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Perchè ai giovani non piacciono i gdr


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Come potete vedere dal mio profilo sono "appena" un ragazzo di 14 anni... in confronto amolti di voi io sono un bambino :D.

Ma pur essendo un bambino mi piacciono i GDR e anche i wargames... ma non è questo che mi interessa sapere... la cosa che mi interessa è sapere perchè motli ragazzi della mia età detestano i giochi in cui dobbiamo un po'ragionare e mettere in moto la fantasia ????? ... diciamo che ho fatto molta fatica a trovare alcuni con cui condividere l'enorme piacere di una partita a D&D: selezionando solo tre ragazzi su tutti quelli che conosco (un numero compreso tra 50 e 100 :lol:)

Eppure non capisco... all'inizio credevo fosse un problema di regole troppo complicate (in effetti ripensandoci anche io facevo un po' di fatica a comprenderle all'inizio :lol:) ma dopo aver visto alucni miei amici parlare di giochi complicati per computer o videogames mi sono sorpreso: riescono a capire questi giochi e non possono capire come si lancia un D20? Qui c'è qualcosa che non quadra !

Ho riflettuto e riflettuto su questo argomento cercando di capire perchè non li piacessero apparte il fatto delle regole... ma non ho ancora capito? Forse il fatto è che sono abituati a giocare solo con videogames o roba elettronica dimenticando che ci si può divertire anche con carta, matita, un set di dadi, alcuni amici e molta fantasia? O addirittura (spero proprio di no) I media ( soprattuto la tv) hanno insegnato loro che questo tipo di giochi sono per "sfigati"?

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un numero compreso tra 50 e 100 :lol:
L'amicizia su Facebook non conta.

E poi non sei un bambino, sei entrato nell'adolescenza... Non sminuirti.

Oltre a questo, direi che la cosa dipende da quelli che conosci. Naturalmente i GDR richiamano solo gente disposta a usare la fantasia, poi questo si sovrappone al fatto che non è conosciuto al di fuori dai nerd...

Prova a chiedere cosa è un gioco di ruolo a gente che ha 30 anni, non saprà nessuno cosa è un gioco di ruolo, neanche a nominare Dungeons & Dragons, eppure i GDR esistono dagli anni '70. Negli USA ci sarà maggiore conoscenza ma anche lì non è che fossero conosciuti granché e negli anni '80/'90 c'erano le associazione dei genitori preoccupate per satanismo e gioco d'azzardo... ci fecero anche dei film, purtroppo in modo serio, sulla deviazione di questi giochi. *

Il fatto che TSR mettesse i demoni sulle copertine dei manuali effettivamente non aiutava, tanto che è solo in Advanced D&D seconda edizione misero il guerriero con la spada in mano. :D

Se negli Stati Uniti dove la cosa comunque ha avuto un certo gradi di diffusione c'è relativamente poca conoscenza dei GDR, in Italia la cosa è quasi completamente sconosciuta.

Fortunatamente la TV non c'entra in questo perché manco sanno che esista. Sfortunatamente però la società insegna che i valori sono andare il sabato sera a "sballarsi" e rimorchiare, se ti impegni a conoscere le cose sei uno sfigato... potrebbe influire in parte la scelta di un gioco da fare in casa in tranquillità.

Alcuni della tua età saranno presi da questi modelli più grandi di loro e non vogliono certo provare qualcosa da sfigati.

Ma ripeto, il problema più grande è che non c'è conoscenza del tipo di gioco in Italia. Non c'è pubblicità a riguardo.

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la cosa che mi interessa è sapere perchè motli ragazzi della mia età detestano i giochi in cui dobbiamo un po'ragionare e mettere in moto la fantasia ?????

Mah, intanto non direi che detestano questo tipo di giochi quanto piuttosto che non gli interessa. All'inizio (soprattutto se si ha un master non momto bravo o esperto) può essere difficle non farsi sopraffare dall' apparente complicatezza del gioco e magari una brutta esperienza non ti invoglia a ripovarci o a informarti in modo da trovare qualcuno di veramente interessato per provare a giocare seriamente.

Inoltre da un certo punto di vista questa tipologia di giochi può non piacere nel senso che un videogioco è nettamente più facile e non ti richiede molto sforzo consentendoti di "sfogare" le energie senza fatica ( ma anche con meno soddisfazione secondo me ).

Una sessione di DeD invece ha un lavoro dietro, un lavoro che è gravoso soprattutto per il master e che spesso magari va a farsi benedire da Perlor (o una qualunque Divinità) perchè i giocatori si mettono a fare ******* o a non seguire la storia ... beh, a quel punto a meno che tu non sia tra amici o non sia particolarmente preso è difficile non starci male.

I media ( soprattuto la tv) hanno insegnato loro che questo tipo di giochi sono per "sfigati"?

in parte può essere vero e bisogna SEMPRE saper distinguere il gioco dalla realtà. Ho visto persone che si erano veramente perse nel mondo di gioco e lo trattavano come se fosse la loro vita ... ecco, forse è questo ciò che intendi per "sfigato".

Credo comunque che il vero problema sia che tali giochi non vengono pubblicizzati al contrario di tanti videogiochi o simili che si muovono anche tramite passaparola. Certo ci sono dei siti e dei luoghi dove si fa questo; ma in buona sostanza devi conoscerli altrimenti è difficile capitarci per caso.

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I motivi sono tre:

-GdR e wargames sono roba da sfigati

-Perchè mi devo fare il mazzo quando posso accendere il pc e giocare a KotOR, se proprio ho voglia di un gdr (da notare che KotOR utilizza comunque le regole di star wars saga edition)?

-GdR e wargames sono roba da sfigati

Una sessione di DeD invece ha un lavoro dietro' date=' un lavoro che è gravoso soprattutto per il master e che spesso magari va a farsi benedire da Perlor (o una qualunque Divinità) perchè i giocatori si mettono a fare ******* o a non seguire la storia ... beh, a quel punto a meno che tu non sia tra amici o non sia particolarmente preso è difficile non starci male[/quote']

Una cosa che ogni master prima o poi impara è che la storia, in realtà, non esiste.

Tu puoi scrivere l'intreccio più complicato, l'insieme di eventi più esaltante, ma alla fine sarà tutta carta straccia. Cose del genere le fai per te stesso, non per una partita a D&D.

I master devono imparare a scrivere solo un abbozzo di trama e di svilupparla nel tempo, durante il gioco.

Stessa cosa quando si disegnano le mappe.

Tu puoi aver mappato nei minimi dettagli un intero continente, che tanto i pg troveranno il modo di comprarsi una barca col pretesto di esplorare l'oceano.

Mappato anche l'oceano, i pg troveranno il modo di andare nello spazio.

Non c'è via di scampo: il lavoro del master è eccessivo e sottopagato, prima lo capirete e prima imparerete a conviverci.

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Una cosa che ogni master prima o poi impara è che la storia, in realtà, non esiste.

Tu puoi scrivere l'intreccio più complicato, l'insieme di eventi più esaltante, ma alla fine sarà tutta carta straccia. Cose del genere le fai per te stesso, non per una partita a D&D.

I master devono imparare a scrivere solo un abbozzo di trama e di svilupparla nel tempo, durante il gioco.

Stessa cosa quando si disegnano le mappe.

Tu puoi aver mappato nei minimi dettagli un intero continente, che tanto i pg troveranno il modo di comprarsi una barca col pretesto di esplorare l'oceano.

Mappato anche l'oceano, i pg troveranno il modo di andare nello spazio.

Non c'è via di scampo: il lavoro del master è eccessivo e sottopagato, prima lo capirete e prima imparerete a conviverci.

Beh in fonod progettare una nuova ambientzione è una ocsaa intrigante e affascinante

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Io sono stato introdotto al gdr da mio padre intorno agli 8 anni, con la famosa scatola rossa di D&D. E il bello è che mio padre non è mai stato un appassionato di gdr/gdt, e neppure di fantasy (piuttosto lo era di fanatscienza). Per la verità non gli ho mai chiesto perche' acquisto' D&D e me lo propose. Fatto sta che anche altri che conosco cominciarono a giocare a D&D a quell'età. Oggi a 8 anni i bambini giocano gia' ai videogiochi con le console, ai miei tempi esisteva il Commodore 64, che era si' di moda, ma non si puo' certo dire che i suoi giochi fossero "appetibili" come quelli che girano adesso.

Inoltre il gdr necessita di trovarsi in gruppo, di solito i giovani (parlo fino ai 18 anni, ma anche oltre) quando si trovano in gruppo preferiscono giocare a calcio/altri sport, quando il tempo è bello. Inoltre come ha detto Dakkon necessita di preparazione...preparazione che spesso necessita di un master scafato e anche preparato a livello di conoscenze, difficilmente un 14enne si puo' improvvisare master.

Proprio in questo periodo stiamo introducendo al giochi di ruolo e da tavolo dei ragazzini al GREST (gruppi estivi) che fanno in una scuola di suore qui a Mestre. Siamo riusciti a interessare 3 diciassetteni (fra cui una ragazza!) a venire a giocare anche al venerdi' nella nostra associazione, uno di loro sembra parecchio preso, vediamo quanto durano. I bambini più piccoli, dalla 4 elementare alla 1/2 media invece li stiamo facendo giocare con heroquest o star wars miniatures, e gli piace abbastanza.

Insomma, alla fine i giovani introdotti al gdr lo sono sempre tramite un adulto (parente o meno). Ora, a meno di non essere un gruppo/associazione dedito alla diffusione del gioco di ruolo nella propria città, i gruppi di giocatori sono abbastanza autoreferenziali, spesso si tratta di amici che si trovano a giocare, senza velleità di volere invitare nuova gente, se non quando uno dei "membri" abbandona (per motivi di lavoro magari). Come dice Dakkon, il gdr non è pubblicizzato, per cui tutto sta nelle mani di volenterosi giocatori che si prestano a fare demo in giro. E per volenterosi intendo anche il fatto che si sbattano informandosi di eventuali eventi cittadini e magari si propongano agli organizzatori, la nostra associazione (ufficialmente registrata e con alcuni eventi aperti a tutti e organizzati da noi, coinvolgendo la municipalità di quartiere) non viene quasi mai contattata dal comune o dal quartiere quando si fanno eventi per i giovani, siamo sempre noi che dobbiamo tentare di informarci e chiedere se possiamo venire. Ora, forse dipenderà dal fatto che i soci fondatori ebbero la pessima (IMHO) idea di registrarsi come associazione culturale piuttosto che giovanile, fatto sta che non siamo mai noi ad essere cercati, quanto piuttosto noi che cerchiamo gli eventi.

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Insomma, alla fine i giovani introdotti al gdr lo sono sempre tramite un adulto (parente o meno). Ora, a meno di non essere un gruppo/associazione dedito alla diffusione del gioco di ruolo nella propria città, i gruppi di giocatori sono abbastanza autoreferenziali, spesso si tratta di amici che si trovano a giocare, senza velleità di volere invitare nuova gente, se non quando uno dei "membri" abbandona (per motivi di lavoro magari). Come dice Dakkon, il gdr non è pubblicizzato, per cui tutto sta nelle mani di volenterosi giocatori che si prestano a fare demo in giro

Aggiungo anche la botta di cu*o come metodo introduttivo.

Io ho iniziato a giocare otto/nove anni fa perchè al mio primo master (della mia stessa età, 9/10 anni quindi) aveva fatto su un casino con una spedizione di libri comprati su internet. Non gli inviarono quelli che aveva prenotato, al loro posto gli arrivò il manuale del giocatore.

Non mi ricordo perchè, ma lo tenne e, per non buttare i soldi per niente, ci invitò un pomeriggio per provare a giocare.

E' stata probabilmente la più bella campagna che io abbia mai giocato: regole pressochè inesistenti (io giocavo un mago mind flyer già dal primo livello, senza utilizzare l'avanzamento dei mostri di specie selvagge), trama completamente campata in aria, nemici ubbapauah alternati a caccole inutili senza un minimo di logica e tante altre minchiate del genere.

Se ci penso ora, mi si accappona la pelle... ma è stata definitivamente la più bella campagna che abbia mai giocato.

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Considerando che mi è capitato d'introdurre a D&D un ragazzo che non ne aveva mai sentito parlare ma che da diverso tempo giocava a Warhammer, si, devo dire che il gioco è veramente mal pubblicizzato, talvolta anche nelle ludoteche.

A Bologna mi sembra quasi che i negozi che vendono manuali li nascondano apposta, quasi temessero una repressione.

Che sia un prodotto di nicchia mi è chiaro, ma è anche vero che moltissimi non ne hanno neppure mai sentito parlare.

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io ho conosciuto D&D a 8 o 9 anni nn ricordo bene... mio fratello ci giocava e l'ho conosciuto grazie a lui, sono sempre stato appassionato di fantasy e a 13, 2 anni fa, ho proposto a dei miei amici di giocare... onestamente nn ho ftt fatica a convincerli, ma la cosa che mi ha scandalizzato è che su 5 persone nessuno lo conosceva, come è stato dtt prima di me il gioco è pubblicizzato male, ma anche, secondo me, alla wizard il "pubblico" italiano nn penso interessi molto, intendo economicamente e poi penso che grazie al continuo sviluppo di videogiochi sempre più realistici, i gdr tenderanno a perdersi sempre di più, poi mettendola sul caso nerd o non nerd, sfigato o non sfigato (divisioni idiote secondo me) sarebbero da considerare più sfigati/nerd quelli che stanno da soli davanti al pc a giocare che quelli che si trovano tra amici per divertirsi e uccidere coboldi XD

ultima cosa: sono un nerd e ne vado fiero XD

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Sicuramente i fattori possono essere tanti.

l'associazione "giocatori di ruolo = sfigati" secondo me non è così influente. credo che fosse molto più forte ai miei tempi, quando il fantasy non era di moda (parlo di D&D perchè è il più famoso), le storie di maghi e draghi erano relegate principalmente all'immaginario fiabesco infantile, i videogiochi erano relativamente pochi e nessuno leggeva fumetti.

certamente esiste ancora l'idea assai penalizzante che "GdR = roba da sfigati", ma come ho detto secondo me molto meno di 20 anni fa.

Io butto invece pentola questo:

secondo me le "nuove generazioni" sono disabituate a provare piacere attraverso qualcosa di impegnativo che prenda vita dal proprio contributo diretto, e non hanno fiducia di poter ottenere soddisfazione da un qualcosa che non si presenti in forma immediata e "sbarluccicosa".

Certamente i videogiochi hanno la loro parte di colpa ma anche il sistema mediatico nel quale i bambini crescono (immagini, immagini, immagini preconfezionate! suoni, filmati, immagini già create da altri, belle pronte per essere immediatamente fruite, non importa se dietro all'immagine c'è il vuoto) e il sistema stesso ricreativo (sempre meno tempo libero per giochi di fantasia collettivi e sempre più tempo inquadrato in attività ricreative imposte, preconfezionate, quando non tempo in solitario davanti allo schermo delle immagini).

secondo me i ragazzi semplicemente non ci credono. non credono che con la propria sola fantasia armonizzata con quella degli altri si possa ottenere qualcosa di veramente bello. non ci credono e pertanto non investono energie nel provarci.

Anzi, anche quando ci provano spesso deviano verso gli unici obiettivi che i media hanno insegnato loro per attività fantasy di questo tipo: farsi il PG figo e arrivare prima o poi al PvP (che poi è la cosa bella dei videogiochi on line, giusto?).

Solo che per fare il figo e sfidare gli altri in PvP videogiochi e giochi di carte sono molto meglio dei GdR. per questo chi anche prova spesso abbandona.

oltre ad avere ovviamente gusto e passione per il fantastico occorrerebbe dunque grande consapevolezza riguardo gli scopi del nostro GdR e fiducia nel gioco e quindi in chi ce lo propone.

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probabilmente i nostri figli giocheranno piu' di noi ai gdr. Io da 30enne mi considero quasi fra i pionieri italiani del gdr, visto che D&D è arrivato da noi intorno alla metà degli anni '80. E sono stato introdotto per caso da mio padre, che come ho gia' detto non è che conoscesse molto quel mondo. Contando che come ripeto, di solito sono gli adulti a far scoprire il gdr ai giovani, la prossima generazione sarà sicuramente più fortunata della nostra e probabilmente i giocatori di ruolo non saranno più considerati come "sfigati", o lo saranno in maniera molto minore rispetto ad esso.

Inoltre la scelta sarà molto più ampia e i sistemi di gioco adattabili a seconda delle età. Per fare un paragone con i giochi da tavolo (di cui sono altrettanto appassionato): il negozio della mia città che vendeva negli anni '90 gdt più approfonditi rispetto ai classici Monopoli e Risiko, poteva offrire classici come Civilization, ASL, e wargame similari, che sicuramente non erano certo appetibili per un ragazzino come me. Oggi invece i gdt prodotti spaziano fra tutti i generi, hanno un miglior aspetto estetico e ve ne sono sostanzialmente di dedicati alle singole fasce d'età, come pure il ventaglio di difficoltà è molto più ampio. Giochi come Wings of War, Axis & Allies, sono tranquillamente proponibili ai 12enni, non certo come ASL o i giochi della GMT Games.

Se non ci fosse una congiuntura economica come quella che viviamo oggi, il presente dei gdr sarebbe sicuramente più roseo (non dimentichiamoci che comunque parliamo di manuali di un certo costo). Il futuro lo sarà sicuramente per il motivo che ci saranno sempre più adulti che non guarderanno più con occhio sospettoso come invece succede ancora oggi.

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che prenda vita dal proprio contributo diretto, e non hanno fiducia di poter ottenere soddisfazione da un qualcosa che non si presenti in forma immediata e "sbarluccicosa".

sono assoultamente d'accordo.

Solo che al primo impatto è logico che chi non conosce possa preferire i videogiochi o il PP.

All'inizio infatti sembra un gioco abbastanza noioso tanto che anche io quando l'ho visto per la prima volta a scout me ne sono interessato realtivamente poco; un paio di anni più tardi un altro mio amico ci ha giocato durante l'autogestione e mi ha chiesto se lo conoscevo. Ho risposto che ne avevo sentito parlare e insieme ci siamo accordati per giocare ad una versione semplificata creata da noi ... un macello.

Finalmente sono tornato dal master che ci aveva guidati in quel paio di incontri a scout e gli ho chiesto se potevo unirmi alla sua campagna. Da li è iniziata la mia passione con il manuale del giocatore e uno stregone di nome Hennet ( morto da circa 6 mesi in circostanze molto tristi ... arrestato e bruciato sul rogo pe raver carbonizzato dei soldati innocenti con una palla di fuoco ).

Quello che volevo far notare in particolare è che Hennet ci ha messo almeno 4-5 sessioni prima di diventare un PG che mi piaceva giocare e che aveva una sua storia. Non si può pretendere di iniziare un PG e pensare di avere già in mano una pesona compiuta e completa di motivazioni, obbiettivi personali e storia e troppo spesso i nuovi giocatori non vogliono fare fatica a pensare a come potrebbe reagire il loro personaggio.

secondo me i ragazzi semplicemente non ci credono. non credono che con la propria sola fantasia armonizzata con quella degli altri si possa ottenere qualcosa di veramente bello. non ci credono e pertanto non investono energie nel provarci.

Anzi, anche quando ci provano spesso deviano verso gli unici obiettivi che i media hanno insegnato loro per attività fantasy di questo tipo: farsi il PG figo e arrivare prima o poi al PvP (che poi è la cosa bella dei videogiochi on line, giusto?).

Solo che per fare il figo e sfidare gli altri in PvP videogiochi e giochi di carte sono molto meglio dei GdR. per questo chi anche prova spesso abbandona.

personalmente con DeD mi trovo bene tra il 3-8 livello proprio per questo motivo: il livello è abbastanza alto da permettere ai PG e al master di non doversi fermare dopo ogni scontro per recuperare e inoltre concede alcuni incantesimi utili ma non quelle bombe dei livelli superiori ... qui gli incantesimi sono di aiuto ma non posono da soli fare tutto. Pe rgli stessi motivi ma bastai su BaB, Ts e oggetti magici nemmeno i combattenti possono permettersi tanto PP e devono quindi puntare sull'inventiva, sugli oggetti più comuni ( per esempio l'olio infiammato fa 1d4 danni ... ma quale pg PP ne ha mai sentito il bosngo visto che con una palla di fuoco ne fa 5 volte tanti in media ? oppure le corde e i rampini per scalare una parete quando hanno Volare comodo comodo ? ) e soprattutto sulla strategia e sull INTERPRETAZIONE dei propri personaggi la quale viene spesso abolita in nome del "faccio più danni io di te ...".

Se non ci fosse una congiuntura economica come quella che viviamo oggi, il presente dei gdr sarebbe sicuramente più roseo (non dimentichiamoci che comunque parliamo di manuali di un certo costo). Il futuro lo sarà sicuramente per il motivo che ci saranno sempre più adulti che non guarderanno più con occhio sospettoso come invece succede ancora oggi.

ecco, forse questo è un altro aspetto del problema.

I manuali della 3.5 ( per non parlare della 4 dove non bastano 3 manuali base ma ce ne sono 3 del gioatore, 1 del master e 1 dei mostri ) costano più o meno dai 25 ai 40 euro... pochi ragazzi hanno simili posisbilità economiche o se ce le hanno devono essere veramente convinti di volerci giocare perchè si tratta di un investimento consistente. Certo, qualcuno potrebbe suggerire che esistono anche dei simpatici manuali in formato PdF ma sono tutt'atra cosa rispetto a quelli cartacei oltre a essere illegali nella maggior parte dei casi.

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mah... il problema non è tanto avere o meno il PG figo, potente e ottimizzato o di alto livello.

Il problema è cercare nel GdR unicamente un riconoscimento dagli altri per il "quanto il mio PG è più figo del tuo".

Perchè alla fine è un po' questa la motivazione a cui hanno abituato videogiochi e giochi di carte: quanto il mio avatar è più figo del tuo, quanto il mio mazzo è più figo del tuo. riducendo l'immaginario fantastico ad una gara a chi è più cool.

Precisiamo: non c'è nulla di male in quei giochi, solo che, a mio avviso, cercare le stesse cose anche nei GdR classici è penalizzante. perchè il confronto non regge. e la maggior parte dei GdR danno il meglio se approcciati con uno spirito di collaborazione in cui si possa godera anche della "figaggine" degli altri.

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Non sono del tutto d'accordo sulla mtivazione economica. Voglio dire, comprarsi tutta la manualistica targata WotC è roba da mutuo, ma anche abbonarsi ai vari giochi online è un esborso non da poco. Oltretutto nessuna legge impedisce di giocare a GdR meno costosi, e ce ne sono parecchi anche gratuiti.

Credo che la causa sia più quella esposta dal magnifico Sire, ovvero che i ragazzi non sono più stimolati a inventarsi qualcosa, al massimo a riproporre cose già viste. Si fa loro preferire la quantità (numero di PF, danni che si posso infliggere, talenti speciali, etc.) alla qualità (personalità del PG, interazione, capacità strategiche o diplomatiche, etc.), perché la qualità richiede impegno e tempo. Il modo in cui i ragazzi crescono ora impone il modello "tutto e subito", ovvio che gran parte di loro preferiscano spaparanzarsi sul divano davanti al megaschermo e massacrare mostri a destra e a manca con i giochi online. O che, se giocano di ruolo, lo fanno come se fosse un videogame su carta, e si annoiano appena tocca usare un po' di inventiva. Il guaio peggiore è che i videogame hanno scelte d'azione limitate, e questo porta i giocatori più giovani a perdere quell'elasticità mentale che permette la creatività ed il pensiero laterale. Vale anche per i master. Secondo la mia opinione, un buon gruppo è quello in cui i giocatori, avendo un continente già preparato e pronto da esplorare, ne cercano un altro ed il master è capace di inventarselo lì per lì. Invece il videogame irreggimenta il giocatore, gli mette i paraocchi. C'è bisogno di una rieducazione alla fantasia per riportare i giovanissimi al GdR vero e proprio.

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Sul versante economico, aggiungo che le vendite di certi GdR vanno molto meglio in altri paesi, dove magari la crisi ha pesato maggiormente.

Rispetto ad altre nazioni, da noi il sisma economico si è fatto sentire in modo molto attenuato, anche perché l'Italia partiva da una situazione di grande stabilità iniziale, essendo fra i maggiori paesi per ricchezza diffusa (per fare un esempio, all'estero cose come la casa di proprietà spesso non sono così comuni come da noi).

Non che non si sia fatta sentire, ma altrove ha pesato maggiormente. Negli USA in modo considerevole, ciononostante i risultati sulle vendite, ad esempio, della 4à ed. sono stati più incoraggianti (o perlomeno meno problematici) che in Italia, dove pare cesseranno addirittura di tradurla.

Secondo me, conta molto di più la non pubblicizzazione.

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credo stiamo andando leggermente fuori discussione.. la discussione riguardava direttamente i giovani, e, da quel che vedo in giro, il concetto "GDR = sfigato" è davvero presente. la massa tende a schifare la minoranza, ed i gdr sono una minoranza. sono giochi complessi, sia meccanicamente sia mentalmente, richiedono fantasia e soprattutto un annullamento delle "inibizioni". si finge di essere chi non si è, ma se non si riesce ad avere una identità propria, e ci si appoggia a quella "comune" è impossibile accettare questa finzione. un po' come le persone che utilizzano l'omosessualità come offesa, probabilmente persone che uniscono l'ignoranza ad una incertezza sessuale che tendono a nascondere a causa della massa (ok, molto spesso è solo ignoranza, e questo vale anche nei confronti dei giochi di ruolo). persone adulte riescono a capire cosa sia "meglio" per loro, ovvero che i pareri dell'altra gente vanno presi, analizzati e il più delle volte cestinati. per i ragazzi di 14 anni invece è differente, è difficile resistere al richiamo della massa. e questa "massa" è in realtà guidata da una sovrastruttura superiore rispetto alla massa stessa, che dice loro cosa è bene e cosa è male fare. un tempo era la chiesa, ora si tratta dei media. quindi, se non giochi a calcio sei uno sfigato, se non ti vesti firmato sei uno sfigato, se non bevi birra sei uno sfigato, se non mangi al Mc. Donnald sei uno sfigato, se non fai sesso sei uno sfigato, se leggi sei uno sfigato, se studi sei uno sfigato, se vai a letto presto sei uno sfigato e così via per una miriade di cose. bombardati da queste informazioni è normale che i ragazzi impieghino tempo a trovare il proprio se stesso, sempre che ci riescano mai. è quindi raro trovare persone di 14 anni che siano già riusciti a "sfuggire" a questa richiesta di omogeneità. il più delle volte è perchè sono riusciti a trovare delle compagnie di altre persone che ce l'hanno fatta, e così via uno dopo l'altro.

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Scusatemi se mi prendo il ruolo di avvocato del diavolo ma..

pertendo dalla discussione iniziale, si parlava di 3/4 persone su all'incirca 75 quattordicenni.

io mi chiedo: per noi(parlo di me 18enne come per un venticinquenne e sempre più su) era tanto diversa come percentuale?

io vengo dalla prima generazione che a quell'età ha avuto il boom dei videogiochi(e non dragon age o kotor o oblivion, stiamo parlando di ps1), marginalmente dei cellulari(rispetto ad ora) e per nulla dei social-network, eppure non ricordo folle che giocassero ai GdR.

Temo che sia il tipico caso di qualcosa che a noi "grandi" sembra profondamente diverso solo perchè più lontano.

Poi le cause di perchè i gdr siano così poco diffusi è un discorso complesso e sicuramente interessante, così come le differenze generazionali e l'avvento della "tecnologia domestica", ma non mi sembrano eccessivamente correlate.

Per quanto ho visto personalmente, ovvio :)

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Scusatemi se mi prendo il ruolo di avvocato del diavolo ma..

pertendo dalla discussione iniziale, si parlava di 3/4 persone su all'incirca 75 quattordicenni.

io mi chiedo: per noi(parlo di me 18enne come per un venticinquenne e sempre più su) era tanto diversa come percentuale?

io vengo dalla prima generazione che a quell'età ha avuto il boom dei videogiochi(e non dragon age o kotor o oblivion, stiamo parlando di ps1), marginalmente dei cellulari(rispetto ad ora) e per nulla dei social-network, eppure non ricordo folle che giocassero ai GdR.

Temo che sia il tipico caso di qualcosa che a noi "grandi" sembra profondamente diverso solo perchè più lontano.

Poi le cause di perchè i gdr siano così poco diffusi è un discorso complesso e sicuramente interessante, così come le differenze generazionali e l'avvento della "tecnologia domestica", ma non mi sembrano eccessivamente correlate.

Per quanto ho visto personalmente, ovvio

Servirebbe che allora ci ripsondesse uno come me che odia i gdr... e non dite che non ho provato a farlo, ma l'unica risposta che ho ottenuto sulla chat è "xkè sn da sfigati" a uno che mi risponde cosi senza nemmeno usare la chat suppongo che si sia fatto influenzare da quegli altri o dai media...

Naturalmente ci sono le lodevoli eccezzioni che mi fanno ringraziare il cielo... un ragazzo nuovo si è appena aggiutno al nostro gruppo della campagna di Eberron e al contrario di molti altri lui cerca di capire le regole... non dico che sia il massimo dell'interpretazione ma almeno le regole cerca di impararle (e ci ha messo solo mezza sessione per capire magie, poteri: sio giocava in 4ed) mentre alcuni sono appunto negati come il mi' cugino che non so perchè nonostante miglia di voltele spiegazioni continuava a fare l'idiota e mentre noi si ruolava al tavolo lui lanciava petardi dalla terrazza :eek::eek: (forse è un caso irrimediabile di COMPLETA IDIOZIA)

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A parte che il concetto di sfiga è quanto meno relativo. Io che pure talvolta ho seguito il divertimento dei"ggiovani" andando in discoteca, me ne sono sempre tornato con le pive nel sacco (visto che non combinavo mai niente con le ragazze in disco), e non credo di essere l'unico che si è trovato in queste situazione. Al che mi chiedo se passare una serata con gli amici a giocare a D&D vuol dire essere sfigati piu' di uno che che spende 30 euro (se non di più) per ballare una sera a settimana senza manco limonare.

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