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Capitolo 1 -- Nulla è reale. Tutto è lecito.


d.paolicelli

Messaggio consigliato

Urla. Spinte. Emozioni. Divertimento. Sgomento.

Queste le emozioni che avete provato nel vostro cuore.. Come se foste caduti in una gola profonda mentre eravate totalmente illuminati dalla luce.

Eravate alla taverna, allegri, spensierati. Entra una giovane e bella elfa, che si avvicina sicura a un uomo cominciando a socializzare volendogli offrire da bere.

Ma a questo un altro uomo mezzo ubriaco si avvicina, spintonando un pò di gente e con fare balordo cerca di comunicare con l'elfa....

Intanto nel locale altri avventurieri del luogo si rilassano, ridono, bevono e vivono un momento di sano relax mentre per il povero oste questo è solo duro lavoro!

E proprio quest'ultimo, un omaccione di nome Gragas, commenta, guardando la bella elfa:"Eh le donne... Chissà cosa hanno in testa!"

Spoiler:  
Allegate una breve descrizione fisica al post, ma non psicologica!

per le azioni scrivete in nero

per le azioni che richiedono una prova usate lo

Spoiler:  
spoiler

per i pensieri il colore blu

per il parlato racchiudetelo tra "virgolette"

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Quando l'ubriaco mi si avvicina, gli lancio un occhiata storta e dico: "Mi scusi "signore" Puah ma quale signore. potrebbe andare altrove ?? Le consiglio un letto e... nessun'altra bevanda di cui abbia già fatto uso." Poi rivolgendomi al ragazzo seduto al mio tavolo dico: "E' buono il vino ?? Se non è di suo gradimento possiamo prendere altro" dico sfoggiando un sorriso. Poi osservando meglio noto che porta una benda sugli occhi e dico incuriosità: "Che strana benda porta sugli occhi, a cosa le serve ?" Intanto odoro l'aroma del vino e tirando dopo un piccolo sorso. Chissà se quella benda è come penso che sia.

Intanto il mio fedele corvo sta seduto sulla mia spalla destra osservando la stanza per me.

@DM:

Spoiler:  
Osservo con atenzione la benda. Osservare +5 +2(Allerta grazie al famiglio).

@Aspetto:

Spoiler:  
Alta nella norma (forse un pò più alta delle normali elfe), una lugna chioma di capelli argentei, occhi color dell'oro più puro, e la mia pelle è liscia e bianca come un raggio di luna. vesto con un abito da mago, di fattura elfica, scollato di color bianco, potro due borse attaccare alla mia cintura argenea (entrambe sulla destra) e ho attacate al lato sinistro una spada e un pugnale (chiusi nel loro fodero). Ho un piccolo corvo nero (con alcune piume argentee sulla spalla destra). e naturalmente un stivali anchessi bianchi e un mantello con cappuccio.
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@Aspetto:

Spoiler:  
Meneldor è un giovane ragazzo dai capelli d'oro e la pelle candida. Indossa un'abito da pastore e al collo porta una strana collana,rappresentante una mano mummificata. Porta con se un mantello bianco con capuccio che gli ricopre ogni parte del vestito. Vicino a lui si trova un lupo,ma questo non sembra intomorire Meneldor,che qualche volta lo accarezza.

sentendo il dolce suono dell'elfa che mi parla cerco di rispondergli in modo più garbato possibile:

"il vino è di mio grosso gradimento,non c'è bisogno che si preoccupi. Come si chiama signora?"

al sentir dire della seconda domanda nel mio volto alberga un'espressione più triste,ma mi sforzo comunque di mantenere la mia maschera di solarità e rispondo:

"Da piccolo nascei con due occhi albini,vulnerabili alla più fioca delle luci. Questa benda mi serve a tenere gli occhi ben stretti e al riparo". Dopo qualche secondo gli domando:

"perché si trova qui?è nativa di questo luogo o è arrivata qui viaggiando?"

@DM:

Spoiler:  
cerco di raggirare l'elfa sulla mia ultima risposta

raggirare +5(mod. car. +4 , P.A. +1)

P.S.: c'è un'errore,sulla scheda che ti ho mandato ho scritto che avevo solo un +2 a raggirare,in realtà ho un +5(perché ho sbagliato il punteggio caratteristica).

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Il caos vorticoso dell'alcol cela in se qualcosa di poetico e artistico, ogni sbronza è unica e irripetibile, la mente viaggia oltre i suoi stessi confini, tralasciando le inezie di contorno, che svaniscono in uno sbuffo di fumo, e concentrando tutta l'attenzione di cui è capace su un unico, fondamentale, inarrivabile particolare. Esiste solo quello, un particolare al centro d'un vortice d'incomprensione, solo e vero quanto null'altro potrà mai esserlo.

E per Petres quell'unico, fondamentale, inarrivabile particolare, in quella locanda, in quel momento d'ebbrezza, era la generosa scollatura d'una morbida veste bianca.

Petres si muoveva barcollando il meno possibile, la sbronza è così poco fica a vedersi che va sempre controllata e sopraffatta. Era un'uomo alto, o forse era l'effetto del lungo cappotto nero a dare quell'impressione. Stringeva in mano un cappello, che con molta probabilità, di solito copriva i suoi capelli lunghi e mossi, del colore delle balle di fieno sporco e fango, in quel momento scompigliati proprio come quella paglia. Ad accentuare l'aspetto trasandato dato dall'alito pesante d'alcol, vi era una barba di giorni cresciuta incolta a coprirgli il viso, anche quella di quel biondino spento. Sotto il giaccone portava ben quattro custodie legate alla cintura e su altre tracolle, in ognuna spuntavano quattro o cinque sottili pugnali, il tutto insieme ad una sciabola. Per quanto era bardato sembrava già pronto alla battaglia.

Certo appoggiarsi al bancone, quasi inciampando, e uscirsene con un'approccio che era più vicino ad un insulto, non era stata una delle sue idee più brillanti.

L'elfa era giustamente infastidita, ma ora che poteva guardarla meglio, Petres si concentrò sul viso, un nuovo unico particolare, lasciamo stare il precedente, questo viso così dolce lo riportò ad una semi-lucidità. Così preferì non rispondere, preferì rimanere in silenzio, con il gomito poggiato al bancone e la mano sotto al mento per tenersi la testa ferma, preferì rimanere fermo a fissarla intensamente, con gli occhi verdi che a poco a poco si snebbiavano a quella vista.

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allungo l'orecchio,sento un'altra persona vicino all'elfa: dal suo passo così trasandato non mi sembra una persona molto convincente in fondo l'elfa aveva già accennato alla presenza di un'altra persona vicino a lei,spero che la situazione non peggori o sarò costretto a intervenire.

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Dopo aver accolto con piacere la notizia che al ragazzo il vino piace mi accingo a rispondere alle sue domande: "Mi chiamo Azshara, sono nata nei boschi qui vicino e mi trovo qui per interesse personale." Subito dopo mi guardo attorno per vedere com'è la situazione nella locanda e noto che l'ubriaco è ancora vicino a me e che mi fissa. Oh... è ancora qui, beh.... perlomeno a ascoltato in parte il mio consiglio (risatina mentale) forse si addormenterà qui sul bancone tra poco, meglio che mi sposti un pò. E sposto il mio sgabello un pò più vicino al ragazzo. Che Selune protegga il suo.... futuro sonno.

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continuo la conversazione con l'elfa e poi le replico:

"Io,invece,vivo con il saggio del villaggio,non molto distante da questa taverna. Azshara,fra una settimana partirò per raggiungere un luogo,per trovare dei vecchi amici. Sarebbe così gentile da accompagnarmi in quest'avventura?. Il villaggio dista da qui qualche settimana,sempre se lei vuole,non le assicuro che sarà un viaggio piacevole,potrebbe esser pericoloso"

@DM:

Spoiler:  
provo a raggirare di nuovo l'elfa

raggirare +5(+4 mod. car. + PA 1)

@DM:

Spoiler:  
provo a convicere l'elfa

diplomazia +4(mod. car.)

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Seduto in disparte sta un uomo sulla trentina; a giudicare dai suoi abiti sembra essere un semplice bracciante, ma di lui spicca sicuramente la lunga capigliatura completamente bianca nonostante l'età non proprio avanzata che lui porta raccolta in un'elaborata treccia. Ai suoi piedi ha un piccolo zainetto che non sembra contenere niente e li suo sguardo sembra perso nel boccale di birra che ha di fronte a se.

@ DM

Spoiler:  
Senza farmi notare, continuo ad osservare come si evolve la scena tra l'ubriaco, la giovane elfa e il ragazzo bendato
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Un piccolo gnomo entra nel locale, nessuno se ne cura, si avvicina lentamente con aria da spavaldo al bancone.

"Un boccale della vostra migliore birra grazie". Preso in mano il bicchiere mi giro per vedere cosa combina la gente nel locale.

@Descrizione

Spoiler:  
E' uno gnomo dalla pelle marroncina, occhi neri, pizzetto nero, e capelli perfetti anch'essi neri. E' alto poco meno di un metro, indossa una maglia verde, da cui spuntano le sagome degli addominali, pantaloni neri, cintura color sabbia, una fedora marrone, scarpe marroni rigonfie, ed un bastone da passeggio in mano. Sulla parte superiore del corpo vi è una specie di mantello, color verde col contorno in giallo, che copre tutti i lati tranne in avanti, dove c'è il nodo fatto con due cordicelle, per tenerlo annodato attorno al collo.
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Ecco... la vista migliora.... ma questa qui è un'elfa...

Un attimo di respiro dona a Petres quel minimo di lucidità, i rumori di fondo della locanda vanno e vengono, come onde di volume, prima silenzio, poi rumori acuti, poi ancora silenzio...

Petres si distrae, attratto da questo alternarsi. La testa ondeggia per propria volontà, tutto segue il ritmico sciabordio, come se la locanda fosse il cuore d'una nave in preda ad una tempesta.

Certo, vedere questo tipo ondeggiare in questo modo non è un buon segno, per lui. Può essere un buon segno per chi voglia farsi una risata su un'ubriaco che rotola per terra, ma non certo per il diretto interessato.

Ed infine, ecco la goccia che lo fece traboccare.

Il gomito scivola dal bancone. Non c'è più presa. Il corpo intero perde il suo appoggio, proiettato in avanti dalla spietata gravità.

L'unico appiglio, un fragile sgabello su cui è seduta una certa elfa sdegnosa. Petres si lancia, allunga il braccio in un ultimo disperato tentativo di salvarsi.

Spoiler:  
Petres cade, ma tenta di aggrapparsi allo sgabello di Azshara. lascio al DM l'onere di decidere/tirare gli esiti dell'evento e mi seggo a guardare come spettatore come evolverà la cosa ^^
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Spoiler:  
Bastardo!XD

allora txc sgabello:15 50% prendi l'elfa: hai preso il vestito dell'elfa

L'alcool. Se esiste un dio che l'ha creato è un santo. Almeno per alcuni.

L'oste avrebbe voluto porgere il bicchiere della migliore birra allo gnomo, ma esistono momenti nella vita di un uomo dove tutto passa in secondo piano.

E un'elfa mezza nuda è uno di quelli.

L'ubriacone mira allo sgabello, ma sbaglia bersaglio e afferra poderosamente il vestito dell'elfa rovinando a terra e strappandoglielo in buona parte!

L'elfa subito si riveste coprendosi tutta e....

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Dopo essermi rivestita, provo un grand' ibarazzo nel essere stata denudata, ma subito, appena riconosco il colpevole la rabbia offusca la mia mente e mi accanisco contro di lui: "Porco !!!!!, come hai osato !!!!! ti farò pentire di questo !!!!" nel dire queste parole la mia voce da calma e melodiosa si trasforma in qualcosa di completamente di verso, una voce piena di rabbia e di disprezzo. Subito porto le mani alla collana che porto al collo e recitando strane parole il mio corpo viene investito da un ondata magica i miei capelli si alzano e si muovono come serpenti pronti ad aggredire la preda e diversi coltelli nella stanza iniziano a sollevarsi e a mettersi con la punta in direrzione delllo sventurato e... non appena abbasso il braccio vengono scagliati contro di lui. Che questo ti serva di lezzione pidocchio, nessuno.... nessuno !!! mi offende senza pagarne le conseguenze. E ad ogni ondata di coltelli che arrivano al bersaglio io ne preparo un altra ondata pronto a trafiggerlo.

@DM:

Spoiler:  
Sto usando l' incantesimo MANO MAGGICA della mia collana che mi permette di usare a volonta quel potere e di muovere con la telecinesi 2,5 Kg di oggetti. Visto che non ho subito danni e lui è disteso a terra dopo la caduta non sono necessari TXC o TS (se non sbaglio).
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Dolore. Beh un coltello che ti prende sulla mano fa male. Specie se lanciato da una bella elfa infuriata!

L'ubriacone, ormai non più ubriaco, si desta completamente per il dolore, anche se la sua mano ora sanguina copiosamente..

Tutti intanto scappano via terrorizzati a chiamare le guardie.....

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Sento il rumore di uno strappo,qualcosa di molto vicino all'elfa,poi c'è un rumore...,no è più una sensazione,qualche sguardo si è girato. All'urlo dell'elfa che si alza improvvisamente in piedi e che dalla voce di un celestiale diventa quella di un'immondo sbalzo fuori dal tavolo è prendo una leggera botta in testa accidanti,ma che è successo poi sento un rumore di lame che si scaglia adosso ad una persona,che grida di dolore. Evidentemente è successo qualcosa fra l'elfa e l'ubriaco,qualcosa che l'ha fatta arrabbiare,ma non è giusto trattarlo così...,per qualsiasi cosa abbia fatto. Pensato questo cerco di parlare con l'elfa:

"non esagerare,sò che ti può aver fatto arrabbiare,ma ricordati che è sbronzo,sii comprensibile"

@DM:

Spoiler:  
provo a fare una prova di diplomazia sull'elfa

diplomazia +4(+4 mod. car.)

dopo aver provato a convincere l'elfa,cerco di soccorerre l'umano,utilizzando un'ampolla del mio kit da medico.

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Con un lampo il buio si squarcia.

Con un urlo lungo quanto l'alba, Petres si tira su, dritto all'in piedi.

Shoccato si ritrova davanti un'elfa affascinante, resa ancora più affascinante dalla veste strappata che a stento riesce a coprirla.

Neanche il tempo di abbozzare un sorrisetto sornione che un pizzicorio alla mano attira la sua attenzione, la solleva e la fissa con occhi sgranati. Si fa indietro e urla. Urla a squarciagola. Non per il dolore, quello arriverà poi, ma per l'impressione che ognuno avrebbe nel vedere la propria mano trapassata da un pugnale che se ne sta lì, bello saldo e comodo.

Rigira la mano, un gesto come a dire - ma come?!? - ma riesce solo a mugolare qualche termine sconvolto, il rantolo suona tipo un: "Hauuuaa.... eeem... euuaaa... eeeeeh?". Nell'agitare così tanto la mano, il sangue schizza un po' in giro, imbrattando lo stesso Petres, il bancone, persino il bel volto infiammato dell'elfa infuriata.

Conclude abbassando il braccio e scuotendo il viso, come a dire - perchèèèè??? -

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Sento una voce dietro di me e appena noto che il ragazzo con cui mi stavo intrattenendo nella mia mente la ragione prende per un momento il sopravento sulla rabbia Che stò facendo ?? Ho aggredito quell'ubriaco ?? Cosa ho fatto non era in sè non avrei dovuto reaggire in quel modo, ma..... a strappato il mio vestito e in parte ha avuto quello che si meritava. Appena riprendo lucidità noto che la gente stà scappando e chiama le guardie, allora spaventata mi guardo attorno e cerco un luogo in cui nascodermi ma nessun posto mi sembra sicuro e corro furi dalla locanda sperando di riuscire a nascondermi nella foresta e di tornare a scusarmi con l'umano non appena le acque si saranno calmate. "Scusami tanto" dico rivolta alla mia "vittima" poi mi rivolgo a Melendor e dico: "prenditi cura di lui, io tornerò per scusarmi non appena le acque si saranno calmate, non mela sento di venir catturata dalle guardie come una volgare fuori-legge" e una lacrima mi scorre lungo la guancia, e corro fuori verso il confine della foresta.

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se se ne va così le guardie la prenderanno di sicuro,lo sò che ha fatto un'errore,ma è meglio che non venga punita,non posso starmene qui con le mani in mano.

Farfurgliando alcune arcane parole creo una nebbia violacea che ostacola la visuale,in modo da facilitare la fuga di Azshara

@DM:

Spoiler:  
lanciò l'incantesimo foschia occultante.
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L'elfa è sconvolta, la ritrovata calma ha portato all'istante al panico.

Petres sente un fremito in fondo al suo piccolo cuore da mascalzone. Ma cos'è mai questo tepore?!?

Quell'espressione. spaventata, confusa, nella sua innocenza, una scintilla che divampa. E' qualcosa che lo cambierà per sempre.

Una lacrima, una sola lacrima e Petres sa: morirebbe per quella lacrima.

Il pugnale nella mano grondante scompare, a che serve? ne ha ben due, di mani!!

Lei si volta, sta fuggendo. Petres è rapido, le afferra il polso appena si rende conto delle sue intenzioni. E la blocca, non c'è bisogno di fucggire, penserà lui a proteggerla.

La costringe a voltarsi, almeno a guardarlo, poi quel che vorrà fare solo il destino lo sa.

Petres raccoglie quello sguardo, vuole trasmettergli fiducia, sicurezza, - va tutto bene - vuole dirgli, ma ha perso tanto di quel sangue, il dolore si sta facendo rapidamente lancinante, e il tutto si accumula su d'uno stato già pietoso di partenza.

Il miglior sorriso, la migliore espressione di fiducia che riesce a tirare fuori è più la smorfia sorridente di un uomo sopraffatto dal dolore.

Un istante dopo entrambi vengono avvolti in una nube.

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Urla.

Le guardie corrono verso la locanda, pronte a intervenire in questa "rissa" abbastanza inusuale.

Ma non ci arriveranno mai. Sentite dalla locanda delle urla di donna, strazianti. Il vostro cuore si riempie di orrore a sentire simili urla e vedete che le guardie deviano verso un vicolo e altre urla seguono atterrite..

Sentite delle urla "Chiamate il chierico, è un maleficio.. E' il diavolo in persona!"

Mentre nella locanda ora c'è la calma.. e un vago odore di morte inizia ad aleggiare nell'aria..

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