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[Fading Suns] L'ultima alba [Sempre aperto per nuovi PG da inserire]


Darth Ronin

Messaggio consigliato

Quando osservate le altre vasche notate con un senso di raccapriccio che non sono vuote come pensavate in un primo momento, bensì contengono tutte altri uomini e donne... tutti assolutamente immobili, intrappolati come insetti nell'ambra nella sostanza che per voi era liquido, ma per loro è allo stato solido. Sul vetro della vasca, in colore viola scuro, leggete un messaggio inequivocabile:

Funzioni Fisiche/Fisiologiche: OFFLINE

Funzioni Psico/Cognitive: OFFLINE

Rassegnati all'ineluttabilità della situazione, controllate meglio le sagome sul pavimento: sono molto grandi, 4 o 5 metri di lato, tanto da occupare buona parte della superficie, ed esaminandole più attentamente vi rendete conto che sono delle fessure nel pavimento. Adesso che vi siete ambientati meglio e che osservate da vicino, potete scorgere attorno alle due più grandi, altre sagome analoghe, ma quasi invisibili: si tratta di venti circonferenze disposte attorno ai due ottagoni in maniera geometrica, dieci per parte, e anche queste sono delle fessure nel pavimento, ma molto più sottili. Ad ogni modo, non reagiscono in alcun modo alle vostre sollecitazioni: non potete premerle, o tirarle, o smuoverle in alcuna maniera.

Quella che ritenete essere la porta è una sagoma rettangolare, non molto dissimile da quelle sul pavimento, ma molto più marcata e quindi visibile. Anche questa non reagisce in alcun modo, ma i due pannelli ai lati sono retroilluminati. Sono entrambi poco più grossi di una mano aperta, quello a sinistra è diviso in due parti, mentre quello a destra è composto di una superficie unica.

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esamimando i due pannelli a fianco alla porta mi viene un'idea:

Forse sarà una sciocchezza ma secondo me questo pannelo unico comanda l'apertura della porta mentre questi due comandano l'aprirsi di quelle fessure nel pavimento.

Dicendo ciò mi avvicino col la faccia al pannello doppio ed alla fine incuriosito tocco una delle due parti.

@DM

Spoiler:  
Non hai specificato se sia diviso orizzontalmente, verticalmente, diagonalmente, se siano concentrici o se uno sia più grande dell'altro quindi ti do delle ipotesi:

Se sono divisi Orizzontalmente tocco quello sotto.

Se Verticalmente quello a Dx

Se Diagonalmente quello con la parte "più grossa" a Dx

Se Concentrici quello più esterno

Se di diverse Dimensioni quello più grande

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@Magoselvaggio

Spoiler:  
Non avevo architettato nulla di così complicato e pericoloso :)

Nel momento in cui Sam Dardan preme il pannello, sentite un leggero sibilo, aria compressa viene rilasciata da qualche parte sotto il pavimento, e una parte delle sagome inizia a sollevarsi. Si tratta di un grande tavolo ottagonale, circondato da dieci poltrone cilindriche in sintopelle bianca: quando il tavolo è in posizione, completamente sollevato dal pavimento, la superficie opaca si illumina debolmente, in maniera analoga al soffitto, sebbene più tenue.

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Nella mia ispezione del pavimento mi avvicino ad una delle altre vasce e ne rimango scosso: quelle scritte in viola sono solo una costatazione di quello che i miei occhi vedono... indietreggio e rimango in silenzio mentre assisto alla trovata esatta di Sam, e, come a voler pensare a qualcos'altro, guardo il tavolo alzarsi e in fine illuminarsi...

Infine trovo la forza di parlare e domando, osservando prima uno, poi l'altro uomo:Uhm... Come... come vi chiamate? Ve lo ricordate?

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No, non ne ho idea., dico rispondendo alla domanda sul mio nome, poi, continuando a guardarmi attorno, osservando le sagome rimaste sul pavimento e quelle innalzatesi a formare tavolo e sedie, parlo ancora: Due tavoli, venti sedie. Venti vasche criogeniche. Che diavolo è questo posto? Vi ricordate di qualche malattia che avete avuto? E' forse un istituto di cura? O una prigione?

Dopo aver detto questo, rivolgo il mio sguardo al display in cui vengono segnalati i progressi nel ripristino del software Atena. Non sono sicuro di voler essere ancora qui quando quell'Atena sarà tornata in funzione.

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No, io non ricordo nulla di tutto ciò. Ma non so perché, ho come la strana sensazione di essere in una astronave... è che non ho idea del perché sono qua, e ovviamente potrei sbagliarmi sul "luogo", è solo una sensazione... quindi direi di muoverci e esplorare questo luogo il prima possibile. Non credo che in questa stanza ci sia altro da vedere...

Aspetto di vedere i compagni che ne pensano, mentre mi siedo su una delle venti sedie collegata ai tavoli...

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Vediamo..., dico avvicinandomi all'uomo in piedi di fronte alla pulsantiera.

Non c'è altro da premere? Solo i comandi dei tavoli?

Spoiler:  
Immagino di non aver ancora visto bene la pulsantiera, né quali e in quale ordine Mago Selvaggio li abbia premuti.

Calma, niente panico. Qualunque cosa sia, se mi avessero voluto morto sarei come quelli nelle celle chiuse.

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Ad una semplice pressione del palmo, la sagoma sulla parete scivola sibilando verso il basso, nascondendosi nel pavimento.

Dall'altra parte, un lungo corridoio buio si presenta di fronte a voi: l'unica illuminazione è quella della stanza in cui vi trovate, che illumina a malapena la parete di fronte, dove intravedete una seconda sagoma rettangolare.

Il corridoio immerso nell'oscurità è freddo e silenzioso, nessun rumore giunge alle vostre orecchie, nè il minimo alito di aria. A differenza della stanza in cui vi trovate, questo ambiente pare da lungo tempo abbandonato: uno strato di polvere copre il pavimento e oscura le pareti, che un tempo probabilmente erano colore grigio-azzurro, sopra la vostra testa pendono attaccati a cavi elettrici colorati alcuni pannelli quadrati, e un paio giacciono sul pavimento in frantumi.

A fianco della sagoma di fronte a voi si trovano un pannello simile a quello usato per aprire la porta, ma è spento, mentre dall'altro lato si trova un piccolo monitor, anch'esso in frantumi.

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@Fallen Angel

Spoiler:  
Anche tu ti sei risvegliato nella tua vasca criogenica, ma a differenza degli altri la tua stanza è buia e silenziosa. O meglio, qualche strano suono gracidante giunge da qualche parte in alto, ma è indistinguibile. Sei nel buio completo, non sai chi sei, ne dove ti trovi, e con orrore ti rendi conto che non hai il braccio sinistro. Ma una parte della tua coscienza ti dice che, purtroppo, è una cosa normale, che ci sei abituato. Poco alla volta i tuoi occhi si abituano alla luce... poi ti accorgi che non sono i tuoi occhi, ma che una debole luminosità si sta formando lentamente sul soffitto, mostrandoti un ambiente spettrale e in rovina. Il soffitto è spaccato in più parti, e intravedi tubi, condotti e cavi elettrici da lungo tempo in disuso.

Nella stanza ci sono in totale venti vasche come la tua, tutte buie e silenziose... tranne tre, nel alto opposto al tuo, la cui superficie in sintovetro è in frantumi e da cui esce un odore di composizione nauseabondo. Sai già di cosa si tratta, senza aver bisogno di controllare, e francamente non senti il bisogno di avere conferme. Il contenitore con vestiti, bevanda e "cibo" è aperto accanto alla tua vasca, ma qualcosa ti suggerisce che sia più una questione di fortuna che di organizzazione.

Ti asciughi, ti vesti e consumi quello che c'è nel contenitore; dopo un po' individui quella che ritieni essere la porta. Ti avvicini, ma i comandi per aprirla sono fuori uso; la disperazione sta iniziando ad avere la meglio su di te, e inizi a picchiare con tutte le tue forze, poche in verità, contro la porta che ti tiene in trappola, e quando non ottieni risultati inizi a gridare, sperando che non sia tutto inutile.

Improvvisamente dalla porta di fronte iniziate a sentire dei rumori: piccoli colpi, quasi ritmici, dapprima deboli e attutiti, ma che progressivamente acquistano forza e diventano più frenetici. Ogni tanto si interrompono, e in questi intervalli vi sembra quasi di udire una voce, ma è talmente debole che potrebbe essere solo frutto della vostra fantasia.

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Che succede...perchè una vasca criogenica? Il mio braccio sinistro? Quando l'ho perso? Devo uscire di qui..VoCi?

Nel sentire le voci nelle vicinanze cercco qualcosa di metallo..un piccolo tubo, un oggetto di ferro..qualsiasi cosa rieccheggi e faccia rumore...

Comincio a battere forte contro la parete lasciando che il suono rimbombi...forse qualcuno avvertirà la mia presenza...di certo se non esco di qui non capirò cosa succede e non sopravviverò.

Comincio a gridare mentre batto..C'è nessuno?...EHy...mi sentite!?

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Potrei sbagliarmi ma penso di chiamarmi Sam, Sam Dardan. Rispondo a quello cha ha fatto la domanda.

Poi l'altro viene dove sono io e preme il pulsante della porta. Alzo gli occhi al cielo e gli dico:

Avrei preferito aspettare prima di aprire la por... non finisco nemmeno la frase che già si sente battere dalla porta di fronte. Istintivamente mi sposto dietro il muro.

Chiudi svelto! Dico quasi ansimando.

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Vedendo l'agitazione di Sam, spingo nuovamente il pulsante e mi tiro indietro anch'io, guardandomi attorno in cerca di qualcosa da poter, eventualmente, usare come arma contro eventuali minacce.

Giusto per sapere, come avevi capito che non erano quelli che stavi premendo tu i comandi della porta?

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Quando la porta si apre, lasciando difronte a noi quella scena di desolazione, successivamente rotta da quel trambusto, mi sposto a destra, per mettermi un pò a riparo e mi metto allo stesso tempo, instintivamente, in una sorta di guardia marziale un pò scoordinata...

Aspetto in silenzio che i due si calmino, poichè anche il mio cuore comincia a martellarmi nel petto e sento che lentamente l'adrenalina sta salendo...

Ragazzi... e se fossero altri prigionieri... cioè, o quello che siamo, quelli che battono sulla porta? Forse ci sono altre stanze come questa...

Mentre parlo, rimango in quella sorta di guardia abbozzata...

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