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Domanda su un sistema di GDR


Aven

Messaggio consigliato

Insieme ad un gruppo di amici stiamo sperimentando la creazione di un nostro sistema gidierristico.

  • Le caratteristiche sono sette (Forza, Resistenza, Agilità, Astuzia, Presenza, Intelletto, Sapienza).
  • Non esistono le abilità ma solo una specie di talenti; chiamiamoli capacità, ma per ora non hanno ancora un nome. Queste capacità funzionano un po' come dei veri e propri talenti.
  • Ogni personaggio ha poi accesso ad alcuni movimenti d'attacco o incantesimi di classe, e questi sono in pratica come i poteri di D&D della quarta edizione. Ovvero, si usa una delle caratteristiche, si somma il risultato del dado (nel nostro caso non sappiamo se usare un dado a dieci facce o altro, ma non importa) e si confronta con una difesa (Istinto, Reazione, Difesa, Possenza; nomi ancora da decidere bene).

Ovviamente avrete notato come questi nostri "poteri" sono molto simili a quelli della 4a edizione. Il problema che ci siamo posti, e che aspetta una risposta, è il seguente:

  • Volendo potremo giocare con questo sistema? Voglio dire, finché facciamo una cosa tra di noi possiamo fare quello che ci pare, dico bene?
  • Volendo... potremo creare un piccolo manualetto e distribuirlo (magari aggratis)? Nonostante ci siano alcuni elementi simili alla quarta edizione (come i poteri), anche se il sistema è leggermente differente (i poteri sono di meno, non ci sono le abilità, il dado è differente ecc.ecc.), potremo comunque farlo?

Questi ultimi due punti sono molto importanti, e vorremo avere delucidazioni.

Vi ringrazio in anticipo,

Alessandro.

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Volendo potremo giocare con questo sistema? Voglio dire, finché facciamo una cosa tra di noi possiamo fare quello che ci pare, dico bene?

Esatto. Finché rimane tra voi potete anche copiare spudoratamente sia il sistema che l'ambientazione/background di qualunque cosa (gdr, film, cartoni eccetera).

Volendo... potremo creare un piccolo manualetto e distribuirlo (magari aggratis)? Nonostante ci siano alcuni elementi simili alla quarta edizione (come i poteri), anche se il sistema è leggermente differente (i poteri sono di meno, non ci sono le abilità, il dado è differente ecc.ecc.), potremo comunque farlo?

Per non poterlo fare, dovrebbe essere una copia carbone o quasi. Dalla descrizione fatta le differenze apparentemente sono poche per cui non dovreste avere problemi.

BTW, vorreste distribuirlo gratuitamente come pdf su internet (se si, con quale licenza)?

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Innanzitutto, ti ringrazio per la sveltezza con cui hai risposto

:D

Allora, per risponderti alla distribuzione: avevamo intenzione di stamparne qualche copia e darla a tutti i giocatori (ci sono una mezza dozzina di gruppi qui vicino), in fondo si tratta al massimo di una cinquantina di pagine. Distribuirlo su internet? Lo faremo, ma solo se riscuoterà un buon successo e se sarà realmente funzionale.

Per dirla tutta, alla fine abbiamo copiato solamente il sistema dei poteri, ovvero quello di confrontare Attacco vs Difesa: le similiarità si riscontrano in questo e nelle funzione delle difese (la nostra difesa è la CA; Istinto, Possenza e Reazione sono rispettivamente Volontà, Tempra e Riflessi). Per il resto, ovviamente ci sono cose in comune con l'ambientazione fantasy, ma per il sistema di gioco credo sia solo quello.

Voi dunque dite di non doverci preoccupare più di tanto?

PS: La licenza... io personalmente non me ne intendo molto, ma ci informeremo.

EDIT:

Presenza sarebbe carisma?

Non mi sembrano caratteristiche molto differenti da D&D, avete solo diviso intelligenza in sapienza e intelletto.

Non lo sono infatti; inizialmente ne avevamo messe anche altre a due, ma alla fine le abbiamo spolpate tutte riducendole a sette.

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Potreste anche farne una beta, e poi ricevere i commenti e le impressioni sul gioco

Sì, faremo una specie di "playtesting", o beta come lo hai chiamato tu; ma per ora è ancora presto.

Ritorno un momento sul fatto delle caratteristiche: Presenza sarebbe una specie di carisma e Sapienza una specie di saggezza; una caratteristica nuova dovrebbe essere l'Astuzia (utile ai ladri). Un mesetto fa c'erano anche Sensi (che abbiamo inglobato in Sapienza) e persino Spirito (che abbiamo eliminato perché superfluo).

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Io la sagezza in D&D l'ho sempre concepita come "l'intelligenza" che si aquisice tramite l'esperienza, e quindi anche la capacità di trovare particolari estranei in una determinata situazione- Invece l'intelligenza la penso come la capacità di ragionare per concetti astratti e la creatività, quindi com e la tua astuzia.

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Interessante. Ti scrivo la nostra descrizione sommaria delle tre caratteristiche:

Astuzia - La capacità di ragionare in tempi brevi, trovare soluzioni e scappatoie e affrontare problemi usando la mente.

Intelletto - Il bagaglio culturale del personaggio e la sua capacità di memorizzare e apprendere informazioni.

Sapienza - L'abilità di effettuare le scelte giuste e di avere buon senso in situazioni difficili.

Insomma, un professore avrà l'intelletto come caratteristica primaria; un santone indiano avrà sapienza, mentre un ladro avrà l'astuzia. Ma tanto per fare degli esempi. Il problema è che con l'eliminazione della Percezione - o Sensi - ci siamo trovati costretti ad inglobare la percezione e l'intuizione nella Sapienza. Questo perché? Perché difficilmente ci sono personaggi che sanno ascoltare o osservare meglio di altri: puoi trovarli, ma sono rari. A questo punto abbiamo deciso di inserire un sistema a parte per qunato riguarda le prove percettive/di intuizione, ma non sto qui a spiegarlo.

EDIT: l'esperienza come la concepisci tu riguardo la saggezza, io la intendo come livello del personaggio.

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No, uno con sapienza alta è capace di effettuare scelte giuwste per via dell'esperienza che ha delle cose (e quindi dalla sua capacità di aquisire esperienza dalle cose)

Anche questo ovviamente è vero, però quello che dici tu io lo faccio rientrare direttamente nel livello del personaggio. Cosicché quando partirà il gruppo a livello uno, avrà poca esperienza delle avventure e quant'altro. Coll'aumentare del tempo, aumenterà questa loro dote (l'esperienza). Buon lavoro lo fa anche la Sapienza eh, però il ruolo maggiore, almeno nel nostro sistema, è ricoperto dal livello.

Per quanto riguarda la percezione e l'intuizione, inizialmente avevamo deciso di agglomerarle alle difese, aggiungendo Percezione e Intuizione. Però così facendo, questi due attributi sono solo "difese passive" e non c'è modo per un personaggio di "guardarsi attorno" o "scrutare in mezzo ai cespugli", non so se mi spiego.

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Invece io dico che l'esperienza di un guerriero sarà violta più che altro verso le armi, quella di un mago più verso la magia e così via per ogni classe. Invece la sapienza è la capacità che indica la propria esperienza generale sul mondo (tipo che il muschio cresce a Nord, gli animali non fanno questo genere di escrementi, questo tipo di porta non si può chiudere dall'interno e così via), e per questo secondo me e la capacità che si addice di più ad un buon detective (infatti non è che veda meglio degli altri, ma nota più particolari "fuori posto").

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Tu mi vorresti dire che il livello non influenza affatto su queste cose appena elencate da te? Nemmeno un briciolo?

In effetti la capacità che intendi tu per Sapienza (appunto l'esperienza verso il mondo) noi l'abbiamo inglobata nell'Intelletto, che riguarda appunto il "bagaglio culturale" del personaggio e le cose che si ricorda.

In pratica stiamo dicendo la stessa cosa Karajan! E solo con nomi differenti :D

A questo punto credo ci convenga rinomare un po' le caratteristiche... rimane comunque il problema della percezione/intuizione. Non possiamo inserirla come caratteristica perché otto ne sono davvero tante; tuttavia come difesa potrebbe andar bene, se non fosse per il fatto che è solo "passiva" come capacità. Insomma, come dicevo prima: un personaggio non può effettuare l'azione di scrutare o guardarsi attorno...

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Potreste intendere la sapienza come un tipo di modo di utilizzare l'intelletto. Riuso l'esempio del detective: un detective con intelletto comune, ma sapienza alta, riesce a notare particolari che uno con intelletto alto e sapienza media non riuscirebbe a notare.

Quindi potresti unire percezione/intuizione a sapienza.

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Quindi modificare interamente Sapienza rendendola simile alla Saggezza? Mi sembra una scelta buona. Parlerò con il gruppo, mentre al momento mi è venuta una piccola idea. Noi per le prove intendiamo usare il metodo classico del bonus di caratteristica + lancio di dado > o = difficoltà. Però per le difese dovremo aggiungere anche una percezione/intuizione per capire le intenzioni e avere una specie di percezione passiva... e questo si potrebbe fare inserendo il bonus di Sapienza.

Parlerò con gli altri ragazzi, intanto vorrei ringraziarti personalmente Karajan: mi hai fatto ricredere su buona parte dell'esperienza/livello/saggezza :D

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ho sempre odiato le caratteristiche mentali per un semplice motivo: mentre le prove fisiche è il personaggio ad eseguirle, gli indovinelli, le scelte e così via vengono effettuate dal giocatore. sicuramente la persona media con intelligenza 10 riesce ad interpretare qualcuno con intelligenza 8, parlando in termini D&Deschi, ma è difficile per un giocatore (sempre standard con "intelligenza 10") interpretare un mago con intelligenza 18, per il semplice motivo che tutte le sue scelte saranno quelle di un intelligenza 10. ..non ho ancora trovato un sistema di gioco (hack'n'slash) che riesca a risolvere questo problema..

o meglio: se il master mi pone davanti un indovinello, mettiamo, ed io interpreto Bolg il paladino umano non particolarmente sveglio ma neanche stupido (intelligenza 10), e come giocatore riesco a risolvere l'enigma (ed io stesso presumo di avere intelligenza 10, se nella vita reale esistesse una scala del genere), mentre il mio amico interpreta Kazut il grande mago che tutto vede e sente (con intelligenza 24), e non è ancora giunto alla conclusione.. che devo fare? non si tratta di "male interpretare", perchè io giocatore con intelligenza 10 ci sono arrivato, quindi non vedo come il mio personaggio non possa esserci arrivato. mentre il mago se non ci arriva il giocatore non può arrivarci.. boh..

per la saggezza, invece può essere risolta dalla quantità di informazioni che il master ti comunica, oppure puoi permettere di fare più domande su quello che ti circonda e fare prove per capire se è normale in una data situazione un certo comportamento.. quello che più mi risulta duro da digerire è proprio la capacità di ragionamento..

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Ciao Aleph.

Quello che hai esposto tu è un problema con cui ho discusso molto con i miei compagni, e - come te - non siamo riusciti a venirne a capo. Principalmente abbiamo pensato a soluzioni alternative, ma solamente rispetto a determinate situazioni.

Vi trovate dinnanzi alla porta super-segreta del castello. Per aprirla c'è bisogno di risolvere un indovinello. Il master vede che tra il gruppo non c'è nessuno con alto punteggio di Intelligenza, allora continua Per quanto vi possiate sforzare, nessuno di voi riesce a risolvere l'enigma. Dovrete tornare più tardi, portando con voi qualche cervellone :P

Ma questo, oltre ad essere un esempio banalissimo, esclude anche la possibilità di divertimento che c'è nel risolvere l'indovinello tra giocatori. Insomma, è un problema bello e grosso, e credo non ci sia una vera e propria soluzione.

Per il fatto del mago meno intelligente del guerriero, magari il master potrà dargli qualche aiutino, o anche potrà dare informazioni sbagliate agli altri giocatori con intelligenza inferiore (convinti magari di avere ragione, mentre in realtà si sbagliano).

Grazie delle dritte, comunque!

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ecco il problema, volevo metterlo anche io l'esempio dell'indovinello, era esattamente il problema che volevo dire. o da una parte si elimina del tutto la componente giocatore riguardo alla risoluzione degli enigmi (il master controlla le schede e da la soluzione alla persona che ha l'intelligenza più alta) o altrimenti è davvero difficile. perchè chi dovrebbe avere più informazioni riguardo all'indovinello dovrebbe essere quello con più saggezza, non quello con più intelligenza: è il saggio che capisce che potrebbe esserci un doppiosenso sotto quella specifica frase, ma potrebbe non essere in grado di mettere tutti i tasselli del puzzle in ordine a causa della bassa intelligenza. dovrebbe essere un lavoro combinato tra la saggezza e l'intelligenza: la prima in grado di trovare i punti importanti, la seconda riuscire a svolgerli. non so come spiegare bene, ma sarebbe come avere un codice da decifrare, magari l'intelligente passa 10 minuti a ragionare su una sua idea che dal punto di vista della complessità è superiore anche a quella in cui è stato scritto il codice stesso, ma è quella sbagliata. in un computer, la saggezza determinerebbe quali dati vengono messi a processare, mentre l'intelligenza è ciò che li processa.

come master, sinceramente adoro creare indovinelli che i giocatori (e non i personaggi) devono risolvere, poichè altrimenti si rischia davvero di arrivare ad una partita a dadi, in cui i giocatori contano davvero poco.

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L'esempio del pc è molto interessante.

Purtroppo sono questi i limiti, il metagaming è una brutta bestia.

Magari si può risolvere l'enigma tra giocatori, e poi, nella finzione, è il cervellone di turno a dare realmente la risposta. In questo modo però si implica la presenza di un tizio con intelligenza abbastanza elevata (almeno sopra la norma), ma d'altra parte c'è anche il vantaggio di far partecipare tutti i giocatori (quando nella realtà i loro personaggi rimangono a bocca aperta dalla spiegazione del mago extra-intelligente riguardo l'indovinello).

Le soluzioni, come vedi, ci sono, ma ognuna ha i suoi piccoli e fastidiosi difetti...

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sisi, presupponevo la presenza di un supercervellone per il semplice motivo che, se uno interpreta un personaggio stupido, gli basta stare zitto o sparare a caso, anche se sa già la risposta. il problema è che non si tratta di metagame, ma effettivamente dell'impossibilità di una determinata intelligenza di ragionare meglio di quanto non possa. per dire, il mio portatile potrebbe tranquillamente gestire duke nukem 1 (quello bellissimo in 2D..) come gestire anche oblivion. ma un computer di 10 anni fa non potrà mai riuscire a supportare skyrim.. il limite è solo verso intelligenze sovraumane, non sottosviluppate.

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