con il talento Dragonwrought non è un true dragon e quindi non può prendere l'archetipo loredrake.

Il fatto che il coboldo abbia dei bonus/penalità alle caratteristiche quando raggiunge la mezz'età, la vecchiaia e l'età venerabile non lo rende un drago puro, perché tutte le creature che invecchiano (e quindi tutte le creature di tipo drago) hanno penalità/bonus legati all'invecchiamento. Non avrebbe senso nemmeno parlare di "draghi puri" se quelle contassero come categorie di età, visto che tutte le creature di tipo drago sarebbero automaticamente draghi puri.

Il problema di questo "trucco" è che non solo c'è gente che si diverte a interpretare le regole da demente quando ciò risponde ai propri obiettivi, ma pretende anche che quella sia l'autentica maniera di interpretarle.

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