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Componenti V, S, M per incantori divini


MadLuke

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Ciao a tutti,

una riflessione estemporanea: gli incantatori arcani per evocare i poteri della Trama, piegarla al loro volere, ecc. hanno bisogno di rivolgersi ad essa usando le giuste parole, la giusta intonazione, accompagnando le parole con i gesti e magari unendo qualche materiale per condire il tutto. Perfetto, non fa una piega.

Ma gli incantatori divini? Loro non piegano evocano proprio nulla, si limitano a chiamare il loro superiore e chiedere lui di manipolarla per loro "Scusa Dio, mi fai una colonna di fuoco lì poco più avanti per piacere? Grazie."

Il Dio, a seconda di quanto ha in simpatia il suo devoto (livello dell'incantatore divino e si suppone abbia tradito i suoi dettami) si presta alla sua richiesta manipolando la trama come gli ha chiesto, oppure no. Bene.

Ma allora perché se un chierico si trova le mani legate, oppure gli hanno tappato la bocca, o è a corto di guano di pipistrello, al pari di un incantatore arcano non può più lanciare incantesimi, manco dovesse manipolarla davvero lui la trama?

Che forse lui a mente chiede "Dio sono un po' nei problemi, mi mandi una colonna di fuoco?" e lui (mentalmente) risponde "Cavoli tuoi, se non trovi prima un po' di guano di pipistrello io non ti aiuto caro mio!"?

Bah!!

Ciao, MadLuke.

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Ciao a tutti,

una riflessione estemporanea: gli incantatori arcani per evocare i poteri della Trama, piegarla al loro volere, ecc. hanno bisogno di rivolgersi ad essa usando le giuste parole, la giusta intonazione, accompagnando le parole con i gesti e magari unendo qualche materiale per condire il tutto. Perfetto, non fa una piega.

Ma gli incantatori divini? Loro non piegano evocano proprio nulla, si limitano a chiamare il loro superiore e chiedere lui di manipolarla per loro "Scusa Dio, mi fai una colonna di fuoco lì poco più avanti per piacere? Grazie."

Il Dio, a seconda di quanto ha in simpatia il suo devoto (livello dell'incantatore divino e si suppone abbia tradito i suoi dettami) si presta alla sua richiesta manipolando la trama come gli ha chiesto, oppure no. Bene.

Ma allora perché se un chierico si trova le mani legate, oppure gli hanno tappato la bocca, o è a corto di guano di pipistrello, al pari di un incantatore arcano non può più lanciare incantesimi, manco dovesse manipolarla davvero lui la trama?

Che forse lui a mente chiede "Dio sono un po' nei problemi, mi mandi una colonna di fuoco?" e lui (mentalmente) risponde "Cavoli tuoi, se non trovi prima un po' di guano di pipistrello io non ti aiuto caro mio!"?

Bah!!

Ciao, MadLuke.

perchè il problema fondamentale di D&D è far combaciare la logica realistica delle descrizioni con il fattore regolistico del gioco...

si può fare lo stesso discorso per lo stregone, che viene descritto come un manipolatore naturale e spontaneo della magia e che, sin da bambino, esternava i suoi poteri involontariamente creando strani effetti... e che è, a meno di 1 anno già giocava con guano di pipistrello e zampette di locuste??

ed è per questo che (almeno io e quelli con cui gioco) diamo per scontato che un incantatore spontaneo abbia Escludere Materiali... :)

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noi invcece giochiamo senza materiali per nessuno e facciamo prima... li teniamo in considerazione solo quando c'è dispendio di px o di oggetti costosi altrimenti diamo per scontato che ogni incantatore abbia la sua sacchetta piena di cianfrusaglie e cose schifose che gli servono per gli incantesimi.

anche per evitare ogni volta di stare li a guardare che componenti servono e in che quantità e se finiscono dove li trovo e se il ragnetto muore e se la polvere d'oro quando piove dove va a finire e bla bla bla.... tagliamo la testa al toro: i componenti non esistono o quasi ;)

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bè, allora sarebbe strano che un chierico molto amato dal dio, ma di livello 5 non possa chiedere l'effetto di "giusto potere"...no?

si può pensare che il dio conceda la possibilità di manipolare in un certo modo il mondo (e questa gli viene concessa al momento della preghiera, e non al momento del lancio), puchè siano rispettate certe condizioni (es, il guano di pipistrello)

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Basta un poco di fantasia ;)

Invece di pensare al guano di pipistrello (tra l'altro non credo che nessun incantesimo divino richieda questa specifica componente materiale, basta leggere i vari incantesimi :)) si può pensare a delle gocce di acqua santa, delle ceneri sacre o a dell'incenso ^^

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Semplicemente, un mago ha da eseguire precisi gesti atti a convogliare le energie mistiche nel risultato che vuole lui, un chierico ha da eseguire un preciso rituale liturgico senza il quale non è possibile contattare la divinità per richiederle l'effetto desiderato.

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bè, allora sarebbe strano che un chierico molto amato dal dio, ma di livello 5 non possa chiedere l'effetto di "giusto potere"...no?

si può pensare che il dio conceda la possibilità di manipolare in un certo modo il mondo (e questa gli viene concessa al momento della preghiera, e non al momento del lancio), puchè siano rispettate certe condizioni (es, il guano di pipistrello)

Ma questo non avrebbe senso dal punto di vista di un dio, perché il dio dovrebbe mettere questa condizione? Per dispetto? E' un dio, può sicuramente far funzionare un incantesimo senza bisogno di guano di pipistrello.

Per quanto riguarda il livello... direi che il discorso si sviluppa intorno al problema dell'incanalamento: il dio concederebbe ad ogni suo fedele tutto il potere che possiede, ma molti(livello basso) non sono in grado di gestirlo e verrebbero "sovraccaricati": ci sono persino individui che non sono in grado di gestire il minimo potere divino(senza livelli da chierico o simili). Si potrebbe replicare che il dio potrebbe intervenire direttamente e senza dover condere il potere al fedele che sarà poi lui a gestirlo(perché è per i canoni di d&d quello che accade, il dio non interviene, concede potere perché il fedele intervenga poi); le divinità di d&d non sono però onnipotenti, e non sono onnipresenti! Non possono intervenire all'istante sulla vita di ogni fedele: sarebbe troppo anche per loro.

Sembrerà che io sia andato un poco fuori tema... in realtà ritorno al punto: è plausibile che i mortali nei secoli abbiano escogitato metodi per incanalare più potere senza essere individui dotati di capacità personali particolari, e cioè tramite i componenti materiali(con capacità personali particolari intendo alto livello e alta saggezza).

Ci si potrebbe chiedere perché questi siano uguali ai componenti usati dai maghi(per quanto riguarda gli incantesimi che hanno in comune), per quanto riguarda la risposta ho un paio di idee plausibili, che però non scrivo perché mi prendo un attimo di più per pensarci e per non tediarvi(scusate se sono stato un po' lungo!)

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Ma gli incantatori divini? Loro non piegano evocano proprio nulla, si limitano a chiamare il loro superiore e chiedere lui di manipolarla per loro "Scusa Dio, mi fai una colonna di fuoco lì poco più avanti per piacere? Grazie."

Il Dio, a seconda di quanto ha in simpatia il suo devoto (livello dell'incantatore divino e si suppone abbia tradito i suoi dettami) si presta alla sua richiesta manipolando la trama come gli ha chiesto, oppure no. Bene.

Purtroppo c'è parecchia confusione in giro su come funziona la magia divina.

La magia divina non equivale a una preghiera rivolta al tuo dio che interviene direttamente (oppure no, a seconda di come gli gira). Se fosse così che bisogno ci sarebbe per i chierici di guadagnare livelli? Tanto non serve saper fare nulla per chiedere a qualcuno di risolvere i problemi per conto tuo.

Come dice Dei&Semidei, "è l'allenamento, l'abilità e la dedizione dell'incantatore che rendono la preparazione e il lancio degli incantesimi [divini] possibili". La divinità fornisce semplicemente la magia, l'energia grezza. Il resto, ce lo mette tutto il chierico.

Tanto è vero che, sempre come scritto in D&S, persino le divinità hanno bisogno di livelli da chierico o da druido per poter incanalare il proprio potere divino nella forma di incantesimi divini. Diversamente, sapranno solo usare le capacità magiche che il loro status gli conferisce.

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Mi trovo perfettamente d'accordo con tutto quello che ha scritto Fenice, la ritengo una solida interpretazione della magia divina, aggiungo solo di buttare via buona parte di tutto il resto di Deities & Demigods, perché (nonostante le idee alla base siano buone) alcune cose creano più problemi di quanti ne risolvano (questo discorso è molto IMHO e da prendere "con le pinze").

In my humble opinion, il punto cruciale è però questo:

perchè il problema fondamentale di D&D è far combaciare la logica realistica delle descrizioni con il fattore regolistico del gioco...

si può fare lo stesso discorso per lo stregone, che viene descritto come un manipolatore naturale e spontaneo della magia e che, sin da bambino, esternava i suoi poteri involontariamente creando strani effetti... e che è, a meno di 1 anno già giocava con guano di pipistrello e zampette di locuste??

ed è per questo che (almeno io e quelli con cui gioco) diamo per scontato che un incantatore spontaneo abbia Escludere Materiali... :)

E qui non c'è manuale che tenga. Non posso che essere d'accordo con l'introdurre Escludere Materiali come talento bonus al 1° livello per lo Stregone (e per gli incantatori spontanei in genere, mi limito allo Stregone per semplicità). IMHO, si tratta di una HR semplice ed efficace. Non è definitiva, chiaramente, né ha la pretesa di esserlo, però (IMHO) è un passo avanti che elimina "senza sforzo" alcune situazioni un po' antipatiche.

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Semplicemente, un mago ha da eseguire precisi gesti atti a convogliare le energie mistiche nel risultato che vuole lui, un chierico ha da eseguire un preciso rituale liturgico senza il quale non è possibile contattare la divinità per richiederle l'effetto desiderato.

Questo, oppure possiamo intendere che l'incantatore si mette in contatto con la divinità durante l'ora di meditazione. Durante questo tempo, all'incantatore divino vengono concessi i poteri che poi dovrà usare da solo per mezzo di tutte le componenti.

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