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Il vero successore


simone_pg

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Apro qua una discussione che è iniziata in un altro topic ma rischiava di diventare off-topic.

D&D quarta edizione è veramente D&D?

La mia opinione è che se D&D quarta edizione non si fosse chiamato D&D avrebbe fatto molto più successo ed avrebbe deluso meno giocatori.

Secondo me tante giocatori della terza edizione quando hanno acquistato D&D quarta edizione si aspettavano un'evoluzione della terza ma in realtà si sono trovati un altro gioco che afferma di essere D&D ma non è D&D in quanto ha tante meccaniche e regole di gioco che si distaccano nettamente da quello che è D&D terza edizione.

Se i produttori di D&D avessero detto "Signori, non intendiamo più sviluppare D&D ma creeremo invece un altro gioco che si slega dalle dinamiche di D&D" e avessero creato un gioco chiamandolo con un nome che non è D&D non sarebbe stato meglio?

E aggiungo anche un'altra cosa: se dentro alla copertina di Pathfinder ci fossero le pagine di D&D quarta edizione e se dentro la copertina di D&D quarta edizione ci fossero le pagine di Pathfinder....cosa sarebbe cambiato? Sarebbe stato meglio? Per chi?

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Nota - %2$s Al primo post di edition war chiudo il topic senza preavviso.

Crisc

Prima di tutto ti consiglio di chiarire il titolo con uno che spieghi meglio l'argomento del topic.

Poi veniamo all'argomento:

Secondo me D&D 4e è D&D.

Il perché è semplice, riprende le tematiche classiche di D&D e cioè il fantasy eroico, riprende il concetto delle classi storiche di D&D formalizzandole nei ruoli (Guerriero=>Difensore, Chierico=>Guida, Ladro=>Assalitore, Mago=>Controllore) e soprattutto non concede alibi avendo uno stile preciso di gioco (cioé quello detto prima).

Se si fosse chiamato in altro modo, probabilmente non avrebbe avuto la diffusione che ha avuto, forse non ci sarebbe stata neanche una localizzazione in lingua nostrana e quasi sicuramente non staremmo qui a parlarne ^^

Su PF non mi esprimo, perché credo che non siano paragonabili... PF eredita le regole della 3.x adattandole alla propria ambientazione, la 4e eredita D&D e l'impianto classico cambiando quasi del tutto il motore di gioco; quindi sono cose diverse.

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A Pathfinder non ho mai giocato, e neppure alla True 20.

Per quel che riguarda strettamente me, posso dirti questo:

Non sono rimasto deluso nelle mie aspettative dalla 4à ed., semplicemente perché non mi aspettavo nulla, avevo già una valanga di materiale, tanto altro non lo possedevo ancora, per cui di cose su cui concentrami in 3.5 ne avevo ancora parecchie.

Prendi i manuali e costano 35 euri l'uno, poi esce una nuova edizione e ti dicono "prendi questa". Perchè, quanti altri soldi dovrei spendere per continuare a giocare fantasy? Semmai, cerco qualcosa di nuovo. Questa è stata la mia impostazione, infatti passai a cose come Vampiri, Sine Requie, Il Richiamo di Ctulhu (quest'ultimo era uscito con lo stesso sistema di D&D).

Alcuni della 4à ed. lodano il bilanciamento, o l'assenza di power player, personalmente sono stato fortunato, non ho mai sentito particolari problemi di bilanciamento, e se qualcuno si bullava facendo il pp e dando fastidio agli altri lo piallavo subito, essendo in genere io il DM (cosa credono, di poter battere tutte le n-mila creature dei libri dei mostri?), o più precisamente: "io sono il DM, la mia responsabilità è far divertire il gruppo, se tu col tuo atteggiamento impedisci tale risultato, o sei fuori o schiaccio il tuo pg, e non bullarti con le cdp che puoi scegliere, tanto da regolamento esistono solo quelle che il dm permette".

Per cui, dalla 4à ed. non mi sono mai aspettato nulla. Riconosco però che in essa si sia provveduto alla risoluzione di problemi che altri giocatori, molti a quanto pare, sentivano.

Per quel che ne so, lo stesso potrebbe esser stato fatto anche in Pathfinder, ma in ogni caso non sono minimamente interessato a fare dei paragoni.

Quanto alla possibilità di chiamarla in altro modo, non penso che una mia opinione in merito possa avere un qualche peso, tanto il nome cel'ha già, e non vedo perchè la casa produttrice avrebbe dovuto modificare un nome premiato presentando un proprio prodotto.

In fin dei conti, qualunque cosa pensino i giocatori, tutto si riduce ad una questione di mercato.

Quando avranno già fatto tutti i manuali della 4à che gli venivano in mente, l'avranno aggiornata eccetera, per continuare a vendere dovranno tentare di creare un nuovo mercato con una nuova edizione, e allora sicuramente scoppieranno nuove polemiche, perchè per poter vendere il nuovo sistema dovrà anche avere meccaniche notevolmente differenti, un taglio netto (esisterebbe la possibilità di aggiornamenti, ma l'ho considerata già superata).

Personalmente, preferisco tenermene fuori e concentrarmi su giochi d'altro tipo, al momento sono interessato, ad esempio, a "la mia vita col padrone", solo che non ho il tempo di cercarmelo in una ludoteca.

Ad ogni modo, qui siamo pienamente OT, forse il Moderatore dovrebbe spostare gli ultimi due post in un Topic creato appositamente, seppur temo che sarebbe un Topic dal contenuto altamente infiammabile.

Post spostato.

Crisc

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Il perché è semplice, riprende le tematiche classiche di D&D e cioè il fantasy eroico, riprende il concetto delle classi storiche di D&D formalizzandole nei ruoli (Guerriero=>Difensore, Chierico=>Guida, Ladro=>Assalitore, Mago=>Controllore) e soprattutto non concede alibi avendo uno stile preciso di gioco (cioé quello detto prima).

Io invece, che sono tra quelli che non credono che la 4e sia D&D, penso che il perchè sia esattamente l'opposto di questo: non ha ripreso NESSUNA delle tematiche di D&D (e avendoli giocati praticamente tutti, le conosco abbastanza bene), andando a rubare le sue da qualcos'altro (per ammissione stessa degli sviluppatori, hanno preso quasi tutto da WoW e simili giochi online)...

E questa è l'imputazione principale che viene attribuita alla 4e da chi ne è rimasto insoddisfatto: non il fatto che sia un brutto gioco, ma che non sia affatto il gioco che vorrebbe essere... E' una questione di feeling, non tanto di regole (anche se la 4e ne ha di davvero aberranti)...

Se l'avessero presentata come un altro gioco probabilmente ci starei anche giocando... E se Pathfinder si fosse chiamato D&D 4e, probabilmente ora starei lodando la Wizards, invece di fargli le macumbe...

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Io penso che la 4ed sia la più grossa caxxata che potessero fare. Questa, oltre a non essere neanche parente del d&d, non ha nessun senso o capacità attrattiva per la maggior parte dei vecchi giocatori. Poca o nessuna sui nuovi che, per inciso, giocheranno ad altri tipi di videogames, ma non di certo a questo connubio di cattive idee, male assemblate.

Hanno voluto fare una cosa rischiosissima, come quella di inventare il nuovo Poker. Solo, che il d&d non è un gioco d'azzardo.

Gran brutta cosa, anche perchè, non lo so, ma credo che invece di sistemare i problemi economici, chiuderano. Si salvano solo grazie ai diritti dei libri che ancora vendono nel mondo.

Il gioco in se stesso, da quello che ho visto, è veramente odioso e stupido. Bel lavor, non c'è che dire.

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Comprendo che l'argomento sia sentito ma suggerirei prima di lanciarsi di considerare tutte le varie possibili situazioni. Mi rendo conto che commercialmente parlando D&D4E attira due tipi di giocatori: i nuovissimi-giovanissimi, e quelli di lunga data come me. Devo dire che non sono ancora arrivato al punto di non poter imparare un nuovo regolamento, ma ho comunque molto meno tempo a disposizione (e così i miei gruppi) rispetto a qualche anno fa. Per cui la quarta, superata la resistenza al cambiamento iniziale, ci è piaciuta subito. Ci permette di stare insieme con storie comunque avvincenti, edi master non devono più svenre durante combattimenti da mille ore, preparazione di schde di png complessissime, o inventare motivi per cui una magia non mandasse a gambe all'aria la trama. Adesso un muro è un muro, un omicidio richiede indagini, ed un viaggio è bello da affrontare anche senza teletrasporti. I personaggi sono più equilibrati rispetto ai NOSTRI pg precedenti. Concludendo, non sto facendo pubblicità. Dico che NOI per come siamo fatti e come abbiamo impostato il nostro gioco ci troviamo meglio così. Altri non la vedono comeme e sono d'accordo nel loro punto di vista. Semplicemente quindi mi accorgo che definire l'erede di D&D significa decidere chi ne porta avanti lo spirito, ma lo spirito del gioco è quello che ogni singolo gruppo gli ha dato e ha alimentato: interpretativo, epico, dark, spacca-spacca, dragonball, serata birra-e-dadi, ecc.

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per quanto riguarda la mia opinione, avendo giocato ad ogni edizione di d&d, la 4.0 si e' rivelata una scoperta, di certo non una delusione. Non fosse stata all'altezza avrei continuato a giocare alle 3.5. Affermare che tanti giocatori siano rimasti delusi significa affermare che TANTI giocatori ne siano stati affascinati, e io sono uno di questi :)

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Secondo me tante giocatori della terza edizione quando hanno acquistato D&D quarta edizione si aspettavano un'evoluzione della terza ma in realtà si sono trovati un altro gioco che afferma di essere D&D ma non è D&D in quanto ha tante meccaniche e regole di gioco che si distaccano nettamente da quello che è D&D terza edizione.

personalmente ritengo che la 4° abbia portato molti cambiamenti, più di quanti ne avvenissero nelle edizioni precedenti ma sono in molti a non pensarla come me.

Tuttavia io vedo la 4°ed come D&D, anzi vedo un riavvicinamento alle prima edizioni e al gusto originario. E' una mia sensazione ma l'ho sentita dire da molte altre persone.

Se i produttori di D&D avessero detto "Signori, non intendiamo più sviluppare D&D ma creeremo invece un altro gioco che si slega dalle dinamiche di D&D" e avessero creato un gioco chiamandolo con un nome che non è D&D non sarebbe stato meglio?

no, non credo proprio... avrebbero rischiato il linciaggio e il boicottamento del prodotto :lol:

non ha ripreso NESSUNA delle tematiche di D&D (e avendoli giocati praticamente tutti, le conosco abbastanza bene), andando a rubare le sue da qualcos'altro (per ammissione stessa degli sviluppatori, hanno preso quasi tutto da WoW e simili giochi online)

gli sviluppatori non hanno ammesso di aver preso quasi tutto da WoW e simili ma di essersi ispirati anche a WoW e simili e non per le tematiche, ma per le meccaniche (il che di per se non è male, visto i soldi che ci girano e quindi i fior di designer). Che poi tematiche di che? Quali sarebbero le tematiche di WoW e altri giochi?? ogni gioco ha le sue tematiche e poco conta da questo punto di vista che sia cartaceo o on-line.

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Dico solo che ci si dimentica sempre della differenza totale tra Advanced e 3, molto superiore a 3.5 e 4.

Che poi tematiche di che? Quali sarebbero le tematiche di WoW e altri giochi?? ogni gioco ha le sue tematiche e poco conta da questo punto di vista che sia cartaceo o on-line.
Già, quali tematiche?

Le tematiche della quarta edizione è un mondo in cui la magia è reale, ci sono déi che influenzano il mondo ed eroi per salvarlo...

Le stesse tematiche di tutti i D&D, tematiche che deve essere il Master a gestire e sviluppare.

La differenza è che sul manuale del giocatore per la prima volta c'è un mondo base, con divinità ben precise se non si vuole creare una propria ambientazione o usarne un altra già fatta. Una ambientazione che lascia al master il compito di disegnare solo la mappa dell'area.

D&D non ha mai avuto delle tematiche, non è Call of Cthulhu con una tematica ben precisa e una direzione scelta. In D&D le tematiche, quando non puro dungeon crawling il VERO scopo dell'originale D&D, in cui le tematiche erano "uccidere mostri, prendere il tesoro e diventare ricchi" dipendono SOLO dal gruppo. Lo sono sempre state, e non erano lo scopo di D&D.

Perciò, se vogliamo essere precisi già Advanced D&D aveva cominciato con le aggiunte a distaccarsi da Dungeons & Dragons.

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Beh le tematiche di D&D intese come "scopo" le dovrebbe fare l'ambientazione...in realtà però non ce ne sono in quanto c'è un mondo che viene descritto ma non c'è un vero e proprio elemento dominante. SU Cthulhu c'è un elemento centrale che è il "cerchiamo di non impazzire" per esempio...su D&D eccetto rari casi non esiste un elemento dominante salvo rari casi come Dark sun dove forse (e sottolineo forse) l'elemento dominante è il cercare di sopravvivere. Quindi direi che non può esistere anche volendo un filo conduttore tra le tematiche della terza e della quarta edizione.

Per quanto riguarda la continuità intesa come gioco in generale (il vero erede) però credo che chi si può esprimere meglio sono i vecchi accaniti giocatori di D&D terza edizione. Dico questo perchè un nuovo giocatore probabilmente acquisterà direttamente l'ultima (la quarta) e per lui quello sarà D&D senza sapere cosa c'era prima. E' chi giocava alla terza edizione che può veramente fare un confronto e mi sembra che le persone più insoddisfatte (ovviamente non tutti, ma molti...) sono proprio quelli che giocavano alla terza...

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su D&D eccetto rari casi non esiste un elemento dominante salvo rari casi come Dark sun dove forse (e sottolineo forse) l'elemento dominante è il cercare di sopravvivere.
Quella è una cosa di Dark Sun, non di D&D.

E per favore, smettila di parlare dei vecchi accaniti di terza edizione perché così ignori quelli che giocano ad Advanced, e la cosa mi da parecchio fastidio.

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Per quanto riguarda la continuità intesa come gioco in generale (il vero erede) però credo che chi si può esprimere meglio sono i vecchi accaniti giocatori di D&D terza edizione. Dico questo perchè un nuovo giocatore probabilmente acquisterà direttamente l'ultima (la quarta) e per lui quello sarà D&D senza sapere cosa c'era prima. E' chi giocava alla terza edizione che può veramente fare un confronto e mi sembra che le persone più insoddisfatte (ovviamente non tutti, ma molti...) sono proprio quelli che giocavano alla terza...

Capisco che tipo di ragionamento intendi, ma si dovrebbero considerare più che altro quelli che hanno cominciato col BECMI fino a sperimentare (il che non vuol dire preferire) la 4à ed., ovvero tutto ciò che è uscito in Italia. Alcuni accaniti giocatori della 3.x magari hanno cominciato con quella senza sapere nulla delle precedenti

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personalmente ritengo che la 4° abbia portato molti cambiamenti, più di quanti ne avvenissero nelle edizioni precedenti ma sono in molti a non pensarla come me.

Tuttavia io vedo la 4°ed come D&D, anzi vedo un riavvicinamento alle prima edizioni e al gusto originario. E' una mia sensazione ma l'ho sentita dire da molte altre persone.

Concordo in pieno: con D&D4 si ritrova un gusto originario. Percepisco (parlo per me, dato che ciascuno può pensarla a piacimento suo) chiaramente la semplicità delle meccaniche e l'immediatezza delle sessioni, sensazioni che si erano un po' perse nella 3/3.5 (ovviamente guadagnandoci in altro).

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Già, quali tematiche?

Le tematiche della quarta edizione è un mondo in cui la magia è reale, ci sono déi che influenzano il mondo ed eroi per salvarlo...

Le stesse tematiche di tutti i D&D, tematiche che deve essere il Master a gestire e sviluppare.

Quelle sono le tematiche comuni di ogni singolo gioco di ruolo high fantasy, non quelle specifiche di D&D... Se quello basta per essere D&D, allora anche Runequest, Rolemaster, GURPS Fantasy e tutti gli altri giochi dello stesso genere lo sono...

Quello che la 4e non ripropone sono le cose che fanno "sentire" D&D e che lo hanno sempre distinto dagli altri giochi... Molti, infatti, trovano che le edizioni precedenti riproponevano ogni volta le stesse sensazioni familiari, pur cambiando moltissimo nel tempo a livello di regolamento, mentre la 4e da la sensazione di essere qualcos'altro... E' per questo che non la considerano come un D&D: è stato cambiato qualcosa di fondamentale che ha cambiato la percezione del gioco da parte di molta dell'utenza...

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ho provato 3.5, 4E e PF

alla radice PF e 4E cercano di raggiungere uno scopo comune, limare la differenza tra le classi

la 4E presenta un sistema drasticamente reinventato, con classi tutte uguali che fanno le stesse identiche cose in modi diversi

ha reinventato il sistema di incantesimi rendendolo abbastanza ridicolo

ha reinventato i combattimenti rendendoli standardizzati

ha reinventato il modo di pensare riducendosi a "sparo questo o quello?"

dall'altro lato Pathfinder ha preso quell'ottimo prodotto che era la 3.5, lo ha messo in un ambientazione ottima, lo ha limato nelle sue c*****e e ha cercato di renderlo un prodotto migliore di quanto non fosse la già ottima 3.X facendo quasi le stesse cose che ha fatto la 4E senza cambiare la base del gioco

ovviamente tutto IMHO

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Poco prima (03/2008) dell'uscita della 4° venne fatto sul Clone una specie di sondaggio che chiedeva quali fossero i punti fondamentali di D&D. Riporto qui alcune risposte (più o meno tutte*):

classi, razze, d20, gruppo, DM, crescita PG, un sacco di tiri di dado, un sacco di creature, magia, un sistema che non è ne realistico ne narrativo, sword&sorcery, livelli, "una serie di elementi di ambientazione ricorrenti che danno "il colore tipico" all'ambientazione", "Meccaniche che mantengono una certa aderenza con la realtà senza addentrarsi nell'iperrealismo, permettendoti di fare l'eroe senza morire al primo colpo, ma lasciandoti nel dubbio", "poter interpretare un te stesso per così dire fuori dalle regole assieme agli amici", grande mole di materiale, "Privo di un'ambientazione, ma liberamente adattabile a qualsiasi ambientazione", i dungeon, i draghi, "sono indeciso sul tatticismo del combattimento", "sia la componente della narrazione sia la componente del gioco", sistema di regole di genere fantasy, "è un gioco "non impegnato" (specie con un mondo generico)", multirazziale, "un sistema astratto, può essere divenuto tattico dalla 3.0 in poi, ma non gliene frega niente di essere realistico", trovarsi con gli amici, atmosfere ad alta tensione, interpretazione, fireball da 1d6/livello, spada+1, dardo incantato, Allineamenti, Heroic Fantasy, Regolamento orientato all'azione, magia Vanciana, sinegie tra classi: di fatto le 4 classi base; 4 mago, chierico, guerriero, ladro, sono uniche ma limitate hanno bisogno degli altri, I dadi vita per i mostri, le magie: dalla palla di fuoco al dardo, dal disco levitante al muro prismatico, un regolamento action non ossessionato dall'interpretazione, D&D non è un gioco...è uno stile di vita, i dadi strani, la soddisfazione di tirare un 18 per una caratteristica, le build che la gente ci rimane male, l'orco nella stanza 3x3 a guardia di una cassa con dentro 20 mo, la soddisfazione di far entrare un critico, avere amici che ti sopportano anche se sei un master mediocre, "non doversi arrovellare il cervello nella tua classe, nasci elfo farai l'elfo", i cinque tiri salvezza della 1° edizione, gli attacchi multipli che se ne fregano se ti sei mosso o meno, tutti con il valore massimo senza sti -5, "le abilità, a che servono?! tutto quello che non è utile al combat lo ruoli e via cosiì lisci.", il furtivo che moltiplica il danno solo se mi prendi di sorpresa, i 36 livelli, una regione del mondo con un concilio di 1000 maghi di 36°, i prerequisiti di caratteristiche per entrare in una classe, il monaco che deve accoppare il suo superiore per avanzare di classe, gli psionici diAD&D, Le religioni multidivinità, Il potere che guarisce che è quasi solo di origine divina.

*ho saltato quelle di Mr_Gogio perché elencava appositamente le cose che erano cambiate nelle preview :D

Mi pare che la maggior parte di queste cose ci siano ancora. Quindi cosa è che manca e che fa sentire ad alcuni che D&D4° non è più D&D?

la 4E presenta un sistema drasticamente reinventato, con classi tutte uguali che fanno le stesse identiche cose in modi diversi

specie quando non si sono giocate

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specie quando non si sono giocate

Questo punto mi ha fatto venire in mente una cosa.

La mia esperienza con la 4à ed. è stata abbastanza breve, per cui chiedo a te un chiarimento, dato che rientra fra le questioni prese in esame.

Ho visto sul forum una classe inventata per la 4à ed., non mi ricordo chi fosse l'autore, forse lo stesso Crisc (che è il Moderatore di questo Topic), il quale rispondendo ad un altro membro del Forum (Steppenwolf se non erro) riguardo il bilanciamento dei poteri assegnati, scrisse di aver preso da altre classi quelli che stavano venendo esaminati.

Non conosco i procedimenti con cui si creano le classi in 4à ed., ma leggendo quel messaggio mi parve che si trattasse ddi scegliere poteri che già esistevano, cambiarne il nome e la descrizione e qualche effetto.

Sai/Sapete darmi qualche chiarimento in proposito?

Sollevo la questione nell'ambito del Topic, dato mi pare che si ricolleghi a quanto scritto da Saito

EDIT: Per chiarezza aggiungo, la classe inventata era il Meccanico, ricordo delle belle illustrazioni del personaggio.

E non era Steppenwolf, era Gandalf88bis, il Topic era http://www.dragonslair.it/forum/threads/43585-D-amp-D-4e-Nuova-Classe-Steampunk-Il-Meccanico.?highlight=personaggio+meccanico, e una delle frasi che più mi hanno dato quest'impressione è stata:

"Sono sincero, tutti i poteri sono adattati da poteri esistenti, le classi da cui ho preso sono:

- Mago

- Invocatore (queste 2 classi non esisteranno nella mia ambientazione)

- Cercatore (per i poteri con le armi a distanza)

- Artefice (per le utilità principalmente e le convocazioni)

forse anche qualche altra, ma ora non mi ricordo XD", Post Numero 18

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Ti posso rispondere direttamente io del perché sull'argomento riportandolo nel discorso del gioco ^^

Il problema della 4e è che una struttura a poteri come questa ha bisogno di un bel po' di playtest, cosa che io non mi posso permettere adesso (se vedessi però adesso la mi classe aggiornata ti renderai conto anche di quante modifiche sono state portata da quella frase XD).

Ad onor del vero mi sono anche reso conto che alcune volte alcune classi hanno poteri molto vicini tra loro, ma si tratta di casi e sono sempre classi dello stesso ruolo.

Detto questo, e riprendendo anche il commento di thondar, il grosso problema della 4e è che non si ha per nulla la sensazione di quello che si ha tra le mani semplicemente leggendo il manuale; al contrario in gioco vengono fuori tutte le grosse differenze tra le varie classi (ovviamente se si parte con una mentalità prevenuta ai voglia di giocare ^^'').

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(ovviamente se si parte con una mentalità prevenuta ai voglia di giocare ^^'').

sacrosanta verità... si vedono più post di gente che è evidente non ha mai fatto una partita di D&D 4...

dall'altro lato Pathfinder ha preso quell'ottimo prodotto che era la 3.5, lo ha messo in un ambientazione ottima, lo ha limato nelle sue c*****e e ha cercato di renderlo un prodotto migliore di quanto non fosse la già ottima 3.X facendo quasi le stesse cose che ha fatto la 4E senza cambiare la base del gioco

la 3.5 è un'edizione così buggata nei suoi sistemi che ci si potrebbe fare un manuale apposta... non era un ottimo prodotto, proprio per nulla. puoi dire che era un prodotto che a te è piaciuto, ma un BUON prodotto proprio no. non lo accetto. per quanto ho giocato alla 3.0, e successivamente alla 3.5, per anni, beh, non potrei mai dire che era un'ottimo prodotto. sbilanciata, obbligava a fare scelte ovvie e banali (hai mai provato a fare un halfling barbaro?!? io si, e ti assicuro che è ingiocabile) e alcune classi/razze erano palesemente sbilanciate rispetto alle altre, cosa che portava alla frustrazione di un personaggio che sceglieva di interpretare un bardo. questo significa limitare nella scelta, a mio parere una cosa gravissima.

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Nella 4°ed creare nuove classi è molto difficile, o almeno crearle bene. Ogni classe ha il suo ruolo principale, ma può averne anche uno o più secondari. I poteri devono permettergli di svolgere tali ruoli. Inoltre ogni ruolo può essere svolto in modi diversi (ci sono classi striker che colpiscono spesso, ce ne sono altre che colpiscono meno spesso ma fanno più male, ce ne sono che vogliono essere circondate da nemici, ce ne sono che devono muoversi molto, etc) ed è questo che da diversità alle varie classi con lo stesso ruolo. I poteri devono permettergli di svolgere il loro ruolo secondo le modalità caratteristiche. Una semplice lettura del manuale spesso non riesce a trasmettere questa diversità, specie se uno non sa che guardare (ed è un pò noioso leggersi semplicemente i poteri senza averli da scegliere, magari saltando pure il flavour text, "tanto non serve"). Inoltre ad ogni livello i poteri devono essere bilanciati con quelli delle altre classi. Aggiungi che per fare una classe servono molti poteri ed ecco fatta la difficoltà. Prendere poteri da altre classi è un buon modo per farli bilanciati, MA SOLO SE non entrano in combo strane con le class feature (e vi entrano sicuro) e non risolvono gli altri problemi. La classe in questione l'ho solo guardata superficialmente e quindi non so se abbia un suo stile personale e se sia bilanciata. In generale è meglio evitare di creare una nuova classe e adattarne una esistente modificando i nomi e le descrizioni. Visti gli obbrobri che al 90% venivano fuori nelle edizioni precedenti questa cosa non mi fa altro che piacere. Non ho mai creato una sola classe o CdP in 3.5, vista la mole di materiale offerto non ne ho mai avuto neanche lontanamente l'esigenza.

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