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Personaggio cieco


Ospite Dannat0

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Ospite Dannat0

Salve vorrei sapere in ambito Pathfinder come un mago che acquisisce cecità permanente (data da una malattia) possa preparare ,memorizzare o trascrivere sul libro

insomma c'è modo per un mago di superare questo deficit?

ciao grazie

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Se ha un famiglio al 13 può vedere tramite lui come per scrutare una volta al giorno, potrebbe usare questo per preparare gli incantesimi; oppure qualche oggetto magico che gli permette di castare come come occhi arcani ecc ecc.

Oppure potrebbe, più o meno come si fa nel mondo reale, farsi adattare il libro inc con scritture con spessore e leggere toccando.

Il modo più semplice comunque rimane farsi rimuovere la malattia che causa la cecità da un chierico :P

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Ospite Dannat0

Purtroppo la rimozione per ora (e per un bel pò) è impossibile dunque da DM ero preoccupato appunto per questo... (sono in piene terre selvagge)

l'idea dell'adattamento del libro mi piace e ottima per il ritorno in città dove dovrà spendere PA per guadagnare in linguistica questo nuovo linguaggio (ma dovrà anche riscriversi il libro)

del Famiglio non ci avevo pensato...e l'idea è molto molto **** aanche a livello di fiction ...per ora quella soluzione mi piace molto (dona un ulteriore significato al famiglio XD )

grazie

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bhè se ritorni in città il problerma nn sussiste, cerchi un chierico adatto e paghi (o scambi un favore) x farti fare Rimuovi Cecità.

X il resto fin quando sarai cieco sei quasi inutile al gruppo, in quanto potrai castare solo spells con raggio d'azione Contatto,

e nn potrai ripreparare incantesimi.

L'idea dell'adattamento del libro mi sembra una cavolata, io DM non la farei funzionare... forse il tuo DM te lo concede.

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L'idea dell'adattamento del libro mi sembra una cavolata, io DM non la farei funzionare... forse il tuo DM te lo concede.

Lui è il DM

Comunque sinceramente è abbastanza messo male, un mago cieco è praticamente un palo fermo che lancia un ingrandire persone e robe simili quando glie lo chiedono gli amici. Sarebbe bello barattare la cura in cambio di una missione, e magari il guaritore è proprio un oracolo cieco

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Ospite Dannat0

In città ci torneranno dopo questa avventura (che li ha portati non poco lontano) ma le città disponibili sono o borghi o villaggi e sono già stati visitati spesso da i PG che hanno avuto modo di conoscere i chierici del posto che come tutti i PNG sono di bassissimo livello

andare in una città lontana è dura e dovrebbero abbandonare (visto il tempo che ci vorrebbe) buona parte dei problemi lasciando le città che stanno difendendo scoperte...ecc ecc

insomma l'aiuto dei PNG lo trovo molto remoto e irrealizzabile (si fanno persino le armi da soli con Artigianati vari)

L'idea del libro è interessante anche se molto "moderna" ma da un mago con INT 20 e passa una soluzione tecnica così sarebbe elegante sopratutto se dovrà "inventare" questo nuovo linguaggio ...insomma potrei elaborare una bella sub-quest per usare un pò di skill

Il famiglio per ora colmerebbe il gap del lancio (cioè la visuale) e renderebbe il famiglio stesso molto importante per il mago e per la campagna

..vabbè ogni idea è ben accetta grazie :D

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Non so perchè ma queste cose le odio. La magia in pathfinder risolve troppi problemi che sarebbe bello alimentare e crearci dei seri problemi per il gruppo. L'esempio più stupido è: Scurovisione 18m, 36 metri, visione crepuscolare... tutte queste belle cose da giocare e arriva l'incantatore di turno che con un incantesimo di livello 0 sparato gratuitamente quante volte vuole ti risolve e tutti possono vedere bene, certo rare volte potresti inserire cavilli sul fatto che i nemici potrebbero scoprirti... ma arriva il furbone che la fa franca coprendo parte della luce.

Comunque tornando in tema del topic: il mago è cieco? Bene giocalo il più possibile, cerca di giocare di ruolo e divertitevi, sicuramente usciranno mille situazioni divertenti che non sono per nulla paragonabili ad un classico "Mago lancia palle di fuoco". Dovresti ingegnarti con i pochi mezzi che hai e "chissene" se non sarai utile in combattimento, anzi io mi divertirei a lanciare fulmini a caso :)

Da master io premierei chi pensa al gioco di ruolo rispetto al "quanti danni faccio"

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Avere una luce in mezzo al buio e avere scurovisione sono un bel paio di maniche diverse, e coprire parte della luce non risolve niente (sei meno visibile da lontano - vedi meno lontano), il discorso in generale sulla magia non è vero a meno che si parli di livelli altissimi (e anche li si può questionare in una certa misura).

Detto ciò leggi meglio, è lui il master, e sta cercando consigli su come fare col suo giocatore visto che un mago cieco può giocare di ruolo quanto vuole ma se resta cieco non fa niente di niente di niente non è che sia il massimo e se lanciasse fulmini a caso sarebbe solo un ebete, altro che un mago; il discorso del "quanti danni faccio vs. gioco di ruolo" non vedo cosa centri poi.

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Io sono piuttosto d'accordo con Jester, a patto che il DM sia sufficientemente intelligente da premiare i sacrifici e le invenzioni che il giocatore tirerà fuori dal cappello.

A livello di meccnaiche, il talento Spell Mastery potrebbe aiutare molto il mago con il problema libro.

Incantesimi di divinazione/trasmutazione per acquisire nuovi sensi che rimpiazzino la vista perduta, in relazione al livello del mago: scrutare funziona anche se sei cieco, Countless Eyes genera magicamente occhi aggiuntivi, Echolocation dona 12m di vista cieca e se ci metti metamagia è ancora meglio.

Valorizzare il famiglio sarà utile, cercando di condividere con lui gli incantesimi con il talento Improved Share Spells, fornendogli nuove capacità con Evolved Familiar, bla bla.

Ricordo inoltre che "Characters who remain blinded for a long time grow accustomed to these drawbacks and can overcome some of them"

Potrà ruolare il proprio difetto e costruirsi attorno un'aura mitica, leggendaria, divenendo protagonista di epici e struggenti racconti dei bardi.

Sicuramente non è facile ma c'mon, è una figata il mago cieco.

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Come dicevo, a livello di meccaniche il talento Spell Mastery potrebbe aiutare molto il mago con il problema libro: consente di preparare gli incantesimi senza l'ausilio del libro.

Dovrebbe prenderlo più volte, all'inizio preparare molte copie di pochi incantesimi, ma è sempre qualcosa, e col tempo può ampliare la selezione.

Quanto al castarli, l'unico vero limite è che tutti i raggi d'azione sarebbero limitati dal raggio dei nuovi sensi che riesce ad ottenere magicamente.

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Avere una luce in mezzo al buio e avere scurovisione sono un bel paio di maniche diverse, e coprire parte della luce non risolve niente (sei meno visibile da lontano - vedi meno lontano), il discorso in generale sulla magia non è vero a meno che si parli di livelli altissimi (e anche li si può questionare in una certa misura).

bò, ti ci vedo a star li a contare i metri che produce l'incantesimo luce e tutte le ombre e le sfumature che puoi generare coprendolo con le mani o con un panno... se ti piace ammattirti così buona fortuna :)

Comunque io risolverei facendo diventare il personaggio un Logomante.

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Ammazza che ammattimento asd Personalmente si va semplicemente a spanne con ste cose non so chi stia a contare i millimetri, ma di sicuro non lascio un giocatore che diventi l'uomo invisibile della notte con luce accesa solo perché ci tiene una mano davanti.

Comunque state guardando la cosa da un punto totalmente sbagliato, non è una situazione permanente per il mago ma temporanea, al primo chierico o druido decente che trova ritorna a vedere; talenti, classi e altro sono totalmente fuori luogo imo. E per quanto riguarda l'interpretazione diciamoci la verità, la maggior parte della gente va in brodo di giuggole quando si immagina "L'x combattente cieco" ma in realtà non sta immaginando un combattente cieco (che è un disabile bello e buono) ma uno che "non ci vede" ma ci vede in realtà; perché se non ci vedesse sul serio non potrebbe fare niente di niente.

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Ospite Dannat0

Allora...

ribadiamo: sono il DM :cool:

Manuali usati: Manuale di gioco, bestiario,Inner Sea,nani e elfi di golarion,Giocatore Avanzato e Guida del Game MAstery (questo è molto importante visto che non dò il permesso di prendere da ogni dove), manuali del ciclo Nephandum

Punto primo: I PG sono all'avventura (appena partiti mettiamo ,ancor prima di raggiungere il Dungeon,si gioco nei dungeon :-) ) ,sono a piedi e nel bel mezzo di un enorme palude contenuta in un smisurato bosco con le città ormai a molti KM di cammino

Il PG: è un mago evocatore molto focalizzato

LA cecità: è una malattia (da manuale,niente invenzione) che rende ciechi in modo permanente ...dunque l'ambiente ha fregato il mago che con i TS era messo molto male e tra loro nessun chierico ,gli fù dato solo il +4 di "trattare malattia" di un PG che aveva un buon guarire

Il problema: il problema in sè non è il LANCIARE perchè come si ricordava qui il famiglio (che essa ha) può fungere da "seconda vista" molto abbozzata ma è un cmq modo per arginare il peggio anche perchè come dicevo il mago è specializzato nell'evocazione dunque il grosso del suo repertorio non è "a bersaglio" anche se ha i classici Dardo ,Mani e incantesimi che ogni mago prende di default

Il problema è il libro (è già il secondo che si fotte) e il fatto che non potendo leggere non può memorizzare e di slot al povero mago ne son rimasti si e no 2 ancor prima che il Dungeon gli si pari davanti ,tornare indietro ora è un altrettanto suicidio complice un lungo percorso colmo di incontri causali che il territorio per effetto del NEphandum deve dare

UN chierico c'è e li attende appunto a missione conclusa ma ciò implicherebbe che l'intero gruppo o si mette a tornare indietro (mandando in vacca l'avventura che era a "tempo) o affronta tutto senza il mago (ma il PG farà poco o nulla)

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