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Perchè ai giovani non piacciono i gdr


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Intanto si dovrebbe chiarire se si parla dell'Italia oppure in generale. Purtroppo questa generazione di giovani semplicemente NON LEGGE, per fortuna è una situazione solo italica... Leggevo per l'appunto su "Il libraio" la cosa. In effetti la situazione che hai descritto mica è solo quella dei negozi specializzati, è uguale paro paro in una qualsiasi libereria. Ora che il fenomeno Harry Potter è passato di giovani ce ne vedi pochi.

In Germania oppure in Francia i ragazzi che spulciano i manuali e che giocano ci sono ancora.

Ovviamente se un ragazzo fatica a leggere un libro figuriamoci se si legge un manuale di un rpg. ;)

Inoltre va comunque considerato che, con l'aumento esponenziale del successo di boargame e cardgame i negozi specializzati non sono più il luogo ideale per il gioco di ruolo visto che sono spesso affollati di bambinini urlanti e vocianti e quindi anche i giocatori più giovani preferiscono comprare il manuale e giocarselo in salotto con gli amici. Insomma serve pure un minimo di tranquillità.

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Pirmin

Alcune tue argomentazioni non mi convincono.

Secondo me le miniature di Pathfinder non dicono molto, ci dicono che Paizo e Wizkid hanno trovato un accordo commerciale per sfruttare in maniera differente il marchio Pathfinder, ma da che ho capito - leggendo sul sito Wizkid - le miniature di Path per ora non avranno un loro gioco, ma saranno predefinite per giocare, quelle che verranno a trovarsi nell'eventuale box set del manuale saranno dei token - belli uguali per quanto mi riguarda eh -.

Riassumendo è un modo per utilizzare im maniera più orizzontale un marchio che sta avendo successo, ma non ci dice nulla sull'aumentare o diminuire dei giocatori di ruolo, ne in Italia ne nel mondo.

Sui ragazzi di oggi e poco lettori invece c'è da dire che quello che dici non mi risulta affatto.

Infatti, googolando velocemente questo articolo:

http://www.thieneonline.it/artecultura/libri/643-cresce-la-voglia-di-libri-in-italia-donne-e-giovani-i-piu-accaniti-lettori-.ht

Dove vegono snocciolati dei dati del 2010, fonte istat, sulla lettura:

Chi legge più libri sono i giovani e i giovanissimi. Secondo l'Istat, infatti, la quota più alta di lettori si riscontra tra la popolazione di 11-17 anni (oltre il 59%), con un picco tra gli 11 e i 14 anni (65,4%), e decresce all'aumentare dell'età. Già a partire dai 35 anni la quota di lettori si colloca intorno al 50%, per diminuire drasticamente dai 65 anni in poi e raggiungere il valore più basso tra la popolazione di 75 anni e più (22,9%).

Con lettori si intende chi legge almeno un libro all'anno che non sia per studio o lavoro.

Il comunicato a cui fa riferimento l'articolo è questo è molto interessante notare che nella tabella a pagina 2 la fascia di persone tra i gli 11 e i 14 anni e la fascia fra i 15 e i 17 anni facciano un punteggio pari a 65% e 49% o più che abbiano letto almeno un libro nell'arco di 12 mesi e il dato va calando con l'età.

Per spiegare meglio il discorso WoW invece, visto che poi è andato un po' alla deriva, credo semplicemente che ci siano forme di divertimento più sexy dell'rpg, sopratutto per una generazione che viene definita di "nativi digitali", citando Paolo Ferri, i nativi digitali, citando un articolo di Marco Dotti su Communitas di maggio, mostrano comportamenti di apprendimento differenti dalle generazioni precedenti; in particolare, apprendono attraverso schermi, icone, suoni, giochi, "navigazioni" virtuali e in costante contatto telematico col gruppo dei pari. Non pensate che in sta definizioni rientrino i ragazzini di 10 anni, si sta parlando dei ragazzi che hanno influenzato attraverso i social network elezioni, movimenti di opinione e in alcuni casi, come in Egitto, anche rivoluzioni.

Se ci pensate è quanto di più distante dall'RPG pen & paper si possa pensare, se proprio dobbiamo trovare un problema generazionale rispetto al GDR per me è proprio questa distanza.

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No ferma... Una ditta come la Wizkid si mette a fare un accordo con la Paizo ed ad avviare una linea di produzione sperando nel successo del... Marchio? :rolleyes:

No vai tranquillo che se Pathfinder non era GIOCATO dai giovanissimi non si schiodavano, il mercato delle miniature lo conosco abbastanza.

Dopodiché il boxed set (in lingua inglese) di regolamento + miniature è acquistabile anche in Italia da GU, puoi chiedere direttamente a loro.

Nel campo della letteratura invece i dati ISTAT valgono pochino in campo "giovani" visto che dovresti sapere che i minorenni non possono essere intervistati direttamente per ricerche di mercato e quindi i dati si basano sulle dichiarazioni dei genitori che spesso confondo i libri "regalati" con quelli "letti" (ne so qualcosa fidati). Ho contatti per lavoro con gruppi di ragazzi giovanissimi e ti assicuro che dopo Harry Potter a fargli uscire un titolo di un libro bisogna fare un pellegrinaggio in qualche luogo santo. Al limite ti chiedono se "hanno fatto il DVD". Ah, se cerchi su internet penso che troverai anche qualche dato interessante sulla riduzione di mq dedicati alla letteratura per ragazzi nelle librerie e sul flop economico di autori come Gaiman nel nostro bel Paese... Inoltre la mondadori ha troncato cinque collane per ragazzi solo nell'ultimo anno. E' dai tempi del fallimento della Hobby & Work che non eravamo in questa situazione.

Dulcis in fundo io quando parlavo di "ragazzi" intendevo proprio "giovani maschi" visto che volenti o dolenti il sesso maschile rappresenta sempre e comunque il 90% dei fruitori di gdr cartacei. Ovviamente le ragazze leggono di più e la cosa andrà anch'essa ad arricchire i dati statistici.

Direi che questi più che dati sono fatti. Mi dispiace ma non sono uno smanettone di internet. Potrei cercare qualche riscontro su Google ma non saprei come verificare le fonti.

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Pirmin

Mai detto che la Wizkid fosse andata alla cieca, semplicemente ho detto che il dato non ci dice nulla su quanto il gdr sia attrattivo per i ragazzi, perché il mercato dei giocatori di Pathfinder potrebbe essere rilevante e appetibile indipendentemente dal numero di ragazzini che attira, sopratutto se non è il brand principale - come nel caso della Wizkid -. Per il resto ripeto, non hai portato dati di supporto alla tua tesi, hai solo detto "se la Wizkid si è interessata sicuramente i ragazzini ci giocano", per me è una tesi debole, per te è un dato significativo. Concordiamo nel non concordare.

I dati dell'ISTAT sono raccolti utilizzando i dati del sistema bibliotecario e interviste, senza contare le tecniche utilizzate per affinare dati, ma per questo farò intervenire Seller che lui ne sa sicuramente più di me. Sorry, ma anche in questo non credo sia possibile trovare un accordo, io ritengo che la tua analisi non sia corretta, o meglio non sia affatto oggettiva, mentre i dati che porto sono scientifici, tu ritieni che i dati raccolti dall'istat siano meno affidabili dei tuoi: concordiamo nel non concordare.

Tu hai fatto un collegamento nuove generazioni che non leggono -> calo del gdr.

Io ho portato dati dell'istat dove si dice che: in generale le donne leggono più degli uomini e con l'avanzare dell'età si legge sempre meno, il picco dei lettori fra l'altro è nel periodo fra gli 11 e i 17 anni. Badabene che nel precedente comunicato del 2006 - lo trovi sul sito dell'ISTAT - c'era un confronto 2006-2000 e le cifre nella fascia adolescenziale erano in aumento nel 2006 rispetto al 2000, ma tendenzialmente l'andazzo era identico: leggono più donne che uomini e la fascia di riferimento era quella fra gli 11 e i 17 anni.

Quindi il problema è che i ragazzi maschi leggono più di noi trentenni maschi.

Il che mi fa proprio pensare che:

a) il problema non sia affatto generazionale;

B) il problema non sia affatto legato alla lettura in se;

Poi si può discuterne e sopratutto non c'è nessuno che ha la verità in tasca, io per primo, semplicemente si possono avere idee differenti in merito.

Su Pathfinder

Spoiler:  
Io ho controllato sul sito Gu per il box, ma non l'ho trovato, mi daresti il link per cortesia visto che ho un paio di amici interessati?

Però ocio che, come si dice nelle FAQ qui i set da che ho capito son due e son pure cose differenti, ci sarà il Pathfinder Beginner Box Heroes set che conterrà "80 full-color pawns, but it does not include any prepainted plastic miniatures", poi ci sarà il Beginner Box Heroes fantasy miniatures set is a separate product designed to complement the Beginner Box or stand on its own.

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Aronne

Se vai a leggerti le statistiche parla di libri letti nel tempo libero, quella del 2006 era più chiara perché differenziava proprio le tipologie fra libri letti per scuola/lavoro e libri letti per il tempo libero.

http://www.istat.it/salastampa/comunicati/non_calendario/20070510_00/testointegrale.pdf

Interessante è poi, sempre googolando lo si trova:

http://www.statigeneralidelleditoria.it/leftmenu/IlLibroBianco.aspx

Dove di fatto si continua sulla falsariga dei dati istat, ma dal lato editori.

Però ecco non saprei proprio, ma comunque questi sono gli unici dati che ho trovato, poi se ne avete altri altrettanto attendibili tanto meglio, magari c'è un collegamento diretto e ha ragione Pirmin! Meglio così, sarebbe un indicatore dell'utilità della discussione, visto che avrei imparato qualcosa che prima non sapevo, correggendo anzi qualcosa di scorretto.

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Tralasciando che quella tabella è indecente perché non si capisce nulla, allora riporta i dati corretti nei tuoi testi.

Perché il dato del 63% si riferisce tra tutti! E non solo tra quelli che lo fanno anche per tempo libero.

In ogni caso pensavo peggio... però quei dati riportano anche un fattore latitudine! Fattore discusso in questa discussione, che passa dal 73% di Trento al 48% della Sicilia.

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Aronne,

I report che ho citato sono due, uno del 2010 e il secondo - quello con la tabella brutta - del 2006, di quest'ultimo non ho riportato dati, quello che ho riportato è questo:

c'era un confronto 2006-2000 e le cifre nella fascia adolescenziale erano in aumento nel 2006 rispetto al 2000, ma tendenzialmente l'andazzo era identico: leggono più donne che uomini e la fascia di riferimento era quella fra gli 11 e i 17 anni.

Nel primo report non c'era una tabella come quella, quali dati esattamente avrei alterato in maniera così vistosa da fare in modo di scatenare il tuo commento? Anche perché io li correggerei tranquillamente, in DL esiste il tasto modifica apposta.

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A parte che questa comunque non è una discussione sulla lettura dei giovani, e no, non voglio una discussione a parte, sul PDF ISTAT la prima tabella "maschi e femmine" dice che nella fascia di età tra 11-14 chi legge per motivi non scolastici (3^ e 4^ colonna) sono passati dal 53,4 del 2000 al 59,8% del 2006.

Quelli tra 15 e 17 anni sono passati dal 51% al 58,7%.

Tu hai esposto un dato del 2010, ho sbagliato perché nell'ultimo messaggio hai messo quello del 2006 e credevo ti fossi riferito a quello.

In ogni caso, anche poiché come detto certi sondaggi saranno stati fatti ai genitori, non sono completamente convinto che quelli siano dati completamente veritieri, certo credo anche che la differenza sia solo di qualche punto percentuale al massimo, un 5% potrebbe essere il limite secondo me, per quelle persone che vedono il figlio leggere il libro consigliato dalla scuola senza sapere che è per quel motivo.

Andando avanti, questa volta prendendo i dati 2010 o 2006 o 2000 poco importa, notiamo che è una curva calante (in cui il distacco del sesso diventa sempre più piccolo). Quindi alla domanda "Perchè ai giovani non piacciono i gdr" direi che ci possiamo mettere una pietra sopra alla somiglianza "Perché i giovani non leggono" perché sono proprio gli adulti a non leggere.

Al che riporto la mia osservazione: non è che dalla fruizione si passa alla produzione di storie?

Che forse potrebbe essere preso come una battuta perché lo fatto seguire da una faccina che ride, ma sono serissimo in questo.

Io stesso sono passato a giocare ai giochi di ruolo carta e penna dopo anni di videogiochi, il passaggio è stato naturale per recuperare le cose che mancavano. Ancora non leggo libri comunque, sempre che i fumetti non ne facciano parte...

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Fenna che nessuno abbia la verità in tasca sono d'accordo ma se ci mettiamo a sviscerare i dati non c'è NIENTE che pone i giocatori dei vari WOW come possibili fruitori di rpg.

A questo punto valgono quasi di più le considerazioni personali come quelle di Arrow che sono atipiche ed interessanti. Che videogiochi giocavi Arrow?

Per quel che riguarda i dati istat io lascerei perdere:

Tengo un laboratorio di modellaggio per ragazzi una volta in settimana, essendo in località turistica (causa lago ;) ) il mio "pubblico" è eterogeno anche se proveniente tendenzialmente dal nord Italia... Non leggono. La mia compagna è appassionata di letteratura per ragazzi (vorrebbe lavorare in quel campo nel ramo assistenziale e sta studiando) e NON LA TROVA tradotta, ergo le case non sono poi tanto interessate (vedi la serie di Nicholas Flamel, orfana... :( )

Tu che esperienze hai coi ragazzi? Quanto ci parli? Quanto conosci la loro letteratura?

Perché se ci mettiamo a spulciare dati su internet possiamo dire di tutto e di più.

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Pirmin

Infatti ci si sta confrontando, anche con le mie ipotesi su WoW, cosa che ho fatto con Thondar sia in questo topic che in privato.

I dati su internet poi sono una cosa, i dati elaborati dall'istituto nazionale di statistica e i dati degli editori italiani sono tutt'altra, come detto prima a me farebbe piacere che qualcuno portasse dati completamente differenti dai miei per supportare la tesi "i ragazzini leggono poco e questo va ad influenzare il gdr", per ora non è stato così. Fa niente, si discute comunque.

L'argomentazione "non sai chi sono io" non porta da nessuna parte, nel senso che la tua esperienza singola è un apporto importante alla discussione, ma non fa statistica, tanto più che non hai ancora dimostrato il collegamento poca lettura poca diffusione del GDR nelle nuove generazioni, almeno non con dati che siano minimanete convincenti - IMHO -, quindi è una tua opinione, che rispetto, ma non ti puoi aspettare che la tua esperienza e quella della tua compagna siano accettabili in termini assoluti.

Anche sull'esperienza della tua compagna, perdonami, ma non ci dice nulla sulla diffusione della lettura i motivi per cui un libro non è stato tradotto possono essere molteplici, magari anche il fatto che ci sono altri autori da portare avanti, studiando la poesia del siglo de oro spagnolo, mi sono trovato opere degli autori come fray Frate Luis de León le cui traduzioni era su libri di difficilissima reperibilità, quindi me li sono studiati in spagnolo, anche se il mio spagnolo attuale fa abbastanza pietà, insomma se si fanno studi approfonditi è normale imbattersi in titoli non tradotti. Poi magari mi sbaglio io e la tua compagna non ha trovato proprio nulla e allora è un altro discorso.

Comque non vedo nessun collegamento ancora con il calo del GDR dagli anni ottanta ad oggi. Poco male.

Della mia esperienza con i ragazzi e letteraria parlo sotto spoiler visto che non interessa a nessuno :)

Spoiler:  
La mia esperienza con i ragazzini è scarsina, nel senso che ho mio cugino di undici anni come riferiemento e pur venendo da una famiglia dove c'è solo sua madre che legge - romanzi d'amore e non è affatto vecchia :) - si è letto Geronimo Stilton e dei libri dell'orrore per ragazzi da solo, ora è passato a Verne per la scuola, ma gli era piaciuto più London. Se dicessi che leggere è la sua attività preferita mentirei alla grande, ma ne ha mille di attività, gioca a calcio, gioca alla play con i suoi amici e spesso lo fanno su internet, con giochi che prevedano il collegamento online, anche se stanno a mille metri di distanza.

Ho lavorato alla realizzazione di un libro illustrato con i ragazzini di una quinta elementare e in quell'esperienza mi sono ritrovato ragazzini intelligenti, forse un po' poco educati rispetto agli standard della mia infanzia, alcuni brillanti - ragazze per lo più - altri molto meno. Non saprei generalizzare e non ho sottoposto nessuno di loro ad un questionario sulle loro letture.

Vedo in ludoteca a Brescia un calo di ragazzini che la frequentano, ma è anche vero che si va a ondate, cioé ci sono periodi dove arrivano ragazzi nuovi e si portano amici che vengono coinvolti, ma non sono sempre presente, però nell'ultimo anno si sono uniti dei ragazzi sui 17-18 anni, uno con suo padre, per giocare live, fra l'altro sono pure bravi, ma per lo più le nuove entrate riguardano WH dove la Ludoteca Antro del Drago ha una certa fama.

Per il libro per ragazzi so che uno dei premi più importanti in Europa per il libro per ragazzi è il premio Andersen e quest'anno è proprio il trentesimo anno, ma so anche che la Francia è uno dei paesi più sviluppati per l'illustrazione per l'infanzia, ma basta farsi un giro per lo scaffale dei libri illustrati delle librerie per capire, ma del resto per fumetto e illustrazioni i francesi sono parecchio avanti.

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A questo punto valgono quasi di più le considerazioni personali come quelle di Arrow che sono atipiche ed interessanti. Che videogiochi giocavi Arrow?
Generalmente di tutto.

Sparatutto, azione, avventura, RPG (sebbene fossero comunque in minoranza, a parte Pokémon che a ben vedere è più strategia), rompicapo... quello che capita sottomano sia per PC che per console fissa e portatile.

E per azione compende da Metroid, quindi elementi platform, a Devil May Cry... che per ammazzare mostri è 1 000 volte meglio di World of Warcraft.

Per quel che riguarda i dati istat io lascerei perdere: [...]
Beh, i dati ISTAT hanno un valore confronto i tuoi sondaggi perché si fanno su campioni relativamente piccoli.

Quelli ISTAT sono campioni eterogenei e molto più grandi dei tuoi, per questo motivo sono attendibili.

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Dunque vediamo in un paese con questi dati Istat attendibili: La saga letterararia di "Nicholas Flamel l'immortale" ha subito ritardi di due anni ed è tuttora in corso di pubblicazione (od è finita da poco). Fuori dall'Italia è un successo mondiale con un film in preparazione. FATTO La saga letteraria de: "La bussola d'oro" non ebbe nessuna ristampa (contro le TRE di Francia e Germania) fino all'avvento del film. FATTO Tutti i libri delle varie serie di Warhammer (orride vabbè, ma sono ai primi posti della classifiche per teenager americane almeno secondo le riviste di settore) sono stati fermati in corso di traduzione e le pubblicazioni sono bloccate. FATTO La saga di Gemma Doyle della Bray (l'erede di twilight per le ragazzine goth con milioni di lettrici nel mondo) ha subito un anno e mezzo di ritardo sulle pubblicazioni. FATTO Quindi, cortesemente, mi spiegate COSA legge il 73% degli Italiani? La Troisi? Io non ho dati numerici ma questi sono episodi editoriali piuttosto famosi che hanno una miriade di "fratelli", li scovate tranquillamente sui vari forum o siti di letteratura per ragazzi, e che non mi paiono proprio confacenti ad uno stato con una percentuale di lettori così alta ;) Comunque non voglio divagare oltre. Io questi dati ho, e da questi ho ricavato il mio ragionamento. Liberi di non condividerlo ma io non riesco, in buona fede, ad affidarmi alle statistiche nazionali con la vostra stessa fiducia. In un certo senso vi invidio. :)

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Pirmin, per favore non tiriamo cose che non c'entrano nulla le une con le altre!

Inoltre, il fattore "ristampa" non significa assolutamente nulla se non si considera la tiratura della prima stampa.

Il 46% dei lettori italiani LEGGE, che non ha niente a che fare con il 73% che hai sparato a caso anche perché il dato che più vi si avvicina è il 71,3% delle femmine tra gli 11 e i 14 anni e non mi risulta che il 100% della popolazione italiana sia composta da femmine tra gli 11 e i 14 anni.

Non legge solo per diletto ma anche per studio/lavoro, inoltre alla domanda "quanti libri hai letto negli ultimi 12 mesi?" rientrano anche quelli che leggono i libri di Troisi o Saviano, che ti piaccia o meno. Inoltre, uno deve per forza leggere i libri nuovi? Non può leggere i grandi classici?

Questo tuo messaggio non è supportato da alcuna logica, non ha niente a che fare con l'argomento in questione ed è faziosamente di parte e senza adeguata analisi. Come quelli che affermano come non fosse possibile che le Torri Gemelle potessero crollare in quel modo grazie al calore prodotto anche dopo la dimostrazione che l'acciaio usato cominciasse a deformarsi a 600°C anche senza del peso sopra. I casi che citi possono avere tante spiegazioni, prima di tutto problemi sugli accordi per i diritti, poi non voler rischiare a pubblicare qualche cosa che non sanno se in Italia venderà (e la cosa può essere legata ai diritti) perché il fatto che venda negli USA non vuol dire che venderà anche in Italia.

Oltre ciò, cosa ha a che fare con il fatto che ai giovani non piacciono i GdR?

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Pirmin

Perdonami, a me cosa leggono importa poco, nella tua argomentazione infatti, non ha alcun tipo di importanza il cosa leggano, ma che i ragazzi italiano di oggi non leggono e quindi è normale che ci sia un calo di giocatori.

I dati istat dimostrano un costante aumento negli ultimi dieci anni, anche se non eclatante, di lettori nella fascia fra gli 11 e i 17 anni, questo a fronte di un calo di giocatori di ruolo che a mio avviso è innegabile, poi possiamo anche negare l'evidenza.

Tanto più che ancora una volta spulciando in rete il successo della fiera del libro per ragazzi del 2011 è stato notevole, si parla un saldo in attivo di 324 titoli tra vendite edi acquisti di diritti all’estero, questo potrebbe in parte spiegare le difficoltà di reperire testi stranieri tradotti in Italiano, ma da anche l'idea di un settore forte e con energie nuove.

Nell'articolo su Repubblica di Simonetta fiori che presenta l'inaugurazione della fiera Il made in Italy delle favole alla Fiera del libro per ragazzi viene appunto spiegato il fenomeno di successo del libro per ragazzi

Sempre più "i giovani non leggono" non regge come argomentazione per giustificare un calo di giocatori di ruolo italiani.

Più vado a cercare notizie sui giovani lettori italiani, più trovo notizie di un mercato del libro per ragazzi italiano che sta bene e di percentuali di lettori che sono superiori a quelle degli anni precedenti, quindi ti ripeto, l'unica possibilità è arrivare al punto di concordare nell'essere in disaccordo e lasciare, a coloro che leggeranno il topic e vorranno intervenire, farsi un idea di quale delle due posizioni sia la migliore :)

Con questo per me il dibattito su questo punto, per me, si conclude.

Crosspost con Aronne

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Sul "c'entrare nulla" non sono d'accordo. Semplicemente in un mercato letterario florido queste cose non possono succedere: siamo di fronte ad una discrepanza troppo notevole tra il concreto ed il dichiarato. Ovviamente questa di discrepanza a voi non tocca. Possiamo, come giustamente dite, chiudere qui il discorso: i ragazzi italiani leggono una cifra e ipotizzare che la cosa non sia vera è un'ersia. La colpa è dei videogiochi...

A me sembra che a colpi di internet stiate cercando di dirottare il discorso sugli argomenti che conoscete meglio. ;)

Ma io sono uno zuccone: COSA vi fa pensare che un giocatore di MMORPG o videogame qualsiasi possa essere un utente sotratto al rpg cartaceo e non una persona che ha semplicemente un altro hobby?

Il collegamento tra i giochi di ruolo informatici e quelli cartacei non è così immediato secondo me: lo dimostra il totale flop dei vari titoli ispirati al mondo dei videogame da quelli diretti come il WOW d20 a quelli "ispirati" come Anima Prime. Sono titoli che hanno collezionato veri e propri insuccessi commerciali se confrontati con quelli ispirati alla letteratura nuda e cruda.

Da dove viene il collegamento? Per me un utente di WOW (per pc) non è una persoan "sotratta" al mercato dei giochi di ruolo cartacei ma un elemento di un bacino di utenza che è quello videoludico e che in mancaza dei MMORPG si sarebbe strafogato di "Final Fantasy" oppure di "Legend of Zelda" ma non avrebbe MAI pensato a comprarsi un D&D piuttosto che un "Cani della Vigna"... Perché ritente che la cosa sia diversa?

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Certo ma anche un giocatore di soft air o no? ;)

Io intendevo che mentre l'assenza o l'aumento di lettori di libri POTREBBE incidere dacisamente sul numero di giocatori di ruolo cartaceo l'assenza-aumento di videogiocatori secondo me è assolutamente indifferente a questo settore.

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Pirmin

Il tuo apporto alla discussione è quantomeno poco produttivo e ti invito fin d'ora a cambiare atteggiamento, siamo tutti appassionati, nessuno ha la verità in tasca e siamo qui per discutere tranquillamente, il sarcasmo rivolto verso gli interlocutori non aiuta certo a migliorare il clima.

Sull'affermazione "a colpi di internet state cambiando discorso".

No, mi spiace, il discorso è quello originale: perché i ragazzi non giocano più di ruolo?

La risposta che hai dato è stata "i ragazzi italiani non leggono abbastanza" e su questo si è discusso in maniera civile e educata, tu hai sostenuto le tue ragioni, io penso che dai dati che emergono la tua affermazione sia inesatta e ho portato documentazione a supporto.

Poi c'è il discorso del medium internet che riguarda in particolare "a colpi di internet", ma quello va sotto spoiler perché è un "pippone".

Spoiler:  
Per scelta degli amministratori in alcuni forum italiani, nella sezione dedicata ai giochi di ruolo, non è possibile postare link esterni, le motivazioni che hanno portato a questo punto non mi sono note e nemmeno mi riguardano, su DL non funziona così, quindi chiunque può postare dati e link a supporto della propria tesi: insomma può usare la funziona intertestuale di internet, caratteristica principale del medium.

Questo è una gran cosa, veramente, la gente non ci pensa, ma è proprio una gran cosa, perché mette a disposizione pubblica un quantitativo di dati enorme e facilmente raggiungibile, basta saper cercare, questo permette una difesa attiva da persone che dicono il falso, anche in buona fede si intende e che vogliono guadagnare una posizione sociale all'interno delle reti di relazioni che si creano nella rete, la protezione è che facilmente, questi falsi in - si spera - buona fede, vengono smutandati.

In una trasmissione radiofonica ho sentito che negli stati uniti il detto "pensa prima di parlare" si è tramutato in "googla prima di scrivere", direi che è un buon motto.

Per arrivare al punto, non puoi chiedere che i tuoi interlocutori su questo sito non postino dati raccolti su internet a supporto delle loro tesi, anzi ti invito fin d'ora ad utilizzare anche tu questa possibilità :)

Su WoW mi son spiegato bene nei post precedenti della discussione, ti invito a leggerli il discorso e se hai dei dubbi domanda pure, comunque ti do ragione: WoW può essere un bacino, ma non lo è stato ne nella sua incarnazione di ambientazione D20 System, ne nella sua incarnazione di GDR OGL - entrambi, visto che si parlava di panorama ludico in italiano - tradotti e distribuiti in Italia; molto meglio invece mi dicono, sia stato l'apporto di Never Winter Nights, anche perché conteneva le regole principali del gioco in cartaceo e l'avventura. Quello è stato un gran bel colpo.

In linea di massima penso che i ragazzi di oggi nemmeno conoscano la possibilità del gdr pen&paper, anche conoscendola non so se sarebbe la loro scelta preferita, probabilmente la maggior parte sceglierebbe WoW o simili, però certamente sarebbe già qualcosa che conoscessero la presenza di un'alternativa.

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io sono un videogiocatore, gioco al computer a diversi videogiochi, compresi diversi mmorpg, compreso dungeons and dragon online. sono un videogiocatore da molto prima di diventare un giocatore di GDR, gioco da quando ero piccolo e posso vantarmi di aver giocato a duke nukem e doom apprezzandone la grafica. non mi ha mai impedito di giocare di ruolo, ed ho sempre considerato le due cose separate ed indipendenti (per quanto alcuni videogiochi riprendano i regolamenti dei cartacei.) sono semplicemente due cose separate, che danno emozioni differenti e che mi sembra ridicolo paragonare in ambito di "facilità", in quanto hanno due scopi differenti (sarebbe come paragonare il camminare alla fisica quantistica.. sicuramente il primo è più semplice del secondo, ma non vedo verso quale tipo di scala paragonarli..)

possiamo dire quindi che anche il calcio è ciò che abbatte il mercato del GDR? o il tennis? o il nuoto sincronizzato? mi sembra un po' esagerato..

ah, quasi dimenticavo: sono stati proprio i videogiochi (per l'esattezza heroes of might and magic 3) a condurmi verso il mondo dei GDR cartacei.

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