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Campagna sperimentale - Gli dei sono tra noi


Messaggio consigliato

Prima di tutto:

DANIELE NON LEGGERE O VERRAI SPOILERATO A MORTE!!!!!!

Ciao ragazzi, volevo chiedervi consiglio sulla campagna che sto preparando (è ancora agli stadi iniziali e c'è ampio spazio per sviluppare l'idea) in cui, tanto per cambiare dal mio solito, gli dèi sono materiali e presenti sulla terra.

Non solo, ma alcuni comandano intere nazioni mentre altri interferiscono attivamente nella vita di stati e popoli.

Nella mia idea, gli dei non sono altro che esseri provenienti da un'altro mondo che conquistarono il pianeta eoni fa (esistono ancora delle rovine della loro avanzatissima civiltà). Una volta ottenuto quel che volevano (ancora da determinare) lasciarono il pianeta, ma lo trasformarono in prigione per i loro simili. Attorno al pianeta c'è un anello (come saturno) che in realtà è una gigantesca base geostazionaria che fa sì che nulla possa lasciare il pianeta, nemmeno le anime dei defunti. Quando qualcuno muore, la sua anima vaga priva di scopo, ed in caso di morti violente, emozioni negative o di grandi ammassi di anime perdute, esse ritornano come non morti.

Questi alieni "prigionieri" hanno scoperto, sfruttando i resti tecnologici della loro civiltà di poter estrarre l'essenza di queste anime (composta da tutte le memorie, l'esperienza e la "coscienza" che la persona ha maturato in vita) per ottenere un potere enorme, simile a quello di un dio, che vogliono utilizzare per distruggere la loro prigione.

Quindi: le anime si accumulano e sono pericolose -> solo i chierici delle divinità, con dei rituali, possono "mandarli nell'aldilà" (nessuno o pochi mortali sanno cosa succeda in realtà alle anime raccolte) -> gli dei consumano le anime, potenziandosi -> le anime prosciugate si incarnano nuovamente, ripetendo il ciclo senza alcuna memoria.

Gli dei sono molteplici e ognuno ha sviluppato poteri differenti in seguito all'assunzione delle anime, non è che abbiano dei "domini" come gli dei classici (anche perchè non hanno bisogno della fede dei mortali) ma comunque ognuno è specializzato in un campo di poteri (magari anche differenti dai soliti domini divini di D&D)

Hanno anche, a parte quello di fuggire dal pianeta, obiettivi diversi (ma qualcuno potrebbe anche essere soddisfatto della sua "prigione dorata"), alcuni sono a capo di imperi guerrafondai (pensavo ad un dio della guerra e della tecnologia, con un impero di fabbriche ed eserciti di golem steampunk, o di esoscheletri da combattimento guidati dai suoi chierici) altri sono più pacifici, o addirittura non gestiscono regni ma si curano solo della propria chiesa.

che ne pensate? avete consigli-idee da dare? vi viene in mente una divinità che starebbe bene in questo mondo?

come potrebbero interagire i pg in un ambiente come questo?

sarebbe carino creare questa campagna col vostro aiuto.:-)

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Piccola aggiunta: nel passato c'era un impero che ha abbracciato ben metà del continente, governato da un imperatore umano immortale. Egli, sfuttando un qualche tipo di potere, è riuscito a sconfiggere la moltitudine di dei che regnavano nelle terre limitrofe e a regnare per ben 1200 anni. Un piccolo numero di dei più pacifici si arresero accettando di rinunciare a pretese territoriali nell'impero, in cambio il loro culto venne preservato, diventando le divinità ufficiali dell' impero (non so ancora come chiamarli, ma pensavo che uno potesse essere un dio della giustizia e degli eroi (può donare a mortali prescelti potere, scaltrezza e saggezza trasformandoli in esempi di coraggio e capacità)).

Comunque, prima dell'inizio della campagna l'impero collassa poichè l'imperatore muore (ucciso da una catastrofe, o dalla vendetta di un dio? non so ancora..) e si smembra in una miriade di stati.

Pensavo che la legione scelta dell'imperatore (la più fedele a lui, formata da elementi scelti di grande esperienza e in grado di risolvere le situazioni più difficili e disparate) venisse incaricata da lui poco prima della sua disfatta per un'ultima missione di vitale importanza (che sarà poi la quest principale per i pg). La legione vaga da un regno all'altro cercando di compiere la sua missione (che non ho ancora in mente :P) e i pg ne vengono reclutati. Mentre la legione rovina sotto il peso dei suoi nemici, toccherà ai pg riportarla al suo splendore e compiere la missione di vitale importanza (:P) che cambierà la faccia del mondo (non so ancora come.)

che ne pensate?

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Ciao,

con questi presupposti troverei interessate una campagna di alto livello, che mira a spodestare una di queste divinità mortali, sostituendosi a loro per poi scoprire la realtà dei fatti.

Facendo partire i pg da livelli bassi potrebbe causarti problemi circa la scoperta delle informazioni, rendendoli impotenti di fronte alla (passami il termine) stravaganza dell'ambientazione.

Seguendo questa linea, più che reclutare i pg, loro stessi potrebbero essere gli ultimi fedelissimi. Sostanzialmente cambierebbe poco se non che hai la base per un bg preconfenzionato da fornire ai giocatori come aggancio alla campagna.

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Ok, l'idea è carina.

Ma alcuni punti mi sono oscuri.

E quindi ti faccio alcune domande (per ora una).

quale sarebbe, nella tua campagna SENZA questa prigione, il ciclo "vitale" di un anima ?

La domanda mi rendo conto è un po' strana, ma importante ..

Nel mondo classico di D&D, sappiamo che quando un uomo muore, la sua anima va nel piano esterno di competenza (in gergo, "paradiso/inferno/ecc.").

Di solito, anche, le anime "nascono" in un posto particolare (dove vengono appunto create, per poi fondersi con una nuova creatura quando nasce). [evito per ora l'eccezione della reincarnazione]

Tu parli di prigione che impedisce alle anime di uscire ... e che vengono quindi consumate dagli "dei".

Implichi però che le anime consumate non lo sono del tutto, perché dopo si fondono con le nuove creature appena nate (dando loro un anima)

Ma a questo punto, se alcune anime vengono mandate nell'aldilà da sacerdoti ... e se non c'è un modo per "creare" nuove anime (e soprattutto farle arrivare nel pianeta prigione), la tua popolazione mondiale decresce, per definizione.

Quindi secondo me, visto che parli molto di anime, devi definire il ciclo vitale completo, altrimenti il mondo non ha molto senso (e io non riesco ad aiutarti come si deve).

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Hai ragione, Elayne, ed è bene che io precisi la situazione: i mortali (sacerdoti compresi) credono che le anime "consacrate" vadano nell'aldilà, ma in realtà vengono tutte prosciugate del loro potere. In tal modo solo le anime che non vengono consacrate, e che quindi vagano senza pace "diminuiscono" effettivamente la popolazione (anche se il pool di anime in attesa di reincarnarsi è ampio, impedendo bruschi sbalzi di popolazione).

Per quanto riguarda il ciclo normale.... non saprei. I pg lo scopriranno solo mooolto avanti nella campagna, quindi per ora non me ne sono preoccupato. Sarebbe carino qualcosa di originale, che sconvolga le normali prospettive:

Prima teoria: normalmente le anime manterrebbero la memoria e continuerebbero il loro percorso di esperienza incarnandosi di volta in volta nel corpo e nel pianeta che più le aggrada.

Seconda teoria:questi dei alieni potrebbero aver trovato sul pianeta una popolazione immortale, e, alterandone il DNA, li avrebbero resi mortali (e dunque schiavi perfetti in quanto "ripuliti" dalle memorie vita dopo vita ed illusi che la loro mortalità sia "normale"), generando così tutte le razze umanoidi.

Non sono sicuro di queste idee, se ne avete qualche altra sarebbe interessante conoscerla.

@Karajan: ah si? sai che non so nulla di scientology? Ma parlano di alieni e roba del genere?!?!????

@Uomo del monte: e invece mi sa che cominceremo dal basso, perche i miei giocatori vogliono partire da 5° livello. Ma prima che conoscano tutta 'sta solfa sulla vera natura degli dei ne passerà di acqua sotto i ponti... il mio obiettivo è un cambio di prospettiva: prima gli dei sono pastori dei mortali, necessari alla vita del pianeta anche se un pò prepotenti, poi, col tempo, si riveleranno come sfruttatori dell'umanità, e lascerò decidere ai giocatori come reagire al riguardo.

Attualmente, in attesa che i miei giocatori si creino un background, stavo pensando alla disposizione degli stati e del mondo in generale. Avete qualche idea da suggerire? Visto che è una campagna creativa, pensavo di introdurre razze nuove (magari create appositamente da qualche dio) o magari regni particolari, inusuali in una campagna tradizionale.

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bella idea,

una cosa l'imperatore umano potrebbe essere in realtà uno degli dei non prigioniero ma l'unico carceriere lasciato a sorvegliare capace di usare appieno la tecnologia che gli hanno lasciato.

la missione lasciata alla legione a lui fedele potrebbe essere quella di recuperare la tecnologia che gli altri dei gli hanno preso dopo averlo ucciso.

che ne dici?

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Pensavo all'imperatore più come ad un umano; ma devo dire che l'idea di un carceriere solitario non è male.

Sì, direi che la missione, in soldoni, potrebbe essere qualcosa del genere: riscoprire le conoscenze e gli strumenti che l'imperatore aveva e sfruttarli per spostare l'ago della bilancia a favore degli umani. Ovviamente il finale sarà libero e spetterà ai pg scegliere come cambiare il mondo con il potere ottenuto.

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I miei giocatori hanno terminato il loro background:

La campagna inizierà dal 5° livello e non ci sarà una classe presa da un manuale, saranno tutte create ad hoc da noi (Dopo 7 anni di D&D tutti si sono stufati delle solite classi e vogliono qualcosa di nuovo)

I nomi dei personaggi sono tuttora in fase di creazione.

- Guerriero necromante: Pensavamo ad una classe guerriera con un rinforzo magico, come il lama iettatrice con poteri di attacco (malus alle caratteristiche, livelli negativi, tiri etc.. passabili attraverso gli attacchi con l'arma) incantesimi di potenziamento ( potenziamenti in stile non morto, immunità, resistenze, recuperare vita dai nemici uccisi, potenziarsi per ogni nemico ucciso) e creazione non morti (tipo incantesimi da infondere nella spada e che rianimano i nemici appena uccisi).

Suppongo molti di questi incantesimi dovranno essere rapidi (per permettegli di combattere) e incanalabili nella lama.

-Assassino del dio dei Patti: Un assassino devoto al dio dei patti e dei giuramenti ( un dio che stipula contratti coi mortali garantendo miracoli e servizi in cambio di servitù, favori o la prorietà dell'anima) invece degli incantesimi dell'assassino possiede dei "giuramenti" che gli permettono di sacrificare delle sue capacità per potenziarne altre (questo sarà difficile da fare, praticamente sono dei "voti" che lui fa alla divinità in cui promette di non fare certe cose (parlare, uccidere, usare le sue abilità etc...) o di subire dei malus per ottenere capacità speciali, bonus etc...)

-Druida Sciamana: Semplice, è una druida rivisitata capace di evocare spiriti (combattenti, guaritori , potenzianti) di supporto.

-Mago del sangue: (non è la classe di prestigio ma il senso è quello) Un mago con incantesimi del sangue: ruba PF e punti COS, fa danni sul tempo, mette in una "riserva di sangue" i danni fatti, poi ne attinge punti per curare o potenziare gli incantesimi. (magari ai livelli più alti potrebbe creare dei golem di carne in cui mettere il sangue dei nemici, infondendogli così alcune capacità speciali (il sangue di un troll dà rigenerazione, etc..)

-Guerriero arcano: Un guerriero di una razza perduta in grado di accumulare l'energia magica nel suo corpo, potenziandosi, o rilanciarla come incantesimi (non so ancora come metterlo sulla carta)

Che ne pensate? avete qualche consiglio?

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queste classi sono davvero interessanti specialmente il mago del sangue e l'assassino del dio dei patti, le avete già create o avete solo l'idea?

per l'imperatore umano potresti fare che uno degli dei attraverso una combinazione di magia e tecnologia si è accoppiato con un umana cosa impossibile per gli altri dei e ha concepito un mezzo dio. Il figlio grazie a questa unione ha ottenuto incredibili capacità ed è riuscito a creare un impero.

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Una piccola curiosità:

Pur cercando di non snaturare il concetto di "fantasy", mi stavo chiedendo come esseri reincarnati rinascessero con patrimonio genetico e capacità innate. Sono legate allo spirito e non al corpo? Quindi alla prossima reincarnazione il destino della nuova anima sarà sempre quello di reincarnarsi ad esempio se si è un guerriero arcano, in un guerriero arcano? (Sempre mettendo che non voglia passare la vita a fare quello, ma per come è stato descritto il guerriero arcano per dire, mi sembra che comunque lo stimolo lo avrà)

Questo lo dico in base a come hai descritto la tua ambientazione, non per fare una critica ma per capire meglio come funziona

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@DonEf: Interessante. E se fosse il frutto della "cospirazione" di un dio (o più dei) per creare un mortale in grado di rompere le uova nel paniere ai suoi simili e neanche lui, in vita fosse stato conscio delle sue origini? Magari potrebbe esistere qualche altro mortale che porta i geni degli dèi (magari un discendente inconsapevole dell'imperatore) (magari uno dei miei pg o un png importante di trama), e qualche dio, col tempo, potrebbe risalire a lui per coinvolgerlo (suo malgrado) in un altro piano...

@Kozaim: Suppongo possa essere così: Nel mondo-prigione le capacità innate sono solo legate al corpo e al DNA (come i raggi oculari del beholder, le capacità magiche dei drow, etc...) mentre le anime, prive di esperienza e memorie, si reincarnano a caso (es.vita1: Eroe epico; vita2: nano ballerino; vita3: schiava gnoll etc...).

Fuori dalla prigione non sono ancora sicuro, ma se le anime mantengono le loro esperienze, potrebbero scegliere l'incarnazione successiva in base alla disponibilità di corpi e al tipo di esperienza che manca loro (es: lo spirito del guerriero epico potrebbe incarnarsi in un pianeta pacifico per apprendere a costruire, oltre che a distruggere etc..) magari, quando un'anima raggiunge la perfezione può fondersi con il dio creatore o qualcosa di simile...

Insomma, l'esperienza è una cosa, le capacità fisiche un'altra. Se il guerriero arcano mantenesse le esperienze e si reincarnasse in un umano, potrebbe ancora usare qualche capacità ma sarebbe limitato da un corpo molto meno conduttivo per la magia.

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Uhm, comunque ci deve essere la "disponibilità" di creature nelle quali reincarnarsi no? (Se qualcosa non nasce, non ci si reincarna o volente o nolente si aspetta finchè non nasce la creatura da te interessata)

E' un discorso coerente il tuo, ma secondo me data la sua complessità va ampliato e spiegato non poco. Magari a parte, per perdere tempo, potresti creare dei mini-compendi che spieghino con qualche frase qualcosa su questo sistema, magari scoperto da un "dio" tanto tempo fa... sarebbe parecchio istruttivo/costruttivo

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Ovviamente per ora l'idea è solo un abbozzo, visto che per un bel pò i giocatori sentiranno solo la versione "gli dèi sono gli unici a poter assicurare la pace alle anime mortali"; Tuttavia intendo sviluppare l'argomento man mano che la campagna prosegue.

RAZZE

Prima che i miei pg si facciano la scheda volevo pensare ad un pò di razze interessanti da aggiungere nella campagna.

Innanzitutto, visto che l'impero ha unificato moltissimi popoli prima di crollare, pensavo che le sue città fossero alquanto cosmopolite, riunendo non solo i soliti elfi, nani e umani ma anche orchi, troll, gnoll, minotauri, lucertoloidi echi più ne ha più ne metta, ma mettendoci anche qualche razza nuova:

Naga Una razza di uomini rettili dalla coda serpentina (più o meno simili ai mezzosangue yuan-ti) creati dalla dea dell'acqua; Sono esseri acquatici-anfibi e hanno una cultura in stile giapponese antico. Le femmine di casta più nobile diventano sacerdotesse dell'acqua e i maschi sono potenti samurai. Raramente alcuni nascono con quattro braccia, e diventano i temibili Kensei (Santi della spada), armati con quattro katane.

Rakshas Uomini felini creati dal feroce dio del fuoco (Nome non ancora inventato) 2800 anni fa, non sono potenti demoni come in D&D classico ma una normale razza umanoide. Per la maggior parte hanno un volto leonino, ma alcuni possono sembrare pantere o altre razze di felini, e condividono tutti forza, agilità ed uno spiccato senso dell'onore. Possedevano un vasto regno nei deserti meridionali con una cultura in stile musulmano antico, ma 500 anni fa il loro dio li ha guidati in una sanguinosa guerra contro l'impero umano. Alla fine sono sono stati sconfitti, e il loro dio li ha abbandonati ritenendoli deboli e indegni dei suoi piani di conquista. Ora si dividono in tribù nomadi nel deserto (quelli che hanno rifiutato di unirsi all'impero) o vivono stanziali nelle città dell'impero, vivendo una difficile integrazione. Alcuni venerano ancora il loro antico dio, sperando ancora in una redenzione, ma la maggior parte ne è ora accanita oppositrice.

Draconidi: Il dio del fuoco creatore dei rakshas, visto il loro "fallimento" decise di creare una nuova razza:

400 anni fa andò dal potente Ahkshalor, uno degli ultimi draghi rimasti sul continente, e gli propose un patto:

Con il suo aiuto avrebbe creato una razza di uomini drago ai suoi comandi, in cambio, essi avrebbero venerato e protetto i loro antenati draconici, fornendogli un territorio sicuro dove deporre le loro uova e salvarsi dall'estinzione.

Ahkshalor accettò, e, mescolando il suo sangue con quello umano, creò i primi draconidi.

Essi sono come i draconidi della quarta edizione, con la differenza di un'instabilità genetica dovuta alla loro recente creazione: Alcuni hanno ali più sviluppate e possono volare, altri sono molto più grossi e potenti, altri manifestano i poteri magici innati dei draghi, altri hanno un soffio di fuoco più potente, etc... Hanno una civiltà dura e spartana sulle montagne, e non hanno avuto ancora contatti intensi con le altre culture.

Uomini ombra: Questa razza mi è stata chiesta dal giocatore che farà l'assassino del dio dei patti e non è stata ancora creata del tutto (a partire dal nome, che è provvisorio); sono una razza antica creata da un dio dell'ombra ora defunto. Hanno l'iride giallo oro, la pelle grigia e i capelli bianchi, sono taciturni ed agili. Il loro dio è stato ucciso dall'alleanza di vari dèi che volevano punirlo per un crimine da lui compiuto (ma nessun mortale sa quale sia; centrerà con la loro creazione?) ora la loro razza conta solo poche centinaia di esemplari sparsi per il continente, costantemente in viaggio e malvisti dalla società.

pensavo a quali poteri potessero avere: magari possono comunicare telepaticamente tra loro? poteri utili per passare inosservati? Non so ancora. Se vi viene un' idea...

Questo è tutto, per ora.

Che ne pensate? Avete qualche altra razza da proporre?

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Interessante il bg delle razze, mi piace particolarmente l'ultima, per quanto di solito accantono simili temi.

Ci vedrei bene una capacità magica giornaliera come dimension hop (PH2) con qualche limitazione come solo in zone d'ombra o durante la notte.

Tenendo presente il sistema di trasmigrazione delle anime, potresti creare una razza immortale, non organica, capace di catturare e vincolare le essenze dei defunti in simulacri fatti di pietra, legno, ferro e ossa.

A differenza degli altri servitori degli dei, questi non devono attendere un corpo per reincarnarsi e accrescere il potere del loro signore, ma è il popolo stesso a ingrossare le sue fila "rubando" l'essenza randagia che attende.

Per le statistiche basterebbero i forgiati di eberron e graficamente potresti appellarti ai concept art delle truppe cryx di warmachine

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@Kozaim: e io invece stavo pensando ad una razza di aviani ( con diverse fisionomie, tipo uomini corvo, uomini falco, etc..), cacciatori dei cieli, ma non ne sono ancora sicuro. Vorrei mettere qualche razza sotterranea, ma quelle tradizionali non mi convincono (elfi scuri etc...) e per quelle aliene (suppongo tu ti riferisca a mind flayer, beholders, etc...) non saprei come farcele stare.. ma sto pensando a qualcosa di sostitutivo (vedere i "demoni" più sotto).

@UdM: Ci ho già pensato, ma anche il ladro dell'altra campagna che sto gestendo ha un potere del genere, e, visto che non sopporto ripetermi, stavo pensando che questa razza potesse avere una natura "duplice" tra spirito e materia, e avessero il potere di

"dissolvere" il corpo materiale per brevi periodi (ma è solo un'idea: se vi viene qualche capacità interessante in mente basata su questa "scarsa materialità" razziale fatemi sapere).

Per quanto riguarda i pseudo-non morti, potrebbe esserci un luogo del continente (magari i resti disastrati della città imperiale) dove i morti non sono stati "mietuti" dai chierici e i non morti spontanei risultanti hanno cominciato ad "organizzarsi" imparando a replicarsi...

RAZZE (2)

Nani Scuri: Nani dalla pelle nera e con le iridi rosse. Circa 1800 anni fa, il dio della guerra e delle macchine (pensavo ad un nome tipo Karran, ma mi sembra di averlo già sentito da qualche parte...) convinse vari clan nanici a tradire il loro dio creatore (il dio della terra e della ricchezza; si, lo so che è banale...), a causa di quel tradimento, Karran vinse la guerra ed uccise il creatore dei nani, il quale, in punto di morte, maledì i traditori spezzando la loro connessione con la terra. Da allora ogni minerale naturale è per loro tossico ed urticante, non possono più andare sottoterra (più scendono sotto il livello del terreno più si ammalano) e devono lavorare ogni materiale che vogliano usare.

Ma karran ha dato loro la tecnologia. Nei loro territori le foreste vengono disboscate, sorgono fabbriche e ciminiere e i corsi d'acqua vengono avvelenati. In battaglia sono guidati da tecno-sacerdoti su dei mech a vapore (è una razza molto steampunk); e costituiscono l'elìte governante di territori di Karran; tuttavia, hanno bisogno di schiavi che raccolgano le materie prime e combattano per loro.

Demoni: Sono molto diversi da quelli "classici"; li pensavo meno "infernali" e più "alieni", corrompono ogni essere vivente con una malattia che potenzia il fisico e prosciuga l'anima, trasformando progressivamente in demone il malcapitato. Pensavo così alla loro origine (ma non sono ancora sicuro): un dio del passato, molto potente ed esperto nella magia del sangue, viene esiliato dagli altri (non so ancora bene il perchè nè tantomeno il come). Trovatosi solo, trova il modo di crearsi nuovi servitori: crea una variante della magia del sangue che consumi il suo potere spirituale (ancora grande) in carne ed energia vitale, e dalla propria carne crea i primi demoni; creature prive di anima, ma viventi ed animate dalla volontà del dio. Tuttavia egli esagerò e non riuscì a controllare quel potere: la sua anima venne consumata ed un orda di creature demoniache prese il suo posto. Animate solo da una brama di anime istintiva, esse cercano di consumare altre anime per propagarsi; tuttavia, se un demone divora delle anime è in grado di sfruttare la loro intelligenza ed esperienza, che tuttavia svanisce man mano che essi le digeriscono. Questa potrebbe essere la differenza tra i demoni inferiori, privi di mente, e i signori demoniaci, potenti ed astuti per tutte le anime divorate.

(Quest'ultima razza è solo un'idea, non ne sono ancora sicuro e mi mancano molti elementi)

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