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Dadi, danni e percezione dei giocatori


Ingvar

Messaggio consigliato

Domanda rivolta principalmente ai DM. Durante un combattimento, come vi comportate circa la gestione dei dadi e dei danni? Mi spiego meglio. Personalmente trovo simpatico che i player lancino da se il TxC, così come le prove di lotta, sbilanciare, disarmare ecc... Ma quando si parla di danni? Fate lanciare il dado per i danni a loro oppure lo lanciate voi in segreto? La seconda ipotesi permette più descrizione ed è forse più realistica, mettendo in secondo piano il rosicare di PF ed anzi, fare venire dubbi ai players circa l'effettivo successo dei loro colpi. Sostanzialmente voi sapete quando il mostro morirà, ma i players no; far capire loro quando i danni cominciano a farsi sentire, sta tutto nella descrizione. Il discorso vale anche per i danni inflitti ai PG. In questo caso però il dubbio riguarda solo il riferire o meno l'ammontare di danni subiti, in quanto il tiro lo fa sempre il DM. Volete che i personaggi sappiano quanti punti ferita rimangono loro e quanti ne restano ai nemici / NPC oppure preferite descrivere il tutto, lasciando solo trapelare qualcosa per via empirica?

Spero di essere stato chiaro, se avete domande fate pure e cercherò di chiarire meglio. Grazie mille!

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Io faccio tirare per i danni ai giocatori, e dico loro quanti danni subiscono.

Per quanto riguarda i danni che subiscono, sta a loro descriverli in modo appropriato interpretando; per esempio, interpretando un personaggio che attacca furiosamente, con la forza della disperazione, perché ha subito danni quasi pari al suo totale di PF, oppure che esita, o che implora il chierico di aiutarlo.

Per quanto riguarda i danni dei mostri e/o dei PNG, dico loro quanti danni fanno (o, meglio, sono loro che lo dicono a me, essendo loro a tirare il dado), ma non quanti PF il mostro/PNG ha ancora: questo è lasciato alla descrizione. Se un PG fa 10 danni, e io dico "barcolla un attimo, poi si lancia con furia verso di te" (per esempio), i giocatori possono pensare che magari il danno non è ininfluente, ma non è tanto significativo, o, almeno, non supera all'incirca un quarto dei PF del mostro/PNG; se, sempre facendo 10 danni, il mostro/PNG non reagisce e fa finta di niente, o è uno stoico, o un pazzo, o ha molti, molti PF in più.

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Io credo che ai giocatori possa far certamente piacere tirare i danni inflitti dal loro PG, è una soddisfazione personale per loro e una componente del gioco che trovo intrigante e importante, anche in uno stile generale più volto alla narrazione.

Poi, non conoscendo i PF del nemico, anche sapendo i danni che infliggono non sanno comunque quando morirà se non attraverso la descrizione del suo stato di ferimento progressivo fatta dal master.

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Io tiro tutti i dadi dei mostri, i giocatori tirano tutti i dadi dei loro personaggi.

Tanto, anche se il barbaro in carica dichiara di aver fatto millemila danni, che ne sa lui di quanti ne ha fatti effettivamente? L'avversario che ha di fronte potrebbe benissimo avere delle riduzioni al danno da taglio, delle resistenze ai danni da fuoco della spada magica che impugna, potrebbe avere più pf di quanti ne ha stimati il gruppo... oppure potrebbe non essere un avversario vero, ma una semplice illusione di cui ha scazzato il test.

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Io tiro tutti i dadi dei mostri, i giocatori tirano tutti i dadi dei loro personaggi.

Tanto, anche se il barbaro in carica dichiara di aver fatto millemila danni, che ne sa lui di quanti ne ha fatti effettivamente? L'avversario che ha di fronte potrebbe benissimo avere delle riduzioni al danno da taglio, delle resistenze ai danni da fuoco della spada magica che impugna, potrebbe avere più pf di quanti ne ha stimati il gruppo... oppure potrebbe non essere un avversario vero, ma una semplice illusione di cui ha scazzato il test.

Questo.

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Io tiro tutti i dadi dei mostri, i giocatori tirano tutti i dadi dei loro personaggi.

Tanto, anche se il barbaro in carica dichiara di aver fatto millemila danni, che ne sa lui di quanti ne ha fatti effettivamente? L'avversario che ha di fronte potrebbe benissimo avere delle riduzioni al danno da taglio, delle resistenze ai danni da fuoco della spada magica che impugna, potrebbe avere più pf di quanti ne ha stimati il gruppo... oppure potrebbe non essere un avversario vero, ma una semplice illusione di cui ha scazzato il test.

quoto, l'importante e' descrivere lo stato dell'avversario in maniera che i giocatori possano immaginare le sue condizioni poi l'effettivo danno chi lo sa.... d'altronde solo il master sa se in realta l'avversario sarebbe gia morto da interi round oppure non gli anno fatto nulla.

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In tal caso presumo sia importante aggiungere dinamicità ai tipi di mostri descritti nel MM, altrimenti i PG finiranno per impararli a memoria! Per i danni subiti invece come gestite le carte in gioco? (i dadi ^^) Immagino sia più giocabile riferire loro quanti pf rimangono, come suggeriva Sir Daeltan; se non altro può aiutarli nella loro tecnica! Grazie a tutti!

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Basta non presentargli davanti sempre gli stessi mostri, oppure variare la classe o l'equipaggiamento di alcuni.

Poi è ovvio, se si stanno facendo strada in una tana di coboldi, prima o poi dedurranno più o meno pf e ca della maggioranza dei soldati standard, fa parte dell'esperienza che acquisisce il personaggio (supponendo che i giocatori non facciano metagame e non si vadano a cercare i mostri a casa).

Per quanto riguarda i dadi, quoto anche io Maldazar.

Quando un mostro attacca i giocatori fai i tuoi tiri, poi descrivi l'azione, poi comunichi i risultati numerici.

es. "png x ti carica con tutta la sua forza, incurante dei tuoi alleati che tentano di fermarlo (ado). per tua fortuna nella foga della battaglia perde per un attimo la concentrazione e ti manca per un soffio (il txc è di poco sotto la tua ca)." In questo caso non c'è bisogno che i giocatori conoscano i tuoi tiri, gli basta sapere che effetto hanno.

Oppure, se l'attacco va a buon fine: "Con la sua spada a due mani riesce a superare le tue difese, provocandoti un vistoso squarcio che va dalla spalla al fianco. Sei vivo per miracolo e ti reggi in piedi a fatica. Subisci 35 danni"

Come già detto, i pg non hanno bisogno di sapere con esattezza quanti pf rimangono agli avversari, purchè tu descriva le condizioni in cui si ritrovano dopo l'attacco.

Se un avversario è sanguinolento, respira affanatamente e compie a fatica qualsiasi azione, probabilmente non ha perso la maggior parte dei sui pf.

Se invece, dopo un turno di palle di fuoco e critici subiti, questo si spolvera il mantello come nulla fosse e inizia a deridere i pg, forse lo scontro non è al loro livello e dovrebbero considerare la ritirata.

L'epicità di un incontro dipende anche da come vengono descritte le azioni compiute. Chiaramente, se un pg di 20 decide di prendersela con un povero goblin disarmato, un semplice "toh, l'hai ammazzato" è più che sufficiente.

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Per i danni subiti invece come gestite le carte in gioco? (i dadi ^^) Immagino sia più giocabile riferire loro quanti pf rimangono, come suggeriva Sir Daeltan; se non altro può aiutarli nella loro tecnica! Grazie a tutti!

no secondo me e' sbagliato dire esplicitamente quanti pf restano al mostro (avversario) perche cosi facendo si va a mutare le azioni dei giocatori che magari opteranno per un attacco semplice e con medi danni sapendo che se va a segno uccide il mostro piuttosto che usare un attacco buono con alti danni che magari possono usare poche volte.

invece descrivendo lo stato puo capitare che usino l'attacco semplice ma senza uccidere il mostro come anche usare l'attacco finale uber-power contro un mostro con pochi pf....

in piu se non sanno quanti pf hanno si puo anche "barare" nel senso di far durare il mostro un filo piu a lungo come anche farlo fuggire.

nella mia campagna ho usato il geriviar (pag 67 del mostri 3) tra un lancio di palle (sue) un pg che si aggrappa agli alberi per non volare in cielo (inversione di gravita) e sberle a destra e a manca (e' un mostro sto bambino e mi piace xD ) i miei pg lo hanno ridotto a 30 pf effettivi allora il mob e' scappato (126 metri [21*6] non sono niente male lol) pero tornera... se i pg avessero saputo le sue condizioni lo avrebbero ucciso al volo ma descrivendo soltanto hanno pensato di mettersi un filo in difesa, il mob e' durato di iu fino a poter fuggire nel suo turno.

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Anch'io faccio tirare più dadi possibili ai giocatori.

Tirare dadi è una cosa che piace. O, almeno, piace ai miei giocatori. Faccio persino tirare i dadi dei tesori casuali! Vabbè, questo non c'entra.

In genere non dico la CA dell'avversario, ma solo un "l'hai colpito" oppure un "l'hai mancato" o altre descrizioni appropriate. Ovvio che dopo qualche round la CA l'intuiscono.

Non dico mai quanti PF ha l'avversario, né all'inizio dell'incontro, perché durante l'incontro potrei barare e cambiarli, se mi accorso di aver calibrato male lo scontro, né durante.

La domanda tipica dei miei giocatori, dopo aver colpito più volte l'avversario è, rivolta a me: "come sta?".

Se il colpo gli ha fatto perdere pochi PF, rispetto ai totali, lo faccio notare, come faccio notare quando è agli sgoccioli. Sempre con delle descrizioni, però, mai dicendo i numeri. Nello stesso tempo cerco di non esagerare con le descrizioni, il combattimento è già fin troppo lungo da solo, con le sue meccaniche.

I danni che gli avversari fanno ai PG, ovviamente, li tiro io e comunico il numero.

Poi sta al giocatore fare i calcoli dei propri PF ed eventualmente sottrarre le riduzioni varie. Se un giocatore si dimentica di usare la RD del suo PG, peggio per lui. Cerco comunque di tenere d'occhio i PF che restano ai giocatori, per evitare di accanirmi su qualcuno in particolare senza accorgermene e per evitare che qualcuno bari.

Quando un giocatore ha un PG con compagno animale/famiglio/evocazione, ecc. lo tratto come se il giocatore avesse un secondo PG. Tutti i dadi li tira lui.

In una situazione in cui c'erano i PG, due PNG e molti avversari, anche uno dei PNG (che era un personaggio generico e insignificante) l'ho fatto tenere ai giocatori, compresi i tiri dei dadi.

Per la mia esperienza, se il master fa troppe cose i giocatori tendono a stufarsi, perché sembra che giochi solo lui.

Il tiro dei dadi da parte del giocatore lo coinvolge in quella componente di casualità che contribuisce a far essere emozionante il gioco.

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Allora premetto che ho fatto il master ma mai a D&D, però la penso un po come gli altri: parliamoci chiaro, ai giocatori piace tirare i dadi ed avere la sensazione di stare colpendo il mostro/nemico di turno per cui è giusto che loro tirino i dadi per i loro attacchi e per i personaggi sotto il loro controllo, come ad esempio compagni animali, creature evocate e così via. Per Le creature dominate o simili invece nel mio gruppo si fa che il giocatore che interpreta il pg tira i dadi, anche se le azioni vengono determinate da chi ha lanciato la dominazione.

Con l'altra fazione voglio aprire una parentesi: per quanto i giocatori siano esperti o per quanto evitano il metagame ritengo sia sempre più divertente non far sapere loro cd, ts, ca, pf e quant'altro dei mostri perché penso aiuti ad entrare nell'atmosfera.! Diciamo che è meglio sforzarsi di capire se lo scontro è fattibile piuttosto che fare finta di non sapere che il nemico è quasi morto ma sembra in salute per via di una illusione o chissà cosa :-)

Sent with the power of the almighty MintCrunch Berry!!

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